Luca Iavarone: Guerra preventiva
Oggi, al telegiornale, ho visto un fatto strano,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 18/6/2005 - 22:54
A Flower Down The Barrel Of A Gun
[2003]
Testo e musica di Daniel Gannaway
La canzone presenta dei sorprendenti punti di contatto con Proposta (Mettete dei fiori nei vostri cannoni) dei Giganti.
Testo e musica di Daniel Gannaway
La canzone presenta dei sorprendenti punti di contatto con Proposta (Mettete dei fiori nei vostri cannoni) dei Giganti.
What we need is a
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 18/6/2005 - 21:40
911 Fools
Ken Pinkstaff, Chuck Blaser & James Salazar
[2004]
Da/From: Centre For Political Song
Authors/Autori: Ken Pinkstaff, Chuck Blaser, James Salazar.
Da/From: Centre For Political Song
Authors/Autori: Ken Pinkstaff, Chuck Blaser, James Salazar.
I remember that morning when
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 18/6/2005 - 21:34
One Love (People Get Ready)
Testo e musica di Bob Marley.
da "Exodus" (1977)
Even the title of this song, a simple case for brotherhood, has become a ubiquitous greeting around the world for men of good will. Its words express the essence of Bob's beliefs: global unity, achieved through the spirit of love. The 12" version, from the "Exodus" LP, wasn't released as a single until the "Legend" compilation came out in 1984: then this iconic song became a worldwide smash, spreading Bob's message, continuing his work. The version appearing on Songs of Freedom is a reworking of the 1965 Studio One release, again welded together with Curtis Mayfield's "People Get Ready".
(from bobmarley.com)
da "Exodus" (1977)
Even the title of this song, a simple case for brotherhood, has become a ubiquitous greeting around the world for men of good will. Its words express the essence of Bob's beliefs: global unity, achieved through the spirit of love. The 12" version, from the "Exodus" LP, wasn't released as a single until the "Legend" compilation came out in 1984: then this iconic song became a worldwide smash, spreading Bob's message, continuing his work. The version appearing on Songs of Freedom is a reworking of the 1965 Studio One release, again welded together with Curtis Mayfield's "People Get Ready".
(from bobmarley.com)
One Love! One Heart!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 18/6/2005 - 21:25
[Hey soldato]
Da:
http://web.tiscali.it/solegemello/nuvole1.htm
Pubblico qui sotto l'email e la canzone inviatami da Ivano Caldelli di Verona...
Si dice che quando i cannoni tuonano le arti muoiono. E' per questo che in momenti come questo gli artisti, grandi o piccoli che siano, devono far sentire ancora più alta la loro voce. Anch'io, che faccio parte dei piccolissimi, mi unisco decisamente al coro di dissenso contro questa guerra imminente e assurda (come lo è stata qualsiasi altra) inviando una mia canzone.
Mi scuso se la lista dei 'cattivi' è così esigua ma, altrimenti, la canzone sarebbe durata troppo tempo (due o tre settimane, forse?) e, d'altra parte, della maggior parte di questi Signori della Guerra non si conosce il nome in quanto o agiscono nell'ombra nei loro palazzi del potere o sono degli anonimi Kamikaze. Quelli elencati (ben più famosi) sono di tre religioni diverse (le tre principali... (continuer)
http://web.tiscali.it/solegemello/nuvole1.htm
Pubblico qui sotto l'email e la canzone inviatami da Ivano Caldelli di Verona...
Si dice che quando i cannoni tuonano le arti muoiono. E' per questo che in momenti come questo gli artisti, grandi o piccoli che siano, devono far sentire ancora più alta la loro voce. Anch'io, che faccio parte dei piccolissimi, mi unisco decisamente al coro di dissenso contro questa guerra imminente e assurda (come lo è stata qualsiasi altra) inviando una mia canzone.
Mi scuso se la lista dei 'cattivi' è così esigua ma, altrimenti, la canzone sarebbe durata troppo tempo (due o tre settimane, forse?) e, d'altra parte, della maggior parte di questi Signori della Guerra non si conosce il nome in quanto o agiscono nell'ombra nei loro palazzi del potere o sono degli anonimi Kamikaze. Quelli elencati (ben più famosi) sono di tre religioni diverse (le tre principali... (continuer)
Sotto questo cielo blu
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 18/6/2005 - 21:21
Non siamo tutti eroi
[1962]
Testo di Piero Ciampi [Piero Litaliano]
Musica di Giampiero Reverberi
(Cgd 45, 1962)
Testo di Piero Ciampi [Piero Litaliano]
Musica di Giampiero Reverberi
(Cgd 45, 1962)
"Quel che siete fummo,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 18/6/2005 - 19:19
Parcours:
Héros
Confesso
[1962]
Testo di Piero Ciampi
Musica di Giampiero Reverberi
dall'album "Piero Litaliano"
(CGD 33, 1963; Ristampa Cgd/musicA anche in CD, 1990, con lo stesso titolo ma attribuito a Piero Ciampi come esecutore titolare)
(Cgd 45, 1962)
Testo di Piero Ciampi
Musica di Giampiero Reverberi
dall'album "Piero Litaliano"
(CGD 33, 1963; Ristampa Cgd/musicA anche in CD, 1990, con lo stesso titolo ma attribuito a Piero Ciampi come esecutore titolare)
(Cgd 45, 1962)
Io confesso
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 18/6/2005 - 19:15
Ronda das mafarricas
(1971)
dall'album "Cantigas do Maio"
“Ronda das mafarricas” fu scritta e registrata da José Afonso, l’autore moderno forse più famoso in Portogallo, durante il suo esilio in Francia nel periodo della dittatura dei colonnelli*. La sua “Grândola, vila morena” servì come segnale alla radio per dare il via alla Rivoluzione dei Garofani, giusto per farvi capire quanto rappresentava per i compagni portoghesi. Il testo è davvero “angosciante”: le quattrocento streghe di cui si parla in realtà sono un riferimento ai quattrocento colonnelli che realizzarono il golpe fascista.
Di José Afonso ricordo che dopo la rivoluzione fece diversi concerti anche in Italia. Non prendeva soldi, si faceva dare un trattore per ogni esibizione, trattore che poi consegnava alle cooperative contadine dell’Alentejo.
(Daniele Sepe - dal libretto del disco "Anime Candide", che contiene una spettacolare versione di questa canzone)
L'ortografia del testo è stata però corretta.
*Qui Daniele si riferisce ovviamente alla dittatura greca.[RV]
dall'album "Cantigas do Maio"
“Ronda das mafarricas” fu scritta e registrata da José Afonso, l’autore moderno forse più famoso in Portogallo, durante il suo esilio in Francia nel periodo della dittatura dei colonnelli*. La sua “Grândola, vila morena” servì come segnale alla radio per dare il via alla Rivoluzione dei Garofani, giusto per farvi capire quanto rappresentava per i compagni portoghesi. Il testo è davvero “angosciante”: le quattrocento streghe di cui si parla in realtà sono un riferimento ai quattrocento colonnelli che realizzarono il golpe fascista.
Di José Afonso ricordo che dopo la rivoluzione fece diversi concerti anche in Italia. Non prendeva soldi, si faceva dare un trattore per ogni esibizione, trattore che poi consegnava alle cooperative contadine dell’Alentejo.
(Daniele Sepe - dal libretto del disco "Anime Candide", che contiene una spettacolare versione di questa canzone)
L'ortografia del testo è stata però corretta.
*Qui Daniele si riferisce ovviamente alla dittatura greca.[RV]
Estavam todas juntas
(continuer)
(continuer)
18/6/2005 - 15:27
Parcours:
La Grèce des colonels, 1967-1974
Su filo ispinadu
Da:www.tenoresdineoneli.it
Tonino Canu 1980
Tonino Canu 1980
In chelu sos puzones
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 18/6/2005 - 13:42
Llanto por Víctor Jara
(1974)
Parole di Janna Carioli
Musica di Sebastiano Giuffrida.
Gli Inti Illimani li conoscemmo a Berlino nel giugno del 1973. In Cile c’era il Governo di Unidad Popular e le canzoni degli Inti erano quanto di più coinvolgente avessimo mai ascoltato. Loro erano simpatici, scanzonati e bravissimi. Diventammo amici perché spartimmo un pollo durante le prove di un concerto. Anzi, per essere precisi, furono loro a spartirlo con noi che eravamo senza cena. Li rividi a Roma in ottobre, alla Pensione Varese, dove furono ospitati da compagni italiani per più di un anno, dopo che si erano trovati per caso in Italia quando in Cile si era verificato il Golpe. Avevano con sé solo le valigie e gli strumenti e tutte le loro famiglie erano rimaste in Cile. Nella stanza di uno di loro c’era una rivista latino americana, con una foto di un bel ragazzo ricciuto e moro. Era la prima volta che vedevo il... (continuer)
Parole di Janna Carioli
Musica di Sebastiano Giuffrida.
Gli Inti Illimani li conoscemmo a Berlino nel giugno del 1973. In Cile c’era il Governo di Unidad Popular e le canzoni degli Inti erano quanto di più coinvolgente avessimo mai ascoltato. Loro erano simpatici, scanzonati e bravissimi. Diventammo amici perché spartimmo un pollo durante le prove di un concerto. Anzi, per essere precisi, furono loro a spartirlo con noi che eravamo senza cena. Li rividi a Roma in ottobre, alla Pensione Varese, dove furono ospitati da compagni italiani per più di un anno, dopo che si erano trovati per caso in Italia quando in Cile si era verificato il Golpe. Avevano con sé solo le valigie e gli strumenti e tutte le loro famiglie erano rimaste in Cile. Nella stanza di uno di loro c’era una rivista latino americana, con una foto di un bel ragazzo ricciuto e moro. Era la prima volta che vedevo il... (continuer)
Hanno ucciso Víctor Jara
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 18/6/2005 - 10:42
Lune
dall'album omonimo (2004)
Testo di Carlo Muratori
Musica di Riccardo Tesi
Una storia d'amore in Palestina, tra un israeliano e una palestinese.
Testo di Carlo Muratori
Musica di Riccardo Tesi
Una storia d'amore in Palestina, tra un israeliano e una palestinese.
Luna prometteva e luna diventò
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 18/6/2005 - 10:36
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
Lo spaventapasseri
[1997]
[Paolo Mattotti-Janna Carioli]
[Paolo Mattotti-Janna Carioli]
E la pace c’è sempre bisogno di cantarla. Finita una guerra ne comincia un’altra. Nasce così questa canzone “per tutte le stagioni” che prima è stata cantata in italiano, e diversi anni più tardi, è stata tradotta in friulano da Paolo Mattotti, autore della musica che la canta ancora nei suoi concerti.
Janna Carioli, dal suo sito. Si veda la versione friulana: Spauràz.
Janna Carioli, dal suo sito. Si veda la versione friulana: Spauràz.
Figlio non andare coi signori della guerra
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 18/6/2005 - 10:02
Vladslo
[1995]
Testo e musica di Willem Vermandere
Woorden en muziek van Willem Vermandere
Album: Mijn Vlaanderland
Per il suo argomento, la canzone può essere considerata come una sorta di "gemella" fiamminga della celeberrima canzone di Eric Bogle, The Green Fields Of France (No Man's Land).
Italiano
English
IL CIMITERO DI VLADSLO E IL FIGLIO DI KÄTHE KOLLWITZ
Presso il villaggio fiammingo di Vladslo, a nord di Ypres (in fiammingo Ieper, la città tristemente nota per aver dato nome all’yprite, il gas paralizzante che proprio là fu utilizzato per la prima volta con effetti devastanti durante una delle più sanguinose battaglie della I guerra mondiale) e vicino alla città di Diksmuide, sorge il principale cimitero di guerra tedesco della cosiddetta “grande guerra”. In una delle poche quercete della zona sono allineate centinaia di pietre quadrate nere con i nomi dei soldati là sepolti.... (continuer)
Testo e musica di Willem Vermandere
Woorden en muziek van Willem Vermandere
Album: Mijn Vlaanderland
Per il suo argomento, la canzone può essere considerata come una sorta di "gemella" fiamminga della celeberrima canzone di Eric Bogle, The Green Fields Of France (No Man's Land).
Italiano
English
IL CIMITERO DI VLADSLO E IL FIGLIO DI KÄTHE KOLLWITZ
Presso il villaggio fiammingo di Vladslo, a nord di Ypres (in fiammingo Ieper, la città tristemente nota per aver dato nome all’yprite, il gas paralizzante che proprio là fu utilizzato per la prima volta con effetti devastanti durante una delle più sanguinose battaglie della I guerra mondiale) e vicino alla città di Diksmuide, sorge il principale cimitero di guerra tedesco della cosiddetta “grande guerra”. In una delle poche quercete della zona sono allineate centinaia di pietre quadrate nere con i nomi dei soldati là sepolti.... (continuer)
In ‘t Praetbos buiten Vladslo,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/6/2005 - 22:37
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
Duizend soldaten
[2000]
Testo e musica di Willem Vermandere
Woorden en muziek van Willem Vermandere
Album: Van Blanche tot Blankeman
Il testo è ripreso da / Lyrics are reproduced from Lyrics Heaven
Testo e musica di Willem Vermandere
Woorden en muziek van Willem Vermandere
Album: Van Blanche tot Blankeman
Il testo è ripreso da / Lyrics are reproduced from Lyrics Heaven
Als ge van ze leven in de westhoek passeert
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/6/2005 - 22:35
De vluchteling
Il testo è ripreso sia da Stefan Cruysberghs' Internet Pages (scip.be) che dal sito del coro belga "Solidariteitskoor Amahoro" (dove è inserito in modo anonimo, cosa che in un primo momento ci aveva fatto inserire questa canzone sotto autore anonimo).
La canzone più celebre (assieme probabilmente a "Bange Blanke Man") di questo artista belga assai impegnato nei movimenti pacifisti e antimilitaristi. Una canzone purtroppo valida per migliaia e migliaia di persone in ogni parte del pianeta, scacciate dalle proprie case (spesso distrutte per rappresaglia, come avviene in Palestina), dalle proprie famiglie, dai propri beni, da tutta la propria vita. E' una canzone che idealmente si ricollega a Rom Tiriac Rom (Tor de' Cenci) di Ivan della Mea.
Als ik ooit mijn dorp moet verlaten,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/6/2005 - 22:26
La memoria
[2001]
Letra y música: León Gieco
Parole e musica: León Gieco
Lyrics and music: León Gieco
Paroles et musique: León Gieco
Vortoj kaj muziko: León Gieco
Album: Bandidos rurales
Sono molto contento di aver trovato questa splendida canzone
(Alejandro, el Cazador de Mp3)
Hai trovato una canzone, oltre che stupenda, importantissima per chi vi è nominato e per ciò di cui parla. La vera essenza del nostro sito, probabilmente. Anche se i fatti e i nomi che vi sono enunciati appartengono alla recente, tragica storia dell'Argentina, il valore di questa canzone è autenticamente universale.
You found a song not only wonderful, but also essential for what it names and tells. Probably the very essence of our site. Although the facts and names mentioned in it belong to Argentina's tragic history of past years, this song has universal value.[RV]
Si vedano le Note a cura di Alessandro e Maria... (continuer)
Letra y música: León Gieco
Parole e musica: León Gieco
Lyrics and music: León Gieco
Paroles et musique: León Gieco
Vortoj kaj muziko: León Gieco
Album: Bandidos rurales
Sono molto contento di aver trovato questa splendida canzone
(Alejandro, el Cazador de Mp3)
Hai trovato una canzone, oltre che stupenda, importantissima per chi vi è nominato e per ciò di cui parla. La vera essenza del nostro sito, probabilmente. Anche se i fatti e i nomi che vi sono enunciati appartengono alla recente, tragica storia dell'Argentina, il valore di questa canzone è autenticamente universale.
You found a song not only wonderful, but also essential for what it names and tells. Probably the very essence of our site. Although the facts and names mentioned in it belong to Argentina's tragic history of past years, this song has universal value.[RV]
Si vedano le Note a cura di Alessandro e Maria... (continuer)
Los viejos amores que no están,
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana e alessandro 17/6/2005 - 18:42
Canzone della Libertà (Viva la libertà)
Anche se è del 1968, purtroppo, è attualissima.
"Se ti regalano la libertà, quella non è vera libertà. La libertà vera nessuno te la regala. La libertà vera te la puoi solo prendere." dal film di Gillo Pontecorvo "Queimada"
"Se ti regalano la libertà, quella non è vera libertà. La libertà vera nessuno te la regala. La libertà vera te la puoi solo prendere." dal film di Gillo Pontecorvo "Queimada"
Viva la libertà
(continuer)
(continuer)
envoyé par i.fermentivivi 17/6/2005 - 15:57
E quei vigliacchi di quei signori
anonyme
Questo Frammento l'ho raccolto io in provincia di Venezia, credo a Meolo, ma non sono sicuro, nel 1965 dalla voce di due fratelli (ricordo solo il nome di uno: Eugenio) durante una cena all'osteria. L'ho incisa nel LP "Addio padre" (Dischi del Sole) nel 1966.
Gualtiero Bertelli
Gualtiero Bertelli
E quei vigliacchi di quei signori
(continuer)
(continuer)
17/6/2005 - 15:52
Regazzine che fate l'amore
anonyme
Racc. da B. Pianta e A. Fumagalli, 1966, Valtorta, Bergamo.
Incisioni:
- Bergamo e il suo territorio
Incisioni:
- Bergamo e il suo territorio
Regazzine che fate l'amore
(continuer)
(continuer)
17/6/2005 - 15:51
Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo)
anonyme
Canzone popolare. Prima guerra mondiale
da questa pagina.
Per i tribunali di guerra, Prendi il fucile e gettalo per terra è una "nefasta canzone sediziosamente suggestiva per i soldati oltre che scandalosa e pericolosa" * e per questo condannano severamente i soldati colti a cantare queste strofe rievocanti la pace.
O Dio del cielo è un canto corale che ha qualcosa di solenne e quasi religioso, per questo non può essere declinato in senso bellicoso e nelle esecuzioni popolari si rifiuta di "portare quel fucile alla frontiera" o di "innastare la baionetta" (come certe versioni scritte vorrebbero) contro un nemico che non si conosce.
(da Al rombo del cannon. Grande guerra e canto popolare. di Franco Castelli, Emilio Jona, Alberto Lovatto, pag. 250 e 252)
(*) Plotone di esecuzione. I processi della Prima guerra mondiale, E. Forcella - A. Monticone, Editori Laterza, Bari (1968)
da questa pagina.
Per i tribunali di guerra, Prendi il fucile e gettalo per terra è una "nefasta canzone sediziosamente suggestiva per i soldati oltre che scandalosa e pericolosa" * e per questo condannano severamente i soldati colti a cantare queste strofe rievocanti la pace.
O Dio del cielo è un canto corale che ha qualcosa di solenne e quasi religioso, per questo non può essere declinato in senso bellicoso e nelle esecuzioni popolari si rifiuta di "portare quel fucile alla frontiera" o di "innastare la baionetta" (come certe versioni scritte vorrebbero) contro un nemico che non si conosce.
(da Al rombo del cannon. Grande guerra e canto popolare. di Franco Castelli, Emilio Jona, Alberto Lovatto, pag. 250 e 252)
(*) Plotone di esecuzione. I processi della Prima guerra mondiale, E. Forcella - A. Monticone, Editori Laterza, Bari (1968)
Prendi il fucile e gettalo per terra
(continuer)
(continuer)
17/6/2005 - 15:47
Parcours:
Déserteurs, La Grande Guerre (1914-1918)
Tango de las madres locas
Dall'album "De lo perdido y otras coplas".
Todos los jueves del año a las once la mañana, junto a la plaza de mayo, con lluvia frío o calor,
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 17/6/2005 - 08:17
A la inmensa mayoría
Poesia di Blas De Otero [1951]
Musica di Adolfo Celdrán [2003]
*
BLAS DE OTERO
Poeta español nacido en Bilbao en 1916.
Recibió una formación religiosa con los jesuitas y después de terminar su bachillerato se licenció en Derecho en Valladolid, carrera que nunca ejerció. Se trasladó luego a Madrid donde se dedicó por entero a la creación literaria.
Obtuvo varios premios importantes entre los que se cuentan: Boscán de Poesía en 1950, Premio de la Crítica en 1959 y el Fastenrath de la Real Academia en 1961.
«A modo de antología» y «Todos mis sonetos», son sus obras más representativas.
Fallecido en Madrid en 1979.
Musica di Adolfo Celdrán [2003]
*
BLAS DE OTERO
Poeta español nacido en Bilbao en 1916.
Recibió una formación religiosa con los jesuitas y después de terminar su bachillerato se licenció en Derecho en Valladolid, carrera que nunca ejerció. Se trasladó luego a Madrid donde se dedicó por entero a la creación literaria.
Obtuvo varios premios importantes entre los que se cuentan: Boscán de Poesía en 1950, Premio de la Crítica en 1959 y el Fastenrath de la Real Academia en 1961.
«A modo de antología» y «Todos mis sonetos», son sus obras más representativas.
Fallecido en Madrid en 1979.
Aquí tenéis, en canto y alma, al hombre
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/6/2005 - 03:22
No a vuestra guerra
[2003]
Testo e musica di Adolfo Celdrán
Testo e musica di Adolfo Celdrán
El cielo es negro y rojo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/6/2005 - 03:16
L'affiche rouge
[1954]
Poème de Louis Aragon
Poesia di Louis Aragon
Musique et interprétation de Léo Ferré
Musica e interpretazione di Léo Ferré
La poesia di Aragon s'intitola "Strophes pour se souvenir", nella raccolta "Le Roman inachevé", 1956.
L'HISTOIRE DE MISSAK MANOUCHIAN ET DE L'AFFICHE ROUGE
Missak Manouchian (en arménien: Միսաք Մանուշյան) a 19 ans lorsqu'il arrive en France en 1925. Il est né le 1er septembre 1906 dans une famille de paysans arméniens du petit village d'Adyaman, en Turquie. Il a huit ans lorsque son père est tué par des militaires turcs au cours d'un massacre . Sa mère mourra de maladie, aggravée par la famine qui frappait la population arménienne. Les atrocités du génocide marquent Missak Manouchian pour la vie. De nature renfermée, il deviendra encore plus taciturne ce qui le conduira, vers l'âge de douze ou treize ans, à exprimer ses états d'âme en vers :
"Un charmant... (continuer)
Poème de Louis Aragon
Poesia di Louis Aragon
Musique et interprétation de Léo Ferré
Musica e interpretazione di Léo Ferré
La poesia di Aragon s'intitola "Strophes pour se souvenir", nella raccolta "Le Roman inachevé", 1956.
L'HISTOIRE DE MISSAK MANOUCHIAN ET DE L'AFFICHE ROUGE
Missak Manouchian (en arménien: Միսաք Մանուշյան) a 19 ans lorsqu'il arrive en France en 1925. Il est né le 1er septembre 1906 dans une famille de paysans arméniens du petit village d'Adyaman, en Turquie. Il a huit ans lorsque son père est tué par des militaires turcs au cours d'un massacre . Sa mère mourra de maladie, aggravée par la famine qui frappait la population arménienne. Les atrocités du génocide marquent Missak Manouchian pour la vie. De nature renfermée, il deviendra encore plus taciturne ce qui le conduira, vers l'âge de douze ou treize ans, à exprimer ses états d'âme en vers :
"Un charmant... (continuer)
Vous n'avez réclamé ni gloire ni les larmes
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/6/2005 - 00:27
Parcours:
Le génocide arménien
Le sabre et le goupillon
Comme cul et chemise comme larrons en foire
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/6/2005 - 00:24
Parcours:
Antiwar Anticléricale
En groupe en ligue en procession
[1967]
Testo e musica di Jean Ferrat.
La canzone è considerata a ragione come una durissima risposta di Jean Ferrat alla canzone Les deux oncles di Georges Brassens. Particolarmente duri e diretti sono i versi finali, indirizzati chiaramente a Brassens ed al suo anarchismo individualista intransigente ma, per molti, dal sapore decisamente qualunquista, espresso particolarmente nella famosa canzone "Le pluriel":
Le pluriel ne vaut rien
à l'homme, et sitôt qu'on
est plus de quatre on est
qu'une bande de cons...
(Il plurale non serve a niente
all'uomo, e quando si è
più di quattro non si è
che una banda di coglioni...)
[RV]
Testo e musica di Jean Ferrat.
La canzone è considerata a ragione come una durissima risposta di Jean Ferrat alla canzone Les deux oncles di Georges Brassens. Particolarmente duri e diretti sono i versi finali, indirizzati chiaramente a Brassens ed al suo anarchismo individualista intransigente ma, per molti, dal sapore decisamente qualunquista, espresso particolarmente nella famosa canzone "Le pluriel":
Le pluriel ne vaut rien
à l'homme, et sitôt qu'on
est plus de quatre on est
qu'une bande de cons...
(Il plurale non serve a niente
all'uomo, e quando si è
più di quattro non si è
che una banda di coglioni...)
[RV]
En groupe en ligue en procession
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/6/2005 - 00:21
Fò Dimanch
anonyme
[ca. 1996/97]
Canzone popolare haitiana in lingua creola.
Testo tratto dal Sito del Solidariteitskoor Amahoro
Jean-Bertrand Aristide, ex sacerdote cattolico e “teologo della liberazione”, ha nello scorso decennio lasciato la sua impronta sulla politica haitiana. E’ stato il primo presidente democraticamente eletto di un paese che, in due secoli di indipendenza, non aveva conosciuto che dittature. L’ultimo di una lunga serie dittatori è stato il famoso Jean Claude Duvalier, soprannominato “Baby Doc”. Nel 1990, otto mesi dopo il suo ingresso nel palazzo presidenziale, Aristide fu rovesciato da un colpo di stato militare. Visse per un paio d’anni in esilio negli Stati Uniti, finché nel 1994 una forza di invasione americana non lo aiutò a rimettersi in sella. Aristide fece posto nel 1996 al presidente Préval, ma dietro le quinte mantenne sempre le redini del potere. Sfortunatamente, l’ex... (continuer)
Canzone popolare haitiana in lingua creola.
Testo tratto dal Sito del Solidariteitskoor Amahoro
Jean-Bertrand Aristide, ex sacerdote cattolico e “teologo della liberazione”, ha nello scorso decennio lasciato la sua impronta sulla politica haitiana. E’ stato il primo presidente democraticamente eletto di un paese che, in due secoli di indipendenza, non aveva conosciuto che dittature. L’ultimo di una lunga serie dittatori è stato il famoso Jean Claude Duvalier, soprannominato “Baby Doc”. Nel 1990, otto mesi dopo il suo ingresso nel palazzo presidenziale, Aristide fu rovesciato da un colpo di stato militare. Visse per un paio d’anni in esilio negli Stati Uniti, finché nel 1994 una forza di invasione americana non lo aiutò a rimettersi in sella. Aristide fece posto nel 1996 al presidente Préval, ma dietro le quinte mantenne sempre le redini del potere. Sfortunatamente, l’ex... (continuer)
Pou lonè tout Ayisen yo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/6/2005 - 23:44
Xορός τοῦ Zαλόγγου
Horós tou Zalóngou
[ca. 1907]
Μουσική: Ιωάννης Θ. Σακελλαρίδης (1853-1938)
Στίχοι: Σπυρίδων Περεσιάδης (1854-1918)
Πρώτη δημοσίευση: Ιωάννη Σακελλαρίδη “Τυρταίος”, εν Αθήναις 1907
Musica: Ioannis Sakellaridis (1853-1938)
Testo: Spyridon Peresiadis (1854-1918)
Prima pubblicazione: Ioannis Sakellaridis, “Tyrtaios”, Atene 1907
"Grecia, 1803. Nel villaggio di Souli tutti gli uomini vengono massacrati dalle truppe dello spietato governatore turco-albanese Ali Pascià. In seguito a tale avvenimento, le donne si rifugiarono sulle montagne assieme ai loro bambini; ma i soldati le inseguirono. Le donne, terrorizzate dalla paura di essere violentate e uccise dalla soldataglia turca, decisero allora di morire assieme ai loro figli gettandosi dalla rupe di Zalongo; la storia racconta che lo fecero danzando e cantando, una ad una. Soltanto un bambino sopravvisse a quella tragedia."
(Commento originale... (continuer)
[ca. 1907]
Μουσική: Ιωάννης Θ. Σακελλαρίδης (1853-1938)
Στίχοι: Σπυρίδων Περεσιάδης (1854-1918)
Πρώτη δημοσίευση: Ιωάννη Σακελλαρίδη “Τυρταίος”, εν Αθήναις 1907
Musica: Ioannis Sakellaridis (1853-1938)
Testo: Spyridon Peresiadis (1854-1918)
Prima pubblicazione: Ioannis Sakellaridis, “Tyrtaios”, Atene 1907
"Grecia, 1803. Nel villaggio di Souli tutti gli uomini vengono massacrati dalle truppe dello spietato governatore turco-albanese Ali Pascià. In seguito a tale avvenimento, le donne si rifugiarono sulle montagne assieme ai loro bambini; ma i soldati le inseguirono. Le donne, terrorizzate dalla paura di essere violentate e uccise dalla soldataglia turca, decisero allora di morire assieme ai loro figli gettandosi dalla rupe di Zalongo; la storia racconta che lo fecero danzando e cantando, una ad una. Soltanto un bambino sopravvisse a quella tragedia."
(Commento originale... (continuer)
Ἔχε γειά, καημένε κόσμε,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/6/2005 - 19:19
B.Y.O.B. (Bring Your Own Bombs)
[2005]
Da / From "Mesmerize"
Primo singolo dell’album “Mezmerize”(2005), BYOB è l'acronimo di "Bring Your Own Bottle" (porta la tua bottiglia), usanza tipicamente statunitense di portarsi da bere, ognuno per se, quando si improvvisa una festa.
Bring Your Own Bombs, infatti, mette in evidenza la leggerezza con cui negli USA si valuta l’andare in guerra, quasi come fosse festeggiare...(Raxone)
This song is about the business behind war. (thanks, Chad - Andover, MN)
"B.Y.O.B." is a term that means "Bring Your Own Booze." It is often used on party invitations if no alcohol will be served, but you are free to bring your own. In this case, it stands for "Bring Your Own Bombs."
When the band played this on Saturday Night Live in 2005, they brought their own F-bombs, which NBC muted. At one point, however, they took a close-up of guitarist Daron Malakian, who yelled, "F--K Yeah!" This made... (continuer)
Da / From "Mesmerize"
Primo singolo dell’album “Mezmerize”(2005), BYOB è l'acronimo di "Bring Your Own Bottle" (porta la tua bottiglia), usanza tipicamente statunitense di portarsi da bere, ognuno per se, quando si improvvisa una festa.
Bring Your Own Bombs, infatti, mette in evidenza la leggerezza con cui negli USA si valuta l’andare in guerra, quasi come fosse festeggiare...(Raxone)
This song is about the business behind war. (thanks, Chad - Andover, MN)
"B.Y.O.B." is a term that means "Bring Your Own Booze." It is often used on party invitations if no alcohol will be served, but you are free to bring your own. In this case, it stands for "Bring Your Own Bombs."
When the band played this on Saturday Night Live in 2005, they brought their own F-bombs, which NBC muted. At one point, however, they took a close-up of guitarist Daron Malakian, who yelled, "F--K Yeah!" This made... (continuer)
Why do they always send the poor
(continuer)
(continuer)
envoyé par babazuf 16/6/2005 - 14:51
Ernst Friedrich: Krieg dem Kriege
[1924]
Testo di Ernst Friedrich
Text von Ernst Friedrich
Text by Ernst Friedrich
Texte d'Ernst Friedrich
Introduzione al volume fotografico "Krieg dem Kriege"
Ernst Friedrich, Berlin, 1924
Traduzione italiana: Piccola Biblioteca Oscar Mondadori, Milano, 2004
Introduzione di Gino Strada
Foreword to the Photo Book "Krieg dem Kriege" [War against War]
Ernst Friedrich, Berlin, 1924
Introduction au livre photographique "Krieg dem Kriege" [Guerre à la Guerre]
Vorwort zum photographischen Buch "Krieg dem Kriege"
Ernst Friedrich, Berlin, 1924
Per la CCG / AWS numero 2000 scegliamo, come di consueto, non una canzone, ma un testo di diversa natura.
Si tratta dell'introduzione di Ernst Friedrich al suo volume fotografico intitolato "Krieg dem Kriege" (Guerra alla Guerra). Un titolo assolutamente autoevidente ad un libro fotografico che rappresenta uno dei momenti più alti dell'antimilitarismo... (continuer)
Testo di Ernst Friedrich
Text von Ernst Friedrich
Text by Ernst Friedrich
Texte d'Ernst Friedrich
Introduzione al volume fotografico "Krieg dem Kriege"
Ernst Friedrich, Berlin, 1924
Traduzione italiana: Piccola Biblioteca Oscar Mondadori, Milano, 2004
Introduzione di Gino Strada
Foreword to the Photo Book "Krieg dem Kriege" [War against War]
Ernst Friedrich, Berlin, 1924
Introduction au livre photographique "Krieg dem Kriege" [Guerre à la Guerre]
Vorwort zum photographischen Buch "Krieg dem Kriege"
Ernst Friedrich, Berlin, 1924
Per la CCG / AWS numero 2000 scegliamo, come di consueto, non una canzone, ma un testo di diversa natura.
Si tratta dell'introduzione di Ernst Friedrich al suo volume fotografico intitolato "Krieg dem Kriege" (Guerra alla Guerra). Un titolo assolutamente autoevidente ad un libro fotografico che rappresenta uno dei momenti più alti dell'antimilitarismo... (continuer)
1. NAME
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/6/2005 - 11:50
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918), Le CCG des milliers
Revolution
[2003]
Testo e musica di Shelley Cherkis
Testo e musica di Shelley Cherkis
I just don't know what to believe
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/6/2005 - 10:43
Peace in Every Day
[2003]
Testo e musica di David Wertman e Lynne Meryl
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Testo e musica di David Wertman e Lynne Meryl
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Let's bring world peace through our music
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/6/2005 - 10:38
Peace & Love
[2000]
Testo e musica di Judy Gascoyne
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Testo e musica di Judy Gascoyne
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When your heart and soul is true
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/6/2005 - 10:35
Only One
[2003]
Testo e musica di James Kwiecinski
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Testo e musica di James Kwiecinski
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When the change comes around
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/6/2005 - 10:25
Pledge to the Earth
[1990]
Testo e musica di Jay Mankita
Testo e musica di Jay Mankita
As I have come to know this world
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/6/2005 - 10:21
Living Planet
[1990]
Testo e musica di Jay Mankita
Testo e musica di Jay Mankita
If all the world were peaceful now, and forever more
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/6/2005 - 10:18
More than I
[2001]
Testo e musica di Larry Edoff
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Testo e musica di Larry Edoff
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Climb down your high walls
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/6/2005 - 10:12
Love
[2003]
Testo e musica di Larry Edoff
A huge, brilliantly illuminated 28x67 foot billboard will openly display LOVE to approximately 1.5 million people per day in Times Square, New York, USA, for six weeks commencing May 1, 2003. This is not your typical, flashy advertisement; this is a message to the world, and it is the simple message of LOVE.
LOVE is the artwork of Rudi-Renoir Appodlt, digital artist and musician residing in Lucerne, Switzerland. The artist purchased billboard ad space himself, supported in part by private donations. WorldArt, the non-profit organization behind the scene, aims to create a global network to promote love through this project.
Music will also be used to broadcast the message of LOVE. New York area singer/songwriter, Larry Edoff, was chosen for this project. "When Rudi first talked with me about the LoveProject and asked me to write a song for it, I thought... (continuer)
Testo e musica di Larry Edoff
A huge, brilliantly illuminated 28x67 foot billboard will openly display LOVE to approximately 1.5 million people per day in Times Square, New York, USA, for six weeks commencing May 1, 2003. This is not your typical, flashy advertisement; this is a message to the world, and it is the simple message of LOVE.
LOVE is the artwork of Rudi-Renoir Appodlt, digital artist and musician residing in Lucerne, Switzerland. The artist purchased billboard ad space himself, supported in part by private donations. WorldArt, the non-profit organization behind the scene, aims to create a global network to promote love through this project.
Music will also be used to broadcast the message of LOVE. New York area singer/songwriter, Larry Edoff, was chosen for this project. "When Rudi first talked with me about the LoveProject and asked me to write a song for it, I thought... (continuer)
Don't walk away from the love we all share
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/6/2005 - 10:11
Love and Not Fear
Testo e musica di Norine Braun
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"This song is about angst and fear in hearing the news of the atrocities that happen around us. We live a time where we have instant access to global happenings and the focus tends to be on the horrors of the day. Constant bombardment of these things can desensitize us so we don't feel.
Fear can make us shut down and run or hide or fight back whereas love expands us and comforts us and keeps the vision of peace and hope alive. I think everyone in the world needs love and not fear." - Norine Braun
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"This song is about angst and fear in hearing the news of the atrocities that happen around us. We live a time where we have instant access to global happenings and the focus tends to be on the horrors of the day. Constant bombardment of these things can desensitize us so we don't feel.
Fear can make us shut down and run or hide or fight back whereas love expands us and comforts us and keeps the vision of peace and hope alive. I think everyone in the world needs love and not fear." - Norine Braun
I look at everything in life
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/6/2005 - 10:04
20 Luglio 2001
Dall'album "Non mi pento"
Non era un giorno né di guerra né di eroi
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 15/6/2005 - 16:54
Jerusalem
[2003]
Testo di Joey Alkes
Musica di Mick McMains
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Testo di Joey Alkes
Musica di Mick McMains
Legalmente scaricabile da:
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We ignore the prophets
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/6/2005 - 14:18
A Voice Within
"For the benefit of Shin Yasui Memorial Library"
[1999]
Da: "The Balkan Peace Album"
The Balkan Peace Album
(p) 2000 Lasiewicz Foundation
Tel: (323) 668-1811
Written and performed by Nalini
© 1999 Nalini Lasiewicz
[1999]
Da: "The Balkan Peace Album"
The Balkan Peace Album
(p) 2000 Lasiewicz Foundation
Tel: (323) 668-1811
Written and performed by Nalini
© 1999 Nalini Lasiewicz
This song is a tribute to human rights activist Shin Yasui, who was killed in a car accident in June 1998. Yasui was working with the "Mladi Most" ("Youth Bridge") project in Mostar as well as in Sarajevo and Foca from 1994 to 1998. His teachings in cross-cultural seminars and his all-partisan approach to conflicts have deeply moved people who knew him in Bosnia-Herzegovina and all over the world .
Your story will be told.....
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/6/2005 - 14:12
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90
You're Not Alone
"For the benefit of Women for Women"
[1999]
Da: "The Balkan Peace Album"
The Balkan Peace Album
(p) 2000 Lasiewicz Foundation
Tel: (323) 668-1811
Written and performed by Nalini
© 1999 Nalini Lasiewicz
[1999]
Da: "The Balkan Peace Album"
The Balkan Peace Album
(p) 2000 Lasiewicz Foundation
Tel: (323) 668-1811
Written and performed by Nalini
© 1999 Nalini Lasiewicz
So you want to feed the world
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/6/2005 - 14:10
Seventh Generation
[1999]
Da: "The Balkan Peace Album"
The Balkan Peace Album
(p) 2000 Lasiewicz Foundation
Tel: (323) 668-1811
Written and performed by Nalini
© 1999 Nalini Lasiewicz
Da: "The Balkan Peace Album"
The Balkan Peace Album
(p) 2000 Lasiewicz Foundation
Tel: (323) 668-1811
Written and performed by Nalini
© 1999 Nalini Lasiewicz
Did you know when you built your cave,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/6/2005 - 14:09
Hold On
[1999]
Da: "The Balkan Peace Album"
The Balkan Peace Album
(p) 2000 Lasiewicz Foundation
Tel: (323) 668-1811
Written and performed by Nalini
© 1999 Nalini Lasiewicz
Da: "The Balkan Peace Album"
The Balkan Peace Album
(p) 2000 Lasiewicz Foundation
Tel: (323) 668-1811
Written and performed by Nalini
© 1999 Nalini Lasiewicz
On a tightrope, looking down
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/6/2005 - 14:07
Kosovo, Kosova
"For the benefit of Post-Pessimists of Pristina, Kosovo/a"
[1999]
Da: "The Balkan Peace Album"
The Balkan Peace Album
(p) 2000 Lasiewicz Foundation
Tel: (818) 249-9691.
Written and performed by Nalini
© 1999 Nalini Lasiewicz
[1999]
Da: "The Balkan Peace Album"
The Balkan Peace Album
(p) 2000 Lasiewicz Foundation
Tel: (818) 249-9691.
Written and performed by Nalini
© 1999 Nalini Lasiewicz
We'll never see eye-to-eye
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/6/2005 - 14:04
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90
Women For Peace
[1999]
Da: "The Balkan Peace Album"
The Balkan Peace Album
(p) 2000 Lasiewicz Foundation
Tel: (323) 668-1811
Written and performed by Nalini
© 1999 Nalini Lasiewicz
*
Questa canzone, che è la n° 1981 della nostra raccolta, è dedicata con amore a Manuela, nata nel 1981. Il 15 febbraio, giorno in cui Boris Vian scrisse Le déserteur.
This song, which is number 1981 in our database collection of Antiwar Songs, is dedicated with love to Manuela, born 1981. On February 15th, the same day Boris Vian wrote Le déserteur.
[RV]
Da: "The Balkan Peace Album"
The Balkan Peace Album
(p) 2000 Lasiewicz Foundation
Tel: (323) 668-1811
Written and performed by Nalini
© 1999 Nalini Lasiewicz
*
Questa canzone, che è la n° 1981 della nostra raccolta, è dedicata con amore a Manuela, nata nel 1981. Il 15 febbraio, giorno in cui Boris Vian scrisse Le déserteur.
This song, which is number 1981 in our database collection of Antiwar Songs, is dedicated with love to Manuela, born 1981. On February 15th, the same day Boris Vian wrote Le déserteur.
[RV]
You're standing in the kitchen.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/6/2005 - 13:19
E-mail to Bosnia
[1999]
Da: "The Balkan Peace Album"
The Balkan Peace Album
(p) 2000 Lasiewicz Foundation
Tel: (323) 668-1811
Written and performed by Nalini
© 1999 Nalini Lasiewicz
*
Questa canzone, che è la CCG n° 1980, è dedicata a Monia Verardi, collaboratrice instancabile delle CCG nonché autore della maggior parte delle traduzioni dalla lingua croata, nata il 24 marzo 1980!
This song, which is the AWS nr. 1980, is dedicated to Monia Verardi, who has been tirelessly contributing our website with songs and translations from Croatian, born on March 24th, 1980!
[RV]
The genocide and terror that occured in Bosnia & Herzogovina shocked me to the bone. I could not believe that this sort of barbaric mass murder was taking place in Europe, fifty years after the collective shout of "Never Again."
The war in Bosnia was the first major conflict in which the Internet began to play a huge role. ... (continuer)
Da: "The Balkan Peace Album"
The Balkan Peace Album
(p) 2000 Lasiewicz Foundation
Tel: (323) 668-1811
Written and performed by Nalini
© 1999 Nalini Lasiewicz
*
Questa canzone, che è la CCG n° 1980, è dedicata a Monia Verardi, collaboratrice instancabile delle CCG nonché autore della maggior parte delle traduzioni dalla lingua croata, nata il 24 marzo 1980!
This song, which is the AWS nr. 1980, is dedicated to Monia Verardi, who has been tirelessly contributing our website with songs and translations from Croatian, born on March 24th, 1980!
[RV]
The genocide and terror that occured in Bosnia & Herzogovina shocked me to the bone. I could not believe that this sort of barbaric mass murder was taking place in Europe, fifty years after the collective shout of "Never Again."
The war in Bosnia was the first major conflict in which the Internet began to play a huge role. ... (continuer)
Each day I read the news
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/6/2005 - 13:13
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90
Freeman's Farm
[2003]
Testo e musica di David Elon Preston
Liberamente scaricabile da:
Legally downloadable from:
http://www.newsongsforpeace.org
*
Questa canzone, che è la CCG n° 1979, è dedicata a Lorenzo Masetti, l'impareggiabile webmaster di questo sito, nato il 7 agosto 1979!
This song, which is the AWS nr 1979, is dedicated to Lorenzo Masetti, the peerless webmaster of this website, born on August 7th, 1979!
[RV]
Testo e musica di David Elon Preston
Liberamente scaricabile da:
Legally downloadable from:
http://www.newsongsforpeace.org
*
Questa canzone, che è la CCG n° 1979, è dedicata a Lorenzo Masetti, l'impareggiabile webmaster di questo sito, nato il 7 agosto 1979!
This song, which is the AWS nr 1979, is dedicated to Lorenzo Masetti, the peerless webmaster of this website, born on August 7th, 1979!
[RV]
Mama, Mama, it seems like years
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/6/2005 - 12:59
Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
ESPERANTO - Kantfesto
Versione in esperanto
Esperanto version
Lili Marlene (Vor der Kaserne)
Germane verkis Hans Leip, 1915
Esperanta teksto laŭ Kantfesto I, 1982
Melodion komponis Norbert Schultze, 1938
Tiu ĉi germana poemo el la Unua Mondmilito fariĝis la plej furora kanto de la Dua Mondmilito ĉe la simplaj soldatoj ĉe ambaŭ flankoj de la okcidenteŭropa/afrika milita teatro (mi ne scias, kiomagrade ĝi populariĝis ĉe la Ruĝa Armeo aŭ en la azia/pacifika teatro. Kondamnite de la nazioj, kaj samtempe rigardate de aliancaj estroj kiel germana propagandaĵo, tiu ĉi sentimentale sopira amkanto tamen fidele spegulis la sentojn kaj sintenojn de la ordinaruloj en la armeoj, kaj montris la esencan transfrontan homfratecon de la malamikoj.
"Lili Marleen estas kanto, de kiu la teksto en 1915 estis verkita de la germana soldato Hans Leip. La teksto deriviĝis de la poemo Das Lied eines jungen Soldaten... (continuer)
Versione in esperanto
Esperanto version
Lili Marlene (Vor der Kaserne)
Germane verkis Hans Leip, 1915
Esperanta teksto laŭ Kantfesto I, 1982
Melodion komponis Norbert Schultze, 1938
Tiu ĉi germana poemo el la Unua Mondmilito fariĝis la plej furora kanto de la Dua Mondmilito ĉe la simplaj soldatoj ĉe ambaŭ flankoj de la okcidenteŭropa/afrika milita teatro (mi ne scias, kiomagrade ĝi populariĝis ĉe la Ruĝa Armeo aŭ en la azia/pacifika teatro. Kondamnite de la nazioj, kaj samtempe rigardate de aliancaj estroj kiel germana propagandaĵo, tiu ĉi sentimentale sopira amkanto tamen fidele spegulis la sentojn kaj sintenojn de la ordinaruloj en la armeoj, kaj montris la esencan transfrontan homfratecon de la malamikoj.
"Lili Marleen estas kanto, de kiu la teksto en 1915 estis verkita de la germana soldato Hans Leip. La teksto deriviĝis de la poemo Das Lied eines jungen Soldaten... (continuer)
LILI' MARLENE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/6/2005 - 03:54
Guantanamera
UNGHERESE / HUNGARIAN
Versione in lingua ungherese, da: questa pagina
Hungarian version available at questa pagina
Versione in lingua ungherese, da: questa pagina
Hungarian version available at questa pagina
GUANTANAMERA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/6/2005 - 03:01
Népek dalai
Dall'album "Bulldózerbalett".
Il testo è un "collage" di varie canzoni popolari ungheresi e russe (nel testo lasciate nella lingua originale, ma trascritte secondo l'ortografia ungherese).
Il testo è un "collage" di varie canzoni popolari ungheresi e russe (nel testo lasciate nella lingua originale, ma trascritte secondo l'ortografia ungherese).
Una...singolare canzone composta con pezzi di canzoni popolari ungheresi e russe; il perché di questa scelta appare ovvio a chiunque conosca un po' la storia recente dell'Ungheria. Con tutta probabilità, si tratta di un tentativo di individuare delle "radici popolari comuni" tra russi e ungheresi dopo certi fatti avvenuti nel 1956; ciononostante, in alcune delle canzoni che formano questa sorta di "risotto", vi sono echi antimilitaristi.
Áll egy ifjú nyírfa a réten,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/6/2005 - 01:29
The Request
Il testo è riprodotto da / Lyrics are reproduced from Thomas Easaw's Official Website
I am Thomas Easaw.
I come from the land of Mahatma Gandhi, where English is not my first language. And so my expressions may not be as powerful as my feelings are. This is only an attempt.
Friends and enemies, for President Bush, (unlike the sincere American), the dollar may be the most important thing.
But for those who believe that honour is greater than the dollar, they are left with no other option, but to fight and die - because they cannot win.
Let us not kill them and let them not kill us.
If it was the others, the day before; Afghanistan, yesterday and Iraq, today - it could be me, tomorrow and you, the day after. When such intimidation to our dignity is in the air, it is expected of all of us to stand up to defend our lives and our pride.
But for those of you, like me, who have been brought up in the way of love and non violence, who prefer neither to fight nor kill, at least join me in my song.
I come from the land of Mahatma Gandhi, where English is not my first language. And so my expressions may not be as powerful as my feelings are. This is only an attempt.
Friends and enemies, for President Bush, (unlike the sincere American), the dollar may be the most important thing.
But for those who believe that honour is greater than the dollar, they are left with no other option, but to fight and die - because they cannot win.
Let us not kill them and let them not kill us.
If it was the others, the day before; Afghanistan, yesterday and Iraq, today - it could be me, tomorrow and you, the day after. When such intimidation to our dignity is in the air, it is expected of all of us to stand up to defend our lives and our pride.
But for those of you, like me, who have been brought up in the way of love and non violence, who prefer neither to fight nor kill, at least join me in my song.
If you believe in what you think you believe in
(continuer)
(continuer)
15/6/2005 - 00:23
L'Internationale
BIELORUSSO / BELARUSIAN or BYELORUSSIAN [1]
La versione standard in lingua bielorussa di Janka Kupala.
Yanka Kupala's standard Belarusian version.
Janka Kupala, pseudonimo di Ivan Daminikavič Lucevič (1882-1942) è stato tra i più grandi scrittori e poeti in lingua bielorussa. Inizialmente entusiasta per la Rivoluzione d'Ottobre, tradusse l'Internazionale in bielorusso nel 1921.
Yanka Kupala, pen-name of Ivan Daminikavič Lucevič (1882-1942), was a Belarusian poet and writer. Kupala is considered one of the greatest Belarusian-language writers of the 20th century.
"Пераклад міжнароднага пралетарскага гімна “Інтэрнацыянал” зроблены Я. Купалам на патрэбу дня, на патрэбу першым рэвалюцыйным гадам. Ствараўся ён адначасова з вершаваным перакладам “Слова аб палку Ігаравым” і ўпершыню быў апублікаваны ў газеце “Савецкая Беларусь” (1921, № 157, 20 ліпеня) з наступнай прамовай: “Поўны калектыўны... (continuer)
La versione standard in lingua bielorussa di Janka Kupala.
Yanka Kupala's standard Belarusian version.
Janka Kupala, pseudonimo di Ivan Daminikavič Lucevič (1882-1942) è stato tra i più grandi scrittori e poeti in lingua bielorussa. Inizialmente entusiasta per la Rivoluzione d'Ottobre, tradusse l'Internazionale in bielorusso nel 1921.
Yanka Kupala, pen-name of Ivan Daminikavič Lucevič (1882-1942), was a Belarusian poet and writer. Kupala is considered one of the greatest Belarusian-language writers of the 20th century.
"Пераклад міжнароднага пралетарскага гімна “Інтэрнацыянал” зроблены Я. Купалам на патрэбу дня, на патрэбу першым рэвалюцыйным гадам. Ствараўся ён адначасова з вершаваным перакладам “Слова аб палку Ігаравым” і ўпершыню быў апублікаваны ў газеце “Савецкая Беларусь” (1921, № 157, 20 ліпеня) з наступнай прамовай: “Поўны калектыўны... (continuer)
ІНТЭРНАЦЫЯНАЛ
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envoyé par Riccardo Venturi 15/6/2005 - 00:05
Żołnierze demokracji
Dall'album "Made in U.S.A."
[2005]
Verrà quanto prima approntata una versione italiana. Il titolo della canzone significa "Soldati della democrazia".
[2005]
Verrà quanto prima approntata una versione italiana. Il titolo della canzone significa "Soldati della democrazia".
Nie ma ucieczki od przeznaczenia
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envoyé par Riccardo Venturi 14/6/2005 - 22:52
Let The Sunshine In / The Flesh Failures
ANTI-WAR X-YUGOSLAV ROCK SONGS
http://www.yurope.com/people/danko/xyu-aw.html
Difficile in questo caso scelgiere la lingua attuale, visto che la lingua ufficiale della Iugoslavia era il "serbocroato". La variante jekava della canzone mi ha fatto optare per il croato.
(Monia)
http://www.yurope.com/people/danko/xyu-aw.html
Difficile in questo caso scelgiere la lingua attuale, visto che la lingua ufficiale della Iugoslavia era il "serbocroato". La variante jekava della canzone mi ha fatto optare per il croato.
(Monia)
DAJ NAM SUNCA (LET THE SUNSHINE IN)
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14/6/2005 - 22:50
Perché non dormi fratello
(1968)
Album: Endrigo
Dalla pagina "Aneddoti" del sito ufficiale:
È stata una canzone costruita parafrasando certi slogan che si leggevano allora sui giornali. Allora sembrava che la terza guerra mondiale dovesse scoppiare da un momento all’altro.
Album: Endrigo
Dalla pagina "Aneddoti" del sito ufficiale:
È stata una canzone costruita parafrasando certi slogan che si leggevano allora sui giornali. Allora sembrava che la terza guerra mondiale dovesse scoppiare da un momento all’altro.
L’Africa è lontana vista dalla luna
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envoyé par adriana 14/6/2005 - 19:51
Soldaduzkarik ez!
[1994]
Album: L
Il 14 giugno 2005 dovevo essere incocciato in chissà quale sito che riportava qualche testo dei Betagarri senza traduzione. Le mie conoscenze della lingua euskara erano e sono rimaste scarse (ma non quelle dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo, evidentemente!), tant'è che l'unico commento finora presente in questa pagina abbandonata da tredici anni al "quanto prima" era che la canzone "è in lingua basca". [Sticazzi, direbbe il poeta]. Grazie all'Anonimo, che naturalmente conosce molte più lingue del sottoscritto, questa pagina dedicata a un rifiuto del servizio militare nello stato spagnolo molto alla "betagarriana" può essere finalmente considerata degna di questo nome. Dal primo album dei Betagarri, "L", registrato nel 1994 a Gasteiz (Vitoria in spagnolo) in modo completamente indipendente. Tutte le nove canzoni che contiene sono in basco, ma c'è anche la "Bella Ciao" con ritornello in italiano per la quale si rimanda alla relativa pagina. [RV]
Album: L
Il 14 giugno 2005 dovevo essere incocciato in chissà quale sito che riportava qualche testo dei Betagarri senza traduzione. Le mie conoscenze della lingua euskara erano e sono rimaste scarse (ma non quelle dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo, evidentemente!), tant'è che l'unico commento finora presente in questa pagina abbandonata da tredici anni al "quanto prima" era che la canzone "è in lingua basca". [Sticazzi, direbbe il poeta]. Grazie all'Anonimo, che naturalmente conosce molte più lingue del sottoscritto, questa pagina dedicata a un rifiuto del servizio militare nello stato spagnolo molto alla "betagarriana" può essere finalmente considerata degna di questo nome. Dal primo album dei Betagarri, "L", registrato nel 1994 a Gasteiz (Vitoria in spagnolo) in modo completamente indipendente. Tutte le nove canzoni che contiene sono in basco, ma c'è anche la "Bella Ciao" con ritornello in italiano per la quale si rimanda alla relativa pagina. [RV]
Ez zait gustatzen soldaduzka,
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envoyé par Riccardo Venturi 14/6/2005 - 02:47
Until such time
Questa canzone è (fortunatamente per chi la volesse leggere) quasi interamente in inglese, anche se vi sono dei versi in basco!
When children are more valued than bombs
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envoyé par Riccardo Venturi 14/6/2005 - 02:44
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Testo e musica di Luca Iavarone
Da alcuni anni la "Comunità di Base del Cassano" organizza un concorso "Canzoni di Pace" riservato ai ragazzi dei licei della zona, che devono comporre ed interpretare canzoni sul tema della pace e dell'opposizione alla guerra. Ve ne proponiamo alcune come testimonianza assai interessante di una canzone "dal basso", a metà tra la canzone d'autore allo stato embrionale e la canzone popolare.
Abbiamo preferito inserire queste canzoni, il cui titolo è comunque sempre preceduto dal nome dell'autore, a titolo collettivo della Comunità di Base del Cassano che ne è la promotrice e l'organizzatrice.
Tutti i testi sono ripresi da:
http://www.cdbcassano.it/testi_canzoni.htm
[Riccardo Venturi]