Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]
DE MOORSOLDATEN
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envoyé par Riccardo Venturi 10/6/2005 - 15:20
Soldadito Boliviano [Guitarra en duelo mayor]
[1968]
Testo di Nicolás Guillén
Musica di Harold Gramatges
Prima interpretazione di Paco Ibáñez
Guitarra en duelo mayor, meglio nota come Soldadito boliviano è sicuramente una delle più note canzoni sull'uccisione del Che Guevara, avvenuta in Bolivia il 7 ottobre 1967. Il testo è del massimo poeta cubano contemporaneo, Nicolás Guillén; fu interpretata per la prima volta da Paco Ibáñez all'Olympia di Parigi, nel dicembre del 1969. L'immagine del "Soldatino boliviano" è ripresa direttamente dal Diario de Bolivia di Ernesto Che Guevara, alla pagina del 3 giugno 1967. [Dati provenienti da: Meri Lao, Al Che, Poesie e canzoni dal mondo, Edizioni Erre Emme, 1995, pp. 158-159][RV]
Testo di Nicolás Guillén
Musica di Harold Gramatges
Prima interpretazione di Paco Ibáñez
Guitarra en duelo mayor, meglio nota come Soldadito boliviano è sicuramente una delle più note canzoni sull'uccisione del Che Guevara, avvenuta in Bolivia il 7 ottobre 1967. Il testo è del massimo poeta cubano contemporaneo, Nicolás Guillén; fu interpretata per la prima volta da Paco Ibáñez all'Olympia di Parigi, nel dicembre del 1969. L'immagine del "Soldatino boliviano" è ripresa direttamente dal Diario de Bolivia di Ernesto Che Guevara, alla pagina del 3 giugno 1967. [Dati provenienti da: Meri Lao, Al Che, Poesie e canzoni dal mondo, Edizioni Erre Emme, 1995, pp. 158-159][RV]
Soldadito de Bolivia,
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envoyé par Riccardo Venturi 10/6/2005 - 14:44
Parcours:
Che Guevara
Teach Peace
[1997]
Songwriter: Thomas Alan Connor and his Band
Songwriter: Thomas Alan Connor and his Band
It's hard to place a value
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envoyé par Riccardo Venturi 10/6/2005 - 10:41
Sing
[2003]
Kingdoms rise and then they fall
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envoyé par Riccardo Venturi 10/6/2005 - 10:39
Relevance
"Relevance" is a word used to describe things we give importance to; things we care about in our lives or concepts, ideas, thoughts.
The lyrics speak about being honest and true to your "self". We question our decisions and choices in life, rarely taking the time to trust in our own ability to know what's right for us. We question our intentions when we are unsure of results. We question others and their decisions or way of life because it is different from our own. When we look at someone of a different culture, race, religion or spiritual path what do we see? Friend, or foe? Fellow human being, or stranger? Are they capable of love - are we?
We all live in our own tiny little worlds, in amongst the people of the whole world. There is a great need for a tolerance and love on a universal level for all people, everywhere. These days there are so many forces acting against true expression... (continuer)
The lyrics speak about being honest and true to your "self". We question our decisions and choices in life, rarely taking the time to trust in our own ability to know what's right for us. We question our intentions when we are unsure of results. We question others and their decisions or way of life because it is different from our own. When we look at someone of a different culture, race, religion or spiritual path what do we see? Friend, or foe? Fellow human being, or stranger? Are they capable of love - are we?
We all live in our own tiny little worlds, in amongst the people of the whole world. There is a great need for a tolerance and love on a universal level for all people, everywhere. These days there are so many forces acting against true expression... (continuer)
When you ask your heart to feel for you
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envoyé par Riccardo Venturi 10/6/2005 - 10:34
L'uomo lupo
Chi mai ci salverà dall'uomo lupo
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envoyé par adriana 10/6/2005 - 06:38
Parcours:
LCG (Loups contre la Guerre)
Radio Tindouf
SAHARAWI: IL POPOLO E LA STORIA
adattato da I Sarahawi popolo e deserto, dove si trova una versione più completa
Si veda anche http://www.saharawi.it/
Tratto dalla ricerca di
Nicola Malagoli
Il Sahara Occidentale è un territorio di circa 266000 Kmq che si affaccia sull’Atlantico per un migliaio di chilometri, confina con il Marocco, l’Algeria e la Mauritania. È in gran parte desertico, ma ricchissimo di risorse minerarie (soprattutto fosfati). Le coste sono pescosissime. I suoi confini sono convenzionali, poiché seguono in parte l'andamento dei paralleli e dei meridiani, tracciati dalle diplomazie europee in seguito alle decisioni della Conferenza di Berlino del 1884/85. Per molto tempo le popolazioni che nomadizzavano nel territorio ignorarono questi confini artificiali ma, a partire dagli inizi di questo secolo, sono diventati oggetto di un'attenta sorveglianza da parte della polizia... (continuer)
adattato da I Sarahawi popolo e deserto, dove si trova una versione più completa
Si veda anche http://www.saharawi.it/
Tratto dalla ricerca di
Nicola Malagoli
Il Sahara Occidentale è un territorio di circa 266000 Kmq che si affaccia sull’Atlantico per un migliaio di chilometri, confina con il Marocco, l’Algeria e la Mauritania. È in gran parte desertico, ma ricchissimo di risorse minerarie (soprattutto fosfati). Le coste sono pescosissime. I suoi confini sono convenzionali, poiché seguono in parte l'andamento dei paralleli e dei meridiani, tracciati dalle diplomazie europee in seguito alle decisioni della Conferenza di Berlino del 1884/85. Per molto tempo le popolazioni che nomadizzavano nel territorio ignorarono questi confini artificiali ma, a partire dagli inizi di questo secolo, sono diventati oggetto di un'attenta sorveglianza da parte della polizia... (continuer)
9/6/2005 - 22:51
La guerra per amore
Di Gabellone-Patruno, in "il Cabaret de i Gufi N.2", EMI italiana, 1967
È bello morire in guerra
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envoyé par Piersante Sestini 9/6/2005 - 22:04
La ballata delle rivolte
Testo e musica di Germano Bonaveri
Quando Lada scappò dalla guerra, a Sarajevo, era una bimba. Lada è mia sorella, lo è diventata. Lada è stata comunque fortunata: mentre guardiamo la televisione e inorridiamo per la ferocia dell'uomo, bambini muoiono imbracciando il fucile, quando dovrebbero sorridere abbracciandosi in un girotondo. C'è da avere vergogna del genere umano, a volte.
Quando Lada scappò dalla guerra, a Sarajevo, era una bimba. Lada è mia sorella, lo è diventata. Lada è stata comunque fortunata: mentre guardiamo la televisione e inorridiamo per la ferocia dell'uomo, bambini muoiono imbracciando il fucile, quando dovrebbero sorridere abbracciandosi in un girotondo. C'è da avere vergogna del genere umano, a volte.
Una strana luce nel suo cielo
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envoyé par adriana 9/6/2005 - 19:07
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90
Bomba chiama bomba
2003
Sine Frontera
Sine Frontera
Piange Marlene, Betty e Marlowe
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envoyé par adriana 8/6/2005 - 16:27
Comme toi
[1982]
Dall'album "Minoritaire"
Dall'album "Minoritaire"
Elle avait les yeux clairs et la robe en velours
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envoyé par myname 8/6/2005 - 12:55
Parcours:
Camps d'extermination
La guerra è finita
2003
Sine Frontera
Sine Frontera
Ho ancora la foto che mi hai regalato
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envoyé par adriana 8/6/2005 - 09:32
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
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5a. De moorsoldaten: Dutch version
In Börgermoor in Emsland dicht bij de Nederlandse grens werden onder meer politieke tegenstanders van het naziregime, Jehova's getuigen en homoseksuelen gevangengezet. Met eenvoudig gereedschap, zoals een spade, moest men in het veen (Duits: Moor) kanalen graven en ontginningswerkzaamheden verrichten.
Om de lange werkdagen wat te verlichten zong men liederen die soms zelf gemaakt werden. Mijnwerker Hans Esser en acteur Wolfgang Langhoff waren verantwoordelijk voor de tekst van het lied over de dwangarbeid in het veen, terwijl Rudi Goguel de melodie schreef. Het lied sprak de gevangenen direct aan omdat het hun gezamenlijk lot beschreef en de hoop op een toekomst in vrijheid bezong. Op 28 augustus 1933 tijdens een ontspanningsavond voor en door gevangenen genaamd "Zirkus Konzentrazani" (Circus concentratiekamp)... (continuer)