Contro
Una canzone sempre attuale molto precisa e dettagliata...suscita forti emozioni e grandi riflessioni
Genry 81 12/3/2005 - 20:13
Bastardi
[2005]
Album: "Quello che sei"
Album: "Quello che sei"
Bastardi!
(continuer)
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envoyé par Alessio Gentili 12/3/2005 - 14:27
Questa è la storia
[2005]
Album: "Quello che sei"
Album: "Quello che sei"
Questa è la storia che non voglio raccontare!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessio Gentili 12/3/2005 - 14:25
American Dream
[2005]
Album: "Quello che sei"
Forse non proprio contro la guerra, ma contro chi la guerra la vuole fare per scelta (e per soldi)! Vedi Cupertino, Agliana e gli altri "eroi"...
Album: "Quello che sei"
Forse non proprio contro la guerra, ma contro chi la guerra la vuole fare per scelta (e per soldi)! Vedi Cupertino, Agliana e gli altri "eroi"...
Un missile sparato ieri dagli americani ha colpito la casa dove vivevano una donna e i suoi due figli. Nessuno dei tre ha avuto il tempo di dire qualcosa, neanche «vi faccio vedere come muore un iracheno».
(jena, sul Manifesto del 16/4/2004)
(jena, sul Manifesto del 16/4/2004)
envoyé par Alessio Gentili 11/3/2005 - 21:55
Ballata dello stadio di Santiago
[1973]
Dallo spettacolo "Guerra di popolo in Cile"
Nello stadio di Santiago, come è noto, subito dopo il golpe fascista di Pinochet dell'11 settembre 1973 furono rinchiusi, torturati e uccisi migliaia di oppositori, tra i quali Víctor Jara. Si veda anche la Gwerz Victor C'hara di Gilles Servat.
Dallo spettacolo "Guerra di popolo in Cile"
Nello stadio di Santiago, come è noto, subito dopo il golpe fascista di Pinochet dell'11 settembre 1973 furono rinchiusi, torturati e uccisi migliaia di oppositori, tra i quali Víctor Jara. Si veda anche la Gwerz Victor C'hara di Gilles Servat.
Nello stadio di Santiago
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/3/2005 - 13:21
Ecco s'avanza uno strano soldato [Il sacrificio del contadino partigiano]
[1970]
Dallo spettacolo: "Vorrei morire anche stasera se dovessi pensare che non è servito a niente"; Collages di monologhi e canzoni sulla Resistenza italiana e palestinese.
Scritta da Paolo Ciarchi e Dario Fo
Written by Paolo Ciarchi and Dario Fo
Écrite par Paolo Ciarchi et Dario Fo
Tekijät: Paolo Ciarchi ja Dario Fo
Cantano / Singers / Chantent / Laulavat: Paolo Ciarchi - Isabella Cagnardi
In album CD/ In the CDalbum / Dans l'album CD / CD-Albumissa: Paolo Ciarchi: Cent'anni di moltitudine, qualche canzone, opinione, suono, serata nella vita musicale di Paolo Ciarchi
Contiene materiali rarissimi e inediti
A cura di Alessio Lega, Claudio Cormio, Rocco Marchi
Prodotto da Archivi della Resistenza e Istituto Ernesto De Martino
"A differenza de Il comandante della mia banda, qui il tono è assolutamente serio. Era consuetudine dell'esercito nazista soprattutto dopo l'8 settembre 1943:... (continuer)
Dallo spettacolo: "Vorrei morire anche stasera se dovessi pensare che non è servito a niente"; Collages di monologhi e canzoni sulla Resistenza italiana e palestinese.
Scritta da Paolo Ciarchi e Dario Fo
Written by Paolo Ciarchi and Dario Fo
Écrite par Paolo Ciarchi et Dario Fo
Tekijät: Paolo Ciarchi ja Dario Fo
Cantano / Singers / Chantent / Laulavat: Paolo Ciarchi - Isabella Cagnardi
In album CD/ In the CDalbum / Dans l'album CD / CD-Albumissa: Paolo Ciarchi: Cent'anni di moltitudine, qualche canzone, opinione, suono, serata nella vita musicale di Paolo Ciarchi
Contiene materiali rarissimi e inediti
A cura di Alessio Lega, Claudio Cormio, Rocco Marchi
Prodotto da Archivi della Resistenza e Istituto Ernesto De Martino
"A differenza de Il comandante della mia banda, qui il tono è assolutamente serio. Era consuetudine dell'esercito nazista soprattutto dopo l'8 settembre 1943:... (continuer)
Ecco s'avanza uno strano soldato,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/3/2005 - 13:14
Il giorno dell'eguaglianza
[1963]
Testo e musica di Fausto Amodei
Lyrics and music by Fausto Amodei
Testo ripresto da: Cantacronache, Un'avventura politico-musicale degli anni cinquanta, a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, Crel-Scriptorium 1995, p. 109.
Testo e musica di Fausto Amodei
Lyrics and music by Fausto Amodei
Testo ripresto da: Cantacronache, Un'avventura politico-musicale degli anni cinquanta, a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, Crel-Scriptorium 1995, p. 109.
Ci sveglieremo un mattino diverso da tanti
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/3/2005 - 12:11
All Good Soldiers
superfabietto@hotmail.com
TUTTI I BUONI SOLDATI
(continuer)
(continuer)
envoyé par Fabio Franco - superfabietto@hotmail.com 11/3/2005 - 11:11
Il testamento di Ulisse
[1974]
Dall'album "Mentre la gente se crede che vola" [LP Intingo - ITGL 14002]. Il testo è ripreso da "La musica dell'Altraitalia".
Dall'album "Mentre la gente se crede che vola" [LP Intingo - ITGL 14002]. Il testo è ripreso da "La musica dell'Altraitalia".
La sera vicino alla tenda sicura
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/3/2005 - 02:58
The Senecas (As Long As The Grass Shall Grow)
[1962]
Una ballata sul trattamento riservato dagli yankees alla tribù irochese dei Senecas. La costruzione della diga di Kinzua sul fiume Allegheny costrinse l'intera popolazione dei Seneca a spostarsi verso nord, a Salamanca, NY.
Il progetto della diga fu sottoscritto nel 1960 dal presidente John F. Kennedy, rompendo così la promessa fatta durante la campagna elettorale alla tribù dei Seneca (qui la lettera indirizzata da JFK al presidente della Nazione Seneca, Basil Willlams)
Registrata anche da Johnny Cash nell'album Bitter Tears: Ballads of the American Indian del 1964
Una ballata sul trattamento riservato dagli yankees alla tribù irochese dei Senecas. La costruzione della diga di Kinzua sul fiume Allegheny costrinse l'intera popolazione dei Seneca a spostarsi verso nord, a Salamanca, NY.
Il progetto della diga fu sottoscritto nel 1960 dal presidente John F. Kennedy, rompendo così la promessa fatta durante la campagna elettorale alla tribù dei Seneca (qui la lettera indirizzata da JFK al presidente della Nazione Seneca, Basil Willlams)
Registrata anche da Johnny Cash nell'album Bitter Tears: Ballads of the American Indian del 1964
The Senecas are an Indian Tribe of the Iroquois nation,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/3/2005 - 01:22
Parcours:
Génocide des Amérindiens
Custer
[1963]
Lyrics and music by Peter LaFarge
Testo e musica di Peter LaFarge
Tutti dovrebbero almeno conoscere per sommi capi la storia del generale Custer e della battaglia del Little Bighorn; ma per una rinfrescatina (che non fa mai male) e per altre notizie su questa ballata di Peter LaFarge, si rimanda a General Custer di Tom Paxton, e alla seguente pagina.
Lyrics and music by Peter LaFarge
Testo e musica di Peter LaFarge
Tutti dovrebbero almeno conoscere per sommi capi la storia del generale Custer e della battaglia del Little Bighorn; ma per una rinfrescatina (che non fa mai male) e per altre notizie su questa ballata di Peter LaFarge, si rimanda a General Custer di Tom Paxton, e alla seguente pagina.
Now I will tell you "busters"
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/3/2005 - 01:20
Parcours:
Génocide des Amérindiens
Talkin' John Birch Paranoid Blues (John Birch Society)
(dal newsgroup it.fan.musica.de-andre, 13/03/2001)
LA SOCIETA' JOHN BIRCH
(continuer)
(continuer)
11/3/2005 - 00:06
Evenu Shalom Alehem
anonyme
This is a song from Kiko Arguello from the Catholic Neocatechumenal Way, which originated in Spain.
Sarz. 10/3/2005 - 04:27
Two Tribes
[1983-84]
Scritta da Peter Gill, Holly Johnson e Mark O'Toole
Prodotta da Trevor Horn
In seguito inclusa nell'LP "Welcome to the Pleasuredome"
(B.B.)
The early 1980s were a tense period as the Cold War between the US and the USSR had intensified. With nuclear weapons being placed at Greenham Common in Berkshire and pointed towards the Russians, the threat of nuclear annihilation was very real. Coupled with an amazing video that featured lookalikes of US President Ronald Reagan and Russian premier Konstantin Chernenko wrestling each other for supremacy, the song claims that in nuclear war “One is all that you can score.”
Scritta da Peter Gill, Holly Johnson e Mark O'Toole
Prodotta da Trevor Horn
In seguito inclusa nell'LP "Welcome to the Pleasuredome"
(B.B.)
The early 1980s were a tense period as the Cold War between the US and the USSR had intensified. With nuclear weapons being placed at Greenham Common in Berkshire and pointed towards the Russians, the threat of nuclear annihilation was very real. Coupled with an amazing video that featured lookalikes of US President Ronald Reagan and Russian premier Konstantin Chernenko wrestling each other for supremacy, the song claims that in nuclear war “One is all that you can score.”
Ladies and gentlemen, let me present-
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/3/2005 - 21:39
Give Ireland Back To The Irish
(1972)
La canzone (letteralmente: Ridate l'Irlanda agli Irlandesi) venne pubblicata a meno di un mese dall'eccidio di Derry come singolo di debutto della nuova band di McCartney, gli Wings, ed è stata la prima canzone registrata dalla band con la partecipazione del chitarrista irlandese Henry McCullough. Poco dopo anche l'amico / rivale John Lennon dedicherà la canzone Sunday Bloody Sunday (meno famosa della canzone degli U2 con lo stesso titolo) alla "domenica di sangue".
Venne completamente impedita la diffusione mediatica nel Regno Unito, essendo stata censurata dalla BBC e dalla Independent Television Authority britannica.
«Dal nostro punto di vista», ha detto Paul McCartney, «era la prima volta che la gente si interrogava su quello che [noi inglesi] stavamo facendo in Irlanda. Era così scioccante. Scrissi Give Ireland Back to the Irish, la registrammo e mi telefonò subito il presidente... (continuer)
La canzone (letteralmente: Ridate l'Irlanda agli Irlandesi) venne pubblicata a meno di un mese dall'eccidio di Derry come singolo di debutto della nuova band di McCartney, gli Wings, ed è stata la prima canzone registrata dalla band con la partecipazione del chitarrista irlandese Henry McCullough. Poco dopo anche l'amico / rivale John Lennon dedicherà la canzone Sunday Bloody Sunday (meno famosa della canzone degli U2 con lo stesso titolo) alla "domenica di sangue".
Venne completamente impedita la diffusione mediatica nel Regno Unito, essendo stata censurata dalla BBC e dalla Independent Television Authority britannica.
«Dal nostro punto di vista», ha detto Paul McCartney, «era la prima volta che la gente si interrogava su quello che [noi inglesi] stavamo facendo in Irlanda. Era così scioccante. Scrissi Give Ireland Back to the Irish, la registrammo e mi telefonò subito il presidente... (continuer)
Give Ireland back to the Irish
(continuer)
(continuer)
9/3/2005 - 21:39
Parcours:
Les conflits irlandais
Jim-La-Jungle
Je suis une gueule cassée, je reviens du Liban
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/3/2005 - 21:20
Carnet de route
I "Bérus" sono un gruppo che hanno fatto dell'antimilitarismo più viscerale la loro bandiera...
Soldat, soldat
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/3/2005 - 21:17
L'uomo di Monaco
1988
Ancora Nomadi
"Sul muro c'era scritto col gesso:
vogliono la guerra.
Chi l'ha scritto
è già caduto."
(Bertolt Brecht)
Ancora Nomadi
"Sul muro c'era scritto col gesso:
vogliono la guerra.
Chi l'ha scritto
è già caduto."
(Bertolt Brecht)
E guardai, scrutai, quel vecchio a Monaco
(continuer)
(continuer)
envoyé par Silvia (Eungiorno su IFMG) 9/3/2005 - 16:53
Giù le mani dal Vietnam
Ciao Janna, mi ha fatto veramente piacere trovare un commento di una persona che ha fatto parte del Canzoniere delle Lame...e a risentirci presto, spero!
Riccardo Venturi 9/3/2005 - 16:14
Jerusalem
(1997)
Forse la più nota canzone di Alpha Blondy, con parti anche in arabo e in ebraico. Una canzone di pace e di speranza scritta da un africano profondamente religioso per Gerusalemme, città sacra per tre religioni.
NB: Le parti in arabo e in ebraico sono fornite anche nella trascrizione interlineare in caratteri latini.
(Riccardo Venturi)
Forse la più nota canzone di Alpha Blondy, con parti anche in arabo e in ebraico. Una canzone di pace e di speranza scritta da un africano profondamente religioso per Gerusalemme, città sacra per tre religioni.
NB: Le parti in arabo e in ebraico sono fornite anche nella trascrizione interlineare in caratteri latini.
(Riccardo Venturi)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/3/2005 - 14:09
Brigadier Sabari
(1987)
Dall'album "Rasta Poué".
Dall'album "Rasta Poué".
Soufé yara magni dê
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/3/2005 - 14:04
Boulevard de la Mort
Una canzone un Dioula e in francese del 1986, rivolta contro gli aiuti forniti dal presidente francese Giscard d'Estaing alle peggiori dittature africane (come quella dell' "imperatore" centrafricano Bokassa).
A kun tchira, a boro kari la
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/3/2005 - 14:02
Nixon
Un monologo dallo spettacolo "Dialogo tra un impegnato e un non so", del 1972. E' scritto assieme a Sandro Luporini.
Uhè, Nixon! Eh? Una bella carriera, eh? Poi dal niente, eh? Duecento milioni di americani, tu il primo!
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 8/3/2005 - 20:17
Left Right
Album: "Push The Button" (2005)
“Left, Right” in background
(continuer)
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envoyé par babazuf 7/3/2005 - 11:37
Tout le long du Mékong (À des enfants soldats)
Paysages d'abandon
(continuer)
(continuer)
envoyé par Davide Costa 5/3/2005 - 01:30
Vladimir
La canzone è dedicata a Vladimir Vysotskij.
Vladimir, tu chantais au nez des loups
(continuer)
(continuer)
envoyé par Davide Costa 4/3/2005 - 02:49
De l'autre côté du pont
1995
La Vie Comme Elle Passe
Sulla storia di Admira Ismić e Boško Brčkić, i due fidanzati di Sarajevo uccisi assieme dai cecchini sotto il ponte di Vrbanje, si veda Admira e Boško di Alberto Cantone.
La Vie Comme Elle Passe
Sulla storia di Admira Ismić e Boško Brčkić, i due fidanzati di Sarajevo uccisi assieme dai cecchini sotto il ponte di Vrbanje, si veda Admira e Boško di Alberto Cantone.
They were 25 and had been together for nine years, having met at school. Seeking safety, they decided to flee the besieged city of Sarajevo in May of 1993. Both muslim and christian officials had granted them safe passage and had promised them that they would not be hurt. However, as they crossed over the Vrbanja bridge, they were deliberately gunned down by christian snipers. Bosko died immediately and Admira, wounded crawled through the mud towards her childhood sweetheart. She put her arm around him tenderly and without trying to escape to save herself, died by his side. Their bodies lay there for five days.
Dal sito dedicato a Admira e Boško.
Dal sito dedicato a Admira e Boško.
Amira et Bochko s'aimaient d'amour tendre
(continuer)
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envoyé par Davide Costa 4/3/2005 - 02:20
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90, Ponts
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