God Bless Our Dead Marines
da "Horses in the sky"
They put angels in the electric chair
(continuer)
(continuer)
4/12/2005 - 23:31
Mercenaries (Ready For War)
"Mercenaries" (1980)
Mercenaries, abuseless, disunited, unfaithful
(continuer)
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4/12/2005 - 23:21
La guerra di Piero
Domani 5 dicembre 2005 si terrà a Siena una giornata di studio sul tema "Come dire 'No!' alla guerra. La canzone antimilitarista nella storia e nella cultura contemporanea". Il programma dettagliato dell'iniziativa è disponibile on line.
Purtroppo non potrò partecipare perché non sono in Italia, ma se qualcuno vuole fare l'inviato speciale del sito e raccontarci cosa verrà detto, raccogliendo qualche intervento interessante, la cosa sarebbe estemamente gradita.
Purtroppo non potrò partecipare perché non sono in Italia, ma se qualcuno vuole fare l'inviato speciale del sito e raccontarci cosa verrà detto, raccogliendo qualche intervento interessante, la cosa sarebbe estemamente gradita.
Lorenzo Masetti 4/12/2005 - 19:31
Ernst Friedrich: Krieg dem Kriege
L'IMMAGINE DEDICATA ALLA CCG N. 2000
La foto rielaborata per il banner l'ho scattata alla manifestazione di Roma del 15 febbraio 2003. Sul mio sito trovate anche la foto originale.
Lo striscione con "No alla guerra" scritto in tantissime le lingue è stato realizzato dai traduttori per la pace. Una versione senza la scritta 2000 è rimasta sulla pagina d'apertura, a sottolineare l'importanza che le traduzioni hanno nel nostro sito.
La foto rielaborata per il banner l'ho scattata alla manifestazione di Roma del 15 febbraio 2003. Sul mio sito trovate anche la foto originale.
Lo striscione con "No alla guerra" scritto in tantissime le lingue è stato realizzato dai traduttori per la pace. Una versione senza la scritta 2000 è rimasta sulla pagina d'apertura, a sottolineare l'importanza che le traduzioni hanno nel nostro sito.
Lorenzo Masetti 4/12/2005 - 18:54
Mike Harding: Christmas 1914
L'IMMAGINE DEDICATA ALLA CCG N. 3000
È un collage di foto, in gran parte delle manifestazioni svoltesi in tutto il mondo il 15 febbraio 2003 contro le minacce di guerra in Iraq. Poco più di un mese dopo, il 20 marzo, sarebbero cominciati i bombardamenti.
È un collage di foto, in gran parte delle manifestazioni svoltesi in tutto il mondo il 15 febbraio 2003 contro le minacce di guerra in Iraq. Poco più di un mese dopo, il 20 marzo, sarebbero cominciati i bombardamenti.
4/12/2005 - 18:47
Lindbergh
Il celeberrimo aviatore americano Charles A. Lindbergh, protagonista nel 1927 della prima traversata in aereo senza scalo dell'Oceano Atlantico sullo "Spirit Of St. Louis", fu anche un fervente ammiratore di Hitler e del nazismo.
LINDBERGH E HITLER (da Wikipedia)
Su invito dell'esercito americano, Lindbergh si reca in Germania per raccogliere informazioni sugli sviluppi dell'aviazione nazista; a tale scopo compie ripetute visite fra il 1936 ed il 1939. Assiste alle Olimpiadi di Berlino, che si svolgono alla presenza di Adolf Hitler, e più tardi scriverà di Hitler ad un amico: "È sicuramente un grand'uomo, e credo che abbia fatto molto per il popolo tedesco".
Nell'ottobre del 1938, la Croce di Servizio dell'Ordine dell'Aquila - un medaglione d'oro con quattro piccole svastiche, concesso agli stranieri per servizi prestati al Terzo Reich - viene offerta a Lindbergh, per ordine del Führer,... (continuer)
LINDBERGH E HITLER (da Wikipedia)
Su invito dell'esercito americano, Lindbergh si reca in Germania per raccogliere informazioni sugli sviluppi dell'aviazione nazista; a tale scopo compie ripetute visite fra il 1936 ed il 1939. Assiste alle Olimpiadi di Berlino, che si svolgono alla presenza di Adolf Hitler, e più tardi scriverà di Hitler ad un amico: "È sicuramente un grand'uomo, e credo che abbia fatto molto per il popolo tedesco".
Nell'ottobre del 1938, la Croce di Servizio dell'Ordine dell'Aquila - un medaglione d'oro con quattro piccole svastiche, concesso agli stranieri per servizi prestati al Terzo Reich - viene offerta a Lindbergh, per ordine del Führer,... (continuer)
Mister Charlie Lindbergh, he flew to old Berlin,
(continuer)
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envoyé par Lorenzo Masetti 4/12/2005 - 18:18
A Sarajevo
Questa canzone è di Aleandro Baldi, un cantante fiorentino che ha avuto un paio d'anni di notorietà verso il 94-96 grazie a Sanremo...tutto dire, probabilmente questa è la cosa meno scontata che abbia scritto.
Jee 4/12/2005 - 17:37
An distro euz a Vro-Zaoz [Silvestik]
LE RETOUR D'ANGLETERRE
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 4/12/2005 - 00:29
Le petit roi de Sardaigne [Gironfla]
anonyme
Originaria della Franca Contea (da dove proviene il seguente testo raccolto da H.Grospierre e ripreso da questa pagina, "Le petit roi de Sardaigne" (nota anche come "Gironfla, gare à gare" sembra avere avuto origine in occasione della guerra franco-savoiarda del 1703 (il "reuccio di Sardegna" è proprio il re di Savoia). Della canzone hanno fornito una bella traduzione finlandese i Tarujen Saari nell'album di canzoni contro la guerra "Sota kirottu!", intitolata Kunnon mies ("L'uomo glorioso").
Le petit roi de Sardaigne
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 3/12/2005 - 01:20
Avola, 2 dicembre
2 DICEMBRE 2005 CON AVOLA TUTTO IL SUD E’ ANCORA RIBELLE
Giulio Larosa – Pescara – 2 dicembre 2005
Quando e’ il 2 dicembre non possiamo fare a meno di pensare ad Avola, la bella e nobile citta’ al centro del Mediterraneo, che l’ “Italia”, dal 1860, ha scaraventato nel “profondo sud”, posto geografico metaforico, concetto infame e razzista, che significa: arretratezza, mafia, indolenza, omerta’.
Il ’68, il due dicembre di quell’ anno, celebrato sempre e comunque come un fatto Romano, Milanese, Bolognese, invece, esplode ad Avola, ed esplode come rivolta di massa contro le leggi del lavoro che consideravano meno pregiato un lavoro se lo si faceva nelle Duesicilie.
Per quelle leggi, un ora di lavoro di un operaio o un contadino, se marchigiano o Veneto valeva circa 500lire, un ora dello stesso lavoro di un operaio o di un contadino Abruzzese ne valeva 400.
Quelle leggi si chiamavano “gabbie... (continuer)
Giulio Larosa – Pescara – 2 dicembre 2005
Quando e’ il 2 dicembre non possiamo fare a meno di pensare ad Avola, la bella e nobile citta’ al centro del Mediterraneo, che l’ “Italia”, dal 1860, ha scaraventato nel “profondo sud”, posto geografico metaforico, concetto infame e razzista, che significa: arretratezza, mafia, indolenza, omerta’.
Il ’68, il due dicembre di quell’ anno, celebrato sempre e comunque come un fatto Romano, Milanese, Bolognese, invece, esplode ad Avola, ed esplode come rivolta di massa contro le leggi del lavoro che consideravano meno pregiato un lavoro se lo si faceva nelle Duesicilie.
Per quelle leggi, un ora di lavoro di un operaio o un contadino, se marchigiano o Veneto valeva circa 500lire, un ora dello stesso lavoro di un operaio o di un contadino Abruzzese ne valeva 400.
Quelle leggi si chiamavano “gabbie... (continuer)
Giulio Larosa di Pescara (Duesicilie come Avola) 3/12/2005 - 00:02
Quand les hommes vivront d'amour
Paca kanzono de Raymond Lévesque (Quand les hommes vivront d'amour), traduko de Ĵak Le Puil
EKKIAM REGO AM' SUR TER'
(continuer)
(continuer)
envoyé par Nicola Ruggiero 2/12/2005 - 17:54
Malbrough s'en va-t-en guerre, ou Mort et convoi de l'invincible Malbrough
anonyme
Mallebrok er død i krigen: La versione danese dopo le battaglie di Dybbøl del 1864
Mallebrok er død i krigen: Den danske version efter kampene ved Dybbøl i 1864
Mallebrøk er død i krigen: The Danish version after the Dybbøl battles of 1864
Mallebrok er død i krigen: La version danoise après les batailles de Dybbøl de 1864
Mallebrøk er død i krigen: tanskankielinen versio Dybbølin taistelujen jälkeen vuonna 1864
Le battaglie di Dybbøl, combattute tra il 7 e il 18 aprile 1864, furono l'episodio decisivo della 2a Guerra dello Schleswig tra la Germania bismarckiana e la Danimarca. I danesi riportarono una disastrosa sconfitta. Da segnalare che nelle file danesi militava e si fece onore anche un reparto di volontari islandesi, forse l'unico episodio bellico a cui degli islandesi abbiano mai partecipato in modo organizzato. Preso lo storico mulino di Dybbøl erano stati eretti due monumenti distinti... (continuer)
Mallebrok er død i krigen: Den danske version efter kampene ved Dybbøl i 1864
Mallebrøk er død i krigen: The Danish version after the Dybbøl battles of 1864
Mallebrok er død i krigen: La version danoise après les batailles de Dybbøl de 1864
Mallebrøk er død i krigen: tanskankielinen versio Dybbølin taistelujen jälkeen vuonna 1864
Le battaglie di Dybbøl, combattute tra il 7 e il 18 aprile 1864, furono l'episodio decisivo della 2a Guerra dello Schleswig tra la Germania bismarckiana e la Danimarca. I danesi riportarono una disastrosa sconfitta. Da segnalare che nelle file danesi militava e si fece onore anche un reparto di volontari islandesi, forse l'unico episodio bellico a cui degli islandesi abbiano mai partecipato in modo organizzato. Preso lo storico mulino di Dybbøl erano stati eretti due monumenti distinti... (continuer)
MALLEBROK ER DØD I KRIGEN [I 1864]
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envoyé par Riccardo Venturi 2/12/2005 - 03:46
L'Internationale
DANESE [2] / DANISH [2]
La versione del giornalista e uomo politico socialdemocratico Adolph Frederik Charles Meyer (“A. C. Meyer”, 1858-1938) è, come detto, la prima in ordine di tempo in lingua danese. Fu redatta nel 1910, e presentata al Congresso del partito che si svolse esattamente in quell'anno; in realtà, l'autore la aveva intesa come parte di un'intera cantata, e la aveva presentata con il titolo tratto dal primo verso, Flyv højt, vor sang, på stærke vinger (“Vola alto, canto nostro, su forti ali”). Pare che, nonostante il riferimento all'Internazionale fosse ben presente, Meyer la avesse preparata su una diversa melodia. Accadde però che, giunto il momento della cantata in cui doveva essere eseguito il testo, tutto l'auditorio si mise spontaneamente a cantarlo sulla melodia di Pierre Degeyter. Il Congresso era però altamente diviso: in pratica, il Congresso socialdemocratico... (continuer)
La versione del giornalista e uomo politico socialdemocratico Adolph Frederik Charles Meyer (“A. C. Meyer”, 1858-1938) è, come detto, la prima in ordine di tempo in lingua danese. Fu redatta nel 1910, e presentata al Congresso del partito che si svolse esattamente in quell'anno; in realtà, l'autore la aveva intesa come parte di un'intera cantata, e la aveva presentata con il titolo tratto dal primo verso, Flyv højt, vor sang, på stærke vinger (“Vola alto, canto nostro, su forti ali”). Pare che, nonostante il riferimento all'Internazionale fosse ben presente, Meyer la avesse preparata su una diversa melodia. Accadde però che, giunto il momento della cantata in cui doveva essere eseguito il testo, tutto l'auditorio si mise spontaneamente a cantarlo sulla melodia di Pierre Degeyter. Il Congresso era però altamente diviso: in pratica, il Congresso socialdemocratico... (continuer)
FLYV HØJT, VOR SANG, PÅ STÆRKE VINGER
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 2/12/2005 - 03:37
De fútbol y paz
(2005)
Come ci segnala Adriana, questa canzone sembra essere stata composta dagli Inti-Illimani per il "Trofeo Karol Wojtyła" (pensiamo di calcio, ma non indaghiamo oltre). Sicuramente non una delle migliori canzoni degli Inti-Illimani, ci permettiamo rispettosamente di aggiungere. Come si suol dire: A ogni poeta gli manca un verso...
Come ci segnala Adriana, questa canzone sembra essere stata composta dagli Inti-Illimani per il "Trofeo Karol Wojtyła" (pensiamo di calcio, ma non indaghiamo oltre). Sicuramente non una delle migliori canzoni degli Inti-Illimani, ci permettiamo rispettosamente di aggiungere. Come si suol dire: A ogni poeta gli manca un verso...
Yo vengo de la estepa austral
(continuer)
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envoyé par Adriana e Riccardo 2/12/2005 - 00:03
Kunnon mies
[1998]
Traduzione di Tapio Mattlar di "Gironfla, gare à gare", canzone settecentesca francese nota anche come Le petit roi de Sardaigne [Gironfla].
Dall'album "Helmiä Ja Kuparikolikoita" ("Perle e monetine di rame").
Traduzione di Tapio Mattlar di "Gironfla, gare à gare", canzone settecentesca francese nota anche come Le petit roi de Sardaigne [Gironfla].
Dall'album "Helmiä Ja Kuparikolikoita" ("Perle e monetine di rame").
Verrà appena possibile inserita una traduzione italiana o inglese.
Meidän hyvä herttuamme, hallitsija paikallaan
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 1/12/2005 - 17:18
La fille soldat
Traditionnel/Tradizionale
Musica/Musique: Reveillez-vous Picards
Arrangement: Malicorne
Album: Malicorne 1 (Colin) [1974]
Adattamento, eseguito nel 1974 dai Malicorne nel loro primo album, di una delle innumerevoli canzoni popolari di tutte le epoche e di tutti i paesi sul tema della "ragazza guerriera", ovvero la fanciulla che, per seguire il suo innamorato spedito a fare la guerra, si traveste da soldato. Si tratta di solito di canzoni che prevedono (almeno per una volta) l' "happy end"... La presente canzone deve essere cantata sull'aria di "Reveillez-vous Picards".
Musica/Musique: Reveillez-vous Picards
Arrangement: Malicorne
Album: Malicorne 1 (Colin) [1974]
Adattamento, eseguito nel 1974 dai Malicorne nel loro primo album, di una delle innumerevoli canzoni popolari di tutte le epoche e di tutti i paesi sul tema della "ragazza guerriera", ovvero la fanciulla che, per seguire il suo innamorato spedito a fare la guerra, si traveste da soldato. Si tratta di solito di canzoni che prevedono (almeno per una volta) l' "happy end"... La presente canzone deve essere cantata sull'aria di "Reveillez-vous Picards".
La jeune demoiselle a perdu son amant
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 1/12/2005 - 15:24
Soldat de la République
[1981]
Testo di Étienne Roda-Gil
Musica di Gabriel Yacoub
Paroles: Étienne Roda-Gil
Musique: Gabriel Yacoub
Lyrics by Étienne Roda-Gil
Music by Gabriel Yacoub
Album: Balançoire en feu
Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un'operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, sia la riproposizione di una tradizione vista come fonte inesauribile di modernità e di sperimentazione. Nel loro periodo di crisi seguito al “periodo d'oro” degli anni '70, i Malicorne decidono di rompere con quella che oramai viene avvertita come un'operazione in via di esaurimento, e pubblicano un album interamente formato da brani originali: è Balançoire... (continuer)
Testo di Étienne Roda-Gil
Musica di Gabriel Yacoub
Paroles: Étienne Roda-Gil
Musique: Gabriel Yacoub
Lyrics by Étienne Roda-Gil
Music by Gabriel Yacoub
Album: Balançoire en feu
Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un'operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, sia la riproposizione di una tradizione vista come fonte inesauribile di modernità e di sperimentazione. Nel loro periodo di crisi seguito al “periodo d'oro” degli anni '70, i Malicorne decidono di rompere con quella che oramai viene avvertita come un'operazione in via di esaurimento, e pubblicano un album interamente formato da brani originali: è Balançoire... (continuer)
Dur comme un sapin
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 1/12/2005 - 14:56
Le prince d'Orange
[säv. & san. ranskalainen trad., suom. Tapio Mattlar]
Eseguita dai Tarujen Saari nell'album di canzoni contro la guerra intitolato proprio "Sota Kirottu"! ("Maledetta guerra!")
Eseguita dai Tarujen Saari nell'album di canzoni contro la guerra intitolato proprio "Sota Kirottu"! ("Maledetta guerra!")
SOTA KIROTTU!
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envoyé par Riccardo Venturi 1/12/2005 - 14:20
Leonard Wood
Questa canzone ci e' stata segnalata dall'autore.
Fort Leonard Wood is an Army Basic Training camp in Missouri (my son trained there a few years ago). This song is about an incident that occured in Tall Afar (in Iraq near Syria)earlier this year. A car filled with a family returning home was mistaken for insurgents and fired upon by US soldiers. The parents were killed, leaving the children orphans. Newsweek did a haunting story on it last April and the idea of writing a song about it has been in my head ever since.
Fort Leonard Wood is an Army Basic Training camp in Missouri (my son trained there a few years ago). This song is about an incident that occured in Tall Afar (in Iraq near Syria)earlier this year. A car filled with a family returning home was mistaken for insurgents and fired upon by US soldiers. The parents were killed, leaving the children orphans. Newsweek did a haunting story on it last April and the idea of writing a song about it has been in my head ever since.
It’s getting pretty late
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1/12/2005 - 10:07
War in the Gulf : The Song
Regarde à la télé la super info
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envoyé par adriana 30/11/2005 - 14:04
Proud To Be A Soldier
The heart of every man in our platoon must swell with pride,
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 30/11/2005 - 14:03
Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]
3a. The Peat-Bog Soldiers: La versione inglese
3a. The Peat-Bog Soldiers: The English version
Pete Seeger, February 20, 1965
Carnegie Music Hall, Pittsburgh, Pa.
"Peat Bog Soldiers" (German: Die Moorsoldaten) is one of Europe's best-known protest songs. It exists in countless European languages and became a Republican anthem during the Spanish Civil War[citation needed]. It was a symbol of resistance during the Second World War and is popular with the Peace movement today. It was written, composed and first performed in a Nazi concentration camp by prisoners.
This song was written by prisoners in Nazi moorland labour camps in Lower Saxony, Germany. The Emslandlager ("Emsland camps") – as they were known – were for political opponents of the Third Reich, located outside of Börgermoor, now part of the commune Surwold, not far from Papenburg. A memorial of these camps, the Dokumentations-... (continuer)
3a. The Peat-Bog Soldiers: The English version
Pete Seeger, February 20, 1965
Carnegie Music Hall, Pittsburgh, Pa.
"Peat Bog Soldiers" (German: Die Moorsoldaten) is one of Europe's best-known protest songs. It exists in countless European languages and became a Republican anthem during the Spanish Civil War[citation needed]. It was a symbol of resistance during the Second World War and is popular with the Peace movement today. It was written, composed and first performed in a Nazi concentration camp by prisoners.
This song was written by prisoners in Nazi moorland labour camps in Lower Saxony, Germany. The Emslandlager ("Emsland camps") – as they were known – were for political opponents of the Third Reich, located outside of Börgermoor, now part of the commune Surwold, not far from Papenburg. A memorial of these camps, the Dokumentations-... (continuer)
THE PEAT BOG SOLDIERS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/11/2005 - 13:53
Normandy Orchards
They're building a camp on the cornfields at Arlingham,
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 30/11/2005 - 13:43
The Green Fields Of France (No Man's Land)
"No Man's Land" - An Irish parody by Crawford Howard and Fintan Valaly
"No Man's Land" - Parodia irlandese di Crawford Howard e Fintan Valaly
Da/From The Mudcat Café
Una canzone molto famosa, specie se trasmessa e ritrasmessa dai media (o, come si dice, "fatta ascoltare in tutte le salse"), corre l'evidente rischio di annoiare qualche ascoltatore un po' invelenito. Inveleniti, e parecchio, lo devono essere stati gli autori di questa (peraltro esilarante) parodia irlandese degli anni '70, quando "The Green Fields Of France" davvero furoreggiava. Il risultato del loro invelenimento è, appunto, decisamente...velenoso.
"No Man's Land" - Parodia irlandese di Crawford Howard e Fintan Valaly
Da/From The Mudcat Café
Una canzone molto famosa, specie se trasmessa e ritrasmessa dai media (o, come si dice, "fatta ascoltare in tutte le salse"), corre l'evidente rischio di annoiare qualche ascoltatore un po' invelenito. Inveleniti, e parecchio, lo devono essere stati gli autori di questa (peraltro esilarante) parodia irlandese degli anni '70, quando "The Green Fields Of France" davvero furoreggiava. Il risultato del loro invelenimento è, appunto, decisamente...velenoso.
NO MAN'S LAND
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envoyé par Riccardo Venturi 30/11/2005 - 13:34
De l'autre côté du pont
non capisco perchè non è Adamo lui stesso che non ha fatto la traduzione
modestofr@yahoo.fr 30/11/2005 - 13:20
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