The Gringo's Tale
da "Revolution Starts Now" (2004)
[...]Si prosegue con “The Gringo's Tale” che dal punto di vista musicale è certamente più sobria con gli archi che ne sottolineano il lato folk. Le parole sono però ancora pungenti. Questa è forse la prima volta in cui il nostro fa un album i cui brani siano tutti delle dure invettive, di solito alternava canzoni molto politicizzate ad altre meno impegnate. Si vede che anche lui, come tutti noi del resto, è davvero preoccupato per la situazione mondiale e non vuol lasciare nulla di intentato." - da Rocklab.
Beggin’ your pardon there stranger
(continuer)
(continuer)
29/10/2005 - 21:44
The Battle Hymn of the Republic, Updated
The Battle Hymn of the Republic, Updated was written in 1901 by Mark Twain, as a parody of American imperialism, in the wake of the Philippine-American War. It is written in the same tune and cadence as the original Battle Hymn of the Republic.
The Battle Hymn Of The Republic, Updated fu scritto nel 1901 da Mark Twain a mo' di parodia contro l'imperialismo americano, alla vigilia della guerra delle Filippine. E' sull'aria del vero Battle Hymn of the Republic , che qualcuno conoscerà meglio come "Glory, Glory, Allelujah". (originariamente la melodia è di John Brown's Body)
Interpretata da Pete Seeger
The Battle Hymn Of The Republic, Updated fu scritto nel 1901 da Mark Twain a mo' di parodia contro l'imperialismo americano, alla vigilia della guerra delle Filippine. E' sull'aria del vero Battle Hymn of the Republic , che qualcuno conoscerà meglio come "Glory, Glory, Allelujah". (originariamente la melodia è di John Brown's Body)
Interpretata da Pete Seeger
Mine eyes have seen the orgy of the launching of the Sword;
(continuer)
(continuer)
29/10/2005 - 21:36
La mauvaise herbe
La versione milanese di Nanni Svampa che Brassens stesso definì "una delle migliori mai fatte".
Ripresa da: http://www.canzon.milan.it
L'ERBA MATTA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/10/2005 - 18:39
O mamma mia i bersaglier van via
anonyme
Canzone popolare milanese forse risalente ai tempi della guerra di Libia (1911).
Testo ripreso da:
http://www.canzon.milan.it
Testo ripreso da:
http://www.canzon.milan.it
O mamma mia i bersaglier van via
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/10/2005 - 18:30
Questa guerra come va?
[1981]
Testo e musica di Ivano Fossati
dall'album "Panama e dintorni"
Testo e musica di Ivano Fossati
dall'album "Panama e dintorni"
Quante strade ha fatto la piogga
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/10/2005 - 17:51
Mio nonno partì per l'Ortigara
I vecc' bergmasc parigini la cantano ed io con loro.
facciamo una bella festa il 5 novembre saremo 270 bergamaschi e certamente sara al repertorio
cordialement
facciamo una bella festa il 5 novembre saremo 270 bergamaschi e certamente sara al repertorio
cordialement
nanda masserini di Parigi 29/10/2005 - 16:38
Když mě brali za vojáka
28-29 ottobre 2005
QUANDO MI HANNO PRESO SOLDATO
(continuer)
(continuer)
29/10/2005 - 12:25
Dal medioevo
1994
Dall'album "Sceriffo senza pistola"
Dall'album "Sceriffo senza pistola"
Girano camion protetti da un telo
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 29/10/2005 - 11:30
Maudit
da "Terremoto" (1993)
Di notte voglio entrare nei segreti tuoi
(continuer)
(continuer)
29/10/2005 - 11:27
La bambina in rosso
1994
Dall'album "Sceriffo senza pistola"
se non sbaglio questa canzone si ispira al famoso film "Schlinder's List"; il testo della canzone fa venire i brividi quando ripenso a quell'unico particolare a colori in un film in bianco e nero
(Andrea)
Dall'album "Sceriffo senza pistola"
se non sbaglio questa canzone si ispira al famoso film "Schlinder's List"; il testo della canzone fa venire i brividi quando ripenso a quell'unico particolare a colori in un film in bianco e nero
(Andrea)
Passava nella piazza la bambina in rosso
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 29/10/2005 - 11:27
Parcours:
Camps d'extermination
Ora d'aria
da "Spirito" (1994)
Tira aria un po' pesante aria riciclata
(continuer)
(continuer)
29/10/2005 - 11:22
Il suo nome era Victor
1994
Dall'album "Sceriffo senza pistola"
Dall'album "Sceriffo senza pistola"
Lo stadio di Santiago era pieno
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 29/10/2005 - 10:13
Confini
[2006]
Album : Al mercato
Album : Al mercato
IL BRANO "CONFINI" SIGLA DELLA TRASMISSIONE "NO DAL MOLIN"
In diretta ogni giorno sulle frequenze di "Radio Sherwood" dal lunedì al venerdì dalle 19.00 alle 20.00, il sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 18.00 alle 20.00
Web: http://www.sherwood.it
In diretta ogni giorno sulle frequenze di "Radio Sherwood" dal lunedì al venerdì dalle 19.00 alle 20.00, il sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 18.00 alle 20.00
Web: http://www.sherwood.it
Lo vuoi capire che il mondo non è solo casa tua?
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 29/10/2005 - 10:01
Les fusils
1967
Canzone contro la caccia
Canzone contro la caccia
Veux-tu savoir
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 28/10/2005 - 14:00
Parcours:
Guerre aux animaux
Children of the Grave
Si tratta di un brano facente parte dell'album "Master of Reality" del 1971.
Il testo riflette il timore di una guerra nucleare, una minaccia assolutamente attuale durante la guerra fredda. I giovani devono prendere posizione contro i politici guerrafondai nel nome della pace e dell'amore altrimenti la guerra metterà fine all'umanità.
Il testo riflette il timore di una guerra nucleare, una minaccia assolutamente attuale durante la guerra fredda. I giovani devono prendere posizione contro i politici guerrafondai nel nome della pace e dell'amore altrimenti la guerra metterà fine all'umanità.
Revolution in their minds - the children start to march
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 26/10/2005 - 10:21
P4
Album: "Première Récolte" (autoproduit - 1996)
Paroles et Musique: Mike (Sinsemilia)
Cantata anche insiema agli Zebda
Paroles et Musique: Mike (Sinsemilia)
Cantata anche insiema agli Zebda
Well Sinse tranquille dans le studio dédicace ce style
(continuer)
(continuer)
25/10/2005 - 23:01
Going Home (1918)
(1977)
Going home
(continuer)
(continuer)
envoyé par Ramón Rebollar 24/10/2005 - 21:00
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
The Last Train to Clarksville
Si tratta di un brano facente parte del primo album del gruppo, intitolato semplicemente "The Monkees" e uscito nel settembre del 1966.
La solo apparentemente allegra canzonetta, in stile beatlesiano, racconta dell'addio di un soldato alla sua bella, convinto che non farà ritorno a casa.
La solo apparentemente allegra canzonetta, in stile beatlesiano, racconta dell'addio di un soldato alla sua bella, convinto che non farà ritorno a casa.
Take the last train to Clarksville,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 24/10/2005 - 16:26
Parcours:
Trains
Nostra Signora Fortuna
Parole e musica di Massimo Bubola
Da "Quel lungo treno" (2005)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su Bielle
- Recensione di Luca Muchetti... (continuer)
Da "Quel lungo treno" (2005)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su Bielle
- Recensione di Luca Muchetti... (continuer)
Ieri ti ho vista in un bosco di meli
(continuer)
(continuer)
24/10/2005 - 14:34
Support Our Troops OH!
Beh, abbastanza esplicita, no?
Caro soldatino americano che spari in faccia ai bambini, perchè mai dovrei preoccuparmi se crepi?
Il Brano fa parte dall'album "Fabulous Muscles" del 2004 (recensione su onda rock)
Interpretata anche dallo "psych-folk singer" Devendra Banhart.
Da un'intervista a Jamie Stewart [che si cela sotto lo pseudonimo di Xiu Xiu]:
"Non penso che chi ha scelto la vita militare sia stato ingannato sulla natura dei suoi compiti. Il mestiere del militare, chiaramente è uccidere gente per conto di un governo imperialista e capitalista. Il Vietnam era un'altra cosa: c'era la leva obbligatoria, all'epoca, mentre oggi quelli che vanno al fronte sono tutti volontari, scelgono liberamente di trasformarsi in assassini per il loro governo. Nell'articolo che mi ha spinto a scrivere la canzone si diceva di come all'interno delle truppe si manifestasse continuamente il desiderio... (continuer)
Caro soldatino americano che spari in faccia ai bambini, perchè mai dovrei preoccuparmi se crepi?
Il Brano fa parte dall'album "Fabulous Muscles" del 2004 (recensione su onda rock)
Interpretata anche dallo "psych-folk singer" Devendra Banhart.
Da un'intervista a Jamie Stewart [che si cela sotto lo pseudonimo di Xiu Xiu]:
"Non penso che chi ha scelto la vita militare sia stato ingannato sulla natura dei suoi compiti. Il mestiere del militare, chiaramente è uccidere gente per conto di un governo imperialista e capitalista. Il Vietnam era un'altra cosa: c'era la leva obbligatoria, all'epoca, mentre oggi quelli che vanno al fronte sono tutti volontari, scelgono liberamente di trasformarsi in assassini per il loro governo. Nell'articolo che mi ha spinto a scrivere la canzone si diceva di come all'interno delle truppe si manifestasse continuamente il desiderio... (continuer)
Did you know you were going to shoot
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 24/10/2005 - 12:27
Noi veniam dalle pianure
Parole di Massimo Bubola
Musica di Michele Gazich e Massimo Bubola
Da "Quel lungo treno" (2005)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su... (continuer)
Musica di Michele Gazich e Massimo Bubola
Da "Quel lungo treno" (2005)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su... (continuer)
Noi veniam dalle pianure su pei monti a guerreggiar
(continuer)
(continuer)
23/10/2005 - 23:51
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
Ponte de Priula
anonyme
Da "Quel lungo treno" (2005)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su Bielle
- Recensione di Luca Muchetti da "Cantiere Sonoro"
Le canzoni... (continuer)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su Bielle
- Recensione di Luca Muchetti da "Cantiere Sonoro"
Le canzoni... (continuer)
Ponte de Priula l'è un Piave streto
(continuer)
(continuer)
23/10/2005 - 23:38
Se questo amore è un treno
Da "Quel lungo treno" (2005)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su Bielle
- Recensione di Luca Muchetti da "Cantiere Sonoro"
Le canzoni... (continuer)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su Bielle
- Recensione di Luca Muchetti da "Cantiere Sonoro"
Le canzoni... (continuer)
Se questo amore è un treno
(continuer)
(continuer)
23/10/2005 - 23:32
Parcours:
Trains
Adio Ronco
anonyme
Da "Quel lungo treno" (2005)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su Bielle
- Recensione di Luca Muchetti da "Cantiere Sonoro"
Le canzoni... (continuer)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su Bielle
- Recensione di Luca Muchetti da "Cantiere Sonoro"
Le canzoni... (continuer)
Adio Ronco mio paese
(continuer)
(continuer)
23/10/2005 - 23:23
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
Jack O'Leary
Da "Quel lungo treno" (2005)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su Bielle
- Recensione di Luca Muchetti da "Cantiere Sonoro"
Le canzoni... (continuer)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su Bielle
- Recensione di Luca Muchetti da "Cantiere Sonoro"
Le canzoni... (continuer)
Son Jack O'Leary di anni ventitré
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 23/10/2005 - 22:22
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
La Frontiera
da "Il cavaliere elettrico IV" (2004)
Siamo partiti insieme e torneremo insieme
(continuer)
(continuer)
23/10/2005 - 21:59
Paride Orfei: la Diserzione degli Animali del Circo
da "La diserzione degli animali del circo" (1994)
Un tipo di diserzione anomalo e surreale, ma che a pensarci bene non poi così fuori luogo in questa raccolta.
"Dedicata a Paride Orfei ideatore del Primo Circo senza Animali italiano, il Circo è bellissimo anche senza Animali, dedicata ai Kina e agli amici della L.A.V.
Solo e per caso omonima della poesia di William Butler Yeats."
Il circo senza animali - la campagna della L.A.V.
Un tipo di diserzione anomalo e surreale, ma che a pensarci bene non poi così fuori luogo in questa raccolta.
"Dedicata a Paride Orfei ideatore del Primo Circo senza Animali italiano, il Circo è bellissimo anche senza Animali, dedicata ai Kina e agli amici della L.A.V.
Solo e per caso omonima della poesia di William Butler Yeats."
Il circo senza animali - la campagna della L.A.V.
Stanchi elefanti si reggono la coda
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 23/10/2005 - 20:30
Parcours:
Guerre aux animaux
Lines In The Sand
Released in 1991 as a promo-only cassette in protest of the Gulf War.
Oh, sons and daughters
(continuer)
(continuer)
envoyé par Ramón Rebollar 23/10/2005 - 19:40
Песенка о старом, больном, усталом короле
Testo e musica di Bulat Okudžava
Lyrics and music by Bulat Okudžava
Testo ripreso da
Lyrics available at
questa pagina/this page
Lyrics and music by Bulat Okudžava
Testo ripreso da
Lyrics available at
questa pagina/this page
В поход на чужую страну собирался король.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/10/2005 - 03:16
L'uomo della strada
2002
Eh si… Eh si… è proprio così…
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/10/2005 - 01:47
Spara
1996
Cerco tiempo
Cerco tiempo
Another man done gone
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/10/2005 - 01:45
Povera vita mia
2000
La vida que vendrá
La vida que vendrá
Alle volte mi ritrovo con la testa tra le mani
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/10/2005 - 01:44
La vita vale
da "Il quinto mondo" (2002)
Cosa succede che succede in giro
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/10/2005 - 01:38
Everybody's Changing
You say you wander your own land
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/10/2005 - 01:36
Amis et Camarades
Voilà plus de trente ans que ma guitare résonne
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 22/10/2005 - 19:59
IfwhiteAmericatoldthetruthforonedayitsworldwouldfallapart
Next Thursday you're invited to watch Rising Tide's live coverage
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 21/10/2005 - 19:34
Democracy Coma
[1992]
Album: "Generation Terrorists"
Album: "Generation Terrorists"
Sovereign fingers scrape our lives until we're bought
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 21/10/2005 - 19:31
Les chiens mangent les chiens
Les riches volent les pauvres
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 21/10/2005 - 19:06
Freedom
(Woodstock, 1969)
Richie Havens ha costruito sul palco di Woodstock uno dei momenti significativi del festival, di quelli che restano come punti fermi nella memoria di quell'evento. La sua "Freedom" resta una delle canzoni più emblematiche del festival. [...] Richie Havens, forse anche per il ritardo di altri, dovuto al caos che si era creato sulla stada che portava a Bethel, dove effettivamente si svolse il festival, fu il primo ad affrontare i cinquecentomila della platea, che probabilmente non erano ancora tutti, e a provare comunque il brivido che trasmetteva. Havens definì quella sensazione un "incidente cosmico". La sua "Freedom" (improvvisata sullo standard Motherless Child, sembra perché Havens aveva finito le canzoni del suo repertorio ma continuava ad essere richiamato sul palco dal pubblico), che innescò la prima scintilla fra il palco e la sterminata platea di Woodstock, risente... (continuer)
Richie Havens ha costruito sul palco di Woodstock uno dei momenti significativi del festival, di quelli che restano come punti fermi nella memoria di quell'evento. La sua "Freedom" resta una delle canzoni più emblematiche del festival. [...] Richie Havens, forse anche per il ritardo di altri, dovuto al caos che si era creato sulla stada che portava a Bethel, dove effettivamente si svolse il festival, fu il primo ad affrontare i cinquecentomila della platea, che probabilmente non erano ancora tutti, e a provare comunque il brivido che trasmetteva. Havens definì quella sensazione un "incidente cosmico". La sua "Freedom" (improvvisata sullo standard Motherless Child, sembra perché Havens aveva finito le canzoni del suo repertorio ma continuava ad essere richiamato sul palco dal pubblico), che innescò la prima scintilla fra il palco e la sterminata platea di Woodstock, risente... (continuer)
Freedom
(continuer)
(continuer)
21/10/2005 - 19:04
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA, Woodstock 1969
Chanson pour Joe Hill
Chanson extraite de l'album "Ici et maintenant", de Fred ALPI.
Fred ALPI : paroles, musique, chant, guitares électriques
JAP : basse, guitare électrique
Julien TERZICS : batterie
Fred ALPI : paroles, musique, chant, guitares électriques
JAP : basse, guitare électrique
Julien TERZICS : batterie
Oui, c'est en Suède que Joe Hill est né
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 21/10/2005 - 18:39
Citoyen du Monde
Je suis né près d'un lac au milieu des forêts
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 21/10/2005 - 18:19
Lo païs que vol viure
[1969]
Album :Occitania!
Album :Occitania!
Es lo ciprès quilhat
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 21/10/2005 - 15:26
L'americano medio
Ho paura della delinquenza
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessio Gentili 21/10/2005 - 13:34
Eroi solitari
Amore e guerra - 2005
Ne abbiamo percorsa di strada
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessio Gentili 21/10/2005 - 13:34
Parcours:
Droite et Réaction contre et dans la guerre, Héros
Venduto 3X2
1995
Paranoia e potere
Forse non proprio contro la guerra, ma contro la condizione di partenza di molte persone che nascono in paesi falcidiati dalle guerre.
Paranoia e potere
Forse non proprio contro la guerra, ma contro la condizione di partenza di molte persone che nascono in paesi falcidiati dalle guerre.
Venduto,venduto prima di essere nato
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessio Gentili 21/10/2005 - 13:17
Sale
(2004)
Album: L'uomo sogna di volare
feat. Gabriel o Pensador
Si sono presentati sul palco a Rock Politik assieme a Gabriel o Pensador con questa canzone. Niente male davvero
Album: L'uomo sogna di volare
feat. Gabriel o Pensador
Si sono presentati sul palco a Rock Politik assieme a Gabriel o Pensador con questa canzone. Niente male davvero
Nuove serpi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessio Gentili 21/10/2005 - 13:13
Cançon fola
[1974]
Parole e musica di Claude Marti
Nell'album "L'òme esper"
Parole e musica di Claude Marti
Nell'album "L'òme esper"
Cançon Fola
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 21/10/2005 - 12:44
Lo soldat desconegut
"Claude Marti est un paysan de l'âme...
Que ses mots, lancés à la volée, continuent à ensemencer la glèbe de nos consciences, le terreau de nos insatisfactions.
-Claude Nougaro-
Que ses mots, lancés à la volée, continuent à ensemencer la glèbe de nos consciences, le terreau de nos insatisfactions.
-Claude Nougaro-
La grava a conflat mon ventre,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Adriana e Riccardo 21/10/2005 - 12:28
Nikita
(1985)
Lyrics by Bernie Taupin
Music by Elton John
The song Nikita appeared on the "Ice on Fire" album, which was released in 1985. It is the song that made me fall for Elton and his music! The song is about the old communist USSR and East Germany (the video was shot near the Berlin Wall in Germany) and how people were not free to do as they pleased. It's not about a particular person, just a general fictional story about how difficult it would be in those days for a Western man to be in love with a woman from the communist side of the world
(from Elton John FAQ)
*
Nikita è una canzone di argomento simile a Heroes di Bowie, un amore da un lato all'altro del muro di Berlino.
È interessante però notare che Nikita è un nome maschile in russo (ma non in francese) e, conoscendo il personaggio, credo che la cosa sia in qualche modo voluta.
Lyrics by Bernie Taupin
Music by Elton John
The song Nikita appeared on the "Ice on Fire" album, which was released in 1985. It is the song that made me fall for Elton and his music! The song is about the old communist USSR and East Germany (the video was shot near the Berlin Wall in Germany) and how people were not free to do as they pleased. It's not about a particular person, just a general fictional story about how difficult it would be in those days for a Western man to be in love with a woman from the communist side of the world
(from Elton John FAQ)
*
Nikita è una canzone di argomento simile a Heroes di Bowie, un amore da un lato all'altro del muro di Berlino.
È interessante però notare che Nikita è un nome maschile in russo (ma non in francese) e, conoscendo il personaggio, credo che la cosa sia in qualche modo voluta.
Hey Nikita is it cold
(continuer)
(continuer)
20/10/2005 - 21:35
Brother In Korea
Lou Osborne
[ca. 1950 - 1950's]
Lyrics as printed in "Jimmy Martin and the Osborne Bros. -- Sunny Mt. Boys" Songbook, 1950s, reprinted in liner notes, "Jimmy Martin and the Sunny Mountain Boys," Bear Family Records BCD 15 705-1 EI, 1994.
http://members.fortunecity.com/folkfre...
Lyrics as printed in "Jimmy Martin and the Osborne Bros. -- Sunny Mt. Boys" Songbook, 1950s, reprinted in liner notes, "Jimmy Martin and the Sunny Mountain Boys," Bear Family Records BCD 15 705-1 EI, 1994.
http://members.fortunecity.com/folkfre...
It was on the 27th of November
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 20/10/2005 - 11:54
×
Grazie a Daniel per la sua fatica, veramente straordinaria!
Fully singable Hebrew version by Daniel Shalev.
Thanks to Daniel for his ex-tra-or-di-na-ry performance!
Version hébraïque de Daniel Chalev, complètement chantable.
Merci à Daniel pour sa performance vraiment extraordinaire!