Les fusils
Veux-tu savoir
(continuer)
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envoyé par adriana 28/10/2005 - 14:00
Parcours:
Guerre aux animaux
Children of the Grave
Si tratta di un brano facente parte dell'album "Master of Reality" del 1971.
Il testo riflette il timore di una guerra nucleare, una minaccia assolutamente attuale durante la guerra fredda. I giovani devono prendere posizione contro i politici guerrafondai nel nome della pace e dell'amore altrimenti la guerra metterà fine all'umanità.
Il testo riflette il timore di una guerra nucleare, una minaccia assolutamente attuale durante la guerra fredda. I giovani devono prendere posizione contro i politici guerrafondai nel nome della pace e dell'amore altrimenti la guerra metterà fine all'umanità.
Revolution in their minds - the children start to march
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envoyé par Alessandro 26/10/2005 - 10:21
P4
Album: "Première Récolte" (autoproduit - 1996)
Paroles et Musique: Mike (Sinsemilia)
Cantata anche insiema agli Zebda
Paroles et Musique: Mike (Sinsemilia)
Cantata anche insiema agli Zebda
Well Sinse tranquille dans le studio dédicace ce style
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25/10/2005 - 23:01
Going Home (1918)
(1977)
Going home
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envoyé par Ramón Rebollar 24/10/2005 - 21:00
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
Dans la jungle
2/7/2008:
Ingrid LIBRE !
On continue le combat pour les autres !
Ingrid está libre.
Se sigue el combate para los demas
Ingrid è libera
Continuiamo a combattere per gli altri !
Ingrid is free
Keep on fighting for the others !
[2005]
Testo di Renaud Séchan
Paroles de Renaud Séchan
Lyrics by Renaud Séchan
Musica di Jean-Pierre Bucolo
Musique de Jean-Pierre Bucolo
Music by Jean-Pierre Buco
Il testo e la registrazione della canzone in formato real audio, sia nel testo originale francese che nella versione spagnola, sono disponibili sul sito della Associazione Ufficiale per Ingrid Betancourt. RENAUD STESSO HA AUTORIZZATO LA SUA DIFFUSIONE LIBERA E HA CHIESTO DI FARLA CIRCOLARE LIBERAMENTE, perché questa canzone è dedicata a Ingrid Betancourt, e sostiene la lotta internazionale per la sua liberazione. Anche il nostro sito, nel suo piccolo, vi si unisce con ciò per cui è nato:... (continuer)
Trois années dans la jungle
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envoyé par Riccardo Venturi 24/10/2005 - 20:07
The Last Train to Clarksville
Si tratta di un brano facente parte del primo album del gruppo, intitolato semplicemente "The Monkees" e uscito nel settembre del 1966.
La solo apparentemente allegra canzonetta, in stile beatlesiano, racconta dell'addio di un soldato alla sua bella, convinto che non farà ritorno a casa.
La solo apparentemente allegra canzonetta, in stile beatlesiano, racconta dell'addio di un soldato alla sua bella, convinto che non farà ritorno a casa.
Take the last train to Clarksville,
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envoyé par Alessandro 24/10/2005 - 16:26
Parcours:
Trains
Nostra Signora Fortuna
Parole e musica di Massimo Bubola
Da "Quel lungo treno" (2005)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su Bielle
- Recensione di Luca Muchetti... (continuer)
Da "Quel lungo treno" (2005)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su Bielle
- Recensione di Luca Muchetti... (continuer)
Ieri ti ho vista in un bosco di meli
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24/10/2005 - 14:34
Support Our Troops OH!
Beh, abbastanza esplicita, no?
Caro soldatino americano che spari in faccia ai bambini, perchè mai dovrei preoccuparmi se crepi?
Il Brano fa parte dall'album "Fabulous Muscles" del 2004 (recensione su onda rock)
Interpretata anche dallo "psych-folk singer" Devendra Banhart.
Da un'intervista a Jamie Stewart [che si cela sotto lo pseudonimo di Xiu Xiu]:
"Non penso che chi ha scelto la vita militare sia stato ingannato sulla natura dei suoi compiti. Il mestiere del militare, chiaramente è uccidere gente per conto di un governo imperialista e capitalista. Il Vietnam era un'altra cosa: c'era la leva obbligatoria, all'epoca, mentre oggi quelli che vanno al fronte sono tutti volontari, scelgono liberamente di trasformarsi in assassini per il loro governo. Nell'articolo che mi ha spinto a scrivere la canzone si diceva di come all'interno delle truppe si manifestasse continuamente il desiderio... (continuer)
Caro soldatino americano che spari in faccia ai bambini, perchè mai dovrei preoccuparmi se crepi?
Il Brano fa parte dall'album "Fabulous Muscles" del 2004 (recensione su onda rock)
Interpretata anche dallo "psych-folk singer" Devendra Banhart.
Da un'intervista a Jamie Stewart [che si cela sotto lo pseudonimo di Xiu Xiu]:
"Non penso che chi ha scelto la vita militare sia stato ingannato sulla natura dei suoi compiti. Il mestiere del militare, chiaramente è uccidere gente per conto di un governo imperialista e capitalista. Il Vietnam era un'altra cosa: c'era la leva obbligatoria, all'epoca, mentre oggi quelli che vanno al fronte sono tutti volontari, scelgono liberamente di trasformarsi in assassini per il loro governo. Nell'articolo che mi ha spinto a scrivere la canzone si diceva di come all'interno delle truppe si manifestasse continuamente il desiderio... (continuer)
Did you know you were going to shoot
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envoyé par Alessandro 24/10/2005 - 12:27
Noi veniam dalle pianure
Parole di Massimo Bubola
Musica di Michele Gazich e Massimo Bubola
Da "Quel lungo treno" (2005)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su... (continuer)
Musica di Michele Gazich e Massimo Bubola
Da "Quel lungo treno" (2005)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su... (continuer)
Noi veniam dalle pianure su pei monti a guerreggiar
(continuer)
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23/10/2005 - 23:51
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
Ponte de Priula
anonyme
Da "Quel lungo treno" (2005)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su Bielle
- Recensione di Luca Muchetti da "Cantiere Sonoro"
Le canzoni... (continuer)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su Bielle
- Recensione di Luca Muchetti da "Cantiere Sonoro"
Le canzoni... (continuer)
Ponte de Priula l'è un Piave streto
(continuer)
(continuer)
23/10/2005 - 23:38
Se questo amore è un treno
Da "Quel lungo treno" (2005)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su Bielle
- Recensione di Luca Muchetti da "Cantiere Sonoro"
Le canzoni... (continuer)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su Bielle
- Recensione di Luca Muchetti da "Cantiere Sonoro"
Le canzoni... (continuer)
Se questo amore è un treno
(continuer)
(continuer)
23/10/2005 - 23:32
Parcours:
Trains
Adio Ronco
anonyme
Da "Quel lungo treno" (2005)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su Bielle
- Recensione di Luca Muchetti da "Cantiere Sonoro"
Le canzoni... (continuer)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su Bielle
- Recensione di Luca Muchetti da "Cantiere Sonoro"
Le canzoni... (continuer)
Adio Ronco mio paese
(continuer)
(continuer)
23/10/2005 - 23:23
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
Jack O'Leary
Da "Quel lungo treno" (2005)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su Bielle
- Recensione di Luca Muchetti da "Cantiere Sonoro"
Le canzoni... (continuer)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su Bielle
- Recensione di Luca Muchetti da "Cantiere Sonoro"
Le canzoni... (continuer)
Son Jack O'Leary di anni ventitré
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 23/10/2005 - 22:22
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
La Frontiera
da "Il cavaliere elettrico IV" (2004)
Siamo partiti insieme e torneremo insieme
(continuer)
(continuer)
23/10/2005 - 21:59
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Canzone contro la caccia