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Avant le 2005-10-14

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Vorrei soltanto

Vorrei  soltanto
Da Nel Vento
Canzone scritta (sull'aria di un dolce country), proprio il giorno prima di andare a Genova.
Vorrei soltanto cambiare il mondo
(continuer)
envoyé par adriana 14/10/2005 - 20:49
Parcours: Gênes - G8
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Veiqui l'occitan

Veiqui  l'occitan
Paroles : Joan Pau Verdier.
Musique : Benoît Kaufman.
L'aviá la vergonha
(continuer)
envoyé par adriana 14/10/2005 - 19:33
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Il vivisettore

Il vivisettore
[6 settembre 2004]
(Vegan Power)

Joe Fallisi è anche un vegan, o vegetaliano, assai impegnato a diffondere l'idea di un'alimentazione non violenta che permetta in una volta di salvare animali, ambiente, persone, risorse e salute.
Ha scritto recentemente questa canzone, che è a mio parere, ed a pieno titolo, anche una canzone contro la guerra. Leggendola ne capirete il perché. (RV)
Entri nella stanza,
(continuer)
envoyé par Riccardo 14/10/2005 - 19:33
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Ma Marseillaise à moi

Ma   Marseillaise à moi
"La mia marselhesa"
(titolo originale in occitano)
Les petits cons miteux surgissant de l'ornière
(continuer)
envoyé par adriana 14/10/2005 - 18:45
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Bring Them Home Now

Bring Them Home Now
Lyrics by Vicki Ryder
Tune: “I’ve Been Workin’ on the Railroad”

Vicki Ryder wrote this song for the Raging Grannies, who performed it at the anti-war rally in Washington, DC, on September 24, 2005.
Cindy Sheehan went to Texas
(continuer)
envoyé par Vicki Ryder 14/10/2005 - 04:38
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La petite juive

La petite juive
[1965]
Testo e musica di Maurice Fanon
Paroles et musique de Maurice Fanon
Album: la petite juive

"...per non parlare poi della mancanza di ogni piaggeria nei confronti della recente storia del proprio paese espressa nella 'Petite Juive', dove si arriva non solo ad accusare la Francia di Pétain di essere stata, con la silente complicità della maggior parte dei suoi abitanti, carnefice degli ebrei francesi. [...] Ma in questa canzone si accusa anche la Francia repubblicana del dopoguerra di essersi adoperata, in perfetta continuità con le sue macchie passate, a disseminare morte ai 'quattro angoli della terra' (Indocina, Algeria)".
Alessio Lega.
Dans ce monde borné de quel entre deux guerres
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 14/10/2005 - 00:54
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Aux armes etc.

Aux armes etc.
(1979)

Parole di Rouget de Lisle
Musica di Serge Gainsbourg

"A-Rivista Anarchica" n° 301 - Estate 2004
Dalla rubrica "La compagnia cantante", a cura di Alessio Lega, pagine 32-33.

...L'enorme successo personale per Gainsbourg interprete di se stesso, arriva appunto con quella che sarà la più pericolosa provocazione della sua carriera: nel 1978, appena scoperta una nuova forma musicale, vola a Kingston, e primo fra tutti i musicisti europei incide un album totalmente reggae. Il brano cui è affidata la promozione del disco è una versione dell'inno nazionale, la Marsigliese, le cui strofe sono eseguite per intero, ma il cui ritornello ripete solo beffardamente "Aux armes, et cœtera..." ("Armatevi, eccetera..."), tutto ovviamente con tanto di coriste giamaicane e col gruppo di Peter Tosh alle spalle. Il risultato è irresistibile. Nella patriottica Francia la cosa è accolta come un affronto... (continuer)
Allons enfant de la patrie
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 13/10/2005 - 23:55
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La Toma

La Toma
[1972]
Album: La poblacion

Da: "La Musica de L'Altra Italia"
Il 16 marzo del 1967 migliaia di uomini, donne e bambini occuparono una vasta area nel comune di Cerro Navia. La polizia – quella del “democratico” Frei – sparò come al suo solito, ma non riuscì a fermare quell’enorme massa di gente. Questo il racconto dell’occupazione fatta da Joan Jara, moglie di Víctor Jara, nella biografia del marito intitolata “Un canto no truncado”:

“Llegó la señal. Hombres, mujeres y niños echaron a correr, pero alguien los había delatado a la policía. Se oyeron disparos pero nada podía detenerlos… se aferraron al suelo en el que querían levantar sus hogares, con montones de objetos, cacerolas y ropas de cama a su alrededor. Alguien preguntó: “¿Cómo está la guagua? Herminda está muy callada”. “Duerme”, respondió su madre. Pero no dormía. Una bala perdida la había matado. Los ojos de la compañera Ana se... (continuer)
«El día 16 de marzo, cuando fue la toma de terreno a la una de la mañana, había una neblina espesa, y eso fue lo que nos favoreció mucho a nosotros. Porque nosotros íbamos a tomarnos otros terrenos y eso estaba lleno de carabineros y después nosotros nos fuimos a San Pablo.
(continuer)
envoyé par adriana 13/10/2005 - 20:13




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