Bella Ciao
anonyme
Stammatina me so' scetato
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 22/2/2024 - 18:55
Stranizza d'amuri
Antomanu (L. Trans.)
Stranezza d'ammore
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 12/12/2022 - 01:30
Quanno sona la campana
Alcuni versi di questa celebre canzone (e in parte anche la musica) provengono da una tarantella tradizionale, che commemora l'attacco turco a Sorrento nel 1558, durante il quale la città fu saccheggiata e gran parte degli abitanti furono portati come schiavi a Costantinopoli.
Una delle poche scampate all'attacco fu una giovane sposa, Cornelia Tasso. Questi avvenimenti hanno tanto impressionato suo fratello minore, il poeta Torquato Tasso, da spingerlo a scrivere la Gerusalemme Liberata.
Qui riportiamo la versione cantata da Marco Beasley nel disco "La porta d'oriente" (dal cui libretto abbiamo ripreso le informazioni qui riportate) realizzato nel 2020, con Kiya Tabassian, suonatore di setar iraniano.
Una delle poche scampate all'attacco fu una giovane sposa, Cornelia Tasso. Questi avvenimenti hanno tanto impressionato suo fratello minore, il poeta Torquato Tasso, da spingerlo a scrivere la Gerusalemme Liberata.
Qui riportiamo la versione cantata da Marco Beasley nel disco "La porta d'oriente" (dal cui libretto abbiamo ripreso le informazioni qui riportate) realizzato nel 2020, con Kiya Tabassian, suonatore di setar iraniano.
LA CAMPANA SONA!
(continuer)
(continuer)
11/4/2021 - 11:20
Emili Guanyavents i Jané: Els segadors
Catalógna triunfante
(continuer)
(continuer)
envoyé par Antonio Emmanuele Maria Fattoruso 27/5/2020 - 07:42
L'estaca
NAPOLETANO [Antonio Emmanuele Maria Fattoruso, 2020]
NEAPOLITAN [Antonio Emmanuele Maria Fattoruso, 2020]
NEAPOLITAN [Antonio Emmanuele Maria Fattoruso, 2020]
Ho cercato di mantenermi quanto più possibile vicino alla lingua napoletana classica, senza però ovviamente lasciare un testo arcaico e poco comprensibile ai locutori moderni del napoletano. La scelta di tujo invece che tuójo (molto più diffuso ai giorni nostri) è dovuta proprio a questo; in molti altri casi, invece, ho deciso di usare termini molto più comuni nel napoletano moderno ma comunque tutti attestati dai dizionari sette e ottocenteschi della lingua. Ho scelto altresì di usare la versione rotacizzata della lingua, molto più comune e comprensibile e quindi in molti casi le 'd' sono sostituite dalle 'r'.
‘A VARRA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Antonio Emmanuele Maria Fattoruso 25/5/2020 - 18:15
Bella Ciao
anonyme
66. Uè uè nenné (Versione napoletana degli Ammuìna [2020])
66. Uè uè nenné (Neapolitan version by Ammuìna [2020])
66. Uè uè nenné (Neapolitan version by Ammuìna [2020])
Nu bello iorno me so scetato
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 3/5/2020 - 12:14
Vulesse addeventare nu brigante
Il testo e le note dal libretto dell'LP originale
da notare che il testo non riporta il nennane'
da notare che il testo non riporta il nennane'
VULESSE ADDEVENTARE NU BRIGANTE
(continuer)
(continuer)
22/2/2020 - 21:08
Brigante se more
Fannan è il terzo album dei Kunsertu pubblicato nel 1990.[Wikipedia]
BRIGANTE SE MORE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Giovanni 26/10/2019 - 17:19
Born In The U.S.A.
Non si tratta di una parodia, ho ripreso il testo originale di "Born in USA" e ne ho fatto una traduzione quasi letterale, con qualche opportuno adattamento per facilitare la metrica nel canto. Ho sempre ritenuto che la lingua napoletana sia più efficace dell'italiano nel rock, a causa delle finali mute che condivide con l'inglese e che l'italiano non ha. E' un esperimento un po' folle, lo so. Potevo fare una parodia spassosissima (non sfuggirà a nessuno che "Born" in napoletano suona quasi identico a "Porn...") ma ho voluto un approccio serio. Il testo parla di un dramma che ha spaccato in due l'America di quegli anni, e per certi versi tutto il mondo occidentale. Il mio è un approccio rispettoso. Spero vi piaccia :-)
PS: Le origini di Springsteen sono italiane, precisamente meridionali; anche per questo è venuto un paio di volte a cantare a Napoli... :-)
BORN IN THE U.S.A.
(continuer)
(continuer)
25/8/2019 - 15:28
La guerra di Piero
NAPOLETANO / NEAPOLITAN - Enzo Avitabile
Esecuzione, elaborazione e riadattamento del testo in napoletano di Enzo Avitabile. Premio alla carriera “De Andrè” 2019.
Esecuzione, elaborazione e riadattamento del testo in napoletano di Enzo Avitabile. Premio alla carriera “De Andrè” 2019.
LA GUERRA DI PIERO
(continuer)
(continuer)
9/5/2019 - 16:52
Txoria Txori
Se fosse stata scritta nel '600, Txoria Txori avrebbe rappresentato un meraviglioso esemplare di Villanella alla Napoletana; certamente per la delicatezza della musica ma soprattutto per la caratteristica simbolicità/metaforicità delle parole.
La villanella si sviluppò all'incirca tra i secoli XIV e XV; musica "di città", dalle reminiscenze terrene ma dall'evoluzione colta. Nella villanella spesso e più che volentieri gli esseri umani ed i sentimenti assumono sembianze zoomorfe, frequentemente volatili, come nella nota "Vurria ca fosse ciaola" (vorrei essere uccello):
"Vurria ca fosse ciaola e che vulasse
a 'sta fenesta a dirte na parola
ma no ca me mettesse a la gajola (...)"
[Vorrei essere uccello e poter volare
a questa finestra a dirti una parola
ma non vorrei mi mettessi in gabbia]
Oppure ne "Lu Cardillo" (il canarino):
"Sto’ criscenno nu bello cardillo
quanta cose ca ll’aggia... (continuer)
La villanella si sviluppò all'incirca tra i secoli XIV e XV; musica "di città", dalle reminiscenze terrene ma dall'evoluzione colta. Nella villanella spesso e più che volentieri gli esseri umani ed i sentimenti assumono sembianze zoomorfe, frequentemente volatili, come nella nota "Vurria ca fosse ciaola" (vorrei essere uccello):
"Vurria ca fosse ciaola e che vulasse
a 'sta fenesta a dirte na parola
ma no ca me mettesse a la gajola (...)"
[Vorrei essere uccello e poter volare
a questa finestra a dirti una parola
ma non vorrei mi mettessi in gabbia]
Oppure ne "Lu Cardillo" (il canarino):
"Sto’ criscenno nu bello cardillo
quanta cose ca ll’aggia... (continuer)
Si l'avesse tagliato 'e scelle
(continuer)
(continuer)
envoyé par Kàrpathos 23/5/2016 - 20:09
Malèvera
2011
La Stessa Barca
Per Stefano Cucchi
La Stessa Barca
Per Stefano Cucchi
Nun s'adda sape' comme è fernuto chillu llà
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 10/2/2016 - 12:12
Terra avvelenata
2015
Un brano di denuncia, che dalla sincerità dell’indignazione e dalla forza del groove trae un’energia insolita.
Brano che ha partecipato a Musicultura Festival XXVI Edizione, nel 2015
Un brano di denuncia, che dalla sincerità dell’indignazione e dalla forza del groove trae un’energia insolita.
Brano che ha partecipato a Musicultura Festival XXVI Edizione, nel 2015
Stammatin tengo paura
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 26/1/2016 - 12:16
Parcours:
Guerre à la Terre
‘A verità
[2014]
Scritta da Rocco Pagliarulo, in arte Rocco Hunt, con Enzo Avitabile, Fausto Cogliati e Valerio Passeri, detto Nazo
Feat. Enzo Avitabile
La traccia che dà il titolo all’album del 2014
Testo – completo delle parti interpretate da Avitabile – trascritto da Pakos su Summary Forum
Scritta da Rocco Pagliarulo, in arte Rocco Hunt, con Enzo Avitabile, Fausto Cogliati e Valerio Passeri, detto Nazo
Feat. Enzo Avitabile
La traccia che dà il titolo all’album del 2014
Testo – completo delle parti interpretate da Avitabile – trascritto da Pakos su Summary Forum
[Rocco Hunt]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/12/2015 - 17:33
Parcours:
Guerre à la Terre
'O ballo re' pezziente
'E fravecature settentrionali schifano a tutti i meridionali
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 10/12/2015 - 15:43
A Pa’
divertissement...
ho cercato di mantenere la scansione delle rime dell'originale. Il dialetto scritto è molto diverso da quello parlato, in quest'ultimo si riconoscono più facilmente metrica e ritmo. Peraltro, dal punto di vista filologico, la trascrizione grafico-fonetica delle parole andrebbe forse riconsiderata.
ho cercato di mantenere la scansione delle rime dell'originale. Il dialetto scritto è molto diverso da quello parlato, in quest'ultimo si riconoscono più facilmente metrica e ritmo. Peraltro, dal punto di vista filologico, la trascrizione grafico-fonetica delle parole andrebbe forse riconsiderata.
A' PA'...
(continuer)
(continuer)
envoyé par steno 5/11/2015 - 06:56
Democratic Party
[2010]
Parole e musica di Daniele Sepe
Nell’album intitolato “Fessbuk. Buonanotte al manicomio”
Voce del bluesman napoletano Mario “Blue Train” Insenga (voce e batteria nella band dei “Blue Stuff”)
Parole e musica di Daniele Sepe
Nell’album intitolato “Fessbuk. Buonanotte al manicomio”
Voce del bluesman napoletano Mario “Blue Train” Insenga (voce e batteria nella band dei “Blue Stuff”)
Cinche piane 'e surore cu na cascia 'e Martini
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/7/2015 - 11:25
Ommo
[2003]
Scritta da Gennaro Della Volpe (Raiz degli Almamegretta) e Luigi Cinque, musicista e regista di origine siciliana, negli anni ’70 membro del Canzoniere del Lazio
Nel disco di Luigi Cinque intitolato “Sacra Konzert”
Scritta da Gennaro Della Volpe (Raiz degli Almamegretta) e Luigi Cinque, musicista e regista di origine siciliana, negli anni ’70 membro del Canzoniere del Lazio
Nel disco di Luigi Cinque intitolato “Sacra Konzert”
ommo, ommo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/9/2014 - 16:23
Balo migrante
[2007]
Scritta da Luigi Cinque, musicista e regista di origine siciliana, negli anni ’70 membro del Canzoniere del Lazio, e Domenico Ascione, napoletano, compositore e chitarrista, docente di chitarra presso il presso il Conservatorio di Roma “Santa Cecilia”.
Nel disco di Luigi Cinque intitolato “Passaggi”, con Lucilla Galeazzi.
Scritta da Luigi Cinque, musicista e regista di origine siciliana, negli anni ’70 membro del Canzoniere del Lazio, e Domenico Ascione, napoletano, compositore e chitarrista, docente di chitarra presso il presso il Conservatorio di Roma “Santa Cecilia”.
Nel disco di Luigi Cinque intitolato “Passaggi”, con Lucilla Galeazzi.
Giggino ‘o ricciulillo se chiammava
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/9/2014 - 15:32
Fabrizio De André: Creuza de mä [Crêuza de mä]
NA STRADA MIEZZO ‘O MARE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/8/2014 - 09:38
Ninna nanna
[2007]
Parole e musica di Teresa De Sio
Nell’album intitolato “Sacco e fuoco”
“La ninna-nanna è una forma-canzone molto diffusa nella musica popolare. Qui Teresa ne costruisce una secondo un suo personalissimo stile. Un canto di protezione per tutti i bambini abbandonati nel mondo, ma anche una vera e propria canzone d’amore.” (dalle note di presentazione del disco)
Parole e musica di Teresa De Sio
Nell’album intitolato “Sacco e fuoco”
“La ninna-nanna è una forma-canzone molto diffusa nella musica popolare. Qui Teresa ne costruisce una secondo un suo personalissimo stile. Un canto di protezione per tutti i bambini abbandonati nel mondo, ma anche una vera e propria canzone d’amore.” (dalle note di presentazione del disco)
Viene ccà damme ‘a mano
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/8/2014 - 09:00
A figlia d’o rre
[2007]
Parole e musica di Teresa De Sio
Nell’album intitolato “Sacco e fuoco”
“Farsi ‘figlia di re’, farsi più forti e spavaldi per battere chi potente e prepotente lo è davvero.
Anche in questa canzone Teresa si confronta con il potere e l’abuso del potere stesso: c’è voglia di ‘menare le mani’ e di non subire più passivamente nessun abuso, nessun condizionamento. Una figlia di re che ha perduto la sua corona di ferro, e conduce un esercito disarmato e danzante ( come quello raffigurato nel murale della copertina). Canzone dura e d’impatto, ecco tornare il fuoco, simbolo di lotta, di rinascita e trasfigurazione. Il fuoco che accende e l’acqua che spegne.” (dalle note di presentazione del disco)
Parole e musica di Teresa De Sio
Nell’album intitolato “Sacco e fuoco”
“Farsi ‘figlia di re’, farsi più forti e spavaldi per battere chi potente e prepotente lo è davvero.
Anche in questa canzone Teresa si confronta con il potere e l’abuso del potere stesso: c’è voglia di ‘menare le mani’ e di non subire più passivamente nessun abuso, nessun condizionamento. Una figlia di re che ha perduto la sua corona di ferro, e conduce un esercito disarmato e danzante ( come quello raffigurato nel murale della copertina). Canzone dura e d’impatto, ecco tornare il fuoco, simbolo di lotta, di rinascita e trasfigurazione. Il fuoco che accende e l’acqua che spegne.” (dalle note di presentazione del disco)
Io songo ‘a figlia d’o rre
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/8/2014 - 08:52
Ciente veleni - Sguarracino
[2011]
De Falco - E Zézi
'O Guarracino - Tradizionale.
Album: Ciente paise. Tra cient'anne e ciente mise torna l'acqua a li paise - Vesuvio.
Massimo Mollo (Voce e chitarra)
Maurizio Saccone (Sax)
Antonello Paliotti (Chitarra battente, plettri)
Angelo Di Falco (Putipù)
Massimo Ferrante (Marranzano, chitarra e voce)
Maura Sciullo e Pasquale Terracciano (Tamburelli)
Marzia del Giudice (Castagnette)
Enzo Salerno (Basso)
Roberto Sansone (Batteria)
Gatti Distratti (Rumori)
Un brano straordinario che potremmo chiamare della “nuova tradizione”. Nell'anno del Signore 2011, di grazia e (soprattutto) disgrazia, il Gruppo Operaio E Zézi di Pomigliano d'Arco, attivo fin dai primi anni '70 e che vide le prime gesta di un giovanissimo Daniele Sepe mentre -tra le altre amene cose- esplodeva la fabbrica Flobert di Sant'Anastasia, decise di trasportarci a tutti quanti a farci fare un bel giro... (continuer)
De Falco - E Zézi
'O Guarracino - Tradizionale.
Album: Ciente paise. Tra cient'anne e ciente mise torna l'acqua a li paise - Vesuvio.
Massimo Mollo (Voce e chitarra)
Maurizio Saccone (Sax)
Antonello Paliotti (Chitarra battente, plettri)
Angelo Di Falco (Putipù)
Massimo Ferrante (Marranzano, chitarra e voce)
Maura Sciullo e Pasquale Terracciano (Tamburelli)
Marzia del Giudice (Castagnette)
Enzo Salerno (Basso)
Roberto Sansone (Batteria)
Gatti Distratti (Rumori)
Un brano straordinario che potremmo chiamare della “nuova tradizione”. Nell'anno del Signore 2011, di grazia e (soprattutto) disgrazia, il Gruppo Operaio E Zézi di Pomigliano d'Arco, attivo fin dai primi anni '70 e che vide le prime gesta di un giovanissimo Daniele Sepe mentre -tra le altre amene cose- esplodeva la fabbrica Flobert di Sant'Anastasia, decise di trasportarci a tutti quanti a farci fare un bel giro... (continuer)
Appillatev' o naso
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/8/2014 - 20:08
Parcours:
Guerre à la Terre
Ninna nanna senza nome
[2008]
Parole e musica di Gianni Lamagna.
La canzone che dà il titolo al disco.
Parole e musica di Gianni Lamagna.
La canzone che dà il titolo al disco.
‘E criature chiagneno
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/6/2014 - 14:45
Parcours:
Violence sur l'enfance
Sotto il velo del cielo
[1998]
Nel disco intitolato “Pesce d' 'o Mare”.
Nel disco intitolato “Pesce d' 'o Mare”.
La terra gira da una parte e poi dall'altra,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/6/2014 - 14:13
Tzigari
[1996]
Nel disco intitolato “Incanto acustico”
Nel disco intitolato “Incanto acustico”
Tzigari,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/6/2014 - 14:06
Parcours:
Les Roms, le racisme, Porrajmos
Gli occhi di Salgado
[2001]
Nel disco intitolato “La voce del grano”.
Parole di Pasquale Ziccardi
Musica di Corrado Sfogli, Michele Signore e Pasquale Ziccardi.
Nel disco intitolato “La voce del grano”.
Parole di Pasquale Ziccardi
Musica di Corrado Sfogli, Michele Signore e Pasquale Ziccardi.
Senza parla',
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/6/2014 - 12:08
Parcours:
Violence sur l'enfance
Terra bruciata
[1992]
Scritta da Carlo Faiello (Napoli, 10 ottobre 1958), cantautore e compositore italiano, membro della N.C.C.P. negli anni 90.
Nel disco intitolato “Medina”.
Terra bruciata, “terra dei fuochi”…
Scritta da Carlo Faiello (Napoli, 10 ottobre 1958), cantautore e compositore italiano, membro della N.C.C.P. negli anni 90.
Nel disco intitolato “Medina”.
Terra bruciata, “terra dei fuochi”…
Terra bruciata mille culure cunzumate
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/6/2014 - 11:47
Parcours:
Guerre à la Terre, La Mafia et les mafias
Don Salvatò
(2009)
Album: Napoletana
Meravigliosa devozione dialettale contemporanea scritta da Enzo Avitabile nel cemento della Napoli che non si vede
(ovviamente quando ci si prende confidenza con Dio, mica ci si può risparmiare, anzi...)
Album: Napoletana
Meravigliosa devozione dialettale contemporanea scritta da Enzo Avitabile nel cemento della Napoli che non si vede
(ovviamente quando ci si prende confidenza con Dio, mica ci si può risparmiare, anzi...)
Don Salvatò ca nce guardate ra coppa
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 30/5/2014 - 00:15
Ruanda
[1995]
Brano strumentale nell’album intitolato “Sanacore”
In Ruanda, dal 6 aprile alla metà di luglio del 1994, per circa 100 giorni, vennero massacrate sistematicamente - a colpi di armi da fuoco, machete pangas e bastoni chiodati - almeno 500.000 persone (secondo le stime di Human Rights Watch), in stragrande maggioranza appartenenti all’etnia minoritaria dei Tutsi (ma anche Hutu moderati). I carnefici, organizzati in milizie finanziate, armate ed equipaggiate dal Governo, erano di etnia Hutu. La stima delle vittime salì in seguito fino a raggiungere una cifra pari a circa 800.000 o 1.000.000 di persone.
Un’immagine emblema del genocidio ruandese:
Durante un notiziario del 2000 il quotidiano britannico The Guardian rivelò che l’allora Segretario Generale dell'ONU, l’egiziano Boutros Boutros-Ghali [in carica tra il 1992 ed il 1996 e quindi anche durante il genocidio ruandese], giocò... (continuer)
Brano strumentale nell’album intitolato “Sanacore”
In Ruanda, dal 6 aprile alla metà di luglio del 1994, per circa 100 giorni, vennero massacrate sistematicamente - a colpi di armi da fuoco, machete pangas e bastoni chiodati - almeno 500.000 persone (secondo le stime di Human Rights Watch), in stragrande maggioranza appartenenti all’etnia minoritaria dei Tutsi (ma anche Hutu moderati). I carnefici, organizzati in milizie finanziate, armate ed equipaggiate dal Governo, erano di etnia Hutu. La stima delle vittime salì in seguito fino a raggiungere una cifra pari a circa 800.000 o 1.000.000 di persone.
Un’immagine emblema del genocidio ruandese:
Durante un notiziario del 2000 il quotidiano britannico The Guardian rivelò che l’allora Segretario Generale dell'ONU, l’egiziano Boutros Boutros-Ghali [in carica tra il 1992 ed il 1996 e quindi anche durante il genocidio ruandese], giocò... (continuer)
[strumentale]
envoyé par Bernart Bartleby 29/5/2014 - 14:57
Parcours:
1994: Génocide au Rwanda
Nun s’ave idea
[2003]
Nel disco intitolato “Sciuoglie 'e cane”.
Nel disco intitolato “Sciuoglie 'e cane”.
Aggio visto ‘o diavolo dint’all’uocchie
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/5/2014 - 22:18
Preta d’oro
[2003]
Nel disco intitolato “Sciuoglie 'e cane”.
“Preta” sta per pietra, quindi una pepita d’oro...
“Scippetiello”, nella seconda strofa, significa graffio, segno, il modo un tempo consueto tra i detenuti per segnare il passare del tempo e l’avvicinarsi della libertà...
Nel disco intitolato “Sciuoglie 'e cane”.
“Preta” sta per pietra, quindi una pepita d’oro...
“Scippetiello”, nella seconda strofa, significa graffio, segno, il modo un tempo consueto tra i detenuti per segnare il passare del tempo e l’avvicinarsi della libertà...
‘A vita chiusa dinto ‘e ccancelle
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/5/2014 - 21:56
Parcours:
Des prisons du monde
Nun te scurdà
[1995]
Nell’album intitolato “Sanacore”
del brano venne girato un videoclip con la regia di Pappi Corsicato interpretato da Alessandra D'Elia
“Nun te scurdà” non può esistere in un'altra lingua: in quella canzone ho messo insieme cose distanti, che poi tanto distanti non sono.
“Nun te scurdà” è un pezzo che parla della vita difficile di una donna che si ritrova a fare la prostituta. Lei chiede a chi l'accusa: «Sì, è vero, mi critichi perché io vendo il mio corpo, ma tu non fai la stessa cosa tutti i giorni?».
Raiz - I 25 anni di ‘Sanacore’
*
Il testo nasce dai racconti del dopoguerra della nonna e della mamma a Raiz, infatti sono utilizzati termini che in napoletano non si usano più (ad esempio figliola al posto di guagliona). Racconta di una donna che è conscia di quello che gli succede intorno ma è troppo passionale, troppo attaccata ai sensi, troppo aperta al comunicare per trattenersi... (continuer)
Nell’album intitolato “Sanacore”
del brano venne girato un videoclip con la regia di Pappi Corsicato interpretato da Alessandra D'Elia
“Nun te scurdà” non può esistere in un'altra lingua: in quella canzone ho messo insieme cose distanti, che poi tanto distanti non sono.
“Nun te scurdà” è un pezzo che parla della vita difficile di una donna che si ritrova a fare la prostituta. Lei chiede a chi l'accusa: «Sì, è vero, mi critichi perché io vendo il mio corpo, ma tu non fai la stessa cosa tutti i giorni?».
Raiz - I 25 anni di ‘Sanacore’
*
Il testo nasce dai racconti del dopoguerra della nonna e della mamma a Raiz, infatti sono utilizzati termini che in napoletano non si usano più (ad esempio figliola al posto di guagliona). Racconta di una donna che è conscia di quello che gli succede intorno ma è troppo passionale, troppo attaccata ai sensi, troppo aperta al comunicare per trattenersi... (continuer)
'E ssentevo quanno ero figliola, 'o cchiammavano ammore
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/5/2014 - 19:21
Cronache di Napoli
[2010]
P. Romano - D. Sepe
Album: Fessbuk
E' una canzone che ha già quattro anni, questa; è del 2010, ed è tratta dal “Social Album” di Daniele Sepe, Fessbuk. Avrei dovuto inserirla prima, certamente; ma poiché l' Operazione Saviano è andata avanti imperterrita per tutto questo tempo, portata avanti da “Repubblica”, da “Leccalecca” Fabio Fazio e da altri, la sua attualità non ne risulta certamente diminuita (solo in questi ultimi tempi sembra un po' in fase calante, che sia stata finalmente percepita una crisi di rigetto?). Ed eccola dunque qui, “Cronache di Napoli”, canzone per la quale Daniele Sepe ha ricevuto “dure lettere di protesta” e che è stata, ovviamente, del tutto ostracizzata perché, negli ultimi anni, il Savian-pensiero è stato pressoché intoccabile essendo del tutto organico al disegno repressivo in atto. A tale riguardo, il consiglio che do è quello di leggere attentamente... (continuer)
P. Romano - D. Sepe
Album: Fessbuk
E' una canzone che ha già quattro anni, questa; è del 2010, ed è tratta dal “Social Album” di Daniele Sepe, Fessbuk. Avrei dovuto inserirla prima, certamente; ma poiché l' Operazione Saviano è andata avanti imperterrita per tutto questo tempo, portata avanti da “Repubblica”, da “Leccalecca” Fabio Fazio e da altri, la sua attualità non ne risulta certamente diminuita (solo in questi ultimi tempi sembra un po' in fase calante, che sia stata finalmente percepita una crisi di rigetto?). Ed eccola dunque qui, “Cronache di Napoli”, canzone per la quale Daniele Sepe ha ricevuto “dure lettere di protesta” e che è stata, ovviamente, del tutto ostracizzata perché, negli ultimi anni, il Savian-pensiero è stato pressoché intoccabile essendo del tutto organico al disegno repressivo in atto. A tale riguardo, il consiglio che do è quello di leggere attentamente... (continuer)
So' da' periferia, songhe 'e miez' 'a via, songhe unu bbuon',
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/4/2014 - 11:12
L'inno di Papele
[2013]
Testo e musica (?) di Federico Salvatore
sulle note di "Disamistade" di Fabrizio de André
Dall'album "Pulcine'Hell"
Testo da qui,
Testo e musica (?) di Federico Salvatore
sulle note di "Disamistade" di Fabrizio de André
Dall'album "Pulcine'Hell"
Testo da qui,
Me sapite cunta' senza fa chiu' e ruffian,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Cristòfer' V(e)rona 'o polacc' 20/3/2014 - 00:21
Napocalisse
[2013]
Testo e musica di Federico Salvatore
Dall'album "Pulcin'Hell"
Testo da http://www.angolotesti.it/
Testo e musica di Federico Salvatore
Dall'album "Pulcin'Hell"
Testo da http://www.angolotesti.it/
Nero comm a na maschera ca nun pòrt chiù nisciùn
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 19/3/2014 - 20:41
U.S.A. e Jet
[1993]
La bomba intelligente
Testo di Dario Jacobelli
Originariamente attribuita ai Bisca 99 Posse, la canzone è dei soli Bisca.
La bomba intelligente
Testo di Dario Jacobelli
Originariamente attribuita ai Bisca 99 Posse, la canzone è dei soli Bisca.
Guarda quanta feccia,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 9/11/2013 - 15:32
Dint' 'o mercato
Album: "Aggio girato lu munno" del 1978.
Brano d'ignoti del 1647 nel quale si raccontano le tristi vicende della sommossa popolare scoppiata a Napoli contro il vicereame spagnolo, che fu guidata dal popolano Tommaso Aniello dAmalfi, detto Masaniello, il quale fu assassinato in circostanze misteriose.
Brano d'ignoti del 1647 nel quale si raccontano le tristi vicende della sommossa popolare scoppiata a Napoli contro il vicereame spagnolo, che fu guidata dal popolano Tommaso Aniello dAmalfi, detto Masaniello, il quale fu assassinato in circostanze misteriose.
Dint' 'o Mercato se jettaie lu banno
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 31/5/2013 - 15:40
'A guerra d' 'i sordi
[1981]
“Strina” composta da Pino Coscarella, originario di Lago, Cosenza, ma emigrato a Toronto, presentata nel 1982 al Festival della “strina laghitana” che annualmente viene organizzato nella città canadese dalla comunità dei calabresi emigrati da Lago e dintorni.
Testo trovato su Strina Laghitana
La strina (strenna) è una tradizione folklorica calabrese – particolarmente radicata a Lago (U' Vacu) di Cosenza - costituita da un canto accompagnato dalla musica del “sazeri” (mortaio in ferro per frantumare i cristalli di sale), della fisarmonica, del tamburello e della chitarra. La strina è tipica del periodo natalizio ma in alcune zone si usa anche durante il Carnevale.
Il canto veicola, analizza e commenta con sarcasmo, eventi sociali e politici manifestati in paese. I temi sono morali, politici, sociali, esistenziali, nostalgici e amorosi. Nel passato venivano cantate... (continuer)
“Strina” composta da Pino Coscarella, originario di Lago, Cosenza, ma emigrato a Toronto, presentata nel 1982 al Festival della “strina laghitana” che annualmente viene organizzato nella città canadese dalla comunità dei calabresi emigrati da Lago e dintorni.
Testo trovato su Strina Laghitana
La strina (strenna) è una tradizione folklorica calabrese – particolarmente radicata a Lago (U' Vacu) di Cosenza - costituita da un canto accompagnato dalla musica del “sazeri” (mortaio in ferro per frantumare i cristalli di sale), della fisarmonica, del tamburello e della chitarra. La strina è tipica del periodo natalizio ma in alcune zone si usa anche durante il Carnevale.
Il canto veicola, analizza e commenta con sarcasmo, eventi sociali e politici manifestati in paese. I temi sono morali, politici, sociali, esistenziali, nostalgici e amorosi. Nel passato venivano cantate... (continuer)
‘U millenovecietuottantadui
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 21/5/2013 - 11:00
Nun Vulimm' 'a Luna
2012
Black tarantella
Black tarantella
Nun ce sta uom russ, nir o ianc
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 27/3/2013 - 14:46
Acqua ‘e mare
[1994]
Parole e musica di Peppe Licciardi, chitarrista e compositore, fratello della cantante.
Album “Alma Latina”
“È un testo di protesta contro il potere della mafia, della politica, e tutto ciò che ci toglie la libertà di “crescere”, come popolo libero.” (Consiglia Licciardi)
Parole e musica di Peppe Licciardi, chitarrista e compositore, fratello della cantante.
Album “Alma Latina”
“È un testo di protesta contro il potere della mafia, della politica, e tutto ciò che ci toglie la libertà di “crescere”, come popolo libero.” (Consiglia Licciardi)
Acqua 'e mare
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 19/3/2013 - 11:33
Parcours:
La Mafia et les mafias
'A mugliera 'e Masaniello
Tommaso Aniello detto Masaniello nel 1647 guidò una rivolta popolare contro il governo vicereale spagnolo, che aveva aumentato le gabelle sugli alimenti. Divenuto eroe popolare, iniziò a frequentare insieme a sua moglie Bernardina la corte spagnola, vestendo abiti da nobile.
Il brano narra le sorti di sua moglie, dopo la morte di Masaniello, ridotta- pare- a "ricevere" i soldati presso casa sua....
da Scapulà dei Sancto Ianne
Su questa forte poesia di Ferdinando vanno spese belle parole sul personaggio di Masaniello il quale era un pescatore, che si ribellò ai tanti soprusi del viceré Rodrigo Ponce de Leòn ponendosi a capo del popolo napoletano stimolando il senso di orgoglio e dignità dei napoletani. Fu tradito decapitato in piazza del Carmine, dove aveva vissuto e da cui era partita la rivolta. Divenne mito in ogni paese europeo. La vicenda è raccontata da cronisti dell’epoca, in letteratura,... (continuer)
Il brano narra le sorti di sua moglie, dopo la morte di Masaniello, ridotta- pare- a "ricevere" i soldati presso casa sua....
da Scapulà dei Sancto Ianne
Su questa forte poesia di Ferdinando vanno spese belle parole sul personaggio di Masaniello il quale era un pescatore, che si ribellò ai tanti soprusi del viceré Rodrigo Ponce de Leòn ponendosi a capo del popolo napoletano stimolando il senso di orgoglio e dignità dei napoletani. Fu tradito decapitato in piazza del Carmine, dove aveva vissuto e da cui era partita la rivolta. Divenne mito in ogni paese europeo. La vicenda è raccontata da cronisti dell’epoca, in letteratura,... (continuer)
So' turnate li Spagnuole,
(continuer)
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envoyé par DoNQuijote82 10/3/2013 - 17:43
Parcours:
Masaniello
Caudariello
[2002]
Album: Scapulà
Narra la vicenda di un abitante di San Giovanni di Ceppaloni, che fu giustiziato nella piazza del paese, per essersi ribellato ai soprusi e alle vessazioni delle truppe francesi.
Album: Scapulà
Narra la vicenda di un abitante di San Giovanni di Ceppaloni, che fu giustiziato nella piazza del paese, per essersi ribellato ai soprusi e alle vessazioni delle truppe francesi.
'Mmiezzo a 'na piazza parlavano 'e felicità
(continuer)
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envoyé par DoNQuijote82 + B.B. 10/3/2013 - 17:26
Le Père Noël et la petite fille, incl.Leggenda di Natale; La canzone di Marinella; Bocca di Rosa
Bocca di Rosa - Versione napoletana (Bocca di Rosa) di Vincenzo Salemme interpretata da Peppe Barra, nell’album “M’aggia curà” (1995)
BOCCA DI ROSA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 28/2/2013 - 13:19
Mio fratello è pakistano
[2011]
Brano finalista alla 22a edizione del festival concorso Musicultura, già Premio Recanati, e vincitore del premio per il miglior testo.
Brano finalista alla 22a edizione del festival concorso Musicultura, già Premio Recanati, e vincitore del premio per il miglior testo.
Cos'è, tu guard’ all'aria
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 15/2/2013 - 21:40
Mai cchiù
[2012]
Album: Black tarantella
feat Co'Sang
Album: Black tarantella
feat Co'Sang
È un incrocio ipnotico e originale. Il suono dei Bottari e le storiche paranze della tammurriata si sposano con le nuove paranze dell’hip pop metropolitano. Una posizione netta, l’indignazione verso un falso perbenismo e una pace fittizia che non è altro che una guerra mascherata. I segni di tutto questo si vedono tutti i giorni in ogni angolo della terra. Questo brano è tra le righe una sorta di festa popolare tradizionale come quella dei Gigli di Barra e di Nola in Campania, che all’improvviso si trasforma in una manifestazione in piazza.
Da :La voce dell'isola
Da :La voce dell'isola
['Ntò...]
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 14/4/2012 - 12:18
A nnomme ’e Dio
[2012]
Album: Black tarantella
È quasi un monologo, nel quale canto degli uomini che vengono uccisi nel nome di Dio, o in nome della giustizia alla cui base ci sono le peggiori delle ingiustizie. Sinceramente non perché sia un brano scritto da me, ma credo che sia uno dei più belli di tutto il disco. Questa è una riflessione per tutti i martiri della storia delle guerre di religioni. A nome di dio è un invito alla tolleranza tra gli uomini.
Intervista a Blogfoolk
Album: Black tarantella
È una fotografia sui martiri della storia. Nel nome di Dio un Dio uomo muore da sempre. La superbia, le religioni, il denaro, la gente, l’odio, il potere, la fame, la guerra. L’ira di qualcuno nel nome di un Dio, esiste o non esiste.
Da:la voce dell'isola
Da:la voce dell'isola
È quasi un monologo, nel quale canto degli uomini che vengono uccisi nel nome di Dio, o in nome della giustizia alla cui base ci sono le peggiori delle ingiustizie. Sinceramente non perché sia un brano scritto da me, ma credo che sia uno dei più belli di tutto il disco. Questa è una riflessione per tutti i martiri della storia delle guerre di religioni. A nome di dio è un invito alla tolleranza tra gli uomini.
Intervista a Blogfoolk
I’ntà nu postu e l’India
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 14/4/2012 - 11:59
Aizàmm' na mana
[2012]
Album :Black tarantella
feat. Raiz
Testo reperito in questa pagina
Album :Black tarantella
feat. Raiz
È un grido di orgoglio e appartenenza dei vinti e non dei perdenti. Chi pur vivendo uno svantaggio sociale combatte sempre; gli eroi di tutti i giorni.
Fonte :la voce dell'isola
Fonte :la voce dell'isola
Testo reperito in questa pagina
Fronna 'e jurnata,
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 25/3/2012 - 17:50
Accussì và ‘o munno
[1992]
Reinterpretata nel 2001 da Edoardo Bennato con gli 'A67
Parole e musica di Edoardo Bennato sotto lo pseudonimo di Joe Sarnataro
Nella colonna sonora del film di di Enrico Caria “L’era legale”.
Poi nell'album "Naples Power" uscito nel gennaio del 2012.
Canzone da leggersi - è ovvio - in chiava sconsolatamente ironica...
Reinterpretata nel 2001 da Edoardo Bennato con gli 'A67
Parole e musica di Edoardo Bennato sotto lo pseudonimo di Joe Sarnataro
Nella colonna sonora del film di di Enrico Caria “L’era legale”.
Poi nell'album "Naples Power" uscito nel gennaio del 2012.
Canzone da leggersi - è ovvio - in chiava sconsolatamente ironica...
Accussì và ‘o munno
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/3/2012 - 15:54
'a 67
[2005]
Album "'A Camorra song' io"
Le Vele di Scampìa, dove è stato in parte girato "Gomorra" di Matteo Garrone, dal libro di Roberto Saviano. Le Vele furono progettate dall'architetto Franz Di Salvo e realizzate tra il 1962 ed il 1975. Tre sono state abbattute circa dieci anni fa. Ne restano in piedi quattro. Il loro destino è ancora incerto.
"'a 67" - titolo della canzone e nome del gruppo che l'ha composta - significa "la 167", la legge che ha originato l’edilizia popolare d’Italia e ha edificato, tra gli altri , anche il famigerato quartiere di Scampìa, nella periferia nord di Napoli.
Album "'A Camorra song' io"
Le Vele di Scampìa, dove è stato in parte girato "Gomorra" di Matteo Garrone, dal libro di Roberto Saviano. Le Vele furono progettate dall'architetto Franz Di Salvo e realizzate tra il 1962 ed il 1975. Tre sono state abbattute circa dieci anni fa. Ne restano in piedi quattro. Il loro destino è ancora incerto.
"'a 67" - titolo della canzone e nome del gruppo che l'ha composta - significa "la 167", la legge che ha originato l’edilizia popolare d’Italia e ha edificato, tra gli altri , anche il famigerato quartiere di Scampìa, nella periferia nord di Napoli.
Chell' ca te dico mò
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/3/2012 - 13:30
Parcours:
La Mafia et les mafias
Jesus
[2005]
Album "'A Camorra song' io"
Album "'A Camorra song' io"
Gesucristo o s'è scurdato
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/3/2012 - 13:16
Parcours:
La Mafia et les mafias
La murata
[1799?]
Testo di autore anonimo rielaborato da Roberto De Simone
Nel libro/disco di Gragnaniello intitolato “Dai Quartieri al S.Carlo”.
In questo lavoro del 1999 il cantautore di vico Cerriglio, il più stretto di Napoli, giustappone il Canto dei sanfedisti a questa canzone dei repubblicani prigionieri a Castel Capuano, sede della Gran Corte Civile e Criminale della Vicaria, dopo la vittoria sanfedista del luglio del 1799 e la restaurazione borbonica.
Testo di autore anonimo rielaborato da Roberto De Simone
Nel libro/disco di Gragnaniello intitolato “Dai Quartieri al S.Carlo”.
In questo lavoro del 1999 il cantautore di vico Cerriglio, il più stretto di Napoli, giustappone il Canto dei sanfedisti a questa canzone dei repubblicani prigionieri a Castel Capuano, sede della Gran Corte Civile e Criminale della Vicaria, dopo la vittoria sanfedista del luglio del 1799 e la restaurazione borbonica.
Songo venuto sotto a 'sta murata
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 24/1/2012 - 11:20
Natale del metalmeccanico
[1970]
Scritta e cantata da Franco Trincale
Album: Canzoni In Piazza
"Il 16 dicembre ci sarà lo sciopero dei metalmeccanici contro la Fiat e abbiamo già deciso che se verranno confermate le indiscrezioni sulle pensioni sarà anche un'agitazione contro i provvedimenti dell'esecutivo".
Ed ecco l'affondo contro il premier: "Quello che abbiamo è il governo delle due M, Monti-Marchionne. Ciò che fa uno in Fiat, l'altro lo fa al Paese. Entrambi appartengono alla componente della classe tecnocratica le cui scelte sono all'origine della crisi mondiale. Dov'erano prima? ..Non stavano mica su Marte. Sergio Marchionne è legato alle banche svizzere e Mario Monti alla tecnocrazia europea".
"Il nostro punto di disaccordo con entrambi, oltre all'iniquità e all'ingiustizia delle loro scelte anti-democratiche, è che propongono come soluzione della crisi la medicina neo-liberista fatta di tagli e di distruzione... (continuer)
Scritta e cantata da Franco Trincale
Album: Canzoni In Piazza
"Il 16 dicembre ci sarà lo sciopero dei metalmeccanici contro la Fiat e abbiamo già deciso che se verranno confermate le indiscrezioni sulle pensioni sarà anche un'agitazione contro i provvedimenti dell'esecutivo".
Ed ecco l'affondo contro il premier: "Quello che abbiamo è il governo delle due M, Monti-Marchionne. Ciò che fa uno in Fiat, l'altro lo fa al Paese. Entrambi appartengono alla componente della classe tecnocratica le cui scelte sono all'origine della crisi mondiale. Dov'erano prima? ..Non stavano mica su Marte. Sergio Marchionne è legato alle banche svizzere e Mario Monti alla tecnocrazia europea".
"Il nostro punto di disaccordo con entrambi, oltre all'iniquità e all'ingiustizia delle loro scelte anti-democratiche, è che propongono come soluzione della crisi la medicina neo-liberista fatta di tagli e di distruzione... (continuer)
envoyé par giorgio 15/12/2011 - 15:45
Sovietica vesuvianità
[1993]
Album “Vite perdite”
Testo di Dario Jacobelli
Musica di Daniele Sepe
Testo e traduzione italiana trovati su Dialetticon
Album “Vite perdite”
Testo di Dario Jacobelli
Musica di Daniele Sepe
Testo e traduzione italiana trovati su Dialetticon
A nu' pal' stann' appis'
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 15/12/2011 - 11:08
In galera li panettieri
[1570]
Da “Li Sarracini adorano lu sole” (1974), lo stesso album di 'O cunto 'e Masaniello.
Questo canto in forma di villanella, di anonimo autore popolare, nacque a causa di una famosa serrata dei panettieri avvenuta nel 1570 come risposta al mancato aumento del prezzo del pane da parte del Viceré, che si era opposto per paura di tumulti popolari. Ma la descrizione di questa quasi “rivolta del pane” – una delle tante accadute in Italia, dall’assalto ai forni milanesi del 1628, descritto dal Manzoni ne “I promessi sposi”, alla “Strage del pane” a Palermo nel 1944 – potrebbe anche tranquillamente riferirsi proprio alla rivoluzione dei lazzari napoletani guidati da Masaniello contro le gabelle spagnole e le imposte sui beni di prima necessità…
In ogni caso, una canzone buona per tutti i tempi, anche i nostri, quando i “panettieri”, i potenti, quelli che hanno le "mani in pasta", si credono baroni e non si fanno scrupolo di affamare la popolazione…
Da “Li Sarracini adorano lu sole” (1974), lo stesso album di 'O cunto 'e Masaniello.
Questo canto in forma di villanella, di anonimo autore popolare, nacque a causa di una famosa serrata dei panettieri avvenuta nel 1570 come risposta al mancato aumento del prezzo del pane da parte del Viceré, che si era opposto per paura di tumulti popolari. Ma la descrizione di questa quasi “rivolta del pane” – una delle tante accadute in Italia, dall’assalto ai forni milanesi del 1628, descritto dal Manzoni ne “I promessi sposi”, alla “Strage del pane” a Palermo nel 1944 – potrebbe anche tranquillamente riferirsi proprio alla rivoluzione dei lazzari napoletani guidati da Masaniello contro le gabelle spagnole e le imposte sui beni di prima necessità…
In ogni caso, una canzone buona per tutti i tempi, anche i nostri, quando i “panettieri”, i potenti, quelli che hanno le "mani in pasta", si credono baroni e non si fanno scrupolo di affamare la popolazione…
In galera li panettieri
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 15/12/2011 - 10:02
Nascette mmiez’o mare
[197?]
Parole e musica di Roberto De Simone, ispirate all’anonima seicentesca “Michelemmà” raccolta nel 700 da Salvator Rosa.
Nell’omonimo disco di Concetta Barra del 1974.
Nello spettacolo “Cantata per Masaniello” realizzato da De Simone nel 1988.
La storia di Napoli, la storia di più di un migliaio d’anni di angherie, soprusi, guerre, saccheggi, inganni e di sopravvivenza e di resistenza popolare (anche se mi pare che nel testo nemmeno si accenni alle gloriose “quattro giornate” del 1943).
Parole e musica di Roberto De Simone, ispirate all’anonima seicentesca “Michelemmà” raccolta nel 700 da Salvator Rosa.
Nell’omonimo disco di Concetta Barra del 1974.
Nello spettacolo “Cantata per Masaniello” realizzato da De Simone nel 1988.
La storia di Napoli, la storia di più di un migliaio d’anni di angherie, soprusi, guerre, saccheggi, inganni e di sopravvivenza e di resistenza popolare (anche se mi pare che nel testo nemmeno si accenni alle gloriose “quattro giornate” del 1943).
Nascette mmiez’o mare na scarola e Michelemmà
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 14/12/2011 - 13:41
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66a. Bella Ciao (Neapolitan version adapted by Dario Sansone to celebrate the 80th anniversary of the Four Days of Naples, 1943-2023)
“Esistono canzoni infinite che non smettono mai di essere scritte. Bella Ciao - dichiara Dario Sansone - è una di queste. La sua storia è misteriosa e controversa, non se ne conoscono gli autori, non si hanno notizie certe e nel tempo è divenuta una canzone che appartiene al popolo ed al suo sentimento di resistenza e libertá, una canzone tinta di rosso, di vita, di morte, di amore, di passione e di questi sentimenti mi sono nutrito per la riscrittura, trasferendola nei miei giorni, nei miei suoni e nella mia lingua. Il mio è un omaggio alla resistenza della mia cittá e a quelle quattro giornate in cui Napoli con orgoglio... (continuer)