Hív az antifasiszta akció
anonyme
Scritta tra il 1920 e il 1939 e incisa nel 1967 nel disco "Fáklyavivők 5 - Dalok, Hősök, Emlékek 1920-1939" pubblicato dalla etichetta di stato ungherese
Si tratta di una canzone antifascista che avverte i proletari: il fascismo è vicino, se vince ci aspetta un'altra guerra.
Si tratta di una canzone antifascista che avverte i proletari: il fascismo è vicino, se vince ci aspetta un'altra guerra.
Nyár van, dolgozunk, görnyedünk földeken,
(continuer)
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21/1/2024 - 20:22
Parcours:
CCG Antifà: Antifascisme militant
Clandestino
Riccardo Venturi, 18-1-2023 13:01
Nota. Nella pagina era presente una “traduzione” ungherese ripresa da Lyricstranslate; ma ne è stata opportunamente eliminata, dato che era stata fatta palesemente col traduttore automatico di Google. E' stata quindi eliminata anche da qui. Mi dispiaceva, però, che Clandestino non fosse disponibile anche nella lingua di Orbán, e quindi l'ho fatta io.
Nota. Nella pagina era presente una “traduzione” ungherese ripresa da Lyricstranslate; ma ne è stata opportunamente eliminata, dato che era stata fatta palesemente col traduttore automatico di Google. E' stata quindi eliminata anche da qui. Mi dispiaceva, però, che Clandestino non fosse disponibile anche nella lingua di Orbán, e quindi l'ho fatta io.
Illegális
(continuer)
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18/1/2023 - 13:03
Il dito medio di Galileo
Riccardo Venturi, 6-1-2022 21:15
E' accaduto che il medesimo Admin che, l'altro giorno, si meravigliava che avessi tradotto un ràppe dall'ungherese, mi abbia suggerito di rendere disponibile in lingua magiara anche questo brano, “in modo che possa essere fruibile da Viktor Orbán” (anzi, Orbán Viktor come bisognerebbe dire, dato che in ungherese, come in giapponese, il cognome precede sempre il nome). Ho accolto con entusiasmo il suggerimento, pur dubitando che l'Orbano Veggente legga Háborúellenes Dalok (che sarebbe “Canzoni Contro la Guerra” in ungherese). Ma non si sa mai. Così ecco questa mia traduzione, nella quale -peraltro- mi sono premurato di spiegare internamente i numerosi, e intraducibili, doppi sensi dell'originale. Ne sarà venuta fuori una traduzione un po'...didascalica, ma del resto era necessario spiegare bene (in ungherese, il verbo “spiegare”, magyarazni, ha la stessa radice... (continuer)
E' accaduto che il medesimo Admin che, l'altro giorno, si meravigliava che avessi tradotto un ràppe dall'ungherese, mi abbia suggerito di rendere disponibile in lingua magiara anche questo brano, “in modo che possa essere fruibile da Viktor Orbán” (anzi, Orbán Viktor come bisognerebbe dire, dato che in ungherese, come in giapponese, il cognome precede sempre il nome). Ho accolto con entusiasmo il suggerimento, pur dubitando che l'Orbano Veggente legga Háborúellenes Dalok (che sarebbe “Canzoni Contro la Guerra” in ungherese). Ma non si sa mai. Così ecco questa mia traduzione, nella quale -peraltro- mi sono premurato di spiegare internamente i numerosi, e intraducibili, doppi sensi dell'originale. Ne sarà venuta fuori una traduzione un po'...didascalica, ma del resto era necessario spiegare bene (in ungherese, il verbo “spiegare”, magyarazni, ha la stessa radice... (continuer)
Galilei közepső ujja
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6/1/2023 - 21:33
Workers' Song
Nialler Horan (L. Trans.)
Munkások dala
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envoyé par Riccardo Venturi 8/11/2022 - 07:14
По долинам и по взгорьям
Amuri partizánok dala
Versione ungherese / Hungarian version / Version hongroise / Unkarinkielinen versio:
Zsombor János
La (fedele) versione ungherese del canto deve risalire agli anni '40 del XX secolo. Nota anche come Az amuri partizánok e anche Völgyvidéken és hegygerincen át (dal primo verso, che corrisponde a quello russo), è opera di Zsombor János (in stile occidentale: János Zsombor) [1917-1984]. Nativo di Budapest, János Zsombor fu prima magazziniere aziendale. Soldato nella II guerra mondiale, si unì ai partigiani russi (fu probabilmente in tale occasione che tradusse in ungherese il Canto partigiano dell'Amur). Nel 1943 pubblicò a Mosca un volume di poesie, mentre dal 1945 al 1948 lavorò per il quotidiano dell'esercito sovietico. Nel 1949 divenne caporedattore di un giornale illustrato per bambini; nel 1950 fu messo a capo dell'Ufficio Stampa del Ministero degli Esteri ungherese.... (continuer)
Versione ungherese / Hungarian version / Version hongroise / Unkarinkielinen versio:
Zsombor János
La (fedele) versione ungherese del canto deve risalire agli anni '40 del XX secolo. Nota anche come Az amuri partizánok e anche Völgyvidéken és hegygerincen át (dal primo verso, che corrisponde a quello russo), è opera di Zsombor János (in stile occidentale: János Zsombor) [1917-1984]. Nativo di Budapest, János Zsombor fu prima magazziniere aziendale. Soldato nella II guerra mondiale, si unì ai partigiani russi (fu probabilmente in tale occasione che tradusse in ungherese il Canto partigiano dell'Amur). Nel 1943 pubblicò a Mosca un volume di poesie, mentre dal 1945 al 1948 lavorò per il quotidiano dell'esercito sovietico. Nel 1949 divenne caporedattore di un giornale illustrato per bambini; nel 1950 fu messo a capo dell'Ufficio Stampa del Ministero degli Esteri ungherese.... (continuer)
Amuri partizánok dala
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 19/5/2022 - 18:04
Бухенвальдский набат
2002-ben „Hangok Buchenwaldból” (Stimmen aus Buchenwald) címmel antológia jelent meg Göttingenben a buchenwaldi koncentrációs tábort megjártak visszaemlékezéseiből. A kötet 161 írást tartalmaz ismert és ismeretlen szerzőktől. Németországban több recenzió is megjelent a könyvről, amelyekben Primo Levivel, Elie Wiesellel és Kertész Imrével együtt, az ismert szerzők közt sorolják fel a szombathelyi születésű Eugén Heimlert is.
Buchenwaldi riadó
(continuer)
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envoyé par Boreč 29/10/2021 - 02:40
Egy Spanyol földmíves sírverse
Una brevissima poesia di Attila József sulla guerra civile spagnola, raggelante nella sua icasticità.
Da: Poesie, di Attila József, Milano, Lerici, 1957.
Da: Poesie, di Attila József, Milano, Lerici, 1957.
Franco tábornok besorolt ádáz katonának,
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envoyé par L.L. 6/2/2021 - 15:38
Carl Sagan: Pale Blue Dot
Halványkék pötty
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 21/12/2020 - 18:51
Ricordare / Se souvenir
Anonimo Toscano del XXI Secolo, 2-12-2020 11:54
(continuer)
2/12/2020 - 11:55
Bérmunkás-ballada
[1934]
Hordunk vinnyogó kosarat,
(continuer)
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envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI secolo 30/11/2020 - 17:49
A föl-földobott kő
A föl-földobott kő
A föl-földobott kő
[ 1909 ]
Vers / Poesia / A Poem by / Poème / Runo
Endre Ady
Zene / Musica / Music / Musique / Sävel:
Kicsi Hang
Előadja / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Katalin Lantos Borbély , József Menyhárt
La poesia fu scritta al ritorno di un viaggio di Endre Ady in Francia di 6 mesi. Fa parte del ciclo di poesie che esprimono il desiderio rivoluzionario del poeta, Esze Tamás komája / Il coma di Tamás Esze. La poesia A föl-földobott kő è una confessione lirica, scaturita dal ripiegamento del poeta accusato di essere antipatriottico. Ady in realtà criticava l’arretratezza feudale dell’Ungheria, Parigi era per lui la punta avanzata della cultura del tempo.
Feldobott kő è anche il titolo di un bel film ungherese del 1968, in programma per la presentazione a Cannes, ma il festival quell’anno fu interrotto per gli eventi del... (continuer)
A föl-földobott kő
[ 1909 ]
Vers / Poesia / A Poem by / Poème / Runo
Endre Ady
Zene / Musica / Music / Musique / Sävel:
Kicsi Hang
Előadja / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Katalin Lantos Borbély , József Menyhárt
La poesia fu scritta al ritorno di un viaggio di Endre Ady in Francia di 6 mesi. Fa parte del ciclo di poesie che esprimono il desiderio rivoluzionario del poeta, Esze Tamás komája / Il coma di Tamás Esze. La poesia A föl-földobott kő è una confessione lirica, scaturita dal ripiegamento del poeta accusato di essere antipatriottico. Ady in realtà criticava l’arretratezza feudale dell’Ungheria, Parigi era per lui la punta avanzata della cultura del tempo.
Feldobott kő è anche il titolo di un bel film ungherese del 1968, in programma per la presentazione a Cannes, ma il festival quell’anno fu interrotto per gli eventi del... (continuer)
Föl-földobott kő, földedre hullva,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 17/7/2020 - 00:13
Nem tudhatom
Nem tudhatom
[ 1944 ]
Vers / Poesia / A Poem by / Poème / Runo
Miklós Radnóti
Zene / Musica / Music / Musique / Sävel:
Kicsi Hang
Előadja / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Katalin Lantos Borbély , József Menyhárt
[ 1944 ]
Vers / Poesia / A Poem by / Poème / Runo
Miklós Radnóti
Zene / Musica / Music / Musique / Sävel:
Kicsi Hang
Előadja / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Katalin Lantos Borbély , József Menyhárt
Nem tudhatom, hogy másnak e tájék mit jelent,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 16/7/2020 - 10:01
Járkálj csak, halálraítélt!
Járkálj csak, halálraítélt!
[ 1936 ]
Vers / Poesia / A Poem by / Poème / Runo
Miklós Radnóti
Zene / Musica / Music / Musique / Sävel:
1.Ördögszekér Akusztik
2. Dániel Daczi
3.Márton Onody
[ 1936 ]
Vers / Poesia / A Poem by / Poème / Runo
Miklós Radnóti
Zene / Musica / Music / Musique / Sävel:
1.Ördögszekér Akusztik
2. Dániel Daczi
3.Márton Onody
Járkálj csak, halálraítélt!
(continuer)
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envoyé par Riccardo Gullotta 14/7/2020 - 13:17
Levél a hitvehez
Levél a hitvehez
[ 1944 ]
Vers / Poesia / A Poem by / Poème / Runo
Miklós Radnóti
1.Zene / Musica / Music / Musique / Sävel:
Ferenc Mocsári
Előadja / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Gabriella Mocsári
2. Zene / Musica / Music / Musique / Sävel:
Audionautix [Calm blue lake]
Előadja / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Jason Shaw
Quando Miklós Radnóti, poeta ungherese, ebreo, scrisse questa poesia nel lager di Heidenau nutriva ancora delle speranze. Mancava un mese al suo assassinio.
Si veda l'introduzione alla Hetedik ecloga per un quadro esauriente.
[Riccardo Gullotta]
[ 1944 ]
Vers / Poesia / A Poem by / Poème / Runo
Miklós Radnóti
1.Zene / Musica / Music / Musique / Sävel:
Ferenc Mocsári
Előadja / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Gabriella Mocsári
2. Zene / Musica / Music / Musique / Sävel:
Audionautix [Calm blue lake]
Előadja / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Jason Shaw
Quando Miklós Radnóti, poeta ungherese, ebreo, scrisse questa poesia nel lager di Heidenau nutriva ancora delle speranze. Mancava un mese al suo assassinio.
Si veda l'introduzione alla Hetedik ecloga per un quadro esauriente.
[Riccardo Gullotta]
A mélyben néma, hallgató világok,
(continuer)
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envoyé par Riccardo Gullotta 13/7/2020 - 11:42
Vége a világnak
[Fine anni 30, inizio 40]
Parole e musica di Seress Rezső (1899-1968), pianista e compositore ungherese.
Tristissima la vita di Seress Rezső.
Nato a Budapest in una famiglia ebrea (Spitzer era il vero cognome), trapezista in gioventù, sempre in lotta contro la povertà, la consolazione di Seress Rezső era il pianoforte, che suonava da autodidatta dietro le quinte del circo. Se ne accorse il direttore, che cominciò a farlo suonare tra un numero e l'altro. Il "kis Seress" – il piccolo Seress, data la sua bassa statura – divenne subito molto noto e amato ma, a causa delle restrizioni imposte all'Ungheria nel primo dopoguerra, non potè incidere la sua musica, e quindi guadagnarne, se non a partire dalla metà degli anni 20. Il suo periodo d'oro fu infatti il decennio tra il 1923 ed il 1933, durante il quale scrisse decine di composizioni per sè e per altri interpreti, alcune delle quali ebbero... (continuer)
Parole e musica di Seress Rezső (1899-1968), pianista e compositore ungherese.
Tristissima la vita di Seress Rezső.
Nato a Budapest in una famiglia ebrea (Spitzer era il vero cognome), trapezista in gioventù, sempre in lotta contro la povertà, la consolazione di Seress Rezső era il pianoforte, che suonava da autodidatta dietro le quinte del circo. Se ne accorse il direttore, che cominciò a farlo suonare tra un numero e l'altro. Il "kis Seress" – il piccolo Seress, data la sua bassa statura – divenne subito molto noto e amato ma, a causa delle restrizioni imposte all'Ungheria nel primo dopoguerra, non potè incidere la sua musica, e quindi guadagnarne, se non a partire dalla metà degli anni 20. Il suo periodo d'oro fu infatti il decennio tra il 1923 ed il 1933, durante il quale scrisse decine di composizioni per sè e per altri interpreti, alcune delle quali ebbero... (continuer)
Ősz van és peregnek a sárgult levelek
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 17/5/2020 - 14:31
Birmingham Sunday
Singable translation / énekelhető magyarul is / literary translation / literarische Übersetzung / műfordítás
HALÁL BÖRMINGEMBEN [1]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 14/7/2018 - 15:24
Les effarés
Fordítás - Rónay György
Sulla sua pagina Lyricstranslate, Christian Guernes riporta come fonte la pagina Napfény és hús [Luce del giorno e carne], la quale è un'antologia di traduzioni da Rimbaud effettuate dai maggiori poeti ungheresi (ci sono anche Attila József, Gyúla Illyés, Sandor Weöres, Mihály Babits ecc.). [RV]
RIADTAK
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 24/1/2018 - 08:32
Attila József: Tiszta szívvel
[1925. március / Marzo 1925]
Versi del grande poeta ungherese Attila József (1905-1937)
Musica Márton Vizy (1977-), cantante, cantautore e compositore originario di Budapest.
A partire dal 2009 Vizy Márton e Tóth Dávid Ágoston hanno scritto lo spettacolo teatrale musicale “Én, József Attila” (Io, Attila József), che è andato in scena nel 2012 al teatro Madach di Budapest.
Versi del grande poeta ungherese Attila József (1905-1937)
Musica Márton Vizy (1977-), cantante, cantautore e compositore originario di Budapest.
A partire dal 2009 Vizy Márton e Tóth Dávid Ágoston hanno scritto lo spettacolo teatrale musicale “Én, József Attila” (Io, Attila József), che è andato in scena nel 2012 al teatro Madach di Budapest.
Nincsen apám, se anyám,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/11/2017 - 21:43
Katona vagyok én
anonyme
[1848]
Canzone di soldati ungheresi dai moti del 1848
Hungarian soldier's song from 1848 uprisings
Magyar 1848-as katonadal
Melodia: popolare ungherese
Hungarian popular tune
Magyar népdallam
Rielaborazione: Zoltán Kodály (1882-1967), Magyar népzene énekhangra és zongorára VI, 32
Elaboration: Zoltán Kodály, Magyar népzene énekhangra és zongorára VI, 32
Feldolgozás: Kodály Zoltán, Magyar népzene énekhangra és zongorára VI, 32
"I often sang this folksong because it has a unique melody, but in the version I know the last two lines are changed. In the (rather rough) translation below I translated the song that way. This song was also given a piano accompaniment by Kodály. If we can believe Wikipedia, the song was known already in the time of the Hungarian revolution and fight for freedom against the Habsburgs in 1848-1849. Kodály collected this song in 1914 in Bucovina (today Romania)."... (continuer)
Canzone di soldati ungheresi dai moti del 1848
Hungarian soldier's song from 1848 uprisings
Magyar 1848-as katonadal
Melodia: popolare ungherese
Hungarian popular tune
Magyar népdallam
Rielaborazione: Zoltán Kodály (1882-1967), Magyar népzene énekhangra és zongorára VI, 32
Elaboration: Zoltán Kodály, Magyar népzene énekhangra és zongorára VI, 32
Feldolgozás: Kodály Zoltán, Magyar népzene énekhangra és zongorára VI, 32
"I often sang this folksong because it has a unique melody, but in the version I know the last two lines are changed. In the (rather rough) translation below I translated the song that way. This song was also given a piano accompaniment by Kodály. If we can believe Wikipedia, the song was known already in the time of the Hungarian revolution and fight for freedom against the Habsburgs in 1848-1849. Kodály collected this song in 1914 in Bucovina (today Romania)."... (continuer)
Katona vagyok én, ország őrizője!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Ildiko Hegedus 15/10/2017 - 21:03
נרקוד לשלום
19. UNGHERESE / Hungarian
Gigi Silberstein (Sydney)
Gigi Silberstein (Sydney)
TÁNC A BÉKÉÉRT
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/8/2017 - 07:27
We Shall Overcome
György István Gaál (L. Trans.)
Megérjük még
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 27/11/2016 - 18:32
What Did You Learn In School Today?
Da questa pagina è possibile scaricare l'mp3 di una rara versione ungherese della canzone, intitolata Mit tanultál az iskolában? (traduzione letterale) del duo Muszty & Dobay. Una traduzione ungherese è stata reperita solo oggi [19.11.2016]. [CCG/AWS Staff]
MIT TANULTÁL AZ ISKOLÁBAN?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 19/11/2016 - 09:32
Mennyből az angyal
[2002]
Poesia di Sándor Márai (1956)
A poem by Sándor Márai
Versek: Márai Sándor
Musica / Music / Zene: Szilveszter Jenei / Jenei Szilveszter
Album: Mennyből az angyal – versek és dalok 56-ról
["Angelo dal cielo - poesie e canzoni del '56"
"Angel from the Heaven - Poems and Songs from 1956"]
Interpretata da / Performed by: Miklós Varga / Varga Miklós
Nel 1956, il sig. Sándor Károly Henrik Grosschmid de Mára ha 56 anni e vive da qualche tempo a New York. Di professione scrittore e poeta, si è abbreviato il chilometrico nome in “Sándor Márai”, ove quel “Márai” altro non è che la forma magiarizzata del gentilizio “de Mára”. E' nato l'11 aprile del 1900 in una città che, in un secolo, ha cambiato quattro nazioni (Impero Austroungarico, Ungheria, Cecoslovacchia e, infine, la Slovacchia dove si trova attualmente); in ungherese si chiama Kassa, in slovacco Košice, in tedesco Kaschau, in... (continuer)
Poesia di Sándor Márai (1956)
A poem by Sándor Márai
Versek: Márai Sándor
Musica / Music / Zene: Szilveszter Jenei / Jenei Szilveszter
Album: Mennyből az angyal – versek és dalok 56-ról
["Angelo dal cielo - poesie e canzoni del '56"
"Angel from the Heaven - Poems and Songs from 1956"]
Interpretata da / Performed by: Miklós Varga / Varga Miklós
Nel 1956, il sig. Sándor Károly Henrik Grosschmid de Mára ha 56 anni e vive da qualche tempo a New York. Di professione scrittore e poeta, si è abbreviato il chilometrico nome in “Sándor Márai”, ove quel “Márai” altro non è che la forma magiarizzata del gentilizio “de Mára”. E' nato l'11 aprile del 1900 in una città che, in un secolo, ha cambiato quattro nazioni (Impero Austroungarico, Ungheria, Cecoslovacchia e, infine, la Slovacchia dove si trova attualmente); in ungherese si chiama Kassa, in slovacco Košice, in tedesco Kaschau, in... (continuer)
Vers:
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/10/2016 - 21:52
Parcours:
Magyarország 1956. La révolte hongroise
Жди меня и я вернусь
Fordította: Lányi Sarolta
Várj reám
(continuer)
(continuer)
envoyé par Fehér Illés 15/7/2016 - 06:47
Attila József: Most a jövendő férfiakról szólok
[1923]
Versi di Attila József (1905-1937), poeta ungherese.
Quarto movimento del poema intitolato “Tanítások”
Testo trovato in “József Attila, összes költeménye” (“Tutte le poesie”)
Qualche giorno fa ho visto un bellissimo film ungherese. S’intitola “Fehér isten”, ossia “Dio bianco” ma sul nostro mercato è uscito come “White God - Sinfonia per Hagen”. La regia è di Kornél Mundruczó. Il film ha vinto un prestigioso premio a Cannes nel 2014.
Hagen è un bellissimo cane “meticcio di strada”, un bastardo. La sua giovanissima padrona, Lili, suonatrice di tromba in un orchestra classica, lo adora. I suoi genitori sono separati, lei e il cane vivono con la madre. Quando questa deve partire per un congresso all’estero, bimba e cane vengono parcheggiati a casa dell’ostico e severissimo papà, un veterinario che lavora in un macello della città, che è poi Budapest.
Negli stessi giorni, il governo... (continuer)
Versi di Attila József (1905-1937), poeta ungherese.
Quarto movimento del poema intitolato “Tanítások”
Testo trovato in “József Attila, összes költeménye” (“Tutte le poesie”)
Qualche giorno fa ho visto un bellissimo film ungherese. S’intitola “Fehér isten”, ossia “Dio bianco” ma sul nostro mercato è uscito come “White God - Sinfonia per Hagen”. La regia è di Kornél Mundruczó. Il film ha vinto un prestigioso premio a Cannes nel 2014.
Hagen è un bellissimo cane “meticcio di strada”, un bastardo. La sua giovanissima padrona, Lili, suonatrice di tromba in un orchestra classica, lo adora. I suoi genitori sono separati, lei e il cane vivono con la madre. Quando questa deve partire per un congresso all’estero, bimba e cane vengono parcheggiati a casa dell’ostico e severissimo papà, un veterinario che lavora in un macello della città, che è poi Budapest.
Negli stessi giorni, il governo... (continuer)
Ők lesznek az erő és szelidség,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/5/2016 - 15:44
Orbán Viktor
[2015]
Parole e Musica: Központi Hatalom
Lyrics and Music: Központi Hatalom
Dalszöveg és zene: Központi Hatalom
Parole e Musica: Központi Hatalom
Lyrics and Music: Központi Hatalom
Dalszöveg és zene: Központi Hatalom
”A népszavazás olyan, mintra az ember arról dönthetne,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/5/2016 - 00:04
Parcours:
Violence sur les Premiers Ministres
Gyöngyhajú lány
[1969]
Testo e musica di Omega
Dall'album "10000 lépés"
Testo e musica di Omega
Dall'album "10000 lépés"
Egyszer a Nap úgy
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek 27/11/2015 - 00:05
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
Csak egy éjszakára
[Przemyśl, November 1914/Novembre 1914]
Gyóni Géza költeménye / Poesia di Géza Gyóni
A Poem by Géza Gyóni
Musica di autori vari /Music by various authors
Tra i quali / Among which: HétköznaPICSAlódások
(in RIARIAANARCHIA, 2009)
Géza Áchim, nato a Gyón il 25 giugno 1884 (e dalla sua cittadina natale scelse il nom de plume: Gyóni significa “di Gyón”), proveniva da una famiglia di stretta osservanza luterana, e fu egli stesso teologo protestante. Non verrà mai annoverato tra i grandi della letteratura e della poesia magiara; lo si direbbe un “minore” o qualcosa del genere, di fronte a nomi come Sándor Petőfi, Endre Ady, Attila József, Mihály Vörösmarty e altri. Non fosse che per questa poesia, che è non solo una delle più famose del XX secolo in lingua ungherese, ma anche una delle più citate, musicate, riproposte e quant'altro. Una poesia, tra le altre cose, dal destino assai singolare,... (continuer)
Gyóni Géza költeménye / Poesia di Géza Gyóni
A Poem by Géza Gyóni
Musica di autori vari /Music by various authors
Tra i quali / Among which: HétköznaPICSAlódások
(in RIARIAANARCHIA, 2009)
Géza Áchim, nato a Gyón il 25 giugno 1884 (e dalla sua cittadina natale scelse il nom de plume: Gyóni significa “di Gyón”), proveniva da una famiglia di stretta osservanza luterana, e fu egli stesso teologo protestante. Non verrà mai annoverato tra i grandi della letteratura e della poesia magiara; lo si direbbe un “minore” o qualcosa del genere, di fronte a nomi come Sándor Petőfi, Endre Ady, Attila József, Mihály Vörösmarty e altri. Non fosse che per questa poesia, che è non solo una delle più famose del XX secolo in lingua ungherese, ma anche una delle più citate, musicate, riproposte e quant'altro. Una poesia, tra le altre cose, dal destino assai singolare,... (continuer)
Csak egy éjszakára küldjétek el őket;
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 7/10/2015 - 00:05
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
Gracias a la vida
UNGHERESE / HUNGARIAN / HÚNGARO - Gábor Domján
Versione ungherese di Gábor Domján di Agykontroll
Hungarian version by Gábor Domján of Agykontroll
Versión al húngaro de Gábor Domján de Agykontroll
A magyar nyelvbe fordította Domján Gábor.
Versione ungherese di Gábor Domján di Agykontroll
Hungarian version by Gábor Domján of Agykontroll
Versión al húngaro de Gábor Domján de Agykontroll
A magyar nyelvbe fordította Domján Gábor.
KÖSZÖNÖM NEKED ÉLET
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 5/5/2015 - 02:20
Fabrizio De André: Jamin-a
Fordította Adolfo Salomone
"Jamina: Az eredeti szöveg az első, Genova-i tájszólásban van írva (Fabrizio Genovában született); Olaszországban sok tájszólás van, általában nagyon különböznek az olasz nyelvtől, én se tudnám érteni a szöveget ha nem lenne az olaszra fordítás (második szöveg). Nagyon közönséges a szövege, de milyen költői hangulat, talán nem is közönséges mert az igazi költészet soha nem lehet közönséges." (A.S.)
"Jamina: Az eredeti szöveg az első, Genova-i tájszólásban van írva (Fabrizio Genovában született); Olaszországban sok tájszólás van, általában nagyon különböznek az olasz nyelvtől, én se tudnám érteni a szöveget ha nem lenne az olaszra fordítás (második szöveg). Nagyon közönséges a szövege, de milyen költői hangulat, talán nem is közönséges mert az igazi költészet soha nem lehet közönséges." (A.S.)
JAMINA
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 27/3/2015 - 20:15
Il testamento di Tito
Fordította Adolfo Salomone
TITO VÉGRENDELETE
(continuer)
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envoyé par CCG/AWS Staff 27/3/2015 - 19:48
Ne ébresszetek fel
[1966]
Hoffmann Ödön írta
Scritta da Ödön Hoffmann
Written by Ödön Hoffmann
Tra le numerose disgrazie prodotte dalla cortina di ferro si deve annoverare anche l'ignoranza totale di tutta una serie di scenari musicali che si erano sviluppati “dall'altra parte”. Abituati com'eravamo a considerare i “paesi socialisti” come in preda all'immobilismo più totale, non ci rendevamo conto che -invece- si viveva e si suonava. Che c'erano anche le pop-star, popolarissime, e che, in fondo, la censura di stato non era certamente più attiva di quella democristiana. Così, immergiamoci nell'Ungheria del 1966; l'anno dopo si tenne addirittura un festival beat di cui si dà conto nella pagina linkata, la quale è -ovviamente- in ungherese. Facciamo la conoscenza di una delle più famose “poppiste” ungheresi dell'epoca, Éva Mikes, sfortunatamente scomparsa nel 1986 per una brutta malattia.
So per esperienza... (continuer)
Hoffmann Ödön írta
Scritta da Ödön Hoffmann
Written by Ödön Hoffmann
Tra le numerose disgrazie prodotte dalla cortina di ferro si deve annoverare anche l'ignoranza totale di tutta una serie di scenari musicali che si erano sviluppati “dall'altra parte”. Abituati com'eravamo a considerare i “paesi socialisti” come in preda all'immobilismo più totale, non ci rendevamo conto che -invece- si viveva e si suonava. Che c'erano anche le pop-star, popolarissime, e che, in fondo, la censura di stato non era certamente più attiva di quella democristiana. Così, immergiamoci nell'Ungheria del 1966; l'anno dopo si tenne addirittura un festival beat di cui si dà conto nella pagina linkata, la quale è -ovviamente- in ungherese. Facciamo la conoscenza di una delle più famose “poppiste” ungheresi dell'epoca, Éva Mikes, sfortunatamente scomparsa nel 1986 per una brutta malattia.
So per esperienza... (continuer)
Álmomban éjjel egy sivatagot láttam, furcsa egy álom volt.
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envoyé par Riccardo Venturi 12/8/2014 - 19:30
Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
UNGHERESE / HUNGARIAN [2] - Kelly Anna
Anna Ézsöl, in arte Anna Kelly (“Kelly Anna” secondo l’uso ungherese), nata a Léva (l’attuale Levice in Slovacchia) il 6 ottobre 1919 e morta a Budapest il 10 gennaio 1965 è stata una famosa cantante operettistica ungherese degli anni ’40, quando svolse anche un’apprezzata carriera come ballerina. La sua versione di Lili Marleen, intitolata Én édes angyalom („Io, dolce tuo angelo”) è del 1943. Nel 1948 Anna Kelly sposò il musicista rumeno Mihai Vasilopol e, col nome di Anna Vasilopol divenne primadonna del Teatro dell’Operetta di Bucarest.
(Bp., 1919. okt. 6.–Bp., 1965. jún. 10.): énekesnő, előadóművésznő. Magánúton tanult énekelni, 1940-től lépett fel táncdalokkal, operettrészletekkel. 1941-ben szerepelt a Margitszigeti Szabadtéri Színpadon, 1943-ban a Fővárosi Operettszínházban. Mintegy 60 lemezfelvétele készült a Pátria Lemezgyárban. Az ún. kívánságműsorok... (continuer)
Anna Ézsöl, in arte Anna Kelly (“Kelly Anna” secondo l’uso ungherese), nata a Léva (l’attuale Levice in Slovacchia) il 6 ottobre 1919 e morta a Budapest il 10 gennaio 1965 è stata una famosa cantante operettistica ungherese degli anni ’40, quando svolse anche un’apprezzata carriera come ballerina. La sua versione di Lili Marleen, intitolata Én édes angyalom („Io, dolce tuo angelo”) è del 1943. Nel 1948 Anna Kelly sposò il musicista rumeno Mihai Vasilopol e, col nome di Anna Vasilopol divenne primadonna del Teatro dell’Operetta di Bucarest.
(Bp., 1919. okt. 6.–Bp., 1965. jún. 10.): énekesnő, előadóművésznő. Magánúton tanult énekelni, 1940-től lépett fel táncdalokkal, operettrészletekkel. 1941-ben szerepelt a Margitszigeti Szabadtéri Színpadon, 1943-ban a Fővárosi Operettszínházban. Mintegy 60 lemezfelvétele készült a Pátria Lemezgyárban. Az ún. kívánságműsorok... (continuer)
ÉN ÉDES ANGYALOM
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envoyé par Riccardo Venturi 29/7/2014 - 01:34
Arról alúl
[fine 800, inizio 900]
Canzone di soldato anonimo
Su di una melodia popolare riscritta e arrangiata da Zoltán Kodály. Brano incluso nell’opera “Magyar Népzene VI” (“Musica popolare ungherese VI”) pubblicata nel 1925.
Classica canzone di “naja”, identica in ogni epoca ed in ogni angolo del mondo: la triste lettera dall’amata, il dubbio sulla sua fedeltà, il rancore verso i vertici per tutto quel tempo perduto, forzatamente trascorso lontano dalla casa e dagli affetti...
Ho datato il brano a cavallo dei due secoli perchè la ferma è qui di tre anni, e quindi precedente al 1912 quando anche in Ungheria, come già avevano fatto altre nazioni, il servizio militare obbligatorio fu “ridotto” a 2 anni... Dopo poco però arrivò la Grande Guerra a rimettere tutto a posto: la naja non ebbe più termine.
Canzone di soldato anonimo
Su di una melodia popolare riscritta e arrangiata da Zoltán Kodály. Brano incluso nell’opera “Magyar Népzene VI” (“Musica popolare ungherese VI”) pubblicata nel 1925.
Classica canzone di “naja”, identica in ogni epoca ed in ogni angolo del mondo: la triste lettera dall’amata, il dubbio sulla sua fedeltà, il rancore verso i vertici per tutto quel tempo perduto, forzatamente trascorso lontano dalla casa e dagli affetti...
Ho datato il brano a cavallo dei due secoli perchè la ferma è qui di tre anni, e quindi precedente al 1912 quando anche in Ungheria, come già avevano fatto altre nazioni, il servizio militare obbligatorio fu “ridotto” a 2 anni... Dopo poco però arrivò la Grande Guerra a rimettere tutto a posto: la naja non ebbe più termine.
Arról alúl kéken béborult az ég,
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 25/7/2014 - 20:55
Körtéfa
Testo di anonimo soldato ungherese.
Su di una qualche aria popolare ovvero originale, riscritta e arrangiata da Zoltán Kodály. Brano incluso nell’opera “Magyar Népzene VII” (“Musica popolare ungherese VII”).
A Gyöngyös durante la Grande Guerra c’era un ospedale da campo e lì vicino un grande pero sotto il quale i soldati convalescenti si radunavano e se la contavano e se la ridevano, e se la cantavano… Un’oasi di pace e di vita lontana dal furore della guerra, dall’orrore della morte…
Su di una qualche aria popolare ovvero originale, riscritta e arrangiata da Zoltán Kodály. Brano incluso nell’opera “Magyar Népzene VII” (“Musica popolare ungherese VII”).
A Gyöngyös durante la Grande Guerra c’era un ospedale da campo e lì vicino un grande pero sotto il quale i soldati convalescenti si radunavano e se la contavano e se la ridevano, e se la cantavano… Un’oasi di pace e di vita lontana dal furore della guerra, dall’orrore della morte…
Körtéfa, körtéfa,
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 25/7/2014 - 14:58
Doberdói dal
[1916]
Testo di anonimo soldato ungherese.
Su di una qualche aria popolare ovvero originale, riscritta e arrangiata da Zoltán Kodály. Brano incluso nell’opera “Magyar Népzene VI” (“Musica popolare ungherese VI”). Ignoro la data precisa di composizione dell’opera.
Una “katonadal”, una canzone soldatesca ungherese direttamente dalle trincee della Grande Guerra, precisamente da Doberdob (Doberdó del Lago), dove nell’agosto del 1916 fu combattuta una delle battaglie più sanguinose dell’intero conflitto…
Da quello che sono riuscito a capire dalla traduzione inglese, il protagonista della canzone, certamente un contadino povero privo persino del certificato di nascita, acquista il suo primo documento d’identità quando viene arruolato per andare a combattere contro gli italiani: non gli servirà a gran che, perché morirà subito e avrà una sepoltura anonima sul campo di battaglia…
Testo di anonimo soldato ungherese.
Su di una qualche aria popolare ovvero originale, riscritta e arrangiata da Zoltán Kodály. Brano incluso nell’opera “Magyar Népzene VI” (“Musica popolare ungherese VI”). Ignoro la data precisa di composizione dell’opera.
Una “katonadal”, una canzone soldatesca ungherese direttamente dalle trincee della Grande Guerra, precisamente da Doberdob (Doberdó del Lago), dove nell’agosto del 1916 fu combattuta una delle battaglie più sanguinose dell’intero conflitto…
Da quello che sono riuscito a capire dalla traduzione inglese, il protagonista della canzone, certamente un contadino povero privo persino del certificato di nascita, acquista il suo primo documento d’identità quando viene arruolato per andare a combattere contro gli italiani: non gli servirà a gran che, perché morirà subito e avrà una sepoltura anonima sul campo di battaglia…
Keresik a, nem lelik a keresztelő levelemet,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/7/2014 - 14:12
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
Eddig való dolgom a tavaszi szántás
Testo di anonimo autore popolare, ignoro a che epoca possa risalire.
Musica popolare, riscritta e arrangiata da Béla Bartók. Brano incluso nell’opera “Nyolc magyar népdal” (“Canzoni popolari ungheresi”), per voce e pianoforte (Sz. 64, BB 47) del 1917.
Bartók intento a registrare canzoni in un villaggio magiaro, 1906
Uno dei tanti canti popolari raccolti intorno al 1907 da Béla Bartók insieme all’amico Zoltán Kodály nel corso delle loro peregrinazioni per i villaggi rurali del Regno d’Ungheria. Bartók lo arrangiò dieci anni dopo, in piena prima guerra mondiale.
Musica popolare, riscritta e arrangiata da Béla Bartók. Brano incluso nell’opera “Nyolc magyar népdal” (“Canzoni popolari ungheresi”), per voce e pianoforte (Sz. 64, BB 47) del 1917.
Bartók intento a registrare canzoni in un villaggio magiaro, 1906
Uno dei tanti canti popolari raccolti intorno al 1907 da Béla Bartók insieme all’amico Zoltán Kodály nel corso delle loro peregrinazioni per i villaggi rurali del Regno d’Ungheria. Bartók lo arrangiò dieci anni dopo, in piena prima guerra mondiale.
Eddig való dolgom a tavaszi szántás,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/7/2014 - 11:49
ציגײַנערליד
28 gennaio 2014
Riccardo Venturi fordította 2014 január 28-án
Che dire dell'Ungheria di oggi? Con il governo parafascista di Viktor Orbán e le bande di estrema destra che scorrazzano, per i gitani ungheresi la situazione si è fatta di nuovo precaria. Nuove leggi "per la sicurezza" (ovviamente) equiparano i gitani, che in Ungheria sono parte del tessuto sociale e addirittura organizzati in un partito (il MCOP, Partito Nazionale dei Gitani Ungheresi), a dei criminali. Tanto da costringere i gitani a scendere in piazza con striscioni che dicono tout court "I gitani ungheresi vogliono vivere qua":
oppure a manifestare davanti alla sede del partito di estrema destra "Jobbik" con felpe con la scritta: "Sono un rom, non un criminale":
Ogni altro commento è superfluo.
Riccardo Venturi fordította 2014 január 28-án
Che dire dell'Ungheria di oggi? Con il governo parafascista di Viktor Orbán e le bande di estrema destra che scorrazzano, per i gitani ungheresi la situazione si è fatta di nuovo precaria. Nuove leggi "per la sicurezza" (ovviamente) equiparano i gitani, che in Ungheria sono parte del tessuto sociale e addirittura organizzati in un partito (il MCOP, Partito Nazionale dei Gitani Ungheresi), a dei criminali. Tanto da costringere i gitani a scendere in piazza con striscioni che dicono tout court "I gitani ungheresi vogliono vivere qua":
oppure a manifestare davanti alla sede del partito di estrema destra "Jobbik" con felpe con la scritta: "Sono un rom, non un criminale":
Ogni altro commento è superfluo.
CIGÁNYDAL
(continuer)
(continuer)
28/1/2014 - 00:59
A desalambrar!
Da Holnapután Anarchista újság. "Az Uruguayban született Daniel Viglietti dalát Bársony Júlia fordította."
TÖRD A KERÍTÉST
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 24/1/2014 - 17:08
La muralla
Da Holnapután Anarchista újság. "Szövegét Nicolas Guillen kubai származású munkásmozgalmi költő írta az 1958-ban, zenéjét Victor Manuel és Ana Belén szerezte. Vas János fordítása."
A FAL
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 24/1/2014 - 15:00
Plegaria a un labrador
Traduzione ungherese di Éva Dobos.
Magyar fordítás Holnapután Anarchista újságtól.
Magyar fordítás Holnapután Anarchista újságtól.
A dalt Victor Jara chilei forradalmár, énekes, zeneszerző, folklórgyűjtő, költő, színházigazgató, pantomimes, tanár szerezte 1969-ben, akit 1973-ban Pinochet hóhérai, elfogtak, megkínoztak, majd agyonvertek. Dalait szerte a világon éneklik. A szöveget Dobos Éva fordította.
KÖNYÖRGÉS A FÖLDMŰVESHEZ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/1/2014 - 06:48
Where Have all the Flowers Gone
C´è scritto che una donna canta questa canzone in tv (RÉVAY KRÓNIKA Tv), piena di dolore.
In questa versione ci sono i fiori (mancano le ragazze), i ragazzi, i soldati e le croci sulle tombe, ma alla fine mancano i fiori di nuovo. Invece il vento d´autunno si mette a piangere e le croci si sono crollate molto tempo fa.
Fonte
In questa versione ci sono i fiori (mancano le ragazze), i ragazzi, i soldati e le croci sulle tombe, ma alla fine mancano i fiori di nuovo. Invece il vento d´autunno si mette a piangere e le croci si sono crollate molto tempo fa.
Fonte
Mondd, hol van az a sok virág,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Heidi 18/1/2014 - 21:48
Canción de soldados (o Dicen que la patria es)
"Spanyol ellenállási dal. Zenéjét és szövegét Chicso Sánchez Ferlosio anarchista dalnok tette nemzetközileg is ismerté. Magyarra Nemes István és Vas János fordította. A dalt Rolando Alarcón további két versszakkal toldotta meg."
SPANYOL KATONADAL (TARKA ZÁSZLÓ)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 18/1/2014 - 00:16
A nemzetközi brigád indulója
[1936]
Testo: Aladár Komját
Musica: Paul Arma
Lyrics: Aladár Komját
Music: Paul Arma
Szöveg: Komját Aladár
Zene: Arma Pál
"Baloldali forradalmi dalt Arma Pál zeneszerző, Komját Aladár szövegére írta 1936-ban, a spanyol polgárháború idején, amikor a fasiszta Franco tábornok erői már Madridot ostromolták. A zeneszerzőt e műve tette világhírűvé. A dal a köztársasági kormány oldalán harcoló nemzetközi brigádoknak állít emléket. Több nyelvre lefordították és a Nemzetközi brigádok indulója címen is ismertté vált. Nálunk, csak 1947-ben adták ki." (Holnapután Anarchista újság). Aladár Komját, giornalista, scrittore e poeta comunista ungherese che si trovava in esilio fin dal 1920 per sfuggire alla dittatura e alla repressione dell'ammiraglio clerico-fascista Miklós Horthy von Nagybánya, scrisse questa canzone nel 1936, nella prima fase della Guerra civile spagnola mentre Madrid era sotto... (continuer)
Testo: Aladár Komját
Musica: Paul Arma
Lyrics: Aladár Komját
Music: Paul Arma
Szöveg: Komját Aladár
Zene: Arma Pál
"Baloldali forradalmi dalt Arma Pál zeneszerző, Komját Aladár szövegére írta 1936-ban, a spanyol polgárháború idején, amikor a fasiszta Franco tábornok erői már Madridot ostromolták. A zeneszerzőt e műve tette világhírűvé. A dal a köztársasági kormány oldalán harcoló nemzetközi brigádoknak állít emléket. Több nyelvre lefordították és a Nemzetközi brigádok indulója címen is ismertté vált. Nálunk, csak 1947-ben adták ki." (Holnapután Anarchista újság). Aladár Komját, giornalista, scrittore e poeta comunista ungherese che si trovava in esilio fin dal 1920 per sfuggire alla dittatura e alla repressione dell'ammiraglio clerico-fascista Miklós Horthy von Nagybánya, scrisse questa canzone nel 1936, nella prima fase della Guerra civile spagnola mentre Madrid era sotto... (continuer)
Madrid határán állunk a vártán,
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 17/1/2014 - 12:23
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Szöveg és zene / Testo e musica / Lyrics and Music / Paroles et Musique / Sanat ja Sävel:
Mihály Víg
Film / Movie / Elokuva:
Béla Tarr
Kárhozat / Perdizione / Damnation
Előadja / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Vali Kerekes
Il regista e il compositore sono entrambi di alta caratura. Il film fu prodotto nel 1987 quando in Ungheria vigeva il regime comunista. Perdizione fu il primo grande film di Bela Tarr , precedette una serie di capolavori. Nello stile di Bela Tarr c’è la predilezione peri l bianco e nero e lunghi piani sequenza. Nel 2023 dichiarò di considerarsi anarchico.E’ stato tra i firmatari della lettera aperta su Liberation per la cessazione del fuoco a Gaza.
Il film narra di una relazione iniziata male e finita peggio. Attraverso una storia Bela Tarr ci parla della società e dei suoi angoli bui. Questa non è la sede più consona per... (continuer)