La caccia alle streghe (La violenza)
Deutsche Version / Versione tedesca / German version / Version allemande / Saksankielinen versio [1972]
Eine deutsche Version erschien 1972 auf der allerersten Trikont-Platte, „Wir befreien uns selbst“ von der Arbeitersache München.
Una versione tedesca è apparsa nel 1972 sul primissimo disco Trikont, "Wir befreien uns selbst" ("Noi ci liberiamo da soli") dell'Arbeitersache München.
LA VIOLENZA
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(continuer)
envoyé par David B 14/4/2019 - 14:16
לֹא-יִשָּׂא גוֹי
anonyme
Denn es wird kein Volk wider das andere das Schwert erheben,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 11/4/2019 - 15:07
La chanson de Craonne
anonyme
DAS LIED VON CRAONNE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/4/2019 - 04:53
Psalm 58: Wie nun, ihr Herren, seid Ihr stumm?
WIE NUN, IHR HERREN, SEID IHR STUMM
(continuer)
(continuer)
envoyé par B.B. 6/4/2019 - 23:11
Μαλλιά σγουρά
Balinger © 23-05-2016
stixoi.info
stixoi.info
LOCKIGE HAARE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 3/4/2019 - 00:16
Παιδιά σηκωθείτε να βγούμε στους δρόμους
Übersetzt aus Balinger © 23-02-2017
Μετέφρασε στα γερμανικά / German translation / Saksankielinen käännös
Fonte / Πηγή / Source: stixoi
Μετέφρασε στα γερμανικά / German translation / Saksankielinen käännös
Fonte / Πηγή / Source: stixoi
LEUTE, ERHEBT EUCH, WIR GEHN AUF DIE STRAßEN
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 31/3/2019 - 22:41
Στ'άρματα
Übersetzt aus lipsia © 09-05-2016
Μετέφρασε στα γερμανικά / German translation / Saksankielinen käännös
Fonte / Πηγή / Source: stixoi.info
Μετέφρασε στα γερμανικά / German translation / Saksankielinen käännös
Fonte / Πηγή / Source: stixoi.info
ZU DEN WAFFEN
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 28/3/2019 - 00:10
Επέσατε θύματα
anonyme
Übersetzt aus Balinger © 12.06.2016
Μετέφρασε στα γερμανικά / German translation / Saksankielinen käännös
Fonte / Πηγή / Source: stixoi.info
Μετέφρασε στα γερμανικά / German translation / Saksankielinen käännös
Fonte / Πηγή / Source: stixoi.info
IHR SEID ALS OPFER GEFALLEN
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(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 26/3/2019 - 22:49
Inger Nilsson: Pippi Långstrump
HEY, PIPPI LANGSTRUMPF
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envoyé par Juha Rämö 22/3/2019 - 14:00
Zu wahr
[2015]
Versi di Sido Gold, nome d'arte di Paul Hartmut Würdig, rapper berlinese di padre tedesco e madre Sinti
Musica di Cecil Remmler, Marek Pompetzki e Paul Neumann
Nell'album di Sido intitolato "VI"
Testo tovato su Deutsche Lieder. Bamberger Anthologie
Versi di Sido Gold, nome d'arte di Paul Hartmut Würdig, rapper berlinese di padre tedesco e madre Sinti
Musica di Cecil Remmler, Marek Pompetzki e Paul Neumann
Nell'album di Sido intitolato "VI"
Testo tovato su Deutsche Lieder. Bamberger Anthologie
Kannst du mir sagen, dass das alles schon in Ordnung ist
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envoyé par Bernart Bartleby 17/3/2019 - 20:54
Parcours:
Guerre à la Terre
Schließ Aug und Ohr
[1931]
Autore di questi versi, poi messi in musica nell'ambito del movimento dello scoutismo cattolico tedesco, fu Friedrich Gundolf, pseudonimo di Friedrich Leopold Gunderfinger (1880-1931), critico letterario e poeta, ebreo. I sui libri furono distrutti dai nazisti nel 1933.
Il canto, ovviamente vietato sotto il regime hitleriano, era uno tra i preferiti di Willi Graf, che con Hans e Sophie Scholl, Christoph Probst, Alexander Schmorell, Kurt Huber e altri appartenne alla Weiße Rose, movimento cattolico di resistenza antinazista.
Testo trovato su Deutsche Lieder. Bamberger Anthologie
Brano proposto nella raccolta intitolata “Und weil der Mensch ein Mensch ist – Lager – Lieder – Widerstand” realizzata nel 2015 dal quartetto tedesco Die Grenzgänger (Michael Zachcial, Annette Rettich, Felix Kroll e Frederic Drobnjak).
Lo trovo anche in una raccolta precedente, "Es War In Schanghai (Kölner Bands Interpretieren Lieder Der Edelweißpiraten)", pubblicata nel 2004.
Autore di questi versi, poi messi in musica nell'ambito del movimento dello scoutismo cattolico tedesco, fu Friedrich Gundolf, pseudonimo di Friedrich Leopold Gunderfinger (1880-1931), critico letterario e poeta, ebreo. I sui libri furono distrutti dai nazisti nel 1933.
Il canto, ovviamente vietato sotto il regime hitleriano, era uno tra i preferiti di Willi Graf, che con Hans e Sophie Scholl, Christoph Probst, Alexander Schmorell, Kurt Huber e altri appartenne alla Weiße Rose, movimento cattolico di resistenza antinazista.
Testo trovato su Deutsche Lieder. Bamberger Anthologie
Brano proposto nella raccolta intitolata “Und weil der Mensch ein Mensch ist – Lager – Lieder – Widerstand” realizzata nel 2015 dal quartetto tedesco Die Grenzgänger (Michael Zachcial, Annette Rettich, Felix Kroll e Frederic Drobnjak).
Lo trovo anche in una raccolta precedente, "Es War In Schanghai (Kölner Bands Interpretieren Lieder Der Edelweißpiraten)", pubblicata nel 2004.
Schließ Aug und Ohr für eine Weil
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 10/3/2019 - 18:39
Vi skal ikkje sova bort sumarnatta
LASST UNS DIE SOMMERNACHT NICHT VERSCHLAFEN
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envoyé par Juha Rämö 10/3/2019 - 09:28
Ist das alles schon wieder vergessen?
[1946]
Versi di Walter Dehmel (1903-1960) poeta tedesco.
Nella sua raccolta postuma intitolata "Großstadtperipherie", pubblicata nel 1963
Musica di Siegfried Matthus (1934-), compositore tedesco
Interpretata da Lin Jaldati, pseudonimo di Rebekka Rebling-Brilleslijper, detta Lientje (1912-1988), cantante olandese naturalizzata tedesca, nel suo album del 1966 intitolato semplicemente "lin jaldati singt".
Testo trovato su LyricWiki
Lin Jaldati era nata ad Amsterdam in una famiglia di fede ebraica. Durante la guerra, lei e sua sorella Janny lavorarono nella Resistenza e nascosero alcuni ebrei. Nell'estate del 1944 furono arrestate e deportate dapprima nel campo di transito di Westerbork, poi ad Auschwitz-Birkenau e infine a Bergen-Belsen. Qui incontrarono Anne Frank e sua sorella Margot e furono anche tra le ultime persone a vederle in vita. Su Wikipedia – da cui traggo questa breve biografia... (continuer)
Versi di Walter Dehmel (1903-1960) poeta tedesco.
Nella sua raccolta postuma intitolata "Großstadtperipherie", pubblicata nel 1963
Musica di Siegfried Matthus (1934-), compositore tedesco
Interpretata da Lin Jaldati, pseudonimo di Rebekka Rebling-Brilleslijper, detta Lientje (1912-1988), cantante olandese naturalizzata tedesca, nel suo album del 1966 intitolato semplicemente "lin jaldati singt".
Testo trovato su LyricWiki
Lin Jaldati era nata ad Amsterdam in una famiglia di fede ebraica. Durante la guerra, lei e sua sorella Janny lavorarono nella Resistenza e nascosero alcuni ebrei. Nell'estate del 1944 furono arrestate e deportate dapprima nel campo di transito di Westerbork, poi ad Auschwitz-Birkenau e infine a Bergen-Belsen. Qui incontrarono Anne Frank e sua sorella Margot e furono anche tra le ultime persone a vederle in vita. Su Wikipedia – da cui traggo questa breve biografia... (continuer)
Ist das alles schon wieder vergessen
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 4/3/2019 - 20:40
Parcours:
Camps d'extermination
Schachmatt
Album Return of the Mother - 2000
Das Ende der Welt, ist euch das egal
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo 27/2/2019 - 22:44
Brot und Frieden hätt' ich gern [Der Deserteur]
anonyme
[1914/18]
Canzone popolare tedesca
Deutsches Volkslied
German Folksong
Chanson populaire allemande
Saksankielinen kansanlaulu
Musica / Musik / Music / Musique / Sävel:
Gold und Silber lieb ich sehr (1843)
Testo / Worte / Lyrics / Paroles / Sanat: August Schnetzler (1828) [1809-1853]
Musica / Musik / Music / Musique / Sävel: Friedrich Hyeronimus Truhn [1811-1886]
Album / Albumi: Die Grenzgänger, Maikäfer, flieg! (2014)
Il Lied Gold und Silber lieb ich sehr ("Oro e argento mi piacciono un sacco"), musicato nel 1843 da Friedrich Hyeronimus Truhn su un testo scritto nel 1828 dal poeta August Schnetzler, è stato assai popolare in Germania e ha quindi ispirato parecchie parodie, o détournements. La qui presente sembra essere stata, secondo il Volksliederarchiv, ideata e cantata nel 107° (o 109°) Reggimento di Fanteria tedesco, più probabilmente verso la fine della "Grande Guerra"; l'ultima... (continuer)
Canzone popolare tedesca
Deutsches Volkslied
German Folksong
Chanson populaire allemande
Saksankielinen kansanlaulu
Musica / Musik / Music / Musique / Sävel:
Gold und Silber lieb ich sehr (1843)
Testo / Worte / Lyrics / Paroles / Sanat: August Schnetzler (1828) [1809-1853]
Musica / Musik / Music / Musique / Sävel: Friedrich Hyeronimus Truhn [1811-1886]
Album / Albumi: Die Grenzgänger, Maikäfer, flieg! (2014)
Il Lied Gold und Silber lieb ich sehr ("Oro e argento mi piacciono un sacco"), musicato nel 1843 da Friedrich Hyeronimus Truhn su un testo scritto nel 1828 dal poeta August Schnetzler, è stato assai popolare in Germania e ha quindi ispirato parecchie parodie, o détournements. La qui presente sembra essere stata, secondo il Volksliederarchiv, ideata e cantata nel 107° (o 109°) Reggimento di Fanteria tedesco, più probabilmente verso la fine della "Grande Guerra"; l'ultima... (continuer)
Brot und Frieden hätt`ich gern,
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 25/2/2019 - 23:00
Parcours:
Déserteurs, La Grande Guerre (1914-1918)
Der treue Husar
anonyme
Ho trovato una variante:
DER TREUE HUSAR
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(continuer)
envoyé par Francesco Mazzocchi 3/2/2019 - 17:52
Elegische Ironie
[agosto 1917]
Versi di Erich Mühsam, nella raccolta "Brennende Erde. Verse eines Kämpfers", pubblicata a Monaco nel 1920
Musica di Christoph Holzhöfer
Una poesia composta durante la Grande Guerra, sicuramente dopo la fine del 1914, quando Mühsam rinsavì dall'abbaglio nazionalistico e bellicista che aveva colto lui ed una parte del movimento anarchico. Dal quel momento di ogni guerra fu sempre un fiero oppositore.
Versi di Erich Mühsam, nella raccolta "Brennende Erde. Verse eines Kämpfers", pubblicata a Monaco nel 1920
Musica di Christoph Holzhöfer
Una poesia composta durante la Grande Guerra, sicuramente dopo la fine del 1914, quando Mühsam rinsavì dall'abbaglio nazionalistico e bellicista che aveva colto lui ed una parte del movimento anarchico. Dal quel momento di ogni guerra fu sempre un fiero oppositore.
Lieder sing ich, seit ich denke,
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envoyé par Bernart Bartleby 30/1/2019 - 11:52
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
Immer raus mit der Mutter... !
[1924]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati su Die Weltbühne nel 1924 con uno dei suoi pseudonimi, quello di Theobald Tiger.
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch, a partire dall'album "Ist Das Von Gestern?" del 1965
Una poesia dedicata espressamente a Paul Graetz (1890-1937), uno dei maestri del cabaret berlinese negli anni di Weimar. Paul Graetz, come lo stesso Tucholsky, nel 1933 fu costretto a fuggire dalla Germania e morì prematuramente (per un infarto, non per sua mano, come invece Tucholsky) ad Hollywood nel 1937.
In questa poesia Tucholsky afferma quale sia per lui la soluzione alle aberrazioni del nazionalismo: conoscere il mondo, conoscere le altre culture, verificare in prima persona che i francesi sono proprio come i tedeschi, esseri umani. Come sappiamo Tucholsky, gran viveur, adorava Parigi e ci trascorse molto tempo. L'altra cosa che Tucholsky amava (insieme... (continuer)
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati su Die Weltbühne nel 1924 con uno dei suoi pseudonimi, quello di Theobald Tiger.
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch, a partire dall'album "Ist Das Von Gestern?" del 1965
Una poesia dedicata espressamente a Paul Graetz (1890-1937), uno dei maestri del cabaret berlinese negli anni di Weimar. Paul Graetz, come lo stesso Tucholsky, nel 1933 fu costretto a fuggire dalla Germania e morì prematuramente (per un infarto, non per sua mano, come invece Tucholsky) ad Hollywood nel 1937.
In questa poesia Tucholsky afferma quale sia per lui la soluzione alle aberrazioni del nazionalismo: conoscere il mondo, conoscere le altre culture, verificare in prima persona che i francesi sono proprio come i tedeschi, esseri umani. Come sappiamo Tucholsky, gran viveur, adorava Parigi e ci trascorse molto tempo. L'altra cosa che Tucholsky amava (insieme... (continuer)
Verdumpft, verengt, verpennt, blockiert,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/1/2019 - 21:08
Leicht Gepäck
[1840]
Versi di Georg Herwegh, nella prima edizione della raccolta "Gedichte eines Lebendigen", 1841
Con il titolo "Ich bin ein freier Mann und singe", nell'album "Fegefeuer" (2002) della folk rock band tedesca Die Schnitter.
Versi di Georg Herwegh, nella prima edizione della raccolta "Gedichte eines Lebendigen", 1841
Con il titolo "Ich bin ein freier Mann und singe", nell'album "Fegefeuer" (2002) della folk rock band tedesca Die Schnitter.
Ich bin ein freier Mann und singe
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/1/2019 - 21:13
Mein Gefängnis
[1914]
Versi di Erich Mühsam, nella raccolta intitolata “Wüste-Krater-Wolken” pubblicata nel 1914
Una poesia messa in musica da parecchi artisti, ad esempio Gregor Hause, nel suo album "Das Herz in der Hand" del 1998, o dalla folk rock band tedesca Die Schnitter, nel loro album del 2002 intitolato "Fegefeuer". Più recentemente ci si è cimentato anche Christoph Holzhöfer
Versi di Erich Mühsam, nella raccolta intitolata “Wüste-Krater-Wolken” pubblicata nel 1914
Una poesia messa in musica da parecchi artisti, ad esempio Gregor Hause, nel suo album "Das Herz in der Hand" del 1998, o dalla folk rock band tedesca Die Schnitter, nel loro album del 2002 intitolato "Fegefeuer". Più recentemente ci si è cimentato anche Christoph Holzhöfer
Auf dem Meere tanzt die Welle
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/1/2019 - 20:38
Parcours:
Des prisons du monde
Klage
[1916]
Versi di Erich Mühsam, nella raccolta "Brennende Erde. Verse eines Kämpfers", pubblicata a Monaco nel 1920
Musica di Christoph Holzhöfer
Versi di Erich Mühsam, nella raccolta "Brennende Erde. Verse eines Kämpfers", pubblicata a Monaco nel 1920
Musica di Christoph Holzhöfer
Wir haben den Frieden erstrebt und gewollt.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/1/2019 - 17:34
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
’s ist Krieg!
[1919]
Testo di Kurt Tucholsky
Musica di Christoph Holzhöfer
Una poesia pubblicata nel 1919 su Die Weltbühne, firmata con uno dei tanti pseudonimi del grande autore tedesco, quello di Kaspar Hauser.
Testo di Kurt Tucholsky
Musica di Christoph Holzhöfer
Una poesia pubblicata nel 1919 su Die Weltbühne, firmata con uno dei tanti pseudonimi del grande autore tedesco, quello di Kaspar Hauser.
Die fetten Hände behaglich verschränkt
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/1/2019 - 22:28
Ich hab kein Heimatland (Jüdischer Tango)
[1933]
Parole e musica di Friedrich Schwarz (1895-1933), autore e compositore, forse nativo austriaco.
Brano inciso dalla Marek Weber Orchester, con il tenore John Hendrik, e in seguito interpretato da molti
Testo trovato su YouTube
Friedrich Schwarz – di cui si sa molto poco - era un cantautore di un certo successo in Germania. Ebreo, all'avvento del nazismo fuggì a Parigi. Quell'anno stesso, dopo aver composto questo tango, fu trovato morto in una camera d'albergo, in circostanze mai chiarite (forse un suicidio, anche se su alcuni siti si sostiene che fu ucciso).
Parole e musica di Friedrich Schwarz (1895-1933), autore e compositore, forse nativo austriaco.
Brano inciso dalla Marek Weber Orchester, con il tenore John Hendrik, e in seguito interpretato da molti
Testo trovato su YouTube
Friedrich Schwarz – di cui si sa molto poco - era un cantautore di un certo successo in Germania. Ebreo, all'avvento del nazismo fuggì a Parigi. Quell'anno stesso, dopo aver composto questo tango, fu trovato morto in una camera d'albergo, in circostanze mai chiarite (forse un suicidio, anche se su alcuni siti si sostiene che fu ucciso).
Ich hab kein Heimatland
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/1/2019 - 15:26
Traum
[1943]
Scritta da Johanna Lichtenberg (1915-2008), ebrea lettone, mentre si trovava rinchiusa nel ghetto di Riga. Nel giugno dello stesso anno il ghetto fu liquidato, con il trasferimento di tutti i suoi abitanti nei campi di concentramento, soprattutto quello di Kaiserwald.
Testo trovato su Memoria in scena
La musicista lettone Johanna Lichtenberg, nata il 23 Marzo 1915 a Libau/Liepāja (Lettonia), è una artista e studiosa straordinaria che, sopravvissuta alla deportazione e ai maltrattamenti in diversi campi di concentramento, emigrò nel 1947 negli U.S.A. Qui, conseguito il dottorato in Lingua Ebraica alla Union College e un master alla Columbia University, fondò e diresse il dipartimento di etnomusicologia dell’Università di Musica Ebraica del Seminario Teologico Ebraico d’America. Autrice di libri e di contributi in enciclopedie e riviste specializzate, fu produttrice di documentari... (continuer)
Scritta da Johanna Lichtenberg (1915-2008), ebrea lettone, mentre si trovava rinchiusa nel ghetto di Riga. Nel giugno dello stesso anno il ghetto fu liquidato, con il trasferimento di tutti i suoi abitanti nei campi di concentramento, soprattutto quello di Kaiserwald.
Testo trovato su Memoria in scena
La musicista lettone Johanna Lichtenberg, nata il 23 Marzo 1915 a Libau/Liepāja (Lettonia), è una artista e studiosa straordinaria che, sopravvissuta alla deportazione e ai maltrattamenti in diversi campi di concentramento, emigrò nel 1947 negli U.S.A. Qui, conseguito il dottorato in Lingua Ebraica alla Union College e un master alla Columbia University, fondò e diresse il dipartimento di etnomusicologia dell’Università di Musica Ebraica del Seminario Teologico Ebraico d’America. Autrice di libri e di contributi in enciclopedie e riviste specializzate, fu produttrice di documentari... (continuer)
Mein Traum fliegt gen Himmel ins Himmelblau,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/1/2019 - 10:18
Parcours:
Camps d'extermination
Nur ein Lied
[2015]
Parole e musica di Alex Diehl, classe 1987, cantautore bavarese
Nel suo album intitolato "Bretter meiner Welt"
Canzone finalista all'Eurovision Song Contest 2016
Soltanto una canzone, niente di più, scritta di getto all'indomani degli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi...
Non so se questa sia la canzone giusta per alleviare il dolore che provo per i continui crimini ispirati dall'odio che avvengono un po' ovunque... In particolare, da ultimo, sono rimasto molto colpito dal feroce assassinio di due ragazze scandinave in Marocco (si chiamavano Louisa Vesterager Jespersen, danese, e Maren Ueland, norvegese) e dalla pubblica esecuzione del sindaco di Danzica, Polonia, Pawel Adamowicz... Due atti così distanti eppure così simili, risultati dell'odio, dell'ignoranza, di idee aberranti che pure hanno largo seguito e che vengono propalate da sacerdoti del terrore, che siano essi... (continuer)
Parole e musica di Alex Diehl, classe 1987, cantautore bavarese
Nel suo album intitolato "Bretter meiner Welt"
Canzone finalista all'Eurovision Song Contest 2016
Soltanto una canzone, niente di più, scritta di getto all'indomani degli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi...
Non so se questa sia la canzone giusta per alleviare il dolore che provo per i continui crimini ispirati dall'odio che avvengono un po' ovunque... In particolare, da ultimo, sono rimasto molto colpito dal feroce assassinio di due ragazze scandinave in Marocco (si chiamavano Louisa Vesterager Jespersen, danese, e Maren Ueland, norvegese) e dalla pubblica esecuzione del sindaco di Danzica, Polonia, Pawel Adamowicz... Due atti così distanti eppure così simili, risultati dell'odio, dell'ignoranza, di idee aberranti che pure hanno largo seguito e che vengono propalate da sacerdoti del terrore, che siano essi... (continuer)
Habt ihr nichts daraus gelernt?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/1/2019 - 23:43
Bertolt Brecht: Die Lösung
[1953]
Gedicht von Bertolt Brecht
Poesia di Bertolt Brecht
A poem by Bertolt Brecht
Poème de Bertolt Brecht
Bertolt Brechtin runo
"Dieses Gedicht von Bertolt Brecht, geschrieben im Sommer 1953 aber veröffentlicht zuerst im Jahre 1959 in der Zeitung Die Welt, ist eine kritische Stellungnahme zu den Ereignissen des Aufstandes des 17. Juni 1953 in der DDR." [Juha Rämö]
Deutsch
Italiano
Die Lösung ist ein Gedicht des deutschen Dichters und Dramatikers Bertolt Brecht. Es ist Bestandteil der Sammlung Buckower Elegien.
Das Gedicht nimmt Bezug auf den Aufstand des 17. Juni in der DDR und berichtet von Flugblättern, die anschließend in der Stalinallee in Ost-Berlin verteilt worden seien. Diese erhoben die Forderung, die Bevölkerung müsse ihre Arbeit verdoppeln, um das Vertrauen der Regierung zurückzugewinnen. Daraufhin stellt das Gedicht die Frage, ob es nicht einfacher wäre, die Regierung... (continuer)
Gedicht von Bertolt Brecht
Poesia di Bertolt Brecht
A poem by Bertolt Brecht
Poème de Bertolt Brecht
Bertolt Brechtin runo
"Dieses Gedicht von Bertolt Brecht, geschrieben im Sommer 1953 aber veröffentlicht zuerst im Jahre 1959 in der Zeitung Die Welt, ist eine kritische Stellungnahme zu den Ereignissen des Aufstandes des 17. Juni 1953 in der DDR." [Juha Rämö]
Deutsch
Italiano
Die Lösung ist ein Gedicht des deutschen Dichters und Dramatikers Bertolt Brecht. Es ist Bestandteil der Sammlung Buckower Elegien.
Das Gedicht nimmt Bezug auf den Aufstand des 17. Juni in der DDR und berichtet von Flugblättern, die anschließend in der Stalinallee in Ost-Berlin verteilt worden seien. Diese erhoben die Forderung, die Bevölkerung müsse ihre Arbeit verdoppeln, um das Vertrauen der Regierung zurückzugewinnen. Daraufhin stellt das Gedicht die Frage, ob es nicht einfacher wäre, die Regierung... (continuer)
Nach dem Aufstand des 17. Juni
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 6/1/2019 - 13:32
Eine kleine deutsche Kantate in C major, oder Kleine Freimaurerkantate, K619
[1791]
Testo / Worte / Lyrics / Paroles / Sanat: Franz Heinrich Ziegenhagen (1753-1806)
Musica / Musik / Music / Musique / Sävel: Wolfgang Amadeus Mozart
Cantata K 619 per tenore e pianoforte
La Piccola cantata tedesca, nota anche come Piccola cantata Massonica, fu composta da Wolfgang Amadeus Mozart nel luglio del 1791 su versi del poeta strasburghese Franz Heinrich Ziegenhagen (da ricordare che, allora, Strasburgo era una città tedesca di lingua e di cultura). Sia Ziegenhagen che lo stesso Mozart erano ardenti massoni, o liberi muratori; di una massoneria, però, che aveva come preciso riferimento il socialismo utopico , vale a dire la prima corrente del moderno socialismo che ebbe a svilupparsi in Europa tra il XVIII e il XIX secolo. Introdotto lontanamente e storicamente dalle idee di Tommaso Moro e di Tommaso Campanella, il socialismo utopistico tardosettecentesco, che andò di pari... (continuer)
Testo / Worte / Lyrics / Paroles / Sanat: Franz Heinrich Ziegenhagen (1753-1806)
Musica / Musik / Music / Musique / Sävel: Wolfgang Amadeus Mozart
Cantata K 619 per tenore e pianoforte
La Piccola cantata tedesca, nota anche come Piccola cantata Massonica, fu composta da Wolfgang Amadeus Mozart nel luglio del 1791 su versi del poeta strasburghese Franz Heinrich Ziegenhagen (da ricordare che, allora, Strasburgo era una città tedesca di lingua e di cultura). Sia Ziegenhagen che lo stesso Mozart erano ardenti massoni, o liberi muratori; di una massoneria, però, che aveva come preciso riferimento il socialismo utopico , vale a dire la prima corrente del moderno socialismo che ebbe a svilupparsi in Europa tra il XVIII e il XIX secolo. Introdotto lontanamente e storicamente dalle idee di Tommaso Moro e di Tommaso Campanella, il socialismo utopistico tardosettecentesco, che andò di pari... (continuer)
Rezitativ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 24/12/2018 - 11:56
Frühjahrslied der Eisenbahnerin
[1977]
Testo e musica / Worte und Musik / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Wolf Biermann
Interpretata assieme a / Interpretiert zusammen mit / Performed together with / Interprétée avec: Nina Hagen
Album / Albumi : Der Friedensclown - Lieder für Menschenkinder
Testo e musica / Worte und Musik / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Wolf Biermann
Interpretata assieme a / Interpretiert zusammen mit / Performed together with / Interprétée avec: Nina Hagen
Album / Albumi : Der Friedensclown - Lieder für Menschenkinder
Schreit der Bauch der Stadt nach mehr
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 23/12/2018 - 17:54
The Velvet Underground: Sunday Morning
dall'album FreuD euch (1995)
SONNTAGMORGEN
(continuer)
(continuer)
23/12/2018 - 12:38
Menschen sind kompatibel
(2011)
Parole e musica di Stefan Knoess
da Volksbeat
Checché ne dicano i seminatori d'odio gli esseri umani sono compatibili, scoprire nuove culture e nuove esperienze ci arricchisce e potrai sempre riconoscerti nell'altro come allo specchio. Un inno alla tolleranza e alla diversità.
Parole e musica di Stefan Knoess
da Volksbeat
Checché ne dicano i seminatori d'odio gli esseri umani sono compatibili, scoprire nuove culture e nuove esperienze ci arricchisce e potrai sempre riconoscerti nell'altro come allo specchio. Un inno alla tolleranza e alla diversità.
Menschen sind kompatibel
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo 18/12/2018 - 18:46
Du hast den Farbfilm vergessen
(1974)
Nina Hagen & Automobil
Parole di Kurt Demmler
Musica di Michael Heubach
Aveva solo 17 anni Nina Hagen quando interpretò il suo primo successo. In famiglia si respirava musica e poesia. La madre di Nina infatti dopo aver divorziato da suo padre si era risposata con il famoso cantautore e dissidente Wolf Biermann che proprio in quegli anni scriveva le sue canzoni criticando, da comunista, il regime della Germania Est.
Il brano Du hast den Farbfilm vergessen ("Hai dimenticato di prendere il rullino a colori") divenne molto popolare. La canzone parlava di una ragazza che rimprovera al suo ragazzo di esser venuto con lei in vacanza (nella bellissima isola di Hiddensee) e aver dimenticato la pellicola a colori per la macchina fotografica. Le foto di Nina con i bellissimi paesaggi? Tutte in bianco e nero. Le foto in bikini o sulla spiaggia nudista? che peccato, non si vedono né... (continuer)
Nina Hagen & Automobil
Parole di Kurt Demmler
Musica di Michael Heubach
Aveva solo 17 anni Nina Hagen quando interpretò il suo primo successo. In famiglia si respirava musica e poesia. La madre di Nina infatti dopo aver divorziato da suo padre si era risposata con il famoso cantautore e dissidente Wolf Biermann che proprio in quegli anni scriveva le sue canzoni criticando, da comunista, il regime della Germania Est.
Il brano Du hast den Farbfilm vergessen ("Hai dimenticato di prendere il rullino a colori") divenne molto popolare. La canzone parlava di una ragazza che rimprovera al suo ragazzo di esser venuto con lei in vacanza (nella bellissima isola di Hiddensee) e aver dimenticato la pellicola a colori per la macchina fotografica. Le foto di Nina con i bellissimi paesaggi? Tutte in bianco e nero. Le foto in bikini o sulla spiaggia nudista? che peccato, non si vedono né... (continuer)
Hoch stand der Sanddorn am Strand von Hiddensee
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 17/12/2018 - 23:44
Für Vietnam
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik und Text / Sävel ja sanat: Reinhold Conrads
Vielleicht wird die Bombe schon scharf gemacht,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 5/12/2018 - 12:37
Er soudarded zo gùisket é ru [Ar soudarded zo gwisket e ruz]
Max Ar Fur
Wolfgang (L. Trans.)
DIE SOLDATEN SIND GEKLEIDET IN ROT
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/11/2018 - 11:22
All in All
Dieses Lied gewann den fünften Preis beim deutschen Friedenssong-Wettbewerb 2018.
Hier kann man sich das Lied anhören.
Hier kann man sich das Lied anhören.
ALLES IN ALLEM
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 13/11/2018 - 11:27
Back in the Days (the Flower)
Dieses Lied gewann den vierten Preis beim deutschen Friedenssong-Wettbewerb 2018.
Hier kann man sich das Lied anhören.
Hier kann man sich das Lied anhören.
DAMALS (DIE BLUME)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 12/11/2018 - 11:50
Circulus terroris
[2018]
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik und Text / Sävel ja sanat: Krysztof Daletski
Dieses Lied gewann den dritten Preis beim deutschen Friedenssong-Wettbewerb 2018.
Das Wettbewerb wird seit 2012 alle drei Jahre von der Ortsgruppe der DFG-VK (Deutsche Friedensgesellschaft - Vereinigte KriegsdienstgegnerInnen) für Bonn und den Rhein-Sieg-Kreis veranstaltet. Weitere Informationen auf der Internetseite »Musik für Frieden und Gerechtigkeit«.
Hier kann man sich das Lied anhören.
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik und Text / Sävel ja sanat: Krysztof Daletski
Dieses Lied gewann den dritten Preis beim deutschen Friedenssong-Wettbewerb 2018.
Das Wettbewerb wird seit 2012 alle drei Jahre von der Ortsgruppe der DFG-VK (Deutsche Friedensgesellschaft - Vereinigte KriegsdienstgegnerInnen) für Bonn und den Rhein-Sieg-Kreis veranstaltet. Weitere Informationen auf der Internetseite »Musik für Frieden und Gerechtigkeit«.
Hier kann man sich das Lied anhören.
Am klaren blauen Himmel, gelenkt von ferner Hand,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 11/11/2018 - 10:59
Parcours:
Drônes de merde
Zwei Wölfe
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik und Text / Sävel ja sanat: Kristina Jakobs
Dieses Lied gewann den zweiten Preis beim deutschen Friedenssong-Wettbewerb 2018.
Das Wettbewerb wird seit 2012 alle drei Jahre von der Ortsgruppe der DFG-VK (Deutsche Friedensgesellschaft - Vereinigte KriegsdienstgegnerInnen) für Bonn und den Rhein-Sieg-Kreis veranstaltet. Weitere Informationen auf der Internetseite »Musik für Frieden und Gerechtigkeit«.
Hier kann man sich das Lied anhören.
Dieses Lied gewann den zweiten Preis beim deutschen Friedenssong-Wettbewerb 2018.
Das Wettbewerb wird seit 2012 alle drei Jahre von der Ortsgruppe der DFG-VK (Deutsche Friedensgesellschaft - Vereinigte KriegsdienstgegnerInnen) für Bonn und den Rhein-Sieg-Kreis veranstaltet. Weitere Informationen auf der Internetseite »Musik für Frieden und Gerechtigkeit«.
Hier kann man sich das Lied anhören.
Es war einmal ein alter Indianer,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 10/11/2018 - 10:08
Parcours:
Drônes de merde, LCG (Loups contre la Guerre)
Frieden für die Kinder dieser Welt
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik und Text / Sävel ja sanat: Jenny Bätz, Johanna Priller, Julia Bambl, Angelina Lenk & Kristina Jakobs
Dieses Lied gewann den ersten Preis beim deutschen Friedenssong-Wettbewerb 2018.
Das Wettbewerb wird seit 2012 alle drei Jahre von der Ortsgruppe der DFG-VK (Deutsche Friedensgesellschaft - Vereinigte KriegsdienstgegnerInnen) für Bonn und den Rhein-Sieg-Kreis veranstaltet. Weitere Informationen auf der Internetseite »Musik für Frieden und Gerechtigkeit«.
Hier kann man sich das Lied anhören.
Dieses Lied gewann den ersten Preis beim deutschen Friedenssong-Wettbewerb 2018.
Das Wettbewerb wird seit 2012 alle drei Jahre von der Ortsgruppe der DFG-VK (Deutsche Friedensgesellschaft - Vereinigte KriegsdienstgegnerInnen) für Bonn und den Rhein-Sieg-Kreis veranstaltet. Weitere Informationen auf der Internetseite »Musik für Frieden und Gerechtigkeit«.
Hier kann man sich das Lied anhören.
Mama, warum weinst du und von wem ist der Brief in deiner Hand?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 9/11/2018 - 12:27
Bomben für den Frieden
2013
Bomben für den Frieden
Bomben für den Frieden
Faschisten werden weiter demonstrieren
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 24/10/2018 - 14:28
Sangurin til frælsi (El día feliz que está llegando)
This is a German translation (Lyrics Translate) of the original song El día feliz que está llegando by Silvio Rodríguez.
DER GLÜCKLICHE TAG, DER KOMMT
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 10/10/2018 - 13:42
Um uns die Fremde
[1934]
Versi di Max Herrmann (1886-1941), poeta tedesco nativo di Neiße, in Silesia. Nel 1917 aggiunse al suo cognome quello della città natale, in omaggio ai genitori entrambi scomparsi nel corso della Grande Guerra.
È la poesia che dà il titolo alla raccolta pubblicata nel 1936 in Svizzera, durante l'esilio causato dall'avvento del nazismo.
Musica di Ulrich Türk, nel disco di Lutz Görner intitolato "Texte Und Lieder Verbrannter Dichter", pubblicato nel 1983.
Non so se Max Herrmann-Neiße fosse ebreo, certamente era un intellettuale molto noto nella Berlino degli anni 20, poeta espressionista ed importante autore di cabaret e anche vicino ai circoli socialisti ed anarchici. Inoltre Max Herrmann-Neiße era affetto da iposomia, un corpo deforme in cui si agitava uno spirito geniale e libero che artisti come George Grosz e Otto Dix, suoi amici nel movimento espressionista, vollero ritrarre. Nel 1933 fu quindi costretto all'esilio, ma continuò senza sosta a scrivere fino alla morte sopravvenuta a Londra nel 1941.
Versi di Max Herrmann (1886-1941), poeta tedesco nativo di Neiße, in Silesia. Nel 1917 aggiunse al suo cognome quello della città natale, in omaggio ai genitori entrambi scomparsi nel corso della Grande Guerra.
È la poesia che dà il titolo alla raccolta pubblicata nel 1936 in Svizzera, durante l'esilio causato dall'avvento del nazismo.
Musica di Ulrich Türk, nel disco di Lutz Görner intitolato "Texte Und Lieder Verbrannter Dichter", pubblicato nel 1983.
Non so se Max Herrmann-Neiße fosse ebreo, certamente era un intellettuale molto noto nella Berlino degli anni 20, poeta espressionista ed importante autore di cabaret e anche vicino ai circoli socialisti ed anarchici. Inoltre Max Herrmann-Neiße era affetto da iposomia, un corpo deforme in cui si agitava uno spirito geniale e libero che artisti come George Grosz e Otto Dix, suoi amici nel movimento espressionista, vollero ritrarre. Nel 1933 fu quindi costretto all'esilio, ma continuò senza sosta a scrivere fino alla morte sopravvenuta a Londra nel 1941.
Wenn uns der Schlaf verläßt, sehn wir als Mauer
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/9/2018 - 21:40
Angst packt mich an
[1914]
Versi di Erich Mühsam (1878-1934), poeta e militante anarchico tedesco, ebreo, uno dei primi a perire sotto il giogo nazista.
Nella raccolta "Wüste - Krater – Wolken", pubblicata nel 1914, alla vigilia della Grande Guerra.
Musica di Ulrich Türk, nel disco di Lutz Görner intitolato "Texte Und Lieder Verbrannter Dichter", pubblicato nel 1983.
Versi di Erich Mühsam (1878-1934), poeta e militante anarchico tedesco, ebreo, uno dei primi a perire sotto il giogo nazista.
Nella raccolta "Wüste - Krater – Wolken", pubblicata nel 1914, alla vigilia della Grande Guerra.
Musica di Ulrich Türk, nel disco di Lutz Görner intitolato "Texte Und Lieder Verbrannter Dichter", pubblicato nel 1983.
Angst packt mich an.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/9/2018 - 20:58
Das dritte Reich
[1930]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati su "Die Weltbühne" il 6 maggio 1930, con uno dei suoi tanti pseudonimi, Theobald Tiger.
Musica di Ulrich Türk, nel disco di Lutz Görner intitolato "Texte Und Lieder Verbrannter Dichter", pubblicato nel 1983.
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati su "Die Weltbühne" il 6 maggio 1930, con uno dei suoi tanti pseudonimi, Theobald Tiger.
Musica di Ulrich Türk, nel disco di Lutz Görner intitolato "Texte Und Lieder Verbrannter Dichter", pubblicato nel 1983.
Es braucht ein hohes Ideal
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/9/2018 - 20:45
Ballade von der Hester Jonas
1979
Rauchzeichen
Storia di Hester Jonas, nota come la strega di Neuss, ostetrica, accusata di stregoneria, torturata fino ad estorcerle la confessione, fu decapitata e poi bruciata il 24 dicembre 1635.
I Cochise ne fanno una sognatrice e una libertaria che il potere provvede ad eliminare.
Rauchzeichen
Storia di Hester Jonas, nota come la strega di Neuss, ostetrica, accusata di stregoneria, torturata fino ad estorcerle la confessione, fu decapitata e poi bruciata il 24 dicembre 1635.
I Cochise ne fanno una sognatrice e una libertaria che il potere provvede ad eliminare.
Unten im Gnadental geschah eine Geschicht'
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 19/9/2018 - 11:56
Parcours:
Peine de mort : homicide du pouvoir, Sorcières
Was kann schöner sein...!
1979
Rauchzeichen
Un ragazzo riceve la cartolina per il servizio militare. E fa in modo di presentarsi in condizioni pessime pur di non passare la visita medica.
Rauchzeichen
Un ragazzo riceve la cartolina per il servizio militare. E fa in modo di presentarsi in condizioni pessime pur di non passare la visita medica.
Eines Tages war es soweit
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 19/9/2018 - 11:11
Parcours:
Déserteurs
Per i morti di Reggio Emilia
Deutsche Übersetzung von Ralf Georg Czapla
FÜR DIE TOTEN VON REGGIO EMILIA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Ralf Georg Czapla 13/9/2018 - 15:27
Heimweh nach Heimat
[1985]
Parole e musica di Bettina Wegner
La canzone che intitola l'album del 1985, con Konstantin Wecker
Parole e musica di Bettina Wegner
La canzone che intitola l'album del 1985, con Konstantin Wecker
Kein Ton mehr, der klingt
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/8/2018 - 15:59
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