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Neprijatelj
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Neprijatelj ne spava i ne miruje
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envoyé par Riccardo Venturi 21/9/2016 - 20:41
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90
Tre amici in guerra
Antiwar Songs Blog
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Il 9 ottobre 2011, quando chi scrive non si trovava, come dire, nel pieno delle sue forze, veniva inserita nel sito questa (straordinaria) canzone degli Zabranjeno Pušenje; il medesimo giorno, Marko, in un commento, faceva presente che mancava “una traduzione fatta bene”. Cinque anni dopo, la traduzione è stata finalmente fatta, o tentata, non si sa […]
Antiwar Songs Staff 2016-09-21 08:24:00
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Miss Sarajevo
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I commenti nei blog, normalmente, oscillano tra la cieca condivisione di un'idea, o il rifiuto preconcetto della stessa.
Difficile leggere lucide e allo stesso tempo garbate prese di posizione, che senza offendere chi la pensa diversamente, siano in grado di sviluppare coerentemente una tesi dalla A alla Z.
Nel caso di specie, trovo i commenti di Riccardo Venturi e Lorenzo Masetti due esempi di intelligente manifestazione del proprio pensiero.
Mi ha fatto piacere leggervi.
Difficile leggere lucide e allo stesso tempo garbate prese di posizione, che senza offendere chi la pensa diversamente, siano in grado di sviluppare coerentemente una tesi dalla A alla Z.
Nel caso di specie, trovo i commenti di Riccardo Venturi e Lorenzo Masetti due esempi di intelligente manifestazione del proprio pensiero.
Mi ha fatto piacere leggervi.
Gatti Amedeo 16/8/2016 - 15:30
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Slušaj ‘vamo
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(Delni) slovenski prevod: Patricija Jereb (2015)
La seguente traduzione, così come l'introduzione, sono tratte da una tesi di laurea in antropologia culturale che la d.sa Patricija Jereb ha presentato presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Lubiana nel 2015 (l'intera tesi è disponibile in rete in formato .pdf a partire dalla pagina del Dipartimento di Etnologia e Antropologia Culturale della medesima Facoltà). La tesi è intitolata: Ne računajte na nas! - Razpad Jugoslavije in vpliv rock 'n' rolla v protivojnih akcijah v Srbiji v devetdesetih letih prejšnjega stoletja (“Non contate su di noi! La dissoluzione della Jugoslavia e l'influsso del rock 'n' rolla sulle azioni contro la guerra in Serbia negli anni '90 del secolo scorso”). La tesi è ovviamente redatta in lingua slovena, e per chiunque sia in grado di leggere quella lingua è un documento interessantissimo (oltreché molto recente... (continuer)
La seguente traduzione, così come l'introduzione, sono tratte da una tesi di laurea in antropologia culturale che la d.sa Patricija Jereb ha presentato presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Lubiana nel 2015 (l'intera tesi è disponibile in rete in formato .pdf a partire dalla pagina del Dipartimento di Etnologia e Antropologia Culturale della medesima Facoltà). La tesi è intitolata: Ne računajte na nas! - Razpad Jugoslavije in vpliv rock 'n' rolla v protivojnih akcijah v Srbiji v devetdesetih letih prejšnjega stoletja (“Non contate su di noi! La dissoluzione della Jugoslavia e l'influsso del rock 'n' rolla sulle azioni contro la guerra in Serbia negli anni '90 del secolo scorso”). La tesi è ovviamente redatta in lingua slovena, e per chiunque sia in grado di leggere quella lingua è un documento interessantissimo (oltreché molto recente... (continuer)
POSLUŠAJ
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envoyé par Riccardo Venturi 10/5/2016 - 09:37
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Sarajevo mon amour
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2016
Soundcity
Voce: Barbara Eramo, Lucilla Galeazzi, Nando Citarella
Organetto: Riccardo Tesi
Il titolo è ispirato al libro di Jovan Divjak, eroe della difesa di Sarajevo nella guerra dei Balcani del 1992-1995. E’cantato in sabir e in turco
Soundcity
Voce: Barbara Eramo, Lucilla Galeazzi, Nando Citarella
Organetto: Riccardo Tesi
Il titolo è ispirato al libro di Jovan Divjak, eroe della difesa di Sarajevo nella guerra dei Balcani del 1992-1995. E’cantato in sabir e in turco
Questa star chita de mi
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envoyé par dq82 29/4/2016 - 09:21
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Guerre des Balkans dans les années 90
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The Wheel
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2016
The Hope Six Demolition Project
In The Hope Six Demolition Project PJ Harvey si spinge oltre, rispetto al precedente album Let England Shake: non era soltanto l’Inghilterra a tremare, non era soltanto la battaglia di Gallipoli a seminare morti sulla Battleship Hill, era tutto il mondo che si stava sgretolando sotto i nostri occhi. Per questo motivo il nono album in studio della fu Polly nasce e si sviluppa nell’arco di quattro anni e di vari viaggi tra il Kosovo, l’Afghanistan e Washington. Ed è proprio quest’ultima a suggerire il titolo del disco, riferimento al progetto Hope VI tramite il quale il governo degli Stati Uniti ha demolito gli alloggi pubblici dei quartieri più poveri della città per far spazio a nuovi nuclei abitativi e a una nuova assegnazione delle abitazioni, situazione che ha creato molti disagi alle famiglie meno abbienti.
The Community of Hope - The Ministry... (continuer)
The Hope Six Demolition Project
In The Hope Six Demolition Project PJ Harvey si spinge oltre, rispetto al precedente album Let England Shake: non era soltanto l’Inghilterra a tremare, non era soltanto la battaglia di Gallipoli a seminare morti sulla Battleship Hill, era tutto il mondo che si stava sgretolando sotto i nostri occhi. Per questo motivo il nono album in studio della fu Polly nasce e si sviluppa nell’arco di quattro anni e di vari viaggi tra il Kosovo, l’Afghanistan e Washington. Ed è proprio quest’ultima a suggerire il titolo del disco, riferimento al progetto Hope VI tramite il quale il governo degli Stati Uniti ha demolito gli alloggi pubblici dei quartieri più poveri della città per far spazio a nuovi nuclei abitativi e a una nuova assegnazione delle abitazioni, situazione che ha creato molti disagi alle famiglie meno abbienti.
The Community of Hope - The Ministry... (continuer)
A revolving wheel of metal chairs
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envoyé par dq82 16/4/2016 - 11:43
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Guerre des Balkans dans les années 90
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La dittatura degli anestesisti
![La dittatura degli anestesisti](img/upl/la_dittatura_degli_anestesisti.jpg)
[2016]
Parole e musica: La Colpa
Lyrics and music: La Colpa
Video: (Welcome to Sarajevo) - Regia di Emanuele Mei
Emanuele Mei, propone un viaggio nella "dittatura degli anestesisti" attraverso le controverse vicende dei Balcani del 1990, così come furono riportate dalla televisione mondiale, così come poterono scuotere le coscienze in quel momento, così come furono presto scordate. Gli occhi sono quelli di un bambino di inizio anni '90 davanti al telegiornale. Lo shock è qui inteso come scintilla di vita. L'intento è di ricreare nel video questa scossa che spinge necessariamente all'azione e, prima di tutto, all'informazione.
Parole e musica: La Colpa
Lyrics and music: La Colpa
Video: (Welcome to Sarajevo) - Regia di Emanuele Mei
Emanuele Mei, propone un viaggio nella "dittatura degli anestesisti" attraverso le controverse vicende dei Balcani del 1990, così come furono riportate dalla televisione mondiale, così come poterono scuotere le coscienze in quel momento, così come furono presto scordate. Gli occhi sono quelli di un bambino di inizio anni '90 davanti al telegiornale. Lo shock è qui inteso come scintilla di vita. L'intento è di ricreare nel video questa scossa che spinge necessariamente all'azione e, prima di tutto, all'informazione.
C'ero io da solo sempre col cerino in mano
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envoyé par dq82 7/4/2016 - 11:15
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90
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Prijatelj ga kaže više ne poznaje
![Prijatelj ga kaže više ne poznaje](img/thumb/c1902_130x140.jpeg?1458769102)
dalla raccolta poetica di Rade Šerbedžija L’amico dice di non conoscerlo più, Galaad Edizioni
L'AMICO DICE DI NON CONOSCERLO PIÙ
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23/3/2016 - 23:17
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Più forte della Morte è l’Amore
![Più forte della Morte è l’Amore](img/upl/moreno_locatelli_ulica_sarajevo.jpg)
Intervista esclusiva a un protagonista: Pierluigi Ontanetti
da "Il Resto del Carlino" del 12/01/99
"Aiuti umanitari e caschi blu: il grande affare della guerra"
SARAJEVO - Chi ha ucciso Gabriele Moreno Locatelli e perche'? Aveva 34 anni, era disarmato, attraversava in pace e per la pace il ponte simbolo di Sarajevo, citta` martire di questo secolo di sangue e tragedie. Sul ponte Vrbanja insieme a Moreno erano saliti altri quattro italiani. Sulle due sponde del fiume Miliacka, divise dalla guerra, i fucili erano puntati. Sopra il ponte camminava la speranza, coi passi lenti e misurati di un gesto politico non violento, cosi` mite ma cosi` dirompente in una citta` divorata dalla guerra. Chi e perche' ha ordinato quella spietata esecuzione? Dopo oltre cinque anni da quella tragica domenica 3 ottobre 1993 la giustizia italiana dovra` porsi ufficialmente queste domande. Il ministro della... (continuer)
da "Il Resto del Carlino" del 12/01/99
"Aiuti umanitari e caschi blu: il grande affare della guerra"
SARAJEVO - Chi ha ucciso Gabriele Moreno Locatelli e perche'? Aveva 34 anni, era disarmato, attraversava in pace e per la pace il ponte simbolo di Sarajevo, citta` martire di questo secolo di sangue e tragedie. Sul ponte Vrbanja insieme a Moreno erano saliti altri quattro italiani. Sulle due sponde del fiume Miliacka, divise dalla guerra, i fucili erano puntati. Sopra il ponte camminava la speranza, coi passi lenti e misurati di un gesto politico non violento, cosi` mite ma cosi` dirompente in una citta` divorata dalla guerra. Chi e perche' ha ordinato quella spietata esecuzione? Dopo oltre cinque anni da quella tragica domenica 3 ottobre 1993 la giustizia italiana dovra` porsi ufficialmente queste domande. Il ministro della... (continuer)
22/1/2016 - 00:21
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Inquieto
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(1994)
dal live "In quiete" registrato per la trasmissione Acoustica di Videomusic
Ritrovo questo brano scritto per le guerre in Jugoslavia (i CSI andarono a Mostar) citato in un bel libro dedicato invece alla resistenza curda. Si intitola Kobane dentro di Ivan Grozny Compasso. Ivan è stato uno dei pochi giornalisti a visitare Kobane prima della liberazione. Scrive "Quelle donne che reclamano scelte chiare io le vedo ora, andare a combattere, coordinare le attività, segnare il percorso da seguire. Le donne nei Balcani non avevano questo ruolo ma possedevano la stessa forza. Solo che non era loro riconosciuta."
dal live "In quiete" registrato per la trasmissione Acoustica di Videomusic
Ritrovo questo brano scritto per le guerre in Jugoslavia (i CSI andarono a Mostar) citato in un bel libro dedicato invece alla resistenza curda. Si intitola Kobane dentro di Ivan Grozny Compasso. Ivan è stato uno dei pochi giornalisti a visitare Kobane prima della liberazione. Scrive "Quelle donne che reclamano scelte chiare io le vedo ora, andare a combattere, coordinare le attività, segnare il percorso da seguire. Le donne nei Balcani non avevano questo ruolo ma possedevano la stessa forza. Solo che non era loro riconosciuta."
Senza volontà senza sapere
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envoyé par Lorenzo 5/10/2015 - 23:10
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Guerre des Balkans dans les années 90
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Testo e musica / Lyrics and music / Tekst i muzika:
Zabranjeno Pušenje
Album: Radovi na cesti
Un album recente degli Zabranjeno Pušenje, questo Radovi na cesti del 2013. “Lavori in corso”, questo più o meno significherebbe il titolo originale dell'album, che però in serbocroato significa piuttosto “Lavori sulla strada”: la copertina dell'album, con due street workers al lavoro, chiarisce meglio la squisita ambiguita dell'espressione. Il “puttanaio” balcanico non è certamente terminato con gli accordi di Dayton del 1995, così come certamente non era iniziato nel 1991 con la dissoluzione della Jugoslavia, o nel 1992 con la guerra civile in Bosnia. Tutto è ancora bello là, pronto a riesplodere in due minuti; per questo, ancora nel 2013, occorre ricordare certe cose, certi fatti, certi modi di pensare e di agire. Nel medesimo album, gli Zabranjeno Pušenje hanno prima voluto ricordare... (continuer)