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C'est les journaux qui nous l'ont dit !

anonyme
C'est les journaux qui nous l'ont dit !
[fine 1915, inizio 1916]
Canzone parodistica composta da anonimo “pioupiou” francese sprofondato nel fango di una trincea nei pressi di Tilloloy , Somme.
Sull’aria de “Le pendu (de Saint Germain)” di Maurice Mac-Nab, 1891.
Il brano è riportato nel progetto storico-musicale di Denis Le Vraux e Annic Pezé intitolato “Chansons pour une ville en guerre”, dedicato alla Grande Guerra come vissuta a Trélazé nella Loira.

Su cosa dicono e non dicono i giornali di regime quando soffiano i venti di guerra.
Ne sappiamo qualcosa anche noi, oggi che si combatte alle nostre frontiere assediate da orde di feroci pirati saraceni... E pensare che qualche cretino crede ancora alla balla che siano profughi in fuga da guerre e carestie cui i paesi occidentali, come il nostro, avrebbero pure dato un pesante contributo nel passato remoto e prossimo... bah!
Faut pas croire que vous faîtes la guerre
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/6/2015 - 23:00
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Knockin' on Joe

Knockin' on Joe
[1985]
Parole e musica di Nick Cave
Dall’album "The Firstborn Is Dead", con The Bad Seeds

“Knockin’ On Joe” adopts a term used by prisoners in the U.S. to describe the desperate measures some would take to avoid hard labour while serving time: damaging their own fingers, hands, legs, like hot-headed Cool Hand Lukes. “You can’t hurt me any more!” Like many of Cave’s most lyrical moments it touches on suffering elevated to transcendence, lifted to a state of cold-eyed near-Zen, self-mutilation as a pre-emptive strike. (NickCave.com)

Un prigioniero in attesa dell’esecuzione (e l’attesa può durare anche una vita) decide di disertare, di non collaborare più con i suoi carnefici, e si rifiuta di lavare i pavimenti del “braccio della morte” con un gesto di protesta estremo, l’automutilazione.
“Knockin’ On Joe” è un espressione (un tempo?) in uso tra i detenuti nelle prigioni statunitensi ed... (continuer)
These chains of sorrow, they are heavy, it is true
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/6/2015 - 15:28
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Noi fuori

Noi fuori
[2010]
Nell’album “Fuori”
Noi fuori
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/3/2015 - 17:06
Parcours: Déserteurs
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I Don't Wanna Die

I Don't Wanna Die
[1982]
In “The Good, The Bad & The 4-Skins”, album d’esordio della band punk oi! Di London East End
I don't wanna die in World War 3.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/3/2015 - 14:55
Parcours: Déserteurs

Brudermord

anonyme
Brudermord
[1848]
Canzone di anonimo soldato dell’esercito imperiale austriaco, inorridito dall’ordine di sparar sulla sua gente ricevuto durante la repressione della rivoluzione del 1848. In quel periodo accadde effettivamente – specie durante le rivolte del 1849 nel Baden-Palatinato - che reparti dell’esercito si rifiutassero di sparare e passassero con gli insorti, ma fu un fenomeno sporadico e comunque irrilevante per l’esito finale.
Testo trovato su Volkslieder Archive
Brudermord, Brudermord!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/2/2015 - 14:27
Parcours: Déserteurs
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Le Twist Du Déserteur

Le Twist Du Déserteur
Le Twist Du Déserteur

Chanson française – Le Twist du Déserteur – Jean Arnulf – 1963
Paroles Rezvani – Cyrus Bassiak



Mon cher ami Lucien l'âne, voici une chanson de déserteur, une de plus dans les Chansons contre la Guerre, où elle va rejoindre Le déserteur de Boris Vian et des tas d'autres, y compris Joseph Porcu. Comme tu le vois dans son titre, c'est une chanson d'époque : c'est un twist. Si tu te souviens et peut-être serais-tu le seul âne à l'avoir pratiqué, le twist était une sorte de déhanchement assez douloureux auquel les danseuses et les danseurs s'astreignaient pendant qu'un chanteur (une chanteuse ou plusieurs) essayaient de se faire entendre par delà les instrumentistes eux-mêmes bien décidés à se faire entendre. Et très audacieusement, ce twist est intitulé : Le Twist du Déserteur. Très audacieux, car à l'époque, ça rigolait pas avec le service militaire. J'en tiens... (continuer)
Du plomb dans la cervelle des autres,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 7/2/2015 - 20:47
Parcours: Déserteurs
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Lavoratori soldati (o Guerra e pace)

Lavoratori soldati (<em>o</em> Guerra e pace)
[1917]
Canzone scritta da Pietro Pizzuto, siciliano di Ficarra (Messina), e Pietro Pietrobelli, veneto di Schio (Vicenza), socialisti antimilitaristi mandati a combattere nella Grande Guerra.
Testo trovato su A – Rivista Anarchica (all’interno di un articolo intitolato “La guerra dei senzapatria” a firma di Gaia Raimondi) e in una ricerca sul processo di Pradamano del 1917 pubblicata su BlogER.

I due, e con loro parecchi altri, non rinunciarono mai alla propaganda antimilitarista, nemmeno quando furono buttati in prima linea, e per giunta nei pericolosissimi reparti di punizione.
All’inizio del 1917 Pizzuto e Pietrobelli diffusero questa loro poesia - da cantarsi sulla melodia di O Gorizia, tu sei maledetta, oppure su quella de Il general Cadorna, oppure ancora di una delle canzoni di Pietro Gori (messinese pure lui come il Pizzuto, guarda caso) - insieme al manifesto della conferenza... (continuer)
Ascoltate o popolo italiano
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/12/2014 - 15:47
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脱走兵の歌

脱走兵の歌
Dassō-hei no uta
[2009]
Parole di 吉野寿 / Hisashi Yoshino
Musica degli Eastern Youth
Nell’album intitolato “歩幅と太陽”(Hohaba to taiyō, “The Pace With The Sun”)
逃げて逃げて逃げまくれ
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/12/2014 - 22:55
Parcours: Déserteurs

Lettre d'un déserteur

Lettre d'un déserteur
[1903]
Parole e musica di Gaston Dumestre (1875-1949), scrittore, poeta, paroliere, librettista e critico teatrale.
Nel repertorio di Mayol (Félix Mayol, 1872-1941), celebre cantante francese, che la interpretò per la prima volta alla Scala, rinomato music-hall parigino (3 boulevard de Strasbourg, 10e arrondissement)
Puisqu'il faut te dire, oh, maman
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/11/2014 - 11:01
Parcours: Déserteurs
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Six soldats

Six soldats
[1968]
Parole di Pierre Louki (1920-2006), nome d’arte di Pierre Varenne, attore, paroliere e cantante. Louki fu partigiano durante l’occupazione nazista e suo padre, Georges Varenne, militante comunista, fu internato ed ucciso ad Auschwitz.
Musica di Yani Spanos, nome de plume di Giannis Spanos (Γιάννης Σπανός, 1943-), compositore e paroliere greco.
Nell’album intitolato “Peut-être que…”
Trois soldats cachés
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/11/2014 - 12:11

Evviva i disertori!

Antiwar Songs Blog
Evviva i disertori!
Antiwar Songs Staff 2014-11-04 20:18:00
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Le déserteur du régiment d'Auvergne

Le déserteur du régiment d'Auvergne
dall'album "Tarentule" del 1977 ristampato su cd nel 1996

Il brano è inserito all'interno di un medley con due strumentali; Branles - Dits d'Écosse / Le Déserteur du régiment d'Auvergne / Air d'après Gaillarde d'Hassler

Les Branles viennent de l'orchésographie de Thoinot-Arbeau (1539). La chanson est tirée d'un recueil de chants de Hte-Bretagne de J.Choleau.

Instruments : violons, violoncelle, mandoloncelle, mandole, dulcimer, courteau, concertina, cymbalettes, tambour.
Voudriez-vous chanter
(continuer)
envoyé par Gianfranco Robiglio 7/10/2014 - 20:15
Parcours: Déserteurs
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Il disertore

Il disertore
Il brano è proposto dal gruppo folk piemontese del Cantovivo nel loro LP “Leva La gamba” del 1979

Dalle note di copertina del disco :

La creatività popolare, attraverso i suoi momenti più rappresentativi quali i riti, le tradizioni legate ai cicli dell’anno, le danze, le ballate, esprime una ineguagliabile capacità di accomunare al senso della storia una ricchissima dimensione poetica, magica, fantastica.

Presentando questo disco di canti, danze e ballate prevalentemente piemontesi ed occitane, vogliamo riproporre lo spirito e le strutture originali di ogni musica, pur intervenendo in una certa misura, proprio del rispetto della Tradizione Popolare con elaborazioni ed arrangiamenti nostri.

"Il Disertore" è una vecchia ballata di cui si conoscono molte varianti soprattutto in Piemonte ed in Francia. Abbiamo unito un testo piemontese ad una musica di provenienza francese.

Come per la ... (continuer)
Bel galant va pié partì për l'amore d'una bionda
(continuer)
envoyé par Gianfranco Robiglio 17/9/2014 - 22:13
Parcours: Déserteurs
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Il Volontario

Il Volontario
Il brano seguente è tratto dall’LP “Viva la Rosa” pubblicato nel 1972 dal duo Centanaro-Winderling (vedi oltre le note di copertina)

Adattamento de La chanson du déserteur, ballata francese del XV secolo.

Si tratta di 12 ballate tradizionali trasposte in lingua italiana da Luciano Noel Winderling ed eseguite per voce e due chitarre : una delle chitarre la riconoscerete perché è quella che accompagna Fabrizio De Andrè nella versione in studio della “Guerra di Piero” (la suona Vittorio Centanaro)

Della ballata del Volontario sono presenti molte varianti, ad esempio “Il disertore” presentato dal gruppo piemontese “Cantovivo” nel loro album “Leva la gamba”


Dalle note di copertina del disco



« Signore e signori Vi diamo il benvenuto alla prima di "Viva la Rosa" » con queste parole due anni fa fu presentata al pubblico genovese nel corso delle manifestazioni teatrali dello Stabile di Genova,... (continuer)
Mi son fatto soldato
(continuer)
envoyé par Gianfranco 16/9/2014 - 22:59
Parcours: Déserteurs
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War Resister

War Resister
2009
Moth nor Rust

Jeremy Dean Hinzman (born in 1979 in Rapid City, South Dakota) was the first American Iraq war resister/deserter to seek refugee status in Canada.

He enlisted in the U.S. army as a paratrooper with the 82nd Airborne Division and deserted in 2004 to avoid participating in the Iraq War. "He fled to Canada with his wife and preschool-age son. Now living in Toronto and working as a bike courier, Hinzman faces a court martial and a possible five-year prison sentence if he returns to the U.S.. Hinzman said he sought refugee status because he opposed the war in Iraq on moral grounds and thought the U.S. invasion violated international human rights standards."

He "was one of the first to have his application [for refugee status] rejected – a decision he unsuccessfully appealed to the Federal Court and the Federal Court of Appeal. His request to appeal the decision to the Supreme... (continuer)
Was born, Jeremy Hinzman, Rapid City.
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 18/8/2014 - 18:34
Parcours: Déserteurs

Hiding in the Ammunition Van

Hiding in the Ammunition Van
Una canzone appresa dall’informatrice Maysie Tucker di Salt Ash, New South Wales.
Nel disco intitolato “The Riderless Horse - An Australian Impression of World War 1” (2004) in cui i Roweth, musicisti australiani, hanno raccolto più di 30 canzoni e poesie dal primo e dal secondo fronte durante la Grande Guerra.

Canzone che racconta di disertori (questi poco accorti, visto che si vanno a nascondere nel carro delle munizioni!!!)
Le sue versioni sono molteplici perché il testo fu ripreso dalle truppe australiane durante la Grande Guerra, ma l’originale risale alle guerre anglo-boere di fine 800… C’è poi un riferimento a Timbuktu e alle truppe francesi e quindi anche alla dominazione francese nel Mali.
Have I been in battle? Have I been in gaol?
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/8/2014 - 13:53
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Comunque Dada

Comunque Dada
2014
Museica


Dada e il Cabaret Voltaire
di Domenico Letizia
L’arte dada è l’arte dell’anti-arte.

A Zurigo, nella neutrale Svizzera, nell’ambiente intellettuale cosmopolita e illuminato formato da coloro che vi avevano trovato riparo dai sanguinosi orrori della Grande Guerra, nasce l’idea di dada. Sul significato della parola dada, i dadaisti ne hanno dette tante, in assenza di vere certezze risulta comunque chiaro il valore di non senso che la parola esprime. All’inizio “Dada” è anche l’idea di una rivista. Ne progetta il tutto, lo scrittore e uomo di teatro tedesco, Hugo Ball, nella pagina di una pubblicazione di carattere artistico e letterario apparsa nel maggio 1913, con il nome di “Cabaret Voltaire”. “Il piccolo fascicolo che pubblichiamo oggi è frutto della nostra iniziativa e della collaborazione dei nostri amici in Francia, in Italia e in Russia. Esso deve indicare l’attività... (continuer)
Le quattro di notte,
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 5/8/2014 - 19:41
Parcours: Déserteurs
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Tocaia

Tocaia
[1973]
Parole e musica di Sérgio Ricardo
Nell’album - dalla copertina inequivocabile - che porta come titolo il nome dell’artista.

Tocaia, ovvero imboscata, agguato. Una canzone che, nel pieno di una feroce dittatura militare, facendo ricorso alla poesia e alla metafora ma senza nascondere nulla, nemmeno il nome, celebrava colui che fino a due anni prima era stato il nemico pubblico n. 1 del regime, il capitano dell’esercito, il disertore, il guerrigliero comunista Carlos Lamarca (1937-1971).

Fino al 1969 Lamarca non aveva dato alcun segno di insofferenza alla vita militare o di non condividere l’azione dell’esercito golpista. Poi, improvvisamente, disertò portando con sè un camion carico di armi e munizioni e si unì al gruppo armato Vanguarda Popular Revolucionária (VPR). Con la sua nuova divisa Lamarca firmò parecchie azioni eclatanti, come il sequestro dell’ambasciatore svizzero Giovanni... (continuer)
Baixava a noite na mata
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/7/2014 - 22:01
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Conscientious Objector (I Shall Die)

Conscientious Objector (I Shall Die)
[1917]
Versi di Edna St. Vincent Millay (1892-1950), poetessa e drammaturga statunitense, militante femminista. Nella raccolta intitolata “Wine from These Grapes” pubblicata nel 1934.

Musica di Lee Holdridge (1944-), compositore statunitense di origine haitiana.
Interpretata da Mary Travers – componente del trio Peter, Paul and Mary– nel suo disco del 1972 intitolato “Morning Glory”.

L’obiettore di coscienza, che sceglie qui la morte piuttosto di diventare complice dell’Orrore, è disegnato dalla poetessa Edna St. Vincent Millay come uno stalliere, un servitore della Morte, dipinta come un nobile, un potente che si sta vestendo ed armando per andare ad una battuta di caccia alla volpe, o come uno schiavista del Sud intento a prepararsi ad inseguire un negro fuggiasco… Nella realtà, la Morte sta seminando distruzione e lutto da qualche parte, forse a Cuba (l’autrice aveva bene in mente... (continuer)
I shall die
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/6/2014 - 09:29
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Desert!

Desert!
[1987]
Nell’album intitolato “IX”
Anche in “Alive in Poland” (a Katowice nel 1989) pubblicato poco prima dello scioglimento (la band si è poi ricostituita nel 2008).

Una canzone assolutamente antimilitarista e antinazionalista dalla storica band black/speed metal milanese fondata nel 1980 da Andy Panigada e Dario Carria (morto suicida poco dopo l’uscita di questo disco), con Alberto Contini alla voce.
The army always pretended to take
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/5/2014 - 15:26
Parcours: Déserteurs
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For the Taking

For the Taking
 Seven Stories Into Eight (1982)

Eddie D. Slovik fu un soldato americano, l'unico condannato a morte ed effettivamente ucciso per diserzione durante la Il guerra mondiale. 21.000 soldati vennero condannati durante la guerra per diserzione, di cui 49 condanne a morte, di cui fu eseguita solo quella di Slovik.
Americano di nascita, ma polacco di origine, con piccoli precedenti penali in adolescenza, alcuni storici osservano come la sua esecuzione abbia anche una qualche connotazione razzistica.
A Slovik, seppure senza essere in alcun modo citato nelle canzoni, è dedicato l'album Balaklava dei Pearls before swine
I still have a dream, a dream that is mine
(continuer)
envoyé par donquijote82 6/3/2014 - 18:53
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Morireis como imbeciles

Morireis como imbeciles
1985
Revolucion

1994
14 años de la polla
Morireis como imbeciles,
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 2/3/2014 - 15:33
Parcours: Déserteurs, Héros
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Don’t Sign Up for War

Don’t Sign Up for War
2002
Red Clydeside
With Dave Swarbrick

The years 1915 to 1919 saw a huge explosion of working class militancy in response to the First World War which brought Britain almost to the brink of revolution. One of the most important centres of struggle was Glasgow and the Clyde. 'Red Clydeside', a CD written and performed by Alistair Hulett, celebrates its foremost protagonist, John Maclean, and the men and women who contributed to this often neglected period of our history.

The song Don’t Sign Up For War’ is based on one of John McLean’s famous quotes during the lead up to the First World War when he encouraged young men to defer from signing up.
See thon Arthur Henderson, heid bummer o' the workin, men (1)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 9/2/2014 - 17:56
Parcours: Déserteurs
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Letter From the Government

Letter From the Government
Album: "The Undisputed Truth" (2007)



Nel ritornello cita Black Steel In The Hour of Chaos dei Public Enemy. Si tratta di una vera e propria risposta di un disertore, proprio come la CCG numero 1.

Su Rapgenius commenti e annotazioni verso per verso.
I got a letter from the government the other day
(continuer)
9/11/2013 - 23:24
Parcours: Déserteurs
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Antieroi

Antieroi
2003
Sarò pornostar
Arruolato non scherzare
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 17/9/2013 - 22:27
Parcours: Déserteurs, Héros
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Uncle Sam

Uncle Sam
[1971 ]

Album :FOG ON THE TYNE
The word of mouth has reached my ears
(continuer)
envoyé par donquijote82 6/9/2013 - 23:34
Parcours: Déserteurs
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Déserteur

Déserteur
Album: Droit dans la gueule du loup (2013)
Demain je prends la route
(continuer)
21/8/2013 - 21:31
Parcours: Déserteurs

L'amour et la boisson

Raccolta nella borgata Jourdan (Giordano) di Prali (Val Germanasca, Piemonte) da Aldo Richard, ‎cantore e custode degli antichi canti abitante a Villa di Prali.‎

‎“L’amore e il bere m’hanno fatto fare una pazzia: ho lasciato la guarnigione per amore di una ‎ragazza…”‎

Canzone ottocentesca in cui il protagonista, un povero coscritto estratto a sorte per il lungo servizio ‎militare, diserta con la speranza che la sua bella possa riscattarlo per denaro. Speranza vana: ‎beccato dai gendarmi senza foglio di congedo viene condannato a morte e sarà giustiziato dal suo ‎stesso sergente
Il brano risale probabilmente all’epoca in cui fu in vigore la legge Gouvion-Saint-Cyr, promulgata ‎da Luigi XVIII nel 1818, che prevedeva il reclutamento attraverso l’ingaggio e l’estrazione a sorte ‎ed una durata della ferma di 6 anni (che aumentava indefinitamente in caso di guerra). La legge ‎prevedeva anche... (continuer)
L'amour et la boisson
(continuer)
envoyé par Bernart 9/8/2013 - 09:41
Parcours: Déserteurs
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Follow Your Girl (Soldier John)

Follow Your Girl (Soldier John)
1994 Hag songs
Well, my name is Soldier John
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 18/7/2013 - 19:38
Parcours: Déserteurs
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Lungo la linea del Don

Lungo la linea del Don
[2013]

Album: Mat e Famat

I passi stanchi degli alpini del Don si trasformano nella corsa di un figlio che ha ancora molte cose da insegnare ad un padre che lo sta a guardare, mentre fugge lontano.
Piangono le scarpe dei vecchi alpini lungo la linea del Don
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 10/6/2013 - 20:04
Parcours: Déserteurs
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Kabul

Kabul
[2013]

Album:Hai in mente un koala?
Salgo sul treno tra tuoni e bagliori
(continuer)
envoyé par adriana 10/4/2013 - 08:05
Parcours: Déserteurs

Il disertore del lavoro

Il disertore del lavoro
[2013]
Parole e musica del proletariato
(Ma siccome il proletariato s'è rotto i coglioni,
la musica ancora non l'ha scritta).

Cittadine! Cittadini!

Il Comitato per l'Elezione di Ahmed il Lavavetri a presidente della Repubblica di Bananas sottopone alla vs. stimata attenzione questa composizione del ns. spett.le beniamino, la quale pone l'accento sul rifiuto del lavoro (salariato o “indipendente” che sia, dato che -comunque- sempre della stessa merda si tratta). Poiché di una vera e propria diserzione si tratta, e delle maggiori. In tempi in cui, oramai, gli eserciti di leva sono pressoché scomparsi, la vera diserzione dovrebbe esser fatta dalla vera guerra, quella che presiede del resto a tutte le altre: la guerra del lavoro, della schiavitù quotidiana, della vita consegnata al padrone, dell' “economia”, del “mercato”.
Per questo motivo il nostro Ahmed si impegna costantemente: basta... (continuer)
In piena facoltà,
(continuer)
envoyé par Comitato per l'elezione di Ahmed il Lavavetri a presidente della Repubblica di Bananas 5/4/2013 - 08:46
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The Deserter

The Deserter
[2012]
Lyrics & Music by Tommaso Cuneo
Album: An Age Thing

Testo e Musica di Tommaso Cuneo
Album: An Age Thing
Have you got a smoke?
(continuer)
envoyé par giorgio 24/2/2013 - 12:21
Parcours: Déserteurs
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La bici e gli spari

Album: 1941

Di questo gruppo abbiamo trovato solo un canale youtube e una scarna pagina Facebook. In attesa di avere notizie più precise comunque pubblico questa bella canzone
Guarda la salita e la pianura dove distese di diamanti fan luccicare i miei pedali
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 9/2/2013 - 10:31
Parcours: Déserteurs
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La chanson du déserteur

anonyme
La chanson du déserteur
Julien Tiersot, Chansons Populaires recueillies dans les Alpes Françaises

E, forse, caro Riccardo, questa è proprio una delle possibili fonti cui deve aver ‎attinto Yvon Guilcher per la sua Les chemins de la guerre…Qui la versione più antica forse risale addirittura alla Guerra dei Cent'anni ma in seguito il testo sopravvisse - questo che contribuisco potrebbe riferirsi alle guerre del 6/700 o a quelle napoleoniche o a chissà quali altre - vuoi perchè l'inimicizia tra francesi ed inglesi è cosa antica e perdurante nei secoli, vuoi perchè in ogni angolo del mondo dove c'è una guerra c'è anche un disertore... [Dead End]‎
Canzone popolare di autore anonimo presente nella raccolta “Chansons Populaires recueillies dans les ‎Alpes Françaises (Savoie et Dauphiné)” curata da ‎‎Julien Tiersot (1857-1936) e pubblicata nel 1903 ‎‎(rieditata nel 1979).



Julien Tiersot è stato un importante musicologo... (continuer)
LA CHANSON DU DÉSERTEUR
(continuer)
envoyé par Dead End 9/1/2013 - 14:24

Monsieur l'Dauphin pardonne (Les trois dragons)

anonyme
La versione dei Mélusine, dall’album “La prison d’amour” del 1976‎
Monsieur l'Dauphin pardonne (Les trois dragons)
Questa ha davvero un bel lieto fine…‎
LES TROIS GENS D'ARMES
(continuer)
envoyé par Dead End 8/1/2013 - 09:56
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The Deserter

The Deserter
[2010]
Lyrics by Sumanth Gopinath
Music by The Gated Community
Album: Power to My Friends

This song was inspired by an 18th-century French pre-revolutionary play about an army deserter, and uses the murder ballad genre to make an antiwar critique.
Last night I left the army,
(continuer)
envoyé par giorgio 2/12/2012 - 09:50
Parcours: Déserteurs
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Vai soldato vai

Riceviamo dall'Ufficio Stampa del Congresso di Stato della Repubblica di San Marino la seguente rettifica che volentieri pubblichiamo, facendo però naturalmente presente che andrebbe piuttosto inoltrata all'autore dell'opera citata nell'introduzione.

In merito alla notizia pubblicata sul Vostro sito Internet, relativa a uno stato di guerra fra la Repubblica di San Marino e l'Austria il 3 giugno 1915, si informa che tale notizia risulta priva di ogni fondamento.

Mentre risponde al vero che il clima sammarinese di quegli anni risentiva del forte dibattito fra interventisti e neutralisti, e che il Governo di San Marino non nascondeva le proprie simpatie per la parte italiana del conflitto, da accurate ricerche storiche effettuate presso l’Archivio e la Biblioteca di Stato risulta che nessuno degli studiosi che si sono occupati del periodo in questione parla di dichiarazione di guerra: piuttosto... (continuer)
CCG Staff 8/11/2012 - 15:54
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Canzone della marcia della pace

Canzone della marcia della pace
Chanson italienne - Canzone della marcia della pace - Cantacronache - 1961
Texte de Franco Fortini

Improvisée en septembre 1961 de Franco Fortini et Fausto Amodei pendant la marche de la paix Pérouse-Assise, une « manifestation populaire contre l'impérialisme, le racisme, le colonialisme, l'exploitation. » Gravée par Maria Monti dans "Le canzoni del no" (1966) (« Les Chansons du non »), cette chanson provoqua la saisie du disque entier et Fortini subit un procès dont il fut cependant acquitté bientôt.
(de "Chansons italiennes de protestation - 1794/1974 - De la Révolution Française à la répression chilienne", par Giuseppe Vettori, Paperbacks poeti/26, Newton Compton Éditeurs, 1974)

Quand même, je trouve que le premier couplet est terriblement d'actualité quand il dit :

« Si Berlin appelle
Dis-lui qu'il aille se faire pendre
Crever pour les riches
Non merci ! On ne marche plus ! »

C'est... (continuer)
CHANSON DE LA MARCHE POUR LA PAIX
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 9/10/2012 - 22:25
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Le déserteur

Le déserteur
CORSO / CORSICAN - U Pomontincu

Questa hè a me traduzzione litterale di u testu francese di “U disertore”, a canzona antimilitarista più celebre di tutta a storia. Forse pudia adattà una traduzzione italiana, chì ci stà megliu pè cantàlla in corsu, ma hò preferitu andà appressu à u testu originale, cambiendu sultanto a Provenza cù a Corsica (forse pè Boris Vian a Corsica un facia micca parte di a Francia, e sò d'accordu). “U disertore” fubbe scritta da Boris Vian e messa in musica da Harold Berg ind'u 1954, dopu a mazzata che i francesi chjapponu da i vietnamiti à Dien-Bien-Phu; a canzone fubbe subitu censurata e schjuppò u scandalu. Cum'è chè scrisse Boris Vian ind'una lettera aperta à un cunsiglieru municipale di Parigi, “a me canzone unn'hè micca antimilitarista, hè violentamente pro-civili”. Censurata e dimenticata malgradu a versione addulcita di Mouloudji, a canzona fubbe riscoperta... (continuer)
U DISERTORE
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 2/10/2012 - 01:04
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Asker kaçakları

Asker kaçakları
Turchia: due musiciste del Grup Yorum torturate dalla polizia

Alcuni giorni fa la Polizia ha arrestato e torturato due musiciste del Grup Yorum, nota band della sinistra radicale turca. Un episodio che svelerebbe la brutalità della repressione di Ankara contro minoranze e opposizioni politiche. Se solo i media ne parlassero...

Due musiciste del Grup Yorum, storica formazione folk di sinistra della Turchia, sono state arrestate e torturate dalle forze di sicurezza di Ankara che da tempo perseguitano i componenti della band molto attiva a fianco dei movimenti che contestano il regime nazionalista e islamico di Tayyip Erdogan.

continua su contropiano
27/9/2012 - 22:18
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Signorsì! Signornò!

2012

Dedicata a tutti gli sfigati che, come me, hanno dovuto subire un intero anno di naja.
Quante belle divise, quanti bei soldatini,
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envoyé par DoNQuijote82 26/9/2012 - 13:55
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Il disertore

Appare in sogno 2007
Nell'acqua che inalo
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envoyé par DonQuijote82 1/9/2012 - 10:44
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Sonetto n. 3: E se provassi a andarmene di qui...

Sonetto n. 3: E se provassi a andarmene di qui...
L'arpa dai fili di ferro 2012

L' 8 maggio 2012 ha visto la luce il nuovo album di Aldo Granese & la Diaspora Band dal titolo: “L'arpa dai fili di ferro”.

“L'arpa dai fili di ferro” ispira il proprio titolo a “Die Drahtharfe” raccolta poetica di Wolf Biermann del 1965, pur non avendo, però, alcun punto di contatto con tale opera. Del grande autore tedesco intende ricalcare la caustica irriverenza e la patetica indignazione nei confronti di un mondo infame che non ha pietà e rispetto per nessuno. Questo concept narra la storia di due giovani promessi sposi immaginata in Germania ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma trasportabile nel contesto spazio-temporale di qualsiasi altra guerra. Il racconto è affidato a una serie di sonetti introduttivi alle varie canzoni, che invece costituiscono i momenti ”lirico-contemplativi” della vicenda. Si parte da una totale sfiducia nei confronti... (continuer)
E se provassi a andarmene di qui?!
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 31/8/2012 - 15:39
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Deserter's Song

Deserter's Song
da Fuck death 2011
Like a thief in the day
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envoyé par DoNQuijote82 23/8/2012 - 13:21
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Le déserteur

Le déserteur
MONSIEUR LE PRESIDENT HOLLANDE
Il rifacimento di Gavroche (2012) dedicato al neoeletto presidente socialista.
MONSIEUR LE PRESIDENT HOLLANDE
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envoyé par Lorenzo & Adriana - Gavroche Fan Club 10/8/2012 - 23:04
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Fuoco e mitragliatrici e Valzer dei disertori

anonyme
Fuoco e mitragliatrici <i>e</i> Valzer dei disertori




La prima parte della canzone riprende parole presenti anche in altri testi legati alla Grande Guerra. La presenza del termine "disertori" nella strofa finale potrebbe essere il risultato di un fraintendimento nella trasmissione del testo.
La seconda parte è un'aria sul ritmo di un valzer che si caratterizza per una struggente bellezza, la cui intensità è aumentata dalla perizia dei due esecutori. [Alberto Farina 4-4-2023]
I DISERTORI
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envoyé par DonQuijote82 9/7/2012 - 15:05
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Fiore amore disertore

Fiore amore disertore
superba!!!!!!!!bellissima!!!!!
loredana 24/6/2012 - 22:02
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Desertören

Desertören
d'après la version italienne de Riccardo VENTURI
de la chanson suédoise – Desertören – Cornelis Vreeswijk – 1972
Texte de Lars Forsell – Musique de Boris Vian et Harold Berg.

Quand Marcia Rosati, la « Trouvetout » nous l'a proposée du rythme des vers et bien évidemment du titre, il nous est venu le soupçon, transformé en certitude au vu de la vidéo de la chanson. Il s'agissait bien du « Déserteur suédois », chanté sur la musique (arrangée) de Boris Vian et Harold Berg, mais avec un texte totalement original. Un texte tout-à-fait à la Vreeswijk soit dit en passant à ceux qui ont la chance de connaître cet Hollandais qui s'est mis à écrire et à chanter en suédois. Tout simplement un grand de la chanson d'auteur de tous les temps. [R.V.]
LE DÉSERTEUR (suédois)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 8/6/2012 - 21:50
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Canzone della marcia della pace

Canzone della marcia della pace
Scopro soltanto ora di essere anche in questa pagina...grazie! Giulio
4/5/2012 - 14:21
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Eroi nel vento

Eroi nel vento
Il titolo corretto sarebbe "Eroi nel vento", al plurale; Eroe nel vento è il titolo che compare in effetti su Desaparecido, ma si tratta di uno storico errore di stampa, e d'altronde in tutti gli altri album (live, raccolte e rifacimenti vari) compare sempre al plurale.
E stando al video il titolo è riferito ai kamikaze (="vento divino") giapponesi della 2a guerra mondiale.
Paul 27/4/2012 - 14:04
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Le déserteur

Le déserteur
KELARTICO / KELARTIC / KELARTIEN [2] - Riccardo Venturi

La medesima versione in kelartico scritto nell'apposito alfabeto cirillico modificato. Il kelartico può scriversi anche con una forma adattata dell'alfabeto greco. Presto sarà possibile imparare il kelartico grazie al sito (in costruzione) kelartico.com.
ТО ДЕЗЕРТŌР
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 13/4/2012 - 01:07
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Cinque tedeschi ad Albinea

Cinque tedeschi ad Albinea
(L. S. Bertolini/ M. Ghiacci)
Luca Serio Bertolini: voce, chitarra elettrica, distorsioni Massimo Ice Ghiacci: voce, chitarra elettrica, basso, elettronica

(Modena City Ramblers)

Da un articolo de 'il Manifesto' del 18 novembre 2001, a firma Guido Ambrosino:

"Nel 1944 il marconista Hans Schmidt arrivò a Villa Calvi di Albinea con una compagnia, di trasmissioni della Luftwaffe, l'aviazione militare tedesca. Cercò un contatto con i partigiani ed ebbe fortuna: in un casolare vicino abitava una ragazza che faceva da staffetta. Si incontrò cinque volte con partigiani della 37a brigata Gap, passandogli armi e munizioni.

Il suo piano era quello di consegnare alla Resistenza il centro di trasmissioni, con le armi, le radio e tutto il prezioso materiale. Lui, e altri soldati d'accordo con lui, sarebbero diventati il nucleo iniziale di una formazione che avrebbe raccolto altri disertori tedeschi.... (continuer)
Cinque tedeschi ad Albinea
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 28/3/2012 - 11:36
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Firecracker

Firecracker
‎[1996]‎
Album “Suburban Teenage Wasteland Blues”‎
The other day I swear to God
(continuer)
envoyé par Bartleby 21/3/2012 - 11:45
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Partí

Partí
(habanera antimilitarista)
Album: "POR LA CAUSA" - 2006
Cutillas y los autónomos

Jesús Cutillas ha sido, y es, un militante activo de la insumisión –con todas sus consecuencias– y así lo deja claro en la "Habanera insumisa" a la que él y su hermano Pepe titulan "Partí".

Fernando Lucini
Partí una triste mañana
(continuer)
15/3/2012 - 23:13
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Ponte de Priula

anonyme
Ponte de Priula
di ponte di priula vi è anche una versione corale eseguita dal coro valcavasia
24/2/2012 - 21:06
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Monument aux déserteurs

Monument aux déserteurs
[2012]

Album: Le Déserteur
Voilà enfin les lumières de ma ville
(continuer)
envoyé par adriana 23/2/2012 - 07:49
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Ballad of Vic Williams

Ballad of Vic Williams
‎[1991]‎
Dall’EP “Living In The Rubbish”‎

Prima guerra del Golfo. Il soldato britannico Vic Williams, 28 anni, sparì dalla base di Dortmund in ‎Germania il giorno prima della partenza del suo contingente per il Golfo Persico. Lasciò scritto che ‎disertava perché non vedeva la ragione di andare a combattere e a rischiare la pelle per difendere gli ‎interessi di sceicchi e petrolieri. Per due mesi e mezzo riuscì a sfuggire alla cattura della polizia ‎militare che gli dava la caccia, e intanto fece diverse apparizioni e rilasciò diverse dichiarazioni in ‎alcuni meeting contro la guerra. Poi si costituì in una base dell’esercito di sua maestà. Le autorità ‎sostengono che all’epoca Vic Williams fu l’unico soldato in servizio effettivo a disertare ma in ‎realtà i soldati britannici che si rifiutarono di andare in quella guerra furono alcune decine, solo che ‎se ne restarono nascosti in Gran Bretagna... (continuer)
Not for me
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/1/2012 - 13:41
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