Definire D Orazio, pace all anima sua, solo per essere stato batterista e paroliere all occasione senza menzionare il fatto che Stefano si è anche occupato della parte imprenditoriale e della gestione in primis quasi da direttore dell azienda Pooh ,è da ignorante. Dietro alle critiche negative sulla figura di Stefano si cela soltanto una persona anti Pooh che vede solo quello che vuol vedere o sentire. Meglio invece i gruppi attuali dalla dubbia morale e pulizia di animo. I Pooh sono puliti,mai uno scoop su di loro e mai una notizia su co sumo di droghe o altro
buona musica
18/12/2021 - 18:38
Chi ha scritto quelle frasi su d'Orazio non capisce una mazza
A me pare un commento del tutto superficiale, anche perche’ sembra che “gli altri tre” siano dei pupazzotti inermi nelle mani di due autori che se le danno (metaforicamente) di santa ragione. I testi delle canzoni dei Pooh rappresentano storie di vita vissuta, foto di attimi o scene da film, spesso contraddistinte dal carattere intimo e talvolta anche da quello epico. I racconti hanno i loro contesti, che non necessariamente rappresentano categorie concettuali o posizioni ideologiche definite, specie nei pezzi di D’Orazio.
Nel caso di specie, poi, sembra del tutto chiara la rappresentazione di uno stato di disagio che porterebbe inutilmente a ricercare una (rapida, ma fallace) soluzione nei “tentacoli” e nelle “lucciole” che si trovano dall’altra parte del muro, ma che “non fanno giorno” e che non rendono felice neanche il destinatario della lettera (“e non sei contento nenche tu”). Conscio... (continuer)
IL CASO PARADOSSALE DI ZAFAR BHATTI:
DOPO L’ERGASTOLO ANCHE LA CONDANNA A MORTE
Gianni Sartori
Verso la fine del settembre 2014 il pastore protestante Zafar Bhatti era stato al centro di un piccolo “giallo” quando si diffuse la notizia (dell’agenzia Fides) che era stato assassinato da un poliziotto. L’ uomo, arrestato per blasfemia, si trovava in prigione. Con lui, sempre secondo l’agenzia Fides, sarebbe stato ucciso anche Muhammad Asghar, in carcere per la stessa ragione. Bhatti era accusato di aver inviato SMS blasfemi, ma per il suo avvocato, così come per i famigliari, qualcuno gli aveva teso una trappola per incastrarlo.
All’epoca le accuse e le condanne per blasfemia in Pakistan stavano decollando. Se nel 2001 se ne registrava solo una, nel 2011 erano state almeno un’ottantina. In genere si trattava (e si tratta) di un pretesto. Si accusa per colpire qualcuno con cui si ha una questione... (continuer)
Polish song with almost the same title : « Berlin 1913 » by Leszek DŁUGOSZ:
Leszek DÅugosz - Berlin 1913 to the poem Julian Tuwim.
Ponownie powróciÅam do mojej kochanej poezji oraz cudonwego Pana Leszka DÅugosza -aktora, literata, kompozytora, pianisty i jedenego z najbardziej znanych po...
O, smętne, śnieżne nevermore! Dni utracone, ukochane! Widzę cię znów w Cafe du Nord W mroźny, mglisty poranek. Strach, słodki strach od stóp do głów, Dygot błękitnych, czułych nerwów, I sen był znów, i list był znów: Mgła legendarnych perfum. Lecz nie ma mnie i nie ma mnie, I nigdy w życiu mnie nie będzie. Zostanę w liście, zostanę w śnie, W tkliwej, śnieżne) legendzie. Nic o tym nie wiesz. Czekasz, drżąc. Dzień sennie sypie się i szepce. Ach, serce moje i młodość mą W srebrnej nosisz torebce. Wczoraj? A co to było? Tak: Carmen, kareta, wino, walce... Mignęło w oczach. Nie - to ptak, Wyszyty... (continuer)
Chanson allemande – Ballade vom gut Kirschenessen – Wolf Biermann – 1989-90
Le Mur était tombé depuis peu et en février 1990, lors d’un concert à Altona, Hambourg (la ville du martyr antifasciste Bruno Tesch et des nombreux autres qui ont été tués par les nazis durant l’été 1932), Wolf Biermann chanta, entre autres, cette belle ballade dédiée à un de ses amis, également martyr du totalitarisme : Robert Havemann.
Robert Havemann (1910-1982) était chimiste. À l’avènement du nazisme, il était déjà chercheur universitaire à l’Institut Kaiser Wilhelm. Pas de chance, Robert Havemann était communiste, et pas seulement cela ; il devint rapidement un membre actif de la Widerstand, la résistance allemande. Arrêté par la Gestapo en 1943, il fut condamné à mort, mais l’exécution de la sentence fut continuellement reportée, grâce à l’intercession de certains de ses anciens collègues qui firent croire... (continuer)
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