Franz è il mio nome
[1976]
Testo e musica di Edoardo Bennato
Da "La torre di Babele"
La torre di Babele è il 4° album in studio di Edoardo Bennato. Sia testi che musiche sono di Edoardo Bennato, così come gli arrangiamenti, eccetto la numero 2, Venderò, il cui testo è stato composto da Eugenio Bennato, fratello dell'autore. Disco di successo grazie alla canzone trainante (cantautore,ironica sbeffeggiatura del culto della personalità dei musicisti impegnati), si presenta come una raccolta di pezzi a tinte scure, quasi grotteschi, proseguendo la poetica surreale del precedente lp Io che non sono l'imperatore.I testi spaziano dalla crisi della Germania del muro, spaccata in due da due regimi speculari (Franz è il mio nome), ad allusioni non tanto velate sulla connivenza fra dittature sudamericane e governi democratici occidentali (Fandango), attacchi al perbenismo (Quante brave persone) e quadretti di delirio... (continuer)
Testo e musica di Edoardo Bennato
Da "La torre di Babele"
La torre di Babele è il 4° album in studio di Edoardo Bennato. Sia testi che musiche sono di Edoardo Bennato, così come gli arrangiamenti, eccetto la numero 2, Venderò, il cui testo è stato composto da Eugenio Bennato, fratello dell'autore. Disco di successo grazie alla canzone trainante (cantautore,ironica sbeffeggiatura del culto della personalità dei musicisti impegnati), si presenta come una raccolta di pezzi a tinte scure, quasi grotteschi, proseguendo la poetica surreale del precedente lp Io che non sono l'imperatore.I testi spaziano dalla crisi della Germania del muro, spaccata in due da due regimi speculari (Franz è il mio nome), ad allusioni non tanto velate sulla connivenza fra dittature sudamericane e governi democratici occidentali (Fandango), attacchi al perbenismo (Quante brave persone) e quadretti di delirio... (continuer)
Franz è il mio nome e vendo la libertà
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 1/4/2007 - 17:29
Parcours:
Le Mur de Berlin, 1961-1989
Berlin ce jour-là
Dal sito
ADAMO in Italiano
ADAMO in Italiano
Le drapeau de tes yeux
(continuer)
(continuer)
envoyé par Davide Costa 4/10/2006 - 04:58
Parcours:
Le Mur de Berlin, 1961-1989
Checkpoint Charlie
[1984]
Lyrics and music by Steven van Zandt
Testo e musica di Steven van Zandt
da/from "Voices of America"
Il Checkpoint Charlie era un valico di frontiera berlinese. In funzione dal 1945 al 1990, collegava il settore di occupazione sovietico (quartiere di Mitte) con quello americano (quartiere di Kreuzberg).
Era situato sulla Friedrichstraße, all'altezza dell'incrocio con Zimmerstraße. Era utilizzato solo da militari, diplomatici e cittadini stranieri in visita a Berlino.
Dopo la riunificazione il punto di controllo venne abbattuto e, tranne il museo del Muro, non rimaneva alcuna traccia della sua esistenza. Il 13 agosto 2000 ne venne inaugurata una ricostruzione fedele, divenuta in breve tempo di grande richiamo turistico.
Presso il Checkpoint Charlie ebbero alcune fughe molto spettacolari dalla DDR. Nei pressi, il 17 agosto 1962, fu colpito e lasciato morire dissanguato il diciottenne... (continuer)
Lyrics and music by Steven van Zandt
Testo e musica di Steven van Zandt
da/from "Voices of America"
Il Checkpoint Charlie era un valico di frontiera berlinese. In funzione dal 1945 al 1990, collegava il settore di occupazione sovietico (quartiere di Mitte) con quello americano (quartiere di Kreuzberg).
Era situato sulla Friedrichstraße, all'altezza dell'incrocio con Zimmerstraße. Era utilizzato solo da militari, diplomatici e cittadini stranieri in visita a Berlino.
Dopo la riunificazione il punto di controllo venne abbattuto e, tranne il museo del Muro, non rimaneva alcuna traccia della sua esistenza. Il 13 agosto 2000 ne venne inaugurata una ricostruzione fedele, divenuta in breve tempo di grande richiamo turistico.
Presso il Checkpoint Charlie ebbero alcune fughe molto spettacolari dalla DDR. Nei pressi, il 17 agosto 1962, fu colpito e lasciato morire dissanguato il diciottenne... (continuer)
Checkpoint Charlie
(continuer)
(continuer)
21/1/2006 - 11:27
Parcours:
Le Mur de Berlin, 1961-1989
Berlin
[April 2004]
Lyrics and music by David Rovics
From the album, or song collection, "For the moment"
http://www.davidrovics.com
April, 2005
I had a great show a while back in Olympia, Washington and met Pat Maley there. I was recording a few new songs at his studio to put on the web, and at some point he suggested that I put out my next CD on his label, Yoyo Records. Thinking that to be a great idea, I went about figuring out what I wanted to do about that, and this is the end result.
Four cities were involved in this decisively non-Luddite production. I recorded vocal and guitar tracks in Houston, and Kristine Pettersen (Thistle) did harmony vocals later in the same place, Sugar Hill Studios with John Griffin engineering. I sent the sound files up to Boston and in Tenitus Studios my friend Sean Staples laid down bass, mandolin, bouzouki, electric guitar, dobro and nylon string guitar... (continuer)
Lyrics and music by David Rovics
From the album, or song collection, "For the moment"
http://www.davidrovics.com
April, 2005
I had a great show a while back in Olympia, Washington and met Pat Maley there. I was recording a few new songs at his studio to put on the web, and at some point he suggested that I put out my next CD on his label, Yoyo Records. Thinking that to be a great idea, I went about figuring out what I wanted to do about that, and this is the end result.
Four cities were involved in this decisively non-Luddite production. I recorded vocal and guitar tracks in Houston, and Kristine Pettersen (Thistle) did harmony vocals later in the same place, Sugar Hill Studios with John Griffin engineering. I sent the sound files up to Boston and in Tenitus Studios my friend Sean Staples laid down bass, mandolin, bouzouki, electric guitar, dobro and nylon string guitar... (continuer)
I saw it in a photo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 8/1/2006 - 22:08
Parcours:
Le Mur de Berlin, 1961-1989
Tuttapposto
da "Curre curre guagliò" (1993)
La caduta del Muro di Berlino che doveva portare alla fine della storia, tutto a posto... e invece no... la pace terrificante è ancora peggio della guerra fredda, e comunque anche le guerre "calde" non mancano, dalla Jugoslavia al Sahara Occidentale.
La caduta del Muro di Berlino che doveva portare alla fine della storia, tutto a posto... e invece no... la pace terrificante è ancora peggio della guerra fredda, e comunque anche le guerre "calde" non mancano, dalla Jugoslavia al Sahara Occidentale.
Seh, yes, everything is gonna be...
(continuer)
(continuer)
Futura
(1980)
«Il testo di Futura nacque come una sceneggiatura, poi divenuta canzone. La scrissi una volta che andai a Berlino. Non avevo mai visto il Muro e mi feci portare da un taxi al Check Point Charlie, punto di passaggio tra Berlino Est e Berlino Ovest. Chiesi al tassista di aspettare qualche minuto. Mi sedetti su una panchina e mi accesi una sigaretta. Poco dopo si fermò un altro taxi. Ne discese Phil Collins che si sedette nella panchina accanto alla mia e anche lui si mise a fumare una sigaretta. In quei giorni a Berlino c'era un concerto dei Genesis, che erano un mio mito. Tanto che mi venne la tentazione di avvicinarmi a Collins per conoscerlo, per dirgli che anch'io ero un musicista. Ma non volli spezzare la magia di quel momento. Rimanemmo mezz'ora in silenzio, ognuno per gli affari suoi. In quella mezz'ora scrissi il testo di Futura, la storia di questi due amanti, uno di Berlino... (continuer)
«Il testo di Futura nacque come una sceneggiatura, poi divenuta canzone. La scrissi una volta che andai a Berlino. Non avevo mai visto il Muro e mi feci portare da un taxi al Check Point Charlie, punto di passaggio tra Berlino Est e Berlino Ovest. Chiesi al tassista di aspettare qualche minuto. Mi sedetti su una panchina e mi accesi una sigaretta. Poco dopo si fermò un altro taxi. Ne discese Phil Collins che si sedette nella panchina accanto alla mia e anche lui si mise a fumare una sigaretta. In quei giorni a Berlino c'era un concerto dei Genesis, che erano un mio mito. Tanto che mi venne la tentazione di avvicinarmi a Collins per conoscerlo, per dirgli che anch'io ero un musicista. Ma non volli spezzare la magia di quel momento. Rimanemmo mezz'ora in silenzio, ognuno per gli affari suoi. In quella mezz'ora scrissi il testo di Futura, la storia di questi due amanti, uno di Berlino... (continuer)
Chissà chissà domani
(continuer)
(continuer)
×
Testo originale tedesco di Carlo Karges
Testo inglese di Kevin McAlea
Musica di Uwe Fahrenkrog-Petersen
German Lyrics by Carlo Karges
English Lyrics by Kevin McAlea
Music by Uwe Fahrenkrog-Petersen
Deutsche Worte von Carlo Karges
Englische Worte von Kevin McAlea
Musik von Uwe Fahrenkrog-Petersen
99 Luftballons è stata una famosa canzone di protesta dell'epoca della Guerra fredda, eseguita dalla cantante tedesca Nena (nome d'arte di Gabriele Susanne Kerner, nata a Hagen nel 1960). Originariamente cantata in lingua tedesca, fu poi reincisa in inglese con il titolo di 99 Red Balloons. Il successo della canzone fu planetario: scalò le classifiche in Germania occidentale, mentre l'anno successivo alla sua uscita (1984) si piazzò al secondo posto dell' "American Billboard Hot 100". La versione inglese salì in testa all' Uk Singles Chart, mentre la versione originale tedesca rimase... (continuer)