Au nom des droits de l'homme
[1993]
Parole di Michel Jourdan e Jacques Demarny
Musica di Enrico Macias e Jacques Revaud
Parole di Michel Jourdan e Jacques Demarny
Musica di Enrico Macias e Jacques Revaud
Au nom des droits de l'homme
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envoyé par Bernart 27/6/2013 - 14:37
Apprendre à vivre ensemble
[1995?]
Parole di Didier Barbelivien (1954-), autore e compositore francese.
Musica di Enrico Macias
Parole di Didier Barbelivien (1954-), autore e compositore francese.
Musica di Enrico Macias
Apprendre à vivre ensemble
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envoyé par Bernart 27/6/2013 - 14:26
Aimez-vous les uns les autres
[1977]
Parole di Pierre Delanoë (1918-2006), grande liricista francese autore di tante canzoni presenti su questo sito, da C'est pas ma faute si j'ai pas fait Verdun a Je chante avec toi liberté a L'orange (detto che questa interpretata da Macias forse non è delle sue migliori…)
Musica di Enrico Macias
Dall’album “Aimez-vous les uns les autres”
Parole di Pierre Delanoë (1918-2006), grande liricista francese autore di tante canzoni presenti su questo sito, da C'est pas ma faute si j'ai pas fait Verdun a Je chante avec toi liberté a L'orange (detto che questa interpretata da Macias forse non è delle sue migliori…)
Musica di Enrico Macias
Dall’album “Aimez-vous les uns les autres”
Un soir dans mon rêve j´ai vu
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envoyé par Bernart 27/6/2013 - 14:13
À la face de l'humanité
[1972]
Parole di Jacques Lanzmann (1927-2006), scrittore e liricista francese.
Musica di Enrico Macias
Dall’album “À la face de l'humanité”
Parole di Jacques Lanzmann (1927-2006), scrittore e liricista francese.
Musica di Enrico Macias
Dall’album “À la face de l'humanité”
Ils criaient du fond de leur cœur
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envoyé par Bernart 27/6/2013 - 13:46
Il fait soleil dans le monde
[1978]
Testo trovato su Bide & Musique, la webradio dedicata alle canzoni che hanno fatto “un bide”, ossia – come si dice da noi - un fiasco.
Davvero terribile! Testo recitato su di un tappeto sonoro simile alle Variazioni Goldberg di Bach!
Urge bollino “Bleah!”
Testo trovato su Bide & Musique, la webradio dedicata alle canzoni che hanno fatto “un bide”, ossia – come si dice da noi - un fiasco.
Davvero terribile! Testo recitato su di un tappeto sonoro simile alle Variazioni Goldberg di Bach!
Urge bollino “Bleah!”
Il fait soleil quelque part dans le monde
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envoyé par Dead End 16/1/2013 - 08:19
SOS
[1983]
Autori e compositori: R. Chrétien, M. Cenni
Testo trovato su Bide & Musique
Questa almeno non era prodotta dalla Disney, come invece Mon plus beau rêve… Non so però se riesce ad evitarsi comunque il bollino “BLEAH!”
Autori e compositori: R. Chrétien, M. Cenni
Testo trovato su Bide & Musique
Questa almeno non era prodotta dalla Disney, come invece Mon plus beau rêve… Non so però se riesce ad evitarsi comunque il bollino “BLEAH!”
S.O.S, c'est un appel de détresse,
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envoyé par Dead End 28/11/2012 - 15:15
Tanti auguri
il fascista Lucio Battisti? ma dai, non era mica una leggenda?
Se ne discute ampiamente qui :) [CCG Staff]
30/1/2012 - 13:07
Такого, как Путин!
Guardate che questa non è una canzone satirica. E' seria.
Andrea 13/10/2011 - 18:03
O è Natale tutti i giorni
1992
Sulla musica di "More than Words", immarcescibile ballatona pop degli Extreme
Interpretata anche da Irene Grandi
La storia di questa canzone risale al 1992, Luca ed io stavamo facendo le prove del nostro mitico tour insieme, eravamo a Bologna. Giravamo in macchina di notte e alla radio si sentiva sempre quel pezzo degli Extreme che andava forte. Luca mi disse facciamo una cover al volo così abbiamo una canzone natalizia per i palasport che avremmo girato a dicembre. Il giorno dopo a casa sua dopo un caffè scrivemmo il testo a velocità supersonica e lo mandammo agli editori degli Extreme per l'approvazione che arrivò in un paio di giorni. Registrammo il pezzo nello studio di Mauro Malavasi, e mi sa che quella è stata la prima volta in vita mia che mi cimentavo con una canzone molto melodica e così essenziale, fatta solo con una chitarra e due voci. Credo che nella registrazione originale... (continuer)
Sulla musica di "More than Words", immarcescibile ballatona pop degli Extreme
Interpretata anche da Irene Grandi
La storia di questa canzone risale al 1992, Luca ed io stavamo facendo le prove del nostro mitico tour insieme, eravamo a Bologna. Giravamo in macchina di notte e alla radio si sentiva sempre quel pezzo degli Extreme che andava forte. Luca mi disse facciamo una cover al volo così abbiamo una canzone natalizia per i palasport che avremmo girato a dicembre. Il giorno dopo a casa sua dopo un caffè scrivemmo il testo a velocità supersonica e lo mandammo agli editori degli Extreme per l'approvazione che arrivò in un paio di giorni. Registrammo il pezzo nello studio di Mauro Malavasi, e mi sa che quella è stata la prima volta in vita mia che mi cimentavo con una canzone molto melodica e così essenziale, fatta solo con una chitarra e due voci. Credo che nella registrazione originale... (continuer)
E' quasi Natale
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envoyé par DonQuijote82 6/6/2011 - 12:23
Bambini soldato
ciao sono incappato sul tuo sito, ho letto qualche cosa del tuo libro l'essenza di essere, e alcune righe di queste poesie, che dire, tra le righe si legge che piu' che descrivere il male nel mondo o i sentimenti profondi, stai descrivendo una tua realta', esprimi rabbia odio(verso la tua famiglia?) frustrazione.Mi sembri giovane dalle foto che vedo e quello che leggo è veramente stupefacente. Forse dovresti consultare uno psicologo, potrebbe darti davvero una mano.
Auguri ne hai bisogno. Scusa ma che lavoro fai ? spero non lo scrittore di professione...
Auguri ne hai bisogno. Scusa ma che lavoro fai ? spero non lo scrittore di professione...
roby 12/11/2010 - 08:55
Salta balla batti sveglia (Tesanitsonkwak)
[1999]
Canzone canadese presentata al 42° Zecchino d’Oro da una coppia di bambini di origine Mohawk.
Hi, hi, hi, questa è – se possibile – anche peggio delle canzoni di Maicol Gecson…
Penso che se alla lettura del testo vi riempirete di pustole, all’ascolto potrà anche venirvi un bello shock anafilattico, oppure vi esploderà il cranio come ai perfidi alieni in “Mars Attacks!” quando sentivano il country yodel di Slim Whitman …
Però è una canzone contro la guerra, e tant’è. Vi tocca lo Zucchino.
Hi, hi, hi!!! (Alessandro, stai buono o ti do un’altra martellata, hai capito?)
Canzone canadese presentata al 42° Zecchino d’Oro da una coppia di bambini di origine Mohawk.
Hi, hi, hi, questa è – se possibile – anche peggio delle canzoni di Maicol Gecson…
Penso che se alla lettura del testo vi riempirete di pustole, all’ascolto potrà anche venirvi un bello shock anafilattico, oppure vi esploderà il cranio come ai perfidi alieni in “Mars Attacks!” quando sentivano il country yodel di Slim Whitman …
Però è una canzone contro la guerra, e tant’è. Vi tocca lo Zucchino.
Hi, hi, hi!!! (Alessandro, stai buono o ti do un’altra martellata, hai capito?)
Salta batti batti salta, salta batti sulla terra,
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envoyé par Alienandro 11/8/2010 - 09:41
Guerre
Guerra
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envoyé par Daniel Bellucci 19062010 tanto l'uomo sa solo fare la guerra! ;-) 19/6/2010 - 21:16
Canzone fra le guerre
ad un anno di distanza ho letto il vs battibecco......domanda:
secondo voi si può essere atei senza essere anticlericali?
non è che l'anticlericalismo diventa poi una specie di fede e così va a farsi fottere l'ateismo?
secondo voi si può essere atei senza essere anticlericali?
non è che l'anticlericalismo diventa poi una specie di fede e così va a farsi fottere l'ateismo?
ted 31/5/2010 - 10:01
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Contenuta in un EP pubblicato in Francia nel 1962.
Enrico Macias è nato in Algeria. La madre era originaria della Provenza, il padre dell’Andalusia ma il cognome, Ghrenassia, tradisce l’origina araba. Entrambi i genitori erano musicisti ed entrambi provenivano da famiglie di fede ebraica… Un bel melting-pot, non c’è che dire…
Enrico, figlio d’arte, imparò molto presto a suonare la chitarra e come il padre, violinista, entrò da giovanissimo nell’orchestra di Raymond Leyris, grande esponente di “malouf”, la musica ed il canto arabo-andaluso, che interpretava rigorosamente in arabo. Leyris era anche lui ebreo, ma era così rispettato dalla comunità musulmana da meritarsi l’appellativo di “Cheikh Raymond”.
Per molto tempo infatti gli ebrei nel Nord Africa svolsero il ruolo di “comunità tampone” tra gli Europei e gli Arabi musulmani ma tra “pieds-noirs” e “indigeni” era andata... (continuer)