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Parcour La guerre du travail : émigration, immigration, exploitation, esclavage

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I frà 'd San Bernardin

anonyme
I frà 'd San Bernardin
[1917]
Testo piemontese risalente alla Rivolta del Pane di Torino, 21-24 agosto 1917
Nel volume "Al rombo del cannon: Grande Guerra e canto popolare", di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto, Neri Pozza editore.

Sull'insurrezione operaia di Torino del 1917 contro la guerra e contro la fame si veda Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo).
Qui basti ricordare che le due strofette in piemontese si riferiscono ad un episodio contestuale a quella rivolta, quando il 23 agosto la gente assalì, saccheggiò e bruciò il convento e la chiesa di San Bernardino nel quartiere Borgo San Paolo. Ciò avvenne perchè solo qualche tempo prima i frati avevano brutalmente malmenato, e forse seviziato, alcuni ragazzini che si erano introdotti nell'orto del convento per rubare della frutta...

Questo il racconto da "Storia di Torino operaia e socialista", di Paolo Spriano, 1972, p.... (continuer)
I frà 'd San Bernardin
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/11/2018 - 17:37

Ma parliamo dunque di questi imboscati

anonyme
Ma parliamo dunque di questi imboscati
[1914-18]
Un canto raccolto negli anni 60 a Novara e ad Arzignano (VI), presente nel volume "E non mai più la guerra", di Cesare Bermani e Antonella De Palma, pubblicato dalla Società di mutuo soccorso Ernesto de Martino nel 2015

Riportato anche in "Al rombo del cannon: Grande Guerra e canto popolare", di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto, Neri Pozza editore.

Nella propaganda ufficiale la figura dell'imboscato era assimilata a quella del disertore, traditori della patria. Già nelle trincee il sentimento era diverso, che gli imboscati erano gli ufficiali nelle retrovie e i signori e i ministri che tiravano i fili della guerra stando a casa "con le loro mogli sui letti di lana", come recita un'altra strofetta di quel periodo. Ma qui la coscienza di classe e insieme la lucida consapevolezza che un lavoratore non può che essere contro la guerra trasformano l'operaio/imboscato... (continuer)
Ma parliamo dunque di questi imboscati
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/11/2018 - 21:06
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Di mamme ce n'è una sola

Di mamme ce n'è una sola
[1973]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Francesco Guccini
Album: Opera Buffa

Una canzone serissima.
Profonda riflessione dell' Anonimo Toscano del XXI Secolo.

Devo confessare, poi che ho avuto anch'io, veramente, un periodo in cui da...insomma, da uno che pensava che Opera Buffa di Guccini Francesco fu Ferruccio, anno 1973, fosse un album di canzoni “goliardiche” o roba del genere, un divertissement che tale Pier Farri spinse il barbuto modenese a incidere con le canzoni più o meno improvvisate alla famosa & felsinea Osteria delle Dame (anche se in parte furono registrate al Folkstudio di Roma, e una, il Bello, era stata affidata tre anni prima nientemeno che a Lando Buzzanca). Niente di più errato, come il tempo ha dimostrato ampiamente. Altro che goliardia, altro che improvvisazione, altro che divertissement, altro che osterie: queste sono... (continuer)
Devo confessare, poi che ho avuto anch'io, veramente, un periodo in cui da... da bello di balera, cioè, non ero molto bello, in realtà, no, allora, mi ricordo, con... con agghiacciante terrore, che circolavo con una giacca di jersey blu con dei risvoltini azzurri, qui, filettati, occhiale nero e cravatta rossa con i titoli dei giornali in cima, che è una cosa... Giuro. Giuro, ho fatto anche questo, ho fatto anche questo. Ero molto giovane, però, e... no, da questo periodo però viene tutta la mia conoscenza di canzoni di... direi, d'epoca. E anch'io ho concepito un certo periodo in cui ho scritto canzoni di questo genere. E' stata una specie di crisi, no? E una di queste è una canzone che... così, direi, risolve un annoso problema, cioè quello che riguarda la mamma...
Come una capinera,
S... (continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI secolo 11/11/2018 - 22:14
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Fiat voluntas FIAT

Fiat voluntas FIAT
[2012]
Scritta da Mario Incudine, Mario Saroglia e Giuseppe “Pippo” Rinaldi (Kaballà).
Nell'album "Italia talìa"
Avanti populu senza riscossa
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/11/2018 - 20:31
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Escusè muà pur mon franzè

Escusè muà pur mon franzè
[2012]
Scritta da Mario Incudine e Mario Saroglia.
Nell'album "Italia talìa"

Canzone d'amore ad una donna belga, che un minatore siciliano ha abbandonata per far ritorno a casa sua, inseguito dai fantasmi dei suoi compagni morti nelle viscere di Marcinelle, e lui unico sopravvissuto...
Ma sher Luise
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/11/2018 - 20:16
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I bambini del mare

I bambini del mare
Ho ripreso il testo da questa pagina
I bambini del mare hanno gli occhi di conchiglia,
(continuer)
envoyé par Silva 4/11/2018 - 14:02
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Gånglåt från Sörgården

Gånglåt från Sörgården
[1990]
Text och musik/Lyrics and music: Björn Afzelius
Album: Tusen Bitar

Björn Afzelius wrote the following notes in his 95 Sånger (95 Songs) book:

"Sången skrevs vid Berlinmurens fall. Allt skulle bli så bra, om bara nyliberlismen fick härja fritt. Det blev inte så. Klassklyftorna, korruptionen och brottsligheten i Östeuropa blev snabbt långt värre än i Väst. Och nu stänger vi snart ute dem som vi unnade ett liv i frihet - Östeuropéerna. Annars tar de kanske våra jobb, säjer vi"

"The song was written during the fall of the Berlin Wall. Everything would be good, if only the neoliberalism was allowed to prevail. It did not happen. Class fissures, corruption and crime in Eastern Europe soon became far worse than in the west, And now we soon close out those who we begrudged a life in freedom - Eastern Europeans. Otherwise they may take our jobs, we say."
Världen är inte längre sej lik,
(continuer)
envoyé par Ceil Herman 4/11/2018 - 05:30
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The Ballad of John Henry

The Ballad of John Henry
Who killed John Henry, In the battle of sinners and saints
(continuer)
envoyé par Federico Mina 3/11/2018 - 14:16
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Die Grenze

Die Grenze
[1982]
Parole di Kora – Olga Jackowska
Musica di Marek Jackowski
Dal secondo album di studio "O!"
Il testo dal sito ufficiale

Un brano che è il frutto di collaborazione tra il gruppo Maanam e la sua leader Kora Jackowska con il grande trombettista Tomasz Stańko, che in breve lasso di tempo ci hanno lasciati entrambi nell'estate di quest'anno. Sul lato B dell'album il brano "Die Grenze" è seguito da un piccolo assolo di Stańko intitolato "Zwierzę" (Animale).

Kora Jackowska (8 giugno 1951 – 28 luglio 2018)

Tomasz Stańko (11 luglio 1942 – 29 luglio 2018)

L'ultimo addio a Kora

https://www.youtube.com/watch?v=Gjol_1XAguc
Granice
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 3/11/2018 - 11:28
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Poemino Guevara e Alì

Poemino Guevara e Alì
5 ottobre 2018

David Riondino ( testi e lettura)
Fabrizio de Rossi Re (pianoforte e voce)
Leonardo Cesari ( percussioni)
Registrazione Leo Cesari - Roma 2018


Aderisco alla manifestazione che si svolge domani a Riace, aldilà dei se e dei ma, che non possono che essere molti, come ogni volta che un caso da particolare diventa simbolico. È evidente infatti che il problema trascende il sindaco, così come è evidente che un sindaco debba fare il sindaco: il problema non si porrebbe se la trasgressione non si tirasse dietro molti temi strategici. Prendo quindi l’occasione per pubblicare un poemetto che composi nell’ottobre dell’anno scorso, in coincidenza con il 50º anniversario dell’uccisione di Ernesto Che Guevara. Qui lo troviamo al Lampedusa, a conversare con i migranti…… David Riondino
“…nati non foste a viver come bruti…”
(continuer)
envoyé par adriana 3/11/2018 - 09:29
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La rivolta dell'Arneo

La rivolta dell'Arneo
2014
Psychedelic trance tarantella

L'occupazione dell'Arneo è stato un momento di lotta e protesta che i contadini del Salento ingaggiarono perché venisse incluso nel progetto di riforma agraria anche l'agro di Arneo. Questa serie di occupazioni simboliche si snodò in due fasi: la prima fra il 1944 e 1949, la seconda fra il 1950 e 1951. Generalmente quando si parla di Occupazione dell'Arneo ci si riferisce a questa seconda fase.
Ne simu straccati allu sule ogni giurnu a faticare
(continuer)
envoyé par Dq82 31/10/2018 - 15:11
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Canto degli emigranti

Canto degli emigranti
2014
Psychedelic trance tarantella
Scurdammene du sule, scurdammene du mare
(continuer)
envoyé par Dq82 31/10/2018 - 14:59
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Ifall dom många går ihop

Ifall dom många går ihop
[1997]
Text och musik/Lyrics and music Björn Afzelius
Album: Tankar vid 50

"Ifall dom många går ihop" is on the Tankar vid 50 (Thoughts at 50) album, released 2 years before his death at the age of 52. A passionate cry for change, it is thematically consistent with the protest songs he wrote throughout his career,
Tro inte på dom
(continuer)
envoyé par Ceil Herman 20/10/2018 - 00:10
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Amerika

Amerika
[1990]
Text och musik/Lyrics and music: Björn Afzelius
Album / Albumi: Tusen Bitar

Björn Afzelius wrote the following comments about this song in his 95 Sånger (95 Songs) book:
Björn Afzelius commentò cosí la canzone nel suo libro “95 Sånger” (95 canzoni):

"När spanjorerna 1492 kom till Karibien grundlades ett terrorvälde mot indianerna i nästan hela Latinamerika som man tydligt kan se följderna av än idag. Sången skrevs inför 500-årsminnet av detta förödande europeiska plundringståg."

"When the Spaniards in 1492 came to the Caribbean, they founded a Terrorist Empire against the Indians in almost all of Latin America which one can clearly see the consequences of even today. The song was written before the 500 year's anniversary of this devastating European foray."

“Quando gli spagnoli nel 1492 arrivarono nei Caraibi, fondarono un impero del terrore contro gli Indios in quasi tutta... (continuer)
Båten är liten men sikten är god,
(continuer)
envoyé par Ceil Herman 18/10/2018 - 00:09
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Islands of Soul

Islands of Soul
(1991)
dall'album "The Soul Cages"
Parole e musica di Sting
Words and music by Sting

«Per tre anni non sono riuscito a scrivere canzoni. Niente, dalla mia testa non usciva nulla ed ero molto spaventato. Ho considerato la mia vita e mi sono detto: non ho più nulla da dire o ho paura di dire qualcosa? Ho ripensato alla mia vita dall'inizio chiedendomi qual'è stato il mio primo ricordo. La prima immagine che ricordi è una grande nave, e con quella immagine in mente le parole sono arrivate come un fiume in piena. In tre settimane ho scritto i testi di The Soul Cages, un disco molto personale.»
(Sting, 14 gennaio 1991)

La traccia di apertura dell'album, Island of Souls, racconta la storia di Billy, il primogenito di una famiglia di rivettatori. Mentre guarda salpare le navi che suo padre ha contribuito a costruire, Billy sogna di prenderlo con sé e fuggire assieme a lui via mare; i suoi... (continuer)
Billy was born within sight of the shipyard
(continuer)
14/10/2018 - 23:46
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Kampen kräver många år

Kampen kräver många år
[1974]
Parole e musica / Text och musik
Lyrics and music / Paroles et musique
Sanat ja sävel: Björn Afzelius
Album: Vem är det som är rädd?


English translation by Ceil Herman

Björn Afzelius' "Kampen kräver många år" on his very first album, "Vem är det som är rädd?" (1974), is consistent with the anti-war and protest Folk/Rock songs he wrote during his 25 year career. Often coupling strong lyrics with catchy tunes, this song is a good example.
[Ceil Herman]
Kampen kräver många år
(continuer)
envoyé par Ceil Herman 13/10/2018 - 20:17
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Can't Truss It

Can't Truss It
[1990]
Scritta da Carlton Ridenhour, Stuart Robertz, Gary "G-Wiz" Rinaldo e Cerwin "C-Dawg" Depper.
Nell'album "Apocalypse 91… The Enemy Strikes Black", pubblicato nel 1991
Testo trovato su Genius

Il sistema di sfruttamento capitalistico non è tanto diverso da quello schiavistico, è una sua evoluzione. E in America quelli che hanno sempre pagato un caro prezzo, sotto entrambi i sistemi, sono i neri. Si parla sempre dell'Olocausto ebraico ma nessuno parla mai dell'Olocausto dei neri in America... così diceva Carlton Ridenhour, in arte Chuck D, in un'intervista dell'epoca...
Here come the drums, music
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/10/2018 - 22:08
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Ho visto gente lavorare

Ho visto gente lavorare
Album: Che aria tira (2013)

Testi: Salvatore De Siena
Musica: Salvatore De Siena, Amerigo Sirianni, Mimmo Crudo

Prende spunto dalla tragedia della fabbrica ThyssenKrupp di Torino per denunciare la strage di lavoratori sui luoghi di lavoro.
Ho visto gente che andava sempre a lavorar
(continuer)
9/10/2018 - 21:23
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Até quando esperar

Até quando esperar
[1985]
Scritta da Philippe Seabra, André X e Gutje
Canzone che apre "O Concreto Já Rachou", l'album d'esordio di questa punk rock band da Brasilia
Não é nossa culpa nascemos já com uma bênção
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/10/2018 - 13:06
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L'emigrant

L'emigrant
1911
Testo e musica di Arturo Zardini
Un dolôr dal cûr mi ven
(continuer)
envoyé par Dq82 8/10/2018 - 13:05
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A Riace

A Riace
(2018)


Sentite io vi devo dire una cosa a cui tengo molto, sta accadendo una cosa che dobbiamo seguire assolutamente, Mimmo Lucano sindaco di Riace sta facendo sciopero della fame, lo sapete perché?
Lui ha fatto un esperienza, la più bella del mondo osannata da tutti, lui ha fatto un accoglienza di migranti da anni e ha salvato il suo paese e ha salvato i migranti. Loro hanno ricostruito le case e il paese ora e’ nuovo e son tutti contenti, e che facciamo noi? gli tagliamo i fondi, lui ha fatto attività culturali di tutti i tipi, è un'esperienza simbolo che gira per il mondo, tranne che in Italia e che facciamo gli tagliamo i fondi….

Giovanna Marini


Così scriveva un mese fa Giovanna Marini. Ora lo Stato fa molto peggio che tagliare i fondi, il sindaco Domenico Lucano è stato arrestato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Nell'Italia di oggi chi pratica accoglienza e solidarietà... (continuer)
In Calabria è un paese che sa sperare bene,
(continuer)
envoyé par Lorenzo 2/10/2018 - 22:29
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Mare Nostrum (Don't Leave Shore)

2016
Written by Allan J Begg, performed by Elvers

Written whilst on holiday in Cyprus in spring 2015 just after the UK announced that they were withdrawing naval support for an Italian-led search and rescue operation in the Mediterranean called Mare Nostrum ("Our Sea'). The reasoning was that the likelihood of rescue was deemed a "pull-factor" for refugees and migrants to set sail. The inference being that if we let enough drown they'll soon get the message and decide to stay on shore. I suppose it seemed like a good idea at the time.

Of course desperate people fleeing genocide, brutal civil wars and extreme poverty will take pretty short odds if there's a chance of reaching safety or comfort and the people taking their money to send them out to sea in leaking wrecks don't care where the passengers end up.

Shortly thereafter a boat carrying almost a thousand refugees sank whilst being... (continuer)
Oh the end here it comes
(continuer)
envoyé par Dq82 25/9/2018 - 17:29
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Solcare il mare

Solcare il mare
2017
Nuovo Cantacronache Volume Uno (Materiali Musicali/Irma Group)

Nato nel 1957 a Torino con lo scopo di valorizzare il mondo della canzone popolare attraverso l’impegno sociale, il Cantacronache ha raccontato l’Italia del dopoguerra, attraverso le voci di Fausto Amodei, Michele Straniero, Sergio Liberovici, Emilio Jona, Margot Galante Garrone, con uno spirito critico ed anticonformista, consegnando alla memoria collettiva fatti e momenti della storia sociale e politica, ed avvalendosi della collaborazione di scrittori come Italo Calvino, Mario Pogliotti, Franco Fortini, Umberto Eco e Gianni Rodari. A distanza di sessant’anni, e con la supervisione dell’indomita Margot Galante Garrone, il Cantacronache torna in vita, grazie alla collaborazione nata tra il comitato editoriale de “Il Cenacolo di Ares”, Materiali Musicali e Irma Records, per un progetto che vedrà succedersi ben cinque album... (continuer)
Vorrei solcare il mare
(continuer)
envoyé par Dq82 25/9/2018 - 15:05
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Douce France

Douce France
Versione ripresa nel 1984-85 (incisa in studio nel 1986) dal gruppo Carte de séjour della famosa canzone di Charles Trénet scritta nel 1943 e incisa nel 1947.


Il vero significato della cover di "Douce France" dei Carte de séjour non ha proprio niente di dolce

traduzione parziale di un articolo di Manuel Perreux

Il cantante Rachid Taha, morto lo scorso 12 settembre, ha conosciuto grandi momenti di gloria nella sua carriera, ma la sua idea più provocatoria e originale non è stata ben compresa, quando negli anni '80 incide una versione di Douce France con il suo grupppo Carte de séjour.

La band si era formata a Lione nel 1981 e comprendeva Rachid Taha, paroliere, cantante, percussionista e porta parola del gruppo. In un periodo in cui la Francia rinforzava le sue leggi sull'immigrazione, dove i magrebini erano rappresentati mediaticamente come dei fannulloni, ambigui e potenzialmente... (continuer)
Il revient à ma mémoire des souvenirs familiers
(continuer)
23/9/2018 - 10:09
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I Am So Weary (Song for Refugees)

2012
I am so weary, so very tired. I Can’t even say my name.
(continuer)
envoyé par Dq82 19/9/2018 - 17:08
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Semira

Semira
(1998)

Testo e commento tratti da Il Deposito

Canzone composta dopo la morte di Semira Adamu, rifugiata nigeriana in fuga da un matrimonio forzato, rimpatriata a forza su un aereo su cui sarà uccisa, soffocata con un cuscino, da un poliziotto nel tentativo di impedirle di urlare.



Semira Adamu, venne uccisa il 22 settembre 1998 alle ore 21, all’età di 20 anni, durante un tentativo di deportazione verso la Nigeria, a bordo di un aereo di linea belga. È stata soffocata durante l’imbarco forzato del volo Bruxelles-Lomé: Semira urlava, non voleva saperne di rientrare in Nigeria ed allora i poliziotti, dopo averla ammanettata, le hanno tenuto premuto sulla faccia un cuscino che le ha tolto il respiro mandandola in coma profondo per 11 ore prima della morte. Semira Adamu fuggiva dalla Nigeria perché, contro la sua volontà, avrebbe dovuto sposare un uomo di 65 anni di cui sarebbe stata la... (continuer)
Dis-moi Sémira
(continuer)
18/9/2018 - 09:24
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C.P.T.

C.P.T.
2012
Ulteriori
Le senti quelle urla?
(continuer)
envoyé par Dq82 5/9/2018 - 20:00
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Avevi sempre in mente il vento

Avevi sempre in mente il vento
2017

Samìa Yusuf Omar è una ragazza somala che sfidando intimidazioni, minacce di morte, rischi e i limiti imposti dai fondamentalismi islamici del suo paese, arrivò a correre (magrissima e con le scarpe regalatele dalla squadra di atletica sudanese) i 200 metri alle Olimpiadi di Pechino nel 2008.

Rientra in Somalia nell'indifferenza più totale costretta a nascondere e a negare pubblicamente il fatto di essere un'atleta, ma con quel pensiero fisso e quella gran voglia di tornare a correre.
Samìa morirà annegata nell'aprile del 2012 cercando di raggiungere le coste italiane su un barcone di migranti per inseguire il suo sogno: partecipare alle Olimpiadi di Londra.
La vita di Saamiya Yusuf Omar è stata raccontata nel romanzo Non dirmi che hai paura, scritto da Giuseppe Catozzella.
Dove porta questo vento Samìa
(continuer)
envoyé par Dq82 2/9/2018 - 12:21
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Sora un treno

Sora un treno
1975
Mi Voria Saver
«Can come de mi
(continuer)
envoyé par Dq82 1/9/2018 - 17:01

Quando Bepi l'è vegnesto

Quando Bepi l'è vegnesto
[?]
Gualtiero Bertelli - Quando emigranti (2003)

Tra la seconda metà dell'800 e l'inizio del '900 gran parte dell'emigrazione italiana, era rivolta al Sud America, dove si stavano colonizzando territori immensi. Molti lavoratori del nord Italia, in particolare dal Veneto e dal Friuli, si diressero verso le regione del sud del Brasile, dove dissodarono ampie aree forestale (il Mato) e fondarono colonie che ancor oggi portano nomi italiani. Oltre il cinquanta per cento della popolazione del sud del Brasile è di origine italiana e parla una lingua, il Talian, che è un miscuglio di dialetti veneti con qualche parola tratta da altri idiomi. Questa è la lingua dei discendenti dei nostri emigranti che ancora oggi conservano larga parte del patrimonio di canti popolari, alcuni dei quali da noi ormai dimenticati, che cantano in pubblico in molte occasioni. Ci sono poi dei "cantautori brasiliani... (continuer)
Quando Bepi l'è vegnesto de la Italia al Brasil
(continuer)
envoyé par Dq82 27/8/2018 - 13:44
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La ballata del bracciante

La ballata del bracciante
[2018]

Testo reperito in questa pagina

2022
Klandestino
Ritorno a casa questa sera
(continuer)
envoyé par adriana 14/8/2018 - 08:10
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L'amaro sapore del sale

L'amaro sapore del sale
(2018)
feat. Silvia

Registrazione e Mixaggio a cura di Suhan Bullet Studio Saronno Illustrazione a cura di Andrea Spinelli Art


“L’ispirazione per la stesura del brano è venuta in modo naturale – racconta Daniele Maiellaro in arte FLOD – perché le migrazioni ci appartengono come cittadini del mondo e come italiani. Siamo stati migranti anche noi e troppo spesso lo dimentichiamo. Questi ragazzi e ragazze sono costretti a scappare da situazioni terribili, ho avuto modo di conoscerne diversi che mi hanno raccontato la loro esperienza. Tutto quello che succede in questi giorni è incredibile, ormai siamo a un livello di fomentazione del razzismo pericoloso. Sono sempre convinto che esista solo la razza umana e non altre 10 o 100 razze.

L’Amaro sapore del sale è una canzone che vuole trasmettere speranza. Ne son si sa se si arriva o meno alla fine del viaggio nessuno lo sa quando parte ma è necessario farlo: deve cercare un posto migliore. Andrea ha impreziosito il messaggio del brano con il suo bellissimo lavoro.”
Mamma dove sei? sai mi brucia la salsedine
(continuer)
10/8/2018 - 13:35
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Trudno

Trudno
C'ero, cantavo...

k 1/8/2018 - 01:09
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Youngstown

Youngstown
The blast furnace referred to here was called Hopewell Furnace. It was the first one known to be built in Ohio and, therefore, marked the beginning of iron and steel industry in that part of the USA. Nowadays, the furnace is in poor condition and quickly approaching ruin.
YOUNGSTOWN
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 29/7/2018 - 08:10
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Factory

Factory
Irish transcreation / Traducreazione irlandese / Traducréation irlandaise / Irlanninkielinen käännöksenluominen:
Gabriel Rosenstock
Monarcha
(continuer)
envoyé par Gabriel Rosenstock 27/7/2018 - 17:56
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Youngstown

Youngstown
Irish transcreation / Traducreazione in gaelico irlandese / Traducréation irlandaise / Irlanninkielinen käännöksenluominen:
Gabriel Rosenstock
YOUNGSTOWN
(continuer)
envoyé par Gabriel Rosenstock 27/7/2018 - 17:54
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The River

The River
Irish transcreation by Gabriel Rosenstock
Thána aníos as an ngleanntán is nuair a bhíos-sa óg
(continuer)
envoyé par Gabriel Rosenstock 27/7/2018 - 17:51
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The Ghost Of Tom Joad

The Ghost Of Tom Joad
Irish transcreation by Gabriel Rosenstock
THAIBHSE TOM JOAD
(continuer)
envoyé par Gabriel Rosenstock 27/7/2018 - 17:49
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No Shoes

No Shoes
Irish Transcreation by Gabriel Rosenstock
NÍL BIA AR AN MBORD
(continuer)
envoyé par Gabriel Rosenstock 27/7/2018 - 17:16
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No Woman, No Cry

No Woman, No Cry
NÁ GOIL, A BHEAN, Ó
(continuer)
envoyé par Gabriel Rosenstock 27/7/2018 - 16:43
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I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night

I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night
IRLANDESE / IRISH
Gabriel Rosenstock

Irish transcreation by Gabriel Rosenstock
JÓ HILL
(continuer)
envoyé par Gabriel Rosenstock 27/7/2018 - 15:38
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La memoria dell'acqua

La memoria dell'acqua
2018
Yayla musiche ospitali




Artisti Vari – Yayla: Musiche Ospitali (Appaloosa/Ird, 2018)

Il 20 giugno è uscita questa bella raccolta: un disco di incontri, di storie e di collaborazioni strane, inusuali e belle. La data non è casuale: quel giorno ricorre infatti la Giornata Mondiale del rifugiato. “Yayala” è una parola turca che significa transumanza, la migrazione periodica con cui si cercava un clima più mite e una terra più ospitale, per poi tornare alla propria; nel nome di questa Yayla, artisti italiani e stranieri (non solo musicisti, ma anche attori e scrittori) ci raccontano questo tempo ruvido e doloroso. I proventi della vendita del doppio cd andranno al Centro Astalli che da anni fornisce servizi per i rifugiati e promuove campagne di sensibilizzazione sul tema. Ben 130 i musicisti coinvolti, i più famosi di loro sono Antonella Ruggiero, Neri Marcorè, Edoardo Bennato che,... (continuer)
27/7/2018 - 12:35
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Taranta migrante

Taranta migrante
2018
Yayla musiche ospitali




Artisti Vari – Yayla: Musiche Ospitali (Appaloosa/Ird, 2018)

Il 20 giugno è uscita questa bella raccolta: un disco di incontri, di storie e di collaborazioni strane, inusuali e belle. La data non è casuale: quel giorno ricorre infatti la Giornata Mondiale del rifugiato. “Yayala” è una parola turca che significa transumanza, la migrazione periodica con cui si cercava un clima più mite e una terra più ospitale, per poi tornare alla propria; nel nome di questa Yayla, artisti italiani e stranieri (non solo musicisti, ma anche attori e scrittori) ci raccontano questo tempo ruvido e doloroso. I proventi della vendita del doppio cd andranno al Centro Astalli che da anni fornisce servizi per i rifugiati e promuove campagne di sensibilizzazione sul tema. Ben 130 i musicisti coinvolti, i più famosi di loro sono Antonella Ruggiero, Neri Marcorè, Edoardo Bennato che,... (continuer)
Quante aspirazioni tutte ammucchiate sui barconi
(continuer)
envoyé par Dq82 27/7/2018 - 12:08
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Diventano mare

Diventano mare
2018
Yayla musiche ospitali




Artisti Vari – Yayla: Musiche Ospitali (Appaloosa/Ird, 2018)

Il 20 giugno è uscita questa bella raccolta: un disco di incontri, di storie e di collaborazioni strane, inusuali e belle. La data non è casuale: quel giorno ricorre infatti la Giornata Mondiale del rifugiato. “Yayala” è una parola turca che significa transumanza, la migrazione periodica con cui si cercava un clima più mite e una terra più ospitale, per poi tornare alla propria; nel nome di questa Yayla, artisti italiani e stranieri (non solo musicisti, ma anche attori e scrittori) ci raccontano questo tempo ruvido e doloroso. I proventi della vendita del doppio cd andranno al Centro Astalli che da anni fornisce servizi per i rifugiati e promuove campagne di sensibilizzazione sul tema. Ben 130 i musicisti coinvolti, i più famosi di loro sono Antonella Ruggiero, Neri Marcorè, Edoardo Bennato che,... (continuer)
Porterò solo le mie mani, per accarezzarti
(continuer)
envoyé par Dq82 27/7/2018 - 10:38
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Itaca o Milano

Itaca o Milano
2018
Yayla musiche ospitali




Artisti Vari – Yayla: Musiche Ospitali (Appaloosa/Ird, 2018)

Il 20 giugno è uscita questa bella raccolta: un disco di incontri, di storie e di collaborazioni strane, inusuali e belle. La data non è casuale: quel giorno ricorre infatti la Giornata Mondiale del rifugiato. “Yayala” è una parola turca che significa transumanza, la migrazione periodica con cui si cercava un clima più mite e una terra più ospitale, per poi tornare alla propria; nel nome di questa Yayla, artisti italiani e stranieri (non solo musicisti, ma anche attori e scrittori) ci raccontano questo tempo ruvido e doloroso. I proventi della vendita del doppio cd andranno al Centro Astalli che da anni fornisce servizi per i rifugiati e promuove campagne di sensibilizzazione sul tema. Ben 130 i musicisti coinvolti, i più famosi di loro sono Antonella Ruggiero, Neri Marcorè, Edoardo Bennato che,... (continuer)
La mia terra oggi è sabbia nelle tasche
(continuer)
envoyé par Dq82 27/7/2018 - 10:32
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Antiche rotte

Antiche rotte
2018
Yayla musiche ospitali




Artisti Vari – Yayla: Musiche Ospitali (Appaloosa/Ird, 2018)

Il 20 giugno è uscita questa bella raccolta: un disco di incontri, di storie e di collaborazioni strane, inusuali e belle. La data non è casuale: quel giorno ricorre infatti la Giornata Mondiale del rifugiato. “Yayala” è una parola turca che significa transumanza, la migrazione periodica con cui si cercava un clima più mite e una terra più ospitale, per poi tornare alla propria; nel nome di questa Yayla, artisti italiani e stranieri (non solo musicisti, ma anche attori e scrittori) ci raccontano questo tempo ruvido e doloroso. I proventi della vendita del doppio cd andranno al Centro Astalli che da anni fornisce servizi per i rifugiati e promuove campagne di sensibilizzazione sul tema. Ben 130 i musicisti coinvolti, i più famosi di loro sono Antonella Ruggiero, Neri Marcorè, Edoardo Bennato che,... (continuer)
Ti sento qui nell'aria co sta luce
(continuer)
envoyé par Dq82 27/7/2018 - 10:15
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Nuie e ll'acqua

Nuie e ll'acqua
Orribile il testo in lingua, Madonna da’ mbriana! Se si traduce in italiano cento lune e cento cieli va di per sè che il testo recita: cient’ lune e cient’ ciel’ e tanti altri errori...
Cenzì 22/7/2018 - 10:23
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Trabau

Trabau
[2008]

Album : Bartàs
CNE, emplois précaires
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envoyé par adriana 19/7/2018 - 08:12
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Les fiancés du Nord

Les fiancés du Nord
[1891]
"Romance créée par Marius Richard, de la Scala"
Paroles / Testo / Lyrics / Sanat : René Esse
Musique / Musica / Music / Musiikki: Gaston Maquis
Interprétation / Interpretazione / Performed by / Laulun esittäjä: Aurore Beaulé

La fusillade de Fourmies est un évènement qui s'est déroulé le 1er mai 1891 à Fourmies (Nord). Ce jour-là, la troupe met fin dans le sang à une manifestation pacifique d'ouvriers clamant : « C'est les huit heures qu'il nous faut ! ». Le bilan est de neuf morts et de 35 blessés. Cet événement fournit un écho national aux socialistes.



Le contexte
Vieille cité industrielle du Nord de la France, la ville de Fourmies atteint son apogée industrielle et démographique à la fin du XIXe siècle grâce au textile. Elle compte alors 37 filatures de coton et de laine, 15 000 habitants, en majorité des ouvriers. Le centre lainier représente alors près d'un cinquième... (continuer)
Ils étaient du même village
(continuer)
envoyé par adriana 18/7/2018 - 13:57

Les Martyrs de Fourmies : Romance, Souvenir du 1er Mai 1891

Les Martyrs de Fourmies : Romance, Souvenir du 1er Mai 1891
[1892]
Paroles / Testo / Lyrics / Sanat: Ernest Voillequin
Musique / Musica / Music / Musiikki: Georges Poivilliers

La fusillade de Fourmies est un évènement qui s'est déroulé le 1er mai 1891 à Fourmies (Nord). Ce jour-là, la troupe met fin dans le sang à une manifestation pacifique d'ouvriers clamant : « C'est les huit heures qu'il nous faut ! ». Le bilan est de neuf morts et de 35 blessés. Cet événement fournit un écho national aux socialistes.



Le contexte
Vieille cité industrielle du Nord de la France, la ville de Fourmies atteint son apogée industrielle et démographique à la fin du XIXe siècle grâce au textile. Elle compte alors 37 filatures de coton et de laine, 15 000 habitants, en majorité des ouvriers. Le centre lainier représente alors près d'un cinquième de l'industrie lainière française et la région fourmisienne est le premier centre mondial de la laine peignée jusqu'en... (continuer)
Dans la commune, c'était fête
(continuer)
envoyé par adriana 18/7/2018 - 13:49
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Magliette rosse

Magliette rosse
Ivan Guillaume Cosenza (2018)
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/deed.it

Il brano si concentra sulla progressiva involuzione della sinistra e del pacifismo di fronte al deterioramento delle condizioni sociali, alla guerra sia militare che economica, principale causa di povertà e flussi migratori, ed alla conseguente ascesa delle destre, in Italia così come nel resto dell'Occidente. L'unica risposta che l'odierna società civile è in grado di fornire sono le vuote e "spettacolari" campagne di sensibilizzazione, in cui si rimuovono le cause e si considerano esclusivamente le conseguenze.
I nomi dei fautori della guerra e dello sfruttamento vengono così sostituiti con la retorica e con azioni simboliche, i metodi classici di dibattito e di lotta vengono soffocati da autorevoli hashtag e da cortei carnevaleschi, mentre la difesa dei popoli e dei rispettivi Paesi di origine viene... (continuer)
Come mai ci è mancato il coraggio di mostrargli le colpe
(continuer)
envoyé par Ivan Guillaume Cosenza 15/7/2018 - 18:48




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