Parcour Ballades traditionnelles britanniques et irlandaises contre la guerre
Scarborough Fair/Canticle, provided with The Elfin Knight, Whittingham Fair and Rosemary Lane, and with an Appendix on Riddles Wisely Expounded
Krzysiek 10/6/2017 - 12:18
(Contiene tra parentesi anche la traduzione di Canticle)
TARG W SCARBOROUGH
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 10/6/2017 - 12:25
Il canto fu eseguito da Danuta Stenka e Maciej Zakościelny nella rappresentazione teatrale del testo di Petera Quilta - "Rodzinny Show" (The Coogan Act) (Da YT).
TARG W SCARBOROUGH
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 10/6/2017 - 15:00
Esecuzione di due gruppi polacchi riuniti, Na Bani e Enigma (Celtic Tree).
TARG W SCARBOROUGH
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 10/6/2017 - 15:14
Al posto di Scarborough (Inghilterra) c'è Danzica (Gdańsk – Polonia ) (Da YT)
TARG W GDAŃSKU
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 10/6/2017 - 15:28
B2. THE ELFIN KNIGHT. La versione cantata nel 1955 da Martha Reid a Maurice fleming (fonte)
B2. THE ELFIN KNIGHT. The version sung 1955 by Martha Reid to Maurice Fleming (source)
B2. THE ELFIN KNIGHT. The version sung 1955 by Martha Reid to Maurice Fleming (source)
Scottish Tradition 24:
Songs and Ballads from Perthshire Field Recordings of the 1950s
Various Artists
Greentrax Recordings CDTRAX 9024 (CD, UK, May 2011)
Songs and Ballads from Perthshire Field Recordings of the 1950s
Various Artists
Greentrax Recordings CDTRAX 9024 (CD, UK, May 2011)
THE ELFIN KNIGHT
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 21/6/2017 - 21:21
B2a. THE ELFIN KNIGHT (Martha Reid, 1955)
Traduzione italiana di Riccardo Venturi (21-6-2017 22:04)
B2a. THE ELFIN KNIGHT (Martha Reid, 1955)
Italian translation by Riccardo Venturi (21-6-2017 22:04)
Traduzione italiana di Riccardo Venturi (21-6-2017 22:04)
B2a. THE ELFIN KNIGHT (Martha Reid, 1955)
Italian translation by Riccardo Venturi (21-6-2017 22:04)
IL CAVALIERE ELFO
(continuer)
(continuer)
B3. THE ELFIN KNIGHT
Ewan MacColl and Peggy Seeger, 1956, Classic Scots Ballads
Alexander Keith (editor),
Last Leaves of Traditional Ballads and Ballad Airs,
collected in Aberdeenshire by the late Gavin Greig.
Aberdeen: The Buchan Club, 1925. pp. xliv + 320.
Ewan MacColl and Peggy Seeger, 1956, Classic Scots Ballads
Alexander Keith (editor),
Last Leaves of Traditional Ballads and Ballad Airs,
collected in Aberdeenshire by the late Gavin Greig.
Aberdeen: The Buchan Club, 1925. pp. xliv + 320.
THE ELFIN KNIGHT
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 21/6/2017 - 23:42
B3a. THE ELFIN KNIGHT - Ewan MacColl e Peggy Seeger, 1956
Traduzione italiana di Riccardo Venturi (22-6-17 00:02)
B3a. THE ELFIN KNIGHT - Ewan MacColl and Peggy Seeger, 1956
Italian translation by Riccardo Venturi (22-6-2017 00:02)
Traduzione italiana di Riccardo Venturi (22-6-17 00:02)
B3a. THE ELFIN KNIGHT - Ewan MacColl and Peggy Seeger, 1956
Italian translation by Riccardo Venturi (22-6-2017 00:02)
IL CAVALIERE ELFO
(continuer)
(continuer)
C2. SCARBOROUGH FAIR
Shirley Collins, False True Lovers, 1960
Shirley Collins, False True Lovers, 1960
Are you going to Scarborough Fair?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 22/6/2017 - 03:17
C3. SCARBOROUGH FAIR
Martin Carthy, Martin Carthy, 1965
Martin Carthy, Martin Carthy, 1965
SCARBOROUGH FAIR
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 22/6/2017 - 03:24
D1. WHITTINGHAM FAIR
Nancy Kerr (1993)
Nancy Kerr (1993)
Are you going to Whittingham Fair?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 1/7/2017 - 11:32
The Bonny Moorhen
anonyme
This song [as previously contributed] has absolutely nothing to do with leadminers, it is a Jacobite song and is referring to Prince Charles Edward Stuart.
Kfenny@gmail.com 20/6/2017 - 20:47
Thank you Kfenny for helping us localize and include the correct lyrics of this old song. Consequently, the authorship and introduction referring to Steeleye Span have been removed from this page and replaced with correct notes. The video of the Jacobite song performed by the Corries has also been removed; sadly enough, no YT video of the song performed by Martin Carthy is available yet. By the way, even the true Jacobite song that misled the original contributor of this page could be included in this site, of course in its own page. Best regards.
CCG/AWS Staff 21/6/2017 - 02:41
21-6-2017 13:39
IL BEL FAGIANO DI MONTE
(continuer)
(continuer)
Matty Rentz (Child #306)
anonyme
Child #306
[ca. XVII secolo]
From Percy's Folio / Dal manoscritto del Percy
Unreleased / Inedita
Ci scrive l'Anonimo Toscano del XXI Secolo: “Gentile Staff di 'Canzoni Contro la Guerra', ho assistito in questi giorni al consueto e periodico revival delle 'Child Ballads', e mi sono per l'ennesima volta chiesto come mai ancora (e qui mi rivolgo specificamente al sig. Riccardo Venturi, che sembra essere piuttosto addentro nella materia) non abbiate inserito Matty Rentz. Matty Rentz, scoperta in una pagina a lungo dimenticata del celebre Percy Folio (ma dal medesimo antiquario mai inserita nelle sue altrettanto celebri Reliques of Ancient English Poetry). Ugualmente mi stupisco del fatto che il sig. Venturi continui imperterrito ad affermare che le Child Ballads siano in numero di 305, quando oramai da tempo al canone Childiano Matty Rentz, riconosciuta come autentica già da Sir Arthur Quiller-Couch... (continuer)
[ca. XVII secolo]
From Percy's Folio / Dal manoscritto del Percy
Unreleased / Inedita
Ci scrive l'Anonimo Toscano del XXI Secolo: “Gentile Staff di 'Canzoni Contro la Guerra', ho assistito in questi giorni al consueto e periodico revival delle 'Child Ballads', e mi sono per l'ennesima volta chiesto come mai ancora (e qui mi rivolgo specificamente al sig. Riccardo Venturi, che sembra essere piuttosto addentro nella materia) non abbiate inserito Matty Rentz. Matty Rentz, scoperta in una pagina a lungo dimenticata del celebre Percy Folio (ma dal medesimo antiquario mai inserita nelle sue altrettanto celebri Reliques of Ancient English Poetry). Ugualmente mi stupisco del fatto che il sig. Venturi continui imperterrito ad affermare che le Child Ballads siano in numero di 305, quando oramai da tempo al canone Childiano Matty Rentz, riconosciuta come autentica già da Sir Arthur Quiller-Couch... (continuer)
Hi ho, hi ho, holy day,
(continuer)
(continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 23/11/2016 - 16:16
Che rapporto c'è tra questo testo e quello di Matty Groves??? (che noi conosciamo nell'interpretazione di Fairport Convention, Joan Baez, Paul Roland...)
Flavio Poltronieri 23/11/2016 - 16:39
Incredibol bat trù!
Genius!
E poi qualcuno osa negare i corsi e i ricorsi storici...
Lo scozzese antico è davvero ostico ma, dopo le 20 versioni di Lady Maisry che mi sono sucato nei giorni scorsi, ora mi pare di capirlo un po' meglio...
O sarà solo una mia sensazione?
O sarà invece che sento la leggenda di Matty Rentz, pur così antica, invece so fucking attuale, so bloody vicina ai giorni nostri?
Thank you, Tuscan Anonymous!
Genius!
E poi qualcuno osa negare i corsi e i ricorsi storici...
Lo scozzese antico è davvero ostico ma, dopo le 20 versioni di Lady Maisry che mi sono sucato nei giorni scorsi, ora mi pare di capirlo un po' meglio...
O sarà solo una mia sensazione?
O sarà invece che sento la leggenda di Matty Rentz, pur così antica, invece so fucking attuale, so bloody vicina ai giorni nostri?
Thank you, Tuscan Anonymous!
Bernart Bartleby 23/11/2016 - 16:51
Per Flavio Poltronieri: Il rapporto con Matty Groves (Little Musgrave and the Lady Barnard) è stato chiarito dall'Anonimo Toscano del XXI secolo nell'introduzione. Interazioni tra tradizioni ballatistiche diverse sono, come certamente saprai, all'ordine del giorno; non sono da escludere nemmeno in questo caso.
CCG/AWS Staff 23/11/2016 - 17:19
Prima di tutto, i miei complimenti all'Anonimo Toscano che ha proposto questa antica ballata di cui ignoravo (assieme a molti altri, credo) l'esistenza. A mia parziale scusante, debbo dire che non ho tutto quell'accesso al Percy Folio che sicuramente il nostro Anonimo deve avere. Non mi stupisco però delle modalità di ritrovamento del Matty Rentz: il povero librone manoscritto già era in condizioni pietose quando fu ritrovato al Percy nella dimora di un amico, abbandonato su un pavimento sporco, e dove la domestica lo adoperava strappandone pezzi di pagine per accendere il fuoco. Il resto poi lo fece il Percy stesso, scrivendoci direttamente sopra le sue note. E pensare che senza di lui, altro che Child Ballads.... (Comunque il Percy Folio se ne sta adesso sotto chiave alla British Library, Additional Ms. 27879; può darsi però che l'Anonimo Toscano abbia, beato lui, abbastanza quattrini per... (continuer)
Riccardo Venturi 23/11/2016 - 20:05
Eeehhh, la fai facile tu!
Gl'è che ci vole lo sgurz!
Cèchicellà e cèchinoncellà!
Saluzzi e ancora complimembri!
Gl'è che ci vole lo sgurz!
Cèchicellà e cèchinoncellà!
Saluzzi e ancora complimembri!
B.B. 23/11/2016 - 20:20
Comunque l'antico eroe della ballata sembra avere parecchi discendenti...
L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 24/11/2016 - 03:13
è stupefacente come in italiano il titolo suonerebbe proprio.... "Matteo Renzi"!!!!
Flavio Poltronieri 24/11/2016 - 16:41
In effetti, caro Flavio, ci stavo pensando anche io. Però, da studioso assolutamente glaciale e di formazione agghiacciantemente teutonica quale sono, non posso lasciarmi suggestionare da simili coincidenze. Pur ammettendo la mia grave lacuna in una vita di solitario e profondo studio dedicata alla Balladry europea, la ballata di Matty Rentz testé comunicata dall'Anonimo del XXI Secolo mi sta inducendo a vagliare le fonti storiche che, senz'altro, riportano al XIII secolo delle Alte Terre scozzesi. Certo che una consultazione diretta del Percy Folio alla British Library mi aiuterebbe non poco; sono aperto a sovvenzioni di qualunque genere. Salud.
Riccardo Venturi 24/11/2016 - 22:13
Non avrei mai immaginato di avere un giorno l'onore di ascoltarla a cappella dalla voce di Tom Waits (ribattezzata Mathie Grove e per la bellezza della durata di sei minuti e mezzo). Se qualcuno dei "Friends in Songs" che qui incontro non ne fosse a conoscenza, la si può trovare nei bonus, come traccia conclusiva dei sette LP che compongono la versione in vinile del 2006 di "Orphans: Brawlers, Bawlers & Bastards". La vorrei dedicare in particolare a Cattia Salto. Ma non è finita, perchè gli Amici Polacchi non smentiscono la considerazione che ho di loro, difatti nel 2015, nel "Volume 15 - Tom Waits Zaspiewany" della splendida serie di tributi Empik/Dobre Piosenki, la canzone viene tradotta da Roman Kolakowski e reinterpretata da Aro Klusowski. Il titolo diventa "Maly Matty Grove". La qualità del dischetto è molto alta e la selezione dei brani di prima qualità e lo è per l'intera serie... (continuer)
Flavio Poltronieri 8/6/2017 - 18:57
Sir Aldingar
Child #59
Dal Percy's Folio
From the Percy's Folio
1. Thomas Percy, Reliques of Ancient English Poetry (1765)
2. Sir Walter Scott, Minstrelsy of the Scottish Border (1803)
Nessuna melodia tradizionale è pervenuta.
No traditional tune is extant.
Musica non originale e interpretazione / Non-original music and performance:
a. 1985, Kornog, Ar seizh avel ("Sui sette vènti / On Seven Winds)
b. Francis Elder, 2013.
Nei miei « salti all'indietro » eccomi arrivato, o tornato, a Sir Aldingar (da pronunciarsi Òldingar). Dico « tornato » , perché, nella mia storia personale, questa ballata ha uno status del tutto particolare. Talmente particolare, perché legato ad un particolarissimo periodo della mia vita, da avermi fatto assumere, per un certo tempo, lo pseudonimo (o « nickname ») di "Aldingar" nelle prime cose che scrivevo in Rete (una Rete pressoché preistorica, e che non esiste più).... (continuer)
Dal Percy's Folio
From the Percy's Folio
1. Thomas Percy, Reliques of Ancient English Poetry (1765)
2. Sir Walter Scott, Minstrelsy of the Scottish Border (1803)
Nessuna melodia tradizionale è pervenuta.
No traditional tune is extant.
Musica non originale e interpretazione / Non-original music and performance:
a. 1985, Kornog, Ar seizh avel ("Sui sette vènti / On Seven Winds)
b. Francis Elder, 2013.
Nei miei « salti all'indietro » eccomi arrivato, o tornato, a Sir Aldingar (da pronunciarsi Òldingar). Dico « tornato » , perché, nella mia storia personale, questa ballata ha uno status del tutto particolare. Talmente particolare, perché legato ad un particolarissimo periodo della mia vita, da avermi fatto assumere, per un certo tempo, lo pseudonimo (o « nickname ») di "Aldingar" nelle prime cose che scrivevo in Rete (una Rete pressoché preistorica, e che non esiste più).... (continuer)
Our king he kept a ffalse steward
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 12/5/2017 - 22:11
Geordie, or My Geordie Will Be Hanged In A Golden Chain
anonyme
Ho in mano una copia de "Il popolo dell'abisso" di Jack London, un testo con pretesa di indagine sociologica sullo East End londinese di inizio '900.
In uno dei capitoli l'A. enumera sentenze di tribunali di contea, a suo dire raccolte "dai registri della polizia" (qualunque cosa fossero) facenti riferimento ad una sola settimana.
Tra questi,
Sessioni per reati minori di Taunton. John Painter, uomo corpulento e massiccio, di professione manovale, accusato di percosse alla moglie. La moglie aveva entrambi gli occhi tumefatti e semichiusi, e il viso gonfio e pieno di lividi. Multa di 1 sterlina e 8 scellini, spese comprese, e ammonizione perché la cosa non si ripeta.
In un altro caso di percosse alla moglie un individuo "cinque volte recidivo" era stato condannato a due sterline e due scellini di multa.
Poi:
Tribunale dello sceriffo di Perth. Alla presenza dello sceriffo Sym. David Mitchell,... (continuer)
In uno dei capitoli l'A. enumera sentenze di tribunali di contea, a suo dire raccolte "dai registri della polizia" (qualunque cosa fossero) facenti riferimento ad una sola settimana.
Tra questi,
Sessioni per reati minori di Taunton. John Painter, uomo corpulento e massiccio, di professione manovale, accusato di percosse alla moglie. La moglie aveva entrambi gli occhi tumefatti e semichiusi, e il viso gonfio e pieno di lividi. Multa di 1 sterlina e 8 scellini, spese comprese, e ammonizione perché la cosa non si ripeta.
In un altro caso di percosse alla moglie un individuo "cinque volte recidivo" era stato condannato a due sterline e due scellini di multa.
Poi:
Tribunale dello sceriffo di Perth. Alla presenza dello sceriffo Sym. David Mitchell,... (continuer)
Io non sto con Oriana 5/2/2017 - 12:06
Dollar – il nome viene dal taler, ovvero, dal Joachimstaler, coniato nel Regno di Boemia intorno all'anno 1520 nell'argento che era estratto dai Conti di Schlick — Stefano ed i suoi sette fratelli — nella loro ricca miniera vicino a Joachimsthal — in ceco: Jáchymov, ora nella Repubblica Ceca —, la valle di San Gioacchino, in cui Thal (Tal) significa "valle" in tedesco. Fu una moneta ceca, allora, infatti sul retro portava il leone di Boemia, con la doppia coda e la corona. Lo Joachimstaler ha dato a molte valute il suo nome di "tallero" o "dollaro".
https://it.wikipedia.org/wiki/Joachimstaler
https://it.wikipedia.org/wiki/Joachimstaler
krzyś 27/4/2017 - 15:11
Geordie, or My Geordie Will Be Hanged In A Golden Chain
anonyme
2a.Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Cattia Salto
GEORDIE BY ROBERT BURNS
La versione raccolta e rielaborata parzialmente da Robert Burns narra di una battaglia nel Nord (ovvero il Border Scozzese rispetto all’Inghilterra) e Geordie potrebbe essere stato un personaggio storico: George Gordon sesto conte di Huntly (e diventato primo marchese di Huntly nel 1599) che, ribellatosi nel 1589 contro il Re di Scozia Giacomo VI (il futuro Giacomo I d’Inghilterra), fu imprigionato a Edimburgo e condannato a morte come traditore (con il metodo standard riservato ai traditori ovvero il taglio della testa); in seguito liberato per intercessione della moglie (e con il pagamento di un cospicuo riscatto). Questo “Geordie” era comunque una testa calda portato per la ribellione, coinvolto in seguito nell’omicidio del Bonny Earl o’ Moray si ribellò... (continuer)
Cattia Salto
GEORDIE BY ROBERT BURNS
La versione raccolta e rielaborata parzialmente da Robert Burns narra di una battaglia nel Nord (ovvero il Border Scozzese rispetto all’Inghilterra) e Geordie potrebbe essere stato un personaggio storico: George Gordon sesto conte di Huntly (e diventato primo marchese di Huntly nel 1599) che, ribellatosi nel 1589 contro il Re di Scozia Giacomo VI (il futuro Giacomo I d’Inghilterra), fu imprigionato a Edimburgo e condannato a morte come traditore (con il metodo standard riservato ai traditori ovvero il taglio della testa); in seguito liberato per intercessione della moglie (e con il pagamento di un cospicuo riscatto). Questo “Geordie” era comunque una testa calda portato per la ribellione, coinvolto in seguito nell’omicidio del Bonny Earl o’ Moray si ribellò... (continuer)
GEORDIE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Cattia Salto 26/4/2017 - 15:16
The Lament Of The Border Widow
anonyme
Nella versione di Martin Carthy che ha rielaborato il testo di Child integrandolo con alcuni frammenti di The Lament of the Border Widow,gli orrori delle razzie dei Border Rivers sono trasfigurati nella fiaba e la parte del cattivo spetta alla madre o matrigna della protagonista: come la regina cattiva di Biancaneve, manda i suoi sgherri a uccidere la famiglia della figliastra, non è ben chiaro come la fanciulla riesca a salvarsi (forse lasciata volutamente in vita come una raffinata forma di crudeltà), ma marito e figlioletto vengono massacrati e lei, sola, li piange e seppellisce.
Ed ecco che arriva la parte magica: mentre il re si trova a caccia, una cerva bianca (vedi) lo guida nel folto della foresta presso le tombe e un uccello (una colomba bianca) gli racconta tutta la storia. Il re così rimette le cose a posto, sposa la fanciulla e manda al rogo la matrigna.
Terre celtiche
Ed ecco che arriva la parte magica: mentre il re si trova a caccia, una cerva bianca (vedi) lo guida nel folto della foresta presso le tombe e un uccello (una colomba bianca) gli racconta tutta la storia. Il re così rimette le cose a posto, sposa la fanciulla e manda al rogo la matrigna.
Terre celtiche
IL FIOR FIORE DEI SERVITORI
(continuer)
(continuer)
envoyé par Cattia Salto 24/4/2017 - 15:57
Sir Hugh, or The Jew's Daughter, or Hugh Of Lincoln, Showing The Cruelty Of A Jew's Daughter
anonyme
SIR HUGH
di Cattia Salto
“Little Sir Hugh”, “Fatal Flower Garden”, “Sir Hugh, or the Jew’s Daughter” è una antica ballata registrata al numero 155 dal professor Francis James Child, una murder ballad incentrata apparentemente su un “omicidio rituale“; siamo alle radici delle leggende metropolitane sui rapimenti dei bambini a sfondo religioso, così in Inghilterra la morte di Hugh di Lincoln nel 1255 riportata ne “The Annals of Waverly” scatena l’odio razziale contro gli Ebrei: il corpo del bambino viene ritrovato un mese dopo la sua scomparsa in un pozzo e la “vox populi” addita gli Ebrei; uno di loro sotto tortura confessa l’assassinio e per buona misura una ventina di ebrei sono impiccati con l’accusa di omicidio rituale (e ovviamente i loro beni sono incamerati dalla Corona). Manco a dirlo il bambino viene venerato e chiamato" il piccolo Ugo di Lincoln" (non proprio un santo ma... (continuer)
Cattia Salto 17/4/2017 - 02:20
LITTLE SIR HUGH - Steeleye Span
Steeleye Span in Commoners Crown, 1975 con il titolo di Little Sir Hugh preferiscono la versione americana della ballata senza riferimento diretto alla figlia dell’ebreo.
Steeleye Span in Commoners Crown, 1975 con il titolo di Little Sir Hugh preferiscono la versione americana della ballata senza riferimento diretto alla figlia dell’ebreo.
“Mother, mother, make my bed,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Cattia Salto 17/4/2017 - 02:25
Little Sir Hugh
Traduzione italiana di Cattia Salto
Traduzione italiana di Cattia Salto
James Orchard Halliwell in Popular Rhymes and Nursery Tales of England (London, 1849) cita Child Roland and the King of Elfland come ballata antecedente: là i giovanetti giocano a palla nella città di Carlisle e con un tiro maldestro la gettano "o'er the kirk he gar'd it flee"; i bambini che la vanno a cercare finiscono uno per volta in una terra incantata; così guardando ancora alle fiabe troviamo "la Principessa e il Ranocchio" in cui la ragazzina giocando con la palla la getta maldestramente nello stagno. Ed ecco apparire il secondo elemento sempre tipico delle fiabe che raccontano di amore e di sesso (iniziazione sessuale): l'archetipo del "seduttore" o del "predatore sessuale", sia esso il Principe Ranocchio o il Cavaliere Elfo o la Sirena/Fata.
IL PICCOLO SIR UGO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Cattia Salto 17/4/2017 - 02:34
Non mi è sfuggito che Cattia abbia inserito il suo prezioso (come sempre) intervento, su questo macabro testo
proprio nel giorno di Pasqua........il brano non è stato molto eseguito nei dischi o almeno io non l'ho trovato spesso, a parte la versione americana scelta dagli S. Span.(Questi ultimi la cantavano anche dal vivo nel tour del 1982 e l'esecuzione alla Royal Opera Theatre in Adelaide, Australia la troviamo infatti nel loro Live "On tour"). Più recentemente è stata inserita da Eliza, figlia di Martin Carthy con the Kings of Calicutt (Andi Wells, Barnaby Stradling, Saul Rose and Maclaine Colston)nel loro omonimo disco del 1997. La versione reca il titolo "Sang Mother, Go Make My Bed" (ed è seguita da "Flower of Swiss Cottage"). Viene in seguito inserita nel 2003 anche nella raccolta The Definitive Collection. Non conoscevo invece l'interpretazione di Sam Lee e di questo ringrazio Cattia.
proprio nel giorno di Pasqua........il brano non è stato molto eseguito nei dischi o almeno io non l'ho trovato spesso, a parte la versione americana scelta dagli S. Span.(Questi ultimi la cantavano anche dal vivo nel tour del 1982 e l'esecuzione alla Royal Opera Theatre in Adelaide, Australia la troviamo infatti nel loro Live "On tour"). Più recentemente è stata inserita da Eliza, figlia di Martin Carthy con the Kings of Calicutt (Andi Wells, Barnaby Stradling, Saul Rose and Maclaine Colston)nel loro omonimo disco del 1997. La versione reca il titolo "Sang Mother, Go Make My Bed" (ed è seguita da "Flower of Swiss Cottage"). Viene in seguito inserita nel 2003 anche nella raccolta The Definitive Collection. Non conoscevo invece l'interpretazione di Sam Lee e di questo ringrazio Cattia.
Flavio Poltronieri 17/4/2017 - 09:19
E io non conoscevo la versione di Eliza Carthy, grazie Flavio..
In effetti sulla ballata e i suoi addentellati mi sto documentando solo ora e quanto scritto è in via provvisoria, intanto continuo a far girare nelle mie orecchie la versione di Sam Lee con quello scacciapensieri che mi rimbomba nel cervello.. devo ancora venire a capo del testo non riuscendo a ricostruire la fonte da cui Sam l'ha preso, la versione del suo mentore Stanley Robertson è diversa oltre che cantata su una melodia diversa (su Ye Banks & Braes).
In effetti sulla ballata e i suoi addentellati mi sto documentando solo ora e quanto scritto è in via provvisoria, intanto continuo a far girare nelle mie orecchie la versione di Sam Lee con quello scacciapensieri che mi rimbomba nel cervello.. devo ancora venire a capo del testo non riuscendo a ricostruire la fonte da cui Sam l'ha preso, la versione del suo mentore Stanley Robertson è diversa oltre che cantata su una melodia diversa (su Ye Banks & Braes).
Cattia Salto 17/4/2017 - 10:19
Allora è stato uno scambio "equo e solidale", a riguardo la versione di Eliza:
This is a note about the origins of this song which Malcolm Douglas kindly sent to the Mudcat Café thread Child and Waterson/Carthy:
This is a bit complicated. Versions of the song, all pretty similar, seem to have been quite common in the south of England; I don't know where Eliza got hers.
There was some discussion of the song's possible roots in The Journal of the Folk Song Society (vol. III, no. 11, 1907). H.E.D. Hammond thought it primarily derived from Child #65 (Lady Maisry) with some apparent input from #75 (Lord Lovel). Anne Gilchrist considered a Lady Maisry connection unlikely, and inclined toward the Lord Lovel group, though noting, “The elements of ballads are shifting, and no hard and fast line can be drawn between their various groups; at the same time it is well to remember that such... (continuer)
This is a note about the origins of this song which Malcolm Douglas kindly sent to the Mudcat Café thread Child and Waterson/Carthy:
This is a bit complicated. Versions of the song, all pretty similar, seem to have been quite common in the south of England; I don't know where Eliza got hers.
There was some discussion of the song's possible roots in The Journal of the Folk Song Society (vol. III, no. 11, 1907). H.E.D. Hammond thought it primarily derived from Child #65 (Lady Maisry) with some apparent input from #75 (Lord Lovel). Anne Gilchrist considered a Lady Maisry connection unlikely, and inclined toward the Lord Lovel group, though noting, “The elements of ballads are shifting, and no hard and fast line can be drawn between their various groups; at the same time it is well to remember that such... (continuer)
Flavio Poltronieri 17/4/2017 - 11:07
Bentornata a Cattia Salto, anche da parte mia. Ho naturalmente rimesso un po' in ordine tutto il materiale inserito in questa pagina e apprezzato particolarmente l'osservazione sulla dressing-table: evidentemente, a suo tempo non avevo colto il significato di dress come "conciare il cibo" o addirittura "condire" (e dire che nei supermercati si vendono comunemente le salsine dette "salad dressing"...). Dovrei ripigliare tutte le traduzioni di Child Ballads e sottoporle a una revisione, mi sa: quelle più recenti (come questa) risalgono a una trentina di anni fa circa, e quelle più antiche vanno per i quarant'anni o quasi, ricordandomi delle acrobazie che facevo all'epoca per trovare qualcosa che mi aiutasse. Ad ogni modo, mi piacerebbe prima o poi fare un elenco ed un'analisi dei Ballad commonplaces, come quello del gioco della palla, o pallone; ho perso il conto delle ballate nelle quali ci... (continuer)
Riccardo Venturi 17/4/2017 - 12:18
Ben contenta di aver dato un piccolo contributo, ho ripreso mano alle ballate cercando di ripulirle da errori e sviste; oggi è tutto più semplice con le traduzioni con tutto il supporto di internet..
In merito al gioco della palla anch'io l'ho archiviato nel cervello come un grosso punto interrogativo: suggestionata dalla mia esperienza sulla danza medievale, mi veniva da prenderlo come un passatempo delle giovinette e dei fanciulli che si esercitavano (un po' per divertimento e un po' come lezioni di galateo) appunto nelle danze di corte; poi quando invece ho trovato la descrizione più dettagliata al gioco della palla ho pensato che anche dove non veniva descritto il riferimento però fosse sempre quello, e come osservi tu di giochi con la palla ce n'erano di molti tipi nel medioevo... sono certa che adesso non ci dormirò più la notte per andare a spulciare in merito!!
In merito al gioco della palla anch'io l'ho archiviato nel cervello come un grosso punto interrogativo: suggestionata dalla mia esperienza sulla danza medievale, mi veniva da prenderlo come un passatempo delle giovinette e dei fanciulli che si esercitavano (un po' per divertimento e un po' come lezioni di galateo) appunto nelle danze di corte; poi quando invece ho trovato la descrizione più dettagliata al gioco della palla ho pensato che anche dove non veniva descritto il riferimento però fosse sempre quello, e come osservi tu di giochi con la palla ce n'erano di molti tipi nel medioevo... sono certa che adesso non ci dormirò più la notte per andare a spulciare in merito!!
Cattia Salto 18/4/2017 - 12:11
General Ludd's Triumph
anonyme
18-4-2017 00:45
IL TRIONFO DEL GENERAL LUDD
(continuer)
(continuer)
18/4/2017 - 00:45
Segnalo che, con la nuova introduzione a questa canzone (q.v.) e con la traduzione italiana è stato istituito il Percorso sul Luddismo, rigorosamente riservato a canzoni storiche e moderne incentrate su tale movimento e su sue eventuali riproposizioni attuali, ideali e/o fattive.
Riccardo Venturi 18/4/2017 - 01:10
Greensleeves
[XVI secolo / 16th Century]
Canzone tradizionale inglese
English traditional Folksong
Testo qui presente / Lyrics included here:
A Handful of Pleasant Delights
By Clement Robinson & Divers Others [1584]
Questo sito, come sa bene chiunque lo frequenti più o meno regolarmente, ospita da tempo parecchie antiche ballate e canzoni britanniche tradizionali, che si sono guadagnate anche un apposito percorso. Vorrei quindi, oggi, effettuare una sorta di omaggio alla canzone inglese tradizionale più famosa di ogni epoca, quella di cui chissà quante o quanti di voi si saranno magari ritrovati a canticchiare o fischiettare la bellissima e celeberrima melodia per averla sentita in qualche film, o alla televisione, alla radio o chissà dove, chiedendosi “chi l'abbia scritta” o comunque da dove venga. Questa, insomma:
E' un particolare arrangiamento per violino solo, con introduzione pizzicata,... (continuer)
Canzone tradizionale inglese
English traditional Folksong
Testo qui presente / Lyrics included here:
A Handful of Pleasant Delights
By Clement Robinson & Divers Others [1584]
Questo sito, come sa bene chiunque lo frequenti più o meno regolarmente, ospita da tempo parecchie antiche ballate e canzoni britanniche tradizionali, che si sono guadagnate anche un apposito percorso. Vorrei quindi, oggi, effettuare una sorta di omaggio alla canzone inglese tradizionale più famosa di ogni epoca, quella di cui chissà quante o quanti di voi si saranno magari ritrovati a canticchiare o fischiettare la bellissima e celeberrima melodia per averla sentita in qualche film, o alla televisione, alla radio o chissà dove, chiedendosi “chi l'abbia scritta” o comunque da dove venga. Questa, insomma:
E' un particolare arrangiamento per violino solo, con introduzione pizzicata,... (continuer)
A new Courtly Sonet, of the Lady Green
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 2/12/2016 - 08:11
d. II de Dicembre a.D. MMXVI
Nouo Sonetto Cortese
(continuer)
(continuer)
La parodia di John Gay da L'Opera del Mendicante: Since Laws were Made, o Tyburn Tree
Traduzione italiana di Riccardo Venturi
3 dicembre 2016 00:06
Nota. La canzone è cantata da Macheath davanti alla forca di Tyburn dove è stato condotto cantando e ballando.
Traduzione italiana di Riccardo Venturi
3 dicembre 2016 00:06
Nota. La canzone è cantata da Macheath davanti alla forca di Tyburn dove è stato condotto cantando e ballando.
DA QUANDO FURON FATTE LE LEGGI
(continuer)
(continuer)
Source: fr.wikipedia : Greensleeves
[VERTES-MANCHES]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 3/12/2016 - 00:28
Πеревод: nikkur.ru
Traduzione russa (completa): nikkur.ru
Complete Russian Translation: nikkur.ru
"Этот прозаический перевод средневековой баллады выполнен с текста, опубликованного в сборнике A Handful of Pleasant Delights (Горсть милых наслаждений) 1584 года."
Traduzione russa (completa): nikkur.ru
Complete Russian Translation: nikkur.ru
"Этот прозаический перевод средневековой баллады выполнен с текста, опубликованного в сборнике A Handful of Pleasant Delights (Горсть милых наслаждений) 1584 года."
ЗЕЛЁНЫЕ РУКАВЫ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 3/12/2016 - 01:55
Leonard Cohen, Leaving Green Sleeves
New Skin for the Old Ceremony, 1974
New Skin for the Old Ceremony, 1974
Alas, my love, you did me wrong,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 3/12/2016 - 11:03
Leonard Cohen, Lasciando Manicheverdi
Traduzione italiana di Massimo Cotto
Da Leonard Cohen - Canzoni in una stanza, Tutti i testi a cura di Massimo Cotto, Arcana Editrice, 1993.
Traduzione italiana di Massimo Cotto
Da Leonard Cohen - Canzoni in una stanza, Tutti i testi a cura di Massimo Cotto, Arcana Editrice, 1993.
Oh, amore mio, mi hai ferito
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 3/12/2016 - 11:12
Il testo dato da Cattia Salto (integrazione 2012, aggiornamento giugno 2013) da L'Ontano - Tradizioni / Medioevo
Contiene la traduzione italiana della stessa Cattia Salto.
Nota.. Si riproduce qui l'intera pagina di cui al link (con la raccomandazione, per chiunque sia interessato, di frequentare il sito di Cattia Salto: è una meraviglia del Creato), compreso il commento (che è, ovviamente, un'integrazione perfetta all'introduzione, e contiene altri interessantissimi dati), le note originali di Cattia Salto ed i video, che sono stati qui “sciolti” direttamente nella pagina tranne quello relativo alla melodia per liuto attribuita a John Jonson (1540-1594), che non è più accessibile, e quello della versione di Loreena McKennitt, già presente in questa pagina. La traduzione italiana di Cattia Salto è data di seguito al testo in corsivo. Ovviamente, mi scuso con Cattia per questo imprescindibile... (continuer)
Contiene la traduzione italiana della stessa Cattia Salto.
Nota.. Si riproduce qui l'intera pagina di cui al link (con la raccomandazione, per chiunque sia interessato, di frequentare il sito di Cattia Salto: è una meraviglia del Creato), compreso il commento (che è, ovviamente, un'integrazione perfetta all'introduzione, e contiene altri interessantissimi dati), le note originali di Cattia Salto ed i video, che sono stati qui “sciolti” direttamente nella pagina tranne quello relativo alla melodia per liuto attribuita a John Jonson (1540-1594), che non è più accessibile, e quello della versione di Loreena McKennitt, già presente in questa pagina. La traduzione italiana di Cattia Salto è data di seguito al testo in corsivo. Ovviamente, mi scuso con Cattia per questo imprescindibile... (continuer)
LADY GREENSLEEVES [1]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 5/12/2016 - 10:37
Grazie Riccardo per la citazione e naturalmente sei autorizzato a ogni "furto" dal sito e dal blog. Tu mi delizi con le tue traduzione in stile, una vera gioia del core. Nel passare l'articolo sul blog ho apportato delle integrazioni e nell'ultima rilettura delle Ballate ho integrato a mia volta il post con le tue argomentazioni, nel frattempo ho pubblicato anche un video con le tracce live del mio vecchio gruppo. aggiornamento in Terre Celtiche.
Cattia Salto 17/4/2017 - 13:01
"Leggende e false attribuzioni a parte - che non citerò per non dar loro credibilità storica - è certo che quella di "Greensleeves" sia una delle melodie più celebri tramandateci dal XVI secolo inglese. Come tutte le melodie, che viaggiano fra le voci di tanti diversi cantori e suonatori, ne esistono diverse e varie versioni testuali. Chi può dire dove e quando sia nata la melodia originale? Inizialmente aveva già un testo o c'era solo una melodia?
Lasciando ad altre voci e ad altri spazi la risposta, senza addentrarmi nella ricerca e nella conseguente discussione (che renderebbe ancor più interminabile la descrizione di questo video-brano), mi interessa affermare invece, per l'economia di questa pubblicazione, che non tutte le versioni testuali arrivate fino a noi facciano riferimento alla "Dama dalle verdi Maniche", Lady Greensleeves.
Una versione italiana che traducesse ritmicamente... (continuer)
DAMA DALLE VERDI MANICHE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/4/2017 - 14:39
The Diggers' Song [Levellers and Diggers]
15 aprile 2017, 18:53
Despite the execution of Charles I, the abolition of the House of Lords, and the proclamation of the Republic or Commonwealth in the first half of 1649, there was a groundswell of radical opinion directed against Cromwell and his policies. In the army the Leveller movement culminated in insurrection, which was crushed (May). Among the casualties were three soldiers executed at Burford in Oxfordshire. (These did not include Anthony Sedley, who scratched his name on the font while imprisoned in the church.)
Meanwhile, the Diggers were making a more peaceful protest by 'occupying', as we
might now put it, St George's Hill on 1 April. This was common land, near Weybridge in Surrey, and the Diggers' intention was to cultivate it by joint labour. Despite harassment by Cromwell's officers and local landlords, the Diggers struggled on until 1651 before their movement faded... (continuer)
Despite the execution of Charles I, the abolition of the House of Lords, and the proclamation of the Republic or Commonwealth in the first half of 1649, there was a groundswell of radical opinion directed against Cromwell and his policies. In the army the Leveller movement culminated in insurrection, which was crushed (May). Among the casualties were three soldiers executed at Burford in Oxfordshire. (These did not include Anthony Sedley, who scratched his name on the font while imprisoned in the church.)
Meanwhile, the Diggers were making a more peaceful protest by 'occupying', as we
might now put it, St George's Hill on 1 April. This was common land, near Weybridge in Surrey, and the Diggers' intention was to cultivate it by joint labour. Despite harassment by Cromwell's officers and local landlords, the Diggers struggled on until 1651 before their movement faded... (continuer)
CANTO DEI DIGGERS
(continuer)
(continuer)
15/4/2017 - 18:53
The Diggers movement in English history
The Diggers movement began in Surrey April 1, 1649, two months after the execution of King Charles I. The name comes from the practice of digging and manuring the 'waste' and common land, which was what they did both to grow food and to show that everybody had a right to enjoy the Earth and its fruits. The Diggers believed that freedom from poverty, hunger and oppression could be won if the Earth were made a 'Common Treasury for all'. They set up communal settlements and encouraged everybody to come and join them. The brutality of their opponents meant they did not survive for long.
The Diggers were harassed by legal actions and mob violence, and by the end of March 1650 their members were driven off the St. George's Hill. Despite this setback they continued their work on a nearby heath in Cobham. colony was dispersed. In April the Digger movement... (continuer)
The Diggers movement began in Surrey April 1, 1649, two months after the execution of King Charles I. The name comes from the practice of digging and manuring the 'waste' and common land, which was what they did both to grow food and to show that everybody had a right to enjoy the Earth and its fruits. The Diggers believed that freedom from poverty, hunger and oppression could be won if the Earth were made a 'Common Treasury for all'. They set up communal settlements and encouraged everybody to come and join them. The brutality of their opponents meant they did not survive for long.
The Diggers were harassed by legal actions and mob violence, and by the end of March 1650 their members were driven off the St. George's Hill. Despite this setback they continued their work on a nearby heath in Cobham. colony was dispersed. In April the Digger movement... (continuer)
Riccardo Venturi 15/4/2017 - 20:11
Questo canto è stato titolare di una sorta di bizzarro "record" fino ad oggi: probabilmente a causa dell'intrico dei suoi titoli, e della presenza della canzone di Leon Rosselson ad esso ispirata, era presente nel sito (tra pagine e commenti vari) ben cinque volte. E' stato fatto quindi finalmente un po' d'ordine ("L'anarchia è l'ordine meno il potere" - Léo Ferré):
- Tutti i commenti accumulatisi nel tempo contenenti il testo della Diggers' Song originale sono stati eliminati.
- E' stata eliminata l'intera pagina "Digger's Song (The World Turned Upside Down)" dalla sezione del Greenham Camp ecc., prelevandone però materiale di interesse;
- Tale materiale è stato inserito sia nella pagina The World Turned Upside Down (Digger's Song) di Leon Rosselson, sia in questa pagina.
- Sono stati mantenuti come "ammonimento" i commenti già esistenti in cui si faceva presente il marasma relativo a queste due canzoni.
- Infine, è stata approntata una traduzione italiana di questa canzone.
- Tutti i commenti accumulatisi nel tempo contenenti il testo della Diggers' Song originale sono stati eliminati.
- E' stata eliminata l'intera pagina "Digger's Song (The World Turned Upside Down)" dalla sezione del Greenham Camp ecc., prelevandone però materiale di interesse;
- Tale materiale è stato inserito sia nella pagina The World Turned Upside Down (Digger's Song) di Leon Rosselson, sia in questa pagina.
- Sono stati mantenuti come "ammonimento" i commenti già esistenti in cui si faceva presente il marasma relativo a queste due canzoni.
- Infine, è stata approntata una traduzione italiana di questa canzone.
Riccardo Venturi 15/4/2017 - 20:40
Captain Bover
anonyme
[18° secolo]
Una ballata raccolta da John Stokoe nel suo “Songs and Ballads of Northern England”, 1899.
Si tratta certamente del frammento di una canzone più lunga, che Stokoe apprese da Thomas Doubleday, un uomo politico di Newcastle-on-Tyne, che a sua volta l’aveva sentita da una cantante di strada.
Testo trovato su English Folk Music
Interpretata da molti artisti: The High Level Ranters, Ray Fisher, Corrina Heward e Kathryn Tickell, Graham and Sam Pirt…
Il capitano Bover, di nome John, è un personaggio realmente esistito, un ufficiale della Royal Navy che operò nella contea di Tyne and Wear nella seconda metà del 700. Era molto temuto dai locali, in particolare dai barcaioli che lavoravano al trasporto del carbone e delle merci sul fiume Tyne, perché tra i compiti affidati a Bover e ai suoi soldati, una vera e propria press-gang, era quello di reclutare, anche con la forza, uomini... (continuer)
Una ballata raccolta da John Stokoe nel suo “Songs and Ballads of Northern England”, 1899.
Si tratta certamente del frammento di una canzone più lunga, che Stokoe apprese da Thomas Doubleday, un uomo politico di Newcastle-on-Tyne, che a sua volta l’aveva sentita da una cantante di strada.
Testo trovato su English Folk Music
Interpretata da molti artisti: The High Level Ranters, Ray Fisher, Corrina Heward e Kathryn Tickell, Graham and Sam Pirt…
Il capitano Bover, di nome John, è un personaggio realmente esistito, un ufficiale della Royal Navy che operò nella contea di Tyne and Wear nella seconda metà del 700. Era molto temuto dai locali, in particolare dai barcaioli che lavoravano al trasporto del carbone e delle merci sul fiume Tyne, perché tra i compiti affidati a Bover e ai suoi soldati, una vera e propria press-gang, era quello di reclutare, anche con la forza, uomini... (continuer)
Whaur hae ye been, my canny hinny?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/11/2016 - 09:05
Ho selezionato come lingua l'inglese perchè siamo qui nel 700 avanzato, ma molti termini nella canzone mi sembrano proprio "Ænglisc", vero Riccardo? O sbaglio?
Saluti
Saluti
B.B. 28/11/2016 - 09:08
Gnognò, BB...la ballata è in scozzese. Il quale, questo è vero, è sempre molto arcaico nel suo aspetto (ma questo anche tuttora) e nella sua terminologia (ad esempio, al posto di "must" usa "maun", che si rifà direttamente al norreno / islandese munu "dovere", ecc.). In effetti, lo scozzese è rimasto molto più vicino all'anglosassone di quanto non lo sia rimasto l'inglese standard. Lo scozzese lo riconosci spesso per la sua tendenza a eliminare certe consonanti tra due vocali: ad esempio qui hai il comunissimo "hae" per "have". Un'altro "hint": se trovi un'onnipresenza di "au" (qui "daur" = "dare", osare) e "ui" (ad es. "luik" per "look", "guid" per "good" ecc.), è scozzese al 100%. In linea di massima, il testo è perfettamente in linea con lo scozzese settecentesco (un'epoca d'oro della lingua). Salud!
Riccardo Venturi 28/11/2016 - 19:03
Piacenza, 28 novembre 2016
IL CAPITANO BOVER
(continuer)
(continuer)
I'm fucking sorry! E' che ho pensato che nelle terra dei Geordies non si parlasse lo scozzese (o non furono sempre acerrimi nemici?) e che nella parlata locale fosse invece rimasto molto dell'anglo-sassone delle origini.
Grazie per aver risposto al mio interrogativo e corretto l'errore.
Saluti
Grazie per aver risposto al mio interrogativo e corretto l'errore.
Saluti
B.B. 28/11/2016 - 21:22
Ma guarda che nella terra dei Geordies, il dialetto storico è già una via di mezzo tra i dialetti inglesi propriamente detti e quelli scozzesi. Inoltre bisognerebbe stabilire con certezza da dove provenisse questa versione della ballata; niente vieta, ad esempio, che il cantore di strada dal quale l'uomo politico di Castelnuovo sulla Tyne l'aveva sentita, fosse scozzese di origine. I cantori di strada provenivano comunque quasi sempre da zone rurali, e la ballata è un genere rurale; non bisogna mai pensare a una parlata di città, per una ballata. Le questioni sono, ovviamente, molto complesse, specie per quanto riguarda quella zona che in senso lato è detta "Scottish Border" (la quale, per altro, ha anche un genere di ballate tutto a se stante). L'anglosassone delle origini è comunque ben più presente, a livello fonologico e morfosintattico, nello scozzese storico. Però il dialetto storico... (continuer)
Riccardo Venturi 28/11/2016 - 21:57
Poor Murdered Woman
anonyme
[183?]
Una canzone il cui autore si dice sia stato tal Mr. Fairs, un fabbricante di mattoni di Leatherhead, nel Surrey inglese. Ma l’attribuzione è incerta.
Interpretata da diversi artisti inglesi, tra i quali Martin Carthy con Dave Swarbrick nel loro disco “But Two Came By” del 1968, e Shirley Collins in “No Roses” del 1971, con The Albion Country Band.
Testo trovato su English Folk Music.
Non ho voluto proporre la versione di Martin Carthy, che pure è precedente, ma quella di una donna, Shirley Collins, per il motivo che il 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Eppure credo che anche oggi saranno numerose le uccise, le ferite, le stuprate, che purtroppo It's a Man's Man's Man's World, un mondo in mano alla violenza dei maschi, potenti e/o impotenti, dove i più deboli (i maschi che rifiutano la violenza, e le donne non complici dei maschi aguzzini, e i bambini,... (continuer)
Una canzone il cui autore si dice sia stato tal Mr. Fairs, un fabbricante di mattoni di Leatherhead, nel Surrey inglese. Ma l’attribuzione è incerta.
Interpretata da diversi artisti inglesi, tra i quali Martin Carthy con Dave Swarbrick nel loro disco “But Two Came By” del 1968, e Shirley Collins in “No Roses” del 1971, con The Albion Country Band.
Testo trovato su English Folk Music.
Non ho voluto proporre la versione di Martin Carthy, che pure è precedente, ma quella di una donna, Shirley Collins, per il motivo che il 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Eppure credo che anche oggi saranno numerose le uccise, le ferite, le stuprate, che purtroppo It's a Man's Man's Man's World, un mondo in mano alla violenza dei maschi, potenti e/o impotenti, dove i più deboli (i maschi che rifiutano la violenza, e le donne non complici dei maschi aguzzini, e i bambini,... (continuer)
It was Hankey the Squire as I've heard men say
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/11/2016 - 14:31
The Weary Cutters
anonyme
[18° secolo]
Testo che compare in diversi pubblicazioni ottocentesche, come “Northumbrian Minstrelsy. A Collection of the Ballads, Melodies and Small-Pipe Tunes of Northumbria”, a cura di J. Collingwood Bruce e John Stokoe, pubblicata dalla Society of Antiquaries of Newcastle-upon-Tyne nel 1882.
Testo trovato su 52 Folk Songs interpretate da Phil Edwards.
Nel suo album “52 Folk Songs: Red”
Ma certamente il brano è da datarsi anteriormente, per via dell’esplicito riferimento all’ammiraglio britannico Horatio Nelson (1758-1805), uno che per mare cominciò ad andarci che non aveva ancora dieci anni e che a cavallo tra 700 e 800 combattè tante battaglie navali contro i francesi, fino all’ultima di Trafalgar del 1805, dove trovò la morte per mano di un cecchino.
E’ proprio durante la seconda metà del 700 che il sistema dell’“impressment”, dell’arruolamento forzato, cui ricorsero in particolare... (continuer)
Testo che compare in diversi pubblicazioni ottocentesche, come “Northumbrian Minstrelsy. A Collection of the Ballads, Melodies and Small-Pipe Tunes of Northumbria”, a cura di J. Collingwood Bruce e John Stokoe, pubblicata dalla Society of Antiquaries of Newcastle-upon-Tyne nel 1882.
Testo trovato su 52 Folk Songs interpretate da Phil Edwards.
Nel suo album “52 Folk Songs: Red”
Ma certamente il brano è da datarsi anteriormente, per via dell’esplicito riferimento all’ammiraglio britannico Horatio Nelson (1758-1805), uno che per mare cominciò ad andarci che non aveva ancora dieci anni e che a cavallo tra 700 e 800 combattè tante battaglie navali contro i francesi, fino all’ultima di Trafalgar del 1805, dove trovò la morte per mano di un cecchino.
E’ proprio durante la seconda metà del 700 che il sistema dell’“impressment”, dell’arruolamento forzato, cui ricorsero in particolare... (continuer)
Oh, the weary cutters and oh, the weary sea,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/11/2016 - 13:25
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Da sfigato che sono, non ho potuto andarci.
Mannaggia. :)