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Parcour Musique classique contre la guerre

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Luca Marenzio: Solo e pensoso i più deserti campi

Luca Marenzio: Solo e pensoso i più deserti campi
[1581]
Di Luca Marenzio il Nono Libro de Madrigali a cinque voci
Nouamente composto & dato in luce. In Venetia,
Appresso Angelo Gardano. 1599.
Sonetto XXXV dal Canzoniere di Francesco Petrarca [prima del 1337]







Il fatto che oggi sia domenica quattordici febbraio, e che in mezzo mondo oggi sia il giorno deputato all’amore ha, evidentemente, assai poco a che vedere con questa mia consueta inattualità. Si tratta, come tutti sapranno, di uno dei sonetti più celebri del Canzoniere petrarchesco, composto prima del 1337, in cui Petrarca descrive se stesso intento a camminare in luoghi remoti e selvaggi, nel tentativo (vano) di evitare i suoi pensieri amorosi e, soprattutto, per non mostrare agli altri il suo aspetto afflitto che rivela le sue pene sentimentali. Il sentimento interiore, si dice nelle storie della letteratura, è oggettivato attraverso il paesaggio esterno, poiché la... (continuer)
Solo et pensoso [1] i più deserti campi
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 14/2/2016 - 08:05
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Better Is Peace

Better Is Peace
Musica di Karl Jenkins (1944-), compositore gallese
Nella sua “The Armed Man. A Mass for Peace”, una messa che Jenkins compose nel 1999 su commissione dell’Armeria Reale inglese, che ha la sua sede storica nella Torre di Londra ma che negli anni 90 spostò il grosso delle collezioni in un nuovo spazio espositivo a Leeds.
L’autore dedicò la sua Messa alle vittime della guerra in Kosovo.

La Messa per la pace di Karl Jenkins si conclude con una collezione composta da una citazione da “Le Morte d'Arthur”, attribuita allo scrittore inglese Sir Thomas Malory (1405-1471), la riproposizione dell’incipit con "L'homme armé" (si veda Save Me From Bloody Men), alcuni versi del poeta Alfred Tennyson (1809-1892) e un versetto dall’Apocalisse di Giovanni, o Libro della Rivelazione.
Lancelot - Better is peace than always war
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/1/2016 - 15:41
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Now the Guns Have Stopped

Now the Guns Have Stopped
Versi di Guy Wilson, ex direttore del museo nazionale inglese dell’Armeria Reale e curatore del libretto de “The Armed Man. A Mass for Peace”.
Musica di Karl Jenkins (1944-), compositore gallese
Nella sua “The Armed Man. A Mass for Peace”, una messa che Jenkins compose nel 1999 su commissione dell’Armeria Reale inglese, che ha la sua sede storica nella Torre di Londra ma che negli anni 90 spostò il grosso delle collezioni in un nuovo spazio espositivo a Leeds.
L’autore dedicò la sua Messa alle vittime della guerra in Kosovo.

Partendo dalla Bibbia con Save Me From Bloody Men, passando attraverso le catastrofi di Hiroshima (Angry Flames) e del Mahābhārata (Torches) – incredibilmente molto simili nella descrizione – Guy Wilson e Karl Jenkins approdano qui alla carneficina della Grande Guerra ed al solitario lamento di un sopravvissuto che ha visto l’amico cadere in battaglia.
Silent, silent, now the guns have stopped.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/1/2016 - 14:41
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Torches

Torches
Traduzione inglese ed adattamento di un qualche passo del “Mahābhārata”, antico poema epico
indiano scritto in sanscrito nell’arco di otto secoli dal IV sec. a.C. al IV sec. d.C.
Musica di Karl Jenkins (1944-), compositore gallese

Nella sua “The Armed Man. A Mass for Peace”, una messa che Jenkins compose nel 1999 su commissione dell’Armeria Reale inglese, che ha la sua sede storica nella Torre di Londra ma che negli anni 90 spostò il grosso delle collezioni in un nuovo spazio espositivo a Leeds.
L’autore dedicò la sua Messa alle vittime della guerra in Kosovo.
The animals scattered in all directions,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/1/2016 - 13:37
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Save Me From Bloody Men

Save Me From Bloody Men
Adattamento dai Salmi 56 e 59 dell’Antico Testamento
Musica di Karl Jenkins (1944-), compositore gallese
Nella sua “The Armed Man. A Mass for Peace”, una messa che Jenkins compose nel 1999 su commissione dell’Armeria Reale inglese, che ha la sua sede storica nella Torre di Londra ma che negli anni 90 spostò il grosso delle collezioni in un nuovo spazio espositivo a Leeds.
L’autore dedicò la sua Messa alle vittime della guerra in Kosovo.

Il titolo “The Armed Man” fa riferimento all’antico canto francese "L'homme armé", un cantus firmus molto usato nella messa latina rinascimentale ma di epoca ancora anteriore, diffusosi a partire dalla caduta di Costantinopoli nel 1453:

L’homme armé doibt on doubter.
On a fait partout crier
Que chascun se viegne armer
D’un haubregon de fer.
L’homme armé doibt on doubter.
Be merciful unto me O God
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/1/2016 - 10:19
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The Helmet Now

The Helmet Now
[XVII° secolo]
Versi di Ralph Knevet, sacerdote e poete seicentesco inglese, originario di Norfolk, prima cappellano di una famiglia aristocratica e poi pastore del villaggio di Lyng.
Musica del compositore inglese Gerald Finzi (1901 - 1956), per la cantata “Farewell To Arms, Op. 9” composta nel 1944 (?) e basata su questo sonetto seicentesco ed un altro del 500 – ai nostri fini meno significativo, a mio parere – di George Peele (c.1558–1597), poeta, traduttore e drammaturgo che fu amico e collaboratore di Shakespeare.
Testo trovato su Lieder.net

La cosa curiosa è che i due sonetti condividono un verso, evidentemente un modo di dire antico, “Ora nell’elmo fanno il nido le api”, come fossero le nostre espressioni “Appendere il fucile al chiodo” o “Gettare la pistola alle ortiche”…

Quello dell’elmo trasformato in alveare è un emblema dell’araldica inglese del 500, che trovo qui accompagnato... (continuer)
The helmet now an hive for bees becomes,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/1/2016 - 11:08
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9 ottobre 1963 (Suite for Vajont)

9 ottobre 1963 (Suite for Vajont)
[Settembre 2013]
Suite per pianoforte e coro di Remo Anzovino
A Suite for Piano and Choir by Remo Anzovino

“C'è un fatto che è accaduto cinquant'anni fa, che credo abbia molta sete. Molta sete di conoscenza, di memoria, e anche di giustizia. Per me Vajont rappresenta un simbolo, in un momento così complesso, di grande speranza, di un popolo che ha saputo rialzarsi. E io ho voluto fortemente che, questa sera, noi potessimo eseguire questa musica, che si chiama 9 ottobre 1963 (Suite for Vajont).” - Remo Anzovino

Il 15 settembre 2013, in occasione del 50º Anniversario del disastro, Remo Anzovino viene invitato dalla Fondazione Vajont (che riunisce, tra gli altri, i Comuni di Longarone, Erto e Casso, Castellavazzo e Vajont) a tenere un concerto sulla diga, nel cuore della frana in località Erto, che riesce a richiamare 2000 persone, in un clima di grande emozione. La composizione 9 ottobre... (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/10/2015 - 17:26
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Ballade n° 1 en Sol Mineur, opus 23

Ballade n° 1 en Sol Mineur, opus 23
[1835/36]

Composta nel 1835/36 da Fryderyk Chopin a Parigi, la Ballata n° 1 in Sol Minore opus 23 è la prima delle sue quattro ballate per pianoforte solo. Dedicata à monsieur le baron de Stockhausen, la ballata -secondo quanto dichiarato dallo stesso Chopin- gli fu ispirata, come le altre tre, dall'opera del poeta Adam Mickiewicz, su particolare suggestione del Konrad Wallenrod. Il pezzo (considerato tra i più difficili come esecuzione dell'intera opera chopiniana) è costruito da due temi centrali, il primo introdotto nella settima battuta dopo la breve introduzione, e il secondo nella battuta 69. Entrambi i temi si ripresentano in diverse forme. La ballata è nel tempo composto di 6/4 ad eccezione dell'introduzione (in 4/4) e della coda (in 2/2). Sezioni del brano sono tecnicamente impegnative, e la sua complessa struttura combina idee dalla forme della sonata e della variazione.

La... (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 21/4/2015 - 23:07
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Casualties of War / Vittime di guerra

Casualties of War / Vittime di guerra
[1989]
Composta da Ennio Morricone
Composed by Ennio Morricone
Colonna originale del film
Vittime di Guerra
Regia di Brian De Palma
Original soundtrack of the motion picture
Casualties of War
Directed by Brian De Palma




Vittime di guerra (Casualties of War) è un film del 1989 diretto da Brian De Palma, con Michael J. Fox, Sean Penn e Ving Rhames. La pellicola si basa su di un fatto realmente accaduto durante la guerra del Vietnam nel 1966, nominato "l'incidente della collina 192". Il film fu un cambio di registro sia per il regista che per l'attore protagonista, Michael J. Fox, che sino a quel momento aveva recitato in svariate commedie e nel primo film della trilogia di Ritorno al futuro; nel film, egli mostrò di essere adatto anche a ruoli drammatici. Venne affiancato da John C. Reilly e John Leguizamo. Il film uscì il 18 agosto 1989.

Una squadra di soldati statunitensi dell'LRRP... (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 13/4/2015 - 02:35
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Bleuet

Bleuet
Poesia di Guillaume Apollinaire (1916), dalla raccolta “Calligrammes, poèmes de la paix et de la guerre 1913-1916” pubblicata nel 1918
Musica di Francis Poulenc (1939)

Il bleuet (fiordaliso) è in Francia il fiore della memoria per i reduci di guerra come il papavero nei paesi anglosassoni. La parola comunque indicava comunemente i soldati francesi nella Prima Guerra Mondiale per via del colore delle divise.

Chez Poulenc comme chez Apollinaire, la verve peut tojours le céder brusquement à la plus profonde émotion. Bleuet, le titre de la mélodie suivante, est un tendre diminutif de «bleu», terme argotique désignant un jeune soldat. Ce soldat va mourir; à cinq heures, il faut quitter les tranchées pour affronter le feu ennemi. Mais il n’y a ni héroïsme ni patriotisme exacerbés dans cette mélodie. Et Poulenc d’écrire: «L’humilité, qu’il s’agisse de la prière ou du sacrifice d’une vie,... (continuer)
Jeune homme de vingt ans
(continuer)
1/3/2015 - 22:15
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Aus dem Dunkel

Aus dem Dunkel
[1937]
Versi di Gertrud Chodziesner, in arte Gertrud Kolmar, nella raccolta intitolata “Welten” (poesie composte tra agosto e dicembre del 1937) pubblicata postuma nel 1947.
Musica del compositore inglese Julian Marshall nella sua cantata intitolata “Out of Darkness”, 2009

La vita adulta di Gertrud Käthe Sara Chodziesner, ebrea, nata a Berlino nel 1894, iniziò e terminò nella tragedia.
Poco più che ventenne Gertrud si innamorò di un ufficiale, sposato, che la mise incinta, poi la indusse ad abortire (con il sostegno della famiglia di lei) e quindi la abbandonò. Gertrud cadde in una profonda depressione, tentò anche il suicidio e si riprese faticosamente solo grazie alla scrittura poetica (la sua prima raccolta fu pubblicata nel 1917) e al lavoro con i bimbi sordomuti svolto negli anni successivi tra Parigi e Digione.
Nel 1928 fu costretta a tornare a Berlino per assistere la madre... (continuer)
Aus dem Dunkel komme ich, eine Frau.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/2/2015 - 11:09
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De Profundis

De Profundis
De Profundis è una lunga lettera che Oscar Wilde (1854-1900) scrisse, dopo essere stato processato per omosessualità, al suo compagno, Alfred Douglas, proprio durante il periodo della carcerazione.

Il titolo dell’opera preannuncia in un certo senso che lo scrittore scaverà profondamente nella sua anima per esternare pensieri, rimembranze, ossessioni ed evoluzioni intellettuali che caratterizzarono ed accompagnarono la sua permanenza in carcere. Attraverso l'accuratezza e l'erudizione dei periodi wildeiani, è inevitabile tra l'altro, nella lettura della lettera, ripercorrere passo passo gli avvenimenti della vita dello scrittore, dall'incipit della sua amicizia con il narciso Alfred Douglas, passando per le sue esperienze processuali durante lo scandalo che lo fece condannare per omosessualità, sino alla sua denigrante esperienza carceraria.

La lettera risale ai primi mesi del 1897, anno... (continuer)
DE PROFUNDIS
(continuer)
envoyé par dq82 22/2/2015 - 15:41
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Sonate für Klavier n° 2: 27 April 1945

Sonate für Klavier n° 2: 27 April 1945
[1945]
Sonata per pianoforte di Karl Amadeus Hartmann
Klaviersonate von Karl Amadeus Hartmann

"Am 27. und 28. April 1945 schleppte sich ein Menschenstrom von Dachauer "Schutzhäftlingen" an uns vorrüber - unendlich war der Strom - unendlich war das Elend - unendlich war das Leid." (Karl Amadeus Hartmann)

Tra il 27 e il 28 aprile 1945, pochissimi giorni prima della morte di Hitler e della capitolazione della Germania nazista, una fiumana di quasi trentamila prigionieri del lager di Dachau venne fatta uscire dal campo e avviata a una “marcia della morte” dalla quale pochi sopravvissero. Tra i testimoni oculari vi era il compositore antinazista Karl Amadeus Hartmann, rimasto in Germania pur essendo condannato al silenzio totale e alla sorveglianza più stretta avendo espressamente vietato che le sue opere fossero eseguite nel suo paese; una sua composizione, Miserae, si situava nel 1933,... (continuer)
I. Bewegt
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 1/2/2015 - 00:14
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L'exécution du général

L'exécution du général
[1914]
Da/From/D'après "Chants de la mi-mort"
Per pianoforte solo
Musica di Alberto Savinio (Andrea Francesco Alberto De Chirico)
Basata in parte sulla musica del "Canto degli Italiani"
di Michele Novaro
Carlo Perrucchetti - Commento, ricerche
Lorenzo Fornaciari - Pianoforte
Modena, 5 agosto 2014

Si crede generalmente che la distorsione dell'inno nazionale in chiave antimilitarista sia nata con Jimi Hendrix e il suo Star-Spangled Banner eseguito a Woodstock nel 1969. Sbagliato. È nata nel 1914, poco prima dello scoppio della I guerra mondiale, quando Alberto Savinio, pittore, scrittore e compositore fratello del grande Giorgio De Chirico, compose L'exécution du général per pianoforte solo, distorcendo e frammentando “Fratelli d'Italia”. E chissà che Jimi Hendrix, che era un musicista di prim'ordine, non abbia avuto presente questa cosa che il nostro sito è lieto di riproporre tra... (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 31/1/2015 - 22:36
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Miserae

Miserae
[1933-34]
Karl Amadeus Hartmann (1905-1963) scrisse questo poema sinfonico durante i primi due anni del Terzo Reich, quelli in gran parte dedicati da Hitler a regolare una volta per sempre i conti con l’opposizione. Non era passato nemmeno un mese dalla presa del potere che Hitler aveva già dato disposizione di allestire il primo campo di concentramento destinato alla “rieducazione” degli oppositori. L’annuncio dell’inaugurazione del campo di Dachau, a pochi chilometri da Monaco di Baviera, fu dato il 21 marzo 1933 da Heinrich Himmler, comandante del Reich.

Karl Amadeus Hartmann, che avversava apertamente il nazismo ma aveva scelto di non abbandonare la Germania, così scrive nelle sue memorie:

“Dann kam das Jahr 1933, mit seinem Elend und seiner Hoffnungslosigkeit (…). In diesem Jahr erkannte ich, daß es notwendig sei, ein Bekenntnis abzulegen, nicht aus Verzweiflung und Angst vor jener... (continuer)
Meinen Freunden, die hundertfach sterben mussten, die für die Ewigkeit schlafen – wir vergessen Euch nicht. (Dachau, 1933/34)
envoyé par Bernart Bartleby 5/10/2014 - 19:04
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Ciaccona dei tempi di guerra

Ciaccona dei tempi di guerra
[1943]
Erich Itor Kahn era nato a Rimbach, nell’Odenwald tedesco, in una famiglia di fede ebraica. Il padre era un matematico ed era anche cantore nella locale sinagoga. Kahn studiò pianoforte e composizione a Francoforte e lì divenne pianista, compositore ed arrangiatore alla Südwestdeutsche Rundfunkdienst AG, una delle più importanti stazioni radiofoniche tedesche. A Francoforte Kahn ebbe modo di conoscere alcuni tra i maggiori compositori contemporanei e fu proprio lui il 29 gennaio del 1930 ad interpretare in prima assoluta la “Pièce per pianoforte Op. 33” di Arnold Schönberg.

All’avvento del nazismo Erich Itor Kahn fu sollevato da ogni incarico e fu costretto a fuggire a Parigi con sua moglie, Frida Rabinowitch. Nel 1939, all’inizio del conflitto mondiale, Kahn fu internato come “straniero nemico”. L’occupazione tedesca lo colse quindi già prigioniero. Fu nei campi di Blois e di Milles... (continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/9/2014 - 09:12
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Giovanni Battista Lulli [Jean-Baptiste Lully]: Chaconne des Scaramouches, Trivelins et Arlequins

Giovanni Battista Lulli [Jean-Baptiste Lully]: Chaconne des Scaramouches, Trivelins et Arlequins
[1670]
"Le Bourgeois Gentilhomme"
Comédie-ballet de Molière
Musique: Jean-Baptiste Lully
Coréographie: Pierre Beauchamp
14 octobre 1670, Château de Chambord
Compagnie théâtrale de Molière
Académie Royale de Musique et de Danse

Mi hanno detto, abbastanza di recente ma, in realtà, da un remoto passato, che dovrei avere una vita normale. Il problema è che, da un lato, non so assolutamente che cosa sia, una "vita normale"; e, dall'altro, che ritengo la mia vita del tutto normale, pur nell'assoluta assenza di norme. Ho provato, e provo tuttora, a spingermi in certi recessi non sovente esplorati; però il tempo m'ha instillato una certa leggerezza nel farlo, ed ammaestrato a mie spese del pericolo che comporta il voler penetrarvi a tutti i costi. Ho, credo, una normalità abbastanza variegata; ed è questo, ahimé, che non riesce mai a capire chi, basandosi su non so quali criteri, cerca di... (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 22/9/2014 - 14:57
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Etiuda rewolucyjna (op.10 nr 12)

Etiuda rewolucyjna (op.10 nr 12)
Lo Studio op. 10 n. 12 (Étude op. 10 n. 12), conosciuto anche con i titoli apocrifi "La caduta di Varsavia" e "Rivoluzionario", è una composizione musicale per pianoforte scritta da Fryderyk Chopin nel 1831. Pare che Fryderyk Chopin l'abbia composto di getto a Stoccarda quando seppe del fallimento dell'insurrezione polacca.

envoyé par Krzysiek Wrona 18/8/2014 - 02:12
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Messa di Requiem

Messa di Requiem
per soprano, mezzosoprano, tenore, basso, doppio coro e orchestra

Composta nell'anno 1874 in occasione del primo anniversario della morte di Alessandro Manzoni.
Prima esecuzione nella chiesa di San Marco a Milano il 22 maggio 1874 diretta da Giuseppe Verdi

Il 6 luglio scorso Riccardo Muti ha diretto al Sacrario di Redipuglia il grande concerto per i 100 anni della Grande Guerra con cui si apre il ciclo di commemorazioni italiane per l’anniversario dello scoppio del primo conflitto mondiale.

Il Sacrario di Redipuglia è un (orribile a nostro parere) memoriale, costruito durante il ventennio fascista, dove riposano i resti di oltre centomila soldati italiani (di cui 60mila senza nome) caduti nella Grande Guerra. Tra parentesi "Redipuglia" non ha niente a che vedere con la Puglia ma si trova in provincia di Gorizia. Il perché si chiami così è una storiella illuminante. "Redipuglia" è infatti... (continuer)
Requiem e Kyrie - quattro voci soliste e coro
(continuer)
9/7/2014 - 23:21
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Conscientious Objector (I Shall Die)

Conscientious Objector (I Shall Die)
[1917]
Versi di Edna St. Vincent Millay (1892-1950), poetessa e drammaturga statunitense, militante femminista. Nella raccolta intitolata “Wine from These Grapes” pubblicata nel 1934.

Musica di Lee Holdridge (1944-), compositore statunitense di origine haitiana.
Interpretata da Mary Travers – componente del trio Peter, Paul and Mary– nel suo disco del 1972 intitolato “Morning Glory”.

L’obiettore di coscienza, che sceglie qui la morte piuttosto di diventare complice dell’Orrore, è disegnato dalla poetessa Edna St. Vincent Millay come uno stalliere, un servitore della Morte, dipinta come un nobile, un potente che si sta vestendo ed armando per andare ad una battuta di caccia alla volpe, o come uno schiavista del Sud intento a prepararsi ad inseguire un negro fuggiasco… Nella realtà, la Morte sta seminando distruzione e lutto da qualche parte, forse a Cuba (l’autrice aveva bene in mente... (continuer)
I shall die
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/6/2014 - 09:29
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Sinfonia n. 10 in mi minore (Op. 93)

Sinfonia n. 10 in mi minore (Op. 93)
[1953]
L’ “omaggio” del grande compositore a Iosif Vissarionovič Džugašvili, in arte Stalin, il dittatore sovietico appena scomparso che aveva censurato, vessato, spaventato e torturato psicologicamente Šostakovič per due decenni, dalla “Lady Macbeth del distretto di Mcensk” del 1934 (subito censurata e bandita nonostante il grande apprezzamento internazionale), passando per la “Quarta Sinfonia” del 1936 (ritirata prima ancora dell’esordio e rappresentata solo 25 anni dopo), fino al Primo Concerto per Violino del 1947-48 (anch’esso accantonato dopo la nuova caccia alle streghe scatenata contro di lui e molti altri artisti da Andrej Aleksandrovič Ždanov, braccio destro di Stalin).

Con la Decima Sinfonia - composta tra il luglio e l’ottobre del 1953 ed eseguita per la prima volta dall'Orchestra Filarmonica di Leningrado, diretta da Evgenij Mravinskij, il 17 dicembre dello stesso anno - Dmitrij... (continuer)
[Strumentale]
envoyé par Bernart Bartleby 12/6/2014 - 15:51
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Le tombeau de Couperin

Le tombeau de Couperin
[1914-17]
Una suite per pianoforte che Ravel cominciò a scrivere prima della Grande Guerra per dedicarla al compositore, clavicembalista e organista parigino François Couperin (1668-1733), da lui profondamente ammirato. Ma lo scoppio della guerra – che Ravel fortunatamente visse solo di striscio – indusse il grande compositore a dedicare ognuno dei sei movimenti di cui si compone la suonata ada alcuni degli amici più cari scomparsi nel conflitto: Jacques Charlot (compositore), Jean Cruppi, Gabriel Deluc (pittore basco), Pierre e Pascal Gaudin (fratelli uccisi insime dalla stessa granata), Jean Dreyfus e Joseph de Marliave (musicologo). La prima della suite fu eseguita a Parigi, l'11 aprile 1919, per volere di Marguerite Long, pianista ed insegnante, vedova di de Marliave.
In seguito Ravel ne scrisse anche una versione orchestrata (1920).

"All'inizio del 1915 mi arruolai nell'esercito;... (continuer)
[strumentale]
envoyé par Bernart Bartleby 12/6/2014 - 13:53
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The Wound-Dresser

The Wound-Dresser
[1863]
Versi del grande poeta statunitense, composti nel 1863 quando, in seguito al ferimento del fratello George in Virginia nel corso di una delle cruente battaglie della Guerra Civile, Walt Withman divenne per qualche mese infermiere volontario negli ospedali da campo.
Nella raccolta intitolata “Drum-Taps”, poi incorporata in una delle tante edizioni di “Leaves of Grass” (1865).
Musica del compositore statunitense John Coolidge Adams (1949-), nella sua opera per orchestra da camera e baritono composta nel 1988/89.
An old man bending I come among new faces,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/6/2014 - 12:06
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La fiancée du timbalier

La fiancée du timbalier
Poesia (testo integrale) di Victor Hugo
(da Odes et Ballades, 1822-1827)
Musica di Camille Saint-Saëns
Op. 82 (1890)

Poème (intégral) de Victor Hugo
(d'après Odes et Ballades, 1822-1827)
Musique de Camille Saint-Saëns
Op. 82 (1890)


Per la versione musicata e cantata dai Malicorne si veda qui


Come specificato nella pagina dedicata alla versione abbreviata musicata e cantata nel 1977 dai Malicorne, il testo integrale de La fiancée du timbalier era stato già musicato, nel 1890, da Camille Saint-Saëns. Essendo troppo complesso presentare due rese talmente diverse come epoca e spirito, è stato preferito comporre due pagine separate sebbene, ad un esame molto attento, sia possibile individuare nella partitura dei Malicorne alcune cose riprese da quella classica di Saint-Saëns. La traduzione italiana presente in questa pagina riprende ovviamente le parti già eseguite con la traduzione ex novo di quelle mancanti; per le note si rimanda a quelle già redatte. [RV]
Monseigneur le duc de Bretagne
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 7/5/2014 - 09:43
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Alessandro Ignazio Marcello: Concerto in Re minore per oboe, archi e basso continuo

Alessandro Ignazio Marcello: Concerto in Re minore per oboe, archi e basso continuo
[1716 o 1717]
Il “Concerto in Re minore per oboe, archi e basso continuo” - ed in particolare l’ “Adagio”, secondo dei tre movimenti di cui è composto - è l’opera più famosa di Alessandro Ignazio Marcello (1673-1747), intellettuale e compositore appartenente alla nobiltà veneziana dell’epoca.
Questo Concerto acquistò da subito una tale fama che Johann Sebastian Bach, solo una decina di anni dopo, ne fece una trascrizione per clavicembalo, il “Concerto n° 3 in re minore BWV 974”.

Propongo questo brano di musica classica non perchè sia di per sè contro la guerra, ovvio, ma perchè è stato utilizzato nella colonna sonora di parecchi film (compreso “Anonimo veneziano” di Enrico Maria Salerno), un paio dei quali sono ascrivibili al nostro specifico.

Il primo è “The Strawberry Statement” (“Fragole e Sangue”), film del 1970 che guadagnò il premio della giuria a Cannes e che è l’unico film significativo... (continuer)
[Strumentale]
envoyé par Bernart Bartleby 7/2/2014 - 19:33
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Inno delle Nazioni

Inno delle Nazioni
[1862]
Musica di Giuseppe Verdi
Testo di Arrigo Boito
Music by Giuseppe Verdi
Lyrics by Arrigo Boito



L'Inno delle Nazioni
it.wikipedia


L'Inno Delle Nazioni è una cantata profana composta da Giuseppe Verdi su testo di Arrigo Boito per l'Esposizione universale del 1862 e presentata in anteprima il 24 maggio 1862 presso la Royal Opera House di Londra.

Per l'Esposizione Universale del 1862, a Londra, furono incaricati di comporre musica di festa per l'occasione, i compositori di quattro paesi: Germania (Giacomo Meyerbeer), Francia (Daniel-François-Esprit Auber), Gran Bretagna (William Sterndale Bennett) e l'Italia, recentemente unificata. Prima di dare l'incarico a Verdi, che aveva appena terminato la composizione della sua opera La forza del destino, si cercò la disponibilità di Gioachino Rossini che rifiutò l'offerta.

Nel 1861 l'Italia era stata unificata per la maggior parte del... (continuer)
CORO DI POPOLO
(continuer)
envoyé par Ahmed il Lavavetri 27/1/2014 - 18:11

La cattedrale di Coventry

Antiwar Songs Blog
La cattedrale di Coventry
Il 14 novembre del 1940 la città inglese di Coventry fu attaccata dalla Luftwaffe nazista. In una notte di plenilunio (con una tipica Bomber’s Moon) le incursioni aeree tedesche seminarono morte (1236 vittime civili) e distruzione. La cattedrale del XIV secolo simbolo della città fu colpita da 12 bombe incendarie. Restarono in piedi solo alcune […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-14 22:36:00
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Les Trois Complaintes du soldat

Les Trois Complaintes du soldat
‎[1940]‎
Versi e musica per voci ed orchestra di André Jolivet.‎

Il poeta e compositore André Jolivet fu nel 1936 tra i promotori – con Yves Baudrier, Jean Yves ‎Daniel-Lesur e Olivier Messiaen - del manifesto “Jeune France” per “diffondere una ‎musica scaturente da uno slancio vitale di sincerità, di generosità di coscienza artistica” … ‎Nel 1939 fu chiamato alle armi a Fontainebleau… “Les Trois Complaintes du soldat” sono il ‎resoconto della sua esperienza di guerra.‎

Il soldato protagonista è un vinto – come lo furono i francesi travolti dalle orde hitleriane – ma è ‎sopravvissuto ed è pronto, senz’armi e senza odio, a ricostruirsi una vita, a ricostruire il paese. Va in ‎cerca della sua famiglia ma, in un primo momento, crede che moglie e figli siano morti sotto un ‎bombardamento… Poi invece li ritrova e, riconoscente, eleva la sua preghiera a Dio.‎
L’ultima delle tre complaintes... (continuer)
La complainte du soldat vaincu

(continuer)
envoyé par Bernart 25/6/2013 - 15:02
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Couplets de la rue Saint-Martin (Le disparu)‎

Couplets de la rue Saint-Martin (Le disparu)‎
‎[1942]‎
Versi del poeta francese Robert Desnos.‎
Dalla raccolta intitolata “État de veille” pubblicata nel 1943. Poi anche in “Destinée arbitraire” del ‎‎1975.‎

Musica per voce e pianoforte scritta nel 1947 dal compositore francese Francis Poulenc (1899-‎‎1963)‎



Poesia in memoria di André Platard, amico di Desnos e suo compagno nella Resistenza, arrestato e ‎fucilato dai nazisti nel 1942. Con Desnos furono più crudeli: lo internarono nel 1944 e in poco più ‎di un anno gli distrussero il corpo… ‎



Desnos morì di stenti e di tifo a Theresienstadt un mese dopo la liberazione del campo di ‎concentramento da parte delle truppe sovietiche… Però almeno (consolazione non da poco) morì ‎libero, ed essendo stato riconosciuto da due studenti cechi – volontari per assistere gli ex-prigionieri ‎infermi – che ben conoscevano ed amavano la sua opera.‎
Je n’aime plus la rue Saint-Martin
(continuer)
envoyé par Bernart 20/6/2013 - 12:09
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An die Kämpfer in den Konzentrationslagern

An die Kämpfer in den Konzentrationslagern
‎[1933]‎
Versi di Bertolt Brecht, da “Lieder Gedichte Chöre”, raccolta di composizioni scritte tra il 1918 ed ‎il 1933 e pubblicata nel 1934‎
Musica di Hanns Eisler dalla “Deutsche Sinfonie, Op. 50” composta a più riprese tra il ‎‎1935 ed il 1947 ma completata solo nel 1957, qualche anno prima della sua morte.‎



Sembra incredibile che nel 1933 Brecht già parlasse di campi di concentramento. Eppure già nella ‎primavera di quell’anno, con Hitler appena insediato al potere, erano entrati in piena attività almeno ‎tre campi (di prigionia, di lavoro, di transito, di raggruppamento, chiamateli come vi pare), quelli di ‎Breitenau, di Dachau e di Oranienburg, tutti in Germania, dove finirono per primi i dirigenti e ‎militanti comunisti e dell’opposizione rastrellati dalle SA dopo il rogo del Reichstag…‎

Eisler compose i primi movimenti della “Deutsche Sinfonie, Op. 50” quasi nell’immediatezza... (continuer)
Kaum Erreichbare ihr,
(continuer)
envoyé par Dead End 11/2/2013 - 16:21
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Sonet 66 (Tired With All These, for Restful Death I Cry)‎

Sonet 66 (Tired With All These, for Restful Death I Cry)‎
‎[Fine 500 / Inizio 600]‎
Uno dei 154 “Sonnets” pubblicati nel 1609.‎
Messo in musica da molti compositori tra i quali i russi Alexander Glazunov e Dmitrij ‎Šostakovič, l’austriaco Hanns Eisler e più recentemente il tedesco/statunitense Gary ‎Bachlund. Presente anche nel disco collettivo dedicato ai “Sonnets” intitolato “When Love Speaks” ‎dove la poesia è interpretata dall’attore inglese Alan Bates.‎

Tired with all these, for restful death I cry,
(continuer)
envoyé par Dead End 30/1/2013 - 14:04
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Wandrers Nachtlied II (Über allen Gipfeln)‎

Wandrers Nachtlied II (Über allen Gipfeln)‎
‎[1780]‎
Versi di Johann Wolfgang von ‎Goethe.‎
Messi in musica da decine e decine di ‎autori, primo fra tutti Franz Schubert (Wandrers ‎Nachtlied, D.768, Op.96, No.3, 1822)‎
La versione offerta dal Rundfunkchor Berlin è stata scritta e orchestrata da John Ottman e Lior ‎Rosner ed è inclusa – con il titolo inglese di "They'll Remember You" – nella colonna sonora del ‎film “Valkyrie” diretto nel 2008 da Bryan Singer, con Tom Cruise e Kenneth Branagh ‎rispettivamente nelle parti di Claus von Stauffenberg ed Henning von Tresckow, i due alti ufficiali ‎della Wermacht che nel luglio del 1944 organizzarono un attentato in cui quasi riuscirono ad ‎uccidere Hitler


‎Ma nella giornata internazionale contro la pena di morte non ‎voglio dedicare questi bei versi di Goethe ai militari che pure cercarono una via per mettere fine al ‎delirio criminale di Hitler e del suo regime: di loro abbiamo... (continuer)
Über allen Gipfeln
(continuer)
envoyé par Dead End 30/11/2012 - 11:27

Dead Man's Dump

Dead Man's Dump
‎[1917]‎
Versi del poeta inglese di origine lettone Isaac Rosenberg (Bristol, 1890 – Fampoux, Nord Passo di ‎Calais, 1918)‎
Musica di Gary Bachlund, compositore statunitense di natali tedeschi.‎
Testo trovato su The Lied, Art Song ‎and Choral Texts Archive



Un soldato – lo stesso Rosenberg, che all’epoca si trovava nelle trincee della Somme, sul fronte ‎occidentale – è impegnato a piazzare filo spinato da qualche parte nella “terra di nessuno”… ‎L’uomo ed il mulo, carico delle pesanti matasse metalliche, nel loro percorso passano accanto a ‎soldati moribondi e sui cadaveri dei morti…‎
The plunging limbers over the shattered track
(continuer)
envoyé par Dead End 12/11/2012 - 16:07

Returning, We Hear the Larks

Returning, We Hear the Larks
‎[1917]‎
Versi del poeta inglese di origine lettone Isaac Rosenberg (Bristol, 1890 – Fampoux, Nord Passo di ‎Calais, 1918)‎
Musica di Arnold Atkinson Cooke (1906-2005), compositore britannico, dai “Nocturnes, 5 Songs ‎for soprano, horn and piano” del 1956.‎
Testo trovato su The Lied, Art Song ‎and Choral Texts Archive



Isaac Rosenberg era nato a Bristol nel 1890 da una famiglia di religione ebraica originaria di ‎Daugavpils, in Lettonia, rifugiatasi in Inghilterra per sfuggire ai pogrom antisemiti che allora ‎imperversavano nell’Impero Russo. Precoce pittore e poeta, nonostante una bronchite cronica che lo ‎affliggeva ed una visione molto critica della guerra, si arruolò volontario nel 1915 e fu spedito nella ‎Somme, sul fronte occidentale. All’alba del 1 aprile 1918, mentre rientrava – proprio come descritto ‎in questa poesia – da un pattugliamento notturno nei pressi di Fampoux fu ucciso dal colpo di un ‎cecchino:‎

“Cupa è la notte e, anche se siamo ancora vivi, noi tutti sappiamo che una sinistra minaccia è ‎in agguato…”
Sombre the night is.
(continuer)
envoyé par Dead End 12/11/2012 - 15:34
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The Man He Killed

The Man He Killed
‎[1902]‎
Versi del poeta inglese Thomas Hardy
La poesia è stata musicata dai compositori Garth Baxter – statunitense - e John Pierre Herman ‎Joubert – inglese di origini sudafricane.‎
Dalla raccolta intitolata “Time's Laughingstocks and Other Verses” pubblicata nel 1909.‎
Testo trovato su The Lied, Art Song ‎and Choral Texts Archive‎

Una poesia che si riferisce alla seconda delle cosiddette “guerre boere”, combattute in Sudafrica in ‎due riprese (1880-1881 e poi 1899-1902) tra gli inglesi e i coloni di origine olandese, detti boeri.‎

In una saletta di un pub di un villaggio del Dorset, un reduce della seconda guerra boera racconta ai ‎suoi amici di quella volta che uccise un nemico, un uomo con il quale, in un altro contesto, avrebbe ‎potuto benissimo chiacchierare in amicizia davanti ad un boccale di birra. Il reduce prova a ‎giustificarsi, la guerra è la guerra, o lui o me, ma alla... (continuer)
Scene: The settle of the Fox Inn, Stagfoot Lane
(continuer)
envoyé par Dead End 12/11/2012 - 14:26
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Cello Concerto in E Minor Op. 85

Cello Concerto in E Minor Op. 85
(1919)
Cello Concerto in E minor Op. 85
Concerto per violoncello in mi minore, Op. 85



Il Concerto per violoncello in mi minore op. 85 di Edward Elgar (1857 - 1934) venne eseguito per la prima volta a Londra nel 1919. Profondamente colpito dalle sofferenze provocate dalla Prima guerra mondiale, il musicista britannico rimase per parecchi mesi privo di stimoli compositivi. Per questo motivo, Elgar e la moglie Caroline decisero di trasferirsi, nel maggio 1918, nel ridente cottage di Brinkwells presso Fittleworth, un delizioso villaggio del West Sussex. In un contesto agreste più distensivo, Elgar iniziò a dedicarsi ad alcuni lavori cameristici, oltre a quello che sarebbe diventato il concerto per violoncello. Quest’ultimo lavoro progredì rapidamente e venne sottoposto anche all’attenzione dell’amico direttore Landon Ronald, in visita del compositore nel mese di giugno. Successivamente... (continuer)
(instrumental)
17/10/2012 - 23:27
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Máj 1945‎

Máj 1945‎
Poesia scritta nel ghetto/campo di concentramento di Terezín/Theresienstadt.‎
Musica: a) Gershon Kingsley (1922-2019), dal suo lavoro teatrale-musicale ‎intitolato Voices From The ‎Shadow realizzato nel 1997 e pubblicato nel 2005.
Anche in: Milken Archive Digital Volume 19, Album 1 - Out of the Whirlwind: Musical Refections of the Holocaust [2005]
b)‎ Jerry Silverman - Robert Schumann (1810-1856)[2002]
The Undying Flame/ Ballads & Songs of the Holocaust/ Jerry Silverman
Testo in ceco trovato su di un sito dedicato all’autrice




Il 1 maggio del 1945 i nazisti accettarono di trasferire il ghetto/campo di concentramento di ‎Theresienstadt alla Croce Rossa. Una settimana più tardi fu liberato dalle truppe sovietiche.‎

Dopo una sfilza di poesie e canzoni tristissime sull’Olocausto, sono felice di poterne contribuire una ‎sulla liberazione, sulla fine dell’incubo più terribile che l’essere umano sia mai riuscito a produrre ‎contro i suoi simili…‎
Byl máj
(continuer)
envoyé par Dead End 1/10/2012 - 10:50
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Children's Crusade, Op. 82 [Der Kinderkreuzzug]

Children's Crusade, Op. 82 [Der Kinderkreuzzug]
(1968)

Ballata per voci bianche, due pianoforti, organo e percussioni
A Ballad for White Voice, Two Pianos, Organ and Drums

Dalla poesia di Bertolt Brecht Der Kinderkreuzzug [1942]
From Bertolt Brecht's Der Kinderkreuzzug [1942]

(Versione inglese di Hans Keller)
Musica di Benjamin Britten
English Translation by Hans Keller
Music by Benjamin Britten


Brecht e la Kinderkreuzzug

Del 1942 è la sua [di Brecht] personale Crociata dei bambini, un piccolo poema, breve e asciutto, in trentacinque strofe senza rima, spogliate di qualunque sentimentalismo ma in grado di trasmettere, grazie alla loro essenzialità, una bellezza sconvolgente. Ancora ignaro della colossale portata delle atrocità che stanno colpendo l’Europa, il canto di Brecht assume valore autobiografi co e profetico.

Ma la fuga dei bambini dalla guerra ci obbliga a una riflessione più ampia e universale. A distanza di anni... (continuer)
In Poland, in nineteen thirty-nine,
(continuer)
25/8/2012 - 00:01
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Friede auf Erden

Friede auf Erden
‎[1886]‎
Parole di Conrad Ferdinand Meyer (1825-1898), scrittore e poeta svizzero‎
Musica di Arnold Schönberg da "Friede auf Erden, op. 13” del 1907.‎



‎“[…] ‘Friede auf Erden’, il coro a otto voci su testo di Conrad Ferdinand Meyer nel quale il ‎soggetto della Natività viene raffigurato dalle sonorità incrinate di un linguaggio in cerca di autore. ‎Vienna stava avanzando sulla strada dell’Espressionismo; le inquietudini dell’inconscio ‎cominciavano a rovesciarsi nella superficie delle nuove creature musicali. Erano tutte prove ‎generali per quella lunga commemorazione della “povera gente”, che si sarebbe conclusa nel 1947 ‎con A Survivor from Warsaw, pagina per voce recitante, coro maschile e orchestra dedicata alla strage nazista del ‎ghetto di Varsavia […]” (Andrea Malvano, da ‎‎Quinta sinfonia: la svolta di Mahler)‎
Da die Hirten ihre Herde
(continuer)
envoyé par Dead End 14/8/2012 - 15:52
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Dies Irae, Auschwitz Oratorium

Dies Irae, Auschwitz Oratorium
A memorial to the victims at Auschwitz, Dies Irae allows the singers and players to improvise according to their talents and abilities. The chorus recites words, rather than singing them, and the instruments are the framework for the rhythm and pitch. It was first performed on the grounds of Auschwitz in 1967.

Penderecki composed Dies Irae (also known as Auschwitz Oratorio) after the successful performances of his St. Luke Passion. It has much in common with that work, though it is on the whole a less impressive achievement. The text draws on various literary sources: Psalm 116, the Apocalypse, Aeschylus’s Eumenides as well as poems by Broniewski, Aragon, Rózewicz and Valéry. (All the contemporary texts are translated into Latin while the Aeschylus fragments are sung in Greek.) The scoring is for very substantial orchestra with a large percussion section, though without violins, violas and... (continuer)
-strumentale-
envoyé par DoNQuijote82 3/8/2012 - 12:07
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Απομόνωση (Ο άνεμος γέννησε τη νύχτα)

Απομόνωση (Ο άνεμος γέννησε τη νύχτα)
Apomónosi (O ánemos génnise ti nýhta)

[1968-73]
Στίχοι: Μάνος Ελευθερίου
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Μίκης Θεοδωράκης
'Αλλες ερμηνείες: Ντόρα Γιαννακόπουλου
LP: Αρκαδία Ι

Poesia di Manos Eleftheriou
Musica di Mikis Theodorakis
Primo interprete: Mikis Theodorakis
Album: Arcadia I

Si veda anche Αρκαδία ΙΙ, pagina dedicata specificamente a Ἀρκαδία ΙI [CCG/AWS Staff]

Non perché la sezione greca delle CCG è in via di lenta ma totale ristrutturazione ("cantiere in lento movimento", come dicono gli annunci autostradali...) rinunciamo a mettere cose nuove. Questa canzone, ad esempio. Su testo del poeta Manos Eleftheriou, che abbiamo già visto molte volte all'opera in questo sito, fa parte delle canzoni raccolte da Theodorakis in "Arcadia II e III", un ciclo forse più noto come "canzoni di Zátouna". Zátouna è un villaggio dell'Arcadia, e l'Arcadia dei poeti classici e delle... (continuer)
Ο άνεμος γέννησε τη νύχτα και το πέλαγος
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi / Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 7/5/2012 - 11:39
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Canti di Prigionia

Canti di Prigionia
Molto suggestivo e poeticamente felice
antonio lupo 27/1/2012 - 17:11
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The Send-Off

The Send-Off
‎[1918]‎
In "Wilfred Owen. The complete poems and fragments”, a cura di Jon Stallworthy, 1983.‎
Musica di Gary Bachlund, cantante lirico e compositore che vive tra ‎Los Angeles e Berlino, dalla sua “Songs of War”, sette canzoni per baritono e pianoforte (2004).‎



Dopo aver conosciuto gli orrori della Grande Guerra, Wilfred Owen – che era sopravvissuto ‎all’esplosione di una granata di mortaio, che si era risvegliato tra i resti smembrati di un ufficiale ‎suo amico, che poi era rimasto intrappolato per giorni in una trincea nemica… – trascorse qualche ‎mese nell’ospedale Craiglockhart di Edimburgo per riprendersi dai traumi fisici e psicologici subìti. ‎Lì Owen potè ritemprarsi, scrisse molto e fu felice di ricevere la visita di colui che egli considerava ‎maestro ed ispiratore, il poeta Siegfried Sassoon.‎
Ma l’orrore non era finito.‎



Nel luglio del 1918 Owen tornò in servizio in... (continuer)
Down the close, darkening lanes they sang their way
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envoyé par Bartleby 22/11/2011 - 14:47
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Intolleranza 1960‎

Intolleranza 1960‎
‎[1960-61]‎
Azione scenica in due parti per coro ed orchestra.‎
Libretto a cura di Angelo Maria Ripellino ‎
Musiche di Luigi Nono.‎
Prima esecuzione assoluta: Venezia, Teatro La Fenice 13.04.1961 (XXIV Festival Internazionale di ‎Musica Contemporanea, La Biennale di Venezia).‎
Testo trovato sul sito del Teatro La Fenice di Venezia‎

‎Intolleranza ‎‎60, nell’esecuzione di Bernhard Kontarsky con l’orchestra dello Staatstheater di Stoccarda.‎

Testi tratti dalle seguenti opere:‎

‎- Angelo Maria Ripellino, Non un giorno ma adesso, Roma, ‎Grafica 1960;‎
‎- Paul Éluard, ‎‎Liberté, in Choix de ‎Poemes, Paris, Gallimard 1951 [La selezione del testo è avvenuta sull’edizione francese e in ‎seguito sulla traduzione italiana a cura di Franco Fortini (La libertà, Torino, ‎Einaudi 1955, pp.290-295)];‎
‎- Vladimir Majakovskij, Opere, a cura di ‎Ignazio Ambrogio (traduzioni di I. Ambrogio, B. Carnevali,... (continuer)
Tempo Primo

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envoyé par Bartleby 21/11/2011 - 10:25
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My Ladie Careys Dompe

My Ladie Careys Dompe
Tradizionale inglese
English traditional
Ca. XVI secolo
Ca. 16th Century

E' una bella (e gelida) domenica di novembre e avevo un po' bisogno di ulteriore riscaldamento; e quando si ha bisogno di calore supplementare, non so come mai ma viene sempre in testa una musica. Così, mentre ero in bagno a battagliare con la doccia e a cercarle di far sempre più vapore, mi sono messo a canticchiare una musica che conosco, e lo si può dire, fin dal secolo scorso. La conosco, a dire il vero, per tramite di alcune sue “variazioni” che il grande chitarrista e folklorista John Renbourn aveva eseguito nel suo album The Nine Maidens del 1985; da allora credo sia diventata una delle mie arie più canticchiate, fischiettate, frédonnées, schioccate con la lingua e quant'altro. Se per caso non la conoscete, eccovi dunque My Ladie Careys Dompe, ché una piccola incursione nella musica antiqua non fa male di... (continuer)
20/11/2011 - 10:59
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Different Trains

Different Trains
‎[1988]‎
Tre movimenti per quartetto d’archi e nastro magnetico.‎



(copertina del disco in cui il brano è interpretato dal The Smith Quartet.‎)

Reich, nato nel 1936 a New York da padre di fede ebraica, quando era bambino, e mentre in Europa ‎divampavano guerre ed Olocausto, fu sballottato per diverso tempo tra New York e California a ‎causa del divorzio dei suoi genitori. Molti anni dopo, quando già era acclamato come uno dei padri ‎della musica minimale, a Reich capitò di riflettere sul fatto che i viaggi in treno coast to coast che ‎gli erano toccati nell’infanzia, per quanto frequenti e faticosi (un vero incubo nella sua memoria), ‎erano nulla al confronto delle tradotte verso i campi di concentramento e sterminio su cui furono ‎stipati tanti bambini come lui, ebrei d’Europa, durante la seconda guerra mondiale: “Different ‎Trains”.‎
Il testo è costituito da interviste che Reich fece... (continuer)
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envoyé par Bartleby 17/11/2011 - 14:59
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La fabbrica illuminata

La fabbrica illuminata
‎[1964]‎
Per voce femminile e nastro magnetico
Testo (trovato sull’Archivio ‎Luigi Nono) del poeta e drammaturgo Giuliano ‎Scabia, salvo il finale costituito da frammento estratto da “Due poesie a T” di Cesare Pavese.‎
Composta nel 1964 per il concerto inaugurale del premio Italia non fu in quell’occasione eseguita, ‎perché censurata dalla direzione della RAI a causa dei testi fortemente politicizzati e ritenuti ‎offensivi nei confronti del Governo.
Prima esecuzione pubblica alla Biennale di Venezia del 1964 (Carla Henius, mezzosoprano e Coro ‎della RAI di Milano diretto da Giulio Bertola, con lo stesso Nono alla regia del suono) e dedicata ‎agli operai della Italsider di Genova, nei cui stabilimenti il maestro si recò di persona per registrarne ‎i rumori sulla base dei quali scrisse la partitura.‎


‎“[…] Allorché la Rai mi chiese una nuova composizione per il concerto ‎inaugurale... (continuer)
Fabbrica dei morti la chiamavano
(continuer)
envoyé par Bartleby 14/11/2011 - 15:15




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