Sono il tuo sogno eretico
Da Il Sogno Eretico (2011)
(Giovanna D'Arco)
(continuer)
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envoyé par DonQuijote82 2/3/2011 - 17:25
Muito bom, gostei da crítica, da homenagem aos que foram queimados injustamente e também pelo profissionalismo musical, perfeito, bravo!
Nadson Santos Pajé 6/5/2018 - 15:49
Vita profezia e morte di Davide Lazzaretti detto Il Nuovo Messia
1976
Vita profezia e morte di Davide Lazzaretti detto Il Nuovo Messia
Dopo qualche giorno di trascrizione e sistemazione, e circa 15 anni dopo (ma si sa che i nostri tempi sono lunghi) dalla segnalazione del 2008 di Leoncarlo Settimelli, che è il principale autore dei testi, si inserisce l'intero album del canzoniere Internazionale dedicato a Davide Lazzaretti.
E, come nella tradizione dei paginoni di Gian Piero Testa, lo inserisco come un'unica pagina, visto che altrimenti alcuni brani non sarebbero di per se delle CCG, e che le canzoni (spesso con una melodia uguale) sono intervallate da numerosi recitativi, compresi Se dentro un alveare e La morte del profeta segnalati a suo tempo da B.B.
Vita profezia e morte di Davide Lazzaretti detto Il Nuovo Messia
Dopo qualche giorno di trascrizione e sistemazione, e circa 15 anni dopo (ma si sa che i nostri tempi sono lunghi) dalla segnalazione del 2008 di Leoncarlo Settimelli, che è il principale autore dei testi, si inserisce l'intero album del canzoniere Internazionale dedicato a Davide Lazzaretti.
E, come nella tradizione dei paginoni di Gian Piero Testa, lo inserisco come un'unica pagina, visto che altrimenti alcuni brani non sarebbero di per se delle CCG, e che le canzoni (spesso con una melodia uguale) sono intervallate da numerosi recitativi, compresi Se dentro un alveare e La morte del profeta segnalati a suo tempo da B.B.
Il "Santo" Dell'Amiata
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envoyé par Dq82 23/8/2023 - 16:48
Grazie DQ82, hai fatto un gran lavoro.
Nei giorni scorsi, mentre assistevo i miei due vecchi, in una qualche rubrica televisiva RAI hanno ricordato la vicenda del profeta dell'Amiata, ma chi ha curato il servizio mica ha detto che Lazzaretti fu ucciso dai carabinieri...
Bellissima pagina dedicata ad una figura ancora oggi negletta.
Nei giorni scorsi, mentre assistevo i miei due vecchi, in una qualche rubrica televisiva RAI hanno ricordato la vicenda del profeta dell'Amiata, ma chi ha curato il servizio mica ha detto che Lazzaretti fu ucciso dai carabinieri...
Bellissima pagina dedicata ad una figura ancora oggi negletta.
B.B. 27/8/2023 - 14:38
Fuori dal controllo
Album: Fuori dal controllo
Una canzone che i Gang, in quella sorta di "Nomi e cognomi" che è l'album omonimo, hanno dedicato al "Profeta dell'Amiata", Davide Lazzaretti.
"Il profeta del monte Amiata, fondatore della "repubblica di Dio". Un momento importante della storia d’Italia. Un tentativo da parte dei contadini dell’Amiata di formare una cultura autonoma rompendo i legami culturali che fino ad allora li avevano legati al clero. Gli anni in cui agiscono Lazzaretti e i suoi seguaci sono quelli del novello stato italiano, quelli in cui la sinistra di Depetris entra nel governo .....lazzaretti viene ucciso da un carabiniere nell’agosto del 1878."
(I Gang raccontano "Fuori dal controllo", dal Sito Ufficiale).
DAVIDE LAZZARETTI
La voce di it.wikipedia è in gran parte opera di Riccardo Venturi.
Davide Lazzaretti (la grafia del cognome Lazzeretti è errata, seppure diffusa e usata anche... (continuer)
Una canzone che i Gang, in quella sorta di "Nomi e cognomi" che è l'album omonimo, hanno dedicato al "Profeta dell'Amiata", Davide Lazzaretti.
"Il profeta del monte Amiata, fondatore della "repubblica di Dio". Un momento importante della storia d’Italia. Un tentativo da parte dei contadini dell’Amiata di formare una cultura autonoma rompendo i legami culturali che fino ad allora li avevano legati al clero. Gli anni in cui agiscono Lazzaretti e i suoi seguaci sono quelli del novello stato italiano, quelli in cui la sinistra di Depetris entra nel governo .....lazzaretti viene ucciso da un carabiniere nell’agosto del 1878."
(I Gang raccontano "Fuori dal controllo", dal Sito Ufficiale).
DAVIDE LAZZARETTI
La voce di it.wikipedia è in gran parte opera di Riccardo Venturi.
Davide Lazzaretti (la grafia del cognome Lazzeretti è errata, seppure diffusa e usata anche... (continuer)
Fuori legge fuori riga
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envoyé par Riccardo Venturi 21/3/2007 - 18:35
Su Davide Lazzaretti esiste un disco CETRA collana FOLK contenente la ballata VITA PROFEZIE E MORTE DI DAVIDE LAZZARETTI DETTO IL NUOVO MESSIA, eseguito dal CANZONIERE INTERNAZIONALE con brani di Leoncarlo Settimelli quali LA STRADA D'ARCIDOSSO, CINQUE I NODI, SE DENTRO UN ALVEARE, nonché preghiera della Comunità lazzarettista. Tanto perché si sappia.
settimelli leoncarlo 15/12/2008 - 17:09
Carissimo Leoncarlo, hai detto "tanto perché si sappia", e purtroppo non lo sapevamo. Dove possiamo reperire i testi delle tue canzoni interpretate dal Canzoniere Internazionale? Sicuramente le inseriremmo tutte quante. Facci sapere! E grazie in anticipo.
CCG/AWS Staff 15/12/2008 - 20:17
"Lassù sul monte Amiata
è morto Gesù Cristo
da vero socialista
ucciso dai carabinieri"
Frammento di canzone popolare amiatina.
è morto Gesù Cristo
da vero socialista
ucciso dai carabinieri"
Frammento di canzone popolare amiatina.
Bernart Bartleby 14/8/2014 - 10:09
Credo che almeno una parte dei testi scritti a suo tempo da Settimelli per il disco dedicato alla figura di Davide Lazzaretti siano stati utilizzati per il bruscello “Davide Lazzaretti – Il profeta dell’Amiata, messo in scena nel 2002 dalla Compagnia del Bruscello di Castelnuovo Berardenga.
Purtroppo nel testo disponibile in Rete non è dato distinguere il testo originale dalle interpolazioni successive, però riporto a mo’ d’esempio le strofe che dovrebbero corrispondere almeno in parte al brano che in “Vita profezie e morte di Davide Lazzaretti detto il nuovo Messia” s’intitola “Se dentro un alveare”:
SE DENTRO UN ALVEARE
Se dentro un alveare
c’è un’ape che si appropria
di tutto quanto il miele
delle altre che sarà
Così succede al mondo
e miele c’è per tutti
ma in pochi ne hanno tanto
e sono senza i più...
Quando si piega un uomo
di un altro alla pretesa
è la peggior offesa
che... (continuer)
Purtroppo nel testo disponibile in Rete non è dato distinguere il testo originale dalle interpolazioni successive, però riporto a mo’ d’esempio le strofe che dovrebbero corrispondere almeno in parte al brano che in “Vita profezie e morte di Davide Lazzaretti detto il nuovo Messia” s’intitola “Se dentro un alveare”:
SE DENTRO UN ALVEARE
Se dentro un alveare
c’è un’ape che si appropria
di tutto quanto il miele
delle altre che sarà
Così succede al mondo
e miele c’è per tutti
ma in pochi ne hanno tanto
e sono senza i più...
Quando si piega un uomo
di un altro alla pretesa
è la peggior offesa
che... (continuer)
Bernart Bartleby 11/1/2016 - 13:25
Questo invece potrebbe essere il testo – incompleto? - del brano conclusivo, “La morte del profeta”
LA MORTE DEL PROFETA
Eran le sette e mezza e il gran Messia
seguito da duemila e più persone
verso Arcidosso si metteva in via
avvolto in grande e ricco tonacone.
Nessun’arma in costoro comparia
ma sotto gli stendardi e il gonfalone
s’avanzavano in fila e in faccia lieta
cantando le canzoni del profeta.
Già stavano vicini al crocevia
quand’ecco si presenta il delegato
che in nome della legge A quella ria
turba ordinò d’andare in altro lato
Ma Davide riprese: «Ad una pia
funzione dunque il moversi è negato?
Noi non abbiamo idea di fare offese
ma solamente visitar le chiese».
II delegato punto non s’arrese
e ripetè la fatta intimazione
sempre con aria placida e cortese
sperando che servissero le buone
Ma visto ch’era inutile discese
a far sì che spianassero il trombone
«Fermati – poi gridò – sennò alla lesta
ti ficcherò una palla nella testa!»
Eran le sette e mezza e il gran Messia
seguito da duemila e più persone
verso Arcidosso si metteva in via
avvolto in grande e ricco tonacone.
Nessun’arma in costoro comparia
ma sotto gli stendardi e il gonfalone
s’avanzavano in fila e in faccia lieta
cantando le canzoni del profeta.
Già stavano vicini al crocevia
quand’ecco si presenta il delegato
che in nome della legge A quella ria
turba ordinò d’andare in altro lato
Ma Davide riprese: «Ad una pia
funzione dunque il moversi è negato?
Noi non abbiamo idea di fare offese
ma solamente visitar le chiese».
II delegato punto non s’arrese
e ripetè la fatta intimazione
sempre con aria placida e cortese
sperando che servissero le buone
Ma visto ch’era inutile discese
a far sì che spianassero il trombone
«Fermati – poi gridò – sennò alla lesta
ti ficcherò una palla nella testa!»
Bernart Bartleby 11/1/2016 - 13:33
Con 15 anni di ritardo l'album Vita profezia e morte di Davide Lazzaretti detto Il Nuovo Messia è stato inserito.
Ringraziamo Leoncarlo Settimelli per avercelo segnalato a suo tempo e B.B. per i brani che aveva trovato, e a chi ha messo l'album su YT, rendendo possibile la trascrizione.
Ringraziamo Leoncarlo Settimelli per avercelo segnalato a suo tempo e B.B. per i brani che aveva trovato, e a chi ha messo l'album su YT, rendendo possibile la trascrizione.
Dq82 26/8/2023 - 11:21
Kirie è Criste
Parole di Federicu Poggi
Musica dei Voce Ventu, gruppo corso formatosi nel 1995
Nell’album d’esordio, “Rughju di Vita”, pubblicato nel 2005
Ancora una canzone dedicata a I Ghjuvannali, eretici “catari” o “fraticelli” pauperisti, dissidenti francescani, che nella Corsica del 300 pensarono di poter vivere in una comunità basata sulla totale condivisione del lavoro e del poco necessario, come in quelle cristiane delle origini… Ma nel 1363 il papa Urbano V ne decretò lo sterminio, completato nel 1364 con un grande rogo a Ghisoni, nella regione di Fium'Orbu, alle pendici di due cime che da allora portano i nomi di Kyrie Eleison e Christe Eleison, le invocazioni dei martiri condotti al supplizio “à nome di Cristu santu”
"E in quel medisimo stante, dopo la morte di Goglermo della Rocca, Polo e Arrigo, fratelli bastardi di Golglermo di Laitalà, visto che tutti li signori di Corsica che erano... (continuer)
Musica dei Voce Ventu, gruppo corso formatosi nel 1995
Nell’album d’esordio, “Rughju di Vita”, pubblicato nel 2005
Ancora una canzone dedicata a I Ghjuvannali, eretici “catari” o “fraticelli” pauperisti, dissidenti francescani, che nella Corsica del 300 pensarono di poter vivere in una comunità basata sulla totale condivisione del lavoro e del poco necessario, come in quelle cristiane delle origini… Ma nel 1363 il papa Urbano V ne decretò lo sterminio, completato nel 1364 con un grande rogo a Ghisoni, nella regione di Fium'Orbu, alle pendici di due cime che da allora portano i nomi di Kyrie Eleison e Christe Eleison, le invocazioni dei martiri condotti al supplizio “à nome di Cristu santu”
"E in quel medisimo stante, dopo la morte di Goglermo della Rocca, Polo e Arrigo, fratelli bastardi di Golglermo di Laitalà, visto che tutti li signori di Corsica che erano... (continuer)
Sonanu triste campane
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 8/10/2015 - 09:01
Parcours:
Hérésies et hérétiques
La versione più recente della canzone sembra avere un testo più esteso, o almeno una parte polifonica che comincia in seguito a "Feranu lu sangue corre", di cui però non riesco a capire le parole o reperire il testo.
leoskini 3/4/2023 - 18:01
Galileo
[1998]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Edoardo Bennato
Album / Albumi: Sbandato
Ciò che si vede nell'immagine sopra stante, è l'Osservatorio Astrofisico di Arcetri. L'Osservatorio, progettato per ospitare il più grande rifrattore d'Italia, fu inaugurato il 27 ottobre 1872; da centocinquant'anni scruta le stelle e le galassie.
Arcetri è una delle più belle colline che incorniciano la città di Firenze, assieme al suo antichissimo borgo (il nome deriva dal latino Arcis Veteris, “rocca antica”); si trova a breve distanza dal Poggio Imperiale, da dove le truppe di Carlo V d'Asburgo assediarono Firenze dal 1529 al 1530 restaurando la signoria dei Medici, e da via Leonardo Ximenes (via dedicata a un astronomo gesuita), dove per un certo periodo abitò Margherita Hack -nata in un'altra strada fiorentina che si chiama Via delle Cento Stelle. A brevissima... (continuer)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Edoardo Bennato
Album / Albumi: Sbandato
Ciò che si vede nell'immagine sopra stante, è l'Osservatorio Astrofisico di Arcetri. L'Osservatorio, progettato per ospitare il più grande rifrattore d'Italia, fu inaugurato il 27 ottobre 1872; da centocinquant'anni scruta le stelle e le galassie.
Arcetri è una delle più belle colline che incorniciano la città di Firenze, assieme al suo antichissimo borgo (il nome deriva dal latino Arcis Veteris, “rocca antica”); si trova a breve distanza dal Poggio Imperiale, da dove le truppe di Carlo V d'Asburgo assediarono Firenze dal 1529 al 1530 restaurando la signoria dei Medici, e da via Leonardo Ximenes (via dedicata a un astronomo gesuita), dove per un certo periodo abitò Margherita Hack -nata in un'altra strada fiorentina che si chiama Via delle Cento Stelle. A brevissima... (continuer)
Dichiaro la terra immota
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 8/3/2023 - 18:07
Chanson italienne — Galileo — Edoardo Bennato — 1998
Petit Dialogue Maïeutique
Lucien l’âne mon ami, j’espère que tu sais qui était Galilée.
Oh, dit Lucien l’âne, pour moi, si je me souviens bien de ce que j’en ai entendu à l’époque déjà, ce fut un grand savant et aussi, le bruit courait qu’il eut de solides démêlés avec l’Inquisition qui n’appréciait pas trop ses explications du monde dont on racontait qu’elles étaient fondées sur l’observation de la réalité et non sur les affirmations de la Bible et des théologiens.
Ah, je vois que tu t’en souviens bien, répond Marco Valdo M.I. et que tu as en quelques mots réglé cette affaire que d’aucuns ont tendance à embrouiller pour préserver la place centrale de la divinité et les intérêts de leur Église. La seule chose à en dire est que Galilée à l’instar de bien des chercheurs et savants de ces temps anciens, et d’ailleurs, il se fait que pareil... (continuer)
Petit Dialogue Maïeutique
Lucien l’âne mon ami, j’espère que tu sais qui était Galilée.
Oh, dit Lucien l’âne, pour moi, si je me souviens bien de ce que j’en ai entendu à l’époque déjà, ce fut un grand savant et aussi, le bruit courait qu’il eut de solides démêlés avec l’Inquisition qui n’appréciait pas trop ses explications du monde dont on racontait qu’elles étaient fondées sur l’observation de la réalité et non sur les affirmations de la Bible et des théologiens.
Ah, je vois que tu t’en souviens bien, répond Marco Valdo M.I. et que tu as en quelques mots réglé cette affaire que d’aucuns ont tendance à embrouiller pour préserver la place centrale de la divinité et les intérêts de leur Église. La seule chose à en dire est que Galilée à l’instar de bien des chercheurs et savants de ces temps anciens, et d’ailleurs, il se fait que pareil... (continuer)
GALILÉE
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 9/3/2023 - 18:39
Molto prima di Bennato lo stesso tema veniva trattato in una ben più toccante canzone dei Quilapayun che avevo inviato ed è presente sul sito da tempo: Oficio de tinieblas por Galileo Galilei
Canzoni contro la guerra: Quilapayún - Oficio de tinieblas por Galileo Galilei
Flavio Poltronieri 10/3/2023 - 07:14
Il dito medio di Galileo
[2011]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: CapaRezza
Album / Albumi: Il sogno eretico
Nel giorno dei gran funeraloni di Scarpette Rosse, perché abbiamo vissuto in un'epoca in cui di papi ce n'erano addirittura due (come se non ne bastasse uno solo!), noialtri non ci accodiamo al codazzo di meloni, orbani, moravieschi (uno che cordoglia il papamòrto® subito dopo avere invocato il ristabilimento della pena di morte), terzipoli, papibuoni, arcidiavoli (che non vogliono la messa in latino, io quasi quasi gliela metterei in greco), giornalisti di repubblica delle banane, lindiferretti, lagrimoni e quant'altro. Non ci accodiamo e, per ribadire il concetto, gli dedichiamo sentitamente questo brano del buon CapaRezza, del 2011 (dall'album Il sogno eretico). Qualche giorno fa, un amministratore del sito si meravigliava un po' che avessi tradotto un rap (dall'ungherese),... (continuer)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: CapaRezza
Album / Albumi: Il sogno eretico
Nel giorno dei gran funeraloni di Scarpette Rosse, perché abbiamo vissuto in un'epoca in cui di papi ce n'erano addirittura due (come se non ne bastasse uno solo!), noialtri non ci accodiamo al codazzo di meloni, orbani, moravieschi (uno che cordoglia il papamòrto® subito dopo avere invocato il ristabilimento della pena di morte), terzipoli, papibuoni, arcidiavoli (che non vogliono la messa in latino, io quasi quasi gliela metterei in greco), giornalisti di repubblica delle banane, lindiferretti, lagrimoni e quant'altro. Non ci accodiamo e, per ribadire il concetto, gli dedichiamo sentitamente questo brano del buon CapaRezza, del 2011 (dall'album Il sogno eretico). Qualche giorno fa, un amministratore del sito si meravigliava un po' che avessi tradotto un rap (dall'ungherese),... (continuer)
Accetti ogni dettame
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envoyé par Riccardo Venturi 5/1/2023 - 10:03
Parcours:
Antiwar Anticléricale, Hérésies et hérétiques
Riccardo Venturi, 6-1-2022 21:15
E' accaduto che il medesimo Admin che, l'altro giorno, si meravigliava che avessi tradotto un ràppe dall'ungherese, mi abbia suggerito di rendere disponibile in lingua magiara anche questo brano, “in modo che possa essere fruibile da Viktor Orbán” (anzi, Orbán Viktor come bisognerebbe dire, dato che in ungherese, come in giapponese, il cognome precede sempre il nome). Ho accolto con entusiasmo il suggerimento, pur dubitando che l'Orbano Veggente legga Háborúellenes Dalok (che sarebbe “Canzoni Contro la Guerra” in ungherese). Ma non si sa mai. Così ecco questa mia traduzione, nella quale -peraltro- mi sono premurato di spiegare internamente i numerosi, e intraducibili, doppi sensi dell'originale. Ne sarà venuta fuori una traduzione un po'...didascalica, ma del resto era necessario spiegare bene (in ungherese, il verbo “spiegare”, magyarazni, ha la stessa radice... (continuer)
E' accaduto che il medesimo Admin che, l'altro giorno, si meravigliava che avessi tradotto un ràppe dall'ungherese, mi abbia suggerito di rendere disponibile in lingua magiara anche questo brano, “in modo che possa essere fruibile da Viktor Orbán” (anzi, Orbán Viktor come bisognerebbe dire, dato che in ungherese, come in giapponese, il cognome precede sempre il nome). Ho accolto con entusiasmo il suggerimento, pur dubitando che l'Orbano Veggente legga Háborúellenes Dalok (che sarebbe “Canzoni Contro la Guerra” in ungherese). Ma non si sa mai. Così ecco questa mia traduzione, nella quale -peraltro- mi sono premurato di spiegare internamente i numerosi, e intraducibili, doppi sensi dell'originale. Ne sarà venuta fuori una traduzione un po'...didascalica, ma del resto era necessario spiegare bene (in ungherese, il verbo “spiegare”, magyarazni, ha la stessa radice... (continuer)
Galilei közepső ujja
(continuer)
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Davide Lazzaretti
2011
Montecerconi
Su Davide Lazzaretti si vedano Fuori dal controllo e L'ultimo insegnamento dello stesso Davide Lazzaretti
Montecerconi
Su Davide Lazzaretti si vedano Fuori dal controllo e L'ultimo insegnamento dello stesso Davide Lazzaretti
Figlioli e fratelli miei carissimi, oggi si va
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 1/11/2022 - 19:46
Parcours:
Hérésies et hérétiques
Invito all'eresia
2003
di periferia...
di periferia...
Vagate poeti fra i tramonti del sud,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 17/5/2021 - 11:02
Parcours:
Hérésies et hérétiques
I Ghjuvannali
[2003]
Album:Rinvivisce
(F. Lanfranchi/N. Luciani)
A canzona I GHJUVANNALI testimunieghja chì, qualessa sia l’epuca, u pudere qual’ellu sia, ùn rinculeghja davanti à nisun crìmine per reprime l’idee rivoluziunarie
Album:Rinvivisce
(F. Lanfranchi/N. Luciani)
A canzona I GHJUVANNALI testimunieghja chì, qualessa sia l’epuca, u pudere qual’ellu sia, ùn rinculeghja davanti à nisun crìmine per reprime l’idee rivoluziunarie
U silenziu si hè spartu, chì ùn funi attarzati
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 16/11/2013 - 08:28
Parcours:
Hérésies et hérétiques
Ma, scusa, perché il polacco (come il ceco) rimane fra le, per così dire, "altre lingue". Che né rimangono i tolitenesi, ma noi che c'entramo? Co' lentezza però, si capisce :D
krzyś 17/11/2013 - 01:45
Ciao krzyś, vedrò con lentezza che fare. Però quando inserisci di un canzone che ha già canzoni in polacco o in ceco, allora diventa il "default"...
il Webmastro 17/11/2013 - 12:15
I Ghjuvannali, o Giovannali, furono, secondo certe tesi, una sorta di "catari" corsi. Secondo altri storici, si trattò invece di una confraternita di francescani dissidenti, fondata a Carbini in Alta Rocca, in Corsica, durante il XIV secolo. La figura centrale della “setta” fu infatti un frate francescano di nome Giovanni Martini. Come i Fraticelli francesi ed italiani, anche i Ghjuvannali corsi rifiutavano il concetto di proprietà e ritenevano che ogni cosa dovesse essere condivisa.
Nel 1363 il papa Urbano V, benedettino, scatenò una crociata contro i Ghjuvannali, dichiarati eretici, e li fece sterminare, donne e bambini compresi. Loro si difesero fino alla morte, armi in pugno. Gli ultimi Ghjuvannali furono arsi vivi a Ghisoni nel 1363, ai piedi di due cime che ancora oggi si chiamano, significativamente, “Kyrie Eleison” e “Christe Eleison”, le invocazioni degli eretici condotti al supplizio. (fonte: fr.wikipedia)
Nel 1363 il papa Urbano V, benedettino, scatenò una crociata contro i Ghjuvannali, dichiarati eretici, e li fece sterminare, donne e bambini compresi. Loro si difesero fino alla morte, armi in pugno. Gli ultimi Ghjuvannali furono arsi vivi a Ghisoni nel 1363, ai piedi di due cime che ancora oggi si chiamano, significativamente, “Kyrie Eleison” e “Christe Eleison”, le invocazioni degli eretici condotti al supplizio. (fonte: fr.wikipedia)
Bernart Bartleby 6/10/2015 - 09:36
Traduzione portoghese di Jorge Stolfi, professore d’informatica all’Università di Campinas, São Paulo, Brasile.
OS GIOVANNAIS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/10/2015 - 11:41
Sono Umbero della Rocca nipote di Guglielmo della rocca nella villa di gragnano ci sono raffigurazioni di crociati e sarcofagi vedi you tube adriana della rocca
studiolegaledellarocca@gmail.com 12/7/2020 - 10:54
La chanson sur Janavel
1992
Ala Brua (un grido di Libertà)
Testo di Gabriella Tourn su adattamento musicale di Jean Louis Sappé
Testo fornitoci dallo stesso J.L.Sappé
Janavel, detto Gianavello, guidò la resistenza Valdese alle truppe dei Savoia
Ala Brua (un grido di Libertà)
Testo di Gabriella Tourn su adattamento musicale di Jean Louis Sappé
Testo fornitoci dallo stesso J.L.Sappé
Janavel, detto Gianavello, guidò la resistenza Valdese alle truppe dei Savoia
Le Janavel, homme hèroïque, de ces Vallées défenseur,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 14/12/2018 - 17:32
Parcours:
Hérésies et hérétiques
Miii DQ82, che fulmine! Alle 10 mi scrivi che c'è da cercare questo testo e alle 17 l'hai già trovato tu...
Ormai utilizzo una pratica consolidata: chiedo direttamente all'autore, solitamente funziona. Finora mi hanno risposto decine di gruppi, il massimo che può succedere è che non rispondano. Jean Louis Sappè è stato così gentile di mandarmi i testi di diversi spettacoli del Gruppo Teatro Angrogna, che appena avrò tempo inserirò. E tra l'altro mi ha detto dove posso trovare i Cd... a Torino
Dq82
Dq82
B.B. 15/12/2018 - 18:12
Janavel
1982
Land Rover
Giosuè Janavel, anche italianizzato in Gianavello (Rorà, 1617 – Ginevra, 5 marzo 1690), è stato un condottiero italiano, appartenente alla comunità valdese. Fu protagonista delle Pasque piemontesi del 1655, e preparò le istruzioni per il Glorioso rimpatrio dei Valdesi del 1689.
Testo tratto da La Beidana
Testo risistemato all'ascolto da B.B.
Land Rover
Giosuè Janavel, anche italianizzato in Gianavello (Rorà, 1617 – Ginevra, 5 marzo 1690), è stato un condottiero italiano, appartenente alla comunità valdese. Fu protagonista delle Pasque piemontesi del 1655, e preparò le istruzioni per il Glorioso rimpatrio dei Valdesi del 1689.
Testo tratto da La Beidana
Testo risistemato all'ascolto da B.B.
Janavel cavalcò
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 + B.B. 13/12/2018 - 13:26
Parcours:
Hérésies et hérétiques
Grazie a DQ82 per aver scovato questo testo, a me sconosciuto, che certamente ha ripreso da un vecchio numero de La Beidana, rivista di cultura e storia delle Valli Valdesi.
La beidana – che un mio carissimo amico di Luserna ancora oggi forgia, con la stessa tecnica di allora – è il simbolo della resistenza valdese contro le persecuzioni, un attrezzo agricolo trasformato in arma di difesa e arricchito per questo di simboli e valori.
Ma Giosuè Janavel sapeva bene che il ferro della spada ed il coraggio non erano sufficienti, ci volevano anche l'astuzia, la strategia e le armi da fuoco. E fu proprio lui, Janavel, che durante le “Pasque piemontesi” del 1655 tenne testa con un pugno di compagni a 600 soldati del reggimento del conte Cristoforo di Lucerna. Dalle rocce sopra Rorà – dove aveva la sua casa rifugio - Janavel e i suoi tennero sotto scacco gli aggressori con le loro lunghissime colubrine... (continuer)
La beidana – che un mio carissimo amico di Luserna ancora oggi forgia, con la stessa tecnica di allora – è il simbolo della resistenza valdese contro le persecuzioni, un attrezzo agricolo trasformato in arma di difesa e arricchito per questo di simboli e valori.
Ma Giosuè Janavel sapeva bene che il ferro della spada ed il coraggio non erano sufficienti, ci volevano anche l'astuzia, la strategia e le armi da fuoco. E fu proprio lui, Janavel, che durante le “Pasque piemontesi” del 1655 tenne testa con un pugno di compagni a 600 soldati del reggimento del conte Cristoforo di Lucerna. Dalle rocce sopra Rorà – dove aveva la sua casa rifugio - Janavel e i suoi tennero sotto scacco gli aggressori con le loro lunghissime colubrine... (continuer)
Bernart Bartleby 13/12/2018 - 18:26
B.B. sarebbe da trovare pure il testo de La chanson sur Janavel del Collettivo Teatro Angrogna dallo spettacolo "A la brua"
Dq82 14/12/2018 - 10:04
Ci provo. Intanto ti suggerisco la ricerca di altre canzoni dei Cantambanchi, per esempio questa (con testo da verificare all'ascolto)... Magari sul Tubo se ne trovano altre...
Fra l'altro, l'autore di tutti i testi originali di quella formazione è stato Renato Scagliola, giornalista, scrittore e musicista, scomparso poche settimane fa, il 3 ottobre.
Fra l'altro, l'autore di tutti i testi originali di quella formazione è stato Renato Scagliola, giornalista, scrittore e musicista, scomparso poche settimane fa, il 3 ottobre.
B.B. 14/12/2018 - 15:26
Chanson italienne – Janavel – Cantambanchi – 1982
Texte extrait de La Beidana, revue de culture et d’histoire des Vallées Vaudoises.
Texte réarrangé à l’écoute par B.B.
Giosuè Janavel, italianisé en Gianavello (Rorà, 1617 – Genève, 5 Mars 1690), était un condottiere italien, appartenant à la communauté vaudoise. Il fut un des protagonistes des Pâques piémontaises de 1655, et écrivit les instructions pour le Glorieux Retour au pays des Vaudois de 1689.
La beidana – que mon très cher ami de Luserna forge encore aujourd’hui, avec la même technique qu’alors – est le symbole de la résistance vaudoise contre les persécutions, un instrument agricole (assez proche de la machette) transformé en arme de défense et enrichi pour cela de symboles et de valeurs. Mais Giosuè Janavel savait bien que le fer de l’épée et le courage n’étaient pas suffisants, il fallait aussi l’astuce, la stratégie et les... (continuer)
Texte extrait de La Beidana, revue de culture et d’histoire des Vallées Vaudoises.
Texte réarrangé à l’écoute par B.B.
Giosuè Janavel, italianisé en Gianavello (Rorà, 1617 – Genève, 5 Mars 1690), était un condottiere italien, appartenant à la communauté vaudoise. Il fut un des protagonistes des Pâques piémontaises de 1655, et écrivit les instructions pour le Glorieux Retour au pays des Vaudois de 1689.
La beidana – que mon très cher ami de Luserna forge encore aujourd’hui, avec la même technique qu’alors – est le symbole de la résistance vaudoise contre les persécutions, un instrument agricole (assez proche de la machette) transformé en arme de défense et enrichi pour cela de symboles et de valeurs. Mais Giosuè Janavel savait bien que le fer de l’épée et le courage n’étaient pas suffisants, il fallait aussi l’astuce, la stratégie et les... (continuer)
JANAVEL
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 15/12/2018 - 13:19
Fuochi di parole
dall'album "La musica nelle strade" (2005)
Testo e musica di Marco Rovelli, che nel frattempo ha lasciato i Les Anarchistes
Testo e musica di Marco Rovelli, che nel frattempo ha lasciato i Les Anarchistes
Sulle pire accese bruciano le streghe
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 21/4/2011 - 15:44
Parcours:
Hérésies et hérétiques, Sorcières
LA MADONNA DEGLI ANARCHICI E LA COMUNITA' APOSTOLICA DOLCINIANA
La Madonna degli Anarchici di Via Gadames scandalizza i milanesi
dal sito di Radio Popolare
Articolo di Alessandro Principe, 14 maggio 2017
A Milano, sul balcone di uno stabile occupato, è stata posizionata la statua di una Madonna. Appeso sotto uno striscione. E’ scoppiato il caso, con l’accusa di sacrilegio e blasfemia e le richieste al Comune di intervenire e sgomberare il palazzo (sfitto) di proprietà dei Padri Passionisti. E’ intervenuta anche la Curia di Milano. Siamo andati a vedere. Via Gadames è una lunga strada industriale in zona Certosa, a pochi metri dagli imbocchi dell’autostrada.
La statua è ancora lì, in via Gadames 94. Ma non è imbavagliata, né bendata, come si è detto.
Ha invece un fazzoletto nero sulla bocca e sul naso, a mo’ di protezione. In mano tiene la riproduzione di una bottiglia molotov. Sotto... (continuer)
La Madonna degli Anarchici di Via Gadames scandalizza i milanesi
dal sito di Radio Popolare
Articolo di Alessandro Principe, 14 maggio 2017
A Milano, sul balcone di uno stabile occupato, è stata posizionata la statua di una Madonna. Appeso sotto uno striscione. E’ scoppiato il caso, con l’accusa di sacrilegio e blasfemia e le richieste al Comune di intervenire e sgomberare il palazzo (sfitto) di proprietà dei Padri Passionisti. E’ intervenuta anche la Curia di Milano. Siamo andati a vedere. Via Gadames è una lunga strada industriale in zona Certosa, a pochi metri dagli imbocchi dell’autostrada.
La statua è ancora lì, in via Gadames 94. Ma non è imbavagliata, né bendata, come si è detto.
Ha invece un fazzoletto nero sulla bocca e sul naso, a mo’ di protezione. In mano tiene la riproduzione di una bottiglia molotov. Sotto... (continuer)
Riccardo Venturi & daniela -k.d.- 1/6/2017 - 21:29
L'ultimo insegnamento
[1878]
Parole di David Lazzaretti (1834-1878), il “Cristo dell'Amiata”, ammazzato dai carabinieri il 18 agosto del 1878.
Musica di Mirco Mariottini, clarinettista e docente di musica jazz toscano, dal suo spettacolo “Visioni in musica sugli scritti di David Lazzaretti”
Testo trovato su Intratext
Presentata a cominciare da Arcidosso (GR) nel 2012 e nell’estate 2013 a Volterra Jazz e al Teatro delle Rocce di Gavorrano, «Visioni in musica sugli scritti di David Lazzaretti», componimento “ecumenico” delle forme musicali firmata da Mirco Mariottini, diventa CD e consacra in musica il messaggio avveniristico di David Lazzaretti, il Cristo dell’Amiata fucilato dai Regi carabinieri il 18 agosto del 1878.
Quella stessa mattina il profeta, appena scomunicato dalla Chiesa come eretico, guidò la processione della Comune millenarista da lui fondata sul Monte Labbro, animata dalle ultime parole:
“Ecco... (continuer)
Parole di David Lazzaretti (1834-1878), il “Cristo dell'Amiata”, ammazzato dai carabinieri il 18 agosto del 1878.
Musica di Mirco Mariottini, clarinettista e docente di musica jazz toscano, dal suo spettacolo “Visioni in musica sugli scritti di David Lazzaretti”
Testo trovato su Intratext
Presentata a cominciare da Arcidosso (GR) nel 2012 e nell’estate 2013 a Volterra Jazz e al Teatro delle Rocce di Gavorrano, «Visioni in musica sugli scritti di David Lazzaretti», componimento “ecumenico” delle forme musicali firmata da Mirco Mariottini, diventa CD e consacra in musica il messaggio avveniristico di David Lazzaretti, il Cristo dell’Amiata fucilato dai Regi carabinieri il 18 agosto del 1878.
Quella stessa mattina il profeta, appena scomunicato dalla Chiesa come eretico, guidò la processione della Comune millenarista da lui fondata sul Monte Labbro, animata dalle ultime parole:
“Ecco... (continuer)
Io sento anticipatamente la felicità della gloria celeste del Paradiso. Voi tutti morti, ma non morrete, no; io solo oggi sarò quella vittima immolata per la Redenzione copiosa degli uomini. Guardate questo manto; è tinto di sangue, ma di sangue del secondo Abele. Voi, siete tanti Maccabei e Cristi Duci e Giudici. Nulla vi spaventi; armatevi di fede e coraggio; pensate che io solo basto e faccio per tutti. Non abbiate dunque alcun risentimento di vendetta con quelli che ancor cercassero farvi del male; perchè guai a colui che osasse alzare una mano contro il suo fratello; guai a quello che togliesse un sol centesimo al suo fratello; commetterebbe un grave reato di colpa. Figliuoli e fratelli miei carissimi, oggi si va alla mia e alla vostra infelice patria natia, la quale si è messa in teme... (continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/3/2017 - 14:10
La farina dal Diàul
dall'album "La farina dal Diàul" del 2005
Questa è la storia purtroppo realmente accaduta di Domenico Scandella, detto "Menocchio" (in friulano "Menòcjo"), mugnaio di Montereale Valcellina, in provincia di Pordenone, che visse nel XVI° secolo. Sosteneva straordinarie tesi sia sull'origine dell'Universo che sulla presenza e il ruolo di Dio e della Chiesa in terra. Tesi cosmogoniche riconducibili agli antichissimi Veda Indiani di cui senza dubbio lui non era a conoscenza.
Ritenuto eretico, "naturalmente" venne "processato" una prima volta e incarcerato dalla "Santa" Inquisizione e in seguito "riprocessato" e, giudicato relàpso, condannato infine al rogo per stregoneria.
L'ennesimo esempio da non dimenticare, di sopraffazione, crudeltà e assassinio del potere umano, in nome di....Dio! La melodia è di antica origine modale carnica. Grazie allo splendido gruppo musicale Braul.
Questa è la storia purtroppo realmente accaduta di Domenico Scandella, detto "Menocchio" (in friulano "Menòcjo"), mugnaio di Montereale Valcellina, in provincia di Pordenone, che visse nel XVI° secolo. Sosteneva straordinarie tesi sia sull'origine dell'Universo che sulla presenza e il ruolo di Dio e della Chiesa in terra. Tesi cosmogoniche riconducibili agli antichissimi Veda Indiani di cui senza dubbio lui non era a conoscenza.
Ritenuto eretico, "naturalmente" venne "processato" una prima volta e incarcerato dalla "Santa" Inquisizione e in seguito "riprocessato" e, giudicato relàpso, condannato infine al rogo per stregoneria.
L'ennesimo esempio da non dimenticare, di sopraffazione, crudeltà e assassinio del potere umano, in nome di....Dio! La melodia è di antica origine modale carnica. Grazie allo splendido gruppo musicale Braul.
Tu saràs domandàt dulà vuardàvin i vuòi di Dìu,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 23/5/2014 - 22:40
Parcours:
Hérésies et hérétiques, Le Diable
Si vedano le Note alla traduzione
LA FARINA DEL DIAVOLO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 23/5/2014 - 23:10
Ancora grazie, Flavio, un gioiello anche questa.
Pensa un po' cosa scrivevo (sotto il primo dei miei tanti nickname), cinque anni or sono, in uno dei commenti a Pòvri avans 'd la guèra infausta:
"Da quando, ormai trent'anni fa, lessi il bellissimo saggio storico di Carlo Ginzburg "Il formaggio e i vermi" (sulla storia di un mugnaio friulano del '500 giustiziato per eresia perchè abbastanza colto e libero da essersi creato una propria cosmogonia, antitetica a quella ufficiale delle classi dominanti), sono le microstorie quelle che mi interessano, le storie dei senza voce e dei senza volto, di quelli che hanno vissuto con fatica, che hanno avuto la peggio, il mondo dei vinti, che vinti molto spesso furono perchè fino all'ultimo vollero conservare la propria dignità di esseri umani, anche nelle circostanze più difficili, anche nelle guerre volute dai potenti in cui loro, i vinti, furono carne da cannone..."
Perdona l'autocitazione: era solo per dirti quanto quel libro sia stato importante per me.
Saluti
Pensa un po' cosa scrivevo (sotto il primo dei miei tanti nickname), cinque anni or sono, in uno dei commenti a Pòvri avans 'd la guèra infausta:
"Da quando, ormai trent'anni fa, lessi il bellissimo saggio storico di Carlo Ginzburg "Il formaggio e i vermi" (sulla storia di un mugnaio friulano del '500 giustiziato per eresia perchè abbastanza colto e libero da essersi creato una propria cosmogonia, antitetica a quella ufficiale delle classi dominanti), sono le microstorie quelle che mi interessano, le storie dei senza voce e dei senza volto, di quelli che hanno vissuto con fatica, che hanno avuto la peggio, il mondo dei vinti, che vinti molto spesso furono perchè fino all'ultimo vollero conservare la propria dignità di esseri umani, anche nelle circostanze più difficili, anche nelle guerre volute dai potenti in cui loro, i vinti, furono carne da cannone..."
Perdona l'autocitazione: era solo per dirti quanto quel libro sia stato importante per me.
Saluti
Bernart Bartleby 25/5/2014 - 20:22
Bene, spero solo si possa anche inserire un link dove ascoltarla,perchè attualmente il disco è introvabile purtroppo, comunque la composizione è di Claudio Mazzer.
Flavio Poltronieri 25/5/2014 - 21:15
Nella sezione Scarica/ascolta c'è già il link a spotify dove si può ascoltare tutto l'album.
Lorenzo 25/5/2014 - 21:29
d'après la version italienne d'une
Chanson frioulane – La farina dal Diàul – Braùl – 2005
Voir aussi les Notes de traduction
C'est l'histoire malheureusement réellement arrivée à Domenico Scandella, dit « Menocchio » (en frioulan, langue du Frioul-Vénétie-Julienne « Menòcjo »), meunier de Montereale Valcellina, dans la province de Pordenone, qui vécut au XVI° siècle. Il soutenait des thèses extraordinaires tant sur l'origine de l'Univers que sur la présence et le rôle de Dieu et de l'Église sur la Terre. Thèses cosmogoniques qui remontent aux anciens Védas indiens dont sans doute il n'avait pas connaissance.
Reconnu hérétique, il fut « naturellement » poursuivi en justice une première fois et incarcéré par la « Sainte » Inquisition et ensuite, à nouveau « accusé » et, jugé relaps, finalement condamné au bûcher pour sorcellerie.
L'enième exemple à ne pas oublier, d'abus, de cruauté et... (continuer)
Chanson frioulane – La farina dal Diàul – Braùl – 2005
Voir aussi les Notes de traduction
C'est l'histoire malheureusement réellement arrivée à Domenico Scandella, dit « Menocchio » (en frioulan, langue du Frioul-Vénétie-Julienne « Menòcjo »), meunier de Montereale Valcellina, dans la province de Pordenone, qui vécut au XVI° siècle. Il soutenait des thèses extraordinaires tant sur l'origine de l'Univers que sur la présence et le rôle de Dieu et de l'Église sur la Terre. Thèses cosmogoniques qui remontent aux anciens Védas indiens dont sans doute il n'avait pas connaissance.
Reconnu hérétique, il fut « naturellement » poursuivi en justice une première fois et incarcéré par la « Sainte » Inquisition et ensuite, à nouveau « accusé » et, jugé relaps, finalement condamné au bûcher pour sorcellerie.
L'enième exemple à ne pas oublier, d'abus, de cruauté et... (continuer)
LA FARINE DU DIABLE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 27/5/2014 - 15:52
Il titolo della canzone deriva direttamente dal concetto di mulino e dalla convinzione ecclesiastica/medioevale che ivi si svolgessero incontri sospetti dato che era un luogo appartato, carbonaro ricettacolo di idee eretiche veicolate dal mulinaro. Questo personaggio poi, non bisogna dimenticare, era colui che trasformava il grano in farina, creando quindi un nuovo elemento e minando incoscentemente le basi fondamentali del "Potere della Creazione". Quindi siccome non poteva lui essere Dio, doveva per forza essere un demone sotto forma di mago primordiale e la farina che usciva dal mulino era appunto quella del diavolo.
Flavio Poltronieri 27/5/2014 - 17:07
Domenico Scandella, known as "Menocchio", a miller from Montereale Valcellina (PN) during the 16th century. He declared some decidedly original theses on the origin of the universe and on the presence and role of God, Jesus, and the Church. Because of his theories on the origin of the universe that were based more on myth than on science (dating back to the predecessors of India, i.e., the Veda Indians and of whom he had never heard, perhaps a sign that the archaic culture had been transmitted genetically), he was put on trial and convicted twice: the first time in prison and the second time at the stake for witchcraft, as he was convicted of heresy. This sentence was carried out diligently between the end of the 16th and the beginning of the 17th century. The piece has been musically constructed using the archetype on an ancient modal melody originally from the area of Carnia (in Friuli).
This... (continuer)
This... (continuer)
THE DEVIL'S FLOUR
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 4/2/2015 - 21:47
I Benandanti sono citati ripetutamente nei dischi di David Shea et Nuestra Signora Ensemble: nel primo volume sono omaggiati musicalmente più volte con l'utilizzo di strumenti quali il cister, lo scacciapensieri e il violino e soprattutto nel secondo volume del 1988, dal titolo El Ritual de North et Sud nel brano tradizionale Axis Mundi per solo bodhran, viene recitato un testo tratto dal libro I Benandanti di Carlo Ginzburg, che riguarda un interrogatorio inquisitorio. La documentazione originale è custodita presso l'Archivio della Curia Arcivescovile di Udine e riguarda gli atti dei processi contro alcuni Benandanti durante il nefasto periodo dell'Inquisizione.
Flavio Poltronieri 22/9/2015 - 20:02
Oficio de tinieblas por Galileo Galilei
Testo di Desiderio Arenas
Musica di Patricio Wang
nel disco Tralali Tralalà del 1984
NOTA:
La scrittura normale indica le affermazioni di Galileo
Il corsivo indica quelle degli Inquisitori
Musica di Patricio Wang
nel disco Tralali Tralalà del 1984
"La Bibbia dice che non gira, e i vecchi sapientoni ne danno mille prove. Domineddio l'agguanta per gli orecchi e le dice: sta' ferma! Eppur si muove."
(da Vita di Galileo di Bertolt Brecht)
(da Vita di Galileo di Bertolt Brecht)
NOTA:
La scrittura normale indica le affermazioni di Galileo
Il corsivo indica quelle degli Inquisitori
Ptolomeos
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 22/5/2014 - 20:44
Parcours:
Hérésies et hérétiques
Sono contento tu l'apprezzi. Sullo stesso orrido tema dell'inquisizione presto ne troverai un'altra proveniente dal Friuli.
Flavio Poltronieri 23/5/2014 - 22:12
Chanson chilienne en espagnol - Oficio de tinieblas por Galileo Galilei - Quilapayún – 1984
Texte de Desiderio Arenas
Musique de Patricio Wang
Lucien l'âne mon ami, l'heure est solennelle, voici un Office des Ténèbres...
Un Office des Ténèbres, quelle chose singulière ! Je me demande bien de quoi il s'agit et si c'est ce que je pense, c'est-à-dire un office religieux, quelque chose comme une longue messe, je me demande alors que vient faire un tel Office dans les Chansons contre la Guerre...
En effet, tu as bien saisi ce dont il s'agit, mais l'Office des Ténèbres dont il est question ici est au sens strict du mot – et tu sais combien et comment je connais ce mot et son sens premier – une parodie.
Une parodie d'Office des Ténèbres... Quel sens cela peut-il bien avoir ? Et il me semble me souvenir qu'un tel office n'est pas une mince affaire, il dure et dure et serait plutôt du genre... (continuer)
Texte de Desiderio Arenas
Musique de Patricio Wang
Lucien l'âne mon ami, l'heure est solennelle, voici un Office des Ténèbres...
Un Office des Ténèbres, quelle chose singulière ! Je me demande bien de quoi il s'agit et si c'est ce que je pense, c'est-à-dire un office religieux, quelque chose comme une longue messe, je me demande alors que vient faire un tel Office dans les Chansons contre la Guerre...
En effet, tu as bien saisi ce dont il s'agit, mais l'Office des Ténèbres dont il est question ici est au sens strict du mot – et tu sais combien et comment je connais ce mot et son sens premier – une parodie.
Une parodie d'Office des Ténèbres... Quel sens cela peut-il bien avoir ? Et il me semble me souvenir qu'un tel office n'est pas une mince affaire, il dure et dure et serait plutôt du genre... (continuer)
OFFICE DES TÉNÈBRES POUR GALILÉE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 24/5/2014 - 22:43
John Ball
[1981]
Parole e musica di Sidney Carter (1915-2004), poeta, cantautore e musicista folk inglese.
Nel disco collettivo intitolato “Lovely in the Dances: Songs of Sydney Carter”, con lo stesso autore e molti grandi nomi del folk britannico, a partire da Maddy Prior e John Kirkpatrick.
Testo trovato sul solito ineguagliabile Mudcat Café
Una canzone, quasi infantile, sicuramente cristiana (nel senso profondo dell’aggettivo) che parla di amore, di amicizia, di rispetto reciproco, di uguaglianza...
E’ dedicata a John Ball (1338-1381), un predicatore, un “lollard” (seguace della filosofia egualitarista di John Wycliffe), un prete perseguitato e scomunicato dalla Chiesa inglese. “Lollards” - l’etimologia è incerta: zizzania (da lolium), o “borbottanti” (dal neerlandese lollaerd), o da Lolhard, nome di un francescano convertito al valdismo e poi bruciato come eretico nel 1370... - erano chiamati... (continuer)
Parole e musica di Sidney Carter (1915-2004), poeta, cantautore e musicista folk inglese.
Nel disco collettivo intitolato “Lovely in the Dances: Songs of Sydney Carter”, con lo stesso autore e molti grandi nomi del folk britannico, a partire da Maddy Prior e John Kirkpatrick.
Testo trovato sul solito ineguagliabile Mudcat Café
Una canzone, quasi infantile, sicuramente cristiana (nel senso profondo dell’aggettivo) che parla di amore, di amicizia, di rispetto reciproco, di uguaglianza...
E’ dedicata a John Ball (1338-1381), un predicatore, un “lollard” (seguace della filosofia egualitarista di John Wycliffe), un prete perseguitato e scomunicato dalla Chiesa inglese. “Lollards” - l’etimologia è incerta: zizzania (da lolium), o “borbottanti” (dal neerlandese lollaerd), o da Lolhard, nome di un francescano convertito al valdismo e poi bruciato come eretico nel 1370... - erano chiamati... (continuer)
Who’ll be the lady, who will be the lord
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/5/2014 - 12:12
Parcours:
Hérésies et hérétiques
Atressi com per fargar
[1212-13]
Testo trovato sul sito dedicato a Pèire Cardenal
Un “sirventès”, un’invettiva scagliata contro gli sterminatori crociati che solo qualche anno prima avevano massacrato gli abitanti di Béziers (almeno 5.000 morti) che avevano rifiutato di arrendersi e di consegnare i pochi eretici catari presenti in città…
La dedica, in particolare, sembra sia per Bertrand de Chalençon, vescovo-guerriero di Puy-en-Velay - la città natale di Pèire Cardenal - che si era distinto per ferocia nelle prime fasi della crociata contro gli albigesi… Ma la canzone potrebbe essere indirizzata addirittura ad Arnaud Amaury in persona, il monaco cistercense rappresentante di papa Innocenzo III nella crociata, quello che proprio a Béziers pronunciò la storica – ed agghiacciante – frase “Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi” …
A pochi passi dal mercante, Uberto e Willalme contemplavano il... (continuer)
Testo trovato sul sito dedicato a Pèire Cardenal
Un “sirventès”, un’invettiva scagliata contro gli sterminatori crociati che solo qualche anno prima avevano massacrato gli abitanti di Béziers (almeno 5.000 morti) che avevano rifiutato di arrendersi e di consegnare i pochi eretici catari presenti in città…
La dedica, in particolare, sembra sia per Bertrand de Chalençon, vescovo-guerriero di Puy-en-Velay - la città natale di Pèire Cardenal - che si era distinto per ferocia nelle prime fasi della crociata contro gli albigesi… Ma la canzone potrebbe essere indirizzata addirittura ad Arnaud Amaury in persona, il monaco cistercense rappresentante di papa Innocenzo III nella crociata, quello che proprio a Béziers pronunciò la storica – ed agghiacciante – frase “Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi” …
A pochi passi dal mercante, Uberto e Willalme contemplavano il... (continuer)
Atressi com per fargar
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 4/5/2012 - 11:51
Complainte de Mérindol
[1848]
Autore: Henri Abraham César-Malan (1787-1864), pastore calvinista svizzero.
Il brano fa parte del repertorio di molti cori piemontesi. L’ho attribuito alla Camerata Corale La Grangia di Torino perché, più di ogni altro coro, ha dedicato la propria ricerca alle canzoni sul tema della persecuzione dei valdesi. A tale proposito si veda il bel disco “Omaggio alla cultura valdese” del 1989.
Le “complaintes” sono una branca delle canzoni epiche-liriche ma, a differenza delle “chansons de geste” non raccontano di epopee eroiche e leggendarie, bensì delle sciagure e delle sfortune di un personaggio, spesso realmente esistito, che conducono al dramma finale. Nelle valli valdesi le complaintes sono molte e spesso dedicate ai predicatori (i cosiddetti “barba”) arrestati, imprigionati, giustiziati dalle autorità cattoliche (per esempio, tra le tante, la “Complainte de la mère de Rousel”, dove... (continuer)
Autore: Henri Abraham César-Malan (1787-1864), pastore calvinista svizzero.
Il brano fa parte del repertorio di molti cori piemontesi. L’ho attribuito alla Camerata Corale La Grangia di Torino perché, più di ogni altro coro, ha dedicato la propria ricerca alle canzoni sul tema della persecuzione dei valdesi. A tale proposito si veda il bel disco “Omaggio alla cultura valdese” del 1989.
Le “complaintes” sono una branca delle canzoni epiche-liriche ma, a differenza delle “chansons de geste” non raccontano di epopee eroiche e leggendarie, bensì delle sciagure e delle sfortune di un personaggio, spesso realmente esistito, che conducono al dramma finale. Nelle valli valdesi le complaintes sono molte e spesso dedicate ai predicatori (i cosiddetti “barba”) arrestati, imprigionati, giustiziati dalle autorità cattoliche (per esempio, tra le tante, la “Complainte de la mère de Rousel”, dove... (continuer)
Sous les pures lumières
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 22/1/2009 - 13:46
Parcours:
Hérésies et hérétiques
Dal libretto (anzi, un vero e proprio libro) che accompagna il disco della Camerata corale La Grangia di Torino, "Omaggio alla cultura valdese" (1989)
LAMENTO DI MERINDOL
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 23/1/2009 - 07:57
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