Parcour Ponts
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King Orfeo [feat. Harpens kraft]
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KING ORFEO
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envoyé par Riccardo Venturi 23/9/2009 - 00:51
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Da Ballate Popolari Angloscozzesi. È probabilmente l'unica traduzione italiana mai effettuata della ballata.
Unst è la più settentrionale delle isole Shetland, ed anche delle intere isole Britanniche. Qui, nel 1880, Patrick Norman Shuldham-Shaw registrò e trascrisse King Orfeo; la particolarità è che la registrazione dell'antichissima ballata non avvenne, come di solito, dalla voce di un anziano, ma da quella di una ragazzina di tredici anni chiamata Henrietta Shmolan. Unst è l'isola dove l'antico norn ha resistito più a lungo: lo testimoniano i suoi fantasmagorici toponimi come Muckla Flugga, Baltasound, Hermaness (il cui secondo elemento è il norreno ness "promontorio, Bordastubble e Saxa Vord ("Valore dei Sassoni" in norreno). A Unst, la cui latitudine corrisponde a quella della Norvegia centrale, si è parlato prima un dialetto norvegese che è poi stato sostituito da un angloscozzese... (continuer)
Unst è la più settentrionale delle isole Shetland, ed anche delle intere isole Britanniche. Qui, nel 1880, Patrick Norman Shuldham-Shaw registrò e trascrisse King Orfeo; la particolarità è che la registrazione dell'antichissima ballata non avvenne, come di solito, dalla voce di un anziano, ma da quella di una ragazzina di tredici anni chiamata Henrietta Shmolan. Unst è l'isola dove l'antico norn ha resistito più a lungo: lo testimoniano i suoi fantasmagorici toponimi come Muckla Flugga, Baltasound, Hermaness (il cui secondo elemento è il norreno ness "promontorio, Bordastubble e Saxa Vord ("Valore dei Sassoni" in norreno). A Unst, la cui latitudine corrisponde a quella della Norvegia centrale, si è parlato prima un dialetto norvegese che è poi stato sostituito da un angloscozzese... (continuer)
RE ORFEO
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Oltre il ponte
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È vergognoso che molta gente non conosca la storia, ma è ancora peggio se la conosce distorta. Conosco molta gente che crede che la responsabilità delle numerose rappresaglie nazi-fasciste sia dei partigiani. Una mia professoressa in classe disse che il vero colpevole dell'eccidio delle Fosse Ardeatine era il partigiano che aveva piazzato una bomba uccidendo 32 tedeschi, poichè quest'ultimi avevano applicato la loro legge, ossia la decimazione. Accusa i tedeschi solo per quelle vittime in più che fecero, accusando il partigiano di essere un codardo che "lancia il sasso e nasconde la mano" . Non si può permettere a nessuno di lasciare insultare gli eroi della Resistenza come il mio bisnonno. E quel che è peggio è che gli altri studenti le hanno creduto bollando i partigiani come vigliacchi assassini.
Alessandro Tontoni 8/6/2006 - 19:50
C'è una bellissma versione arrangiata e interpretata dalla cantautrice Grazia Di Michele. è incisa nel CD "Chiamalavita", pubblicato da raitrade nel 2005 e distribuito dalla coop.
Nicola Cirillo 6/11/2006 - 23:04
"Tutto il male avevamo di fronte” La canzone d’autore italiana contro la guerra - ciclo di serate a cura di Michele Antonellini
Riceviamo da Michele Antonellini e volentieri publicizziamo questa iniziativa
CANZONI CONTRO LA GUERRA
Un ciclo di serate, dal 5 marzo al 2 aprile 2007 a Bagnacavallo (Ravenna)
Chi di noi non ricorda i versi e la musica di canzoni come Generale, Fiume Sand Creek, Auschwitz o La guerra di Piero?
La canzone d’autore si è spesso schierata contro la guerra.
Per capire come, Controsenso, Doremi e il comune di Bagnacavallo (Ravenna) hanno ideato e organizzato un ciclo di serate che si terrà nella sala del Museo civico delle Cappuccine di via Vittorio Veneto 1/a, tutti i lunedì sera dal 5 marzo al 2 aprile, dalle ore 20.30 alle 22.30 circa.
Durante gli incontri si ascolteranno canzoni, commentate e inserite nel contesto storico che le ha motivate, si assisterà a... (continuer)
Riceviamo da Michele Antonellini e volentieri publicizziamo questa iniziativa
CANZONI CONTRO LA GUERRA
Un ciclo di serate, dal 5 marzo al 2 aprile 2007 a Bagnacavallo (Ravenna)
Chi di noi non ricorda i versi e la musica di canzoni come Generale, Fiume Sand Creek, Auschwitz o La guerra di Piero?
La canzone d’autore si è spesso schierata contro la guerra.
Per capire come, Controsenso, Doremi e il comune di Bagnacavallo (Ravenna) hanno ideato e organizzato un ciclo di serate che si terrà nella sala del Museo civico delle Cappuccine di via Vittorio Veneto 1/a, tutti i lunedì sera dal 5 marzo al 2 aprile, dalle ore 20.30 alle 22.30 circa.
Durante gli incontri si ascolteranno canzoni, commentate e inserite nel contesto storico che le ha motivate, si assisterà a... (continuer)
La Cassazione ha condannato per diffamazione Il Giornale di Paolo Berlusconi, smentendo così anche una signora professoressa e Mike Bongiorno. Meno male.
Questa canzone per me è molto significativa sopratutto perchè, essendo di Ivrea, mi ricorda la storia dei partigiani locali che salvarono la città dai bombardamenti degli alleati.
L'aviazione americana aveva infatti intenzione di bombardare il ponte ferroviario presente nel centro della città per bloccare i rifornimenti ai tedeschi. Facile comprendere che una simile operazione avrebbe raso al suolo il centro città.
I partigiani locali, eroicamente, una notte distrussero il ponte con delle cariche esplosive evitando quindi la distruzione della nostra bella Eporedia.
L'aviazione americana aveva infatti intenzione di bombardare il ponte ferroviario presente nel centro della città per bloccare i rifornimenti ai tedeschi. Facile comprendere che una simile operazione avrebbe raso al suolo il centro città.
I partigiani locali, eroicamente, una notte distrussero il ponte con delle cariche esplosive evitando quindi la distruzione della nostra bella Eporedia.
Claudio 5/2/2008 - 20:27
Molto bello che loro abbiano preso da un testo famoso di Italo Calvino, ma nella canzone hanno dimenticato il ritornello tra la prima e la seconda strofa e anche tra la quarta e la quinta non ho capito bene il perché... vabbè, però dovete fare più attenzione...!!! Il Ritornello c'è dopo ogni strofa e bisogna riportarlo come Calvino l'ha scritto!
(Stud.ssa94)
(Stud.ssa94)
Carissima "Stud.ssa 94", abbiamo approfittato del tuo commento per ristabilire, dopo controlli, il testo esatto: effettivamente avevi ragione, e preso per assunto che tu sia del '94, e che tu abbia quindi soltanto 14 anni, ci fa particolarmente piacere che una ragazza della tua età contribuisca alla pagina di una canzone del genere (che del resto fu indirizzata da Calvino ai giovani, e che dei giovani parla). Detto questo scusaci se ti abbiamo eliminato le "abbreviazioni da SMS": questo è un sito SMS-free. Saluti cari! [CCG/AWS Staff]
Version française de Marco Valdo M.I. – 2008
Un très beau texte d'Italo Calvino, texte né précisément de l'expérience des Cantacronache, et qui rappelle sa militance dans la Résistance et la nécessité de transmettre aux générations futures les valeurs qui se trouvaient à la base de ce choix. Comme dit la devise de Marco Valdo M.I., reprise à Piero Calamandrei : «Ora e sempre : Resistenza!»
Le titre italien de la chanson est très exactement "Oltre il ponte » – il y aurait beaucoup à dire sur la résonance d'un tel titre dans l'histoire de la résistance en Italie (mais ailleurs aussi; la résistance est naturellement internationaliste, même quand elle s'ancre dans un patriotisme ardent), à Ivrea, mais aussi par exemple à Florence, où les ponts ont joué un rôle essentiel dans la lutte populaire contre l'envahisseur. (Voir par exemple, Il ponte a Santa Trinita dopo dieci anni, article du même... (continuer)
Un très beau texte d'Italo Calvino, texte né précisément de l'expérience des Cantacronache, et qui rappelle sa militance dans la Résistance et la nécessité de transmettre aux générations futures les valeurs qui se trouvaient à la base de ce choix. Comme dit la devise de Marco Valdo M.I., reprise à Piero Calamandrei : «Ora e sempre : Resistenza!»
Le titre italien de la chanson est très exactement "Oltre il ponte » – il y aurait beaucoup à dire sur la résonance d'un tel titre dans l'histoire de la résistance en Italie (mais ailleurs aussi; la résistance est naturellement internationaliste, même quand elle s'ancre dans un patriotisme ardent), à Ivrea, mais aussi par exemple à Florence, où les ponts ont joué un rôle essentiel dans la lutte populaire contre l'envahisseur. (Voir par exemple, Il ponte a Santa Trinita dopo dieci anni, article du même... (continuer)
OUTRE PONT
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envoyé par Marco Valdo M.I. 23/6/2008 - 22:44
September 4, 2008
BEYOND THE BRIDGE
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Leggendo "Per chi suona la campana" ho sentito l'eco di "Oltre il ponte". Mentre leggo, a tratti, sembra di ascoltare la storia che il vecchio racconta alla ragazza.
Michele
Michele
Michele 17/9/2009 - 11:19
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Stari Most
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[2002]
[Fred Burguière / Sam Burguière / Mathilde Burguière / Alice Burguière]]
Album: Un air, deux familles
Interpretata con / Interprétée avec Les Hurlements d'Léo
Dal tour Latcho Drom
Les Ogres de Barback, o Les Ogres (“gli Orchi”) come sono detti comunemente, è un gruppo fatto in famiglia: i suoi membri sono infatti i quattro fratelli e sorelle Burguière (Fred, Sam, Alice e Mathilde). Come se non bastasse, Alice e Mathilde sono pure gemelle. Facenti parti del gotha attuale della canzone engagée francese, si sono fatti notare anche per i loro tour e i loro album “associati” via via ad un altro solista o gruppo di varie città francesi: l'album Un Air, deux Familles, di cui fa parte questa bella canzone dedicata a Mostar e al suo “Ponte Vecchio” fatto saltare durante la guerra bosniaca, nel 1993, è in coabitazione con la band bordolese Les Hurlements d'Léo (bordolese come i Noir Désir,... (continuer)
[Fred Burguière / Sam Burguière / Mathilde Burguière / Alice Burguière]]
Album: Un air, deux familles
Interpretata con / Interprétée avec Les Hurlements d'Léo
Dal tour Latcho Drom
Les Ogres de Barback, o Les Ogres (“gli Orchi”) come sono detti comunemente, è un gruppo fatto in famiglia: i suoi membri sono infatti i quattro fratelli e sorelle Burguière (Fred, Sam, Alice e Mathilde). Come se non bastasse, Alice e Mathilde sono pure gemelle. Facenti parti del gotha attuale della canzone engagée francese, si sono fatti notare anche per i loro tour e i loro album “associati” via via ad un altro solista o gruppo di varie città francesi: l'album Un Air, deux Familles, di cui fa parte questa bella canzone dedicata a Mostar e al suo “Ponte Vecchio” fatto saltare durante la guerra bosniaca, nel 1993, è in coabitazione con la band bordolese Les Hurlements d'Léo (bordolese come i Noir Désir,... (continuer)
J'associe le bien, le mal, j'envisage le meilleur
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26/7/2009 - 16:41
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90, Ponts
(dal francese e dal croato)
27 luglio 2009
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STARI MOST
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Sul ponte di Perati bandiera nera
anonyme
![Sul ponte di Perati bandiera nera](img/thumb/c11_130x140.jpeg?1328910028)
Dall'album La catena (2006) del gruppo "Gitanes" Da questa pagina
I ribelli delle Langhe: Sul ponte di Cossano
Canto partigiano scritto sull'aria del "Ponte di Perati" dai partigiani Poli, Giorgio, Guzzi, Pinin della seconda divisione Langhe il giorno di pasqua del '44 al santuario del Todocco
I ribelli delle Langhe: Sul ponte di Cossano
Canto partigiano scritto sull'aria del "Ponte di Perati" dai partigiani Poli, Giorgio, Guzzi, Pinin della seconda divisione Langhe il giorno di pasqua del '44 al santuario del Todocco
PONTE DI COSSANO
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envoyé par adriana 12/8/2006 - 18:07
canto alpino che fa riflettere sull'inutilità della guerra che racconta la disperazione di chi è andato e mai più tornato.
purtroppo tragicamente attuale.
Quando canta il solista tutte le volte mi emoziono.
purtroppo tragicamente attuale.
Quando canta il solista tutte le volte mi emoziono.
mariarosa 5/10/2006 - 21:06
il ponte dei perati, o meglio ciò che rimane del ponte (invierei volentieri delle foto ma non so come fare, non trovo l'email..), si trova sul fiume sarandaporos, che per un tratto segna il confine tra Grecia e Albania... poco distante c'è un altro ponte che unisce le due dogane, il ponte di Mertziani, a circa una 15ina di km dalla cittadina greca Konitsa...
(toni pusceddu)
(toni pusceddu)
Grazie! Se vuoi inviarci delle foto, che pubblicheremo sicuramente, puoi farlo spedendole all'indirizzo lorenzo.masetti@libero.it
![Sul ponte di Perati bandiera nera](img/upl/ponte_di_perati_1.jpg)
Invio le foto di ciò che rimane del ponte di Perati, dove l'anno scorso è stata collocata un piccola targa commemorativa dall'associazione nazionale alpini.
Sono visibili anche le colonnine che segnano il confine degli stati greco e albanese, e le luci che si intravedono nella prima foto sono quelle del ponte Mertziani sul corso del Sarandaporos, che attualmente collega le due dogane.
(Toni Pusceddu)
Sono visibili anche le colonnine che segnano il confine degli stati greco e albanese, e le luci che si intravedono nella prima foto sono quelle del ponte Mertziani sul corso del Sarandaporos, che attualmente collega le due dogane.
(Toni Pusceddu)
Antonio Pusceddu 18/4/2007 - 11:29
Vorrei personalmente ringraziare Toni Pusceddu per le foto che ci ha inviato, una testimonianza commovente e importantissima. Grazie, veramente, di tutto cuore. [RV]
Riccardo Venturi 18/4/2007 - 17:40
Buon giorno, volevo sappere se questa canzone, sul monte di perati, bandiera nera, è una canzone fascista o no.
Perché nello film di pasolini, Saló, i fascisti che hanno i giuvanni in quel castello, nella tavola inizioano a cantare questa canzone.
Grazie
il mio indirizio di e-mail: widerstandsgeister@web.de
elisa
(elisa , widerstandsgeister@web.de)
Carissima Elisa, "Sul ponte di Perati bandiera nera" non è in sé una "canzone fascista". E' una canzone di guerra, o meglio: di soldati in guerra. Oltre al fatto che fu proibita dal regime fascista come "disfattista", c'è anche da dire che fu praticamente ripresa in blocco per uno dei più famosi canti partigiani, Pietà l'è morta. Che poi sia stata cantata dei repubblichini di Salò (probabilmente per la "bandiera nera") e che sia stata inserita nel film di Pasolini, ha secondo me scarsa importanza. Da sempre i fascisti sono noti per cercare... (continuer)
Perché nello film di pasolini, Saló, i fascisti che hanno i giuvanni in quel castello, nella tavola inizioano a cantare questa canzone.
Grazie
il mio indirizio di e-mail: widerstandsgeister@web.de
elisa
(elisa , widerstandsgeister@web.de)
Carissima Elisa, "Sul ponte di Perati bandiera nera" non è in sé una "canzone fascista". E' una canzone di guerra, o meglio: di soldati in guerra. Oltre al fatto che fu proibita dal regime fascista come "disfattista", c'è anche da dire che fu praticamente ripresa in blocco per uno dei più famosi canti partigiani, Pietà l'è morta. Che poi sia stata cantata dei repubblichini di Salò (probabilmente per la "bandiera nera") e che sia stata inserita nel film di Pasolini, ha secondo me scarsa importanza. Da sempre i fascisti sono noti per cercare... (continuer)
Indistintamente che siano fascisti o no, i soldati della repubblica sociale erano comunque soldati che morivano per una causa che secondo loro era "giusta".
E questa è comunque una canzone di guerra che canta le difficili situazioni che vive in qualsiasi schieramento un fante sia rosso che nero, quindi avevano tutti i diritti di cantarla.
(lorenzo)
E questa è comunque una canzone di guerra che canta le difficili situazioni che vive in qualsiasi schieramento un fante sia rosso che nero, quindi avevano tutti i diritti di cantarla.
(lorenzo)
Vedi, penso che ciascuno abbia il diritto di cantare quello che vuole. Mi sembra però che queste parole così dolenti sulla propria sorte siano contraddittorie in bocca a chi stava difendendo quello stesso regime che aveva spedito gli alpini a morire in Albania. Probabilmente i repubblichini avevano adottato il canto per via della "bandiera nera", non capendo o non volendo capire che si trattava di una bandiera di lutto, e non certo di una bandiera fascista!
(Lorenzo)
(Lorenzo)
CHIUDETE GLI OCCHI MENTRE ASCOLTATE QUESTA CANZONE, CAPIRETE CHE ITALIANI TEDESCHI GRECI E MOLTA GENTE DI UNA NAZIONALITA' DIVERSA DALLA NOSTRA, HA UBBIDITO SOLO A DEGLI ORDINI.
CIAO A TUTTI
UGO
CIAO A TUTTI
UGO
Questa la versione maggiormente nota cantata durante la prima guerra mondiale. Il ponte è quello di Bassano, sul Brenta.
Da questo canto deriva la versione della seconda guerra mondiale. Il ponte è quello di Perat, sulla Vojussa, al confine greco-albanese.
Durante la resistenza sulla stessa melodia ci fu una versione del canto scritta da Nuto Revelli nel '44 quando era al comando di un raggruppamento partigiano nel cuneese: Pietà l'è morta.
Notevole la struggente intensa linea melodica.
Da questo canto deriva la versione della seconda guerra mondiale. Il ponte è quello di Perat, sulla Vojussa, al confine greco-albanese.
Durante la resistenza sulla stessa melodia ci fu una versione del canto scritta da Nuto Revelli nel '44 quando era al comando di un raggruppamento partigiano nel cuneese: Pietà l'è morta.
Notevole la struggente intensa linea melodica.
Grazie del commento, ma entrambe le canzoni che citi erano già presenti nel nostro archivio
Lorenzo
Lorenzo
Luigi Uslenghi 13/8/2008 - 00:26
La canzone "Sul ponte di Perati" non c'entra nulla col fascismo!!
È una triste canzone di guerra degli Alpini della Divisione Julia mandati allo sbaraglio, male armati, male equipaggiati, male comandati e soprattutto male governati a combattere una guerra d'aggressione male ideata, male preparata, male condotta, iniziata alla fine d'ottobre del 1940 in data corrispondente all'inizio di un inusitato lungo periodo di precipitazioni piovose e nevose abbondanti, allorquando Mussolini volle in competizione con Hitler (che era contrario) condurre una "guerra parallela" in modo da avere "qualche migliaio di morti" da porre sul tavolo della pace.
Invito alla lettura del libro "La guerra di Grecia" di Mario Cervi in cui viene spiegata la storia di questa tragica avventura in cui invece di "spezzare le reni alla Grecia" ci siano ritrovati a piangere 15.000 caduti ed a lamentare più di 10.000 militari... (continuer)
È una triste canzone di guerra degli Alpini della Divisione Julia mandati allo sbaraglio, male armati, male equipaggiati, male comandati e soprattutto male governati a combattere una guerra d'aggressione male ideata, male preparata, male condotta, iniziata alla fine d'ottobre del 1940 in data corrispondente all'inizio di un inusitato lungo periodo di precipitazioni piovose e nevose abbondanti, allorquando Mussolini volle in competizione con Hitler (che era contrario) condurre una "guerra parallela" in modo da avere "qualche migliaio di morti" da porre sul tavolo della pace.
Invito alla lettura del libro "La guerra di Grecia" di Mario Cervi in cui viene spiegata la storia di questa tragica avventura in cui invece di "spezzare le reni alla Grecia" ci siano ritrovati a piangere 15.000 caduti ed a lamentare più di 10.000 militari... (continuer)
Buongiorno sono Bashkim. Da diversi anni accompagno alpini in territorio Albanese per vedere le zone del conflito italo-greco. Per ogni informazione mi potete contattare.
Un caro saluto
Bashkim Hyka.
www.bashkim-travel.com vedi foto 2007 gli alpini sul ponte di Perati
Un caro saluto
Bashkim Hyka.
www.bashkim-travel.com vedi foto 2007 gli alpini sul ponte di Perati
bashkim hyka 26/12/2008 - 10:29
![Sul ponte di Perati bandiera nera](img/upl/aoos.jpg)
La (bellissima) versione greca di Gian Piero Testa
H (θαυμάσια) Ελληνική απόδοση από τον Tζαν Πιέρο Τέστα
Αυτό το πονεμένο τραγούδι των Αλπίνων από την Ιταλική μεραρχία Γιούλια, που την έστειλαν στο σφαγείο στην Ελλάδα (το χωριό του Περάτ, στην Αλβανία, σημείώσε το όριο μεταξύ της Αλβανίας και της Ελλάδας με τη γέφυρα πάνω από το Σαραντάπορο), λογοκρίθηκε γρήγορα, κι έπειτα απαγορεύθηκε απολύτως από το φασιστικό καθεστώς ως ντεφετιστικό και ανατρεπτικό. Σε μια προηγούμενη απόδοση που ανάγεται στην εποχή του Α' παγκόσμιου πολέμου, η γέφυρα είναι του Μπασσάνο. Τη δομή και τη μελωδία του τραγουδιού τις χρησιμοποίησε ο Νούτο Ρεβέλλι για το ανταρτικό τραγούδι Pietà l'è morta (Πέθανε το έλεος) [CCG/AWS Staff]
H (θαυμάσια) Ελληνική απόδοση από τον Tζαν Πιέρο Τέστα
Il fiume detto in greco Αώος (Aóos), in albanese Vjosë e in italiano Vojussa segna il confine tra Albania e Grecia.
Το ποτάμι που το λένε τον Αώο στα Ελληνικά, το Vjosë στα Αλβανικά και τη Vojussa στα Ιταλικά σημειώνει το όριο μεταξύ της Αλβανίας και της Ελλάδας.
Το ποτάμι που το λένε τον Αώο στα Ελληνικά, το Vjosë στα Αλβανικά και τη Vojussa στα Ιταλικά σημειώνει το όριο μεταξύ της Αλβανίας και της Ελλάδας.
Αυτό το πονεμένο τραγούδι των Αλπίνων από την Ιταλική μεραρχία Γιούλια, που την έστειλαν στο σφαγείο στην Ελλάδα (το χωριό του Περάτ, στην Αλβανία, σημείώσε το όριο μεταξύ της Αλβανίας και της Ελλάδας με τη γέφυρα πάνω από το Σαραντάπορο), λογοκρίθηκε γρήγορα, κι έπειτα απαγορεύθηκε απολύτως από το φασιστικό καθεστώς ως ντεφετιστικό και ανατρεπτικό. Σε μια προηγούμενη απόδοση που ανάγεται στην εποχή του Α' παγκόσμιου πολέμου, η γέφυρα είναι του Μπασσάνο. Τη δομή και τη μελωδία του τραγουδιού τις χρησιμοποίησε ο Νούτο Ρεβέλλι για το ανταρτικό τραγούδι Pietà l'è morta (Πέθανε το έλεος) [CCG/AWS Staff]
ΣΤΟΥ ΠΕΡΑΤ ΤΟ ΓΙΟΦΥΡΙ ΜΑΥΡΗ ΣΗΜΑΙΑ
(continuer)
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envoyé par CCG/AWS Staff 9/6/2009 - 21:06
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Di pace e di pane
![Di pace e di pane](img/art/t2579686.jpg)
Da "Arimo" del 2008
La canzone è dedicata a Gabriele Moreno Locatelli religioso e pacifista italiano, ucciso da un cecchino durante la guerra serbo-bosniaca.
(adriana)
Si veda anche Più forte della Morte è l’Amore dei Gang.
"Di pace e di pane” è la colonna sonora di una grande tragedia, la morte per mano di un cecchino serbo di Moreno Gabriele Locatelli.
Il pacifista canzese fu ucciso a Sarajevo, il 3 ottobre 1993: e canzese come lui è “Giamba” Galli, voce solista, del gruppo musicale valassinese che si allaccia alla tradizione della musica popolare e cantautoriale italiana. “Di pace e di pane” è una canzone che, come una poesia, trasmette un messaggio: un tratto di strada, o meglio del ponte Vrbanja, sul corso d’acqua che, come una lama affilata, taglia in due Sarajevo martoriata capitale bosniaca, violentata dalla guerra fratricida.
I segni della follia degli uomini e dell’indifferenza... (continuer)
La canzone è dedicata a Gabriele Moreno Locatelli religioso e pacifista italiano, ucciso da un cecchino durante la guerra serbo-bosniaca.
(adriana)
Si veda anche Più forte della Morte è l’Amore dei Gang.
"Di pace e di pane” è la colonna sonora di una grande tragedia, la morte per mano di un cecchino serbo di Moreno Gabriele Locatelli.
Il pacifista canzese fu ucciso a Sarajevo, il 3 ottobre 1993: e canzese come lui è “Giamba” Galli, voce solista, del gruppo musicale valassinese che si allaccia alla tradizione della musica popolare e cantautoriale italiana. “Di pace e di pane” è una canzone che, come una poesia, trasmette un messaggio: un tratto di strada, o meglio del ponte Vrbanja, sul corso d’acqua che, come una lama affilata, taglia in due Sarajevo martoriata capitale bosniaca, violentata dalla guerra fratricida.
I segni della follia degli uomini e dell’indifferenza... (continuer)
E ci ritorno appena posso a quelle mattine
(continuer)
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envoyé par DonQuijote82 28/3/2009 - 10:08
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90, Ponts
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Dok gori nebo nad Novim Sadom
![Dok gori nebo nad Novim Sadom](img/upl/novisadmost.jpg)
Una pagina profondamente ristrutturata grazie anche alla traduzione fornitaci da Sanja. Anche il testo originale serbo è stato rivisto e provvisto dei diacritici sinora mancanti. Un'operazione necessaria per questa pagina contenente un autentico brano di grande poesia da parte del grande Đorđe Balašević; non semplicemente una "canzone". [CCG/AWS Staff].
"Io suppongo che la donna in questa canzone sia la città di Novi Sad. Il ponte è stato distrutto dai bombardamenti NATO (1999). Ogni notte i bombardamenti illuminavano il cielo e all'alba la gente oltre il Danubio doveva andare al lavoro oltrepassando il fiume coi traghetti. La folla vi era stipata dentro, e molte persone cadevano nel fiume. Siccome era nel mese di aprile, alle 6 al mattino c'era la nebbia ed era ancora mezzo buio."
Sanja - Serbia
I bombardamenti NATO su Novi Sad, la seconda città della Serbia e uno dei principali centri... (continuer)
"Io suppongo che la donna in questa canzone sia la città di Novi Sad. Il ponte è stato distrutto dai bombardamenti NATO (1999). Ogni notte i bombardamenti illuminavano il cielo e all'alba la gente oltre il Danubio doveva andare al lavoro oltrepassando il fiume coi traghetti. La folla vi era stipata dentro, e molte persone cadevano nel fiume. Siccome era nel mese di aprile, alle 6 al mattino c'era la nebbia ed era ancora mezzo buio."
Sanja - Serbia
I bombardamenti NATO su Novi Sad, la seconda città della Serbia e uno dei principali centri... (continuer)
Da se ne lazemo:
(continuer)
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envoyé par Monia 21/10/2007 - 01:00
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90, Ponts
![Dok gori nebo nad Novim Sadom](img/upl/novisadmostdva.jpg)
Il testo in ћирилица, о азбука (l'alfabeto serbo cirillico). La trascrizione è stata effettuata da Riccardo Venturi.
ДОК ГОРИ НЕБО НАД НОВИМ САДУ
(continuer)
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envoyé par CCG/AWS Staff 15/2/2009 - 03:23
Grazie per aver messo la mia traduzione e come l' altra volta avete corretto certi errori del mio italiano, e così con voi imparo a scrivere bene l'italiano.:)
Il titolo in serbo si deve correggere, si scrive: Dok Gori Nebo Nad Novim Sadom.
Saluti!
(Sanja Serbia)
Il titolo in serbo si deve correggere, si scrive: Dok Gori Nebo Nad Novim Sadom.
Saluti!
(Sanja Serbia)
La cosa, almeno per il sottoscritto, è reciproca perché con le tue traduzioni io imparo meglio il serbo :-) Grazie anche per la precisazione sul titolo, che è stato corretto sia nella versione "latinica" che in quella "kirilica" [RV]
Quando fu distrutto il ponte di Varadin il 1. aprile, la vita perse il giovane Oleg Nasov; la sua moglie era incinta. Questo bambino adesso ha il nome del suo padre.
Sanja Serbia 15/2/2009 - 12:50
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Il ponte
![Il ponte](img/upl/718U7VF3s9L._SS500_.jpg)
Pubblicata nel 2006 nell'album "PERDO I PEZZI" di Davide Buzzi.
Nel 2005 è stata tradotta in inglese e spagnolo ed è regolarmente eseguita in concerto (in USA) dalla cantautrice americana Yolanda Martinez.
Nel 2007 è stata tradotta in inglese (australiano) ed è regolarmente eseguita in concerto (in Australia) dal cantautore australiano Jason Kemp.
D.B – 01.06.2003
La Port de Scex (VD)
Nel 2005 è stata tradotta in inglese e spagnolo ed è regolarmente eseguita in concerto (in USA) dalla cantautrice americana Yolanda Martinez.
Nel 2007 è stata tradotta in inglese (australiano) ed è regolarmente eseguita in concerto (in Australia) dal cantautore australiano Jason Kemp.
D.B – 01.06.2003
La Port de Scex (VD)
Io sono qui
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envoyé par Vittorio B. Grandi 7/11/2008 - 21:43
Parcours:
Ponts
Chanson italienne – Il Ponte – Davide Buzzi
Elle paraît en 2006 dans l'album “Perdo i Pezzi” de Davide Buzzi
En 2005, elle a été traduite en anglais et en espagnol et jouée régulièrement en concert (aux États-Unis) par la chanteuse américaine Yolanda Martinez.
En 2007, elle a été traduite en anglais (australien) et régulièrement exécutée en concert (en Australie) par le chantauteur australien Jason Kemp
Elle paraît en 2006 dans l'album “Perdo i Pezzi” de Davide Buzzi
En 2005, elle a été traduite en anglais et en espagnol et jouée régulièrement en concert (aux États-Unis) par la chanteuse américaine Yolanda Martinez.
En 2007, elle a été traduite en anglais (australien) et régulièrement exécutée en concert (en Australie) par le chantauteur australien Jason Kemp
LE PONT
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envoyé par Marco Valdo M.I. 12/11/2008 - 09:50
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Il Ponte di Mostar
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[2008]
Album : Occidente
Album : Occidente
Anni e anni di risacca
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envoyé par Donquijote82 1/11/2008 - 16:02
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90, Ponts
Versione francese di Riccardo Venturi, 13 maggio 2008
1940
(continuer)
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Le 10 juin 1940, la Mâchoire avait prononcé un discours adressé à la nation italienne où dans une hallucinante logorrhée, il invitait le peuple à s'en aller mourir pour l'Impero. Le peuple, lui, était resté assez sceptique, même s'il fut contraint d'obtempérer. Le 18, puis le 23 juin 1940, Adolf, l'homme à la moustache, visitait Paris qu'il avait conquise ou plutôt, violée. Ah ! Que vue de certains endroits, la guerre était jolie et faisait rêver les hommes. Pour ceux-là, l'atmosphère était légère; ils y allèrent dans la joie (Freude)... Devenus soldats, ils ont courtisé des femmes; devenus soldats, ils ont bu de la bière. Un peu plus tard, ils ont dû faire sauter les ponts pour protéger leur fuite; la chute fut lourde.
En somme, Mâchoire et Moustache étaient des joueurs; ils avaient fait un pari sur l'avenir. Ils l'ont perdu.
P.S. : J'avais traduit cette chanson sans voir que l'ami Riccardo... (continuer)
En somme, Mâchoire et Moustache étaient des joueurs; ils avaient fait un pari sur l'avenir. Ils l'ont perdu.
P.S. : J'avais traduit cette chanson sans voir que l'ami Riccardo... (continuer)
1940
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 26/9/2008 - 22:54
Bosko and Admira
Canzone su Admira e Boško, i due innamorati uccisi nel 1993 sul ponte Vrbanja a Sarajevo mentre cercavano di fuggire dalla guerra (si vedano anche Admira e Boško e De l'autre côté du pont)
Testo reperito su questa pagina.
Short Description of Song
A tune about the Romeo & Juliet of Sarajevo.
Long Description of Song
A ballad that tells the love story of Bosko & Amdira - the Romeo & Juliet of Sarajevo. The spirited music serves to emphasize the tragedy of their murders, and the failure of the warring religions.
Story Behind the Song
Admira & Bosko were lovers in war-torn Sarajevo. They were targeted because they were of differing religions. They were killed because they loved each other more than they loved God, a capital offense. A totally unique message and song.
Testo reperito su questa pagina.
Short Description of Song
A tune about the Romeo & Juliet of Sarajevo.
Long Description of Song
A ballad that tells the love story of Bosko & Amdira - the Romeo & Juliet of Sarajevo. The spirited music serves to emphasize the tragedy of their murders, and the failure of the warring religions.
Story Behind the Song
Admira & Bosko were lovers in war-torn Sarajevo. They were targeted because they were of differing religions. They were killed because they loved each other more than they loved God, a capital offense. A totally unique message and song.
He prayed to Jesus, she prayed to Allah
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envoyé par Riccardo Venturi 31/1/2007 - 17:13
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90, Ponts
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Mostra Mostar
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vengo da Mostar, ho 21 anni, i miei genitori sono di religione diverse, ed è proprio per questo motivo che ora ci troviamo in un paese non nostro, non voglio stare qui a raccontare la mia storia,ma solo ringraziare tutti voi che non girate le spalle alla storia, ma cercate di non dimenticare, non dimenticare.
ciao
ciao
denis demirovic botticino brescia 25/9/2006 - 01:04
dopo tanto tempo che siamo insieme, nn riesco ancora a capire cio che hai passato e la sofferenza che hai avuto, ma so solo che nn ci dimenticheremo mai!!!!!!!il ricordo ci sara sempre.......anzi cercheremo di sapere ogni giorno una cosa diversa......quando riguardo i filmati della guerra penso sempre che nn vorrei mai passare tutto quello...ti mando un grosso abbraccio......
alessandra 13/9/2008 - 18:32
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薩拉熱窩的羅蜜歐與茱麗葉 [Romeo and Juliet in Sarajevo]
![薩拉熱窩的羅蜜歐與茱麗葉 [Romeo and Juliet in Sarajevo]](img/upl/sammicheng.jpg)
Saat laai yit wo dik lo mat aul yu jyu lai yip
曲:中島美雪
詞:林振強
唱:鄭秀文
Lyrics/testo: 中島美雪
Music: 林振強
Album: 鄭秀文
曲:中島美雪
詞:林振強
唱:鄭秀文
Lyrics/testo: 中島美雪
Music: 林振強
Album: 鄭秀文
Quando abbiamo reperito notizie su questa canzone (purtroppo senza averne trovato una traduzione in una lingua più...accessibile) non volevamo credere ai nostri occhi: la storia di Admira e Boško, i fidanzati di Sarajevo (lei musulmana, lui serbo) uccisi assieme nel 1993 durante la guerra era arrivata fino in Cina, anzi fino a Hong Kong, divenendo un clamoroso successo della "superdiva" Sammi Cheng. Forse questo nome non dirà niente ai nostri occidentali occhi, ma nei paesi di lingua o dialetti cinesi potrebbe essere comparabile a quello di Madonna. E così ecco questa "Giulietta e Romeo a Sarajevo", con la speranza che qualche volonteroso collaboratore che conosce il cantonese ci aiuti... [CCG/AWS Staff]
Aggiornamento 15.01.2019: Una traduzione inglese è stata finalmente reperita su Lyricstranslate
Aggiornamento 15.01.2019: Una traduzione inglese è stata finalmente reperita su Lyricstranslate
是對青春小情人
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envoyé par Riccardo Venturi 3/6/2008 - 23:44
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90, Ponts
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Building Bridges
![Building Bridges](img/upl/gh16-1.jpg)
The Greenham Common Women's Peace Camp Songbook
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (continuer)
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (continuer)
Building bridges between our divisions
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 24/12/2007 - 14:16
Parcours:
Ponts
Verse of Building Bridges is translated into Danish by the Danish Women for Peace.
Translator: Sulejma. Køkkenrullen, No. 1, January 1985.
Translator: Sulejma. Køkkenrullen, No. 1, January 1985.
[VI BYGGER BROER]
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envoyé par CCG/AWS Staff 24/12/2007 - 20:49
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Ponte de Priula
anonyme
![Ponte de Priula](img/upl/Ponte_della_Priula.jpg)
Da "Quel lungo treno" (2005)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su Bielle
- Recensione di Luca Muchetti da "Cantiere Sonoro"
Le canzoni... (continuer)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone su Bielle
- Recensione di Luca Muchetti da "Cantiere Sonoro"
Le canzoni... (continuer)
Ponte de Priula l'è un Piave streto
(continuer)
(continuer)
23/10/2005 - 23:38
PONTE DELLA PRIULA
(continuer)
(continuer)
Versione inglese di Tim Parks
dal libretto dell'album di Massimo Bubola
dal libretto dell'album di Massimo Bubola
PRIULA BRIDGE
(continuer)
(continuer)
Come tutte le canzoni di Massimo, sono sinceramente ispirate.Questa canzone sottolinea,come altre di Massimo,le vicissitudini anche tragiche dei suoi cari.Questa canzone e sicuramente una denuncia agli orrori di tutte le guerre. Auguro a Massimo di poter portare le sue canzoni a conoscenza di un pubblico piu' vasto per poter cosi' scuotere le nostre coscienze un po' addormentate. franco
franco negri 23/6/2007 - 11:13
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Sul ponte di Bassano
anonyme
Canto della Prima Guerra Mondiale ripreso successivamente durante la Seconda Guerra Mondiale nella versione Sul ponte di Perati e durante la Repubblica Sociale Italiana nella versione Sul fronte di Nettuno.
Nel 1944 Nuto Revelli sull'aria di Sul ponte di Perati scrisse le parole di Pietà l'è morta.
Nel 1944 Nuto Revelli sull'aria di Sul ponte di Perati scrisse le parole di Pietà l'è morta.
Sul ponte di Bassano,
(continuer)
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30/4/2007 - 12:10
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918), Ponts
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Sott'à lu ponte
![Sott'à lu ponte](img/upl/ob_0ecf43_dallies.jpg)
[1914-18 ca.]
Una poesia scritta in còrso durante la I guerra mondiale da Petru Santu Leca D'Arbori, poi divenuta canto tradizionale.
Il testo è ripreso da Paroles de chansons corses. È il tema eterno di una madre e di una figlia piccola che sono rimaste sole mentre il babbo è andato in guerra: la vita sembra scorrere tranquilla e felice in un piccolo paese della Corsica, coi gesti e i rumori tradizionali (lo staccio, qualcuno che canta), il gatto in un angolo...ma su tutto pesa il dolore di un'assenza angosciosa, perché chi è andato via potrebbe non tornare mai più. E la madre vuole piangere da sola, senza disturbare la figlia che dorme. Un canto bellissimo. Purtroppo nessuna notizia biografica siamo riusciti a reperire su colui che è indicato come il suo autore.[RV]
Immagine ripresa da qui
Una poesia scritta in còrso durante la I guerra mondiale da Petru Santu Leca D'Arbori, poi divenuta canto tradizionale.
Il testo è ripreso da Paroles de chansons corses. È il tema eterno di una madre e di una figlia piccola che sono rimaste sole mentre il babbo è andato in guerra: la vita sembra scorrere tranquilla e felice in un piccolo paese della Corsica, coi gesti e i rumori tradizionali (lo staccio, qualcuno che canta), il gatto in un angolo...ma su tutto pesa il dolore di un'assenza angosciosa, perché chi è andato via potrebbe non tornare mai più. E la madre vuole piangere da sola, senza disturbare la figlia che dorme. Un canto bellissimo. Purtroppo nessuna notizia biografica siamo riusciti a reperire su colui che è indicato come il suo autore.[RV]
Immagine ripresa da qui
Sott'à lu ponte, ci luce la luna
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/1/2007 - 15:26
Della ninna nanna esiste anche una versione toscana, cantata da Ginevra Di Marco nell'album "Lune" di Riccardo Tesi.
Il testo è molto simile, però non c'è riferimento alla guerra. In rete ho trovato solo una strofa ma a casa ho il libretto del cd e magari inserirò il testo completo:
Ciucciarella inzuccherata
quant'è lunga sta nuttata
fai la ninna fai la nanna
che il tu' babbo è alla campagna
(Lorenzo Masetti)
Ecco intanto il testo di "Ciucciarella" nella sua versione còrsa (testo ripreso da Paroles de chansons corses). Come si vede è esattamente aderente alla versione toscana cantata dalla Di Marco nell'album di Riccardo Tesi. E non c'è da stupirsi della cosa: la tradizione còrsa e quella toscana vanno spesso di pari passo, così come, nelle sue linee essenziali, la lingua còrsa è un dialetto toscano occidentale arcaico (particolarmente influenzato dall'antico pisano, al pari del gallurese).... (continuer)
Il testo è molto simile, però non c'è riferimento alla guerra. In rete ho trovato solo una strofa ma a casa ho il libretto del cd e magari inserirò il testo completo:
Ciucciarella inzuccherata
quant'è lunga sta nuttata
fai la ninna fai la nanna
che il tu' babbo è alla campagna
(Lorenzo Masetti)
Ecco intanto il testo di "Ciucciarella" nella sua versione còrsa (testo ripreso da Paroles de chansons corses). Come si vede è esattamente aderente alla versione toscana cantata dalla Di Marco nell'album di Riccardo Tesi. E non c'è da stupirsi della cosa: la tradizione còrsa e quella toscana vanno spesso di pari passo, così come, nelle sue linee essenziali, la lingua còrsa è un dialetto toscano occidentale arcaico (particolarmente influenzato dall'antico pisano, al pari del gallurese).... (continuer)
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Brothers Under The Bridge
![Brothers Under The Bridge](img/upl/Bruce_Springsteen-Tracks_CD_1_y_3-Frontal.jpg)
[1998]
Tracks
Il testo è ripreso da brucespringsteen.net, da dove è possibile ascoltare la canzone in Real Audio.
Tracks
Il testo è ripreso da brucespringsteen.net, da dove è possibile ascoltare la canzone in Real Audio.
Saigon, it was all gone
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 22/12/2006 - 12:18
Parcours:
Ponts
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Los cuatro generales [Coplas de la defensa de Madrid; Puente de los Franceses; Mamita mía]
anonyme
![Los cuatro generales [Coplas de la defensa de Madrid; Puente de los Franceses; Mamita mía]](img/upl/lorca.jpg)
a. Los cuatro muleros
Il canto popolare raccolto da Federico García Lorca.
Il canto popolare raccolto da Federico García Lorca.
De los cuatro muleros,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 31/8/2006 - 03:00
b. Soldados de Levante
Composta da Ramón Plá y Beltrán sulla stessa aria e struttura metrica
Composta da Ramón Plá y Beltrán sulla stessa aria e struttura metrica
Soldado de Levante,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 31/8/2006 - 03:09
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Eurialo e Niso
![Eurialo e Niso](img/thumb/c74_130x140.jpeg?1328566675)
(pour le forum it.cultura.linguistica.francese)
16 mars 2006
Versione francese di Riccardo Venturi
(per il newsgroup it.cultura.linguistica.francese)
16 marzo 2006
Nella traduzione sono accolte le proposte di correzione effettuate da Colette sullo stesso newsgroup. Grazie a Colette per la gentilissima collaborazione.
16 mars 2006
Versione francese di Riccardo Venturi
(per il newsgroup it.cultura.linguistica.francese)
16 marzo 2006
Nella traduzione sono accolte le proposte di correzione effettuate da Colette sullo stesso newsgroup. Grazie a Colette per la gentilissima collaborazione.
EURYALE ET NISE
(continuer)
(continuer)
16/3/2006 - 00:47
Publii Vergili Maronis Aeneidos Liber IX - Euryalus et Nisus [vv. 176-448]
Dall'Eneide di Publio Virgilio Marone, Libro IX - Eurialo e Niso [vv. 176-448]
Dall'Eneide di Publio Virgilio Marone, Libro IX - Eurialo e Niso [vv. 176-448]
EURYALUS ET NISUS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/3/2006 - 17:35
March 20, 2006
Versione inglese di Riccardo Venturi per la mailing list Combat Folk
20 marzo 2006
Versione inglese di Riccardo Venturi per la mailing list Combat Folk
20 marzo 2006
EURYALUS AND NISUS
(continuer)
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דער הױפֿזינגער פֿון װאַרשעװער געטאָ
![דער הױפֿזינגער פֿון װאַרשעװער געטאָ](img/thumb/c903_130x140.jpeg?1328302337)
dal disco Canti dei Lager distribuito con L'Unità il 27 gennaio 2006 in occasione della giornata della Memoria.
CANZONE DEL GHETTO DI VARSAVIA
(continuer)
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5/2/2006 - 12:33
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De l'autre côté du pont
![De l'autre côté du pont](img/thumb/c1496_130x140.jpeg?1328562917)
non capisco perchè non è Adamo lui stesso che non ha fatto la traduzione
modestofr@yahoo.fr 30/11/2005 - 13:20
Esiste una versione italiana adattata da Roberto Vecchioni. Adamo l'ha cantata dal vivo in alcuni concerti in Sicilia. Doveva uscire un disco in italiano, con questa ed altre canzoni come "Il villaggio", ma i discografici italiani preferiscono dedicarsi ad altra roba.
Complimenti per le traduzioni, impeccabili.
Complimenti per le traduzioni, impeccabili.
Michele 1/1/2006 - 23:34
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Stari Most
![Stari Most](img/upl/starimostrovine.jpg)
[S.Saletti - C.Cossu]
Dall'album "Stari Most" - 2005
Dalla poesia Granata s Mrkovica di Izet Sarajlić
"Non esiste una sola cultura mediterranea: ce ne sono molte in seno a un solo Mediterraneo"
Predrag Matvejević
A Mostar, nella Bosnia-Erzegovina, durante la guerra feroce che bruciava i Balcani, il 9 novembre del 1993 una granata croata abbattè lo Stari Most, il Ponte Vecchio sulla Neretva che da quattrocento anni univa Oriente e Occidente. Era il simbolo del dialogo tra cattolici, musulmani e ortodossi. Scrive lo scrittore Paolo Rumiz: "Il ponte di Mostar era il luogo della nostalgia, il segno dell'appartenenza e dell'alleanza tra mondi che si volevano a tutti i costi separare".
Dopo che l'ultima pietra cadde nel fiume ci fu un gran silenzio. Anche i cecchini per una volta fecero tacere le armi. Tutti intorno capirono che qualcosa di terribile era accaduto: non era stato abbattuto... (continuer)
Dall'album "Stari Most" - 2005
Dalla poesia Granata s Mrkovica di Izet Sarajlić
"Non esiste una sola cultura mediterranea: ce ne sono molte in seno a un solo Mediterraneo"
Predrag Matvejević
A Mostar, nella Bosnia-Erzegovina, durante la guerra feroce che bruciava i Balcani, il 9 novembre del 1993 una granata croata abbattè lo Stari Most, il Ponte Vecchio sulla Neretva che da quattrocento anni univa Oriente e Occidente. Era il simbolo del dialogo tra cattolici, musulmani e ortodossi. Scrive lo scrittore Paolo Rumiz: "Il ponte di Mostar era il luogo della nostalgia, il segno dell'appartenenza e dell'alleanza tra mondi che si volevano a tutti i costi separare".
Dopo che l'ultima pietra cadde nel fiume ci fu un gran silenzio. Anche i cecchini per una volta fecero tacere le armi. Tutti intorno capirono che qualcosa di terribile era accaduto: non era stato abbattuto... (continuer)
Vec trideseti sat
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 15/10/2005 - 21:27
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90, Ponts
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- Chansons reliées
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Origins: XIV Century
Recording: 1880
Origini: XIV Secolo
Registrazione: 1880
Dedica a Alessandro il Gutnico
Ogni promessa è debito: dopo la discussione/disquisizione su ogni tipo di linguaggio germanico e celtico avvenuta sulla pagina dedicata a Jamie Foyers, avevo promesso a Alessandro di fargli vedere, e ora di dedicargli, la venerabilissima, straordinaria e linguisticamente variopinta King Orfeo. Con questo "extra" ci spingiamo in un lontanissimo medioevo nordico che, però, riprende tradizioni dell'antichità classica: un segno che, in quelle lontane epoche, la cultura viaggiava assai, e così la memoria. La dedica viene estesa anche a tutti coloro che coltivano il medioevo non come facciata modaiola, ma come amore per un'epoca tutt'altro che "oscura" e, per tanti versi, ben più libera e aperta della nostra. Il testo, la traduzione ed il commento sono ripresi dal mio vecchio... (continuer)