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Parcour La Grande Guerre (1914-1918)

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E ‘un me ne ‘mporta della tu’ vittoria

Antiwar Songs Blog
E ‘un me ne ‘mporta della tu’ vittoria
E ‘un me ne ‘mporta della tu’ vittoria, perché ci sputo sopra alla bandiera; sputo sopra l’Italia tutta ‘ntera e vado ‘n culo al re con la su’ boria. Così recita un canto popolare raccolto da Pino Masi e dal Canzoniere Pisano nel 1966. Un canto, che come è stato ricordato al raduno del nostro […]
Antiwar Songs Staff 2018-11-04 19:27:00
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Remembrance Day

Remembrance Day
1986
Destroy Fascism!
The white male complex shows its roots
(continuer)
envoyé par Dq82 15/10/2017 - 11:25

Eno mărmoldir in to Vogēr gālbig frōmŏs

Eno mărmoldir in to Vogēr gālbig frōmŏs
[2017]
Sămlaindŭr veshant mūzikhantig păr Risyart Vandtūar “To Leisanhārig”.
To ekdāiktŭr htānontig ya kĕrtevrānig nă eno mărmoldir in to hrian nă to Vogēr gālbig 1-ŏs.
L'enunciazione fondamentale e rivoluzionaria di una marmotta all'epoca della 1a guerra mondiale.
Vūll ŭmustāi.
(continuer)
27/9/2017 - 00:08
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Keep the Home Fires Burning (Till the Boys Come Home)

Keep the Home Fires Burning (Till the Boys Come Home)
1914
Music by Ivor Novello
Words by Lena Gilbert Ford

Ivor Novello, born in Cardiff, was only 21 when he wrote Keep the Home Fires Burning (Till the Boys Come Home) in 1914, which touched all families at the outbreak of war with its hopeful message. It was an instant hit. Novello’s war service was less glorious. After a stint in the Royal Navy Air Service, crashing two planes, he enjoyed a long postwar career as an actor, writer and composer of musicals. The Ivor Novello awards are named in his honour. The words of the song are by the American Lena Gilbert Ford, who was divorced and living with her son in London. Both were killed by a German air raid on London in March 1918.
theguardian.com
They were summoned from the hillside
(continuer)
envoyé par Dq82 7/9/2017 - 16:20
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Andremo via

Andremo via
2015
Da Caporetto al Piave

La canzone illustra la partenza in treno di tanti ragazzi al loro primo viaggio per il fronte durante Grande Guerra. È una vivida processione d’immagini della vita al fronte e in trincea che ha un tragico epilogo: “… senza un nome sulla croce andremo via”.
In un mattino senza sole, andremo via
(continuer)
envoyé par Dq82 27/8/2017 - 21:32
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Christmas 1914

Christmas 1914
2017
A Good Old Fashioned Protest

This is a protest against war. It is also a protest against and comment on a number of other ills.

It is a protest for unity, compassion, reason, action, and love.

I lend my voice to the chorus of voices around the world calling for a peaceful, humane, respectful, enlightened tomorrow.
It’s Christmas 19 and 14
(continuer)
envoyé par Dq82 25/8/2017 - 10:00
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Novembre 1918

Pauline Collet
Novembre 1918
[2008]
Parole di Eric Collet (?)
Musica di Bertrand Leroy (?)
Interpretata da Pauline Collet (?)
Testo trovato su YouTube
Salut les gars, comment ça va?
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/8/2017 - 09:05
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Apollinaire

Apollinaire
[1995]
Parole e musica di Georges Chelon
Nel suo album intitolato “Le Cosmonaute”

Canzone dedicata al poeta Guillaume Apollinaire, morto a 38 anni nel 1918 a causa della febbre spagnola che contrasse e che lo uccise per via del suo precario stato di salute, dovuto ad una grave ferita alla testa ricevuta in trincea durante un bombardamento nel 1916.

Lou è Geneviève Marguerite Marie-Louise de Pillot de Coligny (1881-1963), invano amata dal poeta per qualche mese tra il 1914 ed il 1915 e soggetto della raccolta “Poèmes à Lou”, pubblicata per la prima volta solo nel 1947.
Janvier Dix-Neuf Cent-Quinze
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/8/2017 - 22:49
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En cet Hiver de 1915, il vous aimait très fort

En cet Hiver de 1915, il vous aimait très fort
[2006]
Parole e musica di François Hadji-Lazaro, musicista, cantante e attore parigino, classe 1956, membro fondatore di un'importante band, Les Garçons Bouchers, dissoltasi nel 1997.
La canzone che apre il suo album intitolato “Aigre-doux”
C'est arrivé au milieu des plaines
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/8/2017 - 21:10
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La Der des Ders

La Der des Ders
[2005]
In “Thérapie de groupe”, unico album – così mi risulta – di questa ska punk band francese... Non so che fine abbiano fatto...

“La Der des Ders” sta per “La Dernière des Dernières”, “L'Ultima delle Ultime”, così venne chiamata la Grande Guerra all'indomani dell'immane macello... Ma, come si sa, era solo un'illusione...

Per estensione, “Le der des ders” indicava pure il “poilu”, il soldatino francese sprofondato nelle trincee di quella terribile guerra.
Que me revienne en mémoire la souffrance des poilus
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/8/2017 - 20:45

Une lettre oubliée (Verba volant, scripta manent)

Une lettre oubliée (Verba volant, scripta manent)
[2005]
Parole e musica di Juliette Noureddine, in arte semplicemente Juliette, cantautrice francese classe 1962
Nel suo album intitolato “Mutatis… mutandis”, dove la canzone è eseguita in duo con Guillaume Depardieu, figlio di Élisabeth Guignot e Gérard Depardieu, morto di una malattia fulminante nel 2008.
[Lui]
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/8/2017 - 15:21
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Verdun

Verdun
[2001]
Parole e musica di Bernard Joyet, cantautore francese classe 1947
Nel suo album d’esordio intitolato “Prolongations”

“Siamo come gli insetti, le stesse guerre. La Terra è un bordello che assomiglia a Verdun...”
Le temps semble s'offrir une sublime pause
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/8/2017 - 13:57
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Louise

Louise
[1981]
Parole di Franc Combès, in arte Frank Thomas (1936-2017), paroliere
Musica di Raymond Berliner, in arte Gérard Berliner (1956-2010), cantautore parigino (fratello di Bruno, noto criminale degli anni 80, ucciso in uno scontro a fuoco nel 1986)
Il più grande successo di Gérard Berliner, un singolo poi incluso nel suo album d’esordio intitolato “Voleur de mamans” (1982)

Un tragico ritratto di donna travolta dal dramma della Grande Guerra.
Liberamente ispirato alla prima parte del romanzo di Claude Michelet “Des grives aux loups”, pubblicato nel 1979, prima parte della saga della famiglia Vialhe, adattato anche per la televisione.
Mais qui a soulagé sa peine
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/8/2017 - 13:36
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Trenches

Trenches
1997
Blues for the Lost Days
In the middle of summer nineteen fourteen
(continuer)
envoyé par Dq82 14/8/2017 - 23:58
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Remember

Remember
1981
Camera camera
I have her letters
(continuer)
envoyé par Dq82 14/8/2017 - 19:45
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All Your Friends

All Your Friends
2014
A sky full of stars EP

“In memory of all those from all nations who fought in the First World War”

Il video di All Your Friends è stato montato con spezzoni di filmati girati proprio all'epoca della Grande Guerra, che quest'anno ricorda il centenario dello scoppio del conflitto: l'11 Novembre sarà anche il Remembrance Day, conosciuto come Poppy Day (il giorno dei papaveri), giornata dedicata al ricordo della fine della Prima Guerra Mondiale che terminò proprio l'11 Novembre 1918. La commemorazione si tiene nei paesi del Commonwealth, in Francia e in Belgio e la tradizione vuole che si rimembri questo evento attraverso i papaveri rossi.
soundblog.it
On and on
(continuer)
envoyé par Dq82 14/8/2017 - 14:26
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Nordest

Nordest
[2016]
Testo e musica di Francesco Pelosi
Traduzione in goriziano: Michel Torrisi e Francesco Pelosi
Arrangiamento: Davide Giromini e Rocco Marchi
Registrato e mixato da Roberto Passuti allo "Spectrum Studio" di Bologna
Francesco Pelosi: voce
Davide Giromini: fisarmonica e diamonica
Album: Il rito della città [2017]

Francesco Pelosi: parmigiano nato il giorno d'Ognissanti dell'orwelliano 1984, circa due metri di statura, un paio di torreggianti basette quasi risorgimentali, una voce che svernicia, ottime doti chitarristiche e la capacità di cantare e scrivere in ogni dialetto italiano da Aosta a Capo Passero. Questo in sintesi. Da qualche tempo fa parte di quella che informalmente chiamo la "Banda degli Incliti & Sommersi Cantautori Italiani del XXI Secolo", una banda decisamente mobile e variabile: così il Pelosi da Parma lo si vede in trii col Lega e il Giromini, con il Giromini... (continuer)
Canto una dolse canzón per ti
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/8/2017 - 17:07
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Trincea

Trincea
2016
Finestre
Tra le righe di questa pagina scura
(continuer)
envoyé par dq82 28/6/2017 - 18:04
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La lettre de metal

La lettre de metal
Album: La République des Meteors

Chanson sur l'horreur de la première guerre mondiale
Comme je vais bientôt partir
(continuer)
envoyé par titi 17/6/2017 - 18:22

Canzone della Pace

"Pax"
Canzone della Pace
[1918]
Raccolta da Cesare Bermani
Pubblicata nel saggio Spegni la luce che passa Pippo
Edizioni Odradek, Roma 1996, pp. 37/38
(Sezione “Magia, leggendario e prima guerra mondiale”)

“Il 15 febbraio 1918 Vittorio Emanuele Orlando avrebbe ricevuto il foglio volante La canzone della pace, firmato “Pax”: […] Sul foglio volante era scritto a penna: 'Orlando! Pensa al sangue che fai spargere...il popolo è stanco e sta per rivoluzionare. Per carità risparmia all'Italia la guerra civile, che certamente sarà inevitabile se non darai alle popolazioni nostre dissanguate una pronta pace...pensa alla grande responsabilità davanti a Dio!... Brescia 15-2-18[*]

[*] Foglio volante a stampa allegato a lettera di [Ubaldo] Comandini a [Vittorio Emanuele] Orlando, Roma 5 luglio 1918, cit. [nota originale di Cesare Bermani. Nel volume è la n° 95]
Vidi la pace scender su la terra
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 18/5/2017 - 09:52

Supplica a Maria Santissima

anonyme
Supplica a Maria Santissima
[1917]
Raccolta da Cesare Bermani
Pubblicata nel saggio Spegni la luce che passa Pippo
Edizioni Odradek, Roma 1996, pp. 35/37
(Sezione “Magia, leggendario e prima guerra mondiale”)

“In Italia circolano però anche numerose canzoni religiose che chiedono la pace. In alcuni pellegrinaggi mariani, per esempio quelli dell'8 settembre 1917 da Viareggio alla Madonna del Montenero a Livorno e quello del 17 dicembre 1917 da Lucca alla Madonna di Loreto, si canta questa Supplica a Maria Santissima, di cui verrà nel luglio 1918 vietata la riproduzione a stampa.” [*]

[*]Testo allegato a R[egia] Prefettura di Genova, Divisione Gab., “On.le Ministro dell'Interno. Direzione Generale di P.S. Roma, n. 15.447, oggetto: Stampa religiosa disfattista, Genova 26 luglio 1918”, firmata dal Prefetto”, in ACS, A5G Prima guerra mondiale, busta 3, fascicolo 7, sottofascicolo 23. [nota originale di Cesare Bermani. E', nel volume, la n° 94]
Vergine Santa Immacolata
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 18/5/2017 - 09:23
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The Slaying and the Paying

The Slaying and the Paying
When the Australian government wanted to introduce conscription to boost recruitments in 1916, the editor of the Australian Worker pointed out that workers volunteered in much greater numbers than either politicians or members of the Chambers of Commerce. Workers, whose wages were frozen, made double sacrifice in the war. They did the slaying and the paying, while their 'masters' stayed home and increased their profits.
In this bloody war my boys
(continuer)
envoyé par Tony Smith 26/4/2017 - 10:50
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The Durham Light Infantry

The Durham Light Infantry
1989 (Re-edition 1994)
Nee Gud Luck
When I was just a young lad
(continuer)
envoyé par dq82 6/4/2017 - 13:20
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One Soldier's Thoughts

One Soldier's Thoughts
2010
Reflections on War
I just called round to say farewell
(continuer)
envoyé par dq82 6/4/2017 - 12:59
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Soldiers of the Lord

Soldiers of the Lord
2010
Reflections on War
Over ‘No Man’s Land’ march the Ghosts of Agincourt
(continuer)
envoyé par dq82 6/4/2017 - 12:58
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A Hospital Ship at Tobruk

A Hospital Ship at Tobruk
2010
Reflections on War

Inspired by 'A Hospital Ship at Tobruk', the memoirs of Effie Townend, a nurse from Selby, awarded the Royal Red Cross for her duty aboard HMHS Somersetshire; Nurse Effie, a painting by Beryl Trist; and comments by Chris Chambers.
Reading your memoirs transported me
(continuer)
envoyé par dq82 6/4/2017 - 12:56
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Somewhere at the Front, Somewhere

Somewhere at the Front, Somewhere
2010
Reflections on War
Somewhere at the front, somewhere
(continuer)
envoyé par dq82 6/4/2017 - 12:49
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Bold as Brass

Bold as Brass
2010
Reflections on War
Sat in your uniform looking real class
(continuer)
envoyé par dq82 6/4/2017 - 12:47
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Please Monsieur

Please Monsieur
2015
A Carousel for Fools

La preghiera di un militare di non essere amputato...
Please Monsieur a penny for mi’ keep sir
(continuer)
envoyé par dq82 6/4/2017 - 12:38
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Soldatì

Soldatì
Parole e musica di Luciano Ravasio (1950-), cantautore originario di Presezzo, Bergamo.
In una sua raccolta del 2015 intitolata “Bèrghem TomTom”.
Testo trovato sul sito dell'autore
“La guerra...sarà una scampagnata”
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/3/2017 - 21:53

La guerra di Berto

La guerra di Berto
[1916?]
Parole e musica di Berto Bernardini (?) e di alcuni suoi commilitoni, mentre combattevano nella Grande Guerra.
Berto era cugino di Maria Bernardini, informatrice di questo testo, e come lei originario di Pavana, frazione di Sambuca, sull'appennino pistoiese.
Testo e commento di Francesco Guccini trovati sulla rivista Il Cantastorie dell'agosto/novembre 1968.

« La guerra di Berto » fa parte di una serie di canti registrati la scorsa estate a Pavana, Pistoia; Pavana è un paese dell’Appennino tosco-emiliano, in posizione particolare nella valle del Limentra. Posto a circa trenta chilometri da Pistoia, si trova invece circondato da località bolognesi, e Porretta Terme, il primo centro di una certa importanza che si incontra, è a soli quattro chilometri. Le tradizioni popolari mostrano quindi spesso elementi di fusione tosco-emiliana, caratteristica riscontrabile specialmente nel dialetto.
Il... (continuer)
Benché sia un po’ confusa la mia mente
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/3/2017 - 14:54
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All for You Sophia

All for You Sophia
(2004)
lato B del singolo "Take Me Out" tratto dal primo album della band scozzese

In realtà avremmo dovuto inserire questa canzone il 28 giugno 2014, in occasione del centenario dell'attentato di Sarajevo, ma non l'abbiamo fatto e rimediamo oggi. I Franz Ferdinand sono una rock band scozzese che prende il nome dalla vittima dell'attentato che fu il casus belli della Grande Guerra. Si esibiscono spesso con alle spalle il classico ritratto di Gavrilo Princip, l'attentatore di Sarajevo.

Forse questa canzoncina non è esattamente contro la guerra, ma racconta la storia dell'attentato dal punto di vista del principe ereditario che si rivolge prima di morire all'amata moglie Sofia e si immagina il disastroso futuro che si profila con la sua morte (Europe's going to weep...). Nient'altro che una canzone pop, ma che ha certamente qualcosa da dire su come l'attentato di Sarajevo sia entrato a... (continuer)
Bang, bang, Gavrilo Princip
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 23/2/2017 - 22:39
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Ballade vom ertrunkenen Mädchen

Ballade vom ertrunkenen Mädchen
[1919]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta intitolata “Hauspostille” (“Il libro di devozioni domestiche”), pubblicata nel 1927
Musica di Kurt Weill, nella cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928

Questa “Ballata della ragazza annegata” è una delle poesie più note di Brecht.
Racconta semplicemente del corpo di una donna annegata, trasportato dalle acque del fiume, che col passare del tempo lentamente e dolcemente si disgrega e si perde nella natura. Una giovane donna, uccisa forse, o suicida, che rimane sconosciuta, proprio come il soldato protagonista delle due ballate comprese da Weill nella stessa cantata.
Se fosse solo per questo, avrei potuto proporre questo bellissimo brano – magistralmente interpretato da Therese Giehse, da Gisela May, da Lotte Lenya e anche dalla nostra Milva – semplicemente... (continuer)
Als sie ertrunken war und hinunter schwamm
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/2/2017 - 21:40
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Zweiter Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen

Zweiter Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen
[192?]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Lieder Gedichte Chöre, 1918-1933”, pubblicata nel 1934
Musica di Kurt Weill, quinto movimento della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928.

Seconda parte della canzone del “Milite ignoto sotto l'Arco di Trionfo”, cui rimando per l'introduzione.

Qui Brecht abbandona il grottesco e ammette che mai potrà esserci resurrezione per quel soldato assassinato, massacrato, dilaniato, smembrato e reso così ignoto. Non ci sarà mai un Giorno del Giudizio. E allora voi, maledetti che l'avete ucciso, potete star tranquilli, ma almeno rimuovete quella pietra tombale, quell'arco di trionfo, e smettetela coi vostri inutili ed oltraggiosi inni di vittoria che mi feriscono, io che ogni giorno continuo a chiedermi: perchè non siete voi ad essere morti, perchè non siete stati uccisi voi? Perchè no?
Alles was ich euch sagte
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/2/2017 - 20:12
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Erster Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen

Erster Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen
[192?]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Lieder Gedichte Chöre, 1918-1933”, pubblicata nel 1934
Musica di Kurt Weill, quarto movimento della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928.

Una poesia, trasformata da Weill in canzone, che fa il paio con la Legende vom toten Soldaten del 1918 e la supera nella già inarrivabile feroce e grottesca ironia. Là il soldato morto veniva “resuscitato” a guerra quasi finita per farlo partecipare alla grancassa della propaganda e morire eroicamente una seconda volta; qui invece un soldato qualunque, un poveraccio, viene scelto ed ucciso dagli altri – di tutte le nazionalità, si badi bene – il suo corpo viene orrendamente massacrato in modo da renderlo irriconoscibile e farne così il “milite ignoto”, per poi seppellirlo con tutti gli onori sono una pesante pietra... (continuer)
Wir kamen von den Gebirgen und vom Weltmeer,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/2/2017 - 22:37
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Trois beaux oiseaux du Paradis

Trois beaux oiseaux du Paradis
[1914-15]
Versi e musica di Maurice Ravel.
Secondo brano da “Trois chansons pour chœur mixte a cappella”
Testo trovato su Lieder.net
Trois beaux oiseaux du Paradis
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/1/2017 - 16:13

Im vierten Kriegsjahr

Im vierten Kriegsjahr
[1917]
Versi di Hermann Hesse, nella raccolta “Die Gedichte” pubblicata per la prima volta nel 1942.
Messi in musica da molti compositori di lingua tedesca
Testo trovato su Lieder.net
Wenn auch der Abend kalt und traurig ist
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/1/2017 - 15:57

Klage der Garde

Klage der Garde
[X°-VII° secolo a.C. / 1915]
Versi di Klabund, da “Chinesische Gedichte. Nachdichtungen”, raccolta di traduzioni di antiche poesie e canzoni cinesi tratte dallo “Shījīng”, di parecchi secoli avanti Cristo.

Musica di Hanns Eisler
Testo trovato su Project Gutenberg

Nel 1916 Hanns Eisler fu richiamato in guerra. Venne ferito e ricoverato diverse volte, e in queste “pause” continuò a comporre. Nel 1917 scrisse un intero oratorio intitolato “Gegen den Krieg” (“Contro la guerra”, proprio lo stesso titolo della composizione creata 20 anni più tardi su testo di Brecht), che andò perduto nell'incendio della baracca dove era acquartierato, e mise in musica alcune poesie di Klabund, adattamento di antichi canti cinesi tratti dallo Shījīng, la più antica raccolta di testi poetici cinesi di cui si sia a conoscenza, datata tra tra il X° e il VII° secolo avanti Cristo. (Purtroppo non saprei indicare al link citato quale sia il canto originale corrispondente)
General!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/1/2017 - 21:32
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Maledetta la guerra e i ministri

anonyme
Maledetta la guerra e i ministri
Testo ed introduzione trovati sul sito dell'Archivio Provinciale della Tradizione Orale del MUCGT – Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, Università di Trento, raccolta nei pressi di Frassilongo, Trento, nel 1990.

“Canto narrativo noto con il titolo Maledetta guerra. Diffuso nell'Italia settentrionale, questo canto militare risale alla Prima guerra mondiale. Nel testo il militare ferito a morte sul fronte dell'Isonzo ricorda la promessa di matrimonio fatta all'amata Rosetta che non potrà più mantenere; pensa al dolore della mamma e del papà per la perdita di un figlio giovane. Alcune versioni del canto si concludono con una protesta nei confronti delle classi dominanti che hanno voluto la guerra. Questo stesso finale è riscontrabile anche in alcune versioni del canto Addio padre e madre addio”.
ROSÉTA IN TÈRA È INAMORATA
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/12/2016 - 12:08
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Siam prigionieri

anonyme
Siam prigionieri
Il Renato Dionisi indicato nell'introduzione è stato un importante compositore e docente di musica trentino, nato in Istria e morto a Verona (1910-2000). Tra i suoi allievi anche Franco Battiato.

Tra gli anni 40 e 70 il maestro Dionisi ha armonizzato parte del repertorio del coro della SAT (Società Alpinisti Tridentini) di Trento, dai cui programmi di sala è stata tratta l'introduzione proposta.
Bernart Bartleby 12/12/2016 - 13:15
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Sentite buona gente (Il Prigioniero)

anonyme
Versione trovata sul sito dell'Archivio Provinciale della Tradizione Orale del MUCGT – Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, Università di Trento, raccolta nei pressi di Frassilongo, Trento nel 1988. la trascrizione del testo è accompagnata dalla seguente introduzione:
Sentite buona gente (Il Prigioniero)
Canzone nota con il titolo "Il prigioniero", poco diffusa nel Trentino e risalente alla Prima guerra mondiale. Conosciuta con melodie e testi diversi presenta delle attinenze testuali con il canto "Il prigioniero" del repertorio delle mondine. Nelle versioni trentine il protagonista è prigioniero in Russia o, in altri casi, si tratta di un tirolese prigioniero in terra italiana; la versione piemontese invece, riporta un fatto realmente accaduto ad un prigioniero austriaco internato nel campo di Ramezzana, una borgata di Trino Vercellese. Elemento comune alle due versioni è il cibo: nel canto documentato in Trentino il secondino porta pane ed acqua al prigioniero che si sente trattato come un cane; secondo la mondina Carolina Zorni, spesso erano loro a portare del pane o altri viveri ai prigionieri austriaci che non avevano di che sfamarsi. Infine entrambi le versioni riportano il ricordo della madre che non potrà essere più rivista dal prigioniero.
SON PRIGIONIERO SEVERO
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/12/2016 - 12:58
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Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo)

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Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo)
“Canzone d'ispirazione militare, presente nel repertorio dei cori alpini e molto diffusa nell'Italia centro- settentrionale con il titolo Gran Dio del cielo. Nel testo risalente alla Prima guerra mondiale, il protagonista è un alpino che desidera la fine della guerra per riabbracciare la propria amata. Il testo di questa versione inizia con una strofa di Varda la luna.”
VARDA LA LUNA
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/12/2016 - 08:08
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Gladiators

Gladiators
[2000]
Parole e musica di Andy Irvine
La canzone che apre il suo album “Way Out Yonder”

“In their early and most vociferous career in Australia, just before, during and after the First World War, they stood up in a rage against the Government’s plan to introduce Conscription.
When the people of Australia–twice–voted against Conscription, the Government under W.M. Hughes (“The Little Digger”) decided to make the IWW illegal. This it did by fair means and foul. Mainly the latter. Barker was, at the time, editor of the IWW newspaper, Direct Action and he was jailed for printing a cartoon of a soldier, crucified on a guncarriage while Mr. Fat–the Financier–raised his glass to war profits.

I first heard of Tom Barker in London when I was a young man. He was famous for having flown the Red Flag from St Pancras Town Hall, while he was Mayor there.
The IWW hall in Sydney was originally at 330... (continuer)
I’ll tell you all a story that perhaps you do not know
(continuer)
14/11/2016 - 14:03
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Au ravin des enfants perdus (Chanson pour Vauquois)

Au ravin des enfants perdus (Chanson pour Vauquois)
[2008]
Paroles et musique: Dominique Grange
Testo e musica: Dominique Grange
Lyrics and music: Dominique Grange
Album: Des lendemains qui saignent [2009]



Dominique Grange
DES LENDEMAINS QUI SAIGNENT
Recueil de chansons interprétées par Dominique Grange
Illustrations de Tardi
Dossier historique de Jean-Pierre Verney
Éditions : Casterman
Date de parution : octobre 2009




Des lendemains qui saignent est un recueil de dix chansons pacifistes et antimilitaristes directement attachées au souvenir de la Grande Guerre. Rassemblées pour la première fois dans un ouvrage richement illustré (Tardi) et fort bien documenté (Verney), elles se suivent dans un ordre qui s'appuie sur la chronologie du conflit de 14-18. Trois de ces chansons ont été composées récemment par la chanteuse Dominique Grange. Les autres, de factures plus anciennes, sont empruntées au répertoire des chansons engagées... (continuer)
Brouillard sur la forêt d'Argonne
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/11/2016 - 21:20
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Why Old Men Cry

Why Old Men Cry
WHY OLD MEN CRY*
(continuer)
envoyé par Dq82 13/11/2016 - 10:42




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