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Parcour La Grande Guerre (1914-1918)

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Vater ist auch dabei

Vater ist auch dabei
[1919?]
Versi di Alfred Henschke (1890–1928), meglio conosciuto con lo pseudonimo di Klabund, scrittore tedesco.
Nella raccolta “Die Harfenjule”, pubblicata nel 1927, poco prima della prematura morte.
Musica di Béla Reinitz (1878-1943), compositore ungherese
Interpretata da Ernst Busch nel disco dell’Aurora-Schallplatten intitolato “Erich Mühsam / Klabund Zeit-, Leid-, Streitgedichte” del 1966, rieditato nel 1972.
Testo trovato su Zgedichte.de




In tre brevi strofe: la Grande Guerra, il primo dopoguerra tredesco e la rivolta spartachista del gennaio 1919, schiacciata nel sangue...
Und als sie zogen in den Krieg -
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/2/2020 - 13:42

Wiegenlied

Wiegenlied
[1915]
Versi di Erich Mühsam, nella raccolta "Brennende Erde", Kurt Wolff editore, Monaco, 1920.
Trovo il brano nel disco di Gregor Hause intitolato "Das Herz In Der Hand" (1998)
Anche in quello di Christof Herzog e Christa Weber intitolato "Erich Mühsam - Lieder - Songs – Gedichte"


Still, mein armes Söhnchen, sei still.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/2/2020 - 13:28

Der Deserteur

Der Deserteur
[1914]
Versi di Alfred Henschke, in arte Klabund (1890–1928), scrittore tedesco.
Nella raccolta "Dragoner und Husaren. Die Soldatenlieder von Klabund"
La prima edizione fu pubblicata a Berlino (Erich Reiß) nel 1914 con il titolo "Soldatenlieder"
La seconda edizione fu pubblicata a Monaco (Georg Müller) nel 1916

Questa la postfazione alla seconda edizione, pubblicata nel pieno della Grande Guerra:

"Ich habe im vorliegenden Buch ausschließlich meine – zum Teil schon vor dem Kriege entstandenen – Soldatenlieder zusammengefasst. Diese Soldatenlieder sind (ich darf einen Rezensenten zitieren:) keine Zeitgedichte im strengen Sinn des Wortes. Sie gelten für alle Zeiten, solang es Soldaten gibt. Es ist mir eine Freude, dass viele der Lieder bereits in den Reihen der Soldaten umgehen und von ihnen gesagt und gesungen werden. Im gleichen Verlag habe ich eine Anthologie „Das deutsche Soldatenlied“... (continuer)
Nun hat man mich erschossen,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/2/2020 - 16:30
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Remembrance Day

Remembrance Day
[1981]
Scritta da Steve Hovington
Singolo del 1981 poi incluso nell'album "Forever Running" pubblicato nel 1985
Testo trovato su Great War in Music
In the forest, in the snow
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/1/2020 - 22:28
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Champ d'Honneur

Champ d'Honneur
[1993]
Parole di Hubert Mounier, in arte Cleet Boris
Musica de L'Affaire Louis' Trio, gruppo di Lione attivo tra i primi anni 80 e la fine dei 90
Nel loro album "Mobilis in Mobile"
Testo trovato su Great War in Music
J'ai si peur de partir à la guerre
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/1/2020 - 21:37
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The Conscript

The Conscript
[1929/1930]
Versi di Howard Phillips Lovecraft (1890-1937), scrittore, poeta, critico letterario e saggista statunitense, riconosciuto tra i maggiori scrittori di letteratura horror (weird fiction o cosmic horror) e considerato da molti uno dei precursori della fantascienza angloamericana. (it.wikipedia)

Nella raccolta "Fungi from Yuggoth and Other Poems"




Messi in musica da Ludovic Kierasinski, del duo francese Vigil.
Nel loro EP intitolato "Despair", con quattro brani tutti su testi poetici di Lovecraft. Testo trovato su Great War in Music
I am a peaceful working man—
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/1/2020 - 21:06
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Woods of Darney

Woods of Darney
[1996]
Parole e musica di Richard Thompson
La canzone che chiude il doppio album "You? Me? Us?"
Testo trovato su Great War in Music

Darney è un Comune francese nel dipartimento dei Vosgi. I suoi magnifici boschi furono uno dei tanti teatri della Grande Guerra. In particolare, Darney fu il quartier generale dei volontari cechi e slovacchi al fianco dei francesi.
I found your picture in a corporal's pocket
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/1/2020 - 20:34

La guerra passa tremenda

anonyme
La guerra passa tremenda
Poesia in cerca d'autore
Non è una canzone ma potrebbe diventarlo.


Una poesia in cerca d'autore
di Franco Castelli

L'amica Aurora Delmonaco, storica e collega nella rete degli Istituti storici (già presidente del Landis, Laboratorio nazionale per la didattica della storia) nei mesi scorsi mi comunicò un testo di grande interesse, da lei raccolto dalla viva voce di una contadina novantenne del Sud. Si tratta di una poesia sulla prima guerra mondiale, e Aurora così mi scriveva:
“La donna, una contadina, dopo novant'anni la recitava senza esitazioni. In quel recital improvvisato la donna declamò "Il passero solitario", e poi "Lo stivale" di Giusti: era chiaro che aveva fatto sua ogni parola. Della poesia che ti mando il suo maestro non disse l'autore. Lei affermava di ricordare tutte le poesie imparate a scuola perché quando era sola in campagna, al lavatoio, a zappare o al pascolo con... (continuer)
La guerra passa tremenda
(continuer)
8/1/2020 - 23:01
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Cento Cartucce

Cento Cartucce
2019
Granelli di Sale

(Musica Fabrizio Giovanni Pintossi Testo Alessandro Ducoli)
Gli ardimentosi fratelli soldati
(continuer)
envoyé par Dq82 + Giovanni Pintossi 7/1/2020 - 12:39
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Not dè guèra

Not dè guèra
[2011]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Selvaggi Band /Alessandro Ducoli
Album / Albumi: Quart dè lüna

Una storia vera che racconta la vicenda trascorsa sul fronte di guerra la notte di natale dell'anno 1914/1915 tra italiani e austriaci. La scena si svolge sul monte Col del Rosso, nei pressi del Monte Grappa: gli italiani uscirono in pattuglia e, quando si trovarono alle spalle il nemico, si rassegnarono ormai alla tragedia, ma per miracolo gli austriaci decisero di lasciare le armi e scambiare con gli italiani il segno di PACE.
Bianche le ai co la néf ai gambai
(continuer)
envoyé par Dq82 + Giovanni Pintossi 7/1/2020 - 12:17
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Uomini contro [Super Flumina Babylonis]

Uomini contro [Super Flumina Babylonis]
[1970]
Super Flumina Babylonis
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat
Salmista del Salmo 137/ Psalmist of Psalm 137 / Psalmiste du Psaume 137 / Psalmistiksi
Film / Movie /Elokuva :
Francesco Rosi
Uomini contro
Musica / Music / Musique / Sävel:
Piero Piccioni, arr. del mottetto di Giovanni Pierluigi da Palestrina

Uomini contro
E’ un film del 1970 diretto da Francesco Rosi, ispirato al romanzo di Emilio Lussu Un anno sull'Altipiano, da cui si discosta nel finale. Ambientate nella prima guerra mondiale, queste opere, di chiara impronta pacifista e antiautoritaria, mettono in luce la follia della guerra. Co-sceneggiatori furono Tonino Guerra e Raffaele La Capria. Citiamo una nota del regista :

«Per Uomini contro venni denunciato per vilipendio dell'esercito, ma sono stato assolto in istruttoria. Il film venne boicottato, per ammissione esplicita di chi lo fece: fu tolto dai cinema in cui... (continuer)
Super flumina Babylonis,
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 31/12/2019 - 23:41
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All Quiet on the Western Front

All Quiet on the Western Front
[1930]
All Quiet on the Western Front
Movie / Film / Elokuva :
Lewis Milestone
All Quiet on the Western Front / Im Westen nichts Neues / All'ovest niente di nuovo/ À l'Ouest, rien de nouveau / Länsirintamalta ei mitään uutta
Music / Musik /Musica / Musique / Sävel:
David Broekman

Il romanzo Im Westen nichts Neues
Erich Maria Remarque fu arruolato nella fanteria tedesca durante la 1^ guerra Mondiale. Combatté nelle Fiandre occidentali e fu ferito. Nel 1929 pubblicò il romanzo Im Westen nichts Neues / Niente di nuovo sul fronte occidentale . Narra delle esperienze di un gruppo di ragazzi diciannovenni arruolati come volontari, incoraggiati a sostenere la patria dagli insegnanti della scuola. Partono per il fronte convinti di scrivere pagine eroiche, ma si accorgono della inutilità della guerra, delle crudeltà e della mancanza di spiegazioni per gli sviluppi tragici.
Rimane... (continuer)
strumentale
envoyé par Riccardo Gullotta 29/12/2019 - 22:41
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Margherita caduta in guerra

Margherita caduta in guerra
2019
Lampi sulla pianura

(testo M. Bubola- S. Ferro- musica M. Bubola)

Dedicata a Margherita Kaiser Parodi Orlando, crocerossina presso la Terza Armata sul fronte orientale durante la Prima guerra Mondiale.
Morta il primo dicembre del 1918 di febbre spagnola, poco dopo la fine della guerra.
Unica donna sepolta nel Sacrario militare di Redipuglia

“Margherita caduta in guerra” è dedicata a Margherita Kaiser Parodi, infermiera volontaria della Croce Rosa, medaglia di bronzo al valor militare e unica donna sepolta nel Sacrario Militare di Redipuglia. Una figura straordinaria eppure poco conosciuta...

Lucia Miller – Quando per il romanzo di Massimo Bubola “Ballata Senza Nome”, pubblicato nel 2017, dedicato alla figura del Milite Ignoto, andammo a visitare i luoghi della Grande Guerra, rimanemmo molto colpiti dalla tomba di questa ragazza, sepolta in un luogo tanto denso di vibrazioni e... (continuer)
Su questa pietra ogni dolore 
(continuer)
envoyé par Dq82 26/12/2019 - 21:24
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Onze de novembre

Onze de novembre
[1972]
Nell'album "Montsegur"
Anatz enfants de lor patria
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/12/2019 - 22:19
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דאָס פֿערצנטע יאָר

anonyme
דאָס פֿערצנטע יאָר
Dos fertsnte yor

Una canzone popolare in yiddish (di provenienza quasi certamente polacca, nota anche come Oyf di grine felder, velder) sulla morte di un soldato ebreo nella „grande guerra“. Uno dei tanti. E' la centesima canzone in yiddish inserita in questo sito: lo yiddish è la diciottesima lingua che raggiunge tale traguardo. Una sezione linguistica, del resto, persino più importante della sua oramai ragguardevole consistenza quantitativa.

La canzone presenta parecchie varianti. Il testo che segue è ripreso da Yidlid – Yidishe Lider e proviene in gran parte dal libro Yidishe folks-lider, compilato da Beregovsky e Fefer e pubblicato a Kiev nel 1938, con l'aggiunta di alcune strofe riprese da altre versioni. Secondo Gertrude Schneider, l'autrice di Mordechai Gebirtig, His poetic and musical legacy]] (pp. 4/5), esiste la possibilità che la canzone sia stata scritta da Mordechai Gebirtig:... (continuer)
דאָס פֿערצנטע יאָר איז אָנגעקומען,‏ אוי וויי [1]
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/11/2019 - 09:23
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Brief an meinen Sohn

Brief an meinen Sohn
[1931]
Versi di Erich Kästner, nella raccolta "Gesang zwischen den Stühlen" del 1932
Interpretata da Ernst Busch insieme allo stesso Erich Kästner ‎nel disco "Erich Kästner Liest Kästner", Aurora Schallplatten, 1969
Ich möchte endlich einen Jungen haben,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/9/2019 - 17:38
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Verdun, viele Jahre später

Verdun, viele Jahre später
[1932]
Versi di Erich Kästner, nella raccolta "Gesang zwischen den Stühlen"
Musica di Lee Bach, cantautrice franco-tedesca, nata a Cuxhaven nel 1947.
Nel suo album intitolato "Wie ein Vogel frei", risalente al 1980.


Auf den Schlachtfeldern von Verdun
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/9/2019 - 21:05
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Ich wund’re mir über gar nichts mehr

Ich wund’re mir über gar nichts mehr
[1917]
Versi di Otto Reutter
Musica di Hugo Hirsch
Una celebre poesia di Otto Reutter (1870-1931), cantante e attore tedesco, precursore di quel Kabarett berlinese che ebbe la sua epoca d'oro negli anni tra le due guerre.
Testo trovato su www.otto-reutter.de

Otto Reutter non fu certo un autore politico ma descrisse sempre con sarcasmo ed irriverenza la società tedesca tra i due secoli. La sua poetica – espressa in couplet, versi distici a rima baciata – divenne più amara durante la Grande Guerra, specie dopo che suo figlio perse la vita nella terribile battaglia di Verdun (febbraio – dicembre 1916)
In questa "Non mi meraviglio più di niente" Otto Reutter descrive la vita a Berlino nel 1917, una vita lontana dal fronte ma non dalla guerra...

"... In quegli anni si esibiva all'Apollo Theater Otto Reutter a cui abbiamo già accennato. Il grande cabarettista raggiunse la notorietà con una... (continuer)
An der Haltestelle steh’ ich oft da,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/9/2019 - 21:15
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The Russians Were Rushin', the Yanks Started Yankin'

The Russians Were Rushin', the Yanks Started Yankin'
[1918]
Lyrics / Testo / Paroles / Sanat: Carey Morgan
Music / Musica / Musique / Sävel: Charles R. McCarron (1891-1919)



Italiano
English

La storia si svolge in un remoto futuro: l'anno 1953. Lo era sicuramente quando fu scritta questa canzone da Carey Morgan con la musica di Charles R. McCarron (morto appena ventottenne nel 1919): nel 1918, ancor prima che la “Grande Guerra” terminasse. La storia viene presentata come un sogno: nel 1953, vale a dire trentacinque anni dopo, un ragazzino domanda al nonno, veterano della guerra mondiale, come “hanno sistemato quel casino”. E il nonno risponde, mentre il sogno si sposta in un'aula scolastica dove il medesimo ragazzino chiede all'insegnante che diavolo sia quello strano posto chiamato “Germania” che sta sulla mappa appesa in classe. L'insegnante risponde che è una mappa oramai vecchia: la “Germania” non esiste più. Le risposte, sia del... (continuer)
I dreamed of a scene
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 4/9/2019 - 13:25

Novantanove m'han chiamato

anonyme
Novantanove m'han chiamato
La guerra, immane frantoio che una dopo l'altra brucia e divora le classi dei richiamati, trova un'eco in questo CLASSE '99: inedito canto della Grande Guerra che fa riferimento alla chiamata alle armi nel 1917 della classe 1899. Andarono al fronte giovanissimi di 17 e 18 anni, molti dei quali pagarono con la vita.

Come nel ben più celebre Addio padre, il protagonista narra in prima persona la tragica esperienza della prova del fuoco, del ferimento e dell'agonia: in Addio padre sul campo di battaglia (...e fui ferito con una palla al petto / e i miei compagni li vedo fuggir / ed io per terra mi vidi costretto / mentre il nemico lo vedo a venir...), qui nell'ospedale da campo.
(Franco Castelli, da AL ROMBO DEL CANNON. Grande Guerra e canto popolare)
Novantanove mi han chiamato
(continuer)
1/9/2019 - 15:41
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In Prison

In Prison
[1915]
Musica di James Frederick Keel (1871-1954), compositore e baritono inglese.
Su versi del poeta inglese William Morris (1834-1896), contenuti nella raccolta "The Defence of Guenevere, and Other Poems" (1858)

Frederick Keel compose questo brano quando, trovandosi in Germania allo scoppio della Prima guerra mondiale, venne rinchiuso, insieme a tanti altri civili provenienti dai paesi alleati, nel campo di concentramento di Ruhleben, ricavato all'interno di un ippodromo nei pressi di Berlino.
Wearily, drearily,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/7/2019 - 21:59
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Nachts weinen die Soldaten

Nachts weinen die Soldaten
[2015]
Album: Zirkus Zeitgeist - Ohne Strom und Stecker
Ein Kreuz im Schnee,
(continuer)
envoyé par hmmwv 8/7/2019 - 15:57
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Als die Waffen schwiegen

Als die Waffen schwiegen
[2015]
Album: Zirkus Zeitgeist - Ohne Strom und Stecker
Es war kalt in Flandern, am Weihnachtstag,
(continuer)
envoyé par hmmwv 8/7/2019 - 15:37
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Shoot

Shoot
1988
"Sportchestra! ‎– 101 Songs About Sport".
I heard that in the First World War
(continuer)
envoyé par Dq82 13/6/2019 - 22:16
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P.C.D.F.

P.C.D.F.
[2017]
Testo di Eva
Musica di Thomas
Nella demo autoprodotta "Démo 2017" di questa punk oi band parigina

Gli Squelette sono skinhead ma si rifanno a gruppi come i nostrani Nabat e al movimento SHARP (SkinHeads Against Racial Prejudice).
La politique de la terreur
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/5/2019 - 21:10

Soldatsång

Soldatsång
[1918]
Text / Lyrics / Testo / Paroles / Sanat: Ture Nerman
Musik / Music / Musica / Musique / Sävel:
Den tappre landsoldat (Dengang jeg drog afsted), Peter Faber, 1848.


This is a song written by no occasional author and in no occasional time. It was written in 1918 by the Swedish communist Ture Nerman (1886-1969), who, rather ironically (and diabolically, as Enn Kokk points out in his basic website) set it to the tune of a well known Danish patriotic song of 1848, Den tappre landsoldat (“Fatherland's Bold Soldier”). The “reveille” resounding “from one nation to the others” comes from no occasional nation: it comes from Soviet Russia. Nevertheless, I think this song might be still of actuality. Now guess why. [RV]

The lyrics were published 1925 in a booklet called “Socialistiska kampsanger”, including 15 songs (among them, three are by Joe Hill in Swedish translations). Here you... (continuer)
Det brinner över jord.
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 27/5/2019 - 11:29

Il 24 maggio l'è un giorno disgraziato

anonyme
Il 24 maggio l'è un giorno disgraziato
Un “controcanto” per una memoria diversa.

Alle note retoriche della Leggenda del Piave di E.A.Mario, cantata nei teatri a fine guerra, dove il fiume “mormorava calmo e placido al passaggio / dei nostri fanti il 24 maggio...” fa da contraltare un canto inedito di soldati meridionali, mai raccolto nei canzonieri patriottici.

Dalla ricerca di Emilio Jona e Michele Straniero, compiuta nell'estate del 1962 al Sud (Calabria, Puglia, Sicilia), proviene un eccezionale documento cantato da un reduce, Domenico Scaramuzzina, manovale di Cosenza, classe 1896, che aveva combattuto sul Carso, poi vissuto la prigionia e l'incubo della fame, portando a casa la pelle e un bagaglio incredibile di memorie e di “controcanti” costruiti con singolare estro rapsodico. Così, ad apertura di microfono, senza esitazione, introduce e commenta la sua chanson de geste che ripercorre le vicende belliche da quel disgraziato... (continuer)
E il 24 maggio
(continuer)
24/5/2019 - 16:14
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John Hill

John Hill
2014
Never Forget

John Hill married Sean's Great Grandmother Mary Jane in Sunderland in 1913. He died a year later with thousands of others in the opening months of the Great War and is buried in the little French town of Bailleul. Mary Jane eventually remarried and gave birth to another 11 children one of whom is Sean's Nana.
John Hill lies in Bailleul as I lie in bed
(continuer)
envoyé par Dq82 26/3/2019 - 09:20
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Aldrig mera krig

Aldrig mera krig
[1977]
Text och musik / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Ulf Dageby - Peter Wahlqvist
Sjunger / Canta / Singing / Chante / Laulaa: Totta Näslund (1945-2005)
Album / Albumi: Vi äro tusenden [1977]



Italiano
Svenska
English




Una canzone rock (scritta da Ulf Dageby e Peter Wahlqvist, e interpretata da Totta Näslund) scritta nel 1977 per il Tältprojekt (“Progetto nei tendoni”, o “teatri tenda”). La canzone ha avuto un suo secondo momento di notorietà nel 2001, quando fu ripresa dal movimento altermondialista svedese che si espresse particolarmente a Göteborg.

Il Tältprojekt, chiamato anche Vi äro tusenden (“Siamo in migliaia”, espressione ripresa dal Vi bygger landet, il principale inno socialista dei paesi nordici), è stato un'importante rappresentazione teatrale e musicale della sinistra svedese, che fu portata in tutta la Svezia e in Danimarca... (continuer)
Jag kan hälsa från en skyttegrav i Flandern
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 14/3/2019 - 02:22
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Brot und Frieden hätt' ich gern [Der Deserteur]

anonyme
Brot und Frieden hätt' ich gern [Der Deserteur]
[1914/18]
Canzone popolare tedesca
Deutsches Volkslied
German Folksong
Chanson populaire allemande
Saksankielinen kansanlaulu
Musica / Musik / Music / Musique / Sävel:
Gold und Silber lieb ich sehr (1843)
Testo / Worte / Lyrics / Paroles / Sanat: August Schnetzler (1828) [1809-1853]
Musica / Musik / Music / Musique / Sävel: Friedrich Hyeronimus Truhn [1811-1886]
Album / Albumi: Die Grenzgänger, Maikäfer, flieg! (2014)

Il Lied Gold und Silber lieb ich sehr ("Oro e argento mi piacciono un sacco"), musicato nel 1843 da Friedrich Hyeronimus Truhn su un testo scritto nel 1828 dal poeta August Schnetzler, è stato assai popolare in Germania e ha quindi ispirato parecchie parodie, o détournements. La qui presente sembra essere stata, secondo il Volksliederarchiv, ideata e cantata nel 107° (o 109°) Reggimento di Fanteria tedesco, più probabilmente verso la fine della "Grande Guerra"; l'ultima... (continuer)
Brot und Frieden hätt`ich gern,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 25/2/2019 - 23:00
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Elegische Ironie

Elegische Ironie
[agosto 1917]
Versi di Erich Mühsam, nella raccolta "Brennende Erde. Verse eines Kämpfers", pubblicata a Monaco nel 1920
Musica di Christoph Holzhöfer

Una poesia composta durante la Grande Guerra, sicuramente dopo la fine del 1914, quando Mühsam rinsavì dall'abbaglio nazionalistico e bellicista che aveva colto lui ed una parte del movimento anarchico. Dal quel momento di ogni guerra fu sempre un fiero oppositore.
Lieder sing ich, seit ich denke,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/1/2019 - 11:52
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Klage

Klage
[1916]
Versi di Erich Mühsam, nella raccolta "Brennende Erde. Verse eines Kämpfers", pubblicata a Monaco nel 1920
Musica di Christoph Holzhöfer
Wir haben den Frieden erstrebt und gewollt.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/1/2019 - 17:34
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Corpse #564

Corpse #564
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continuer)
Wake me not, I beg you friend, wake me up, never
(continuer)
envoyé par DQ82 5/12/2018 - 16:57
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Listen in the Twilight Breeze

Listen in the Twilight Breeze
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continuer)
Oh weep not for me, prophetic tender owls,
(continuer)
envoyé par DQ82 5/12/2018 - 16:55
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The Darkling Fields of Stowborough

The Darkling Fields of Stowborough
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continuer)
Last to leave was I, those Darkling Fields of Stowborough,
(continuer)
envoyé par Dq82 5/12/2018 - 16:54

The Eternal Bleak Darkness of My Death

The Eternal Bleak Darkness of My Death
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continuer)
It's the eternal bleak darkness of my death, that troubles me
(continuer)
envoyé par Dq82 5/12/2018 - 16:53
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I Am the Messenger

I Am the Messenger
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continuer)
I am the messenger
(continuer)
envoyé par Dq82 5/12/2018 - 16:51
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The Expressionist Tell

The Expressionist Tell
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continuer)
Gas, guns, mortar fire
(continuer)
envoyé par Dq82 5/12/2018 - 15:58
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The Lost Bastard Son of War

The Lost Bastard Son of War
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continuer)
I am the lost bastard son of war and I bring you death and destruction!
(continuer)
envoyé par Dq82 5/12/2018 - 15:54
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Pounding for Peace

Pounding for Peace
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continuer)
They're pounding for peace again, the guns at the front
(continuer)
envoyé par Dq82 5/12/2018 - 15:51
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Softly Spoken Bill

Softly Spoken Bill
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continuer)
I never saw a sight so strange as softly spoken Bill
(continuer)
envoyé par Dq82 5/12/2018 - 15:50
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The Kindness of Ravens

The Kindness of Ravens
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continuer)
Patiently we watch each other, my hungry raven friend and I
(continuer)
envoyé par Dq82 5/12/2018 - 15:48
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Poor, Poor Surgeon Tim

Poor, Poor Surgeon Tim
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continuer)
Poor, poor Surgeon Tim
(continuer)
envoyé par Dq82 5/12/2018 - 15:46
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A Secret Hidden Message

A Secret Hidden Message
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continuer)
I see it written in the sky
(continuer)
envoyé par Dq82 5/12/2018 - 15:42
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The Poetic Clown

The Poetic Clown
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continuer)
"Bury me at midnight in a silver moonlight spray!
(continuer)
envoyé par Dq82 5/12/2018 - 15:40
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Further Down the Line

Further Down the Line
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continuer)
It's not for me the dead stare cold,
(continuer)
envoyé par Dq82 5/12/2018 - 15:36

La galleria del Sempione

anonyme
La galleria del Sempione
[fine 800/inizio 900]
Trovo questo brano come cantato dal Coro Valdossola in un concerto del 2010 per le celebrazioni del 150° anniversario dell'unità d'Italia.

Le prime tre strofe risalgono agli anni della costruzione del tunnel del Sempione, tra il 1898 ed il 1905, anno della sua inaugurazione. Si veda al proposito Un dì di maggio alle undici di notte. Ma l'ultima strofa è un'aggiunta posteriore, facendo riferimento alle battaglie sul Grappa (novembre 1917 e ottobre 1918) nel corso della Grande Guerra.

Morti in pace di lavoro, morti in guerra di mitraglia... non credo che allora molte vedovelle abbiano poi potuto consolarsi...
La Galleria del Sempione l'è la rovina della gioventù,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/11/2018 - 21:40

I frà 'd San Bernardin

anonyme
I frà 'd San Bernardin
[1917]
Testo piemontese risalente alla Rivolta del Pane di Torino, 21-24 agosto 1917
Nel volume "Al rombo del cannon: Grande Guerra e canto popolare", di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto, Neri Pozza editore.

Sull'insurrezione operaia di Torino del 1917 contro la guerra e contro la fame si veda Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo).
Qui basti ricordare che le due strofette in piemontese si riferiscono ad un episodio contestuale a quella rivolta, quando il 23 agosto la gente assalì, saccheggiò e bruciò il convento e la chiesa di San Bernardino nel quartiere Borgo San Paolo. Ciò avvenne perchè solo qualche tempo prima i frati avevano brutalmente malmenato, e forse seviziato, alcuni ragazzini che si erano introdotti nell'orto del convento per rubare della frutta...

Questo il racconto da "Storia di Torino operaia e socialista", di Paolo Spriano, 1972, p.... (continuer)
I frà 'd San Bernardin
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/11/2018 - 17:37

Il governo italiano prepotente come un cane

anonyme
Il governo italiano prepotente come un cane
[1914-18]
Canto raccolto da Franco Castelli nell'Alessandrino, dalla voce della madre Gemma Milanese.
Nel volume "Al rombo del cannon: Grande Guerra e canto popolare", di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto, Neri Pozza editore.

"Canto che coniuga, in una sintesi di rara forza evocativa: la denuncia della prepotenza del potere; il senso di appartenenza alla nazione; il giudizio critico che accomuna preti, imboscati e signori; il divario sociale che la guerra ha esaltato esponendo alle atrocità dei combattimenti solo i poveretti, mandati a morire in mezzo a quei reticolati."
Il governo italiano
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/11/2018 - 21:59

Ma parliamo dunque di questi imboscati

anonyme
Ma parliamo dunque di questi imboscati
[1914-18]
Un canto raccolto negli anni 60 a Novara e ad Arzignano (VI), presente nel volume "E non mai più la guerra", di Cesare Bermani e Antonella De Palma, pubblicato dalla Società di mutuo soccorso Ernesto de Martino nel 2015

Riportato anche in "Al rombo del cannon: Grande Guerra e canto popolare", di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto, Neri Pozza editore.

Nella propaganda ufficiale la figura dell'imboscato era assimilata a quella del disertore, traditori della patria. Già nelle trincee il sentimento era diverso, che gli imboscati erano gli ufficiali nelle retrovie e i signori e i ministri che tiravano i fili della guerra stando a casa "con le loro mogli sui letti di lana", come recita un'altra strofetta di quel periodo. Ma qui la coscienza di classe e insieme la lucida consapevolezza che un lavoratore non può che essere contro la guerra trasformano l'operaio/imboscato... (continuer)
Ma parliamo dunque di questi imboscati
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/11/2018 - 21:06

U fìgghie a la uèrre

anonyme
U fìgghie a la uèrre
[1914-18?]
Canzone (di autore anonimo?) che ho trovato per caso sul sito del Centro Studi Baresi, come riferito dal sig. Linsalata, di anni 58, portuale, che l’apprese da suo nonno.
La versione in italiano si trova in "Al rombo del cannon: Grande Guerra e canto popolare", di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto, Neri Pozza editore. Purtroppo non dispongo del volume e on line non mi è consentita la visualizzazione del testo.
Ci t’ambarò de disce la paròle
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/11/2018 - 23:11

Gli imboscati

anonyme
Gli imboscati
[1918]
Sull'aria del "Bombacè" del Sor Capanna (1865-1921), forse la primissima versione de Il general Cadorna
Testo trovato su "Al rombo del cannon: Grande Guerra e canto popolare", di Franco Castelli, Emilio Jona, Alberto Lovatto, editore Neri Pozza
Non ci vuoi molto studio
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/11/2018 - 22:12
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Siam prigionieri

anonyme
Siam prigionieri
"Canto militare nato in prigionia fra militari trentini e giuliani che, costetti ad arruolarsi e a combattere nelle file dell'esercito austriaco, furono inviati sul fronte orientale, catturati dai russi in Galizia (a nord dei Carpazi) e inviati in Siberia". [da Canti della Grande guerra, di SavonaStraniero, 1981: 614-615].

"Il canto, nel Trentino, è famoso per molte ragioni. Dalla generazione dei padri è stato trasmesso a quella dei figli che in Russia tornarono a combattere e s'identificò talmente con la seconda situazione che finì per ignorarne le ragioni" [da Storie da quattro soldi: canzonieri popolari trentini, di Quinto Antonelli 1988: 351].
SIAM PRIGIONIERI
(continuer)
envoyé par B.B. 2/11/2018 - 21:12
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Il testamento del capitano

anonyme
Il testamento del capitano
La versione dei CCCP

1989
Canzoni preghiere danze del II millennio - Sezione Europa

Dq82 31/10/2018 - 13:32
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Madre Acqua

Madre Acqua
Rovereto, in provincia di Trento è stata teatro insieme ad altre città e paesi della prima guerra mondiale. La prima guerra mondiale è stata la guerra delle montagne. La montagna di Rovereto, il monte Zugna è una montagna che presenta scarsità di acqua. Per questo motivo le poche fonti disponibili erano necessariamente a disposizione di tutti. A monte di Rovereto, sul colle di Miravalle, poco sotto a dove attualmente è situata la Campana dei Caduti, c’era e c’è una fontanella, che porta una lapide. Questa lapide ricorda come i due eserciti, quello italiano e quello austriaco, alla sera, finite le ostilità scendevano alla fontana per bere, accomunati dallo stesso bisogno: la sete. L’acqua diventava la stessa madre, madre di tutti, che univa i nemici, fratelli della stessa sete. Un richiamo ed un invito a ripudiare la guerra. Siamo tutti figli della stessa madre, Madre Acqua.
Era il Sedici e il Diciassette
(continuer)
envoyé par Coro Vallagarina 27/10/2018 - 09:54
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Monte Canino

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Monte Canino
Teniamo vivi quei canti che ci ricordano i nostri nonni, o bisnonni, che ci trasmettono l' emozione e i valori che loro ci hanno tramandato
Giuseppe Angeleri 17/10/2018 17/10/2018 - 23:39
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A Soldier's Diary

A Soldier's Diary
2006
Suite XVI

The fastest song the band has ever recorded. I wanted to cram in as many chord changes as we could and still keep the whole thing rocketing alone. It was inspired by reading about some of the notes, letters and diaries that were found in the allied trenches during the First World War, left by soldiers about to go over the top, never to be seen, and in many cases never to be found, again. I thought it was stirring stuff, heart breaking, poignant, and in the case of many a British Tommy, blackly amusing…never say fucking die…sometimes all there is left is to laugh…

Counterpointing dark subject matter again with a jolly upbeat tune and melody seemed to be key here, and we rattled this off in no time once we’d worked it through. It’s not easy playing as fast as this and keeping it tight, and we’ve been playing it live recently too…a first… As an aside, this was the song I mentioned... (continuer)
I guess it's time to go
(continuer)
envoyé par Dq82 14/10/2018 - 09:51
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J'aime mieux me taire

J'aime mieux me taire
Coko et Danito / Le cri du poilu - avec Les Ogres de Barback
1 cd / 14 chansons de la grande guerre chantées par un duo respectueux des textes
EPM 6705399
Soir et matin combien de gens bavardent
(continuer)
envoyé par JJ 23/9/2018 - 12:15

Angst packt mich an

Angst packt mich an
[1914]
Versi di Erich Mühsam (1878-1934), poeta e militante anarchico tedesco, ebreo, uno dei primi a perire sotto il giogo nazista.
Nella raccolta "Wüste - Krater – Wolken", pubblicata nel 1914, alla vigilia della Grande Guerra.
Musica di Ulrich Türk, nel disco di Lutz Görner ‎intitolato "Texte Und Lieder Verbrannter Dichter", pubblicato nel 1983.
Angst packt mich an.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/9/2018 - 20:58
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Ti ricordi la sera dei baci

anonyme
Ti ricordi la sera dei baci
Un classico canto degli alpini in cui compare un "topos" sulla guerra: la fidanzata che rimane a casa e piange l'amore perduto.

Canzone diffusa in tutto il Trentino ed in altre aree dell'Italia centro-settentrionale con i titoli: "Ti ricordi la sera dei baci" e "Ragazzine". Nel testo risalente alla Prima guerra mondiale, la protagonista ricorda il suo innamorato, la promessa di sposarla al ritorno dalla guerra e il destino crudele che non lo fece mai tornare: morto nel Trentino (in altre versioni sul Piave), l'innamorata non si dà pace.
Archivio Provinciale della Tradizione Orale, Trentino


Fonte: libretto 'Canti degli Alpini' Commissione per la difesa del canto alpino Ottobre 1967 Associazione Nazionale Alpini.
Ti ricordi la sera dei baci,
(continuer)
envoyé par Dq82 20/9/2018 - 23:30
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San Martino del Carso

San Martino del Carso
Joe Natta rende omaggio al grande poeta Giuseppe Ungaretti musicando una sua poesia.

Questo è il nuovo progetto musicale di Joe Natta dedicato alla riscoperta di Poeti, di ieri e di oggi, che più lo hanno emozionato.

Pagina ufficiale del progetto: http://www.musicaepoesia.eu

Una produzione: www.joenatta.com

Testo di Giuseppe Ungaretti
Musica di Joe Natta

Dq82 5/9/2018 - 19:17
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E vui durmiti ancora

E vui durmiti ancora
Ammucciati: nascosti
Ammucchiati ha ben altro significato
(Gianlook88)

Grazie della segnalazione. Abbiamo corretto.
3/9/2018 - 15:21
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Cosa occorre

Rovereto 2018

Testo e musica :Renzo Vigagni

Canzone nata come colonna sonora di uno spettacolo teatrale nel centenario della prima aberrante guerra mondiale.
Per fare un’altra pace
(continuer)
envoyé par renzo vigagni 30/8/2018 - 22:16




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