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Parcour Résistance au Nazifascisme en Italie et en Europe

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Ancora su Bella Ciao

Antiwar Songs Blog
Ancora su Bella Ciao
Stamattina mi sono alzato, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao, Stamattina mi sono alzato E ho trovato l’invasor. O partigiano portami via o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao, O partigiano portami via Che mi sento di morir. E se io muoio da partigiano o bella ciao, bella ciao, bella […]
Antiwar Songs Staff 2020-02-11 22:54:00

Veglia il Partigian

anonyme
Testo riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.12, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano") col seguente commento :
Si canta sull'aria di "Dai fidi tetti del villaggio"
VEGLIA IL PARTIGIAN
(continuer)
envoyé par gianfranco 24/8/2019 - 19:55

Partigiani di Val Grana

anonyme
Testo riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.11, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano") col seguente commento :
È una canzone della Brigata Valle Grana "P. Braccini". Va cantata sull'aria di "Primavera baciata dal sole".
Partigiani noi siam di Val Grana
(continuer)
envoyé par gianfranco 24/8/2019 - 14:11

Garibaldini delle Langhe

anonyme
Testo riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.10, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano") col seguente commento :
Sull'aria di "Frontiera di Dalmazia".
Noi siamo gli eroici Garibaldini
(continuer)
envoyé par gianfranco 24/8/2019 - 09:08

Lamento del Partigiano

anonyme
Lamento del Partigiano
E' ancora una canzone della Brigata Valle Gesso “I.Vivanti” e si canta sull'aria di “Va l'alpin sulle alte cime”. A detta del Comandante Aldo Quaranta questa poteva dirsi la canzone della Banda di Roccavione e doveva essere stata scritta da Enrico Giorgis (Ricu).

Testo originale pubblicato nel libretto clandestino del 1944 "Canta il Partigiano" e successiva ristampa del 1947 a cura di Panfilo Editore in Cuneo.
Riproposto (agosto 2019) nella bella rivista MARITTIME a firma di Mauro FANTINO: tutti i dettagli li trovate alla pagina La veglia del partigiano
Marcia ancora il partigiano
(continuer)
envoyé par gianfranco 1/8/2019 - 16:13

Viva la Valle Gesso

anonyme
Viva la Valle Gesso
E’ la canzone delle Brigata Valle Gesso “I.Vivanti”, già III Banda. Si canta sull'aria “Sul cappello che noi portiamo”. Quando le parole dicono “Il migliore dei partigian”, il riferimento è proprio ad Ildo Vivanti, l'eroe della Banda, che ferito e catturato dai tedeschi, venne condannato a morte e l'esecuzione avvenne in località San Rocco Castagneretta.

Testo originale pubblicato nel libretto clandestino del 1944 "Canta il Partigiano" e successiva ristampa del 1947 a cura di Panfilo Editore in Cuneo.
Riproposto (agosto 2019) nella bella rivista MARITTIME a firma di Mauro FANTINO: tutti i dettagli li trovate alla pagina La veglia del partigiano
Le montagne le montagne di Valle Gesso
(continuer)
envoyé par gianfranco 1/8/2019 - 16:08

La Veglia del Partigiano

anonyme
La Veglia del Partigiano
Ritornando, come tutte le estati, a Demonte, Valle Stura (CN) ho trovato sulla bella rivista MARITTIME (quadrimestrale, si occupa di cultura, storia e attualità di quelle valli dimenticate) un interessante articolo dal titolo "Le canzoni partigiane" nel quale vengono riportati i testi di quattro canti "originali" ossia proprio quelli cantati dai partigiani combattenti, preceduti dalla introduzione che di seguito riporto.

L'argomento a mio avviso meriterebbe un approfondimento, sia dal punto di vista della "origine" dei canti, sia del loro significato, in quanto si tratta delle radici della nostra cultura, troppo presto dimenticate, coi bei risultati che sono sotto gli occhi di tutti...

Per l'autorizzazione alla pubblicazione ringrazio anche il Direttore Mauro FANTINO della rivista MARITTIME, nella quale sia il direttore, i redattori e i collaboratori prestano la loro opera gratuitamente... (continuer)
Lassù sulle montagne
(continuer)
envoyé par gianfranco 31/7/2019 - 15:44
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Il partigiano bambino

Il partigiano bambino
2018
L'apostrofo Rosso

Il partigiano bambino diventa ufficialmente una canzone, composta, arrangiata, incisa in un album di recente uscita. Il suo autore è Luca Taddia, voce dei Fev, cantautore emiliano con all’attivo diverse opere e prestigiose collaborazioni (ha scritto Bellemilia per Gianni Morandi). Il brano Il partigiano bambino chiude il suo ultimo album dal titolo L’apostrofo rosso. Me ne ha fatto dono a Bagnacavallo, dopo aver condiviso lo stesso palcoscenico in occasione della festa dell’Anpi: con un recital assieme a Lucia e Gaetano Alessi dedicato a Vittoria Giunti e a Salvatore Di Benedetto; un concerto dello stesso Luca Taddia con Fabio Cremonini con i canti della Resistenza e l’esecuzione dal vivo di alcune canzoni contenute nel nuovo disco.

Una primissima esecuzione della canzone Il partigiano bambino, fresca di componimento notturno, Luca Taddia l’aveva proposta il 18 giugno... (continuer)
Ho visto un gabbiano volare
(continuer)
envoyé par Dq82 28/7/2019 - 12:34
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Allo spuntar dell’alba

anonyme
Allo spuntar dell’alba
Variazione di un canto delle mondine di origine militare, qui con
un netto riferimento alla lotta partigiana dei gruppi legati al PCI (Partito Comunista Italiano)
Da :Imparare con la storia
Allo spuntar dell’alba
(continuer)
envoyé par adriana 31/5/2019 - 08:47
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Cara mamma sono carcerato

anonyme
La musica è quella della marcia nazista "Wenn wir fahren gegen England". Vedi anche la versione triestina Magnaremo suf.

Come puoi capire ascoltando questo canto, si tratta di una registrazione effettuata da qualche studioso di canzoni popolari, che ha intervistato un testimone dei fatti accaduti.
Da Imparare con la Storia
Cara mamma sono carcerato
(continuer)
envoyé par adriana 31/5/2019 - 08:16

Passa la ronda

anonyme
Il canto è stato raccolto nel gennaio 1964 da Cesare Bermani dalla voce di un informatore anonimo di Mantova, secondo il quale era la canzone dei partigiani che operavano verso la Val di Fiemme; il testo ha alcune analogie con un componimento del poeta friulano Teobaldo Ciconi (1826-1863) che passò poi nel repertorio risorgimentale.
Da :Imparare con la storia.blogspot
Passa la ronda del partigiano
(continuer)
envoyé par adriana 30/5/2019 - 09:38
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Oh Italia

Oh Italia
[2019]

Album: E sono sempre con noi

Al Partigiano ‘Balilla’ Emilio Cantalupi
L’è mia par la gloria
(continuer)
envoyé par adriana 17/5/2019 - 11:02
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Valgrande

Valgrande
[2019]

Album: E sono sempre con noi

I Sentieri della Libertà
Dopo l’8 settembre ’43 l’impervio territorio della Val Grande offrì riparo a numerosi ribelli. Ma nel giugno ’44 fu teatro di un cruento rastrellamento, in cui caddero ca 300 partigiani. Ne furono vittime anche molti valligiani che pagarono con la vita o con l’incendio delle baite l’appoggio alla Resistenza.
Questo decise per molti alpeggi l’abbandono definitivo e per la Val Grande il ritorno alla wilderness, dove la natura ricolonizza, con tutta la sua potenza, mulattiere, alpeggi, terrazzamenti, vestigia di teleferiche e impone su valli, pendii e cime il suo equilibrio, la sua armonia e il suo variegato silenzio.
Fonte
Dopo il giugno del ‘44
(continuer)
envoyé par adriana 17/5/2019 - 10:43
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E sono sempre con noi

E sono sempre con noi
[2019]

Album: E sono sempre con noi

'Sono Sempre Con Noi'
Storie di Donne e Uomini Resistenti tra lago Maggiore, Valgrande, Ossola e dintorni
Una raccolta di canzoni/persona che raccontano momenti della storia recente del nostro territorio. Ogni canzone è una o più persone; uomini e donne che hanno combattuto sui nostri monti, nei nostri paesi, sostenuti dalla nostra gente.
E sono sempre con noi
(continuer)
envoyé par adriana 14/5/2019 - 13:27
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Ida e Augusta

Ida e Augusta
[2017]

Album : Servizio d'ordine

Il racconto “Ida e Augusta” è stato scritto da Arturo Bertoldi ed è tratto dal libro
"Perché i vivi non ricordano gli occhi di…" pubblicato nel 2013 dall’Istituto Storico della Resistenza di Reggio Emilia nell’ambito del progetto “Viaggio della memoria”.



Augusta Ludäscher e Ida Roser

Nell’aprile del 1944 grazie a due donne Augusta Ludäscher e Ida Roser una strage annunciata fu evitata nel paese di Gombio.
La storia
Il 3 aprile 1944 inizia il rastrellamento di Gombio condotto da militari tedeschi della divisione Hermann Göring accompagnati da due compagnie della Guardia nazionale repubblicana di Reggio. I tedeschi erano gli stessi che avevano effettuato, due settimane prima, il rastrellamento e la strage di Cervarolo. Proseguendo il rastrellamento della montagna alla ricerca delle formazioni partigiane, erano giunti a Gombio, oggi frazione di Castelnovo... (continuer)
Siamo Ida e Augusta, le due tedesche di Gombio.
(continuer)
envoyé par adriana 26/4/2019 - 11:27

Walter Fillak

Walter Fillak
[23 aprile 2019]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Anonimo Toscano del XXI Secolo

Walter Fillak, nato a Torino il 10 giugno 1920, fu ben presto genovese. Studente liceale al Gian Domenico Cassini, fu espulso per motivi politici. Nel 1942, arrestato e deferito al Tribunale Speciale fascista; incarcerato poi a Regina Coeli, a Roma. Nel 1943 entra nei GAP con il nome di battaglia di “Gennaio”; diviene commissario politico della III Brigata Garibaldi “Liguria”. Raggiunge poi la Valle d'Aosta, dove combatte con il nome di battaglia di “Martin”; guida numerosi scontri con i Repubblichini nel Canavese e nel Biellese. Catturato a causa di una spiata assieme all'intero comando partigiano, viene condotto all'impiccagione dai nazifascisti. La mattina dell'esecuzione, la corda si spezza; i nazisti non hanno nessuna pietà, si procurano una nuova corda e portano a termine l'impiccagione. E' il 5 febbraio... (continuer)
«Mio caro papà,
(continuer)
23/4/2019 - 21:05
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Aquile randagie

Aquile randagie
2019

Le aquile randagie furono un gruppo scout clandestino, che iniziò le sue attività nel 1928 in seguito allo scioglimento dello scoutismo (in favore dell'Opera Nazionale Balilla), con la promessa di resistere "Un giorno in più del Fascismo". Dopo l'armistizio viene fondato l'OSCAR (Opera Scout Cattolica Aiuto Ricercati) che ha la funzione di fornire documenti falsi ed aiutare nell'espatrio in Svizzera ebrei, renitenti alla leva e ricercati politici.

In ricordo delle Aquile Randagie un gruppo di scout nel 2015 ha pensato di dedicare alle Aquile randagie un film, finanziato in parte col crowdfunding, Cisco ha collaborato alla colonna sonora con questa canzone. Il film dovrebbe uscire nel 2019.

Siamo Aquile randagie
(continuer)
envoyé par Dq82 17/4/2019 - 11:12
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Barabba

Barabba
1994
Lorenzo 1994
Ho già visto quelle facce, quelle espressioni
(continuer)
envoyé par Dq82 5/4/2019 - 13:01
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Gli angeli del Novecento

Gli angeli del Novecento
2013
Angeli del novecento
Fischia il vento infuria la bufera
(continuer)
envoyé par Dq82 18/2/2019 - 12:45
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Dongo

Dongo
2018
Oltre il Po
Dodici sono i ragazzi dell'Oltrepo
(continuer)
envoyé par Dq82 5/2/2019 - 15:28
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Ne valeva la pena

Ne valeva la pena
2015
Memorie ritrovate
La schiena faceva un gran male e più male facevano gli uomini
(continuer)
envoyé par Dq82 31/1/2019 - 11:03
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8 settembre

8 settembre
2015
Memorie ritrovate

Dedicata a Giovanni Ponta, nome di battaglia "Gianni", classe 1926, Partigiano combattente prima nei GAP a Genova, poi presente alla Benedicta nei giorni del rastrellamento; riuscì a salvarsi ed entrò successivamente nella Brigata "Oreste" nella divisione "Pinan-Cichero".
Chi semina grano non sempre raccoglie
(continuer)
envoyé par Dq82 31/1/2019 - 09:34
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Chiedilo alla Libertà

Chiedilo alla Libertà
(2015)
Album: Saremo tutto (2016)

Nel 70° della Liberazione il Signor K ha pubblicato su youtube un video del brano “Chiedilo alla libertà”, che anticipava l’uscita dell’album: ad accompagnare la canzone c’era una successione di foto riguardanti la Resistenza nel bergamasco.

Con Bonnot alla console il Signor K racconta, su una semplice base di pianoforte, l’esperienza di un partigiano che dapprima ha subìto i soprusi del regime e le privazioni della guerra e poi ha scelto di andare a combattere in montagna. Il suo racconto in prima persona ci colpisce con un flusso di parole ininterrotto e rapidissimo. Il rapper sa rendere con poche strofe, anche in modo poetico e non scontato, l’esperienza partigiana.

Il ritornello propone alcune domande che forse sarebbe opportuno farsi quotidianamente per non far sfociare la memoria in retorica e mitizzazione.

da Umanità Nuova
Eravamo solo orme nella neve
(continuer)
envoyé par Lorenzo e adriana 28/1/2019 - 21:58

La canzone della nave

La canzone della nave
1944/1945
Sull'aria de "Il ponte di Bassano"


La vicenda degli antifascisti rinchiusi a Palazzo Giusti di Padova
La breve storia di una nave, di una canzone e di una associazione
Le torture della Banda Carità, ma nessuno parlò mai. Ogni anno l’incontro tra gli ex detenuti

I padovani conoscono certamente via S. Francesco, percorrendo la quale passano davanti a Palazzo Giusti (al n. 83). Esso fu abitato, a quanto pare, già in epoca medievale da una comunità religiosa. Nel secolo XV fu residenza della famiglia Orsato, e successivamente dei Lazara (una delle più illustri casate della Città), che ospitarono nel 1574 Enrico di Valois – re di Polonia – divenuto Enrico III re di Francia. Nel 1870 lo acquistava il conte veronese Gerolamo Giusti del Giardino. Vi fu ospite Vittorio Emanuele III, durante la sua lunga permanenza a Padova nel 1917-’18.
Nel 1944 il palazzo fu confiscato dalla Banda... (continuer)
Nave, tu porti un carico
(continuer)
envoyé par Dq82 17/1/2019 - 13:26
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Breviario partigiano

Breviario partigiano
2015
Breviario Partigiano 1945-2015

Testo: Massimo Zamboni
Musica: Massimo Zamboni, Francesco magnelli, Giorgio Canali, Gianni Maroccolo
Breviario partigiano
(continuer)
envoyé par Dq82 29/12/2018 - 17:55
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Senso dire rien

Senso dire rien
2014
Scritta in occasione dello spettacolo TRE STORIE DI RESISTENZA, omaggio a Willy Jervis e ai partigiani caduti il 5 agosto 1944.
Valeria Tron, cantautrice originaria delle Valli Valdesi che scrive e canta in lingua patois, ha scritto per l’occasione un testo inedito, cantato per la prima volta sotto l’olmo che sovrasta la lapide ai caduti a Villar Pellice.

La canzone originale "Senso dire rien" sarebbe in Occitano, in attesa di trovare o trascrivere il testo originale inserisco la traduzione italiana tratta da assembleateatro.com

 Il 29 luglio 1944 viene affidata a un reparto di Waffen-Grenadier-Brigade der SS comandato dal colonnello Otto Jungkunz una vasta operazione di rastrellamento che si distingue da tutte le precedenti per l’ampiezza della manovra. Sono coinvolti anche numerosi reparti della Wehrmacht, della Polizia tedesca e della Repubblica Sociale Italiana per un totale... (continuer)
Non mi rimane che una manciata di strade e piazze gioiose di bambini che, come chiodi appuntiti , han riempito di risa le rugiade…
(continuer)
envoyé par Dq82 19/12/2018 - 10:22
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La gente di Legnano

La gente di Legnano
2014
Le stagioni di Anna Frank

E' dedicata a tutti i legnanesi di ieri e in particolare ai deportati nei lager nazisti, il nuovo brano “La gente di Legnano“ inserito nell'ultimo album "Le stagioni di Anna Frank" di Renato Franchi & Orchestrina del Suonatore Jones. Un brano nostalgico che sogna un futuro di speranza e che ben si presta ad accompagnare questi giorni di festa e di commemorazione.
legannonews.com
La gente di Legnano ha tre pensieri
(continuer)
envoyé par Dq82 5/11/2018 - 12:18

O fucile, vecchio mio compagno

anonyme
O fucile, vecchio mio compagno
[1943-44]
Conosciuta anche il titolo di "Compagno fucile", è sull'aria di una canzone popolare russa. Si ritiene sia nata tra le formazioni partigiane emiliane del Reggino, dove infatti operavano parecchi soldati dell'Armata Rossa. Il testo, in diverse lezioni, si trova nei "Canti della Resistenza italiana" (1960) e ne " Il canzoniere ribelle dell’Emilia Romagna" (1967).

Incisa da Sandra Mantovani nell'album "Canti Comunisti Italiani", I Dischi del Sole, 1962, a cura di Roberto Leydi.

Non so, forse qualche d'uno si scandalizzerà perchè questa non è certo una canzone contro la guerra... Però, come diceva il subcomandante Marcos chiapaneco (chissà che fine avrà fatto... chi se li ricorda i neozapatisti messicani?!?...), "è sempre necessaria la tenerezza ma, con tanti figli di puttana che girano qui intorno, a volte può diventare necessaria anche una certa dose di piombo."

LA TERNURA

Es... (continuer)
O fucile, vecchio mio compagno
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/10/2018 - 21:45

Per i morti della Resistenza

Per i morti della Resistenza
(Nuove, 1968-1970) in Vita d'un uomo

Questo è il nuovo progetto musicale di Joe Natta dedicato alla riscoperta di Poeti, di ieri e di oggi, che più lo hanno emozionato.

Pagina ufficiale del progetto: http://www.musicaepoesia.eu
Qui
(continuer)
envoyé par Dq82 5/9/2018 - 19:09
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Sul selciato di Piazza Garibaldi (I Sette Martiri)

Sul selciato di Piazza Garibaldi (I Sette Martiri)
[2018]

Al brano, registrato e mixato dall’autore presso “Lo Studio in Rosso”, hanno contribuito Emanuele Nidi alla fisarmonica, Nicolas De Francesco al basso, Vince Robivecchi alla batteria. Il videoclip è stato affidato a Michele Di Nicola, che ne ha curato regia, postproduzione e montaggio. Ne sono protagonisti i luoghi dei fatti narrati, loro ultimi testimoni, e una donna alla ricerca di una storia in cui ritrovare la propria coscienza, smarrita davanti a un mondo che non riconosce più.

Il 31 di agosto del 1944 a Parma tre giovanissimi partigiani tesero un agguato a Brenno Monardi, detto Bragone, gerarca locale del partito fascista. Bragone, intento a fare scorta di carne al macello comunale, venne colpito a morte, e con lui un gregario di nome Luigi Gonzaga. Questo evento fece infuriare la Brigata Nera locale, che diede il via alla rappresaglia più crudele di cui la città abbia memoria.... (continuer)
Brenno Monardi era un gerarca del partito,
(continuer)
envoyé par adriana 2/9/2018 - 07:48
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Erich lo straniero

Erich lo straniero
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria

Si va verso la conclusione con “Erich, lo straniero”, una storia atipica nel panorama della Resistenza. Qui si parla della cattura del tedesco Erick Klemera da parte di Nunzia Cavarischia e della sua permanenza a casa di Nunzia che lo curò; una volta fuggito, i destini di Erick e Nunzia si incontrarono di nuovo quarant’anni dopo la fine della guerra ad una cerimonia dell’ANPI di Tolentino cementando la loro storia di amicizia. Anche la struttura musicale è atipica con la voce straniera ed il pianoforte (anch’esso straniero nella partitura musicale del lavoro) di Michele Gazich a raccontare la storia di Erich, lo straniero.
estatica.it
Non sono morto e guardo il sole
(continuer)
envoyé par Dq82 29/7/2018 - 15:17
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Derna Scandali

Derna Scandali
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria

Il brano “Derna Scandali” narra le gesta della vita di Derna Scandali, vita dedicata interamente alla lotta per i diritti delle donne; staffetta partigiana, comunista ed attiva nel Sindacato con, tra gli altri, i risultati ottenuti per la regolarizzazione di molti contratti e l’iscrizione della manodopera femminile agli istituti previdenziali. Se in questo caso le parole sono affidate a Luca Lisei (instancabile nel ricercare e narrare la maggior parte delle storie presenti nel disco), la musica è appannaggio di Marco Sonaglia e Veronica Vivani, che mai come in questo caso tira fuori la sua anima popolare. Il brano infatti si apre con una introduzione di saltarello di Emanuele Storti alla fisarmonica, per poi dare spazio alla chitarra acustica di Marco Sonaglia e alla bellissima voce di Veronica Vivani, che racconta con gioia il grande impegno femminista e sindacalista della protagonista.
estatica.it
Nata tra le Marche ed il mare
(continuer)
envoyé par Dq82 7/7/2018 - 11:05
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Achille Barilatti

Achille Barilatti
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria

“Achille Barilatti” è il ritratto di un compagno partigiano catturato ed ucciso a Muccia il 23 marzo 1944 che al momento della fucilazione dopo aver detto alla fidanzata “Meglio la morte che il tradimento!”, in punto di morte ebbe la forza di pronunciare le parole “Viva l’Italia libera!”. La canzone è retta in piedi dalla voce portentosa di Roberta Sforza ed in questo contesto la viola di Gazich e la chitarra acustica di Sonaglia fungono da accompagnamento, lasciando spazio alle parole dedicate a questo valoroso partigiano.
estatica.it
L'attimo prima della morte
(continuer)
envoyé par Dq82 7/7/2018 - 10:51
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Ruth e Augusto

Ruth e Augusto
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria

“Ruth e Augusto” narra la storia d’amore tra la profuga ebrea Ruth Wartski ed il comandante Augusto Pantanetti; i due si incontrano nel 1942 a Monastero in provincia di Macerata e si sposano nel 1944, a dimostrare come anche in tempi di guerra l’Amore con la A maiuscola può trionfare o per dirla come i Gang che più forte della morte è l’amore.
In questo brano la struttura musicale si arricchisce della viola lancinante suonata da Michele Gazich e nel dipanarsi del racconto le protagoniste assolute sono le voci corali che sembrano quasi cingere in un abbraccio pieno di affetto i due protagonisti della storia narrata.
estatica.it
Anche sotto la guerra nasce l'amore
(continuer)
envoyé par Dq82 7/7/2018 - 10:03
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Bebi Patrizi

Bebi Patrizi
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria

Si continua con la storia di “Bebi Patrizi”, altro giovane partigiano catturato ed ucciso a Montalto insieme ad altri partigiani nel marzo del ’44 a soli 19 anni. Musicalmente la struttura della canzone è sorretta in maniera particolare dagli inserti al violino di Gazich e della fisarmonica di Storti, oltre alle incursioni vocali delle brave Roberta Sforza e Veronica Vivani.
estatica.it
Un'altra canzone per ricordare
(continuer)
envoyé par Dq82 7/7/2018 - 09:43
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Nenè Acciaio

Nenè Acciaio
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria

“Nenè Acciaio”, il ritratto del comandante siciliano (il cui vero nome era Emanuele Lena) a capo del gruppo partigiano della “201 volante”; fu soprannominato Acciaio per il coraggio e la tenacia che profondeva contro gli oppressori nazi-fascisti e venne catturato e giustiziato da una raffica di mitra a soli 24 anni. Musicalmente la canzone inizialmente è sostenuta, oltre alla voce di Marco Sonaglia, dalla chitarra acustica del cantautore fabrianese e dal violino di Gazich; a quasi metà brano irrompe riconoscibilissima la voce di Marino Severini e successivamente la chitarra elettrica, altrettanto riconoscibile, di Sandro Severini, oltre alle armonie vocali del tandem Sforza-Vivani, per chiudere con un duetto finale di violino e fisarmonica di Emanuele Storti.
estatica.it

LENA EMANUELE (Acciaio)
Nenè Acciaio

Marina di Siracusa 1° febbraio... (continuer)
La rabbia dentro nel cuore
(continuer)
envoyé par Dq82 6/7/2018 - 18:54
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Elvio e Ivan

Elvio e Ivan
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria

Nel brano “Elvio e Ivan” a far capolino è una storia di amicizia tra Elvio Pigliapoco ed Ivan Silvestrini. I due, appartenenti al gruppo Lupo composto prevalentemente da giovani comunisti, vennero fucilati il 2 maggio 1944 a Fabriano, davanti alle mura di cinta del vecchio cimitero di Santa Maria; prima di morire Ivan riuscì a scrivere una lettera ai suoi genitori che riporta, come nel caso di Eraclio Cappannini, la significativa frase: “Siate forti come lo sono io”. Nel testo va rilevato come il ritornello rimanga impresso per le stupende parole usate (in questo caso le parole sono opera della coppia Brandoni-Gazich): “Chi muore non muore davvero, se la memoria è il tuo sentiero, su quel muro fiorisce la pervinca, se tu ricordi, la morte è vinta.” La parte cantata è affidata, e non poteva essere altrimenti, alla voce del fabrianese Marco... (continuer)
A Fabriano le mura del cimitero
(continuer)
envoyé par Dq82 5/7/2018 - 15:13
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201 volante

201 volante
2013
Tuttinpiedi

Nel corso dell’offensiva nazifascista che tra il mese di marzo e quello di aprile si dispiegò nelle province meridionali delle Marche, si consumò nell’alto Maceratese, il 22 marzo 1944, quello che è comunemente noto come l’eccidio di Montalto. Trentadue uomini tra, antifascisti, partigiani di vecchia data e renitenti alla leva giunti in montagna da meno di un mese persero la vita nelle località di Vestignano di Caldarola e Montalto di Cessapalombo, per mano di un reparto del Battaglione M - “IX Settembre”, inquadrato nella divisione tedesca Brandenburg. Il giorno successivo, verrà fucilato anche il comandante del gruppo, Achille Barilatti, presso il muro di cinta del cimitero di Muccia. Fu l’unico ad avere la possibilità di scrivere alla propria famiglia e alla fidanzata una lettera di addio. L’episodio rientra tra quelle operazioni meticolosamente preparate e attuate con... (continuer)
Ve la racconto così come viene
(continuer)
envoyé par Dq82 3/7/2018 - 11:36

201 volante

201 volante
1944
"Chiesetta Alpina", la canzone del gruppo "201 Volante" è nata in uno dei tanti pomeriggi d'inverno di quel 1944: accovacciati davanti al camino del casolare Micozzi Ferri a Fiungo, Livio Cicalè e il suo amico d'infanzia Giuseppe Biagetti scrissero, aiutati dal compagno Albo Damiani, i versi della canzone, prendendo spunto dalla musica di una ballata che andava in voga in quegli anni: "Chiesetta Alpina", appunto.

La canzone originale è un canto degli alpini, composto nel 1940 da Arrigo e De Martino. Parla di una giovane, Rossellina, che aspetta il ritorno del suo Alpino, partito in guerra. La campana rintocca le ore che la separano dal proprio amore, che prima o poi ritornerà. Quando si incontreranno di nuovo la campana, che Rossellina guarda dalla valle, suonerà per loro, per accompagnarli a nozze.

Il testo della canzone del "201 Volante" ha poco a che fare con l'originale: dalla... (continuer)
C'è una casetta alpina dove siamo noi partigiani
(continuer)
envoyé par Dq82 3/7/2018 - 11:02
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Nunzia, la staffetta

Nunzia, la staffetta
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria

Si parte con “Nunzia, la staffetta”, la storia di Nunzia Cavarischia (a cui l’album è dedicato e donna che i Sambene hanno incontrato personalmente per farsi raccontare le sue gesta e quelle dei partigiani), staffetta partigiana che a soli 15 anni portava lettere ed armi ai compagni partigiani ed in seguito si unì insieme a Nenè Acciaio alla “201 volante”, una delle formazioni più attive in zona marchigiana; da qui nacque il mito di “Stella rossa”. Ad introdurre il brano iniziale è proprio la voce di Nunzia che canta le parole di Livio Cicalè e Giuseppe Biagiotti, partigiani che anch’essi presero parte in seguito al gruppo sopra citato del comandante Nenè Acciaio e che morirono a soli 19 anni per mano dei fascisti. Nel brano da segnalare anche una citazione del maestro Francesco Guccini (“Come tutti gli eroi era giovane e bella”). La tessitura... (continuer)
C'è una casetta alpina dove siamo noi partigiani
(continuer)
envoyé par Dq82 3/7/2018 - 10:33
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Il vento della memoria

Il vento della memoria
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria

Il penultimo brano è una canzone corale “Il vento della memoria”, che attualizza la Resistenza mettendo sullo stesso piano tre avvenimenti importanti della storia d’Italia: la fucilazione di 59 uomini a Capolapiaggia (frazione del comune di Camerino) il 24 giugno 1944, la strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 e quella di Piazza Loggia del 28 maggio 1974. Se le stragi degli anni ’70 sono conosciute ai più , merita un’attenzione particolare invece la fucilazione di 59 uomini a Capolapiaggia, dove morì, tra gli altri, la vedetta del Battaglione Alessandro Sabbatini, a cui vennero cavati gli occhi prima della fucilazione. L’importanza del testo qui si rivela fondamentale per attualizzare la Resistenza e ricordare che nonostante quello che vogliono farci credere, i venti del fascismo non sono ancora sopiti, anzi…E’ una canzone corale con... (continuer)
Soffia e fischia il vento della memoria
(continuer)
envoyé par Dq82 1/7/2018 - 17:54
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Eraclio Cappanini

Eraclio Cappanini
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria

Il terzo brano “Eraclio Cappannini” è dedicato al capo partigiano, prima facente parte della V Brigata Garibaldi e poi capo di stato maggiore impegnato nei combattimenti contro i nazi fascisti a Serra San Quirico e zone limitrofe; fu catturato ad Arcevia e giustiziato il 5 maggio del 1944 insieme ad altri partigiani. La particolarità da cui prende spunto il brano è la lettera alla famiglia che Eraclio riuscì a scrivere prima di morire sul retro di una busta dell’Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale di Ancona e che fu ritrovata sul luogo dell’esecuzione e consegnata ai genitori e conservata ora dal Comune di Jesi. La struttura musicale qui è molto semplice con la fisarmonica di Storti ed il violino di Gazich padroni della scena e con le voci del trio Sonaglia-Sforza-Vivani a narrare la storia di Cappannini, mentre la voce recitante... (continuer)
Sono il giovane Cappannini Eraclio prigioniero dei tedeschi. Chi trova il presente è pregato di farlo avere alla mia famiglia, sfollata da Jesi a Serradeiconti presso il contadino Garbini.
(continuer)
envoyé par Dq82 30/6/2018 - 18:14
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E io ero Sandokan

E io ero Sandokan
AND I WAS SANDOKAN
(continuer)
envoyé par ZugNachPankow 29/6/2018 - 23:48
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Con un bel nome d'avventura

Con un bel nome d'avventura
2018
Con un bel nome d'avventura
Erano anni di fame e di lacrime
(continuer)
envoyé par Dq82 21/6/2018 - 10:31
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Bella Ciao

anonyme
Bella Ciao
Vai Fată, Vai!
Pentru o fată tânără aproape de aeroport Schönefeld
[Per una giovane ragazza nei pressi dell'aeroporto di Schönefeld]
Otto Weissbart (2018)Bella ciao delle Mondine)

Con tristi pensieri, dedico questi versi alle migliaia di ragazze e donne rumene che devono vendere i loro corpi come prostitute in tutta Europa. Lo fanno nei bordelli, club del sesso, locali notturni, strade, feste di gangbang, bar o appartamenti privati... Forse sono anche decine di migliaia!
E la stragrande maggioranza sono in loro fiore della giovinezza, solo alcuni hanno più di 25 anni...

Cu gânduri triste, dedicăm aceste versete miilor de fete și femei românești care trebuie să-și vândă corpurile ca prostituate în întreaga Europă. O fac în bordeluri, cluburi de sex, cluburi de noapte, străzi, petreceri gangbang, baruri sau apartamente private ... Poate că sunt chiar zeci de mii!
Marea majoritate în anii... (continuer)
VAI FATĂ, VAI!
(continuer)
envoyé par Otto Weissbart 12/6/2018 - 19:11
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Celtica Patchanka

Celtica Patchanka
Una classica drinking  song con molto irish humor e una struttura che è anch’essa  tipica: un ritornello non-sense e la ripetizione degli ultimi due versi  cantati precedentemente dal solista.

THE JUG OF PUNCH
(continuer)
envoyé par Dq82 5/6/2018 - 09:45
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Bruta vigliaca

Bruta vigliaca
bravissimo autore
beppe 1/6/2018 - 17:58
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Michele non saluta

Michele non saluta
2016
Per quanta pioggia cadrà
Vinyl, 7", EP, Limited Edition
3 lati: Filippo Andreani, Path Atho e Zerocalcare

2017
Il secondo tempo

Dedicata a Michele Moretti, terzino del Como negli anni '30, poi partigiano, probabilmente colui che poi sparerà al duce. C'è una foto in cui la squadra è schierata prima dell'inizio della partita e Michele – l'unico – non fa il saluto romano.
A centrocampo stanno in piedi
(continuer)
envoyé par Dq82 7/5/2018 - 10:01
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Se non ci ammazza i crucchi

Se non ci ammazza i crucchi
IF THE GERMANS WON'T HAVE US
(continuer)
envoyé par Marco 28/4/2018 - 12:13
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Hanno crocifisso Giovanni

Hanno crocifisso Giovanni
Il testo originale della poesia di Lea Ferranti
da Spoon River Partigiano (1975)
HANNO CROCIFISSO GIOVANNI
(continuer)
27/4/2018 - 23:45
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La madre del partigiano

La madre del partigiano
L'autore Gianni Rodari ci racconta di un partigiano che era andato in guerra.Questo ragazzo morì per la libertà quando scesero i partigiani per liberare le cose, sul monte rimase il corpo di questo ragazzo come guardiano della libertà
Alexia caracciolo 24/4/2018 - 21:46

La stafëtta

La stafëtta
Franco Pasquet un articolo in occasione della morte
Io sono sempre più dell'idea che si tratti di una poesia, mai musicata. Sarebbe bello se qualcuno la mettesse in musica!
Roberta
Roberta 21/4/2018 - 11:49
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E io ero Sandokan

E io ero Sandokan
Gli accordi

… E io ero SANDOKAN

lam mi lam fa sol do
Marciavamo con l anima in spalla nelle tenebre lassù
fa sol mi lam fa sol mi (SU)
ma la lotta per la nostra liberta' il cammino ci illuminera'

lam mi lam fa sol lam
non spevo quale era il tuo nome. neanche il mio potevo dir
fa sol mi lam fa sol lam
il tuo nome di battaglia era PININ e io ero SANDOKAN

lam mi lam fa sol do
eravam tutti pronti a morire ma - della MORTE noi mai parlavam
fa sol lam mi lam
parlavamo del futuro - se il destino - ci allontana
fa sol lam fa sol lam
il ricordo di quei giorni - sempre uniti ci terra'

lam mi lam fa sol lam
non spevo... (continuer)
federico la torre 20/4/2018 - 20:24
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Notte di neve, riposa la Coduri

anonyme
non riesco a risalire agli accordi della seconda parte.
federico la torre 20/4/2018 - 20:19
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Sutta a chi tucca

Sutta a chi tucca
Questo sito è una cosa meravigliosa, e mi ha fatto scoprire questa e tante altre canzoni. Mai solo musica ma cultura, storia, ideale, sogno...
Davide 19/4/2018 - 00:15
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Partigiano Reggiano

Partigiano Reggiano


con la parodia di leone di lernia
parmigiano foggiano mi sembra
c'e pure gioca juer di claudio
cecchetto o pure gia c'era ?
ho visto altri cantanti
gino paoli con la canzone
quattro amici c'e la canzone
di vasco rossi vita spericolata
leo 7/4/2018 - 01:52

Partigiano dove sei...

Partigiano dove sei...
Se ne parla ancora oggi
PIERA BOLDRIN 28/3/2018 - 05:09
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Resistensa

Resistensa
2013
Eppur bisogna andare
E la dorma 'n de la sera
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envoyé par Dq82 22/3/2018 - 11:49
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Nada, la ragazza di Bube

Nada, la ragazza di Bube
Dal libro "Fiore di cappero" di Antonella Zucchini una ricostruzione del battibecco che precedette i fatti.
...don Scipione si fece verde di rabbia e dall'alto del suo scalino li apostrofò con durezza:
"O voi,indò vu credete di andare? Vu vorreste entrare in casa di Nostro Signore in queste condizioni?" tuonò accennando ai loro abiti.
Uno di questi gli si parò dinnanzi, senza paura.
"O bella,io in chiesa ci posso entrare quando mi pare" e mosse un passo.
Don Scipione gli si parò davanti. "un t'azzardare, sai? In pantaloni corti non si entra!"
Una ragazza mora con un fazzoletto rosso al collo intervenne.
"La settimana passata, in chiesa, c'erano i muratori coi pantaloni corti eppure vu siete stato zitto"
"E un vu gli avete detto nulla nemmeno a' fascisti quando gli entravano co' i gagliardetto!" rincarò un altro.
"E a' tedeschi quando sono entrati armati fino a' denti!" abbaiò un... (continuer)
Silva 6/3/2018 - 10:14
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Siamo Guerriglia

Siamo Guerriglia
WE ARE GUERRILLA
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envoyé par ZugNachPankow 1/3/2018 - 20:48
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Al Dievel (La marcia del Diavolo)

Al Dievel (La marcia del Diavolo)
Versione pedemontana di Davide Gastaldo

Dq82 15/2/2018 - 21:16
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Le Querce di Monte Sole

Le Querce di Monte Sole
Le Querce di Monte Sole, brano di Alessandro Colpani e Francesco Brianzi. Testo tratto dalla poesia omonima "Le Querce di Monte Sole" di Luciano Gherardi (1919-1999), sull'eccidio di Marzabotto.

Dal sito www.chiesadibologna.it: "Chi sale oggi sulle colline di Monte Sole e si ferma sul prato antistante i resti della chiesa di San Martino di Caprara, trova una poesia incisa su dei lastroni posti sotto l'immagine di un Crocifisso. Si tratta di un canto spirituale, composto da monsignor Luciano Gherardi nel 1978, quando ancora le rovine di San Martino di Caprara, di Santa Maria di Casaglia e di Cerpiano, erano sommerse da cumuli di terriccio e da grovigli di sterpi e ortiche: in esso emerge tutta la sofferenza di un sacerdote che ha perso due «compagni di Messa», don Ubaldo Marchioni e don Giovanni Fornasini. Il canto è intitolato «Le querce di Monte Sole», e sarà poi il titolo del volume scritto... (continuer)
Si piegano le querce
(continuer)
envoyé par muffinthebest 3/2/2018 - 12:53




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