Una selva asesina
Suenan los vientos en el gran cañón, ven desde lejos llegar los navíos,
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envoyé par Dq82 6/3/2021 - 20:12
Cavallo Pazzo
2016
L'Equilibrista
L'Equilibrista
È un buon giorno amici miei
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envoyé par Dq82 22/12/2020 - 10:08
Parcours:
Génocide des Amérindiens
Luna di febbraio
1979
Maida vale
(Testo di Gianni Dearca)
Maida vale
(Testo di Gianni Dearca)
Uomo bianco indosserò
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envoyé par Dq82 20/9/2020 - 18:51
Parcours:
Génocide des Amérindiens
Continente Olvidado
2000
Brigada Flores Magon
Brigada Flores Magon
La moitié du continent occupé
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envoyé par Dq82 + Lorenzo 15/6/2020 - 10:29
Ave Maria guaraní
[1986]
Dalla colonna sonora di "The Mission", di Roland Joffé, film Palma d'Oro al Festival di Cannes nel 1986.
Con la London Philharmonic Orchestra diretta da Geoffrey Shaw ed il Barnet Schools Choir, London Voices diretto da David Bedford e J. Maxwell Pryce.
"Se è la forza che determina il diritto, allora non c'è posto per l'amore in questo mondo." (Padre Gabriel, interpretato da Jeremy Irons, rivolto a Rodrigo Mendoza, interpretato da Robert De Niro)
Non so se la trama di The Mission sia storicamente rigorosa, ma certamente nella prima metà del 600 le reducciones gesuite lungo il fiume Uruguay, tra Brasile e Paraguay, prevalentemente costituite da nativi guaraní, resistettero in armi contro i cacciatori di schiavi portoghesi, i bandeirantes provenienti da São Paulo. Le missioni gesuite, sostenute dalla Corona spagnola, riuscirono a contrastare con successo i portoghesi e, soprattutto... (continuer)
Dalla colonna sonora di "The Mission", di Roland Joffé, film Palma d'Oro al Festival di Cannes nel 1986.
Con la London Philharmonic Orchestra diretta da Geoffrey Shaw ed il Barnet Schools Choir, London Voices diretto da David Bedford e J. Maxwell Pryce.
"Se è la forza che determina il diritto, allora non c'è posto per l'amore in questo mondo." (Padre Gabriel, interpretato da Jeremy Irons, rivolto a Rodrigo Mendoza, interpretato da Robert De Niro)
Non so se la trama di The Mission sia storicamente rigorosa, ma certamente nella prima metà del 600 le reducciones gesuite lungo il fiume Uruguay, tra Brasile e Paraguay, prevalentemente costituite da nativi guaraní, resistettero in armi contro i cacciatori di schiavi portoghesi, i bandeirantes provenienti da São Paulo. Le missioni gesuite, sostenute dalla Corona spagnola, riuscirono a contrastare con successo i portoghesi e, soprattutto... (continuer)
Ave Maria quae nos Deo coniungis
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envoyé par Bernart Bartleby 6/10/2019 - 15:01
Giorni senza memoria
25 aprile 2019
Giorni senza memoria
Nabil Bey: voce, bouzouki, chitarra acustica, bendir
Michele Lobaccaro: basso elettrico, contrabbasso elettrico, chitarre acustiche, cori
Mirko Signorile: pianoforte
Pippo Ark D’Ambrosio: batteria, percussioni a cornice
Adolfo La Volpe: chitarra elettrica, oud, basso elettrico
Special Guest: Massimo Zamboni: chitarra elettrica
Il brano intende essere un invito a riflettere su questi temi superando visioni parziali colonialistiche ed “eurocentriche” per contribuire alla costruzione attiva di una memoria viva e sempre in dialogo con l’attualità, Il tutto in un’ottica di speranza come suggerisce il ritornello: “Per leggi incomprensibili dopo il buio sai nascerà una luce”, che forse è rappresentata proprio da quella linea che collega il cervello al cuore e che viene tracciata da una bambina nel videoclip.
Nel testo si ricordano una serie di genocidi... (continuer)
Giorni senza memoria
Nabil Bey: voce, bouzouki, chitarra acustica, bendir
Michele Lobaccaro: basso elettrico, contrabbasso elettrico, chitarre acustiche, cori
Mirko Signorile: pianoforte
Pippo Ark D’Ambrosio: batteria, percussioni a cornice
Adolfo La Volpe: chitarra elettrica, oud, basso elettrico
Special Guest: Massimo Zamboni: chitarra elettrica
Il brano intende essere un invito a riflettere su questi temi superando visioni parziali colonialistiche ed “eurocentriche” per contribuire alla costruzione attiva di una memoria viva e sempre in dialogo con l’attualità, Il tutto in un’ottica di speranza come suggerisce il ritornello: “Per leggi incomprensibili dopo il buio sai nascerà una luce”, che forse è rappresentata proprio da quella linea che collega il cervello al cuore e che viene tracciata da una bambina nel videoclip.
Nel testo si ricordano una serie di genocidi... (continuer)
Storni in aria attraversano
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envoyé par Dq82 + adriana 10/6/2019 - 20:35
Mahk Jchi
Che simpatico l'intervento di Chantal Batt, me l'ero perso...
"I know the history and the raison d'etre of this song, but it's not for sharing, so speculate all you want about its meaning"...
Ehi, Miss Nervy, prenditela con Robbie Robertson, se è vero che ha fregato la canzone a tua madre!
Ehi, Miss Sympathy, noi qui cosa c'entriamo?!?
"I know the history and the raison d'etre of this song, but it's not for sharing, so speculate all you want about its meaning"...
Ehi, Miss Nervy, prenditela con Robbie Robertson, se è vero che ha fregato la canzone a tua madre!
Ehi, Miss Sympathy, noi qui cosa c'entriamo?!?
B.B. 23/5/2019 - 22:22
Continuate a uccidere il poeta
2018
Nuovo Cantacronache 4
L’urgenza di un Nuovo Cantacronache in questi tempi così svuotati di senso e bellezza è un fatto scontato.
Dal gruppo torinese che si proponeva di “evadere dall’evasione”, Igor Lampis raccoglie il testimone del rigore programmatico, del taglio narrativo, della versificazione incalzante in rima baciata, dell’osservazione acuta che si fa invettiva, tra sberleffo e dramma, declinando il tutto con un’attitudine punk che schiaffeggia in maniera provocatoria il belcanto, le buone maniere e qualsiasi deriva estetizzante per dire con schiettezza vino al vino e pane al pane.
Lampis narra con il piglio del cantastorie l’epopea sommersa della gente comune, quella che se la passa male, quella che si arrangia di lavoro in lavoro, vessata dall’opprimente assenza dello Stato. La sua è la voce del guastafeste che canta fuori dal coro: la voce di chi rifiuta l’omologazione,... (continuer)
Nuovo Cantacronache 4
L’urgenza di un Nuovo Cantacronache in questi tempi così svuotati di senso e bellezza è un fatto scontato.
Dal gruppo torinese che si proponeva di “evadere dall’evasione”, Igor Lampis raccoglie il testimone del rigore programmatico, del taglio narrativo, della versificazione incalzante in rima baciata, dell’osservazione acuta che si fa invettiva, tra sberleffo e dramma, declinando il tutto con un’attitudine punk che schiaffeggia in maniera provocatoria il belcanto, le buone maniere e qualsiasi deriva estetizzante per dire con schiettezza vino al vino e pane al pane.
Lampis narra con il piglio del cantastorie l’epopea sommersa della gente comune, quella che se la passa male, quella che si arrangia di lavoro in lavoro, vessata dall’opprimente assenza dello Stato. La sua è la voce del guastafeste che canta fuori dal coro: la voce di chi rifiuta l’omologazione,... (continuer)
Continuate a uccidere il poeta,
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envoyé par Dq82 4/2/2019 - 13:29
Antiguos dueños de flechas (Indio Toba)
l'ho sentita a Cuba la settimana scorsa alla televisione durante una trasmissione culturale.
Sono rimasto colpito dalla diversità dei toni dalle pause dalle tonalità e dalla melodia soave che pare cullarti mentre ti narra di nativi americani putroppo oppressi e decimati.
bellissima e bravi i TONOLEC.
Ivano Tassone - Cuneo
Sono rimasto colpito dalla diversità dei toni dalle pause dalle tonalità e dalla melodia soave che pare cullarti mentre ti narra di nativi americani putroppo oppressi e decimati.
bellissima e bravi i TONOLEC.
Ivano Tassone - Cuneo
Ivano Tassone 23/12/2018 - 12:37
Unspoken Dreams of Light
1970
Outlaw
Una canzone che parla esplicitamente di genocidio dei pellerossa, negli anni '70. Non stupisce la censura cui andò incontro
Outlaw
Una canzone che parla esplicitamente di genocidio dei pellerossa, negli anni '70. Non stupisce la censura cui andò incontro
Venture with me in the uncharted sea of the Unspoken Dreams of Light
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envoyé par Dq82 21/11/2018 - 10:33
Parcours:
Génocide des Amérindiens
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Entre Poetas Y Presos