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Parcour Ânes contre la guerre (et contre le travail)

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Low Bridge, Everybody Down, or The Erie Canal Song

Low Bridge, Everybody Down, <i>or</i> The Erie Canal Song
[1905?]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Thomas S. Allen
Prima incisione / First recording / Premier enregistrement / Ensimmäinen äänitys:
Billy Murray, Victor Records 17250, 18-11-1912
Prima pubblicazione / First published / Première publication / Ensimmäinen julkaisu:
1913, F. B. Haviland Publishing Company, New York

Il Canale dell’Erie (Erie Canal) è un canale storico che scorre da est a ovest tra il fiume Hudson e il grande lago Erie. Storico sì, perché fu completato e inaugurato due secoli fa, nel 1825, e fu la prima via d’acqua a mettere in diretto contatto l’Oceano Atlantico con i Grandi Laghi nordamericani, che sono un vero e proprio oceano interno. E fu l’inizio dei grandi trasporti, umani e di merci. E’ quindi abbastanza curioso che questa canzone mi sia venuta in mente, dopo non mi ricordo più quanto tempo che non la ascoltavo e cantavo,... (continuer)
I’ve got an old mule and her name is Sal,
Fifteen years on the Erie Canal
She’s a good old worker and a good old pal,
Fifteen years on the Erie Canal
We’ve hauled some barges in our day,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/4/2024 - 10:15
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È mortu l’asetu [L'asetu de Barba Pitrin]

[XIX secolo / 19th Century / 19ème siècle]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Léon Camugli
Musica / Music / Musique / Sävel: ?

Carissimi Marco Valdo e Lucien Lâne, ho visto -”visto” è una parola grossa attualmente per me, ma vabbè…- il “bentornato” che mi avete fatto l’altro giorno sulla pagina di Kylä vuotti uutta kuuta con la relativa versione in francese; una cosa che, come potrete ben immaginare, mi ha fatto molto piacere. Avevo così pensato di ringraziarvi su quella pagina. Però, nel frattempo, è successa una cosa abbastanza singolare, che vi devo raccontare proprio.

Come sempre succede da queste parti, bisogna partire da un’altra canzone. Parecchio tempo fa, e più esattamente nel 2013, avevo inserito nel sito una canzone che parlava di uno sciopero di braccianti accaduto in quel di Bonifacio, nella Corsica meridionale, attorno al 1911; canzone scritta nella lingua locale, che non... (continuer)
E zumba lalalalalaleru, e zumba lalalalalala!
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 8/2/2024 - 10:36
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The Donkeys of Palestine

The Donkeys of Palestine
The donkeys of Palestine
© 2023 Tony Smith

Donkeys have a reputation for being stubborn. Surely a situation which causes the deaths of thousands of children in Gaza shows powerful adults at their most unfeeling and unmoveable.
As Christmas draws near consider the donkey
(continuer)
envoyé par Tony Smith 13/1/2024 - 21:44
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Filastrocca corta e matta

Filastrocca corta e matta
1981
Filastrocche lunghe e corte
Filastrocca corta e matta:
(continuer)
envoyé par Dq82 9/1/2024 - 13:21
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Lou Monte: Dominick the Donkey (the Christmas Italian Donkey)

Lou Monte: Dominick the Donkey (the Christmas Italian Donkey)
Lou Monte
1960
Dominick The Donkey (The Christmas Italian Donkey)

Inserimento natalizio per tutto lo staff delle CCG/AWS, per i collaboratori storici: Alessandro (e tutti i suoi alias), Marco Valdo, Riccardo Gullotta, Flavio Poltronieri, Cattia Salto e ovviamente Lucien l'ane...

Siamo abituati a vedere Babbo Natale come un gioviale ciccione buontempone dalla barba bianca, le guance rubiconde e il bizzarro vestito rosso. Un anziano generoso che delizia le notti di Natale dei bambini di tutto il mondo donando strenne di ogni tipo, trainate sulla sua slitta da una muta di simpatiche renne, di cui una dal naso rosso chiamata Rudolph. Ma che succede se, ai ghiacci del polo sostituiamo le impervie montagne italiane?

Lou Monte, al secolo Luigi Scaglione, è un cantante newyorkese del dopoguerra figlio di immigrati italiani che non gode della stessa celebrità dei coevi Frank Sinatra o Dean Martin,... (continuer)
Hey, chingedy ching, hee haw, hee haw
(continuer)
envoyé par Dq82 25/12/2020 - 10:39
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Franz Schubert: Sonata in A major, D. 959, II. Andantino

Franz Schubert: Sonata in A major, D. 959, II. Andantino
[1828]
Una delle ultime composizioni di Schubert, scritta a poche settimane dalla morte.
Il secondo movimento fa parte della colonna sonora del film "Au hasard Balthazar", diretto del 1966 da Robert Bresson

"La parabola dell'asino può essere letta come un attraversamento del Cristo nel mondo contemporaneo, impotente e guidato da un Grande Inquisitore implacabile. [...] Il capolavoro di Bresson è una implacabile rappresentazione del male nel mondo." (Diego Capuano, su Ondacinema)
[Strumentale]
envoyé par Bernart Bartleby 9/2/2020 - 14:09
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Le p't'it soldat

Le p't'it soldat
Bonjour

Encore une chanson sur les gilets jaunes...
C'est vrai! Mais...
Quand la poésie s'intéresse au mouvement gilets jaunes.
Ca donne une chanson très spéciale.
Un retour vers le passé en quelque sorte... très fin XIXe.

Merçi

(photo mephisto gray)
C'est nous que v'là... les p'tits soldats
(continuer)
envoyé par Larella 20/9/2019 - 09:25
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I musicanti di Brema

I musicanti di Brema
(2019)
da "Ballate per uomini e bestie"
Arrangiamento di Daniele Sepe

con Daniele Sepe al sax, Marc Ribot alla chitarra
ispirata alla favola dei Fratelli Grimm

Espulsi dal mondo dell’utile e della produzione si salvano compiendo un gesto inutile: formare una banda musicale. È una storia veramente pedagogica, afferma che non importa se sei stato licenziato, esodato, esuberato o scartato: puoi sempre trovare qualcuno come te. E non solo l’unione fa la forza, ma anche il divertimento. Trovo sia fortificante. Nella sua realizzazione musicale sono stato molto gratificato dal lavorare con Daniele Sepe. Il pezzo ha una sua ironia, c’è del grottesco, c’è una speranza. In fondo i musicanti sono dei disgraziati che, insieme, si aggiustano. E Sepe ha dato un’orchestrazione che rende il senso.

Vinicio Capossela
Un asino fatto vecchio
(continuer)
29/5/2019 - 00:19
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In lode de l'asino

In lode de l'asino
[1585]
Sonetto premesso ai dialoghi della Cabala del Cavallo Pegaseo
Londra, 1585
Con l'aggiunta dell'Asino Cillenico
[Falsa indicazione: Parigi, appresso Antonio Baio, 1585]
Musica e testo modernizzato (con il titolo In lode all'asino)
Hautville, 2011
Album : Numen Lumen

"Ripropongo di seguito il celebre sonetto che Giordano Bruno premette ai dialoghi contenuti in Cabala del cavallo pegaseo. Un “elogio dell’ignoranza”, espresso in forma di poesia e con insuperabile ironia. Non serve solo a ricordare il rogo del grande filosofo italiano, avvenuto in Campo de’ Fiori il 17 Febbraio del 1600, ma testimonia quanto sia lungo e faticoso il cammino verso la conoscenza e la verità, alla quale ultima peraltro, come diceva il nolano, possiamo solo “tendere ad avvicinarci”. Dogmatismo, scetticismo e verità rivelate sono infatti sempre in agguato per impedire agli esseri umani di uscire dal sonno... (continuer)
O sant'asinità, sant'ignoranza,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 12/1/2018 - 12:48
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Sylvester and His Mule Blues

Sylvester and His Mule Blues
[1935]
Scritta da Memphis Minnie (nome d’arte di Lizzie Douglas, 1897-1973), a partire da un sermone del Rev. J.M. Gates di Atlanta
Nella raccolta “Memphis Minnie ‎– Complete Recorded Works 1935-1941 In Chronological Order: Vol. 1 (10 January To 31 October 1935)”, pubblicata dall’austriaca Document Records nel 1991

Sylvester Harris era un contadino afroamericano di Columbus, Mississippi. Rischiò di essere travolto dalla Grande Depressione, come tanti, ma lui non si diede per vinto e si attaccò al telefono cercando di parlare direttamente con il presidente Roosevelt alla Casa Bianca. Dopo innumerevoli tentativi ci riuscì, il presidente lo aiutò impedendo che la banca si prendesse la fattoria ed il mulo di Sylvester, Jesse, perché il contadino non era riuscito a pagare le rate di un mutuo. Sylvester Harris divenne famoso in tutti gli USA. Lui non mancò mai di ringraziare FDR (così gli americani chiamavano il loro presidente, Franklin Delano Roosevelt) e tutti gli anni gli fece arrivare un tacchino per il giorno del ringraziamento.
Sylvester went out on his lot, he looked at his mule
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/12/2017 - 11:56
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Il pianto dell'asino

Il pianto dell'asino
[2017]

Album : Rudes Against

Nel silenzio della notte, nel buio omertoso dell'uomo, un pianto squarcia i timpani dormienti di una città che sta dormendo. Veniamo da una cittadina della periferia nord di Milano, che di giorno mostra la sua faccia sorridente, benpensante e di notte si nasconde, lasciando spazio al raglio di un asino che, veramente, quasi tutte le sere percorre le vie del paese, come se gridasse di dolore per le sue condizioni e quelle del mondo in cui vive. La nostra città è anche casa di molti lavoratori, essendo questa una zona industriale, una classe operaia spinta alla ricerca dell'imborghesimento, al rifiuto del proprio essere, bombardata dai centri commerciali più grossi del mondo e dalle porcate di EXPO, resa docile e addomesticata dai moralismi del medioevo del ventunesimo secolo. L'asino rappresenta metaforicamente questa classe, la Nostra classe, perché pensano che siamo stupidi, testardi, beceri animali da soma utili al lavoro e ad essere bastonati dai padroni ad ogni tentativo di rivolta.
Come uno squarcio un timpano bucato
(continuer)
envoyé par adriana 22/4/2017 - 07:49

La ballata del ciucciocorno

La ballata del ciucciocorno
[1973]
Versi di Dario Fo, con Franca Rame
Dallo spettacolo del collettivo teatrale La Comune intitolato “Guerra di popolo in Cile”, diretto da Dario Fo e presentato subito dopo il golpe in Cile.
La canzone era interpretata da Ciccio Busacca
Testo trovato e trascritto dall'Archivio Franca Rame

Chiedo innanzitutto scusa a Lucien Lane se qui l'asino non ci fa una bella figura, anzi, ci fa proprio quella del ciuccio...

Durante una delle tappe della tournée dello spettacolo, quella di Sassari, Dario Fo fu arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, ma liberato 18 ore dopo a furor di popolo...
Il leone ha scoperto in un libro delle curia
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/10/2016 - 21:07
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Timber (Jerry the Mule)

Timber (Jerry the Mule)
[19??]
Ancora una canzone attribuita a Josh White, da lui più volte incisa negli anni 50 e 60. Ma – come denuncia il titolo stesso del primo album di White in cui è contenuta, “Spirituals and Ballads”, pubblicato dalla Nuova Mayor di Milano (!) nel 1952 – il testo risale sicuramente ad una work song precedente di autore anonimo. Un testo simile si trova col titolo “Mule On De Mount” nella raccolta “Mules and Men”, a cura di Zora Neale Hurston, pubblicata nel 1935.

Nelle note di un altro disco, “Josh At Midnight” del 1956, si può leggere quanto segue:

When Josh and Sam Gary wrote this song over ten years ago, they had in mind the Negro convicts in country road gangs which they frequently saw in their travels. Wondering how men could take the kind of treatment at which any mule would have balked, this song was a natural expression of their feeling. It's the story of a mule who had the sense... (continuer)
Got to pull this timber 'fore the sun goes down,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/2/2016 - 16:16
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Peppino e il mulo

Peppino e il mulo
[2014]

Album : Radici

Feat- Giovanni Impastato

«E’ un aneddoto che Giovanni non aveva ancora raccontato a nessuno, ma che rappresenta perfettamente suo fratello, provocatore geniale e fuori controllo. Peppino Impastato, da un lato, rappresenta il mio forte legame con il Sud, l’amore per la mia terra e l’odio per la mafia. Dall’altro lato, il suo essere fuori dagli schemi ci sembrava perfetto concettualmente per un disco che si propone di essere “differente” rispetto a molte altre cose che si sentono in giro».
envoyé par adriana 9/5/2015 - 09:40
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La prière [including Il n'y a pas d'amour heureux and Preghiera in gennaio]

La prière [<i>including</i> Il n'y a pas d'amour heureux</i> and <i>Preghiera in gennaio</i>]
Febbraio 2015
MODLITWA STYCZNIOWA
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 21/2/2015 - 00:18
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La prière [including Il n'y a pas d'amour heureux and Preghiera in gennaio]

Versione catalana di Josep Maria Espinàs (Els Setze Jutges), da “Espinàs canta Brassens” ‎del 1962.‎
La prière [<i>including</i> Il n'y a pas d'amour heureux</i> and <i>Preghiera in gennaio</i>]
Testo trovato su Cancioneros.com
LA PREGÀRIA
(continuer)
envoyé par Bernart 16/5/2013 - 16:10
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La prière [including Il n'y a pas d'amour heureux and Preghiera in gennaio]

Versione sarda di Elena Ledda della “Preghiera in gennaio” di Fabrizio De André, dal disco ‎collettivo “Canti randagi 2 – Omaggio a Fabrizio de André”, 2010.‎
La prière [<i>including</i> Il n'y a pas d'amour heureux</i> and <i>Preghiera in gennaio</i>]
PREGADORIA IN GENNARGIU
(continuer)
envoyé par Dead End 11/3/2013 - 17:10
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La vaccata

La vaccata
[2000]
Testo di Ivan Della Mea
Musica di Paolo Ciarchi
Interpretazione e chitarra di Paolo Ciarchi
Album: La Cantagranda


Una vacca chiede asilo politico e ospitalità ai compagni asini
di Rosa Luxemburg

Salve compagni. Sono Rosa. Rosa Luxemburg. A lungo sono stata la vacca di Ivan Della Mea che, bontà sua, mi teneva in casa sua, a Milano, in via Montemartini, quella di Sudadio Giudabestia. Come vede, scrisse pure una canzoncina su di me; oddio, talmente una vaccata -come dice del resto il titolo- che pensò bene, nell'album della Cantagranda, di farla sonare e cantare a quel pazzo furioso di Paolo Ciarchi; nella canzone, peraltro, prefigurava la mia macellazione. Il problema è che, povero Ivan, se n'è andato prima lui; e io mi sono ritrovata sola e senza meta. E dove lo trovo un altro come Ivan, che mi tiene in casa? Gli operai della fabbrica? Finché mi ci portava lui, tutto a posto;... (continuer)
Peeeeeellegrin che vien da Roma,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/6/2012 - 11:50
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Stefano "Cisco" Bellotti: Il mulo

Stefano
‎‎[2008]‎
Stefano "Cisco" Bellotti
Album “Il mulo”‎

Servono gambe salde in questi tempi
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/5/2012 - 09:42
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Camina ciucciu

anonyme
Sulle arie "trainiere" si cantavano storie d'amore o più spesso, come in questo caso, si esorcizzava la fatica dei campi. I muli erano impiegati all'interno dell'aia per pestare il grano o usati per il trasporto dell'acqua. I contadini lavoravano più dei muli per avere un pezzo di pane, il canto era tutto, serviva a scacciare i pensieri, i sacrifici, la miseria.
Una serie di ricerche collegano questo particolare brano, che nella versione degli Zoè vede la collaborazione del mandolinista Antonio Calzolaro (Uccio Aloisi gruppu), alla rivolta di Tricase del 1935, infatti le "paparine" nominate nel testo rappresenterebbero i cadaveri insanguinati delle tabacchine insorte.
Fonte:commento al video degli Officina Zoe
Camina ciucciu camina
(continuer)
envoyé par adriana 27/3/2012 - 08:31
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Lu cavaddhru malecarne

Lu cavaddhru malecarne
[2011]
Album: Scarcagnizzu – Vento dal basso
Camina te sbicu
(continuer)
envoyé par adriana 12/2/2012 - 08:37
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Padroni e bestie ('O Ciuccio)

Padroni e bestie ('O Ciuccio)
[2011]

Album : Tutto cambia

musica e testo di Teresa De Sio
Coccodrillo Edizioni Musicali

A sorpresa emerge un cotè politico anche dalla canzone più strana: "Padroni e bestie" (O ciuccio) che è stata ispirata da un racconto di Matteo Salvatore che risale alla tournée comune per Craj. La canzone racconta una storia semplice: è morto il ciuccio e il lavoratore che doveva occuparsene rischia di perdere il lavoro. Qual è l'unico modo per evitarlo? "O padrone nun l'ha da sapè". Ma quasi favola esopiana, l'obiettivo si allarga e il singolo caso del ciuccio morto diventa una metafora attuale di chi resta senza lavoro e così facendo perde anche la sua identità. Non è solo un problema di mangiare ("Chi more more/ chi campa campa / nu piatto e maccaruni / maccaruni cu la carne") è cosa fare nella vita quando manca la fonte primaria di reddito. Cinque minuti di ritmo incalzante, chitarra elettrica inviperita, il violino di Her che strapazza le corde e una ritmica ipnotica e potente. Non si può restare fermi.
Da bielle.org
Mamma mamma
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 26/11/2011 - 14:41




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