La prière [including Il n'y a pas d'amour heureux and Preghiera in gennaio]
2014 - Trovata qui
MODLITWA STYCZNIOWA
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envoyé par Krzysiek Wrona 21/2/2015 - 00:22
La prière [including Il n'y a pas d'amour heureux and Preghiera in gennaio]
Febbraio 2015
MODLITWA STYCZNIOWA
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envoyé par Krzysiek Wrona 21/2/2015 - 00:18
La prière [including Il n'y a pas d'amour heureux and Preghiera in gennaio]
Versione catalana di Josep Maria Espinàs (Els Setze Jutges), da “Espinàs canta Brassens” del 1962.
Testo trovato su Cancioneros.com
LA PREGÀRIA
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envoyé par Bernart 16/5/2013 - 16:10
La prière [including Il n'y a pas d'amour heureux and Preghiera in gennaio]
Versione sarda di Elena Ledda della “Preghiera in gennaio” di Fabrizio De André, dal disco collettivo “Canti randagi 2 – Omaggio a Fabrizio de André”, 2010.
PREGADORIA IN GENNARGIU
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envoyé par Dead End 11/3/2013 - 17:10
La vaccata
[2000]
Testo di Ivan Della Mea
Musica di Paolo Ciarchi
Interpretazione e chitarra di Paolo Ciarchi
Album: La Cantagranda
Una vacca chiede asilo politico e ospitalità ai compagni asini
di Rosa Luxemburg
Salve compagni. Sono Rosa. Rosa Luxemburg. A lungo sono stata la vacca di Ivan Della Mea che, bontà sua, mi teneva in casa sua, a Milano, in via Montemartini, quella di Sudadio Giudabestia. Come vede, scrisse pure una canzoncina su di me; oddio, talmente una vaccata -come dice del resto il titolo- che pensò bene, nell'album della Cantagranda, di farla sonare e cantare a quel pazzo furioso di Paolo Ciarchi; nella canzone, peraltro, prefigurava la mia macellazione. Il problema è che, povero Ivan, se n'è andato prima lui; e io mi sono ritrovata sola e senza meta. E dove lo trovo un altro come Ivan, che mi tiene in casa? Gli operai della fabbrica? Finché mi ci portava lui, tutto a posto;... (continuer)
Testo di Ivan Della Mea
Musica di Paolo Ciarchi
Interpretazione e chitarra di Paolo Ciarchi
Album: La Cantagranda
Una vacca chiede asilo politico e ospitalità ai compagni asini
di Rosa Luxemburg
Salve compagni. Sono Rosa. Rosa Luxemburg. A lungo sono stata la vacca di Ivan Della Mea che, bontà sua, mi teneva in casa sua, a Milano, in via Montemartini, quella di Sudadio Giudabestia. Come vede, scrisse pure una canzoncina su di me; oddio, talmente una vaccata -come dice del resto il titolo- che pensò bene, nell'album della Cantagranda, di farla sonare e cantare a quel pazzo furioso di Paolo Ciarchi; nella canzone, peraltro, prefigurava la mia macellazione. Il problema è che, povero Ivan, se n'è andato prima lui; e io mi sono ritrovata sola e senza meta. E dove lo trovo un altro come Ivan, che mi tiene in casa? Gli operai della fabbrica? Finché mi ci portava lui, tutto a posto;... (continuer)
Peeeeeellegrin che vien da Roma,
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envoyé par Riccardo Venturi 26/6/2012 - 11:50
Stefano "Cisco" Bellotti: Il mulo
Servono gambe salde in questi tempi
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envoyé par Bartleby 17/5/2012 - 09:42
Camina ciucciu
anonyme
Sulle arie "trainiere" si cantavano storie d'amore o più spesso, come in questo caso, si esorcizzava la fatica dei campi. I muli erano impiegati all'interno dell'aia per pestare il grano o usati per il trasporto dell'acqua. I contadini lavoravano più dei muli per avere un pezzo di pane, il canto era tutto, serviva a scacciare i pensieri, i sacrifici, la miseria.
Una serie di ricerche collegano questo particolare brano, che nella versione degli Zoè vede la collaborazione del mandolinista Antonio Calzolaro (Uccio Aloisi gruppu), alla rivolta di Tricase del 1935, infatti le "paparine" nominate nel testo rappresenterebbero i cadaveri insanguinati delle tabacchine insorte.
Fonte:commento al video degli Officina Zoe
Una serie di ricerche collegano questo particolare brano, che nella versione degli Zoè vede la collaborazione del mandolinista Antonio Calzolaro (Uccio Aloisi gruppu), alla rivolta di Tricase del 1935, infatti le "paparine" nominate nel testo rappresenterebbero i cadaveri insanguinati delle tabacchine insorte.
Fonte:commento al video degli Officina Zoe
Camina ciucciu camina
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envoyé par adriana 27/3/2012 - 08:31
Lu cavaddhru malecarne
[2011]
Album: Scarcagnizzu – Vento dal basso
Album: Scarcagnizzu – Vento dal basso
Camina te sbicu
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envoyé par adriana 12/2/2012 - 08:37
Padroni e bestie ('O Ciuccio)
[2011]
Album : Tutto cambia
musica e testo di Teresa De Sio
Coccodrillo Edizioni Musicali
A sorpresa emerge un cotè politico anche dalla canzone più strana: "Padroni e bestie" (O ciuccio) che è stata ispirata da un racconto di Matteo Salvatore che risale alla tournée comune per Craj. La canzone racconta una storia semplice: è morto il ciuccio e il lavoratore che doveva occuparsene rischia di perdere il lavoro. Qual è l'unico modo per evitarlo? "O padrone nun l'ha da sapè". Ma quasi favola esopiana, l'obiettivo si allarga e il singolo caso del ciuccio morto diventa una metafora attuale di chi resta senza lavoro e così facendo perde anche la sua identità. Non è solo un problema di mangiare ("Chi more more/ chi campa campa / nu piatto e maccaruni / maccaruni cu la carne") è cosa fare nella vita quando manca la fonte primaria di reddito. Cinque minuti di ritmo incalzante, chitarra elettrica inviperita, il violino di Her che strapazza le corde e una ritmica ipnotica e potente. Non si può restare fermi.
Da bielle.org
Album : Tutto cambia
musica e testo di Teresa De Sio
Coccodrillo Edizioni Musicali
A sorpresa emerge un cotè politico anche dalla canzone più strana: "Padroni e bestie" (O ciuccio) che è stata ispirata da un racconto di Matteo Salvatore che risale alla tournée comune per Craj. La canzone racconta una storia semplice: è morto il ciuccio e il lavoratore che doveva occuparsene rischia di perdere il lavoro. Qual è l'unico modo per evitarlo? "O padrone nun l'ha da sapè". Ma quasi favola esopiana, l'obiettivo si allarga e il singolo caso del ciuccio morto diventa una metafora attuale di chi resta senza lavoro e così facendo perde anche la sua identità. Non è solo un problema di mangiare ("Chi more more/ chi campa campa / nu piatto e maccaruni / maccaruni cu la carne") è cosa fare nella vita quando manca la fonte primaria di reddito. Cinque minuti di ritmo incalzante, chitarra elettrica inviperita, il violino di Her che strapazza le corde e una ritmica ipnotica e potente. Non si può restare fermi.
Da bielle.org
Mamma mamma
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envoyé par DoNQuijote82 26/11/2011 - 14:41
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Chanson française – Déclaration universelle des droits de l'âne – Marco Valdo M.I. – 8 avril 2015
Marco Valdo M.I. mon ami, tu devrais quand même expliquer comment on en est venu à cette « Déclaration universelle des droits de l'âne » ; ce n'est pas, dit Lucien l'âne en souriant, que je l'ignore, mais il me paraît important de l'expliquer à ceux qui la liront. D'autant que c'est la première fois qu'on la publie et qu'elle résulte – la chose est importante – de notre collaboration : celle d'un homme et d'un âne, chacun se portant garant pour son espèce.
Tout a commencé par une réflexion de Bernart Bartleby - publiée ce 8 avril 2015 au matin dans les Chansons contre la Guerre. Réflexion qui disait très exactement ceci :
Per Marco Valdo M.I.: a quando la "Déclaration des droits de l'âne"?.
Ah, dit Lucien l'âne, il faudra donc y associer l'auteur... (continuer)