Soldado
Incisa nel 1967 da Tanguito, oggi nel CD “Yo soy Ramsés", raccolta di editi ed inediti, pubblicato nel 2009.
Ramsés VII è stato uno dei vari pseudonimi di José Alberto Iglesias, tra i quali il più duraturo fu Tanguito.
Ramsés VII è stato uno dei vari pseudonimi di José Alberto Iglesias, tra i quali il più duraturo fu Tanguito.
Bernart Bartleby 29/3/2016 - 13:19
Ayer nomás
[1967]
Scritta da Mauricio Birabent, in arte Moris, e Alberto Raúl Lernoud, in arte Pipo Lernoud
La canzone, nella versione edulcorata ed autocensurata scritta da Litto Nebbia, stava sul Lato B de La balsa, nell’interpretazione de Los Gatos
La versione originale è invece presente nel disco d’esordio di Moris, “Treinta minutos de vida” pubblicato nel 1970 dalla piccola etichetta indipendente Mandioca.
L’originale di “Ayer nomás” di Moris era una canzone di protesta. Era il 1967 e (quasi) tutti i giovani protestavano, e a ragione. Il rock 'n' roll era la musica che incarnava la protesta. E i discografici sapevano di poterci fare un sacco di soldi. Ma in Argentina c’era la solita dittatura militare di turno, quella del generale golpista Onganía, soltanto un antipasto di quello che sarebbe accaduto qualche anno dopo, ma i giovani che protestavano, i cappelloni e i rockettari erano sul libro... (continuer)
Scritta da Mauricio Birabent, in arte Moris, e Alberto Raúl Lernoud, in arte Pipo Lernoud
La canzone, nella versione edulcorata ed autocensurata scritta da Litto Nebbia, stava sul Lato B de La balsa, nell’interpretazione de Los Gatos
La versione originale è invece presente nel disco d’esordio di Moris, “Treinta minutos de vida” pubblicato nel 1970 dalla piccola etichetta indipendente Mandioca.
L’originale di “Ayer nomás” di Moris era una canzone di protesta. Era il 1967 e (quasi) tutti i giovani protestavano, e a ragione. Il rock 'n' roll era la musica che incarnava la protesta. E i discografici sapevano di poterci fare un sacco di soldi. Ma in Argentina c’era la solita dittatura militare di turno, quella del generale golpista Onganía, soltanto un antipasto di quello che sarebbe accaduto qualche anno dopo, ma i giovani che protestavano, i cappelloni e i rockettari erano sul libro... (continuer)
Ayer nomás
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 21/3/2016 - 11:16
Los Salieris de Charly
[1992]
Parole e musica di León Gieco
Nell’album intitolato “Mensajes del alma”.
Come già La memoria e tante altre canzoni di León Gieco, anche questa è un’epopea, un poema narrativo di un’epoca sordida, l’ennesima per un’Argentina ancora alle prese con gli spettri (piuttosto concreti) della dittatura sanguinaria conclusasi nel 1982-83. Il punto di vista è quello del cantautore e dei suoi amici musicisti, tutti in qualche modo debitori e modesti allievi dell’innarivabile maestro Charly García, così come si dice (ma sarà poi vero?) che Antonio Salieri lo sia stato di Wolfgang Amadeus Mozart.
Una canzone di feroce protesta da parte di un gruppo di artisti che hanno molto da dire perchè nel decennio precedente hanno dovuto mangiare morte e silenzio, e sono sopravvissuti, ed ora sono costretti ad assistere allo stupro della memoria, all’insulto a tutti quei morti desaparecidos e assassinati,... (continuer)
Parole e musica di León Gieco
Nell’album intitolato “Mensajes del alma”.
Come già La memoria e tante altre canzoni di León Gieco, anche questa è un’epopea, un poema narrativo di un’epoca sordida, l’ennesima per un’Argentina ancora alle prese con gli spettri (piuttosto concreti) della dittatura sanguinaria conclusasi nel 1982-83. Il punto di vista è quello del cantautore e dei suoi amici musicisti, tutti in qualche modo debitori e modesti allievi dell’innarivabile maestro Charly García, così come si dice (ma sarà poi vero?) che Antonio Salieri lo sia stato di Wolfgang Amadeus Mozart.
Una canzone di feroce protesta da parte di un gruppo di artisti che hanno molto da dire perchè nel decennio precedente hanno dovuto mangiare morte e silenzio, e sono sopravvissuti, ed ora sono costretti ad assistere allo stupro della memoria, all’insulto a tutti quei morti desaparecidos e assassinati,... (continuer)
Somos campesinos de la raza de altroque
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 20/3/2016 - 17:23
Yo no pretendo (Esto va para atrás)
[1967]
Album “Yo soy Ramsés", raccolta di editi ed inediti pubblicata nel 2009.
Scritta da Mauricio "Moris" Birabent, altro grande protagonista della nascita del rock argentino, fondatore de Los Beatnicks
La canzone, con il titolo “Esto va para atrás”, è inclusa anche nell’album di Moris “30 minutos de vida” pubblicato nel 1970.
Tanguito è stato uno dei precursori del rock argentino, uno degli artisti cresciuti ad “asado” ed Elvis Presley che già nei primi anni 60 si esibivano a La Cueva, il mitico locale dei bassifondi portuali di Buenos Aires. A partire dal 1966 la polizia del dittatore di turno, il generale Onganía, dichiarò guerra alla “gioventù inconforme” ed hippies e rockettari erano le vittime preferite. La Cueva fu attaccata diverse volte finchè nel 1967 fu costretta a chiudere definitivamente. Ma Tanguito e compagni non si diedero per vinti: se la polizia chiudeva i loro... (continuer)
Album “Yo soy Ramsés", raccolta di editi ed inediti pubblicata nel 2009.
Scritta da Mauricio "Moris" Birabent, altro grande protagonista della nascita del rock argentino, fondatore de Los Beatnicks
La canzone, con il titolo “Esto va para atrás”, è inclusa anche nell’album di Moris “30 minutos de vida” pubblicato nel 1970.
Tanguito è stato uno dei precursori del rock argentino, uno degli artisti cresciuti ad “asado” ed Elvis Presley che già nei primi anni 60 si esibivano a La Cueva, il mitico locale dei bassifondi portuali di Buenos Aires. A partire dal 1966 la polizia del dittatore di turno, il generale Onganía, dichiarò guerra alla “gioventù inconforme” ed hippies e rockettari erano le vittime preferite. La Cueva fu attaccata diverse volte finchè nel 1967 fu costretta a chiudere definitivamente. Ma Tanguito e compagni non si diedero per vinti: se la polizia chiudeva i loro... (continuer)
Yo no pretendo que piensen como yo,
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envoyé par Bartleby 7/10/2010 - 10:39
El hombre restante
[1968]
Scritta da José Alberto Iglesias, in arte Tanguito, e Javier Martínez
Tanguito è stato uno dei precursori del rock argentino, uno degli artisti cresciuti ad “asado” ed Elvis Presley che già nei primi anni 60 si esibivano a La Cueva, il mitico locale dei bassifondi portuali di Buenos Aires. A partire dal 1966 la polizia del dittatore di turno, il generale Onganía, dichiarò guerra alla “gioventù inconforme” ed hippies e rockettari erano le vittime preferite. La Cueva fu attaccata diverse volte finchè nel 1967 fu costretta a chiudere definitivamente. Ma Tanguito e compagni non si diedero per vinti: se la polizia chiudeva i loro spazi, loro sarebbero andati a cantare e a ballare nelle piazze. Fu proprio grazie ad una sua esibizione improvvisata in Plaza San Martín, in mezzo a centinaia di giovani, che Tanguito ebbe il suo momento di popolarità e pure un contratto televisivo ed uno... (continuer)
Scritta da José Alberto Iglesias, in arte Tanguito, e Javier Martínez
Tanguito è stato uno dei precursori del rock argentino, uno degli artisti cresciuti ad “asado” ed Elvis Presley che già nei primi anni 60 si esibivano a La Cueva, il mitico locale dei bassifondi portuali di Buenos Aires. A partire dal 1966 la polizia del dittatore di turno, il generale Onganía, dichiarò guerra alla “gioventù inconforme” ed hippies e rockettari erano le vittime preferite. La Cueva fu attaccata diverse volte finchè nel 1967 fu costretta a chiudere definitivamente. Ma Tanguito e compagni non si diedero per vinti: se la polizia chiudeva i loro spazi, loro sarebbero andati a cantare e a ballare nelle piazze. Fu proprio grazie ad una sua esibizione improvvisata in Plaza San Martín, in mezzo a centinaia di giovani, che Tanguito ebbe il suo momento di popolarità e pure un contratto televisivo ed uno... (continuer)
La guerra terminó
(continuer)
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envoyé par Bartleby 7/10/2010 - 08:54
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Parole e musica di José Alberto Iglesias (1945-1972), in arte Tanguito, o Ramsés VII, i suoi due pseudonimi più usati.
Nel CD “Yo soy Ramsés”, raccolta di canzoni incise nell’ottobre del 1967 presso gli Estudios TNT a Buenos Aires e pubblicata nel 2009 dalla Kelito Records / La Vida Lenta Discos.
Testo trovato su CMTV.com.ar
Tanguito morì (o lo ammazzarono, poco si sa delle circostanze della sua morte…) giovanissimo, nel 1972. Ma, leggendo il testo di questa e di altre sue canzoni, credo che difficilmente sarebbe sopravvissuto ai macellai che solo qualche anno più tardi si impadronirono dell’Argentina, con la benedizione dei vertici della Chiesa cattolica…
Tanguito è stato uno dei precursori del rock argentino, uno degli artisti cresciuti ad “asado” ed Elvis Presley che già nei primi anni 60 si esibivano a La Cueva, il mitico locale dei bassifondi portuali di Buenos Aires. A... (continuer)