I treni per Reggio Calabria
Cantata da Lucilla Galeazzi il 29 agosto 2004 alla Festa Nazionale dell'Unità di Genova nel Concerto "Macchie di rosso"
Giovanni Bartolomei 16/3/2023 - 23:23
Canterrante
2021
Mediterraneo Ostinato
Stefano Saletti: classic guitar, cavaquinho
Lucilla Galeazzi: vocals
Gabriele Coen: sax
Riccardo Tesi: organetto
Giovanna Famulari: cello
Mario Rivera: double bass
Arnaldo Vacca: bodhran, cajon, shaker
Questa nuova riflessione sul Mediterraneo abbraccia un mondo intero di immagini, sensazioni, suoni e parole, luoghi. Come e più che in passato, Stefano Saletti & Banda Ikona attraversano uno spazio sempre più denso, in cui non dobbiamo certo cercare i punti di riferimento, come si faceva un tempo, nello stupore e nella curiosità, quando si “contattava” la world music (quando si “contrattava”, allo stesso tempo, la sua forma, la sua definizione, la sua esistenza). Certo, volendo indugiare sullo stile, scopriremmo i modelli della compresenza, direi (con sincero appagamento) gli elementi basilari della contaminazione (etnica?) in musica. Ma la densità dello... (continuer)
Mediterraneo Ostinato
Stefano Saletti: classic guitar, cavaquinho
Lucilla Galeazzi: vocals
Gabriele Coen: sax
Riccardo Tesi: organetto
Giovanna Famulari: cello
Mario Rivera: double bass
Arnaldo Vacca: bodhran, cajon, shaker
Questa nuova riflessione sul Mediterraneo abbraccia un mondo intero di immagini, sensazioni, suoni e parole, luoghi. Come e più che in passato, Stefano Saletti & Banda Ikona attraversano uno spazio sempre più denso, in cui non dobbiamo certo cercare i punti di riferimento, come si faceva un tempo, nello stupore e nella curiosità, quando si “contattava” la world music (quando si “contrattava”, allo stesso tempo, la sua forma, la sua definizione, la sua esistenza). Certo, volendo indugiare sullo stile, scopriremmo i modelli della compresenza, direi (con sincero appagamento) gli elementi basilari della contaminazione (etnica?) in musica. Ma la densità dello... (continuer)
Alì dagli Occhi Azzurri uno dei tanti figli di figli, scenderà da Algeri, su navi a vela e a remi. Saranno con lui migliaia di uomini coi corpicini e gli occhi di poveri cani dei padri sulle barche varate nei Regni della Fame (P.P.Pasolini)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 4/4/2021 - 10:18
Correvano coi carri
Ho fatto un fioretto a Gesù: ho provato ad ascoltare fino in fondo e più volte una celebre canzone della Marini... Ne sono uscito piuttosto malconcio, che la sua voce e quelle delle sue amiche e il loro cantare e suonare "disarmonico" mi perforano il cervello... Io la Marini vorrei proprio che avesse fatto un altro mestiere... Però apprezzo il suo sforzo, così voi apprezzate il mio che segue...
La prima versione di "Correvano coi carri" si trova in "I treni per Reggio Calabria" che Giovanna Marini pubblicò nel 1976 per I Dischi del Sole. La voce maschile è quella Francesco Marini, che è principalmente noto per essere clarinettista e saxofonista. Non credo che sia parente della Giovanna.
La seconda versione è quella del 1978, quella della "Cantata Profana", che si confonde poi con la seconda parte del Lamento per la morte di Pasolini. Qui le voci del coro sono quelle di Annalisa Di Nola,... (continuer)
La prima versione di "Correvano coi carri" si trova in "I treni per Reggio Calabria" che Giovanna Marini pubblicò nel 1976 per I Dischi del Sole. La voce maschile è quella Francesco Marini, che è principalmente noto per essere clarinettista e saxofonista. Non credo che sia parente della Giovanna.
La seconda versione è quella del 1978, quella della "Cantata Profana", che si confonde poi con la seconda parte del Lamento per la morte di Pasolini. Qui le voci del coro sono quelle di Annalisa Di Nola,... (continuer)
B.B. 22/1/2020 - 19:20
La guerriera
anonyme
La versione, intitolata Donna guerriera pubblicata sull'album Argento di Riccardo Tesi & Banditaliana con le voci di Ginevra Di Marco, Lucilla Galeazzi, Elena Ledda e Luisa Cottifogli.
E’ un brano che viene dallo spettacolo “Crinali” che era rimasto lì perché non c’era spazio nel disco ma ci piaceva molto. Claudio Carboni, visto il testo, ha avuto l’idea di farlo cantare dalle donne di “Bella Ciao” che normalmente sul palco sono tre. Nel corso dei sessanta concerti che abbiamo fatto in giro per l’Europa, però, Luisa Cottifogli in alcuni casi ha preso il posto di Ginevra Di Marco e quindi in realtà le abbiamo chiamate tutte e quattro. Devo dire che hanno cantato in maniera fantastica questa ballata tradizionale impreziosita da un bellissimo intervento di Francesco Magnelli al piano elettrico a testimonianza del suo gusto ed intelligenza musicale.
Blogfoolk
Blogfoolk
DONNA GUERRIERA
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19/5/2018 - 16:08
Voglio una casa
Voglio una casa, la voglio bella
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envoyé par Krzysiek Wrona 15/4/2017 - 13:51
Sarajevo mon amour
2016
Soundcity
Voce: Barbara Eramo, Lucilla Galeazzi, Nando Citarella
Organetto: Riccardo Tesi
Il titolo è ispirato al libro di Jovan Divjak, eroe della difesa di Sarajevo nella guerra dei Balcani del 1992-1995. E’cantato in sabir e in turco
Soundcity
Voce: Barbara Eramo, Lucilla Galeazzi, Nando Citarella
Organetto: Riccardo Tesi
Il titolo è ispirato al libro di Jovan Divjak, eroe della difesa di Sarajevo nella guerra dei Balcani del 1992-1995. E’cantato in sabir e in turco
Questa star chita de mi
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envoyé par dq82 29/4/2016 - 09:21
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90
Tirallà
Canzone popolare facente parte del repertorio di Caterina Bueno, che la incise nel 1974 nell’LP intitolato “Se vi assiste la memoria”
Ripresa anche da Lucilla Galeazzi (nell'album tributo a Caterina Bueno con Riccardo Tesi e Maurizio Geri "Sopra i tetti di Firenze")
Testo trovato su Le radici con le ali
Come La monacella, un’altra storia di clausura forzata.
Ripresa anche da Lucilla Galeazzi (nell'album tributo a Caterina Bueno con Riccardo Tesi e Maurizio Geri "Sopra i tetti di Firenze")
Testo trovato su Le radici con le ali
Come La monacella, un’altra storia di clausura forzata.
E la mi’ mamma, per non darmi dote
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envoyé par Bernart Bartleby 7/1/2016 - 11:12
La mamma di Rosina [feat. Alessio Lega, Ginevra di Marco e Riccardo Tesi]
anonyme
Canzone popolare italiana
[Versione toscana]
Dallo spettacolo Bella Ciao [2014, con relativo album a cura dell'Istituto Ernesto De Martino]
Con: Alessio Lega, Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Ginevra Di Marco, Andrea Salvadori e l'impareggiabile Riccardo Tesi.
La mamma di Rosina è, credo, tra le cinque o dieci canzoni popolari italiane più note. L'hanno cantata, e la cantano, tutti dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno (quello di Bologna, va da sé); dagli alpini avvinazzati agli avvinazzati non alpini, dalle corali delle Pro Loco al signore improvvisato alla festicciola di paese, dal serio folklorista agli amici nello spogliatoio dopo la partita scapoli-ammogliati. E' diffusa davvero dappertutto ed è, probabilmente, piuttosto antica come origine nonostante la presenza, nel testo, di una pistola; ma le armi da fuoco sono diffuse fin dal '500. Una canzone, si dice, da osteria;... (continuer)
[Versione toscana]
Dallo spettacolo Bella Ciao [2014, con relativo album a cura dell'Istituto Ernesto De Martino]
Con: Alessio Lega, Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Ginevra Di Marco, Andrea Salvadori e l'impareggiabile Riccardo Tesi.
La mamma di Rosina è, credo, tra le cinque o dieci canzoni popolari italiane più note. L'hanno cantata, e la cantano, tutti dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno (quello di Bologna, va da sé); dagli alpini avvinazzati agli avvinazzati non alpini, dalle corali delle Pro Loco al signore improvvisato alla festicciola di paese, dal serio folklorista agli amici nello spogliatoio dopo la partita scapoli-ammogliati. E' diffusa davvero dappertutto ed è, probabilmente, piuttosto antica come origine nonostante la presenza, nel testo, di una pistola; ma le armi da fuoco sono diffuse fin dal '500. Una canzone, si dice, da osteria;... (continuer)
La mamma di Rosina era gelosa
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envoyé par Riccardo Venturi 28/11/2015 - 01:41
Il Nuovo Bella Ciao
Antiwar Songs Blog
Sono note le controversie suscitate dai versi di “O Gorizia tu sei maledetta” mezzo secolo orsono (era il 1964) nel corso dello spettacolo messo in scena dal Nuovo Canzoniere Italiano per il Festival dei Due Mondi di Spoleto. [Michele Straniero], avendo sostituito nell’esecuzione di O Gorizia tu sei maledetta Sandra Mantovani, vittima di un abbassamento […]
Antiwar Songs Staff 2015-05-07 21:36:00
Balo migrante
[2007]
Scritta da Luigi Cinque, musicista e regista di origine siciliana, negli anni ’70 membro del Canzoniere del Lazio, e Domenico Ascione, napoletano, compositore e chitarrista, docente di chitarra presso il presso il Conservatorio di Roma “Santa Cecilia”.
Nel disco di Luigi Cinque intitolato “Passaggi”, con Lucilla Galeazzi.
Scritta da Luigi Cinque, musicista e regista di origine siciliana, negli anni ’70 membro del Canzoniere del Lazio, e Domenico Ascione, napoletano, compositore e chitarrista, docente di chitarra presso il presso il Conservatorio di Roma “Santa Cecilia”.
Nel disco di Luigi Cinque intitolato “Passaggi”, con Lucilla Galeazzi.
Giggino ‘o ricciulillo se chiammava
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 25/9/2014 - 15:32
Il trenino che parte e va
Canzone del dopoguerra raccolta a Cavriglia che risale al periodo delle grandi lotte nelle miniere. Veniva cantata per fare colletta dalle donne (le mogli dei minatori) che la mattina partivano in treno per scendere a San Giovanni Valdarno.
Togni è Giuseppe Togni, ministro dell'industria nel 1948.
Note tratte da Sopra i tetti di Firenze, omaggio a Caterina Bueno di Riccardo Tesi & Maurizio Geri. Nel disco omaggio la canzone è cantata da Lucilla Galeazzi.
Togni è Giuseppe Togni, ministro dell'industria nel 1948.
Note tratte da Sopra i tetti di Firenze, omaggio a Caterina Bueno di Riccardo Tesi & Maurizio Geri. Nel disco omaggio la canzone è cantata da Lucilla Galeazzi.
Ecco il trenino che parte e va
(continuer)
(continuer)
16/2/2013 - 21:46
Passerà
[1991]
Album “Cantata Profana” di Giovanna Marini e Quartetto Vocale
Voce e chitarra: Lucilla Galeazzi
Testo trovato su Il Deposito
Album “Cantata Profana” di Giovanna Marini e Quartetto Vocale
Voce e chitarra: Lucilla Galeazzi
Testo trovato su Il Deposito
Credevo d'esser nata immortale
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 27/7/2012 - 10:14
Italia bella mostrati gentile
[1896]
Tradizionale toscano (Casentino)
"Questi stornelli di emigrazione sono stati raccolti nel 1965, in Casentino, a Stia e al castello di Porciano dalla voce di Principio Micheli che li cantava da giovane quando andava a lavorare in Maremma, come stornelli della Leggera"
(Caterina Bueno)
Interpretata anche da Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Maurizio Geri con la partecipazione di Carlo Monni nel disco tributo a Caterina Bueno "Sopra i tetti di Firenze".
E l'Italia imbruttita si mostrò una stronza
di Riccardo Venturi
Italia bella mostrati gentile, che qui inseriamo nell'ambito del nuovo percorso Emigrazione: la guerra del lavoro, è senza dubbio uno dei più noti canti di emigrazione italiani, ed anche uno dei capolavori dell'intera arte popolare toscana. Composto negli ultimi anni del XIX secolo, quando anche in Toscana l'emigrazione di massa verso le Americhe era al massimo, è un... (continuer)
Tradizionale toscano (Casentino)
"Questi stornelli di emigrazione sono stati raccolti nel 1965, in Casentino, a Stia e al castello di Porciano dalla voce di Principio Micheli che li cantava da giovane quando andava a lavorare in Maremma, come stornelli della Leggera"
(Caterina Bueno)
Interpretata anche da Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Maurizio Geri con la partecipazione di Carlo Monni nel disco tributo a Caterina Bueno "Sopra i tetti di Firenze".
E l'Italia imbruttita si mostrò una stronza
di Riccardo Venturi
Italia bella mostrati gentile, che qui inseriamo nell'ambito del nuovo percorso Emigrazione: la guerra del lavoro, è senza dubbio uno dei più noti canti di emigrazione italiani, ed anche uno dei capolavori dell'intera arte popolare toscana. Composto negli ultimi anni del XIX secolo, quando anche in Toscana l'emigrazione di massa verso le Americhe era al massimo, è un... (continuer)
Italia bella, mostrati gentile
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envoyé par Riccardo Venturi 4/5/2007 - 19:18
O Gorizia, tu sei maledetta
anonyme
[ca. 1916]
La battaglia di Gorizia (9-10 agosto 1916) costò, secondo dati ufficiali, la vita a 1.759 ufficiali e 50.000 soldati circa, di parte italiana; di parte austriaca a 862 ufficiali e 40.000 soldati circa.
Fu uno dei più pazzeschi massacri di una guerra tutta pazzesca.
"O Gorizia tu sei maledetta" è una canzone nella guerra, che da sempre fa parte della tradizione anarchica e antimilitarista.
Si dice che chi veniva sorpreso a cantare questa canzone durante la guerra era accusato di disfattismo e poteva essere fucilato.
La versione originale venne raccolta da Cesare Bermani, a Novara, da un testimone che affermò di averla ascoltata dai fanti che conquistarono Gorizia il 10 agosto 1916.
“Le strofe di questo canto sono spesso inestricabilmente connesse con quelle di Addio padre e madre addio, che a volte ricorrono del resto già in fogli volanti del tempo della guerra italo-turca.... (continuer)
La battaglia di Gorizia (9-10 agosto 1916) costò, secondo dati ufficiali, la vita a 1.759 ufficiali e 50.000 soldati circa, di parte italiana; di parte austriaca a 862 ufficiali e 40.000 soldati circa.
Fu uno dei più pazzeschi massacri di una guerra tutta pazzesca.
"O Gorizia tu sei maledetta" è una canzone nella guerra, che da sempre fa parte della tradizione anarchica e antimilitarista.
Si dice che chi veniva sorpreso a cantare questa canzone durante la guerra era accusato di disfattismo e poteva essere fucilato.
La versione originale venne raccolta da Cesare Bermani, a Novara, da un testimone che affermò di averla ascoltata dai fanti che conquistarono Gorizia il 10 agosto 1916.
“Le strofe di questo canto sono spesso inestricabilmente connesse con quelle di Addio padre e madre addio, che a volte ricorrono del resto già in fogli volanti del tempo della guerra italo-turca.... (continuer)
La mattina del cinque d'agosto
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