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Auteur Ivan Della Mea

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Lauda Silvio Salvatorem

Lauda Silvio Salvatorem
[2000]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Ivan Della Mea
Con la collaborazione di: San Tommaso d'Aquino (1225-1274)
Musica / Music / Musique / Sävel: Lauda Sion Salvatorem
Album / Albumi: La Cantagranda



Correva il fatidico anno 2000, ventitré anni fa esatti, quando Ivan Della Mea, che sarebbe scomparso di lì a nove anni (14 giugno 2009), compose, sulla scorta dell’inno Lauda Sion Salvatorem -che San Tommaso d’Aquino scrisse, si dice, in estasi mistica- e che, da secoli oramai, è l’incipit della sequenza della solennità del Corpus Domini, questa autentica lode per Silvio B., vero Salvatore dei tempi moderni, il quale è scomparso stamani, 12 giugno 2023. Vi è in tutto questo qualcosa di autenticamente mistico e imperscrutabile; innanzitutto, va sottolineato che il Corpus Domini era esattamente ieri, domenica 11 giugno 2023: il Signore ha concesso quindi al suo unto e prediletto figlio... (continuer)
Scrivevo canzoncine
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 12/6/2023 - 11:36
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C'è l'ulivo e il sole

C'è l'ulivo e il sole
[1966]
Da / From "Mangia el carbon e tira l'ultim fiaa"
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Ivan Della Mea
Album / Albumi: Io so che un giorno

“Rividi mamma nel 1966, primi mesi di gennaio, ancora a Lucca, ancora in ospedale, ancora da lei inconosciuto. Cirrosi la diagnosi. Gisella ci raccontò che aveva fatto Natale a Torre dalla sorella Adele sposata Arrighi. Con occhi lustri di gioia ci disse di una mangiata di fritti misti 'che come li fa la moglie di mio nipote Duino non ce n'è.' La gioia negli occhi. La gioia nella voce. 'Conigliolo disossato e fritto in pastella, salvia e cuori di carciofo , finocchio prima lessato e poi fritto e sì che mi sono cavata la voglia, fritta la salvia, ma poi sono andata in congestione ed eccomi qui.' Aveva la morte negli occhi stanchi, nella pelle gialla e tirata fino alla trasparenza nel naso affilato con le narici... (continuer)
C’è l’ulivo e il sole,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/10/2022 - 20:47
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Lettera a Costante, o La pipa di Costante

Lettera a Costante, <i>o</i> La pipa di Costante
[1972]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Ivan Della Mea
Album / Albumi: Se qualcuno ti fa morto

A Ivan Della Mea piaceva scrivere lettere, come quella a Angela, la sua prima moglie; come si sa, ne venne fuori una delle più belle canzoni di amore operaio, e di amore ammazzato dal lavoro, che siano mai state scritte. Questa lettera, invece, Ivan la scrisse a un vecchio contadino del suo paese, di nome Costante. Ivan Della Mea era nato a Lucca, ma la sua famiglia veniva da uno di quei paesi toscani dal nome altisonante e fiabesco, Torrealta di Ponte del Giglio. Nella sua semplice e antica vita di contadino abbarbicato ai suoi ulivi, Costante si fumava il suo sigaro toscano, ma non buttando mai via i mozziconi; li sbriciolava per spiaccicarli dentro una vecchia pipa scalcinata, regalatagli da Ivan Della Mea, e fumarseli nei giorni di festa. La pipa,... (continuer)
Costante ha ottant'anni
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/10/2022 - 15:22
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Rosso un fiore

Rosso un fiore
[1997]
Testo e musica di Della Mea
Dall'album "Ho male all'orologio"
Mi hanno detto il comunismo
(continuer)
envoyé par Dq82 12/11/2021 - 12:31
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Resurrezione per rivoluzione

Resurrezione per rivoluzione
Testo inedito di Ivan Della Mea
Unreleased lyrics / Paroles inédites / Julkaisemattomat sanat: Ivan Della Mea
Musica e interpretazione: Davide Giromini
Music and performance / Musique et interprétation / Sävel ja tulkinta: Davide Giromini
Album / Albumi: Vento nero, 2019



Un inedito che Ivan Della Mea consegnò a Davide Giromini già alcuni anni fa; nel 2013 già lo interpretava assieme al chitarrista e cantautore Matteo Fiorino (si veda il video, registrato a Carrara nel gennaio di quell'anno). Ripreso spesso quest'anno, nel decennale della scomparsa di Ivan Della Mea; inserito, infine, nell'ultimo album di Davide Giromini, Vento nero, ancora in corso di stampa. Non essendovi per ora un testo disponibile in rete, né avendo ancora avuto la possibilità di consultarlo direttamente, inserisco per ora una problematica e incompleta trascrizione all'ascolto, incerta in alcuni punti. Spero di... (continuer)
Mi disse "Col denaro ed il potere
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 20/9/2019 - 21:06
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Bulat Šalvovič Okudžava / Булат Шалвович Окуджава: Последний троллейбус, или Полночный троллейбус

Bulat Šalvovič Okudžava / Булат Шалвович Окуджава: Последний троллейбус, <i>или</i> Полночный троллейбус
Poslednij trollejbus, ili Połnočnyj trollejbus
[1957]
Стихи и музыка / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Булат Шалвович Окуджава - Bulat Šalvovič Okudžava

Si dice che Ivan Della Mea, in una Milano sulla fine degli annicinquanta o sul principio dei sessanta, ventenne, senza un soldo e senza nemmeno una casa dove stare, pigliasse spesso la linea notturna dell'autobus, la circolare 90/91, e ci passasse tutta la notte a girare per stare al caldo e dormire. Lo racconta anche Alessio Lega nelle pagine del suo recentissimo libro sulla vita (anzi, sulle vite) di Ivan Della Mea, La nave dei folli, uscito quest'anno per la casa editrice Agenzia X. Poiché tout se tient, nel suo altrettanto recente album dedicato alle versioni italiane del grande Bulat Okudžava (con il quale il Lega ha antichissima consuetudine, se anche il ritornello della sua famosa Vigliacca!... (continuer)
Когда мне невмочь пересилить беду, [1]
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/9/2019 - 08:30
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Lauda per la Tav e per la Tac

Lauda per la Tav e per la Tac
[2005]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Ivan Della Mea
Musica / Music / Musique / Sävel: Davide Giromini
Inedito / Unreleased / Inédit / Julkaisematon

Un testo inedito di Ivan Della Mea, datato Milano, 6 dicembre 2005. Scritto durante la fase della lotta NO TAV di quattordici anni fa; alcuni dei nomi che vi compaiono sono oramai “datati”, altri non lo sono purtroppo affatto. Niente affatto datata è la situazione generale, pur con tutte le sue “evoluzioni”. Il testo è stato recitato ritmicamente da Davide Giromini su un background musicale da lui composto; ricordiamo che, da circa sei o sette mesi, dopo un'onoratissima carriera “Indie” come fisarmonicista, autore-compositore di canzoni e portatore di capigliature estreme, Davide “Darmo” Giromini è diventato un chitarrista. Il testo, consegnato recentemente a Davide Giromini da Clara, la moglie di Ivan, è stato presentato con la sua musica... (continuer)
Ogni giorno io lo vedrò
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/6/2019 - 10:52
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Nove Maggio

Nove Maggio
[1965]
Parole e musica di Ivan Della Mea
Nell’EP che si apre con “La mia vita ormai”, 1965
Accompagnamento di Gianni Zilioli e Paolo Ciarchi
Testo trovato su Il Deposito

Il 9 maggio del 1965 si tenne a Milano la commemorazione nazionale unitaria dei vent'anni della Resistenza...
E nei giorni della lotta
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/6/2018 - 14:39
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جيفارا مات

جيفارا مات
Gebārā māt
[1967]
Testo di Ahmed Fouad Negm
Interpretazione di Imam Mohammad Ahmad Eissa, o Sheikh Imam / إمام محمد أحمد عيسى

Il 9 ottobre sono 50 anni esatti dall'assassinio di Ernesto “Che” Guevara (La Higuera, Ñancahuazú, Bolivia). Abbastanza notoriamente, non sono mai stato troppo propenso ad inserire nel sito canzoni sul Che, e sì che ne esistono, letteralmente, a centinaia; probabilmente, uno dei motivi principali è che la riduzione del Che ad un' “icona pop”, o “rivoluzionaria”, non mi è mai andata molto a genio -e questo comunque la si voglia vedere sulla figura storica e sugli atti della sua vita. A volte, è pur, vero, ho fatto delle eccezioni, come per la bellissima e disperata Α ρε Σύντροφε e per altre; Hasta siempre di Carlos Puebla, la canción de las canciones sul Che, sì, certo, c'è pure lei sebbene tra gli “Extra” (dove rimarrà). Comunque sia, in un sito come questo, che... (continuer)
جيفارا مات
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 8/10/2017 - 13:08
Parcours: Che Guevara
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Sent on po' Gioan, te se ricordet

Sent on po' Gioan, te se ricordet
[1966]
Parole e musica di Ivan Della Mea
Nel disco “Io so che un giorno”, con Paolo Ciarchi (chitarra, basso ed effetti vocali), Gaspare de Lama (chitarra), Mario de Sanctis (organo hammond), Bruno Pianta (chitarra trattata), elementi sonori ideati da Paolo Ciarchi.

La prima di una serie di ballate in dialetto milanese scritte da Ivan Della Mea, e dedicate a Gianni Bosio (1923-1971), storico, animatore culturale, fondatore e direttore della rivista "Mondo operaio", fondatore e direttore delle edizioni "Avanti" poi del "Gallo", dei "Dischi del sole" e dell'Istituto Ernesto De Martino.

Questa prima rievoca le speranze del 1948, la prova elettorale, la sconfitta bruciante. (da Il Deposito)
Sent on po' Gioan, te se ricordet
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/6/2017 - 09:00
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Le maledizioni

Le maledizioni
"Canzone, forse" di Ivan Della Mea
(Febbraio-marzo 2000)
Inedita, ma pubblicata nel 2004
"Prima di dire", Edizioni Jaca Book / Alce Nero / Circolo il Grandevetro", Milano.

Questa Canzone, forse, così l'ha chiamata lui stesso, Ivan Della Mea l'ha scritta nel febbraio o marzo del 2000. Era qualificata come “inedita”, ma il realtà il testo fu pubblicato quattro anni dopo nel volume Prima di dire, Cantate dalla caduta del Muro di Berlino alla Seconda guerra del Golfo, edizioni Jaca Book. Canzone,forse, dunque. Era il famoso “Dumila”, come lo chiamo sempre. Stavano nascendo i Millennials, perché ora come ora una definizione a base d'idiotissimo inglese non la si nega nemmeno a dei diciassettenni che, loro malgrado, si ritrovano bersagli di vendite, di “mode”, di trends, di categorizzazione obbligata nei meccanismi del sistema di potere. Era il celebre “Dumila”, come continuerò a chiamarlo,... (continuer)
E maledico l'amore briaco
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 21/5/2017 - 20:39

Enduring Peace [20 marzo 2003]

Enduring Peace [20 marzo 2003]
Scritta da Ivan della Mea il 20 marzo 2003
a Sesto Fiorentino
Pubblicata su "L'Unità" del 23 marzo 2003
e poi nel volume "Prima di Dire - Dalla caduta del muro di Berlino alla Seconda guerra del Golfo"
(Edizioni Jaca Book - Circolo il Grandevetro, Milano 2004)

Si tratta in realtà di una poesia; ma chi può dire che una poesia di Ivan Della Mea non trovi una musica? Lui non gliela scrisse, ma non fa nulla.
La scrisse a Sesto Fiorentino, al De Martino, il 20 marzo 2003.
Il 20 marzo 2003, circa duecento anni fa, iniziarono i bombardamenti su Bagdad. Il capolavoro USA di cui i frutti si vedono ancor meglio oggi.
Il 20 marzo 2003 io stavo a Bruay-sur-l'Escaut, Dipartimento del Nord, Francia.
Il 20 marzo 2003 Lorenzo Masetti mise in rete questo sito.

La data apposta accanto al titolo non fa parte del titolo originale. Ce l'ho messa io. [RV]
Nessuno mi ha insegnato come si muore
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/5/2017 - 15:41
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Compagno ti conosco

Compagno ti conosco
[1975]
Testo e musica di Ivan Della Mea
Paroles et musique: Ivan della Mea
Album: Fiaba Grande (La nave dei folli)

All'interno di Fiaba grande (La nave dei folli), Compagno ti conosco, suddivisa in ben tredici parti distinte, rappresenta una sorta di “album nell'album”. Per le loro pertinenze specifiche, si era pensato di inserire nel sito solo due di queste parti, vale a dire Alcide Cervi e Se muere Allende; ma ciò avrebbe significato spezzare l'unitarietà del messaggio che reca. Ne è venuta fuori una “paginona alla gpt” che comunque, anche in altre sue parti, potrà risultare non lontana dalle tematiche di questo sito. A tutto questo ha contribuito senz'altro anche il fatto che nessuna parte di questa fondamentale composizione di Ivan Della Mea si trova(va) in rete. [RV]


Compagno ti conosco
di Teresio Zaninetti
Rabbia e poesia in Ivan Della Mea, II

Del ’75 è Fiaba grande (La nave... (continuer)
1. Chi può chiamare scienza (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/12/2014 - 14:14

Ballata per Oswald Lee

Ballata per Oswald Lee
[1963]
Omicron-Della Mea
Edizioni BELLA CIAO, Milano 1963

Quando il presidente Kennedy fu ammazzato a Dallas da Lee Harvey Oswald, il 22 novembre 1963, c'ero fisicamente ma non c'ero: avevo l'età di due mesi meno tre giorni. E quando Jacob Leon Rubenstein, detto Jack Ruby, ammazzò l'assassino di Kennedy nel caos di una stazione di polizia di Dallas, due giorni dopo, avevo due mesi meno un giorno. Sono solito dire di essere stato accolto al mondo prima dalla strage di Longarone, duemila morti, il 9 ottobre; e poi dall'assassinio di Kennedy. Benvenuto in questo mondo, Riccardino; avrai un grande avvenire dietro le spalle. E così, quei due avvenimenti storici me li porto talmente dietro da ricordarmeli quasi senza ricordo; in questa canzone “a caldo”, scritta dall'allora ventitreenne Ivan Della Mea, se ne parla, di uno di essi.

Se ne parla, appunto, a caldo e con delle imprecisioni forse... (continuer)
C'è luce e giorno e confusione nella notte,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/12/2014 - 10:16

Sandrino della Solvay

Sandrino della Solvay
[1969]
Testo di Pino Masi
Musica del Canzoniere Pisano
(o del proletariato?)
Dedicata a A.B.

Qualche tempo fa, in una pagina di questo sito, si ebbe un'interessante discussione sull'opportunità o meno di sparare ai padroni. C'è da dire che, in quel caso, si trattava di una cosa squisitamente teorica; non risulta infatti che l'autore della canzone in questione, Paolo Pietrangeli, abbia mai sparato a un padrone, nemmeno a quello d'un cane; in compenso i padroni hanno continuato imperterriti a ammazzare la classe operaja, con il gentilissimo aiuto, va detto, della classe operaja medesima. E così arriviamo ai giorni nostri, giorni di Marchionne e Renzi, giorni di Amaro 18, giorni di firme di accordi, di pomigliani, di camusse, di bonanni in anni pessimi, di mobilità, di tutto quel che si vuole e anche oltre.

Questa canzone qua, scritta con ottima probabilità da Pino Masi (il “Deposito”... (continuer)
Anche nei giorni degli anni '50
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 27/9/2014 - 00:31

Lavura cuntaden a la sbaraia

anonyme
Lavura cuntaden a la sbaraia
[fine 800]
Un canto di lavoro dei contadini romagnoli, cosiddetto “alla boara”.
Sulla melodia di “O canta la sighéla ‘n te rastèle” (“Canta la cicala sul rastrello”), raccolta nel forlivese da Alan Lomax e Diego Carpitella all’inizio degli anni 50.
Interpretato dal Gruppo padano di Piadena (poi Duo di Piadena di Delio Chittò e Amedeo Merli) con Ivan Della Mea
In “Avanti Popolo - Due secoli di canti popolari e di protesta civile – Se otto ore son troppo poche”, a cura dell’Istituto Ernesto de Martino, 1998.
Lavura cuntaden a la sbaraia
(continuer)
envoyé par Bernart 25/11/2013 - 09:13

La lettera di Chaim

Antiwar Songs Blog
La lettera di Chaim
Chaim, un ragazzo un ragazzo di 14 anni rinchiuso nel campo di sterminio di Pustków scrive una lettera ai genitori. Chaim lancia la lettera, scritta in yiddish, oltre il filo spinato del campo;  fortunosamente viene raccolta e conservata fino alla liberazione. Chaim fu ucciso nel 1944. La lettera viene raccolta nel volume “Lettere dei condannati […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-16 18:43:00
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Quand g'avevi sedes ann

Quand g'avevi sedes ann
‎[1974]‎
Dall’album “Ringhera”‎
Testo trovato su La canzon milanesa
Quand g'avevi sedes ann ‎
(continuer)
envoyé par Dead End 6/3/2013 - 11:04
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La canzon del Navili

La canzon del Navili
‎[1974]‎
Dall’album “Ringhera”‎
Testo trovato su La canzon milanesa



Quand s’eri giovin lavoravi chì
(continuer)
envoyé par Dead End 6/3/2013 - 10:54
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Carlos Puebla: Canción al Che, o Hasta siempre

Carlos Puebla: Canción al Che, <i>o</i> Hasta siempre
Composta da Carlos Puebla, 1965
Titolo originale: Canción al Che
Guajira
Conosciuta anche come Hasta siempre Comandante
Interpretata assieme a Los Tradicionales

Escrita por Carlos Puebla, 1965
Título original: Canción al Che
Guajira
Conocida también como Hasta siempre Comandante
Interpretada junto con Los Tradicionales

Composed by Carlos Puebla, 1965
Original title: Canción al Che ("Song to Che")
Guajira
Also known as Hasta siempre Comandante
Performed with Los Tradicionales

Composée par Carlos Puebla, 1965
Titre originel: Canción al Che, 1965
Guajira
Aussi connue sous le titre de Hasta siempre Comandante
Interprétée avec Los Tradicionales



La canzone nacque come una risposta alla lettera di addio a Cuba scritta da Che Guevara nel 1965. Il 3 ottobre di quello stesso anno, Fidel Castro rese pubblica una lettera priva di data scrittagli da Guevara diversi mesi prima, in... (continuer)
Aprendimos a quererte
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 + CCG/AWS Staff 11/10/2012 - 09:31
Parcours: Che Guevara
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Noi lo chiamiamo Vietnam

Noi lo chiamiamo Vietnam
‎[1966]‎
Versi del poeta Mario Socrate, poeta e scrittore romano scomparso lo scorso 27 marzo [2012] al’età di 92 ‎anni.‎

Musica di Fiorenzo Carpi
Singolo del 1966, poi anche nell’album collettivo “Compagno Vietnam”, edito nei primi anni 70 ‎sempre dalla Dischi del Sole. ‎
Testo trovato su Il Deposito‎
Sul lato B del 45 giri del 1966 c'era Illu Vietnam nostri compagni
Esecutori: Rudy Assuntino, Ivan Della Mea, Silvia Malagugini, Cati Mattea, Michele L. Straniero
Alla chitarra: Paolo Ciarchi, Umberto Napolitano

‎“Ho chiesto al generale Westmoreland che cosa gli servisse per far fronte a questa crescente ‎aggressione. Me lo ha detto. E noi soddisferemo le sue richieste. Non possiamo essere sconfitti con ‎la forza delle armi. Rimarremo in Vietnam.” (28 luglio 1965. Il presidente americano Lindon ‎Johnson anuncia l’escalation militare nel sud est asiatico)‎

‎ “[…] Anche Mario Socrate,... (continuer)
Mentre fai la tua scalata,‎
(continuer)
envoyé par Dead End 17/9/2012 - 11:27
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La vaccata

La vaccata
[2000]
Testo di Ivan Della Mea
Musica di Paolo Ciarchi
Interpretazione e chitarra di Paolo Ciarchi
Album: La Cantagranda


Una vacca chiede asilo politico e ospitalità ai compagni asini
di Rosa Luxemburg

Salve compagni. Sono Rosa. Rosa Luxemburg. A lungo sono stata la vacca di Ivan Della Mea che, bontà sua, mi teneva in casa sua, a Milano, in via Montemartini, quella di Sudadio Giudabestia. Come vede, scrisse pure una canzoncina su di me; oddio, talmente una vaccata -come dice del resto il titolo- che pensò bene, nell'album della Cantagranda, di farla sonare e cantare a quel pazzo furioso di Paolo Ciarchi; nella canzone, peraltro, prefigurava la mia macellazione. Il problema è che, povero Ivan, se n'è andato prima lui; e io mi sono ritrovata sola e senza meta. E dove lo trovo un altro come Ivan, che mi tiene in casa? Gli operai della fabbrica? Finché mi ci portava lui, tutto a posto;... (continuer)
Peeeeeellegrin che vien da Roma,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/6/2012 - 11:50
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La classe morta

La classe morta
[1997]
Omicron/Della Mea
Album: Ho male all'orologio


La classe rinasce

Su quello che sarebbe stato il finire della sua vita, ma non lo si sapeva, Ivan Della Mea, nel 1997 e nel 2000, pubblicò due album che nessuno potrà mai definire dei « testamenti ». Non era certo tipo da « testamenti », Ivan, sebbene non pochi sommi poeti in musica (si pensi solo a Brassens e De André) abbiano indulto a questa categoria che debbono in gran parte a nonno François Villon. Nel primo dei due album, però, sarebbe sbagliato dire che non si avvertano delle ombre pesanti; e sono ombre di un uomo che sapeva di essere malato. Un album che si chiama Ho male all'orologio, e dove la canzone omonima, quella che questo sito volle scegliere per ricordarlo il giorno dopo morto, il 14 giugno 2009, è una sorta di colloquio col proprio medico. A pensarci bene, proprio quella canzone, se si volesse, potrebbe funzionare... (continuer)
Tutti gli anni
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/6/2012 - 09:09
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Scarpe rotte

Scarpe rotte
[1972]
Testo e musica di Ivan Della Mea
Lyrics and music by Ivan Della Mea
Paroles et musique: Ivan Della Mea
Album: La Balorda
Edizioni del Gallo, Milano 1972



Caro Ivan, ieri ti ho rivisto. E proprio nella tua città natale, la straordinariamente bella, democristiana, fascista Lucca. La famosa "isola bianca", o isola nera, nella Toscana rossa. Dicono, sai, che alle prossime elezioni, fra una settimana, anche Lucca potrebbe diventare di un altro colore; da non crederci, quasi. Ero assieme a qualche amico musicista e cantore, a Darmo Lestremo (o Redelnoir che dir si voglia), a Claudio Cormio e a un giovane candidato di Rifondazione Comunista che s'è lanciato in una serata esagerata imbriacandosi, alla fine, come un tegolo. Ti ho rivisto, sí, in delle immagini. In una bizzarra libreria tenuta da un walser di lontanissime valli alloglotte, delle valli del Bärulussä, il "più bel prato... (continuer)
O compagno se tu mi chiedi
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/4/2012 - 20:11
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Basta y hasta

Basta y hasta
[1997]
Testo e musica di Della Mea
Dall'album "Ho male all'orologio"

di Ivan Della Mea, scritta appositamente per Alberto Cesa a cui diceva sempre "vorrei avere la tua voce..."
Finché in piazza c'è un operaio,
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 9/1/2012 - 20:27
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Mangia el carbon e tira l'ultim fiaa

Mangia el carbon e tira l'ultim fiaa
[1966]
Edizioni del Gallo, Milano 1966
Album: Io so che un giorno (I Dischi del Sole, DS122/124)

L'ultima ballata della serie di "Gioan" (Gianni Bosio). Fa riferimento al disastro della miniera di Marcinelle, nel 1956. - Il Deposito


Canzoni correlate:
8 Agosto '56 - Marcinelle dei Kalàscima
Marcinelle
Marcinelle dei Terra e anima
Marcinelle dei Servi disobbedienti
La ragazza e la miniera di Francesco De Gregori
Mangia el carbon e tira l'ultim fiaa di Ivan Della Mea
Lu trenu di lu suli di Otello Profazio
Sont in vial Monza, visin a l'ABC
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 13/5/2011 - 11:15
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Domani amore andremo

Domani amore andremo
[Dicembre 1969]
Testo e musica di Ivan della Mea
Paroles et musique: Ivan della Mea
Lyrics and Music: Ivan della Mea
Album: Il rosso è diventato giallo


In questo sito mettiamo sempre le date delle canzoni, perché sono importanti. Dicembre 1969: non sappiamo se questa canzone sia stata scritta prima o dopo il 12 di quel mese, ma la "passeggiata di innamorati" di Ivan della Mea racconta di un paese in movimento feroce; ed è tra le più belle cose che Ivan abbia scritto, con quel suo "crescendo" incalzante e urlante. Una passeggiata senza alcun rifugio nel personale, ma inserita nel contesto urbano di ogni giorno, nei suoi accadimenti, nelle sue lotte; e con sferzante sarcasmo verso chi, allora come ora, ciancia di queste cose dai suoi piedistalli, senza sapere neppure che cosa sia la gente, o il "popolo", che intenderebbe rappresentare. Un paese che si muoveva, e talmente troppo che andava... (continuer)
Domani tornerò
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 1/1/2011 - 14:34
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Lettera ad Angela

Lettera ad Angela
[1972]
Omicron-Della Mea
Ivan della Mea: Voce e chitarra
Paolo Ciarchi, Diego de Palma: Chitarre
Album: Se qualcuno ti fa morto
A Daniela -k.d.- [RV]


"Angela è mia moglie. Si cerca di fare a metà. Per tante ragioni, siamo abbastanza soli e isolati, cani sciolti. Abbiamo una figlia e cerchiamo di non insegnarle a gridare 'viva Mao' o a salutare a pugno chiuso o a dire 'lotta dura senza paura'. Cerchiamo anche di essere abbastanza compagni per vedere insieme, tutti e tre, se ci riesce di vivere un po' meglio e un po' più liberi: da adesso e non da domani." (Ivan della Mea, 1972)

Angela Della Mea, l'ho conosciuta di persona. E non ho da dire altro, a parte...a parte un inchino e un "cazzo quanto mi manca Ivan". [RV]
Lé la me dà un basin e la va in lètt
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 14/11/2010 - 17:21
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Ivan della Mea: Nostro amor la crescerà

Ivan della Mea: Nostro amor la crescerà
[1966]
Parole e musica di Ivan Della Mea
Paroles et musique: Ivan della Mea
Album: Il rosso è diventato giallo

Elementari norme di privacy ci impediscono di dichiarare apertamente a chi sia dedicata questa canzone: saranno casomai i diretti interessati a dirlo, se vorranno. Contiamo però sul fatto che lo capiranno al volo, stante una certa notizia (accompagnata con una foto deliziosamente "pancionata") che ci hanno mandato nei giorni scorsi. Per l'intanto, l'intero staff delle CCG/AWS vuol sottolineare la cosa con questa vecchia canzone di Ivan della Mea, uno che aveva fatto davvero sue le parole di un famoso medico argentino a proposito del lottare senza perdere la tenerezza. Non a caso questa canzone è contenuta in uno dei principali album politici di Ivan, giusto a ridosso del precedente dove c'era O cara moglie per intendersi. Insomma, una dedica e un augurio davvero di cuore da parte di tutte e di tutti, in e da questo sito che si avvia a diventare... multigenerazionale! [CCG/AWS Staff]
Il silenzio conta un anno
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 3/10/2010 - 12:18
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Resistenza e Libertà

Resistenza e Libertà
[2007]
Testo e musica di Ivan Della Mea
(sulla musica di Nostro amor la crescerà)


Il testo di una delle ultime canzoni scritte da Ivan e dedicate alla Resistenza che, quando era ancora inedita, suonò al festival Fino al Cuore della Rivolta, nel 2007. Quando il 3 agosto 2009 abbiamo dedicato un concerto alla memoria di Ivan Della Mea, abbiamo pensato che nessun titolo poteva meglio rappresentare di Resistenza e Libertà il senso di un'amicizia e di un ideale a cui dedicare una intera vita. Ivan è un maestro, un amico, un compagno vero che ci manca e mancherà enormemente. [AdR, dall'opuscolo offerto in occasione di Fino al Cuore della Rivolta, 25 aprile 2010].
Nel mio tempo, nei miei anni
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 4/5/2010 - 02:14
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O cara moglie

O cara moglie
Version française – MA CHÈRE FEMME – Marco Valdo M.I. – 2010
Chanson italienne – O Cara Moglie – Ivan della Mea – 1965

La plus fameuse chanson d' Ivan della Mea ...
… D'époque, cette chanson n'en a pas. C'est une chanson d'aujourd'hui, si on entend encore lutter et lutter pour vivre. Simplement vivre. Une lutte dure sans peur. Ce sont des paroles que l'on ne met pas en pension, jamais, celles-là. [R.V.]
MA CHÈRE FEMME
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envoyé par Marco Valdo M.I. 10/4/2010 - 22:47
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Fiaba grande

Fiaba grande
Chanson italienne – Grande Fiaba – Ivan Della Mea – 1975

Tu sais Lucien, il y a traducteur et traducteur, traduction et traduction... La traduction peut être, selon comment on la regarde ou on la fait, un compte-rendu, une adaptation, une version, un devoir, une obligation, un travail stipendié, un loisir, un artisanat, un art, une œuvre, une nécessité poétique, une manie... Et va-t-en savoir quoi d'autre encore et ce qu'est celle que je fais ici... Je dirais volontiers qu'elle relève du plaisir de faire et de la nécessité vitale – vue du côté de l'opérateur que je suis. C'est une manière d'explorer le monde de la chanson, c'est une manière de rencontrer les auteurs, les poètes d'autres cultures : ici, Ivan Della Mea – à propos de champs et de fleurs. C'est aussi une manière de manier sa propre langue, la mienne, celle qui me fait vivre et penser et là, Descartes, contre tout, a raison... (continuer)
GRANDE FABLE
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envoyé par Marco Valdo M.I. 4/3/2010 - 14:51
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Tu lo sai compagno a Marzabotto

Tu lo sai compagno a Marzabotto
Chanson italienne – Tu lo sai compagno a Marzabotto – Ivan Della Mea – 1966

Marzabotto, Lucien l'âne mon ami, fut un massacre épouvantable que les fascistes et les nazis , qui sont ce qu'il y a de pire parmi les humains – car la vérité me commande de les situer à l'intérieur de l'espèce humaine, perpétrèrent en 1944 dans les Appennins. Pour faire court, je te lis ce que dit une note d'information à ce sujet :
« Le massacre de Marzabotto est un massacre perpétré entre le 29 septembre et le 5 octobre 1944, par les Waffen-SS de la 16e Panzergrenadierdivision SS Reichsführer-SS menée par le commandant Walter Reder en Émilie-Romagne près de Bologne. C'est au-dessus de la plaine sur les contreforts des Apennins, dans les bourgs de Marzabotto, Monzuno et de Grizzana Morandi que se déroula le massacre. On compta 955 morts ; c'est le massacre de civils le plus meurtrier perpétré par les Nazis... (continuer)
MARZABOTTO
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envoyé par Marco Valdo M.I. 3/3/2010 - 16:54
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La Cantagranda

La Cantagranda
Chanson italienne – La Cantagranda – Ivan Della Mea – 2000

L'insertion de « Grandchant » dans les CCG est due essentiellement à deux strophes au caractère clairement antimilitariste (et, dans une moindre mesure, aussi à la présence dans cette très longue chanson – dix neuf minutes et trois secondes – d'une allusion à la mort de Giuseppe Pinelli (Ces strophes sont en gras). Pour le reste, à propos de ces très vaste chanson (dont le texte est ins&éré pour la première fois sur le net) je reprends un article publié le 22 juillet 2005.

Ivan Della Mea est des mêmes années que Guccini et que De André. Lui aussi de 1940, année de guerre; il est né un seize octobre, curieusement le même jour que ma mère (qui il y a quelques jours, l'a écouté pour la première fois de sa vie...) On me dit qu'il n'est pas très bien et qu'il n'a pas seulement mal à sa tocante; il serait cependant trop facile d'accrocher... (continuer)
GRANDCHANT
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envoyé par Marco Valdo M.I. 20/2/2010 - 16:40
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Caporetto '17

Caporetto '17
Chanson italienne – Caporetto '17 – Ivan Della Mea – 1973

Juste deux petites remarques : la première concerne le mot : « Hostie » (in italiano : ostia) qui dans un usage ancien – dans les deux langues – signifie : victime sacrificielle – j'ai préféré garder le mot tel quel (et non victime); la seconde, c'est de renvoyer pour le commentaire à Judith à Caporetto.

Ce Badoglio quand même..., dit Lucien l'âne en raclant le sol de colère rentrée. C'est un peu le Pétain italien... La vieille baderne qui avait conquis sa « gloire » sur la peau des autres, qui ordonna mille massacres, s'en courut dès qu'il le put, servit sous le régime et qu'on rappela en sauveur de la nation.... Le Saint Pierre de la chanson a bien raison... et Tonio encore plus, mieux vaut encore s'en aller au diable.... que fréquenter ces gens-là.

Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
CAPORETTO 1917
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envoyé par Marco Valdo M.I. 17/2/2010 - 21:46

Il compagno G

Il compagno G
« Fin octobre 1962. Dissoute une manifestation syndicale en soutien à Cuba. Soudain, une charge de la « celere » (police anti-manifestations), le bataillon Padova, et une jeep renversa un jeune étudiant communiste appelé Giovanni Ardizzone... »

...

Le camarade G.... Figure-toi, mon ami Lucien l'âne aux poils si drus, que cette lettre solitaire, ce G, tout seul, là devant les yeux de tous, me rappelle quelque chose, une histoire de résistance, elle aussi. Elle se passait dans la future capitale de l'Europe, à Bruxelles, au début des années quarante. Un groupe de jeunes universitaires – de l'Université Libre de Bruxelles, la bien nommée en l'occurrence, mit sur pied un groupe de résistance armée, qui se spécialisa – si ma mémoire est bonne – dans le sabotage. Comme tu le sais, le sabotage est souvent le fait ou la spécialité des ingénieurs et comme on dit, c'est de bonne guerre. Ce groupe... (continuer)
LE CAMARADE G.
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envoyé par Marco Valdo M.I. 2/11/2009 - 18:48
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Questa è una storia

Questa è una storia
Chanson italienne – Questa è una storia – Ivan Della Mea – 1965

L'histoire d'une vie. Une histoire qui commence à partir de la guerre. Avec un final inattendu, d'espérance, très beau. « Pas une histoire de livre, une histoire vraiment vraie. » Nous ne lasserons pas de répéter que nous considérons Ivan Della Mea comme un des plus grands poètes en musique de la chanson d'auteur italienne; et encore à présent on peut aller l'écouter, dans des lieux improbables, gratter sa guitare et chanter ses chansons. (30/04/2006)

On peut, en effet, toujours l'entendre dans des lieux impossibles jouer de la guitare et chanter ses chansons... et très exactement, ici et dans le cœur des gens.

Ajoute Marco Valdo M.I.
UNE HISTOIRE
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envoyé par Marco Valdo M.I. 31/10/2009 - 22:08

Ciò che voi non dite

Ciò che voi non dite
Version française – CE QUE VOUS NE DITES PAS – Marco Valdo M.I. – 2009
Chanson italienne – Ciò che voi non dite – Ivan Della Mea – 1967
CE QUE VOUS NE DITES PAS
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envoyé par Marco Valdo M.I. 27/10/2009 - 23:26
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Da tempo è finita la prima grande guerra

Da tempo è finita la prima grande guerra
LA GRANDE GUERRE EST FINIE DEPUIS LONGTEMPS
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envoyé par Marco Valdo M.I. 27/10/2009 - 18:52
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Ringhera

Ringhera
Addio Ivan, non ti dimenticherò e spero che insieme a Franco, da lassù, ci indicherete la strada con "l'internazionale"
nazareno 19/6/2009 - 20:35
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Io so che un giorno

Io so che un giorno
Per Ivan Della Mea
di Alessandro PORTELLI
da "Il Manifesto" 16.6.09

Quando morì Gianni Bosio, suo amico, interlocutore,maestro, Ivan Della Mea gli dedicò una delle sua canzoni più belle: “Se qualcuno ti fa morto.” Se qualcuno ti fa morto, diceva, un motivo c'è: ti commemorano, ti fanno elogi e monumenti di parole, ma se ti fanno morto è perché non credono più alle ragioni della tua vita. Basterebbe una canzone come questa per complicare quell'etichetta di “cantante di protesta” che Ivan Della Mea si portava appresso fin dagli anni '50 – come se avesse da dire solo cose contro cui lottare, e non anche moltissime cose per cui vivere. Ivan ha cantato, scritto, parlato la politica e le lotte, ma soprattutto i sentimenti, i rapporti che a quelle lotte davano, e se non vogliamo farlo morto, daranno ancora un senso.
Nato in Toscana, cresciuto a Bergamo, cantava in milanese le sue canzoni rivolte... (continuer)
17/6/2009 - 14:05
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Ci si rivedrà

Ci si rivedrà
Au moment où Riccardo Venturi insérait cette chanson sur le site des CCG, le 6 février 2006, Ivan Della Mea vivait encore.
Au moment où Marco Valdo M.I. la traduit en langue française, Ivan Della Mea n'est plus là : la mort l'a rattrapé et l'a emmené en d'autres lieux.

« On se reverra » : l'injonction s'adressait à des prisonniers politiques : Adriano Sofri, Ovidio Bompressi et Giorgio Pietrostefani.

Il faut comprendre les mots. Prisonniers politiques en Italie...

L'Italie est un des pays qui collectionne le plus grand nombre de prisonniers politiques « en temps de paix ». C'est une sorte de coutume locale qui classe évidemment cette nation au ban des pays qui se réclament d'une certaine (et relative) liberté garantie à leurs résidents.

On pourrait épiloguer sur ce point et fournir de très nombreuses informations...

Mais aujourd'hui, « On se reverra » dit tout autre chose... Il dit... (continuer)
ON SE REVERRA
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envoyé par Marco Valdo M.I. 16/6/2009 - 22:04




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