Don Chisciotte
Questa poesia di Rodari fu recitata da Pierluigi Ontanetti - in vita del quale oggi Richard Gwenndour/Riccardo Venturi ha composto un Gwerz - nel 2006, in occasione del suo annuncio di dimissioni dal Consiglio comunale di Firenze, a causa della malattia che l'aveva colpito qualche anno prima.
B.B. 21/2/2017 - 22:19
Gwerz Gigi Ontanetti
[21 febbraio 2017]
[21 e viz-C'hwevrer 2017]
Avevo pensato di ricordare, qua dentro, Pierluigi Ontanetti con un breve scritto, ché le cose lunghe e pallose non gli piacevano per niente. Era un uomo d'azione, Gigi; l'ultima volta che l'ho visto, quasi alla fine, era a manifestare davanti al Comune di Bagno a Ripoli in una giornata torrida d'inizio agosto, l'anno scorso, in una mattina da tregenda cominciata all'alba con il paventato sgombero del libero podere di Mondeggi, e proseguita con il vero sgombero manu militari dello squat di via Toselli. Gigi era arrivato non so come, con la bombola dell'ossigeno attaccata; non ce la faceva quasi più a respirare, ma era lì. Mi disse che lo stavano per mettere in un “moritoio”, parole sue, ovvero in una residenza per malati terminali. Della sua vita e di quel che aveva fatto conoscevo delle cose a macchia di leopardo, delle sue cose non si “beava”.... (continuer)
[21 e viz-C'hwevrer 2017]
Avevo pensato di ricordare, qua dentro, Pierluigi Ontanetti con un breve scritto, ché le cose lunghe e pallose non gli piacevano per niente. Era un uomo d'azione, Gigi; l'ultima volta che l'ho visto, quasi alla fine, era a manifestare davanti al Comune di Bagno a Ripoli in una giornata torrida d'inizio agosto, l'anno scorso, in una mattina da tregenda cominciata all'alba con il paventato sgombero del libero podere di Mondeggi, e proseguita con il vero sgombero manu militari dello squat di via Toselli. Gigi era arrivato non so come, con la bombola dell'ossigeno attaccata; non ce la faceva quasi più a respirare, ma era lì. Mi disse che lo stavano per mettere in un “moritoio”, parole sue, ovvero in una residenza per malati terminali. Della sua vita e di quel che aveva fatto conoscevo delle cose a macchia di leopardo, delle sue cose non si “beava”.... (continuer)
Ur werz nevez evitañ, ur werz a zo savet
(continuer)
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 21/2/2017 - 22:04
Più forte della Morte è l’Amore
Intervista esclusiva a un protagonista: Pierluigi Ontanetti
da "Il Resto del Carlino" del 12/01/99
"Aiuti umanitari e caschi blu: il grande affare della guerra"
SARAJEVO - Chi ha ucciso Gabriele Moreno Locatelli e perche'? Aveva 34 anni, era disarmato, attraversava in pace e per la pace il ponte simbolo di Sarajevo, citta` martire di questo secolo di sangue e tragedie. Sul ponte Vrbanja insieme a Moreno erano saliti altri quattro italiani. Sulle due sponde del fiume Miliacka, divise dalla guerra, i fucili erano puntati. Sopra il ponte camminava la speranza, coi passi lenti e misurati di un gesto politico non violento, cosi` mite ma cosi` dirompente in una citta` divorata dalla guerra. Chi e perche' ha ordinato quella spietata esecuzione? Dopo oltre cinque anni da quella tragica domenica 3 ottobre 1993 la giustizia italiana dovra` porsi ufficialmente queste domande. Il ministro della... (continuer)
da "Il Resto del Carlino" del 12/01/99
"Aiuti umanitari e caschi blu: il grande affare della guerra"
SARAJEVO - Chi ha ucciso Gabriele Moreno Locatelli e perche'? Aveva 34 anni, era disarmato, attraversava in pace e per la pace il ponte simbolo di Sarajevo, citta` martire di questo secolo di sangue e tragedie. Sul ponte Vrbanja insieme a Moreno erano saliti altri quattro italiani. Sulle due sponde del fiume Miliacka, divise dalla guerra, i fucili erano puntati. Sopra il ponte camminava la speranza, coi passi lenti e misurati di un gesto politico non violento, cosi` mite ma cosi` dirompente in una citta` divorata dalla guerra. Chi e perche' ha ordinato quella spietata esecuzione? Dopo oltre cinque anni da quella tragica domenica 3 ottobre 1993 la giustizia italiana dovra` porsi ufficialmente queste domande. Il ministro della... (continuer)
22/1/2016 - 00:21
Lipe cvatu
[1986]
Testo di Goran Bregović
Testo di Goran Bregović
I Bijelo Dugme ("Bottone bianco"), fondati da Goran Bregović, sono stati probabilmente la rock band più celebre della Jugoslavia unita. Si sciolsero nel 1989, poco tempo prima della dissoluzione della Jugoslavia. Questa loro canzone non è propriamente una canzone contro la guerra, e contro quella stupida guerra in particolare (che non era ancora iniziata, ma di cui già si vedevano i prodromi); ma è una canzone di fine. Nella pagina dedicata a Admira e Boško, i due innamorati (lui serbo, lei musulmana) uccisi assieme nel maggio 1993 mentre tentavano di fuggire, sotto il ponte di Vrbanja a Sarajevo, questa canzone è loro associata e dedicata. Sullo stesso ponte, vorrei ricordarlo, fu ucciso un volontario italiano di "Beati i costruttori di pace", durante una manifestazione contro la guerra; assieme a lui, che lo vide morire, c'era Pierluigi Ontanetti.
Ljeto ide, kako si mi ti
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 31/1/2007 - 14:59
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90
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A song by Pierluigi Ontanetti
Ricorda l'impegno per la pace e la solidarietà internazionale dell'Agesci e di coloro che sono stati a Sarajevo e nei Balcani (da questa pagina)
A song about the commitment for peace and international solidarity of the Italian Scout Association AGESCI, and of all those who operated in Sarajevo and in the Balkans during the Yugoslavian wars. From this page).
Sull'azione a Sarajevo dei Beati Costruttori di Pace e la morte di Gabriele Locatelli, vedere anche Più forte della Morte è l’Amore
E Dio si è fatto pomodoro
di Pierluigi Ontanetti
Anche a Sarajevo stava arrivando l’autunno del 1993.
Prima di prendere il treno che da Padova mi avrebbe portato ad Ancona, mi fermai in un negozietto di frutta e verdura e comprai tre pomodori non troppo maturi.
Mentre ero sull’aereo dell’ONU che da Falconara faceva il ponte con la gente... (continuer)