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Auteur Modena City Ramblers

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Ghetto

Ghetto
[2002]
Testo e musica dei Modena City Ramblers
Lyrics and music by Modena City Ramblers
Album: "Radio Rebelde"

Trovo che il messaggio di questa canzone sia bellissimo...un invito per le persone meno fortunate a non rassegnarsi e a lottare per diventare migliori anche nelle peggiori delle circostanze, inoltre un invito a tutti noi a non voltare le spalle e a tendere una mano per aiutare queste persone.
Un messaggio di speranza per gli oppressi di tutto il mondo, per gli indiani di Rigoberta Menchù morti nel genocidio a Guatemala; per le vittime di guerra assistite da Gino Strada ed Emergency; per i messicani di Paco Taibo II; per i bambini della Gare du Nord salvati dalla strada da Miloud; per i profughi di Sabra e Chatila; per i disperati del ghetto nero di Trenchtown; per il popolo saharawi di Smara ed El Ayoun, città del Sahara Occidentale occupate dal Marocco; per le vittime dei... (continuer)
Scava un po' d'amore nel ghetto
(continuer)
envoyé par Marcia Rosati 29/10/2007 - 19:35
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Celtica Patchanka

Celtica Patchanka
1999
Fuori Campo

Il termine "patchanka" è stato coniato dai francesi Mano Negra e significa "confusione", "caos creativo", "sovrapposizioni di stili". Per i Ramblers la "patchanka" non poteva che essere celtica.
Nel "frullatore" musicale le esperienze dei nostri attraverso l'Irlanda, il Sudamerica e l'Italia...
Il "campionamento" musicale del riff è tratto da "The castle", un reel tradizionale irlandese, J. Murray- J. Murphy - P. Horan inserito nell'album "Music at Molloy's".

La Grande Famiglia


Dalla brughiera scende una musica
(continuer)
envoyé par Marcia Rosati 27/10/2007 - 10:30
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La banda del sogno interrotto

La banda del sogno interrotto
1996
La grande famiglia

Dedicata a dei ragazzi di Palermo, conosciuti alla festa di Cuore nel '93, che malgrado le avversità continuano a lottare...

Chi è Ottavio Navarra?

"Campionamenti" musicali: intro: tarantelle in stile tradizionale composte da I Sinti.


A Palermo nel cuore del centro
(continuer)
envoyé par Marcia Rosati 27/10/2007 - 10:20
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!Viva la Vida, Muera la Muerte!

!Viva la Vida, Muera la Muerte!
[2004]
Album: "Viva la Vida, Muera la Muerte!"

"...Solo mettendosi in gioco per migliorare un poco la vita si riuscirà a “sconfiggere” la morte". Viva la vida, muera la muerte! è la frase con cui i rappresentanti delle comunità zapatiste del Chiapas chiudono i loro discorsi di benvenuto agli ospiti che considerano loro amici.

da La Grande Famiglia

Questo è il tuo tempo, non lo lasciare
(continuer)
envoyé par Silva 19/10/2007 - 14:55
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Ciuri di campo

Ciuri di campo
Testo da una poesia di Peppino Impastato.
Musicata ed interpretata da Carmen Consoli e i Lautari


La lotta continua del "fiore di campo"
di Angelo Mastrandrea
da "Alias", supplemento a "Il Manifesto" del 10 maggio 2008

Non c'è forse un altro attivista, sindacalista, magistrato o leader politico assassinato dalla mafia che abbia ispirato così tanta produzione letteraria, cinematografica e musicale. Probabilmente perché per tanto, troppo tempo la verità sull'uccisione di Peppino Impastato è stata ribaltata, sicuramente per merito dei suoi compagni che hanno tenuto duro per 25 anni, finché da un'aula di tribunale non è arrivato il verdetto definitivo: a far uccidere il giovane attivista di Lotta Continua e DP era stato l'ex capo di Cosa Nostra Tano Badalamenti.
A dare notorietà al caso è stato più di tutti il film di Marco Tullio Giordana I cento passi, il cui titolo riprendeva una felice... (continuer)
Ciuri di campo chi nasci
(continuer)
envoyé par Maria cristina 10/9/2007 - 18:09
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Newroz

Newroz
da "Radio Rebelde"

Testo di Dino Frisullo
Il testo è ripreso da FuoriRegistro

È il canto del popolo Curdo per il Capodanno, che coincide con il primo giorno di primavera: una festa per un popolo distrutto e perseguitato nella sua stessa terra. Il testo è di Dino Frisullo, presidente dell’Associazione Azad, che si occupa di dare voce ai Curdi in tutto il mondo. Arrangiato ed eseguito in classico stile MCR, si avvale dei fiati di Daniele Sepe.

(da La Grande Famiglia)

6 giugno 2003
Questa notte ci ha lasciato Dino.

È morto a Perugia assistito dai suoi familiari fino all'ultimo istante. È stato per tutti e tutte noi un esempio, una persona che non ha mai smesso un attimo di aiutare i piu' bisognosi, i migranti, i rifugiati politici e tutti coloro a cui i piu' elementari diritti sono negati, come hanno dimostrato le sue appassionate battaglie per il popolo curdo e per quello palestinese.

Ci... (continuer)
Danza nel sole, danza nel vento
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/7/2007 - 14:55
Parcours: Du Kurdistan
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Frizullo

Frizullo
Scritta da Alessio il 17/07/06.
Written by Alessio on 07/17, 2006
Si veda anche Newroz, scritta da Dino Frisullo per i Modena City Ramblers.

Il testo di questa canzone giaceva da giorni, incompleto, in approvazione; reperito da Adriana, al posto del titolo c'era un "Non approvare, incompleta" di servizio. Stasera m'è capitato di nominare Dino Frisullo in una mail su "Fabrizio"; dopo dieci minuti m'è squillato il telefono. Era Alessio Lega. Non vi starò a dire quel che ci siamo raccontati; era un bel po' che non si faceva una chiacchierata. Forse ne verrà fuori anche qualcosa che ha a che fare con certe reti invisibili. Ma quel che più conta è che ne è venuto fuori il testo completo e la registrazione di questa canzone dedicata a una persona che si ama. Che si ama e basta. Questo, e non altro, è possibile dire.[RV]


Uno scalatore mite e ostinato
Ciao Frisullo, di Loris Campetti
Dal Manifesto... (continuer)
Frizullo
(continuer)
envoyé par Adriana, Alessio e Riccardo 30/6/2007 - 19:26
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There Is Power In A Union

There Is Power In A Union
(1988)
Sulla musica di Battle Cry of Freedom
Ispirata alla omonima canzone di Joe Hill

L'ho sentita per la prima volta ieri, al concerto del primo maggio, cantata dai Modena City Ramblers.
Mi sembra quasi un'Internazionale moderna, ma soprattutto il verso "War has always been the bosses' way, sir", mi sembra quantomai attuale, però non saprei se tradurre "bosses" come plurale di "boss" o di "bossy", ma forse è spesso la stessa cosa!
There is power in a factory, power in the land
(continuer)
envoyé par matteo88 2/5/2007 - 16:55
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Macondo Express

Macondo Express
Dall'album Terra e libertà (1997)

"fucili muti amigos"

contiene anche alcune battute di "Silver spear", tradizionale irlandese.


Macondo Express - Il ritorno di Paddy Garcia - Il ballo di Aureliano - Remedios la bella - Radio Tindouf - Marcia balcanica - Danza infernale - Qualche splendido giorno - Transamerika - Lettera dal fronte - L'ultima mano - Cuore blindato - Don Chisciotte - Cent'anni di solitudine - L'amore ai tempi del caos
Il treno corre forte si divora la foresta
(continuer)
envoyé par matteo88 21/4/2007 - 14:34
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L'ultimo viaggio

L'ultimo viaggio
[2006]
Da/From: "Il grande niente"

Betty Vezzani, freschissima nuova voce femminile dei Modena City Ramblers canta in "L'ultimo viaggio", una canzone in chiave klezmer, basata sull'assurda storia di una donna ebrea, Carolina Lombroso e dei suoi 4 bambini, deportati tutti ad Auschwitz nel 1944. Un brano per raccontare ancora ai giovani, l'assurdità del fascismo e del nazismo.
(dal sito ufficiale)
Dove andiamo
(continuer)
10/12/2006 - 12:49
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Stranger in Birkenau

Stranger in Birkenau
[2006]
Album: Dopo il lungo inverno
Dopo il lungo inverno

Prologo - Quel giorno a primavera - La musica del tempo - Tota la sira - Oltre la guerra e la paura - Le strade di Crawford - Western Union - Mia dolce rivoluzionaria - Il paese delle meraviglie - Intermezzo - I prati di Bismantova - Mala Sirena - Mama Africa - Risamargo - La stagioun di delinqueint - Il treno dei folli - Come nuvole lontane - Stranger in Birkenau - Epilogo
Per tutti quelli che, come noi,
(continuer)
envoyé par adriana 25/11/2006 - 11:52
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Mala Sirena

Mala Sirena
[2006]
Album: Dopo il lungo inverno
Dopo il lungo inverno

Prologo - Quel giorno a primavera - La musica del tempo - Tota la sira - Oltre la guerra e la paura - Le strade di Crawford - Western Union - Mia dolce rivoluzionaria - Il paese delle meraviglie - Intermezzo - I prati di Bismantova - Mala Sirena - Mama Africa - Risamargo - La stagioun di delinqueint - Il treno dei folli - Come nuvole lontane - Stranger in Birkenau - Epilogo


Dall'ultimo lavoro dei MCR, "Dopo il lungo inverno"

Dedicata alla città bosniaca di Tuzla, che ha resistito a caro prezzo alla barbarie e alla follia del conflitto balcanico, e alle donne della locale associazione Tuzlanska Amica, piccole grandi sirene.
dal sito ufficiale
Sopra i blindati dell'ONU
(continuer)
envoyé par Alessandro 13/11/2006 - 10:54
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Le strade di Crawford

Le strade di Crawford
[2006]
Album: Dopo il lungo inverno
Dopo il lungo inverno

Prologo - Quel giorno a primavera - La musica del tempo - Tota la sira - Oltre la guerra e la paura - Le strade di Crawford - Western Union - Mia dolce rivoluzionaria - Il paese delle meraviglie - Intermezzo - I prati di Bismantova - Mala Sirena - Mama Africa - Risamargo - La stagioun di delinqueint - Il treno dei folli - Come nuvole lontane - Stranger in Birkenau - Epilogo


"Ispirata alla storia di Cindy Sheehan, madre di un soldato americano caduto in Iraq. Per mesi ha sostato accampata davanti al ranch di George Bush a Crawford, in Texas, pretendendo d’incontrarlo per sapere da lui in persona perché e per cosa suo figlio sia morto. Una storia emblematica di questi anni di poche risposte e cieco dolore."
dal sito ufficiale
Giorni di cieco dolore a interrogarsi perchè
(continuer)
envoyé par Alessandro 13/11/2006 - 10:47
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Contessa

Contessa
LA "CONTESSINA" DEI Modena City Ramblers

"Contessa" era da tempo nel repertorio dei Modena City Ramblers (dall'album "Riportando tutto a casa" del 1994), con le strofe adagiate su una melodia tradizionale irlandese (la stessa utilizzata dai Pogues in "The Old Main Drag") e il ritornello acceleratissimo per potere pogare, ma al concertone del Primo Maggio 2006 i nuovi MCR, orfani dello storico cantante Cisco Bellotti, hanno cantato una versione inedita con il testo modificato al fine di correggere un messaggio troppo violento (video).

L'operazione è abbastanza ridicola, sia per l'oggettiva banalità buonista del nuovo testo, sia per le motivazioni portate dal gruppo: «Ci siamo resi conto che non possiamo dare per scontato che chi ci ascolta, e spesso si tratta di ragazzi molto giovani, sappia cogliere in maniera giusta il messaggio che arriva da certe canzoni». Un gesto di paternalismo da... (continuer)
Compagni precari e sottopagati
(continuer)
25/6/2006 - 16:59
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Dalle belle città (Siamo i ribelli della montagna)

Dalle belle città (Siamo i ribelli della montagna)
(1944)
Parole di Emilio Casalini "Cini".
Musica di Angelo Rossi "Lanfranco"

Il canzoniere partigiano, come hanno ormai chiarito gli etnomusicologi, si compone essenzialmente di rielaborazioni, adattamenti, parodie di motivi precedenti, appartenenti alla tradizione militare o popolare, a inni del movimento operaio nazionale o internazionale, a canzonette di consumo. Pochi i canti originali, nel testo e nella melodia. Uno di questi è nato sui monti della nostra provincia, in circostanze drammatiche che è giusto far conoscere. Se Fischia il vento viene composto su un'aria sovietica, se Pietà l'è morta modifica attualizzandolo il testo di un canto alpino del 1915-18, se Bella ciao nasce dopo la Resistenza su un antico motivo di ballata, uno dei più intensi e significativi inni partigiani, Dalle belle città (Siamo i ribelli della montagna), viene creato nel marzo del 1944 sull'Appennino ligure-piemontese,... (continuer)
Dalle belle città date al nemico
(continuer)
envoyé par Ezio e Lorenzo Masetti 11/12/2005 - 16:22
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A las barricadas

A las barricadas
da "Novecento" di Cisco e la casa del vento, con Cisco allora nei Modena City Ramblers


Questa pagina è totalmente integrata nella pagina Warszawjanka 1905 roku (La Varsovienne; A las barricadas), alla quale si rimanda per la storia completa della canzone e per il suo testo originale (che viene eliminato da questa pagina al pari delle sue versioni in altre lingue). Viene mantenuta in via eccezionale [CCG/AWS Staff]
Dal sito ufficiale del gruppo:
Liberamente tratto da una canzone anarchica della Spagna degli anni '30 dove vi fu una significativa esperienza libertaria grazie a strutture come la Confederación Nacional de Trabajo (CNT), che ci ha ispirato in una rilettura di questioni attuali, quali la globalizzazione del pianeta, ed il debito dei paesi del Terzo Mondo, in una storia dei nostri amici, che il 26 Settembre 2000 sono partiti per Praga per manifestare contro le politiche del Fondo... (continuer)
Nere tempeste agitano il cielo
(continuer)
envoyé par adriana 13/10/2005 - 15:58
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Pietà l'è morta

Pietà l'è morta
Con questo testo è stato cantata dai Modena City Ramblers con Ginevra di Marco nell'album "Appunti Partigiani" (sulla melodia della ballata irlandese "The Lakes of Ponchartrain", vedi anche wikipedia e il video. La stessa musica è utilizzata anche per la ballata americana The Lily Of The West)



PIETÀ L'È MORTA
(continuer)
16/8/2005 - 22:12
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Il Sentiero

Il Sentiero
da "Appunti partigiani" (2005)

Brano inedito ispirato al primo romanzo di Italo Calvino "Il sentiero dei nidi di ragno", libro ambientato all'epoca della lotta di Liberazione partigiana e fortemente autobiografico.

Di Italo Calvino (1923-1985) la maggioranza dei lettori conoscerà la visionaria e grottesca trilogia romanzesca de I nostri antenati, ma è in un genere completamente diverso che l’autore ligure ha esordito come narratore, ovvero ne Il sentiero dei nidi di ragno, romanzo breve di chiaro impianto neorealista, ambientato tra Sanremo e le montagne dell’entroterra ligure. Nella sua opera prima Calvino ha riversato – espropriandosene, per certi versi – buona parte del proprio bagaglio personale di ricordi giovanili, quelli ‘pesanti’ almeno, accumulati nel suo periodo di militanza attiva nei ranghi della Resistenza partigiana. Il romanzo, scritto nell’immediato Dopoguerra, fu pubblicato... (continuer)
Lungo il sentiero dei nidi di ragno
(continuer)
16/8/2005 - 15:26
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L'amore ai tempi del caos

L'amore ai tempi del caos
da "Terra e libertà" (1997)

Alcune parti del testo di questa canzone (e in parte anche la melodia) sembrano decisamente ispirati da "Love minus zero / no limit" di Bob Dylan.


Macondo Express - Il ritorno di Paddy Garcia - Il ballo di Aureliano - Remedios la bella - Radio Tindouf - Marcia balcanica - Danza infernale - Qualche splendido giorno - Transamerika - Lettera dal fronte - L'ultima mano - Cuore blindato - Don Chisciotte - Cent'anni di solitudine - L'amore ai tempi del caos
La radio chiama, il mercante grida
(continuer)
12/7/2005 - 15:07
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Una Perfecta Excusa

Una Perfecta Excusa
Da: Radio Rebelde (2002)
Da uno scritto di Luis Sepúlveda

"Questo brano è nato da una poesia che ci ha dato Sepulveda: ci abbiamo lavorato sopra, l'abbiamo rivisitata. È un pezzo molto fresco, con un bel riff particolare come non ce n’erano venuti prima. Parla del popolo di sinistra che vuole guardare avanti e continuare a credere"
(Cisco)

Ramblers Dub - Una Perfecta Excusa - Carretera Austral - La legge giusta - Primo potere - Maisha - Veleno - Pirata satellitare – Ghetto - Mamagranda - Newroz - Terra del fuoco - Triste, solitario y final
Una perfecta excusa para aprender a querernos
(continuer)
envoyé par adriana 22/5/2005 - 11:48
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La Locomotiva

La Locomotiva
[1972]
Testo e musica di Francesco Guccini
Lyrics and music by Francesco Guccini
da/from "Radici"
Questa pagina è dedicata al newsgroup it.fan.musica.guccini, cofondatore delle CCG
This page is dedicated to the Usenet newsgroup it.fan.musica.guccini, co-founder of the AWS website
Altri interpreti: Modena City Ramblers con i Gang

"La Locomotiva" di Francesco Guccini, di cui è senz'altro (e malgrado la sua recente -e a mio parere del tutto inopportuna- "correzione di tiro") la canzone più celebre, era stata inserita nel IV volume delle "CCG" primitive al numero 346.

Così introducevo il testo:

"Ci ho pensato e ripensato. La locomotiva, una 'canzone contro la guerra'? I tempi in cui si cominciava la guerra santa dei pezzenti? E contro chi è, codesta guerra? I ricchi, i 'signori', i potenti. Quelli che fanno la guerra, quelli cui la guerra piace tanto, quelli che 'pregano'. La pace fra... (continuer)
Non so che viso avesse, neppure come si chiamava
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 20/3/2005 - 12:44
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La canzone di Carlo

La canzone di Carlo
2002
Dall'album "Genova Chiama"
(Luca Lanzi, Sauro Lanzi, Massimiliano Gregorio, Patrick Wright, Fabrizio Morganti)
Edizioni: Mescal S.r.l. / Essequattro Music Italia S.r.l. / Il Manifesto
Testo da piazzacarlogiuliani.org

2002
Pane e rose

Nel 2001 uscì per Mescal "900", un album apprezzato dalla critica e amato da un pubblico che fedelmente seguì la "Casa del Vento" attraverso una coinvolgente tournèe . "900" oltre a contenuti di spessore e suoni coloratissimi, aveva uno specialissimo ospite: "Cisco" Bellotti, cantante dei Modena City Ramblers. Il 15 Luglio 2002 Mescal e Social Forum presentano un importantissimo progetto con la band aretina. Dopo i fatti di Genova, e già sulla scia di brani intensi come A las barricadas, che trattavano questioni legati ai problemi della globalizzazione, il gruppo ha incentrato il proprio interesse artistico verso le riflessioni sociali e culturali... (continuer)
Carlo aveva vent'anni
(continuer)
envoyé par Adriana
Parcours: Gênes - G8
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Genova chiama

Genova chiama
2002
Pane e rose

Nel 2002, il brano "Genova Chiama" dei Casa del Vento fu stato scelto dai portavoce del Social Forum come inno ufficiale del movimento italiano. Riprendiamo a tale riguardo un articolo pubblicato nel 2002 da Musicalnews:

Importante appuntamento il 15 Luglio, all'Auditorium di Radio Popolare, in via Ollearo n. 5 a Milano. Infatti, in quella giornata, alle 12,30 ci sarà la conferenza di presentazione di una canzone che rappresenta un grande progetto voluto e realizzato dalla Mescal, con la solidarietà musicale del gruppo "Casa del Vento", in collabroazione con il Social Forum (No Global), Popolare NTW, Smemoranda, Il Manifesto e Carta.

Il progetto verrà presentato non solo a parole ma anche in musica. Infatti interverranno, tra gli altri, Vittorio Agnoletto e i portavoce del Sociale Forum italiano e il gruppo "La Casa del Vento", che ha appunto reallizato un CD per il Social... (continuer)
Genova chiama
(continuer)
envoyé par Adriana
Parcours: Gênes - G8
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Notte di San Severo

Notte di San Severo
San Severo è ormai un villaggio disabitato e diroccato sulle colline d'Arezzo. Davanti alla chiesa cadente resta solo un monumento con nomi e foto ingiallite di 17 uomini fucilati il 16 Luglio del '44 dai nazisti, il giorno prima della liberazione d'Arezzo. Tra questi c'era Silvestro, padre di 8 figli e nonno di Luca e Sauro, oggi voce e fisarmonica nella Casa del Vento.

Dall'album "900" di "Cisco e la casa del vento".
La canzone è cantata da Cisco Bellotti, voce dei Modena City Ramblers ed è stata reinterpretata dai MCR (insieme alla Casa del Vento) nell'album "Appunti Partigiani".

Per la storia completa della strage di San Severo rimandiamo al sito La Grande Famiglia


Nel 2001 uscì per Mescal "900", un album apprezzato dalla critica e amato da un pubblico che fedelmente seguì la "Casa del Vento" attraverso una coinvolgente tournèe . "900" oltre a contenuti di spessore e suoni coloratissimi,... (continuer)
L'estate del '44
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti
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Oltre il ponte

Oltre il ponte
[1958]
Testo di Italo Calvino
Musica di Sergio Liberovici.
Prima Incisione: "Cantacronache 1", 1961.

Lyrics by Italo Calvino
Music by Sergio Liberovici.
First Recording: "Cantacronache 1", 1961.

Un bellissimo testo di Calvino, nato ovviamente dall'esperienza di Cantacronache, ricorda la sua militanza nella Resistenza e la necessità di tramandare alle future generazioni i valori che stavano alla base di quella scelta.

Nel 2005 per il 60° anniversario dalla Liberazione è stato interpretato da Moni Ovadia insieme ai Modena City Ramblers nell'album collettivo "Appunti Partigiani" (con un arrangiamento musicale ispirato alla musica originale di Sergio Liberovici e al tradizionale irlandese "The Blacksmith"). Ancora più recentemente è entrato a far parte, con risultati straordinari, del repertorio degli Apuamater Indiesfolk di Davide Giromini, che la propongono spesso durante i loro... (continuer)
O ragazza dalle guance di pesca,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi
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Lettera dal fronte

Lettera dal fronte
Dall'album Terra e libertà (1997)


Macondo Express - Il ritorno di Paddy Garcia - Il ballo di Aureliano - Remedios la bella - Radio Tindouf - Marcia balcanica - Danza infernale - Qualche splendido giorno - Transamerika - Lettera dal fronte - L'ultima mano - Cuore blindato - Don Chisciotte - Cent'anni di solitudine - L'amore ai tempi del caos
L'amore è rimasto agli uccelli
(continuer)
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Per i morti di Reggio Emilia

Per i morti di Reggio Emilia
[1961]
Testo e musica di Fausto Amodei
Interpretata anche da: Stormy Six, Canzoniere delle Lame, Maria Carta, Modena City Ramblers, Francesco Guccini



Il giugno-luglio 1960 è segnato da una grave crisi politica che scuote l'Italia: Fernando Tambroni, democristiano, forma un governo monocolore sostenuto dal Msi. È l'"anticamera" di un colpo di stato di destra nel nostro paese.
Il 28 giugno '60 si tiene a Genova una imponente manifestazione popolare antifascista; il 30 un nuovo corteo cittadino viene affrontato dalla polizia, e negli incidenti rimangono feriti 83 manifestanti.
La proposta antifascista si diffonde in altre città e il governo Tambroni sceglie la linea dura per fronteggiare e reprimere il dilagare delle manifestazioni di piazza.
Il 6 luglio 1960 a Roma, a Porta San Paolo, la polizia reprime un corteo antifascista, ferendo alcuni deputati socialisti e comunisti; ma... (continuer)
Compagno cittadino, fratello partigiano,
(continuer)
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Carne da cannone

Carne da cannone
Così chiamavano i soldati mandati a morire in trincea durante la Prima Guerra Mondiale. Canzone antimilitarista, sui ragazzi figli di povera gente, un no grande e fermo contro la guerra.

Nel 2001 uscì per Mescal "900", un album apprezzato dalla critica e amato da un pubblico che fedelmente seguì la "Casa del Vento" attraverso una coinvolgente tournèe . "900" oltre a contenuti di spessore e suoni coloratissimi, aveva uno specialissimo ospite: "Cisco" Bellotti, cantante dei Modena City Ramblers. Il 15 Luglio 2002 Mescal e Social Forum presentano un importantissimo progetto con la band aretina. Dopo i fatti di Genova, e già sulla scia di brani intensi come A las barricadas, che trattavano questioni legati ai problemi della globalizzazione, il gruppo ha incentrato il proprio interesse artistico verso le riflessioni sociali e culturali che il movimento sta perseguendo. Con Vittorio Agnoletto... (continuer)
Sulla strada di casa mia due nomi e due fiori hanno un desiderio
(continuer)
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Terra del fuoco

Terra del fuoco
[2002]
Testo e musica dei Modena City Ramblers
Lyrics and music by Modena City Ramblers
Album: "Radio Rebelde"

Una canzone sulla quale i MCR stavano lavorando l'11 settembre 2001, e che reca nel testo e nell'atmosfera riferimenti al disastro. Essa descrive il mondo in cui viviamo dove l’unico modo per risolvere i problemi sembra essere il ricorso alle armi per bombardare paesi e creare miseria e distruzione. Si tratta di un omaggio a Gino Strada ed Emergency, per quello che fanno e per quello che dicono.


Ramblers Dub - Una Perfecta Excusa - Carretera Austral - La legge giusta - Primo potere - Maisha - Veleno - Pirata satellitare – Ghetto - Mamagranda - Newroz - Terra del fuoco - Triste, solitario y final
Intro:
(continuer)
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Primo potere

Primo potere
[2002]
Testo e musica dei Modena City Ramblers
Lyrics and music by Modena City Ramblers
Album: "Radio Rebelde"

Parla della politica estera dei paesi del G8: rispondono solo ad un padrone e agiscono esclusivamente in nome dell’economia e dei propri interessi, senza preoccuparsi di chi paga il prezzo del nostro progresso. Musicalmente, adegua il suono Ramblers ai tempi in cui viviamo, senza snaturarlo.
(da La Grande Famiglia)


Ramblers Dub - Una Perfecta Excusa - Carretera Austral - La legge giusta - Primo potere - Maisha - Veleno - Pirata satellitare – Ghetto - Mamagranda - Newroz - Terra del fuoco - Triste, solitario y final
Un tempo nella storia nasceva il capitale
(continuer)
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La pianura dei sette fratelli

La pianura dei sette fratelli
Da "Una volta per sempre" (1995)

Riproposta:
- cantata insieme ai Modena City Ramblers in "Appunti Partigiani" [2005]
- interpretata dal Coro delle Mondine di Novi, in "Il seme e la speranza" [2006].
- in La rossa Primavera [2011]

I sette fratelli Cervi: Gelindo (classe 1901), Antenore (1906), Aldo (1909), Ferdinando (1911), Agostino (1916), Ovidio (1918), Ettore (1921).Tutti nati a Campegine (Reggio Emilia), tutti fucilati il 28 dicembre 1943 nel poligono di tiro di Reggio Emilia.


Come dico spesso presentando “La Pianura dei 7 fratelli”: questa canzone non è mai passata a MTV eppure sono decine e decine e decine le cover che ho ascoltato. Le strade del Signore sono infinite e su quelle questa canzone ha camminato e cammina, non su altre strade. Le strade che conducono al “signore”, a ciò che è sacro, che ci supera e che ci è limite ma che ci fa scoprire come una cosa sola fatta... (continuer)
E terra, e acqua, e vento
(continuer)
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L'atomica cinese

L'atomica cinese
da "Folk Beat n. 1" (1967)
originariamente cantata dai Nomadi

Ricantata da Guccini, insieme ai Nomadi nell'Album Concerto del 1979 (con il titolo "Atomica")




Interpretata anche dai Modena City Ramblers nel "Tributo ad Augusto". La versione dei MCR è cantata da Albertone Morselli e Cisco. Nella versione tratta dal tour teatrale di "Raccolti" le voci sono di Cisco e Albertino Cottica.

"Campionamento" musicale: strum. iniziale: tradizionale di origine sconosciuta, ripreso sia dagli Amazing Blondel, con un pezzo senza nome, che dai Pentangle con "A Maid That's Deep In Love"; strum. finale: frammento di un'aria di origine sconosciuta ma probabilmente bretone.
Si è levata dai deserti in Mongolia occidentale
(continuer)
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Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento

Auschwitz, <i>o</i> Canzone del bambino nel vento
[Novembre 1964]
Testo e musica di Francesco Guccini
(Accreditata originariamente a Lunero (Iller Pattacini) e Maurizio Vandelli)
Prima incisione: Equipe 84, single Bang Bang / Auschwitz [settembre 1966]
In album: Francesco Guccini, Folk Beat n°1 [1967]

[November 1964]
Lyrics and Music by Francesco Guccini
(Originally credited to Lunero (Iller Pattacini) and Maurizio Vandelli)
First recording: Equipe 84, single Bang Bang / Auschwitz [settembre 1966]
Album recording: Francesco Guccini, Folk Beat n°1 [1967]

[Novembre 1964]
Paroles et musique de Francesco Guccini
(Attribuées originellement à Lunero (Iller Pattacini) et Maurizio Vandelli)
Premier enregistrement: Equipe 84, single Bang Bang / Auschwitz [settembre 1966]
En album: Francesco Guccini, Folk Beat n°1 [1967]

[Marraskuuta 1964]
Sanat ja sävel: Francesco Guccini
(Sanat ja sävel annettiin alun perin Lunerolle (Iller... (continuer)
Son morto con altri cento
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