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Auteur Modena City Ramblers

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Genova chiama

Genova chiama
2002
Pane e rose

Nel 2002, il brano "Genova Chiama" dei Casa del Vento fu stato scelto dai portavoce del Social Forum come inno ufficiale del movimento italiano. Riprendiamo a tale riguardo un articolo pubblicato nel 2002 da Musicalnews:

Importante appuntamento il 15 Luglio, all'Auditorium di Radio Popolare, in via Ollearo n. 5 a Milano. Infatti, in quella giornata, alle 12,30 ci sarà la conferenza di presentazione di una canzone che rappresenta un grande progetto voluto e realizzato dalla Mescal, con la solidarietà musicale del gruppo "Casa del Vento", in collabroazione con il Social Forum (No Global), Popolare NTW, Smemoranda, Il Manifesto e Carta.

Il progetto verrà presentato non solo a parole ma anche in musica. Infatti interverranno, tra gli altri, Vittorio Agnoletto e i portavoce del Sociale Forum italiano e il gruppo "La Casa del Vento", che ha appunto reallizato un CD per il Social... (continuer)
Genova chiama
(continuer)
envoyé par Adriana
Parcours: Gênes - G8
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Notte di San Severo

Notte di San Severo
San Severo è ormai un villaggio disabitato e diroccato sulle colline d'Arezzo. Davanti alla chiesa cadente resta solo un monumento con nomi e foto ingiallite di 17 uomini fucilati il 16 Luglio del '44 dai nazisti, il giorno prima della liberazione d'Arezzo. Tra questi c'era Silvestro, padre di 8 figli e nonno di Luca e Sauro, oggi voce e fisarmonica nella Casa del Vento.

Dall'album "900" di "Cisco e la casa del vento".
La canzone è cantata da Cisco Bellotti, voce dei Modena City Ramblers ed è stata reinterpretata dai MCR (insieme alla Casa del Vento) nell'album "Appunti Partigiani".

Per la storia completa della strage di San Severo rimandiamo al sito La Grande Famiglia


Nel 2001 uscì per Mescal "900", un album apprezzato dalla critica e amato da un pubblico che fedelmente seguì la "Casa del Vento" attraverso una coinvolgente tournèe . "900" oltre a contenuti di spessore e suoni coloratissimi,... (continuer)
L'estate del '44
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti
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Oltre il ponte

Oltre il ponte
[1958]
Testo di Italo Calvino
Musica di Sergio Liberovici.
Prima Incisione: "Cantacronache 1", 1961.

Lyrics by Italo Calvino
Music by Sergio Liberovici.
First Recording: "Cantacronache 1", 1961.

Un bellissimo testo di Calvino, nato ovviamente dall'esperienza di Cantacronache, ricorda la sua militanza nella Resistenza e la necessità di tramandare alle future generazioni i valori che stavano alla base di quella scelta.

Nel 2005 per il 60° anniversario dalla Liberazione è stato interpretato da Moni Ovadia insieme ai Modena City Ramblers nell'album collettivo "Appunti Partigiani" (con un arrangiamento musicale ispirato alla musica originale di Sergio Liberovici e al tradizionale irlandese "The Blacksmith"). Ancora più recentemente è entrato a far parte, con risultati straordinari, del repertorio degli Apuamater Indiesfolk di Davide Giromini, che la propongono spesso durante i loro... (continuer)
O ragazza dalle guance di pesca,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi
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Cent'anni di solitudine

Cent'anni di solitudine
1997
da "Terra e libertà"

Ogni riferimento al famoso libro di Garcia Marquez non è puramente casuale.
La realtà dell'America Latina oggi, tra la povertà, la prostituzione, i turisti giapponesi e americani.
...Il Colonnello (Buendia) consegnerà le sue armi ?...
"Campionamenti" musicali: lo strumentale centrale su ritmo reggae è una tradizionale scozzese, "Mrs. Martha Knowles" di Silly Wizard

La Grande Famiglia
(DQ82)



Macondo Express - Il ritorno di Paddy Garcia - Il ballo di Aureliano - Remedios la bella - Radio Tindouf - Marcia balcanica - Danza infernale - Qualche splendido giorno - Transamerika - Lettera dal fronte - L'ultima mano - Cuore blindato - Don Chisciotte - Cent'anni di solitudine - L'amore ai tempi del caos
Colonnello consegna le tue armi
(continuer)
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Lettera dal fronte

Lettera dal fronte
Dall'album Terra e libertà (1997)


Macondo Express - Il ritorno di Paddy Garcia - Il ballo di Aureliano - Remedios la bella - Radio Tindouf - Marcia balcanica - Danza infernale - Qualche splendido giorno - Transamerika - Lettera dal fronte - L'ultima mano - Cuore blindato - Don Chisciotte - Cent'anni di solitudine - L'amore ai tempi del caos
L'amore è rimasto agli uccelli
(continuer)
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Radio Tindouf

Radio Tindouf
[1997]
Dall'album "Terra e libertà"

Dedicata al popolo Saharawi.

Il popolo Saharawi vive in esilio, nel deserto algerino dell'Hammada di Tindouf dal 1975, da quando il Marocco ha attaccato il loro territorio nel Sahara "spagnolo". Da allora tra lotte di liberazione, tregue e perfino incontri di pace, poco si è risolto, il Governo Marocchino non retrocede dalle posizioni conquistate e la guerra continua.
L'Algeria ha così concesso un pezzo di territorio desertico ai profughi che hanno dato inizio alla straordinaria esperienza sociale, politica e civile degli accampamenti Saharawi. I nostri vagabondi vi si sono recati nel 1996.
(da La Grande Famiglia)

Vedi anche Suad

Sempre dedicata al popolo saharawi i MCR hanno scritto anche Suad dall'album successivo a Terra e libertà: Fuori Campo


Macondo Express - Il ritorno di Paddy Garcia - Il ballo di Aureliano - Remedios la bella - Radio... (continuer)
Il vento picchia sulle grandi tende
(continuer)
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Per i morti di Reggio Emilia

Per i morti di Reggio Emilia
[1961]
Testo e musica di Fausto Amodei
Interpretata anche da: Stormy Six, Canzoniere delle Lame, Maria Carta, Modena City Ramblers, Francesco Guccini



Il giugno-luglio 1960 è segnato da una grave crisi politica che scuote l'Italia: Fernando Tambroni, democristiano, forma un governo monocolore sostenuto dal Msi. È l'"anticamera" di un colpo di stato di destra nel nostro paese.
Il 28 giugno '60 si tiene a Genova una imponente manifestazione popolare antifascista; il 30 un nuovo corteo cittadino viene affrontato dalla polizia, e negli incidenti rimangono feriti 83 manifestanti.
La proposta antifascista si diffonde in altre città e il governo Tambroni sceglie la linea dura per fronteggiare e reprimere il dilagare delle manifestazioni di piazza.
Il 6 luglio 1960 a Roma, a Porta San Paolo, la polizia reprime un corteo antifascista, ferendo alcuni deputati socialisti e comunisti; ma... (continuer)
Compagno cittadino, fratello partigiano,
(continuer)
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Carne da cannone

Carne da cannone
Così chiamavano i soldati mandati a morire in trincea durante la Prima Guerra Mondiale. Canzone antimilitarista, sui ragazzi figli di povera gente, un no grande e fermo contro la guerra.

Nel 2001 uscì per Mescal "900", un album apprezzato dalla critica e amato da un pubblico che fedelmente seguì la "Casa del Vento" attraverso una coinvolgente tournèe . "900" oltre a contenuti di spessore e suoni coloratissimi, aveva uno specialissimo ospite: "Cisco" Bellotti, cantante dei Modena City Ramblers. Il 15 Luglio 2002 Mescal e Social Forum presentano un importantissimo progetto con la band aretina. Dopo i fatti di Genova, e già sulla scia di brani intensi come A las barricadas, che trattavano questioni legati ai problemi della globalizzazione, il gruppo ha incentrato il proprio interesse artistico verso le riflessioni sociali e culturali che il movimento sta perseguendo. Con Vittorio Agnoletto... (continuer)
Sulla strada di casa mia due nomi e due fiori hanno un desiderio
(continuer)
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Terra del fuoco

Terra del fuoco
[2002]
Testo e musica dei Modena City Ramblers
Lyrics and music by Modena City Ramblers
Album: "Radio Rebelde"

Una canzone sulla quale i MCR stavano lavorando l'11 settembre 2001, e che reca nel testo e nell'atmosfera riferimenti al disastro. Essa descrive il mondo in cui viviamo dove l’unico modo per risolvere i problemi sembra essere il ricorso alle armi per bombardare paesi e creare miseria e distruzione. Si tratta di un omaggio a Gino Strada ed Emergency, per quello che fanno e per quello che dicono.


Ramblers Dub - Una Perfecta Excusa - Carretera Austral - La legge giusta - Primo potere - Maisha - Veleno - Pirata satellitare – Ghetto - Mamagranda - Newroz - Terra del fuoco - Triste, solitario y final
Intro:
(continuer)
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L'unica superstite

L'unica superstite
[1996]
Testo e musica: Modena City Ramblers
Lyrics and Music: Modena City Ramblers
Album; "La grande famiglia"
con il Coro delle Mondine di Novi e in "Appunti partigiani" con Fiamma


Liliana Del Monte, cugina di secondo grado di Alberto Cottica (fisarmonicista dei MCR), era una bambina di undici anni quando risultò essere l'unica superstite di una strage per rappresaglia da parte delle SS, alla Bettola, sulle colline reggiane.
(da La Grande Famiglia)

Liliana Del Monte, a 2nd grade cousin of Alberto Cottica (MCR accordeonist) was a 11 years old girl when she came out to be the only survivor of a SS reprisal massacre in Bettola, on Reggio Emilia hillside.


L'Eccidio della Bettola (23/24 giugno 1944)
Dal Sito dell'ANPI Reggio Emilia

In seguito al fallito tentativo di far saltare il ponte in muratura nei pressi della Bettola, da parte della Squadra Sabotatori; un automezzo tedesco... (continuer)
A Bettola stava scendendo la sera
(continuer)
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Primo potere

Primo potere
[2002]
Testo e musica dei Modena City Ramblers
Lyrics and music by Modena City Ramblers
Album: "Radio Rebelde"

Parla della politica estera dei paesi del G8: rispondono solo ad un padrone e agiscono esclusivamente in nome dell’economia e dei propri interessi, senza preoccuparsi di chi paga il prezzo del nostro progresso. Musicalmente, adegua il suono Ramblers ai tempi in cui viviamo, senza snaturarlo.
(da La Grande Famiglia)


Ramblers Dub - Una Perfecta Excusa - Carretera Austral - La legge giusta - Primo potere - Maisha - Veleno - Pirata satellitare – Ghetto - Mamagranda - Newroz - Terra del fuoco - Triste, solitario y final
Un tempo nella storia nasceva il capitale
(continuer)
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La pianura dei sette fratelli

La pianura dei sette fratelli
Da "Una volta per sempre" (1995)

Riproposta:
- cantata insieme ai Modena City Ramblers in "Appunti Partigiani" [2005]
- interpretata dal Coro delle Mondine di Novi, in "Il seme e la speranza" [2006].
- in La rossa Primavera [2011]

I sette fratelli Cervi: Gelindo (classe 1901), Antenore (1906), Aldo (1909), Ferdinando (1911), Agostino (1916), Ovidio (1918), Ettore (1921).Tutti nati a Campegine (Reggio Emilia), tutti fucilati il 28 dicembre 1943 nel poligono di tiro di Reggio Emilia.


Come dico spesso presentando “La Pianura dei 7 fratelli”: questa canzone non è mai passata a MTV eppure sono decine e decine e decine le cover che ho ascoltato. Le strade del Signore sono infinite e su quelle questa canzone ha camminato e cammina, non su altre strade. Le strade che conducono al “signore”, a ciò che è sacro, che ci supera e che ci è limite ma che ci fa scoprire come una cosa sola fatta... (continuer)
E terra, e acqua, e vento
(continuer)
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L'atomica cinese

L'atomica cinese
da "Folk Beat n. 1" (1967)
originariamente cantata dai Nomadi

Ricantata da Guccini, insieme ai Nomadi nell'Album Concerto del 1979 (con il titolo "Atomica")




Interpretata anche dai Modena City Ramblers nel "Tributo ad Augusto". La versione dei MCR è cantata da Albertone Morselli e Cisco. Nella versione tratta dal tour teatrale di "Raccolti" le voci sono di Cisco e Albertino Cottica.

"Campionamento" musicale: strum. iniziale: tradizionale di origine sconosciuta, ripreso sia dagli Amazing Blondel, con un pezzo senza nome, che dai Pentangle con "A Maid That's Deep In Love"; strum. finale: frammento di un'aria di origine sconosciuta ma probabilmente bretone.
Si è levata dai deserti in Mongolia occidentale
(continuer)
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Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento

Auschwitz, <i>o</i> Canzone del bambino nel vento
[Novembre 1964]
Testo e musica di Francesco Guccini
(Accreditata originariamente a Lunero (Iller Pattacini) e Maurizio Vandelli)
Prima incisione: Equipe 84, single Bang Bang / Auschwitz [settembre 1966]
In album: Francesco Guccini, Folk Beat n°1 [1967]

[November 1964]
Lyrics and Music by Francesco Guccini
(Originally credited to Lunero (Iller Pattacini) and Maurizio Vandelli)
First recording: Equipe 84, single Bang Bang / Auschwitz [settembre 1966]
Album recording: Francesco Guccini, Folk Beat n°1 [1967]

[Novembre 1964]
Paroles et musique de Francesco Guccini
(Attribuées originellement à Lunero (Iller Pattacini) et Maurizio Vandelli)
Premier enregistrement: Equipe 84, single Bang Bang / Auschwitz [settembre 1966]
En album: Francesco Guccini, Folk Beat n°1 [1967]

[Marraskuuta 1964]
Sanat ja sävel: Francesco Guccini
(Sanat ja sävel annettiin alun perin Lunerolle (Iller... (continuer)
Son morto con altri cento
(continuer)
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La guerra di Piero

La guerra di Piero
[1964]
Testo di Fabrizio De André
Lyrics by Fabrizio De André
Paroles de Fabrizio De André

Musica di Fabrizio De André e Vittorio Centanaro
Music by Fabrizio De André and Vittorio Centanaro
Musique de Fabrizio De André et Vittorio Centanaro


La guerra di Piero ha oramai oltre cinquant'anni; e non solo ricantandola, ma semplicemente rileggendola, sorge spontanea una domanda: ma se questa canzone fosse stata scritta in una lingua di circolazione un po' più larga dell'italiano, dove sarebbe? Probabilmente nelle menti e nei cuori di tutto il mondo. Per questo, anche per farla conoscere meglio, continueremo a cercare di darne il maggior numero di versioni possibili nelle varie lingue.

La canzone ha dei probabilissimi echi provenienti da una celebre poesia di Arthur Rimbaud, Le dormeur du val (L'addormentato nella valle). Si veda a tale riguardo questo articolo di Giuseppe Cirigliano.

La... (continuer)
Dormi sepolto in un campo di grano
(continuer)




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