Tristissima e bellissima canzone su un amico morto in Vietnam nel fatidico anno 1967. Non ho idea come tra le più di 34000 canzoni presenti finora, questa ancora non fosse stata inserita!
Music / Musica / Musique / Sävel:
Don McLean ( American Pie, 1971)
Performed by / Interpreti / Interprétée par / Laulavat:
Founders Sing
Una parodia molto seguita negli States , lanciata 6 mesi prima delle elezioni dal gruppo Founders Sing di cui non ci sono notizie in rete. In compenso le loro parodie non mancano.
Non è dato sapere sinora quanto sia stata la mossa di un gruppo in cerca di share, un'operazione commerciale, o quanto sia stata un’abile e azzeccata operazione di campagna politica ed elettorale attraverso una strategia di web marketing. Questione di tempo, l’anonimato non può durare a lungo ( pare sia un principio di teoria della comunicazione applicato ai sistemi digitali).
Il brano proposto è una cover di una famosa canzone degli anni ’70, American Pie, di Don McLean.
I Founders... (continuer)
[1971]
Parole e musica di Don McLean
Dall’album “American Pie”
Stavo lì a leggere qualche poesia della nostra Alda Merini mentre alla radio Riccardo Pandolfi di “Wake Up Revolution” raccontava che hanno scoperto (in realtà, finalmente attribuito) una nuova tela del grande Vincent VanGogh... Ho pensato: “Ecco un altro pazzo - come la Merini - che diceva (dipengeva) la verità... Questa è sicuramente una buona notizia per l’umanità, come se venisse scoperta una nuova partitura di Mozart...”
Pandolfi ha detto che il quadro se ne stava nascosto da qualche parte in Norvegia, che s’intitola “Tramonto a Montmajour” (per l’esattezza, “Coucher de soleil à Montmajour”) e che fu dipinto nel 1888...
Poi ha messo questa bellissima “Vincent” del grande Don McLean, che fa riferimento ad un altro quadro di Van Gogh, “La Nuit étoilée» del 1889, e che nel refrain dice: “Ora capisco cosa cercavi di dirmi,... (continuer)
George Michael ha inciso una versione di questo brano del cantautore americano Don McLean (quello di "American Pie"; l'album, del 1971, è lo stesso per entrambi i brani).
George Michael però aveva la rara caratteristica di saper rendere davvero propri i brani altrui, donandosi visceralmente ad essi e facendo trasparire tutto l'amore che provava per gli artisti che sceglieva di omaggiare (da Stevie Wonder, più e più volte, a Freddie Mercury a Elton John a vari altri).
Straordinaria interpretazione, a dir poco commovente.
Alberta Beccaro (originariamente sulla pagina doppione attribuita a George Michael) 18/1/2017 - 12:04
L'album di cover collettaneo che contiene - tra vari altri brani antibellici esguiti da famosi artisti - la versione di "The Grave" di Don McLean incisa da George Michael è "HOPE (WAR CHILD)", il cui ricavato fu interamente devoluto all'aiuto in favore delle vittime della guerra in Iraq:
Per assicurarle la massima diffusione, impegnato com'era contro la guerra in Iraq sin dall'uscita del singolo Shoot The Dog (cui seguì un'accesa controversia internazionale) nell'estate del 2002, George Michael scelse di eseguire per la prima volta The Grave - in playback - nel marzo 2003 in una trasmissione TV apparentemente improbabile per una canzone simile ma notoriamente seguitissima dai giovani: Top Of The Pops:
Lo stesso Don McLean ebbe a complimentarsi pubblicamente con l'artista londinese.
"McLean, famous for his hits American Pie and Vincent (Starry, Starry Night), said he was "proud of... (continuer)
Grazie Alberta Beccaro per le informazioni sul grande George Michael, nelle mie personali preferenze molto vicino a Michael Jackson e come lui anche troppo vituperato (anche su queste pagine) per essere autore di un pop presuntamente facile.
E comunque anche quello facile, in specie dell'epoca dei WHAM!, l'ho sempre adorato. Che dire di "Wham!Rap (Enjoy what you do?)" e del falsetto nel ritornello? Fantastico!
E poi il primo pezzo che sono riuscito a suonare decentemente col sax tenore - ormai mille anni fa - è stato "Careless Whisper": strappamutande, ma sempre un capolavoro!
L''altra occasione televisiva in cui George Michael, sempre nel 2003, scelse di eseguire la sua cover di The Grave fu il Graham Norton Show su Channel Four. Dal min. 19'06'' del relativo filmato l'artista londinese spiega che all'età di appena 7 anni rimase fortemente colpito dalla canzone di Don McLean: "Even though I was 7 it totally and utterly made an imprint on me (...) the terror of war and what the actual reality of it was. I think it's incredibly powerful if it can reach children (...). And I think that ultimately it says a lot about what music is for (...). The idea of something which was so early in my life, and so important, really was a cornerstone of the way I see war. To have the privilege to sing in this situation, and trying to help others to see war for what it is, is just amazing".
Segue l'esecuzione del brano.
Le parole di Don McLean alla notizia della scomparsa di George Michael lo scorso Natale:
I never met George Michael but I wish I had. I would have thanked him for the beautiful performance of my song "The Grave" which he did to protest the invasion of Iraq and the disastrous war which he knew would follow and still continues. The authorities had everybody cowered in the shadows as we hoped for a '60s style protest which never materialized. George Michael was fearless and had a great artist's need to speak the truth even in cowardly times. We should remember what he did. I always will. Don McLean
[1974]
Testo di Giorgio Bertero
Musica di Gianni Guarnieri [*]
Dallo sceneggiato TV di Luciano Codignola e Leandro Castellani Quaranta giorni di libertà
ispirato alla storia della Libera Repubblica dell'Ossola.
Testo trascritto all'ascolto dopo l'invio dell'mp3 reperito da Adriana su Emule.
[*] I fratelli Guido e Maurizio de Angelis, autori della sigla finale "Verde" e del commento musicale allo sceneggiato televisivo, intervengono nel controcanto di alcune parti della canzone.
Leandro Castellani, il regista di Quaranta giorni di libertà, è gentilmente intervenuto su questa pagina per segnalarci i veri autori di questa canzone, Giorgio Bertero e Gianni Guarnieri. Abbiamo ovviamente corretto l'autoria. Si avverte che, nel commento che segue, essa risulta ancora attribuita ai fratelli Guido e Maurizio de Angelis, che peraltro sono gli autori della sigla finale, "Verde", e del commento... (continuer)
dall'album Headroom
Tristissima e bellissima canzone su un amico morto in Vietnam nel fatidico anno 1967. Non ho idea come tra le più di 34000 canzoni presenti finora, questa ancora non fosse stata inserita!