Admira Ismić e Boško Brčkić
Ansanti sotto il sole di maggio,
correndo verso un mondo migliore
programmato guardando di notte le stelle
e raccontando alla luna i progetti d'un futuro
ancora tutto da costruire.
Due sacchi con i sogni accuratamente ripiegati,
unica ricchezza ad un nulla lasciato
con la certezza del ritorno.
I corpi protesi, quasi un gioco infantile
fatto tante volte nelle giornate di sole
vicino alle aie coi cani festosi che abbaiavano dietro.
Una speranza a portata di mano oltre il fiume Miljacka
che scorre tranquillo,
incurante degli spari dei cecchini.
Poi, il silenzio nell'abbraccio freddo
d'una morte arrivata dal nulla
a spazzare via la speranza di giorni migliori.
Svolazzano ancora per l'aria
i sogni d'un mondo sereno
fuori dall'assurditàdi una guerra razziale senza ragione.
Sogni di bimbi gioiosi
sgambettanti per stanze ormai senza sorrisi;
giornate... (continuer)
Questa poesia é stata scritta nel 1993 e nel 1999 si é classificata al 2° posto nel Concorso Nazionale di Poesia "Fazio degli Uberti", patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Pisa.
Chi volesse leggere altre mie poesie contro la guerra e di impegno sociale (accanto ad altre più egocentriche e narcisiste come affermava Pasternak) può visitare il seguente link: www.poetare.it/santoro.html
Le poesie possono essere liberamente utilizzate per altri siti o per letture di gruppo.
BASTA SOLTANTO DARNE COMUNICAZIONE ALL'AUTORE SOLO PER FINI CONOSITIVI E STATISTICI.
Ai più giovani consiglio anche la lettura del racconto "Gino" (una specie di diario di guerra, autentico, nei campi di lavoro tedesco durante l'ultima guerra) pubblicato sempre dal sito poetare.it, però nella pagina dei miei racconti.
Il numero delle poesie è aumentato e su poetare.it è stata aggiunta una nuova pagina www.poetare.it/santoro/santoro6.html (e pagine precedenti)
Email: armandosal3000@gmail.com
Tel. 3713757415
Salvatore Armando Santoro - Montieri (GR) e Donnas (AO)
Olimpiadi di Città del Messico, 1968. Finale della gara dei 200 metri piani. Rimane certamente un'icona del '900 quella foto in bianco e nero di due atleti sul podio, a piedi scalzi e il pugno guantato di nero alzato verso il cielo, Tommie Smith e John Carlos, a rivendicare dopo la loro "gara della vita" dignità e diritti per il popolo afroamericano.
Ma c'è un terzo uomo, spesso dimenticato, in quella foto: il secondo arrivato, un australiano dalla pelle bianca, Peter Norman. Partecipa alla premiazione con un'aria che appare smarrita, fino talvolta a cogliere in quell'espressione una dissociazione o quanto meno un distacco da quella manifestazione storica, di una storia che non è la sua. Ma Peter Norman è probabilmente il vero eroe tragico di quella serata, destinato a pagare il prezzo più alto. In un moto d'amore, o di semplice umanità, decide di unirsi simbolicamente... (continuer)
Chanson italienne – Peter Norman – Alberto Cantone – 2018
Jeux olympiques de Mexico, 1968. Finale de la course de 200 mètres. Cette photo en noir et blanc de deux athlètes sur le podium, pieds nus et le poing levé vers le ciel, Tommie Smith et John Carlos, revendiquant la dignité et les droits du peuple afro-américain après la « course de leur vie », reste certainement une icône du 20e siècle.
Mais il y a un troisième homme, souvent oublié, sur cette photo : le deuxième dauphin, un Australien à la peau blanche, Peter Norman. Il assiste à la cérémonie de remise des prix avec un air qui semble perdu, au point de percevoir parfois dans cette expression une dissociation ou du moins un détachement de cet événement historique, d’une histoire qui n’est pas la sienne. Mais Peter Norman est probablement le véritable héros tragique de cette soirée, destiné à payer le prix le plus élevé. Dans un geste... (continuer)
Dal disco "Breve danzò il Novecento" (una "storia laterale" del Secolo Breve) il video ufficiale della canzone di Alberto Cantone in cui si racconta in forma di metafora calcistica la vita e la scomparsa di Pierpaolo Pasolini, accostandone la vicenda a quella del calciatore della Lazio e della Nazionale Luciano Re Cecconi.
Chanson italienne – Il regista ed il mediano – Alberto Cantone – 2018
Luciano Re Cecconi est un joueur de fouteballe italien, né en 1948 à Nerviano et décédé en janvier 1977 à Rome ; il tenait la place de médian. Le 18 janvier 1977, il voulut faire une farce à un ami bijoutier à Rome et mima un braquage ; la blague tourna mal et il fut abattu à bout portant d’une balle dans la poitrine.
Pier Paolo Pasolini est un écrivain, poète, journaliste, scénariste et réalisateur italien, né en 1922 à Bologne, et fut assassiné dans la nuit du 1er au 2 novembre 1975, sur la plage d’Ostie, près de Rome. Ces deux assassinats ne sont aujourd’hui pas élucidés et sans doute, ne le seront-ils jamais.
Dialogue maïeutique
L’autre jour, Lucien l’âne mon ami, on avait promis que je ferais une version française (comprendre : une version en langue française. Française est ma langue maternelle et même paternelle,... (continuer)
Facciamo tutti la nostra parte, assumiamoci le nostre responsabilità e, soprattutto, se ci riusciamo, proviamo a indirizzare verso gli altri un po' di EMPATIA, a comprendere che il mondo non si è messo a "complottare" contro di noi.
È la Natura che fa il suo mestiere, né madre né "matrigna".
Canzone scritta d'istinto durante il lockdown della primavera del 2020
Alberto Cantone
Questa canzone la vorrei dedicare ai miei colleghi, di cui dopo più di un anno di Covid conosco e condivido la fatica, le lacrime, le frustrazioni, le paure. Chi ha scelto questo mestiere non è un eroe, non abbiamo mai chiesto né preteso di esserlo, chiediamo però rispetto, in primis per i nostri 10 e passa anni di studio, più quelli di esperienza, perché non basta leggere 2 articoli su internet o 2 post su facebook per sentirsi autorizzati a disquisire di Covid, di vaccini e di terapie.
DA "Angeli e ribelli" live a Radio Sherwood (PD)
Una canzone molto ironica sul lavoro
Allora ho pensato di scrivere una canzone che parlasse del mondo del lavoro oggi cioé di quella flessibilità, sempre fregatura per chi la flessibilità la vive dalla parte del contraente debole, cioé dalla parte del lavoratore, sempre utile, sempre generosa per chi invece la utilizza naturalmente per i contratti a termine, i Co.Co.Co. di un tempo, i contratti a progetto, ma non solo ma anche quell'insegnamento che ci hanno dato in questi anni, che per essere flessibili e adatti al mondo del lavoro bisogna cambiare 6 o 7 lavori nella vita mediamente. Che se già consideriamo che magari ci si laurea a 35 anni, non si fa in tempo a cambiarli 6-7 lavori prima di arrivare alla pensione, pensione poi per modo di dire, prima di arrivare alla vecchiaia. Allora abbiamo raccontato la storia di un ragaz... (continuer)
Chanson italienne – Il pornoattore – Alberto Cantone – 2005
Alors, j'ai pensé à écrire une chanson qui parle du monde du travail aujourd'hui, c'est-à-dire de la flexibilité, toujours une arnaque pour celui qui vit la flexibilité du côté faible du contrat, c'est-à-dire du côté du travailleur, toujours utile, toujours généreuse pour celui qui au contraire l'utilise naturellement par les contrats à durée déterminée, les C.d.d. , les contrats de projet, mais pas seulement mais aussi ce qu'on a appris ces dernières années, que pour être flexibles et adaptés au monde du travail il faut changer 6 ou 7 fois de travail dans la vie. Si l'on considère déjà celui qui se diplôme à 35 ans, n'a pas le temps de changer 6 ou 7 fois de travail avant d'arriver à la pension, pension, c'est façon de parler, avant d'arriver à la vieillesse. Alors, nous avons raconté l'histoire d'une fille qui devrait être à... (continuer)
Merci beaucoup, Marco, vous avez parfaitement saisi l'esprit de cette chanson, seulement à un premier niveau une chanson ironique, en fait une représentation farfelue d'un drame social et de sa fine et longue préparation par le capitalisme mondial. Un câlin et un merci sincère pour la traduction. Alberto Cantone
Oh, dit Lucien l’âne, regarde Marco Valdo M.I., un auteur qui nous fait un câlin. C’est rare et ça fait vraiment plaisir. Je propose que tu lui écrives en français une autre de ses chansons.
J’y penserai dès que j’aurai un petit peu de temps, répond Marco Valdo M.I., mais comme on le sait, il y a tant à faire.
Riproposta:
- cantata insieme ai Modena City Ramblers in "Appunti Partigiani" [2005]
- interpretata dal Coro delle Mondine di Novi, in "Il seme e la speranza" [2006].
- in La rossa Primavera [2011]
I sette fratelli Cervi: Gelindo (classe 1901), Antenore (1906), Aldo (1909), Ferdinando (1911), Agostino (1916), Ovidio (1918), Ettore (1921).Tutti nati a Campegine (Reggio Emilia), tutti fucilati il 28 dicembre 1943 nel poligono di tiro di Reggio Emilia.
Come dico spesso presentando “La Pianura dei 7 fratelli”: questa canzone non è mai passata a MTV eppure sono decine e decine e decine le cover che ho ascoltato. Le strade del Signore sono infinite e su quelle questa canzone ha camminato e cammina, non su altre strade. Le strade che conducono al “signore”, a ciò che è sacro, che ci supera e che ci è limite ma che ci fa scoprire come una cosa sola fatta... (continuer)
E terra, e acqua, e vento (continuer)
La pianura dei sette fratelli - dal vivo con Alberto Cantone e Adelmo Cervi
"La pianura dei sette fratelli", capolavoro dei Gang, cantata dal vivo dal cantautore Alberto Cantone, in occasione della pastasciutta antifascista, con l'intervento del Partigiano Umberto Lorenzoni e di Adelmo CERVI.
Sulla storia di Admira Ismić e Boško Brčkić, i due fidanzati di Sarajevo uccisi assieme dai cecchini sotto il ponte di Vrbanje, si veda Admira e Boško di Alberto Cantone.
They were 25 and had been together for nine years, having met at school. Seeking safety, they decided to flee the besieged city of Sarajevo in May of 1993. Both muslim and christian officials had granted them safe passage and had promised them that they would not be hurt. However, as they crossed over the Vrbanja bridge, they were deliberately gunned down by christian snipers. Bosko died immediately and Admira, wounded crawled through the mud towards her childhood sweetheart. She put her arm around him tenderly and without trying to escape to save herself, died by his side. Their bodies lay there for five days.
Una canzone contro una fra le tante vittime della guerra: in questo caso sono i soldati, specie delle classi più povere o delle minoranze etniche, mandati a morire in una guerra che non è la loro, presentata come pacificatrice e attraverso la mistificazione di essere attesi come "liberatori" dalle popolazioni.
E' stata incisa nel disco live "Liocorno - note d'autore", distribuito da "Storie di note"
Ansanti sotto il sole di maggio,
correndo verso un mondo migliore
programmato guardando di notte le stelle
e raccontando alla luna i progetti d'un futuro
ancora tutto da costruire.
Due sacchi con i sogni accuratamente ripiegati,
unica ricchezza ad un nulla lasciato
con la certezza del ritorno.
I corpi protesi, quasi un gioco infantile
fatto tante volte nelle giornate di sole
vicino alle aie coi cani festosi che abbaiavano dietro.
Una speranza a portata di mano oltre il fiume Miljacka
che scorre tranquillo,
incurante degli spari dei cecchini.
Poi, il silenzio nell'abbraccio freddo
d'una morte arrivata dal nulla
a spazzare via la speranza di giorni migliori.
Svolazzano ancora per l'aria
i sogni d'un mondo sereno
fuori dall'assurditàdi una guerra razziale senza ragione.
Sogni di bimbi gioiosi
sgambettanti per stanze ormai senza sorrisi;
giornate... (continuer)