Auteur Imanol
Os pongo unas notas sobre los sucesos de los que habla Imanol en esta canción:
Carmona es un municipio de Sevilla. Allí, en 1974, los vecinos hicieron una marcha de protesta para pedir agua, pero la Guardia Civil la disolvió a disparos. Hubo varios heridos de bala y un muerto: Miguel Roldán. Otra canción de Elisa Serna, "Agüita pa beber", habla de este hecho.
En Éibar hubo dos sucesos de los que puede hablar Imanol. El primero ocurrió en 1970, cuando el joven Roberto Pérez fue asesinado por un policía de paisano (probablemente uno de la Brigada Político-social) en una manifestación contra el infame Proceso de Burgos. El otro fue el asesinato en 1976 de Roberto Soliño cuando salía del III Certamen de la Canción Vasca de una discoteca.
Sobre Donostia/ San Sebastián sólo he encontrado el asesinato en los cuarteles de la Guardia Civil de Koldo Arriola, apresado por cantar canciones nacionalistas... (continuer)
Carmona es un municipio de Sevilla. Allí, en 1974, los vecinos hicieron una marcha de protesta para pedir agua, pero la Guardia Civil la disolvió a disparos. Hubo varios heridos de bala y un muerto: Miguel Roldán. Otra canción de Elisa Serna, "Agüita pa beber", habla de este hecho.
En Éibar hubo dos sucesos de los que puede hablar Imanol. El primero ocurrió en 1970, cuando el joven Roberto Pérez fue asesinado por un policía de paisano (probablemente uno de la Brigada Político-social) en una manifestación contra el infame Proceso de Burgos. El otro fue el asesinato en 1976 de Roberto Soliño cuando salía del III Certamen de la Canción Vasca de una discoteca.
Sobre Donostia/ San Sebastián sólo he encontrado el asesinato en los cuarteles de la Guardia Civil de Koldo Arriola, apresado por cantar canciones nacionalistas... (continuer)
Gustavo Sierra Fernández 12/12/2011 - 02:29
Mi traducción al inglés, probablemente no demasiado buena. Entre corchetes he puesto la traducción de los versos en vasco.
PEOPLE SHALL NOT FORGET!
(continuer)
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envoyé par Gustavo Sierra Fernández 12/12/2011 - 02:33
Vorrei precisare che nel mese di agosto del 1974, si è tenuta a CARMONA una grande manifestazione con 30.000 persone, nel corso della quale la popolazione reclamava...acqua. Come altre volte, la guardia civile sparò "in aria", uccidendo Miguel Roldan in mezzo alla strada. Il resoconto dell'evento si può ascoltare nella canzone mozzafiato "Carmona" composta e interpretata da Elisa Serna con lo pseudonimo di Maria Burruca.
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri
IL POPOLO NON DIMENTICHERÀ!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 26/11/2013 - 11:39
...vorrei segnalare che i GWENDAL erano (e sono, anche se oggi i suoni non hanno niente a che vedere con quelli del passato) un gruppo francese, nessuno dei loro componenti era bretone, nè la musica (assolutamente straordinaria) che facevano si poteva ascrivere a quell'area geografica, l'unica cosa che li accumunava a quel genere musicale è l'avere arrangiato un paio di an dro nei primi due loro dischi, ma la cosa è irrilevante in quanto hanno anche suonato reggae, gighe, be bop...(con la medesima grazia)
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 23/2/2014 - 16:17
Per Alessandro/Bartleby, rispondendo alla vecchia questione espressa nell'introduzione a questa canzone. L'idea che ti eri fatto è giustissima: la frase "herriak ez du barkatuko" significa proprio "Il popolo non (lo) perdonerà" (e qui mi rivolgo anche a chi, poi, ha tradotto la canzone). Il verbo basco "barkatu" è un antichissimo prestito, come tanti altri, dal latino "parcere", perdonare (cfr. "parce sepultis", perdona ai sepolti, ai morti). Il basco, pur non essendo neppure una lingua indoeuropea, è infarcito di prestiti latini molto antichi, come ad esempio "bake", pace (< pacem) o "errege", re (< regem). Si hanno casi in cui il basco conserva termini latini scomparsi invece dalle lingue neolatine, come "atxuri", capretto (< lat. haediolum).
Agur! (< lat. augurium).
Agur! (< lat. augurium).
Riccardo Venturi 27/9/2014 - 17:39
Cari Amici tutti, vorrei precisare che il disco si intitola
"herriak ez du barkatuko!": è un'affermazione del caro compianto Imanol ed essendo uno degli innumerevoli capolavori licenziati dalla "Le Chant du Monde" reca come sottotitolo "Le Peuple Ne Pardonnera Pas!" che conferma le affermazioni di Alessandro e Riccardo. Tuttavia, non esiste una canzone all'interno dell'LP che rechi quel titolo. Si trova invece il brano in questione dal titolo in spagnolo "El Pueblo no olvidará" (tradotto a fianco anche in francese "Le Peuple n'oubliera pas") che sia Gustavo Sierra Fernández che il sottoscritto hanno tradotto rispettivamente con "People shall not forget!" e "Il popolo non dimenticherà!". Credo quindi si sia trattato di un semplice equivoco che spero questa mia precisazione servirà a dissipare.
Flavio Poltronieri
"herriak ez du barkatuko!": è un'affermazione del caro compianto Imanol ed essendo uno degli innumerevoli capolavori licenziati dalla "Le Chant du Monde" reca come sottotitolo "Le Peuple Ne Pardonnera Pas!" che conferma le affermazioni di Alessandro e Riccardo. Tuttavia, non esiste una canzone all'interno dell'LP che rechi quel titolo. Si trova invece il brano in questione dal titolo in spagnolo "El Pueblo no olvidará" (tradotto a fianco anche in francese "Le Peuple n'oubliera pas") che sia Gustavo Sierra Fernández che il sottoscritto hanno tradotto rispettivamente con "People shall not forget!" e "Il popolo non dimenticherà!". Credo quindi si sia trattato di un semplice equivoco che spero questa mia precisazione servirà a dissipare.
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 27/9/2014 - 18:18
Gianni Sartori 26/9/2020 - 16:13
AGUR ETA OHORE, AMA
IL 22 LUGLIO LA MAMMA DEL TXIKI LO HA RAGGIUNTO, ENTRAMBI LIBERI ALLA FINE
GIANNI SARTORI
L'anno prossimo saranno cinquant'anni. Il 27 settembre 1975 veniva fucilato davanti al cimitero di Cerdanyola(Catalunya) Juan Paredes Manot conosciuto come “Txiki”. In questi giorni, il 22 luglio, anche sua madre Antonia María Manot se n'è andata. Dopo aver portato con grande dignità il peso di un dolore incommensurabile per 49 anni.
Recentemente il giornale basco Naiz aveva ricordato un episodio allucinante (o semplicemente grottesco, comunque ingiustificabile) risalente al 27 settembre 2009 quando i militi dell'Ertzaintza (la polizia “autonoma” basca) erano penetrati in forze nel cimitero di Zarautz in cerca di non meglio precisati “terroristi”. Incontrando soltanto le facce perplesse prima ancora che indignate della mamma del Txiki, dei suoi fratelli e di tanti altri parenti... (continuer)
IL 22 LUGLIO LA MAMMA DEL TXIKI LO HA RAGGIUNTO, ENTRAMBI LIBERI ALLA FINE
GIANNI SARTORI
L'anno prossimo saranno cinquant'anni. Il 27 settembre 1975 veniva fucilato davanti al cimitero di Cerdanyola(Catalunya) Juan Paredes Manot conosciuto come “Txiki”. In questi giorni, il 22 luglio, anche sua madre Antonia María Manot se n'è andata. Dopo aver portato con grande dignità il peso di un dolore incommensurabile per 49 anni.
Recentemente il giornale basco Naiz aveva ricordato un episodio allucinante (o semplicemente grottesco, comunque ingiustificabile) risalente al 27 settembre 2009 quando i militi dell'Ertzaintza (la polizia “autonoma” basca) erano penetrati in forze nel cimitero di Zarautz in cerca di non meglio precisati “terroristi”. Incontrando soltanto le facce perplesse prima ancora che indignate della mamma del Txiki, dei suoi fratelli e di tanti altri parenti... (continuer)
Gianni Sartori 29/7/2024 - 17:42
Martillo pilón
Parole di “Somorrostro”, pseudonimo di un minatore basco, un operaio poeta allievo di Gabriel Aresti
Musica di Imanol
Disco: Herriak ez du barkatuko (1976)
con il gruppo Gwendal
Testo da La Zamarra de Gustavo
Perfetta per il 1 maggio, questa poesia musicata di un operaio basco che mi sembra riallacciarsi direttamente a Brecht e alle Domande di un lettore operaio.
Musica di Imanol
Disco: Herriak ez du barkatuko (1976)
con il gruppo Gwendal
Testo da La Zamarra de Gustavo
Perfetta per il 1 maggio, questa poesia musicata di un operaio basco che mi sembra riallacciarsi direttamente a Brecht e alle Domande di un lettore operaio.
Para un día como hoy, una canción que hizo Imanol sobre el poema de un minero vasco que iba a unas clases de poesía de Gabriel Aresti. Sorprende la lucidez de una letra en castellano con una validez muy actual: la corriente profunda de la historia, la intrahistoria, y el materialismo histórico (o el dialéctico, siempre los confundo porque soy asistemático)
Los músicos que le acompañan pertenecen al mítico grupo Gwendal
Gustavo Sierra Fernández
Los músicos que le acompañan pertenecen al mítico grupo Gwendal
Gustavo Sierra Fernández
Hoy como ayer la sangre está vertida,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo tramite Gustavo 1/5/2020 - 12:38
Non è corretta l'attribuzione del testo a “Somorrostro, pseudonimo di un minatore basco" ma l'equivoco ha le sue origini che cerco di chiarire.
Imanol nel disco citato (Herriak ez du barkatuko)la attribuisce interamente a se stesso sia sul vinile che nel retro della copertina, mentre nella parte interna del cartonato contenente i testi, attribuisce le parole a "un operaio di Somorrostro".
Il "Somorrostro" era quella striscia scomposta di case ammassate tra il mare e le fabbriche di Barcellona che si estendeva per una decina di ettari circa. Una specie di ghetto, un barrio di baracche che in seguito è stato riabilitato, un quartiere che si è deliberatamente tentato di cancellare dalle mappe e dalla memoria della cittá, come se non fosse mai esistito. La prima testimonianza, a mio sapere, della sua esistenza si trova all'interno del "Diari de Barcelona" del 23 Agosto 1882. Il barrio raggiungeva... (continuer)
Imanol nel disco citato (Herriak ez du barkatuko)la attribuisce interamente a se stesso sia sul vinile che nel retro della copertina, mentre nella parte interna del cartonato contenente i testi, attribuisce le parole a "un operaio di Somorrostro".
Il "Somorrostro" era quella striscia scomposta di case ammassate tra il mare e le fabbriche di Barcellona che si estendeva per una decina di ettari circa. Una specie di ghetto, un barrio di baracche che in seguito è stato riabilitato, un quartiere che si è deliberatamente tentato di cancellare dalle mappe e dalla memoria della cittá, come se non fosse mai esistito. La prima testimonianza, a mio sapere, della sua esistenza si trova all'interno del "Diari de Barcelona" del 23 Agosto 1882. Il barrio raggiungeva... (continuer)
Flavio Poltronieri 1/5/2020 - 15:29
In effetti l'attribuzione ha del misterioso. Io ho trovato questo commento nel blog di Fernando Lucini:
Pero sí puedo contarte la historia de "Somorrostro", que efectívamente era un poeta aficionado del círculo de Aresti. Me contó Arantxa Urretebizkaia (escritora donostiarra y actualmente casada con el actor Xabier Elorriaga) que había conocido a Imanol en el Grupo Argia de baile, donde los dos participaban. Por los primeros setenta eran novietes y en uno de los viajes que ella hizo a París le llevó unos folios que le había pasado Aresti de un amigo suyo. Arantxa ha estado siempre muy bien relacionada con el mundo literario vasco. De esos folios salieron dos buenos temas, como "Martillo Pilón" y la inolvidable "Es mayo", de la que Eliseo Parra hace una extraordinaria versión en el proyecto Imanol. Donosti Tombuctú.
Josemari Alemán Amundarain
Josemari Alemán Amundarain
Ce l'ho l'omaggio a Imanol e con tutto il rispetto per Eliseo Parra (che pure mi piace), ne ha fatto una versione forse più superficialmente godibile al pubblico musicofilo ma il canto originale di Imanol in Es Mayo fa venire dei brividi alti quattro dita ogni volta che lo si ascolta.
Comunque, per me, le canzoni politiche di quegli anni 70 di Imanol valevano quelle d'amore e odio di Leonard Cohen.
Comunque, per me, le canzoni politiche di quegli anni 70 di Imanol valevano quelle d'amore e odio di Leonard Cohen.
Oggi come ieri il sangue è versato
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 1/5/2020 - 16:07
Oskorria-Burgos 1970
Poema de Gabriel Aresti, que demuestra las preocupaciones sociales del genio euskaldun. Éste fue musicado e interpretado por Imanol, primero, con el título "Oskorria Burgos-1970", en su LP Herriak ez du barkatuko, y en 1979 por Oskorri, con el título "Oskorri" y en el LP Oskorri (fíjate).
(La Zamarra de Gustavo)
(La Zamarra de Gustavo)
Irrintzi bat entzun dugu ezpataren aurrean
(continuer)
(continuer)
18/11/2011 - 23:40
Debí de haberlo dicho en la entrada original; este poema celebraba el triunfo de los procesados en "el Proceso de Burgos", de ahí el título en el disco de Imanol.
Gustavo Sierra Fernández 19/11/2011 - 15:56
Contro il gladio si è forgiato un grido
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 26/11/2013 - 12:15
Bietnam 1970
[1974]
Album "Herriak ez du barkatuko!", con il gruppo bretone Gwendal
Una canzone tratta da un lp realizzato durante l'esilio parigino di Imanol, che era dovuto fuggire dalla Spagna perché considerato vicino all'ETA...
Testo trovato sul blog di Gustavo Sierra Fernández
Album "Herriak ez du barkatuko!", con il gruppo bretone Gwendal
Una canzone tratta da un lp realizzato durante l'esilio parigino di Imanol, che era dovuto fuggire dalla Spagna perché considerato vicino all'ETA...
Testo trovato sul blog di Gustavo Sierra Fernández
Yanquitarren egunetan,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 19/10/2009 - 10:53
¿Qué fue de los cantautores?
[2012]
Album:¿Qué fue de los cantautores?
El mundo de la cultura se une en torno a Luis Pastor en el vídeo de la canción «¿Qué fue de los cantautores?»
Más de cien profesionales relevantes del mundo de la cultura y el espectáculo se han unido en torno a Luis Pastor y aparecen en el vídeo de la canción ¿Qué fue de los cantautores? para reivindicar la figura del cantautor y su vigencia en la sociedad actual.
Cada uno de estos más de cien artistas (exactamente 106) protagoniza un verso de la canción que da título al nuevo álbum de Luis Pastor, que se publica el 6 de marzo de 2012, en un vídeo en el que aparecen músicos (Miguel Ríos, Rosendo, Pedro Guerra, Ismael Serrano, Carmen Linares, El Chojín, Negri, Javier Álvarez, Pablo Guerrero, Frank-T, Paco Ibáñez, El Langui, Martirio, Elisa Serna); bailaoras (María Pagés); actrices (María Botto, Ana Fernández, Vicky Peña, Nieve de Medina, Maite... (continuer)
Album:¿Qué fue de los cantautores?
El mundo de la cultura se une en torno a Luis Pastor en el vídeo de la canción «¿Qué fue de los cantautores?»
Más de cien profesionales relevantes del mundo de la cultura y el espectáculo se han unido en torno a Luis Pastor y aparecen en el vídeo de la canción ¿Qué fue de los cantautores? para reivindicar la figura del cantautor y su vigencia en la sociedad actual.
Cada uno de estos más de cien artistas (exactamente 106) protagoniza un verso de la canción que da título al nuevo álbum de Luis Pastor, que se publica el 6 de marzo de 2012, en un vídeo en el que aparecen músicos (Miguel Ríos, Rosendo, Pedro Guerra, Ismael Serrano, Carmen Linares, El Chojín, Negri, Javier Álvarez, Pablo Guerrero, Frank-T, Paco Ibáñez, El Langui, Martirio, Elisa Serna); bailaoras (María Pagés); actrices (María Botto, Ana Fernández, Vicky Peña, Nieve de Medina, Maite... (continuer)
Éramos tan libertarios,
(continuer)
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envoyé par adriana 24/3/2012 - 07:59
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Album "Herriak ez du barkatuko", con il gruppo francese Gwendal.
Scritta durante il suo esilio in Francia, questa canzone di Imanol parla della repressione del regime franchista, particolarmente dura nelle provincie basche dove forte era la resistenza armata rappresentata soprattutto dall'ETA, quando ancora era un'organizzazione di resistenza antifascista...
Come Al Alba di Luis Eduardo Aute, anche questa canzone nacque subito dopo quel terribile 27 settembre 1975 quando Franco, ormai prossimo all fine, fece fucilare tre militanti del FRAP e due dell'ETA, le ultime vittime del regime...
[Non che io conosca il basco ma, da una sommaria ricerca su Google, mi sono fatto l'idea che la frase "Herriak ez du barkatuko" debba tradursi con "El pueblo no lo perdonará" piuttosto che con "El pueblo no olvidará"...]