Ho visto che si dice che "Capitani d'aprile" non è più su Youtube. Considerandolo una ottima rappresentazione da vari punti di vista, segnalo che è presente in due parti su Dailymotion: https://www.dailymotion.com/video/x7h3dyp
RM 15/8/2021 - 19:43
Dopo Bella ciao, La Casa de Papel è pronta a rilanciare nel mondo un'altra bellissima canzone di liberazione dal fascismo.
Versão sarda 2 / Versione sarda 2 / Sardinian version 2 / Version sarde 2 / Sardiniankielinen versio 2:
Stefania Secci Rosa [2020]
"Pubblicato sulla piattaforma YouTube da un collettivo di cantanti sarde coordinato da Stefania Secci Rosa, il brano “Grândola bidda morisca”, traduzione in lingua sarda della celeberrima canzone simbolo della rivoluzione dei garofani portoghese “Grândola Vila Morena” dell’autore e cantante lusitano Josè Afonso. Per celebrare l’Anniversario della Liberazione d’Italia, le cantanti Stefania Secci Rosa, Francesca Corrias, Claudia Aru, Alice Marras, Lulli Lostia e il trio delle Balentes composto da Stefania Liori, Pamela Lorico e Federica Putzolu hanno deciso di collaborare alla realizzazione della versione sarda della canzone simbolo della rivoluzione dei garofani in Portogallo risalente al 25 aprile del 1974. Il video e le illustrazioni sono a cura dell’illustratrice... (continuer)
Versão latina / In Latinum vertit / Versione latina / Latin version / Version en latin / Latinankielinen versio: Anonimo Toscano del XXI Secolo, 28-2-2024 09:42
“Del resto”, ha pensato l’Anonimo Toscano del XXI Secolo, “Radio Renascença era l’emittente della Conferenza Episcopale Portoghese...” Abituato fin dalla sua più tenera età passata nell’alto Medioevo a considerare il latino come una lingua viva, l’Anonimo propone questa sua versione di Grândola (ribattezzata Grandula in modo assolutamente arbitrario, ma del tutto naturale -a parte il fatto che vorrebbe dire “grandicella”…) con qualche necessaria libertà, ma con la speranza di non aver tradito il testo di Iosephus Alfonsus nella ricorrenza del 50° anniversario della Seditio Caryophyllorum.
Versão bilíngue em português e basco (Euskara) / Versione bilingue portoghese e basca / Bilingual Portuguese – Basque version / Version bilingue portugaise et basque / Kaksinkielinen, portugalin- ja baskinkielinen versio: Betagarri [1997]
Di Grândola vila morena è stata approntato, si può dire, ogni tipo di versione, linguistica e/o musicale. Nel 1997, la celebre band ska basca Betagarri ne fornisce una versione bilingue in pieno stile ska, contenuta nell’eponimo album Betagarri: si parte con una specie di “mix” dell’originale portoghese, con qualche libertà testuale (“cidade” al posto di “vontade”), e si conclude con una strofa originale in lingua basca, che in pratica è un “riassunto” di tutta la vicenda della Rivoluzione dei Garofani. Diamo qui il testo come si presenta in questa versione, aggiungendo una traduzione italiana della strofa in Euskara. [RV]
Primo semestre 2013: come altri stati, il Portogallo si vede imporre dall’ “Unione Europea” una rigorosa politica di austerità. Durante le manifestazioni, si leggono spesso cartelli come questo: QUE SE LIXE A TROIKA! O POVO É QUEM MAIS ORDENA (“Che la Troika vada a farsi fottere! E’ il popolo che più comanda”). In una situazione di difficoltà e di lotta, ritorna Grândola vila morena.
Nel febbraio del medesimo anno, l’allora primo ministro portoghese, Pedro Passos Coelho, leader del principale partito di destra del paese che si chiama, però, “Partito Socialdemocratico”, prende la parola in parlamento per illustrare le severe misure richieste dalla UE. Viene interrotto immediatamente da un discreto numero di deputati delle sinistre, che cantano in coro una certa canzone:
Il primo ministro, in diretta TV, sorride nervoso mentre risuonano i versi di Grândola vila morena e la... (continuer)
Proviene da Lyricstranslate ma il traduttore ha preferito restare anonimo. Piuttosto curioso il commento che ha messo alla sua traduzione: ”Today is the day to sing this song in Istanbul... Maybe in Turkish version Antalya would be the candidate : ) Antalya, Vila Morena!”
Una traduzione assolutamente letterale, proveniente da Lyricstranslate, per la quale abbiamo dovuto fare un po’ di editing. Il traduttore, infatti, aveva inserito note e un suo commento personale direttamente nel testo della traduzione. Qui tutto questo è stato inserito in delle note (a mo’ di curiosità, il “commento personale” del traduttore, qui alla nota 2, significa: ”non esiste governo che possa dire al ‘piccolo’ cittadino che cosa fare!”, probabilmente una parafrasi di o povo é que mais ordena dentro de ti, ó cidade).
Versão dinamarquesa / Versione danese / Danish version / Version danoise / Tanskankielinen versio: Knud Møllenback
Versione danese a corredo del video dove la cantante lirica danese Alina Maria Erbs canta l’originale in portoghese (con breve introduzione bilingue). La pagina, dedicata interamente alla Revolução dos Cravos, appartiene alla Portugisisk Forening i Danmark “Unione Portoghese in Danimarca”.
Nota. Avevo già qualificato questa cosa come "traduzione", quando mi sono accorto che, in realtà, è metrica e pienamente cantabile. Si tratta quindi di una vera e propria versione. [RV]
Versão galega / Versione galiziana / Galician version / Version galicienne / Galiciankielinen versio:
Real Académia Galega
Come si sa (v. introduzione), la prima esecuzione in pubblico di Grândola, vila morena da parte di José Afonso e nella sua forma definitiva di canzone, avvenne il 10 maggio 1972 a Santiago de Compostela, in Galizia. In realtà, pare che José Afonso la avesse già cantata una prima volta, e proprio a Grândola, all’inaugurazione di una mostra sullo scrittore neorealista António Alves Redol; in tale occasione, José Afonso si esibì nel medesimo locale del 1964. Ma il pubblico era ridotto; a Santiago de Compostela, quindi, avvenne la prima esecuzione della canzone davanti a un vasto uditorio. José Afonso cantò Grândola al Burgo das Naçons di Santiago; il pubblico era composto principalmente da studenti sotto stretta sorveglianza da parte della polizia spagnola. José Afonso... (continuer)
Traducção eslovena / Traduzione slovena / Slovenian translation / Traduction slovène / Sloveniankielinen käännös: Maja Gantar
La traduzione è letterale, ma con interpretazioni (ad esempio: o povo é quem mais ordena viene tradotto: “la gente è colei che ha la parola”; la “vila morena” diventa semplicemente “Grândola scura”). Proviene dalla tesi di laurea in scienze sociali discussa da Maja Gantar nel 2006 presso l’Università di Lubiana, intitolata Konstrukcija kolektivnega spomina v dokumentarnem novinarstvu: Dokumentarni filmi o Portugalski revoluciji 25. Aprila 1974 (“La costruzione della memoria collettiva nel giornalismo documentario: Documentari sulla rivoluzione portoghese del 25 aprile 1974”). [RV]
Versão italiana equirítmica / Versione italiana equiritmica / Equirhythmic Italian version / Version italienne équirythmique / Rytminen italiankielinen versio: Quarup (L. Trans.)
@ Per il Non-Contributore non-Polacco
To the Unpolish Uncontributor
Ti ringraziamo non-molto per il tuo non-contributo a questa non-pagina con il non-video della non-versione non-polacca di non-Edyta Geppert; ma, come puoi non-vedere, c'era non-già.
We thank you unvery unmuch for your noncontribution to this unpage with the nonvideo of the Unpolish unversion by Unedyta Ungeppert; but, as you can unsee, it was unalready in the unpage.
Che lavorone la vostra ricostruzione sul filo della canzone, quanti ricordi.
Sono andato in Portogallo nell estate del 1975 . In Angola a gennaio erano partiti gli accordi per l'indipendenza che sarebbe avvenuta in Novembre. Nell estate del 75 migliaia di portoghesi lasciarono l'Angola e rientrarono in Portogallo che per ospitarli requisi gli alberghi.
Ci trovammo così in viaggio senza sapere dove dormire e i nostri letti furono i giardini pubblici i vagoni dei treni. In Alentejo di alberghi non ce ne erano proprio ovviamente la dittatura non promuoveva il turismo Dormimmo anche ai bordi di un cimitero dopo una serata di musica con Amalia Rodriguez. Ma che belle erano Alcobaca ,Batalia, Tomar le loro cattedrali i monasteri.
Conoscemmo José che era scappato a Parigi per non fare il servizio militare che dura a 6 anni ed adesso era rientrato nel suo paese. Finalmente trovammo un letto per dormire. Fu davvero un viaggio indimenticabile in un paese povero ma liberato
New rhythmic Italian version by Riccardo Venturi, 19 april 2024
Nouvelle version rythmique de Riccardo Venturi, 19 avril 2004
Riccardo Venturin uusi rytminen italiankielinen versio, 19. huhtikuuta 2024
New rhythmic Italian version by Riccardo Venturi, 19 april 2024
Nouvelle version rythmique de Riccardo Venturi, 19 avril 2004
Riccardo Venturin uusi rytminen italiankielinen versio, 19. huhtikuuta 2024
Due parole del traduttore. Si tratta di una traduzione in alcuni punti decisamente “libera”. Si ha a che fare non soltanto con il particolare stile di José Afonso (come in tutte le sue canzoni, ovviamente) ma anche con il “genio”, con lo Sprachgeist della lingua portoghese lusitana (diverso da quello del portoghese brasiliano o africano). Cosicché, ad esempio, in questa traduzione Gastone ha crisi di gastrite e non di “disgusto” (malquerência, che significa anche “cattiva volontà”) e “piglia il bicarbonato” invece di “farsi prendere dal gusto della soda”. Il "parapetto" è diventato uno "scendiletto". E così via, senza stare tanto a specificare; del resto, trasferire José Afonso in una lingua diversa dal portoghese, facendolo almeno un po’ restare José Afonso, è un’impresa destinata al fallimento (non penso che esistano “cover” di José Afonso in un’altra lingua). Ciononostante, provammo.
Gastone era perfetto (continuer)
17/4/2024 - 01:57
Prendara o Prendera?
Di Gastão era perfeito è disponibile il manoscritto, o meglio il dattiloscritto originale: consiste in una “brutta copia” con correzioni e annotazioni di carattere musicale (probabilmente di José Mário Branco) e una “bella copia” che sembra essere la versione definitiva del testo:
Come si può vedere, nel 2° verso della IV strofa c'è una correzione: prendara è corretto a penna in prendera (congiuntivo imperfetto di 2a forma). Tale correzione scompare però dalla "bella copia", dove si ha solo prendera:
A parte il fatto che anche nella "bella copia" c'è un'ulteriore correzione (mandava-lhe viene sostituito da un semplice mandava), la versione definitiva sembra essere inequivocabile. Ora, però, José Afonso, nella versione incisa per l'album Venham mais cinco, canta chiaramente prendara:
Prendara: 00.40' nel video
Nonostante la somiglianza, si tratta di due verbi... (continuer)
Mi scuso per queste aggiunte magari un po' fuori tempo massimo, ma sono un omaggio a Zeca che mi pare giusto condividere. Nel 2010 una sorta di mini-super-gruppo di giovani musicisti portoghesi si riunisce sotto il nome di "Zeca sempre" e pubblica l'album "O que faz falta" in chiave rock con una grande enfasi sulla vocalità. Nell'album ci sono belle versioni di molti pezzi famosi di Zeca ma quello più in vista è proprio "O que faz falta", che peraltro è diventata negli anni una canzone scandita e ballata in tutte le grandi manifestazioni sindacali e della sinistra portoghese, a causa della sua eccezionale vivacità e della sua inscalfibile attualità.
Oltre a "Portogallo 25 aprile" José Afonso registrò e pubblicò in Italia nello stesso 1975 il disco "República - Per le cooperative agricole portoghesi" promosso come forma di sostegno economico dai quotidiani "Lotta Continua", "Il Manifesto" e "Avanguardia Operaia". Oltre al cantautore e sodale storico di Afonso Francisco Fanhais parteciparono alla registrazione musiciste e musiciste romane come Sara Modigliani e Giorgio Vivaldi, del giro del Nuovo canzoniere italiano. Oltre che in quella occasione Zeca fu di nuovo in tournée in Italia almeno nel 1976 e nel 1980, nel circuito delle feste dell'Unità.
Sono padroni dell'universo intero,
Dominatori a forza, signori senza legge,
Riempion granai, bevono vino nuovo,
Danzano in tondo nella pineta del re.
Il testo sembra proprio descrivere degli usurpatori delle prerogative del sovrano, dei sovvertitori violenti che si mettono contro la legge sacra e l'ordine tradizionale.
Un testo che sarebbe piaciuto a Guénon!
Chanson portugaise — Ronda das mafarricas — José “Zeca” Afonso — 1971
« Ronda das mafarricas » a été écrite et enregistrée par José Afonso, pendant son exil en France au temps de la dictature des colonels en Grèce (1967 — 1974). José Afonso est sans doute l’auteur moderne le plus célèbre du Portugal ; sa chanson « Grândola, vila morena » a servi de signal radio pour donner le coup d’envoi de la révolution des œillets (1974). Grândola vila morena est une des chansons les plus célèbres de l’histoire et certainement la plus célèbre de toutes celles du Portugal.
Le texte de « Ronda das mafarricas » (La Ronde des sorcières) raconte en fait l’histoire des quatre cents colonels grecs qui ont effectué le coup d’État fasciste à Athènes en avril 1967.
Obrigado obrigadinho a te, BB, però ci sto continuando a rimuginare sopra...davvero una cosa spaventosa, come comprensione e interpretazione...
Riccardo Venturi 8/4/2020 - 22:44
E, oltre all'interpretazione del testo, ci sarebbe pure l'interpretazione della Storia...
Per curiosità, ho messo in ricerca il nome del primo morto del 25 aprile 1974 in via António Maria Cardoso... Si chiamava Fernando Carvalho Giesteira (e non Gesteira), e aveva 17 anni...
A quanto mi ricordo, tutti e quattro i morti della sera del 25 aprile 1974 erano molto giovani, dei ventenni o poco più. Sempre andando a memoria (in quei giorni avevo anni undici e seguivo appassionatamente le vicende della Revolução dalla TV e dai giornali, inframezzate con la lettura del Topolino e coi compiti di 5a elementare) mi sembra che ci fu anche un "pide" morto, seppur indirettamente. I "pides" furono presi e messi in mutande, letteralmente. Mi sembra anche che, in linea di massima, poi non ne finì nemmeno uno in galera a parte i primi giorni. Ma ripeto, vado a memoria e è roba, ormai, di quarantasei anni fa...
col mio ultimo commento mi riferivo alle "vittime della Storia"...
Della categoria non fanno parte coloro che hanno consapevolmente e deliberatamente lottato contro regimi ed ingiustizia, magari anche rimettendoci la pelle. Nel caso specifico, non ne fa parte Conceição Matos, che nonostante il carcere e la tortura ha trionfato su suoi carnefici, e avrebbe ugualmente trionfato anche se fosse stata ammazzata...
Le "vittime della Storia" sono quelle come Fernando Carvalho Giesteira, un ragazzino di 17 anni, senza nessuna appartenenza politica, nessuna militanza, uno che si trovava a passare di lì, forse un po' troppo curioso e ingenuo, finito fucilato nell'ultimo giorno della dittatura...
Per decine di anni nessuno ha mai nemmeno raccontato la sua storia, per decine di anni ne è stato pure strpiato il nome, persiono sulla lapide ufficiale affissa in via António Maria Cardoso...... (continuer)
avanzo un'altra ipotesi - del tutto avventata e creativa - sull'interpretazione dell'oscuro verso "Deu graças à Dª. Urraca" e della relativa strofa...
Dona Urraca potrebbe essere Urraca di Castiglia, quella che regnò tra il 1109 ed il 1126, "la prima sovrana europea regnante per proprio diritto", come la descrive it.wikipedia.
Costei fu donna di potere e fu sempre avversata dalla sorellastra Teresa di León, che reclamava diritti di sovranità per lei ed il figlio Alfonso.
Alla morte della sorellastra Urraca, nel 1126, Teresa provò a disconoscere il nuovo re di León e Castiglia Alfonso VII, ma mal gliene incolse.
Potrebbe quindi qui trattarsi di un paragone storico per riferirsi invece all'avvicendamento tra PIDE e DGS nel 1969, nel quadro della cosiddetta "primavera marcelista", poi quasi subito travolta dal "legittimo pretendente al trono", la Rivoluzione.
Mmmm....mmmm! Con tutto il rispetto per Pindaro e per i suoi voli, secondo me invece non sei mica tanto di fuori! E' veramente interessante la tua ipotesi. Poi, magari, si scopre che si tratta di un modo di dire portoghese che significa chissà cosa...