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Le luneux
Traduzione italiana / Traduction italienne / Italian translation / Italiankielinen käännös:
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Riccardo Venturi, 29-10-2019 15:21
IL CIECO
(continuer)
(continuer)
29/10/2019 - 15:23
Riccardo Venturi, 29-10-2019 15:59
THE BLIND MAN
(continuer)
(continuer)
Quasi in tempo reale mi associo a tutto quanto così bene sopraddétto a riguardo questo insuperabile capolavoro, dal dottor, professor Riccardo Venturi (tutt'altro che truffatore e imbroglione).
La rassegnazione di questo disgraziato mendicante è davvero stupefacente. I ciechi vagabondi suscitarono un po' ovunque canzoni popolari animate spesso da sentimenti anche uni opposti agli altri e, nel pieno rispetto di questa tradizione, i Malicorne propongono in questo caso un testo proveniente dal Bas-Poitou e una musica da un'altra provincia. L'hanno fatto spesso. La melodia in questione è quella di "Amour et Mantille", originariamente cantata in berrichon ovvero la langue d'oïl medioevale parlata nella regione del Berry, che suppongo a ben ragione essere la più amata da Gabriel Yacoub. Questo struggente lamento, raccolto all'inizio del 1900, è quasi sicuramente opera di un qualche letterato... (continuer)
La rassegnazione di questo disgraziato mendicante è davvero stupefacente. I ciechi vagabondi suscitarono un po' ovunque canzoni popolari animate spesso da sentimenti anche uni opposti agli altri e, nel pieno rispetto di questa tradizione, i Malicorne propongono in questo caso un testo proveniente dal Bas-Poitou e una musica da un'altra provincia. L'hanno fatto spesso. La melodia in questione è quella di "Amour et Mantille", originariamente cantata in berrichon ovvero la langue d'oïl medioevale parlata nella regione del Berry, che suppongo a ben ragione essere la più amata da Gabriel Yacoub. Questo struggente lamento, raccolto all'inizio del 1900, è quasi sicuramente opera di un qualche letterato... (continuer)
Flavio Poltronieri 29/10/2019 - 17:29
Marie Sauvet/Yacoub/De Malicorne non avrà, certo, più i 21 anni dell'Almanach; ne ha 67 ma secondo il mio modesto parere è sempre bellissima. Per non parlare della sua voce, nonostante qualche lievissimo arrochimento; ma 67 - 21 fa quarantasei. Chissà che la sua voce non sia trasmigrata in quella della ragazzina di cui ho messo il video...intanto stasera mi guardo tutto il concerto, grazie "Flavíusar" per averlo messo...!
Riccardo Venturi 29/10/2019 - 17:58
Il concerto che ha messo Flavio è del 2011 quando Marie aveva 59 anni, 38 anni dopo Almanach. Ma al giorno d'oggi fanno ancora concerti? Io purtroppo me lo sono persi quando sono venuti in Svizzera nel 2015...
Lorenzo 29/10/2019 - 18:06
Dopo la separazione ognuno ha seguito la sua strada. Ogni tanto qualcuno li esortava in qualche modo a ritornare, ricordo di averlo fatto anch'io: senza risposta e senza ritorni. Oltrettutto Gabriel amava solo le canzoni macabre e sconfortate (più o meno come me: forse entrambi avremmo avuto bisogno di un analista!) e Laurent Vercambre non sopportava più le canzoni tristi dei Malicorne e ha iniziato a fare infatti il pagliaccio in giro. Dal 2005 Yacoub ha avuto i diritti sul patrimonio Malicorne (tranne Les Cathédrales, che non gli appartiene più)e nel 2010 ha accettato la proposta di Gérard Pont, direttore del Festival des Francofolies de La Rochelle di invitare all'interno di un suo concerto gli antichi compagni malicorniani per il tempo di una unica serata, tutti risposero di si compreso Hughes de Courson che abitava in Malesia. Furono invitati anche dei rappresentanti della scena recente... (continuer)
Flavio Poltronieri 29/10/2019 - 18:40
Pensavo fosse quello del 2017 che è stato, fra l'altro, anche l'ultimo. Per il resto, pensa a me che conosco i Malicorne da quando te tu ti facevi la piscia a letto; e non li ho mai visti. A differenza di Flavíusar Póltróníeri, che secondo me non si limita ai Malicorne; voci di corridoio dicono che era quello che aveva dato il pezzo di formaggio al "luneux"...
Riccardo Venturi 29/10/2019 - 18:47
In realtà in questo periodo mi sento piuttosto "il pezzo di formaggio".
Li ho anche registrati a Milano, al Teatro Cristallo il 26 ottobre del 1979, in quel periodo naturalmente non proponevano questa chanson de colporteur ma la chasse gallery, alexandre, la danse des damnés, jean des loups però non mancarono l'écolier assassin e le prince d'orange. Con loro c'era addirittura Brian Gulland al basson che io ricordavo nei fantastici Gryphon....ah, che tempi gloriosi: ero sempre innamorato e quando (spesso) la sera si andava ad ascoltare un concerto dovevi scegliere tra John Martyn, Bert Jansch, Ornette, Stivell, Don Cherry, John Renbourn, Embryo, Fairport Convention, Inti Illimani, Dollar Brand, Richard Thompson....
Aiuto!!!!
Li ho anche registrati a Milano, al Teatro Cristallo il 26 ottobre del 1979, in quel periodo naturalmente non proponevano questa chanson de colporteur ma la chasse gallery, alexandre, la danse des damnés, jean des loups però non mancarono l'écolier assassin e le prince d'orange. Con loro c'era addirittura Brian Gulland al basson che io ricordavo nei fantastici Gryphon....ah, che tempi gloriosi: ero sempre innamorato e quando (spesso) la sera si andava ad ascoltare un concerto dovevi scegliere tra John Martyn, Bert Jansch, Ornette, Stivell, Don Cherry, John Renbourn, Embryo, Fairport Convention, Inti Illimani, Dollar Brand, Richard Thompson....
Aiuto!!!!
Flavio Poltronieri 29/10/2019 - 19:28
A rafforzare quanto detto da Riccardo alla fine della sua dotta presentazione:
Luneux, -euse, adj. Éclairé par la lune. (Soirées étoilées, ou luneuses, ou éclairées par les rayons bleus des lampes électriques) (Mille,Barnavaux,1908, p. 266)
il titolo in italiano andrebbe inteso quindi come "ILLUMINATO DALLA LUNA", nel testo è il protagonista medesimo che si presenta immediatamente come CIECO.
P.S. Ma davvero pensate che a qualcuno interessino tutte 'ste informazioni?
(Un dubbioso) Flavio Poltronieri
Luneux, -euse, adj. Éclairé par la lune. (Soirées étoilées, ou luneuses, ou éclairées par les rayons bleus des lampes électriques) (Mille,Barnavaux,1908, p. 266)
il titolo in italiano andrebbe inteso quindi come "ILLUMINATO DALLA LUNA", nel testo è il protagonista medesimo che si presenta immediatamente come CIECO.
P.S. Ma davvero pensate che a qualcuno interessino tutte 'ste informazioni?
(Un dubbioso) Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 30/10/2019 - 22:00
Beh, se per questo io sono il primo ad essere convinto che interessino pochi, pochissimi. Però, che dirti: dei telefonini non me ne cale, Instagram per me potrebbe essere un ottimo nome per una minestrina dietetica istantanea, il ràppe e la tràppe mi fanno venire la cacaiola, col rock sono fermo agli anni '70 (e ci resto volentieri; comunque il rock è un cadavere, attualmente), vado al bar per un caffeino e mi becco pensionati e ragazzotti che improvvisano comizi pro-Salvini, nelle sale d'attesa degli ospedali faccio traduzioni in islandese, non rispondo mai alle mail, poso una penna su un tavolo e poi sto un quarto d'ora a cercarla, come a te mi garbano antiche e tristissime canzoni contenenti termini rari, e così via. Tutto quel che ho fatto e continuo a fare nella vita, non interessa a molti. Ma chi se ne frega. Magari, a qualcuno, anche sì. E anche quello che fai tu. Quindi, fàllo. Un saluto e W l'Anarchia.
Riccardo Venturi 30/10/2019 - 22:29
E così sia:
W l'Anarchia!
(e anche la poesia)
concludi tu con un'altra terzina in rima
e finiamola così
W l'Anarchia!
(e anche la poesia)
concludi tu con un'altra terzina in rima
e finiamola così
Flavio Poltronieri 30/10/2019 - 22:40
![Le luneux](img/upl/w-piatek-13-go-czeka-nas-wyjatkowo-dziwna-pelniaksiezyca-czy-jest-sie-czego-obawiac_5d77d897.jpeg)
Polskie tłumaczenie: Krzysiek Wrona
Polish translation by Krzysiek Wrona
Traduction polonaise de Krzysiek Wrona
Krzysiek Wronan puolankielinen käännös
Polish translation by Krzysiek Wrona
Traduction polonaise de Krzysiek Wrona
Krzysiek Wronan puolankielinen käännös
ŚLEPY DZIAD
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek 10/11/2019 - 22:57
Una strofa aggiuntiva del traduttore che in maniera sfacciata ha provato sintetizzare il significato di questo antico canto in sette versi in polacco.
Jestem ślepym łysym starcem
Starym księżycowym dziadem
Widzę więcej niż niejeden
Który dzisiaj dzierży władzę
Dziś już ludzie nie szanują
Idź już, cóż cię to obchodzi
Tych co widzą sercem głębiej
Jestem ślepym łysym starcem
Starym księżycowym dziadem
Widzę więcej niż niejeden
Który dzisiaj dzierży władzę
Dziś już ludzie nie szanują
Idź już, cóż cię to obchodzi
Tych co widzą sercem głębiej
Krzysiek 10/11/2019 - 23:05
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Chantier d'été
![Chantier d'été](img/thumb/c45525_130x140.jpeg?1379162447)
Caro Riccardo, non è Gabriel a cantarla, bensì Olivier Kowalski. E fu la sua prima volta all'interno del gruppo (inizialmente a dire il vero avrebbe dovuto farlo Marie). La fisarmonica così evocativa è un "piano à bretelle" che nel brano mescola le sue particolari sonorità con un piano a coda e un sintetizzatore. Le parole del testo ispireranno Marc Lavoine per il successo nel 1985 di "Elle a des yeux revolver".
Flavio Poltronieri 9/2/2017 - 11:06
Vorrei aggiungere alla sentita introduzione di Riccardo che nel 1981 la sinistra va al potere in Francia e la generazione anticonformista rientra nei ranghi. L'anno precedente "L'Escargot folk" ovvero la rivista più importante del movimento dichiara morto il folk affermando che la parola era malintesa da troppa gente. La maggior parte dei gruppi musicali d'ora in poi tenderà a sostituire il termine con "trad" spogliandolo di qualsiasi contenuto ideologico o di rivendicazione. L'anno prima ancora a Bourges, in aprile, i Malicorne erano stati costretti a fare da apertura al concerto di Guy Béart, .............
poco dopo iniziò la metamorfosi che porterà all'altalena!
Flavio Poltronieri
poco dopo iniziò la metamorfosi che porterà all'altalena!
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 2/11/2019 - 11:34
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Malicorne: Quand je menais mes chevaux boire
![Malicorne: Quand je menais mes chevaux boire](img/thumb/c48239_130x140.jpeg?1412095154)
Riccardo Venturi (Rikarður V. Albertsson), 26-10-2019 23:18
Syngur Héloïse Combes.
Syngur Héloïse Combes.
HESTAVÖKVUN
(continuer)
(continuer)
26/10/2019 - 23:19
Mjög heiðraður, Mister Ríkarður V. Albertsson. Ekki slæm fröken Héloïse, synd ég syng ekki á íslensku.
Flavíusar Póltróníeri
Flavíusar Póltróníeri
Flavio Poltronieri 26/10/2019 - 23:35
Kæri vinur minn, ég hugsa að þú skyldir byrja að syngja Malíkornasöngva á íslensku!
Riccardo Venturi (Rikarður V. Albertsson) 27/10/2019 - 00:57
Ég verð að láta mér nægja að hlusta vegna þess að ég hef aldrei haft íslenskar dömur til að biðja um áður eða ég hef ekki áður; þó núna og alltaf: lengi lifa Malicorne á öllum tungumálum heimsins!
Flavíusar
Flavíusar
Flavio Poltronieri 27/10/2019 - 01:20
Þetta er fyrsta íslenska samtalið á þessari síðu og ég er innilega hrærður!
Riccardo Venturi (Rikarður V. Albertsson) 28/10/2019 - 03:17
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La fille aux chansons, ou Marion s'y promène [Isabeau s'y promène; Sur le bord de l'eau et alia]
![La fille aux chansons, <i>ou</i> Marion s'y promène [Isabeau s'y promène; Sur le bord de l'eau <i>et alia</i>]](img/thumb/c50848_130x140.jpeg?1446546179)
Caro Riccardo, sono molto affezionato a questo brano, non vorrei sbagliarmi ma credo sia stato addirittura il primo che ho ascoltato del gruppo, capivo poco in quel tempo del francese ma fu un bene, perchè quando si è ragazzi l'immaginazione vola a mille....mi ero convinto allora che fosse un ratto piratesco, l'interpretazione dei Malicorne mi seduceva più di tutte le altre canzoni anche se la musica era veramente gracile rispetto a molte delle loro interpretazioni.
E' molto curioso il ricordo di Laurent Vercambre al proposito, più o meno lui raccontò: registrammo in quattro l'accompagnamento ritmico di Marion, una penitenza di quindici strofe con accordi iper-lenti che non finiva mai. Quando finalmente terminammo, riscoltando il risultato, ci rendemmo conto costernati che c'era uno spazio vuoto, un respiro un po' più lungo, un leggero ritardo sull'accordo che seguiva...non era possibile... (continuer)
E' molto curioso il ricordo di Laurent Vercambre al proposito, più o meno lui raccontò: registrammo in quattro l'accompagnamento ritmico di Marion, una penitenza di quindici strofe con accordi iper-lenti che non finiva mai. Quando finalmente terminammo, riscoltando il risultato, ci rendemmo conto costernati che c'era uno spazio vuoto, un respiro un po' più lungo, un leggero ritardo sull'accordo che seguiva...non era possibile... (continuer)
Flavio Poltronieri 26/2/2017 - 10:47
Suggerisco di sostituire il video dei Pentangle inserito da Riccardo il 3-11-2015 con questo:
perché vederli così giovani e così belli interpretarlo in questo live d'epoca mette dei brividi che non vanno più via per il resto della giornata e guai a chi dice che non è vero perché finirebbe seduta stante "nel mare in tempesta con l'anima pronta per l’Inferno”
Flavio Poltronieri
perché vederli così giovani e così belli interpretarlo in questo live d'epoca mette dei brividi che non vanno più via per il resto della giornata e guai a chi dice che non è vero perché finirebbe seduta stante "nel mare in tempesta con l'anima pronta per l’Inferno”
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 27/10/2019 - 09:12
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Malicorne: L'écolier assassin
![Malicorne: L'écolier assassin](img/thumb/c47150_130x140.jpeg?1487110243)
Una precisazione, Almanach dei Malicorne che io sappia è del 1976
Davide Lazzaroni 18/1/2017 - 16:32
Esatto, registrato e uscito in quell'anno. Il 1978 è l'anno dell'extraordinaire...sei anche tu malicorniano come me e Riccardo?
Flavio Poltronieri 18/1/2017 - 18:08
W i Malicorne ora e sempre...però a me sembra che l'anno di "Almanach" era già stato indicato correttamente come il 1976 nella pagina :-)
Riccardo Venturi 19/1/2017 - 12:15
Ora è corretto ma fino a ieri era segnato 1978. Comunque caro Richard sarebbe cosa "buona e giusta" allargare il giro dei cultori malicorniani cosicché da creare qualche occasione in più per parlarne....ora Gabriel Y ha i diritti di tutti i dischi eccetto Les Cathedrales...che dunque sono sempre disponibili, tempo fa ho giusto dedicato loro qualche serata in biblioteca e qualcuno credeva che fossero bretoni, ma c è un bell'aneddoto a proposito .....
(Flavio Poltronieri)
(Flavio Poltronieri)
Capito; si vede che quando avevo preparato la pagina m'era preso proprio un abbaglio! Beh sarebbe davvero cosa "buona e giusta", e mi dichiaro disponibile per far qualcosa. Però bisogna che tu lo racconti a questo punto, l'aneddoto...:) [RV]
Nel 1972 al tempo dei primi concerti tra cui quello mitico all Olympia di Parigi, sul palco Alan Stivell presentava Gabriel come Yacoubec bretonizzando apposta il già esotico cognome proprio per confondere. Suo padre era un operaio di origini libanesi mentre la madre era francese di Loiret , vivevano a Parigi, due stanze, 38 metri quadrati in rue Mabillon....
Flavio Poltronieri 19/1/2017 - 13:40
![Malicorne: L'écolier assassin](img/upl/ecolier_assassin.jpg)
Ho trovato sabato scorso al mercato di Ferney Voltaire l'LP di Almanach dei Malicorne (5 euro). Spero di fare cosa gradita mandandovi la foto della pagina dedicata a questa canzone. Il disegno l'ho anche riportato nell'introduzione.
Lorenzo 14/2/2017 - 23:12
La cosa è (quantomeno a me) graditissima! Però mi chiedo: dalle tue parti si trovano i vinili di Guccini nella spazzatura, l'Almanach dei Malicorne al mercatino...o come mai io nella spazzatura trovo solo spazzatura, e al mercatino dell'Isolotto trovo al massimo un vinile di Franco I e Franco IV ("Ho scritto t'amo sulla sabbia")...? Ci fregate con Voltaire, ecco!
Riccardo Venturi 14/2/2017 - 23:34
La cover "fai-da-te" di Gurvan (Lord Dalarog)
(Complimenti al ragazzo!)
(Complimenti al ragazzo!)
Riccardo Venturi 23/10/2019 - 00:27
Riccardo Venturi (Rikarður V. Albertsson), 23-20-2019 18:16
MORÐSTÚDENTINN
(continuer)
(continuer)
Takk fyrir þig, Rikarður V. Albertsson, sannur heiður.
Flavíusar Póltróníeri
Flavíusar Póltróníeri
Flavio Poltronieri 23/10/2019 - 19:11
Caro Rikarður, MORÐSTÚDENTINN è quasi ìnglisc!
THE MURDERER STUDENT... incrèdibol, bat trù!
Certo che con tutte queste lingue che sai, chissà che ci fai alle donne! Meglio di Giordano Bruno!
Saluzzi e Salciciuzzi
THE MURDERER STUDENT... incrèdibol, bat trù!
Certo che con tutte queste lingue che sai, chissà che ci fai alle donne! Meglio di Giordano Bruno!
Saluzzi e Salciciuzzi
B.B. 23/10/2019 - 19:48
Carissimo, bisognerebbe però che tu ti firmassi "Flavíus"... "Flavíusar" è il genitivo richiesto dalla preposizione "til" :-). Lingua complicata assai l'islandese fu, aaah! :-) Un abbraccio.
Riccardo Venturi 23/10/2019 - 19:54
Alle donne non lo so, ma di sicuro ai diabetologi qualcosa sì visto che la traduzione oggi me la sono fatta come passatempo all'ospedale di Torregalli per la periodica visita diabetologica. Con le immancabili sbirciatine interrogative delle persone in sala d'attesa, munite di smartòfoni e riviste. Io ero invece munito di quaderno, penna e dizionario "Ensk-íslensk orðabók". Comunque "Morðstúdentinn" sarebbe stato ancora più "Inglisc" se avessi scritto "Morðlærlingurinn"; solo che un "lærlingur", ahimè, è proprio lo scolaro delle elementari islandesi che va a scuola col pony....non ce lo vedo proprio a assassinare!
PS. Anvèdi er Giordanobbrùno, alias Gian Maria Volonté!
PS. Anvèdi er Giordanobbrùno, alias Gian Maria Volonté!
Riccardo Venturi 23/10/2019 - 20:03
Caro Riccardo, "se sbaglio mi corriggerete", tanto oramai la mia identità è incerta!
Non ho ben capito cosa intende il furbo B.B. abbinando donne e lingue.....
Non ho ben capito cosa intende il furbo B.B. abbinando donne e lingue.....
Flavio Poltronieri 23/10/2019 - 20:19
Probabilmente perché è "vox populi" che, conoscendo qualche lingua, si "becca" di più. Però, per quanto riguarda specificamente l'islandese, l'unica volta che ho "beccato" avevo 18 anni e lei 15, e non mi far dire nulla. Aveva un nome stratosferico, peraltro: si chiamava Unnur Valdimarsdóttir, ovvero "Amore, figlia di Valdemaro". Però, allora, di islandese ne sapevo due parole in croce. Cominciai a impararlo ammodino proprio in quel periodo...
Riccardo Venturi 23/10/2019 - 20:38
Vedi che avevo ragione!?!
Noi che qui si parla solo piemunteis e patois non si becca mai se non le ciamporgne fruste...
Giordano Bruno l'ho citato - e linkato - a proposito della celebre scena del film di Montaldo in cui il nostro manda in orgasmo la Fosca Ciarlotta Rampling solo parlando...
Non so se il Bruno parlasse tante lingue, ma con la lingua l'era un demonio... tant'è che gliela mordacchiarono prima di bruciarlo...
Ciao
Noi che qui si parla solo piemunteis e patois non si becca mai se non le ciamporgne fruste...
Giordano Bruno l'ho citato - e linkato - a proposito della celebre scena del film di Montaldo in cui il nostro manda in orgasmo la Fosca Ciarlotta Rampling solo parlando...
Non so se il Bruno parlasse tante lingue, ma con la lingua l'era un demonio... tant'è che gliela mordacchiarono prima di bruciarlo...
Ciao
B.B. 23/10/2019 - 21:31
Veramente, io in Piemonte ho sentito zampogne fantastiche e visto cantanti belle come Valeria Tron
Flavio Poltronieri 23/10/2019 - 22:11
Infatti tu sei un altro come il Venturi, che con le lingue ci sa fare...
Noialtri ci si accontenta...
Ciao
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Ciao
B.B. 23/10/2019 - 23:12
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Les cathédrales de l'industrie
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LE CATTEDRALI DELL'INDUSTRIA
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envoyé par Renato 30/4/2019 - 16:27
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Le prince d'Orange
![Le prince d'Orange](img/thumb/c1045_130x140.jpeg?1486303164)
Nonostante la foto della copertina della raccolta postuma a cappella Vox del 1996 sembra ispirare, la canzone era apparsa precedentemente in Pierre de Grenoble nel 1973 e Malicorne en public nel 1979. Il pezzo fa riferimento alla morte avvenuta nel 1544 del capitano di Charles Quint, René de Nassau, prince d'Orange. Venne composta in quello stesso anno ma subì in seguito numerose varianti nel testo...
Certo di far piacere a qualcuno di cui non riferisco più neppure il nome (o uno dei tanti appellativi di cui si fregia), ne approfitto per esporre le circostanze dell'incontro tra Gabriel Yacoub e Hughes de Courson. Esso avvenne nell'autunno del 1972 nell'infermeria della caserma di Mont Valérien, dove i due giovani stavano tentando di farsi riformare: il primo rifiutando di alimentarsi e il secondo dichiarando dolori addominali insostenibili. Fortunatamente riuscirono entrambi nell'intento... (continuer)
Certo di far piacere a qualcuno di cui non riferisco più neppure il nome (o uno dei tanti appellativi di cui si fregia), ne approfitto per esporre le circostanze dell'incontro tra Gabriel Yacoub e Hughes de Courson. Esso avvenne nell'autunno del 1972 nell'infermeria della caserma di Mont Valérien, dove i due giovani stavano tentando di farsi riformare: il primo rifiutando di alimentarsi e il secondo dichiarando dolori addominali insostenibili. Fortunatamente riuscirono entrambi nell'intento... (continuer)
Flavio Poltronieri 5/2/2017 - 10:53
Caro Riccardo, spesso le parole variano, per esempio Marc Ogeret canta al posto di "aller en France" un testo che recita "aller en Flandres", poi leggi qui.
inoltre in un manoscritto dell'inizio del XVIII secolo conservato alla Bibliothèque Nationale, viene riportata una versione radicalmente differente dello stesso avvenimento che originò la canzone. Mi riservo di trascriverlo appena avrò tempo per farlo, nel frattempo però voglio dirti che il ritornello che tanto amiamo "Que maudit soit la guerre" si trova per la prima volta in una complainte composta l'indomani della morte del Chevalier Bayard, ucciso con un colpo di archibugio alla schiena nel 1524:
C'était par la faveur
de la faulce canaille
d'où lui vint le malheur:
mauldict soit la bataille!
inoltre in un manoscritto dell'inizio del XVIII secolo conservato alla Bibliothèque Nationale, viene riportata una versione radicalmente differente dello stesso avvenimento che originò la canzone. Mi riservo di trascriverlo appena avrò tempo per farlo, nel frattempo però voglio dirti che il ritornello che tanto amiamo "Que maudit soit la guerre" si trova per la prima volta in una complainte composta l'indomani della morte del Chevalier Bayard, ucciso con un colpo di archibugio alla schiena nel 1524:
C'était par la faveur
de la faulce canaille
d'où lui vint le malheur:
mauldict soit la bataille!
Flavio Poltronieri 20/11/2017 - 21:30
Ecco la trascrizione del manoscritto:
Questa canzone sarà assieme a "Le convoi du Duc de Guise" una delle due fonti di "Malbrough s'en va-t-en guerre".
A proposito dell'assedio di St. Dizier le informazioni non mancano:
l'8 luglio 1544, Ferrante Gonzaga assediò Saint-Dizier, poi raggiunto anche da un secondo esercito comandato da Carlo V.
Vedo poi qui che qualcuno si è divertito con la melodia:
https://www.partitionsdechansons.com/p...
Flavio Poltronieri
Questa canzone sarà assieme a "Le convoi du Duc de Guise" una delle due fonti di "Malbrough s'en va-t-en guerre".
A proposito dell'assedio di St. Dizier le informazioni non mancano:
l'8 luglio 1544, Ferrante Gonzaga assediò Saint-Dizier, poi raggiunto anche da un secondo esercito comandato da Carlo V.
Vedo poi qui che qualcuno si è divertito con la melodia:
https://www.partitionsdechansons.com/p...
Flavio Poltronieri
Le beau prince d'Orange
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 21/12/2017 - 09:54
Una curiosità:
la citazione "Que maudite soit la guerre" la troviamo anche nel testo di Nadaud.
la citazione "Que maudite soit la guerre" la troviamo anche nel testo di Nadaud.
Flavio Poltronieri 20/1/2018 - 21:36
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Le déserteur
![Le déserteur](img/thumb/c3260_130x140.jpeg?1328388473)
Una precisazione:
Gabriel Yacoub in questa canzone ha utilizzato come base un canto di crociata intitolato "Seigneurs, sachiez qui or ne s'en ira" di Thibaut le chansonnier, Comte de Champagne et de Brie et roi de Navarre, lo stesso che sarà molto tempo dopo utilizzato anche dai Tri Yann, per la canzone "Aloïda" sul disco "Portraits" anch'essa presente nel sito. Recandovi là troverete le note di Riccardo. Thibaut fu uno dei grandi poeti e troubadours francesi del tredicesimo secolo.
Questo era il testo originale completo del canto in langue d’Oil:
Gabriel Yacoub in questa canzone ha utilizzato come base un canto di crociata intitolato "Seigneurs, sachiez qui or ne s'en ira" di Thibaut le chansonnier, Comte de Champagne et de Brie et roi de Navarre, lo stesso che sarà molto tempo dopo utilizzato anche dai Tri Yann, per la canzone "Aloïda" sul disco "Portraits" anch'essa presente nel sito. Recandovi là troverete le note di Riccardo. Thibaut fu uno dei grandi poeti e troubadours francesi del tredicesimo secolo.
Questo era il testo originale completo del canto in langue d’Oil:
Seignor, sachiés : qui or ne s’en ira
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envoyé par Flavio Poltronieri 9/7/2017 - 08:26
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Pierre de Grenoble
![Pierre de Grenoble](img/thumb/c3258_130x140.jpeg?1328302723)
la canzone è interpretata nel 2014 anche dal gruppo Sourdeline nel cd in edizione limitata "Sourdeline & Friends"
Etichetta:
Reverb Worship – RW 261
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Flavio Poltronieri 28/2/2017 - 04:20
Interessante notare che in coda a "Pierre de Grenoble" i Malicorne inseriscono la melodia di Schiarazula marazula, un antico canto friulano risalente a prima del 1500, che in origine sembra fosse una danza della pioggia. Questa melodia ci è pervenuta nella trascrizione di Giorgio Mainerio nel volume Il primo libro dei balli accomodati per cantar et sonar d'ogni sorte de instromenti del 1578.
La stessa melodia è stata ripresa anche da Angelo Branduardi che la ha utilizzata nella sua celebre canzone Ballo in Fa diesis minore.
La stessa melodia è stata ripresa anche da Angelo Branduardi che la ha utilizzata nella sua celebre canzone Ballo in Fa diesis minore.
Lorenzo 11/3/2017 - 20:03
Come dire: mi fanno piacere, senz'altro, le "opérations" tipo Hiks, ma devo confessare onestamente che, in certe cose, sono decisamente un reazionario, e un reazionario molto cosciente. Sarà l'età, sarà chissà cosa, ma sono inguaribilmente rivolto al passato. Pazienza, si vede che ho un grande futuro dietro alle spalle...
Riccardo Venturi 11/3/2017 - 22:44
Schiarazula marazula:
un ballo medioevale odiato dall'inquisizione!
un ballo medioevale odiato dall'inquisizione!
Flavio Poltronieri 12/3/2017 - 12:42
Branduardi? mah......
vorrei ricordare che il brano Schiarazula Marazula (Schiaràzzola Maràzzola) che risale al 1578, è provienente dal repertorio dei Benandanti, una setta eterodossa dai forti tratti giudeo-cristiana solitamente armati di "sciarazz" e "marazz", cioè di canna e finocchio, ai Benandanti avevo già accennato in:
La farina dal Diàul - Braul
la ritmica e gli strumenti utilizzati da Branduardi:
il Wutischend Heer o esercito furioso, la Danza Macabra e altre situazioni tipiche medievali non le aveva certo inventate lui.....
il testo poi:
qui in Italia, dove prevalse il tema del Trionfo della Morte, la danza macabra appare in alcuni affreschi della regione settentrionale, per esempio sia in quello di Clusone (Bergamo), datato 1485, che in quello dipinto da Simone Baschenis de Averara nel 1539 sulla facciata sud della chiesa di San Vigilio a Pinzolo (TN), l'iscrizione recita:
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vorrei ricordare che il brano Schiarazula Marazula (Schiaràzzola Maràzzola) che risale al 1578, è provienente dal repertorio dei Benandanti, una setta eterodossa dai forti tratti giudeo-cristiana solitamente armati di "sciarazz" e "marazz", cioè di canna e finocchio, ai Benandanti avevo già accennato in:
La farina dal Diàul - Braul
la ritmica e gli strumenti utilizzati da Branduardi:
il Wutischend Heer o esercito furioso, la Danza Macabra e altre situazioni tipiche medievali non le aveva certo inventate lui.....
il testo poi:
qui in Italia, dove prevalse il tema del Trionfo della Morte, la danza macabra appare in alcuni affreschi della regione settentrionale, per esempio sia in quello di Clusone (Bergamo), datato 1485, che in quello dipinto da Simone Baschenis de Averara nel 1539 sulla facciata sud della chiesa di San Vigilio a Pinzolo (TN), l'iscrizione recita:
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Flavio Poltronieri 12/3/2017 - 13:38
A riguardo Schiarazula Marazula, mi sembrano interessanti anche le note riportate sotto questo video:
Flavio Poltronieri 10/5/2017 - 12:52
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La conduite
![La conduite](img/thumb/c51541_130x140.jpeg?1455266848)
Agli amici "malicorniani" vorrei dedicare questa rarità che risale al.....1555!
Flavio Poltronieri 23/2/2016 - 20:08
Grazie Flavio e ricorda: mangia sano, mangia bene, mangia solo le cilegie :D
krzyś 24/2/2016 - 02:10
Allora, visto che K mi manda i suoi agresti consigli, invio una curiosità che riguarda questa canzone: quello che sembra un rumore di passi in realtà è ottenuto premendo i pugni in una ciotola piena di ghiaia....
Flavio Poltronieri 5/3/2017 - 11:53
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La complainte du coureur de bois
![La complainte du coureur de bois](img/thumb/c47350_130x140.jpeg?1400310879)
Il titolo che avete inserito è sbagliato (coupeur è da correggere con coureur). La melodia di quest'altro incomparabile canto a cappella trae origine da Navire de Bayonne mentre il testo racconta di un trapper del Grande Nord canadese che il gruppo sceglie di per l'occasione di individuare come un taglialegna.
Ricordo che quello stesso 1978 i Malicorne incisero proprio N d B (che è invece il tragico resoconto di un naufragio) assieme a La Bamboche accoppiandolo a Paye Paysan in apertura di un LP prodotto dalla Ballon Noir di Hugues de Courson a beneficio delle vittime della famosa, maledetta Marée Noire Amoco Cadiz . Tutti i proventi dell'operazione discografica furono versati a diverse società ecologiste e i relativi diritti d'autore ad associazioni per la protezione della natura.
Ricordo che quello stesso 1978 i Malicorne incisero proprio N d B (che è invece il tragico resoconto di un naufragio) assieme a La Bamboche accoppiandolo a Paye Paysan in apertura di un LP prodotto dalla Ballon Noir di Hugues de Courson a beneficio delle vittime della famosa, maledetta Marée Noire Amoco Cadiz . Tutti i proventi dell'operazione discografica furono versati a diverse società ecologiste e i relativi diritti d'autore ad associazioni per la protezione della natura.
Flavio Poltronieri 8/2/2017 - 09:27
Il coureur des bois (letteralmente "corridore dei boschi") era un contrabbandiere della Nuova Francia implicato nel commercio delle pelli con gli amerindiani.
Flavio Poltronieri 8/2/2017 - 22:59
Ciao Flavio,
però non credo che in questo caso c'entrino i contrabbandieri di pellicce del nord America... Forse il significato può essere inteso più letteralmente come "colui che percorre i boschi" e, quindi, "boscaiolo".
Saluti
però non credo che in questo caso c'entrino i contrabbandieri di pellicce del nord America... Forse il significato può essere inteso più letteralmente come "colui che percorre i boschi" e, quindi, "boscaiolo".
Saluti
Bernart Bartleby 9/2/2017 - 09:06
Sembra un po' la famosa battuta: Come si chiama il taglialegna russo? Andrej Peribosky... :-P
L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 9/2/2017 - 09:32
Ciao cari. Mi pare che la canzone voglia più che altro descrivere uno stato d'animo. Il resto è un pretesto. Un contenitore di secondaria importanza. C è in rete una interessante interpretazione dal vivo in solo di Gabriel che descrive dettagliatamente il brano. Adelard penso sia un rappresentante di molte figure. Il mio intervento parte essenzialmente dall' correzione del titolo, il resto è aggiunto per completezza di intervento.....sapete bene voi che pochi parlano di canzoni di questo tipo e unire le forze e le conoscenze o riordinare le informazioni può sempre eventualmente facilitare qualcuno
Flavio Poltronieri 9/2/2017 - 10:09
Caro Riccardo, fatto interessante e credo abbastanza inedito è che la foto della copertina sia presa da un vagone originale dell'Orient-Express, presso il Musée du chemin de fer (SNCF) e che il personaggio che rappresenta il nostro caro Adélard altro non è che un manichino di cera raffigurante Gesù e recuperato dal Museo Grevin, che si trova in Boulevard Montmartre a Parigi.
Flavio Poltronieri 26/2/2017 - 11:30
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La fiancée du timbalier
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Caro Riccardo, vorei contribuire ricordando che la scelta di musicare una poesia del padre del Romanticismo francese Victor Hugo, non era del tutto casuale: ne "Les Orientales" pubblicato nel 1829, figurano parecchie ballate nello stile dei canti popolari.
Per questa interpretazione i Malicorne si affidarono ad un arrangiatore esterno, Jean-Daniel Mercier, che introdusse ottoni e percussioni pieni di vigore. Il gruppo suona un po' "progressive" e sono evidenti i richiami all'aria di Alison Gross degli altrettanto immensi Steeleye Span.
Per questa interpretazione i Malicorne si affidarono ad un arrangiatore esterno, Jean-Daniel Mercier, che introdusse ottoni e percussioni pieni di vigore. Il gruppo suona un po' "progressive" e sono evidenti i richiami all'aria di Alison Gross degli altrettanto immensi Steeleye Span.
Flavio Poltronieri 26/2/2017 - 11:05
Caro Riccardo vorrei integrare il tuo interessante contributo. Il gruppo non "decise di cambiare strada" semplicemente perché il gruppo all'epoca non esisteva più.
Gabriel era negli Stati Uniti e progettava un disco da solo che fosse adatto al pubblico americano, ne aveva in mente anche un altro per il pubblico francese ma purtroppo le case discografiche contattate non furono disponibili. Finalmente Gilber Castro fondatore della Celluloid si mostrò interessato a patto che l'album uscisse sotto nome dei Malicorne, senza dubbio più vendibili. Fu così che a malincuore nel febbraio del 1986 contatto' gli ultimi compari con l'intento di mettere insieme una specie di Malicorne per l'occasione. Marie non voleva partecipare ma un disco senza di lei non avrebbe mai potuto uscire a nome Malicorne. Così infine accetto' portando un paio di vecchie canzoni che Gabriel riarrangio' ovvero "Robe blanche,... (continuer)
Gabriel era negli Stati Uniti e progettava un disco da solo che fosse adatto al pubblico americano, ne aveva in mente anche un altro per il pubblico francese ma purtroppo le case discografiche contattate non furono disponibili. Finalmente Gilber Castro fondatore della Celluloid si mostrò interessato a patto che l'album uscisse sotto nome dei Malicorne, senza dubbio più vendibili. Fu così che a malincuore nel febbraio del 1986 contatto' gli ultimi compari con l'intento di mettere insieme una specie di Malicorne per l'occasione. Marie non voleva partecipare ma un disco senza di lei non avrebbe mai potuto uscire a nome Malicorne. Così infine accetto' portando un paio di vecchie canzoni che Gabriel riarrangio' ovvero "Robe blanche,... (continuer)
Flavio Poltronieri 3/2/2017 - 17:43
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La fille soldat
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Verso fine luglio del 1973 Gabriel Y stava raggiungendo Stivell in Bretagna (in occasione di una delle sue ultime apparizioni in seno al suo gruppo, ovvero il secondo Kertalg Festival).Era in macchina con la moglie Marie Sauvet e l'amico Hughes de Courson e la loro direzione era Moëlan-sur-Mer, situato nel dipartimento del Finistère. La decisione di formare un nuovo gruppo era già stata presa ma ancora stavano pensando a come chiamarlo quando attraversarono il villaggio di Malicorne-sur-Sarthe, nei pressi di Mans. Questo nome significa "svolte pericolose" e fa riferimento ai meandri che appunto il fiume Sarthe compie proprio in prossimità del borgo abitato. Il misto di sonorità poetica e l'inquitudine evocata affascinò non poco Yacoub, che aveva scartato dapprima Saulge Violine e poi Merlicorne e fu così che si decise senza altro indugio per MALICORNE.
Flavio Poltronieri 1/2/2017 - 18:26
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Les cathédrales de l'industrie
![Les cathédrales de l'industrie](img/thumb/c47601_130x140.jpeg?1403528296)
Quando Gabriel Yacoub canta "andrò in queste città dell'inferno dell'est che portano tutte nomi d'angelo" l'immagine richiama gli altoforni di Uckange,Gandrange e Florange en Lorraine che stavano chiudendo una dopo l'altra.
Flavio Poltronieri 11/1/2017 - 14:19
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