La fiancée du timbalier
Non c'entra niente, è appena una nota di colore ma Hugo sottolineava di essere nato da “sangue bretone e lorenese insieme”. La madre Sophie Trébuchet era infatti originaria di Nantes e fu proprio lei a spingere il figlio minore Victor (al tempo, sedicenne) a coltivare le sue qualità poetiche.
Flavio Poltronieri 29/6/2023 - 18:20
Le luneux
[1973]
Canzone popolare francese / A French traditional folksong / Chanson traditionnelle française / Ranskalainen kansanlaulu
Canto / Singing / Chant / Laulaa: Marie Yacoub
Album / Albumi: Almanach
A parte il recente escamotage dell'islandese, era un bel po' di tempo che non tornavo agli amatissimi Malicorne. Ci torno rivolgendomi ancora all'Almanach del 1973, con una canzone popolare probabilmente originaria dei dintorni di Angoulême, quindi della Charente. Vi si parla di un mendicante cieco; ed è, ovviamente, una canzone tristissima. I Malicorne, va detto, avevano una tendenza piuttosto spiccata per le storie tristi; ma, del resto, riprendendo e reinterpretando à leur façon tutto un patrimonio di canzoni e ballate popolari tra il medioevo e, in grandi linee, l'età barocca, è difficile aspettarsi grandi gioie e allegrie in una società rurale dove le condizioni di vita non erano certo... (continuer)
Canzone popolare francese / A French traditional folksong / Chanson traditionnelle française / Ranskalainen kansanlaulu
Canto / Singing / Chant / Laulaa: Marie Yacoub
Album / Albumi: Almanach
A parte il recente escamotage dell'islandese, era un bel po' di tempo che non tornavo agli amatissimi Malicorne. Ci torno rivolgendomi ancora all'Almanach del 1973, con una canzone popolare probabilmente originaria dei dintorni di Angoulême, quindi della Charente. Vi si parla di un mendicante cieco; ed è, ovviamente, una canzone tristissima. I Malicorne, va detto, avevano una tendenza piuttosto spiccata per le storie tristi; ma, del resto, riprendendo e reinterpretando à leur façon tutto un patrimonio di canzoni e ballate popolari tra il medioevo e, in grandi linee, l'età barocca, è difficile aspettarsi grandi gioie e allegrie in una società rurale dove le condizioni di vita non erano certo... (continuer)
Je suis aveugle, on me plaint
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/10/2019 - 15:13
Riccardo Venturi, 29-10-2019 15:21
IL CIECO
(continuer)
(continuer)
Riccardo Venturi, 29-10-2019 15:59
THE BLIND MAN
(continuer)
(continuer)
Quasi in tempo reale mi associo a tutto quanto così bene sopraddétto a riguardo questo insuperabile capolavoro, dal dottor, professor Riccardo Venturi (tutt'altro che truffatore e imbroglione).
La rassegnazione di questo disgraziato mendicante è davvero stupefacente. I ciechi vagabondi suscitarono un po' ovunque canzoni popolari animate spesso da sentimenti anche uni opposti agli altri e, nel pieno rispetto di questa tradizione, i Malicorne propongono in questo caso un testo proveniente dal Bas-Poitou e una musica da un'altra provincia. L'hanno fatto spesso. La melodia in questione è quella di "Amour et Mantille", originariamente cantata in berrichon ovvero la langue d'oïl medioevale parlata nella regione del Berry, che suppongo a ben ragione essere la più amata da Gabriel Yacoub. Questo struggente lamento, raccolto all'inizio del 1900, è quasi sicuramente opera di un qualche letterato... (continuer)
La rassegnazione di questo disgraziato mendicante è davvero stupefacente. I ciechi vagabondi suscitarono un po' ovunque canzoni popolari animate spesso da sentimenti anche uni opposti agli altri e, nel pieno rispetto di questa tradizione, i Malicorne propongono in questo caso un testo proveniente dal Bas-Poitou e una musica da un'altra provincia. L'hanno fatto spesso. La melodia in questione è quella di "Amour et Mantille", originariamente cantata in berrichon ovvero la langue d'oïl medioevale parlata nella regione del Berry, che suppongo a ben ragione essere la più amata da Gabriel Yacoub. Questo struggente lamento, raccolto all'inizio del 1900, è quasi sicuramente opera di un qualche letterato... (continuer)
Flavio Poltronieri 29/10/2019 - 17:29
Marie Sauvet/Yacoub/De Malicorne non avrà, certo, più i 21 anni dell'Almanach; ne ha 67 ma secondo il mio modesto parere è sempre bellissima. Per non parlare della sua voce, nonostante qualche lievissimo arrochimento; ma 67 - 21 fa quarantasei. Chissà che la sua voce non sia trasmigrata in quella della ragazzina di cui ho messo il video...intanto stasera mi guardo tutto il concerto, grazie "Flavíusar" per averlo messo...!
Riccardo Venturi 29/10/2019 - 17:58
Il concerto che ha messo Flavio è del 2011 quando Marie aveva 59 anni, 38 anni dopo Almanach. Ma al giorno d'oggi fanno ancora concerti? Io purtroppo me lo sono persi quando sono venuti in Svizzera nel 2015...
Lorenzo 29/10/2019 - 18:06
Dopo la separazione ognuno ha seguito la sua strada. Ogni tanto qualcuno li esortava in qualche modo a ritornare, ricordo di averlo fatto anch'io: senza risposta e senza ritorni. Oltrettutto Gabriel amava solo le canzoni macabre e sconfortate (più o meno come me: forse entrambi avremmo avuto bisogno di un analista!) e Laurent Vercambre non sopportava più le canzoni tristi dei Malicorne e ha iniziato a fare infatti il pagliaccio in giro. Dal 2005 Yacoub ha avuto i diritti sul patrimonio Malicorne (tranne Les Cathédrales, che non gli appartiene più)e nel 2010 ha accettato la proposta di Gérard Pont, direttore del Festival des Francofolies de La Rochelle di invitare all'interno di un suo concerto gli antichi compagni malicorniani per il tempo di una unica serata, tutti risposero di si compreso Hughes de Courson che abitava in Malesia. Furono invitati anche dei rappresentanti della scena recente... (continuer)
Flavio Poltronieri 29/10/2019 - 18:40
Pensavo fosse quello del 2017 che è stato, fra l'altro, anche l'ultimo. Per il resto, pensa a me che conosco i Malicorne da quando te tu ti facevi la piscia a letto; e non li ho mai visti. A differenza di Flavíusar Póltróníeri, che secondo me non si limita ai Malicorne; voci di corridoio dicono che era quello che aveva dato il pezzo di formaggio al "luneux"...
Riccardo Venturi 29/10/2019 - 18:47
In realtà in questo periodo mi sento piuttosto "il pezzo di formaggio".
Li ho anche registrati a Milano, al Teatro Cristallo il 26 ottobre del 1979, in quel periodo naturalmente non proponevano questa chanson de colporteur ma la chasse gallery, alexandre, la danse des damnés, jean des loups però non mancarono l'écolier assassin e le prince d'orange. Con loro c'era addirittura Brian Gulland al basson che io ricordavo nei fantastici Gryphon....ah, che tempi gloriosi: ero sempre innamorato e quando (spesso) la sera si andava ad ascoltare un concerto dovevi scegliere tra John Martyn, Bert Jansch, Ornette, Stivell, Don Cherry, John Renbourn, Embryo, Fairport Convention, Inti Illimani, Dollar Brand, Richard Thompson....
Aiuto!!!!
Li ho anche registrati a Milano, al Teatro Cristallo il 26 ottobre del 1979, in quel periodo naturalmente non proponevano questa chanson de colporteur ma la chasse gallery, alexandre, la danse des damnés, jean des loups però non mancarono l'écolier assassin e le prince d'orange. Con loro c'era addirittura Brian Gulland al basson che io ricordavo nei fantastici Gryphon....ah, che tempi gloriosi: ero sempre innamorato e quando (spesso) la sera si andava ad ascoltare un concerto dovevi scegliere tra John Martyn, Bert Jansch, Ornette, Stivell, Don Cherry, John Renbourn, Embryo, Fairport Convention, Inti Illimani, Dollar Brand, Richard Thompson....
Aiuto!!!!
Flavio Poltronieri 29/10/2019 - 19:28
A rafforzare quanto detto da Riccardo alla fine della sua dotta presentazione:
Luneux, -euse, adj. Éclairé par la lune. (Soirées étoilées, ou luneuses, ou éclairées par les rayons bleus des lampes électriques) (Mille,Barnavaux,1908, p. 266)
il titolo in italiano andrebbe inteso quindi come "ILLUMINATO DALLA LUNA", nel testo è il protagonista medesimo che si presenta immediatamente come CIECO.
P.S. Ma davvero pensate che a qualcuno interessino tutte 'ste informazioni?
(Un dubbioso) Flavio Poltronieri
Luneux, -euse, adj. Éclairé par la lune. (Soirées étoilées, ou luneuses, ou éclairées par les rayons bleus des lampes électriques) (Mille,Barnavaux,1908, p. 266)
il titolo in italiano andrebbe inteso quindi come "ILLUMINATO DALLA LUNA", nel testo è il protagonista medesimo che si presenta immediatamente come CIECO.
P.S. Ma davvero pensate che a qualcuno interessino tutte 'ste informazioni?
(Un dubbioso) Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 30/10/2019 - 22:00
Beh, se per questo io sono il primo ad essere convinto che interessino pochi, pochissimi. Però, che dirti: dei telefonini non me ne cale, Instagram per me potrebbe essere un ottimo nome per una minestrina dietetica istantanea, il ràppe e la tràppe mi fanno venire la cacaiola, col rock sono fermo agli anni '70 (e ci resto volentieri; comunque il rock è un cadavere, attualmente), vado al bar per un caffeino e mi becco pensionati e ragazzotti che improvvisano comizi pro-Salvini, nelle sale d'attesa degli ospedali faccio traduzioni in islandese, non rispondo mai alle mail, poso una penna su un tavolo e poi sto un quarto d'ora a cercarla, come a te mi garbano antiche e tristissime canzoni contenenti termini rari, e così via. Tutto quel che ho fatto e continuo a fare nella vita, non interessa a molti. Ma chi se ne frega. Magari, a qualcuno, anche sì. E anche quello che fai tu. Quindi, fàllo. Un saluto e W l'Anarchia.
Riccardo Venturi 30/10/2019 - 22:29
E così sia:
W l'Anarchia!
(e anche la poesia)
concludi tu con un'altra terzina in rima
e finiamola così
W l'Anarchia!
(e anche la poesia)
concludi tu con un'altra terzina in rima
e finiamola così
Flavio Poltronieri 30/10/2019 - 22:40
Polskie tłumaczenie: Krzysiek Wrona
Polish translation by Krzysiek Wrona
Traduction polonaise de Krzysiek Wrona
Krzysiek Wronan puolankielinen käännös
Polish translation by Krzysiek Wrona
Traduction polonaise de Krzysiek Wrona
Krzysiek Wronan puolankielinen käännös
ŚLEPY DZIAD
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek 10/11/2019 - 22:57
Una strofa aggiuntiva del traduttore che in maniera sfacciata ha provato sintetizzare il significato di questo antico canto in sette versi in polacco.
Jestem ślepym łysym starcem
Starym księżycowym dziadem
Widzę więcej niż niejeden
Który dzisiaj dzierży władzę
Dziś już ludzie nie szanują
Idź już, cóż cię to obchodzi
Tych co widzą sercem głębiej
Jestem ślepym łysym starcem
Starym księżycowym dziadem
Widzę więcej niż niejeden
Który dzisiaj dzierży władzę
Dziś już ludzie nie szanują
Idź już, cóż cię to obchodzi
Tych co widzą sercem głębiej
Krzysiek 10/11/2019 - 23:05
Riccardo Venturi 22/9/2020 - 09:54
Bella, non la conoscevo. Raro trovare qualcuno che sia attratto dal fare una cover di un brano così. Complimenti davvero! Così adesso abbiamo un testo originario del Bas-Poitou, unito alla melodia del Berry più che centenaria di "Amour et mantille" con l'interpretazione di un gruppo italiano degli anni 2000 che prende il nome da un romanzo di Tommaso Landolfi
Flavio Poltronieri 22/9/2020 - 11:28
Kadmos (L. Trans.)
Nota. L'autore della traduzione la attribuisce alla lingua montenegrina; la quale è, naturalmente, una variante del sistema linguistico serbocroato. Il nostro sito non riconosce per ora la lingua montenegrina con il suo codice (cnr) e quindi, in attesa di ovviare a questo inconveniente, attribuiamo la traduzione al serbo. [CCG/AWS Staff]
Nota. L'autore della traduzione la attribuisce alla lingua montenegrina; la quale è, naturalmente, una variante del sistema linguistico serbocroato. Il nostro sito non riconosce per ora la lingua montenegrina con il suo codice (cnr) e quindi, in attesa di ovviare a questo inconveniente, attribuiamo la traduzione al serbo. [CCG/AWS Staff]
Mjesečar
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 14/4/2021 - 07:54
Le luneux in tempi di Covid: L'esecuzione de La Rioule des Compagnons du Monde in lockdown (1° maggio 2020)
(Si notino gli occhi della cantante.)
(Si notino gli occhi della cantante.)
Riccardo Venturi 14/4/2021 - 08:33
A version with an extra stanza, from Chants Populaires Français
Version avec une strophe extra, tirée de Chants Populaires Français
Version avec une strophe extra, tirée de Chants Populaires Français
Le luneux (Aveugle)
(continuer)
(continuer)
envoyé par k 14/6/2021 - 19:01
Italo-Tuscan version by Riccardo Venturi
Version italo-toscane de Riccardo Venturi
Riccardo Venturin Italia-toskanankielinen versio
9-5-2023
La versione procede da quella ampliata di una strofa proposta a suo tempo da Krzysztof Wrona, ma segue la struttura ritmica di quella dei Malicorne, e come tale è stata intesa per un eventuale canto. Le soluzioni adottate differiscono in alcuni punti dal testo originale; il linguaggio è un italiano venato di numerosi toscanismi, o meglio fiorentinismi. Per il titolo si è ricorsi all’opportuna precisazione e spiegazione fatta a suo tempo da Flavio Poltronieri. [RV]
Version italo-toscane de Riccardo Venturi
Riccardo Venturin Italia-toskanankielinen versio
9-5-2023
La versione procede da quella ampliata di una strofa proposta a suo tempo da Krzysztof Wrona, ma segue la struttura ritmica di quella dei Malicorne, e come tale è stata intesa per un eventuale canto. Le soluzioni adottate differiscono in alcuni punti dal testo originale; il linguaggio è un italiano venato di numerosi toscanismi, o meglio fiorentinismi. Per il titolo si è ricorsi all’opportuna precisazione e spiegazione fatta a suo tempo da Flavio Poltronieri. [RV]
Illuminato dalla luna (Il cieco)
(continuer)
(continuer)
questo liutaio opera a Morlaix, la città delle tre colline, dove ogni mercoledì d'estate gli artisti di strada si impossessano di ogni angolo della città, magari qualche volta ci va anche lui con questi strumenti meravigliosi che crea...
Flavio Poltronieri 9/5/2023 - 21:06
La fille aux chansons, ou Marion s'y promène [Isabeau s'y promène; Sur le bord de l'eau et alia]
Suggerisco di sostituire il video dei Pentangle inserito da Riccardo il 3-11-2015 con questo:
perché vederli così giovani e così belli interpretarlo in questo live d'epoca mette dei brividi che non vanno più via per il resto della giornata e guai a chi dice che non è vero perché finirebbe seduta stante "nel mare in tempesta con l'anima pronta per l’Inferno”
Flavio Poltronieri
perché vederli così giovani e così belli interpretarlo in questo live d'epoca mette dei brividi che non vanno più via per il resto della giornata e guai a chi dice che non è vero perché finirebbe seduta stante "nel mare in tempesta con l'anima pronta per l’Inferno”
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 27/10/2019 - 09:12
Analizzando il commonplace "Fanciulla sulla Spiaggia" delle ballate tradizionali ho cercato versioni de "Il Corsaro" riportate già in Costantino Nigra nel suo "Canti popolari del Piemonte"
Nota anche come "O marinar de la marina", "Il Corsale" la ballata è più vicina alla versione amante demoniaco (al maschile) che non alla sirena predatrice, anche se a leggere bene con i dovuti raffronti troviamo alcune delle caratteristiche/varianti comuni alla ballata inglese "Fair Maiden on the Shore".
Nota anche come "O marinar de la marina", "Il Corsale" la ballata è più vicina alla versione amante demoniaco (al maschile) che non alla sirena predatrice, anche se a leggere bene con i dovuti raffronti troviamo alcune delle caratteristiche/varianti comuni alla ballata inglese "Fair Maiden on the Shore".
Cattia Salto 31/3/2020 - 22:07
Il corsaro (Nigra, Canti popolari del Piemonte #14)
"La ragazza sulla sponda del mare vuole imparare la canzone che i marinai stanno cantando (una sea shanty?) Appena salita a bordo la nave si allontana in alto mare e quando viene notte, il marinaio (presumibilmente il capitano) le salta addosso, ma lei preferisce la morte." [Cattia Salto]
All’impareggiabile Cattia Salto, nelle sue Terre Celtiche, non era certamente sfuggita la quasi perfetta identità tra le nostre ballate francesi e franco-canadesi con questa ballata piemontese riportata da Costantino Nigra (1828-1907) nel suo fondamentale Canti popolari del Piemonte, la cui prima edizione risale al 1888. “Dettata da una portinaja” a Torino, come avverte il Nigra in calce al testo, Il corsaro è sostituito nel testo “da un più rassicurante ‘marinaio della marina’: la fanciulla vuole andare per mare spinta dalla sete di avventura” (Cattia... (continuer)
"La ragazza sulla sponda del mare vuole imparare la canzone che i marinai stanno cantando (una sea shanty?) Appena salita a bordo la nave si allontana in alto mare e quando viene notte, il marinaio (presumibilmente il capitano) le salta addosso, ma lei preferisce la morte." [Cattia Salto]
All’impareggiabile Cattia Salto, nelle sue Terre Celtiche, non era certamente sfuggita la quasi perfetta identità tra le nostre ballate francesi e franco-canadesi con questa ballata piemontese riportata da Costantino Nigra (1828-1907) nel suo fondamentale Canti popolari del Piemonte, la cui prima edizione risale al 1888. “Dettata da una portinaja” a Torino, come avverte il Nigra in calce al testo, Il corsaro è sostituito nel testo “da un più rassicurante ‘marinaio della marina’: la fanciulla vuole andare per mare spinta dalla sete di avventura” (Cattia... (continuer)
"O marinar de la marina, [1] [2]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Cattia Salto 31/3/2020 - 22:09
Ho collegato tutti i fili nel post sul blog Terre Celtiche:
Marion (Isabeau) s'y promène, corsari e barcaioli | TERRE CELTICHE
Nelle "warning ballads" si ammoniscono le brave fanciulle di non mettersi grilli per il capo, di stare al loro posto (accanto al focolare a sfornare manicaretti e bambini) e di non avventurarsi in "ruoli maschili", altrimenti finiranno disonorate o stuprate o uccise. Meglio quindi la gabbia più o meno dorata che già si conosce che il volo libero. Così questa ballata francese (area occidentale) viene dai complainte medievali filtrati dalla trad
Cattia Salto 31/3/2020 - 22:11
Manca ancora un pezzetto a proposito di sea shanty: la Danae sempre sul tema
Cattia Salto 31/3/2020 - 22:14
Nouvelle version italienne chantable par Riccardo Venturi
A new singable Italian version par Riccardo Venturi
Riccardo Venturin uusi laulettava italiankielinen versio
3-5-2023
Gabriel Yacoub dal vivo col pubblico che fa il controcanto (2011)
Nota. Questa “nuova versione cantabile” in italiano sostituisce la traduzione letterale presente nella pagina fin dal 2015. Chi comunque la volesse ancora leggere, può andare su Terre Celtiche di Cattia Salto.
A new singable Italian version par Riccardo Venturi
Riccardo Venturin uusi laulettava italiankielinen versio
3-5-2023
Gabriel Yacoub dal vivo col pubblico che fa il controcanto (2011)
Nota. Questa “nuova versione cantabile” in italiano sostituisce la traduzione letterale presente nella pagina fin dal 2015. Chi comunque la volesse ancora leggere, può andare su Terre Celtiche di Cattia Salto.
La fanciulla delle canzoni
(continuer)
(continuer)
Morelia, Michoacán, México - 2012
La niña de las canciones (Marion pasea)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 3/5/2023 - 03:28
Versione inglese cantabile di Riccardo Venturi
Version anglaise chatable par Riccardo Venturi
Riccardo Venturin laulettava englanninkielinen versio
May 3, 2023
Note. Though made in a (rather moderate) “old ballad style”, the language used is not specially old-fashioned, except a couple of typical ballad terms (an old ballad cannot go without a “fair maiden”). The song is accompanied with a beautiful, though rather curious video where a Russian sings superposing himself over Malicorne’s original version.
Version anglaise chatable par Riccardo Venturi
Riccardo Venturin laulettava englanninkielinen versio
May 3, 2023
Note. Though made in a (rather moderate) “old ballad style”, the language used is not specially old-fashioned, except a couple of typical ballad terms (an old ballad cannot go without a “fair maiden”). The song is accompanied with a beautiful, though rather curious video where a Russian sings superposing himself over Malicorne’s original version.
The Singing Maiden, or Mary Ann is Walking
(continuer)
(continuer)
Isabel: La versione finlandese degli Ajopuut [2017]
Isabel: Finnish version by Ajopuut
Si tratta in realtà di una versione (di Esko Rahikainen) di una delle tante varianti della canzone, dove la protagonista si chiama Isabeau (qui Isabel); non proviene direttamente, cioè, dalla canzone dei Malicorne. La linea musicale riprende piuttosto le versioni québecoises; i cantanti sono Petri e Anna del gruppo Ajopuut (dall'album Ihana Martta del 2017, contenente versioni finlandesi di canzoni popolari di tutta Europa). La versione è notevolmente più breve di quella dei Malicorne. Detto questo, viene inserita qui anche -e soprattutto- per la sua notevole bellezza, acuita dalla lingua finlandese, la cui armonia è di per sé un canto. Di questa stupenda versione si era già accorta Cattia Salto, che la aveva inserita nelle sue Terre Celtiche assieme a tante altre versioni. [RV]
Isabel: Finnish version by Ajopuut
Si tratta in realtà di una versione (di Esko Rahikainen) di una delle tante varianti della canzone, dove la protagonista si chiama Isabeau (qui Isabel); non proviene direttamente, cioè, dalla canzone dei Malicorne. La linea musicale riprende piuttosto le versioni québecoises; i cantanti sono Petri e Anna del gruppo Ajopuut (dall'album Ihana Martta del 2017, contenente versioni finlandesi di canzoni popolari di tutta Europa). La versione è notevolmente più breve di quella dei Malicorne. Detto questo, viene inserita qui anche -e soprattutto- per la sua notevole bellezza, acuita dalla lingua finlandese, la cui armonia è di per sé un canto. Di questa stupenda versione si era già accorta Cattia Salto, che la aveva inserita nelle sue Terre Celtiche assieme a tante altre versioni. [RV]
Niin kulkee puiston halki
(continuer)
(continuer)
Il 3-11-2015 la nota di qualcuno corregge Krzyś per avere definito il canto marinaresco con la parola "chanty" invece di "shanty".
Ma risultano entrambe corrette: soprattutto dalla seconda metà del XX° secolo semplicemente "shanty" venne adoperata dagli inglesi del Commonwealth e "chanty" (o "chantey") rimase più diffusa negli Stati Uniti.
Non si sa l’origine precisa del termine americano “chantey” che non ha un equivalente francese pur significando ugualmente “canto marinaro utilizzato per ritmare il lavoro a bordo delle navi”. E’ un termine apparso a metà del XIX° secolo, all’inizio ortograficamente scritto “chaunt” e quindi facilmente associabile al verbo “cantare” ma gli Inglesi rifiutarono decisamente questa ipotesi di origine francofona, adottando la scrittura “shanty” e sostenendo piuttosto derivasse dalle capanne in legno dei pescatori antillesi e caraibici chiamate appunto “shanties”.... (continuer)
Ma risultano entrambe corrette: soprattutto dalla seconda metà del XX° secolo semplicemente "shanty" venne adoperata dagli inglesi del Commonwealth e "chanty" (o "chantey") rimase più diffusa negli Stati Uniti.
Non si sa l’origine precisa del termine americano “chantey” che non ha un equivalente francese pur significando ugualmente “canto marinaro utilizzato per ritmare il lavoro a bordo delle navi”. E’ un termine apparso a metà del XIX° secolo, all’inizio ortograficamente scritto “chaunt” e quindi facilmente associabile al verbo “cantare” ma gli Inglesi rifiutarono decisamente questa ipotesi di origine francofona, adottando la scrittura “shanty” e sostenendo piuttosto derivasse dalle capanne in legno dei pescatori antillesi e caraibici chiamate appunto “shanties”.... (continuer)
Flavio Poltronieri 3/5/2023 - 20:29
A questo punto ritengo d'obbligo brindare con un ottimo Chianty, sulla cui grafia non credo sussista alcun dubbio. Alla salute della povera Marion (o Isabeau)!
Riccardo Venturi 4/5/2023 - 10:57
Non posso per ovvi motivi indirizzare proprio a te un prosit, comune sì nel mondo del vino ma comunque di cristiana liturgia originario (anche perchè la formuletta ti inviterebbe a rispondere qualcosa tipo vobis quoque ma...sacerdote Venturi non ti si addice proprio e poi suona pure male). Anche se va aggiunto che il Venturi germanista potrebbe obbiettarmi che storicamente è proprio la Germania il paese che più ama questa formula a causa delle invasioni delle antiche legioni romaniche. Mi limito quindi ad una fraterna vicinanza di pensiero puramente ciampiano, seguendo così anche alla lettera i dettami del galateo che lo evita rigorosamente al momento di brindare. Nell'occasione abbi la gentilezza di portare a Marion (o Isabeau che dir si voglia) un baciamano da parte mia.
Flavio Poltronieri 4/5/2023 - 11:23
Isabeau s'y promène: La versione franco-canadese (québecoise)
Isabeau s'y promène: La version québecoise
Isabeau s'y promène: The Canadian French version
Interpretata da / Performed by: Joseph Saucier, DAHR 1907
Quanto segue intende integrare l’introduzione generale alla canzone (q.v.). La provenienza antica della ballata continua ad essere “fluida”: in generale si può dire che le sue origini vadano ricercate nella Francia nordoccidentale marittima (Cattia Salto parla tout court della Normandia); l’Île-de-France, dove essa si è diffusa, è geograficamente il suo quasi immediato entroterra. Ad ogni modo, le sue versioni sembrano dividersi in due filoni: quello (forse più antico) “piratesco”, dal finale tragico per la ragazza (Marion) che preferisce trafiggersi con la spada piuttosto che perdere la verginità, finendo gettata in mare (il che è un castigo divino, dato che così non avrà nessuna... (continuer)
Isabeau s'y promène: La version québecoise
Isabeau s'y promène: The Canadian French version
Interpretata da / Performed by: Joseph Saucier, DAHR 1907
Quanto segue intende integrare l’introduzione generale alla canzone (q.v.). La provenienza antica della ballata continua ad essere “fluida”: in generale si può dire che le sue origini vadano ricercate nella Francia nordoccidentale marittima (Cattia Salto parla tout court della Normandia); l’Île-de-France, dove essa si è diffusa, è geograficamente il suo quasi immediato entroterra. Ad ogni modo, le sue versioni sembrano dividersi in due filoni: quello (forse più antico) “piratesco”, dal finale tragico per la ragazza (Marion) che preferisce trafiggersi con la spada piuttosto che perdere la verginità, finendo gettata in mare (il che è un castigo divino, dato che così non avrà nessuna... (continuer)
Isabeau se promène le long de son jardin,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Cattia Salto + RV 4/5/2023 - 20:11
The Maid on the Shore
John Renbourn Group, The Enchanted Garden, 1980
In tutto questo autentico delirio di fanciulle sulla spiaggia, non poteva mancare un’autentica maid on the shore britannica a far da contraltare alle povere Marion e Isabeau. Ed è un contraltare parecchio serio: in molte versioni britanniche del filone, la vicenda è infatti perfettamente rovesciata. Tutto comincia sì con la consueta fanciulla sola sulla spiaggia e con la nave corsara che arriva: il capitano si accorge della fanciulla, la desidera ardentemente e incarica la sua ciurma di portargliela promettendo di condividere con loro tutti i suoi beni (oro, argento, merci preziose). Qui comincia il rovesciamento: la fanciulla viene sì portata a bordo, si accorge di tutto il bendiddìo che c’è e decide, papale papale, di fregare alla grande sia il capitano che i marinai. La “canzone”, che nelle versioni più antiche è... (continuer)
John Renbourn Group, The Enchanted Garden, 1980
In tutto questo autentico delirio di fanciulle sulla spiaggia, non poteva mancare un’autentica maid on the shore britannica a far da contraltare alle povere Marion e Isabeau. Ed è un contraltare parecchio serio: in molte versioni britanniche del filone, la vicenda è infatti perfettamente rovesciata. Tutto comincia sì con la consueta fanciulla sola sulla spiaggia e con la nave corsara che arriva: il capitano si accorge della fanciulla, la desidera ardentemente e incarica la sua ciurma di portargliela promettendo di condividere con loro tutti i suoi beni (oro, argento, merci preziose). Qui comincia il rovesciamento: la fanciulla viene sì portata a bordo, si accorge di tutto il bendiddìo che c’è e decide, papale papale, di fregare alla grande sia il capitano che i marinai. La “canzone”, che nelle versioni più antiche è... (continuer)
There was a young maiden that liv’d by the shore, [1]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 5/5/2023 - 19:28
In margine: come si può vedere, in questi giorni ho un po’ rifatto, ampliato, riordinato e riaggiustato questa pagina. Come sempre, nel farlo, ho “piratato” parecchio da Cattia Salto e Flavio Poltronieri: ammetto che come “fanciullo sulla spiaggia” e sirenetto sono un po’ poco credibile, ma spero che, comunque, qualche notizia, qualche considerazione storica e qualche testo in più non siano sgradite, assieme ai tesori saltiani e poltronieriani.
Riccardo Venturi (The Lad on the Shore) 5/5/2023 - 20:29
Effettivamente sul sirenetto Venturi ci sarebbe da eccepire ma noi ci si "pirata" volentieri e in fraternità, mica da predoni, d'altronde ci sono pirati buoni, pacifisti ed ecologisti, che difendono cetacei e naufraghi, quelli cattivi a me risulta abbiano per sponsor stati nazionali, mica musica e poesia!
Flavio Poltronieri 6/5/2023 - 10:44
Malicorne: Noël est arrivé
in "Almanach"
1976
La canzone che conclude il disco è chiamata "Noël est arrivé". In realtà si tratta di “La cambo mi fa maou” che è un canto tradizionale provenzale del XVII° secolo composto da Nicolas Saboly (Monteux, 30/1/1614 – Avignone, 25/7/1675), talvolta ortografato “La cambo me fai mau” e tuttora assai cantato da quelle parti.
L'originale racconta la storia di un pastore che, nonostante il dolore lancinante ad una gamba, chiede gli venga sellato il cavallo per andare a salutare Gesù. Lungo la strada incontra vari personaggi e quando infine giunge davanti al “Figlio di Dio Padre” il suo male è completamente sparito. Saboly ne propose quattro versioni delle quali la prima era sull’aria di Toulerontonton. La versione trascritta qui sotto venne pubblicata nel 1668 nel primo quaderno e figura come n°5 nella riedizione Fr. Seguin.
I Malicorne ne presentano un adattamento ridotto... (continuer)
1976
La canzone che conclude il disco è chiamata "Noël est arrivé". In realtà si tratta di “La cambo mi fa maou” che è un canto tradizionale provenzale del XVII° secolo composto da Nicolas Saboly (Monteux, 30/1/1614 – Avignone, 25/7/1675), talvolta ortografato “La cambo me fai mau” e tuttora assai cantato da quelle parti.
L'originale racconta la storia di un pastore che, nonostante il dolore lancinante ad una gamba, chiede gli venga sellato il cavallo per andare a salutare Gesù. Lungo la strada incontra vari personaggi e quando infine giunge davanti al “Figlio di Dio Padre” il suo male è completamente sparito. Saboly ne propose quattro versioni delle quali la prima era sull’aria di Toulerontonton. La versione trascritta qui sotto venne pubblicata nel 1668 nel primo quaderno e figura come n°5 nella riedizione Fr. Seguin.
I Malicorne ne presentano un adattamento ridotto... (continuer)
Tous les bergers étant sur la montagne
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 24/12/2021 - 20:09
Nel 1968 e nel 1969 la “demoiselle d'Avignon" assieme ai suoi familiari la canta nei due album natalizi: "Le merveilleux petit monde de Mireille Mathieu chante Noël" e "Mireille Mathieu chante Noël".
In seguito anche il multistrumentista Peter Feldl (appartenente alla band Jännerwein) la interpretò in "Truthful Fields" (2011)
Les Cigales Engatsées la propongono più recentemente, in uno stile che ricorda da vicino i Lou Dalfin, nel loro cd “Li Coulour De Pouvènço” (2020)
In seguito anche il multistrumentista Peter Feldl (appartenente alla band Jännerwein) la interpretò in "Truthful Fields" (2011)
Les Cigales Engatsées la propongono più recentemente, in uno stile che ricorda da vicino i Lou Dalfin, nel loro cd “Li Coulour De Pouvènço” (2020)
Malicorne: L'écolier assassin
Vedi che avevo ragione!?!
Noi che qui si parla solo piemunteis e patois non si becca mai se non le ciamporgne fruste...
Giordano Bruno l'ho citato - e linkato - a proposito della celebre scena del film di Montaldo in cui il nostro manda in orgasmo la Fosca Ciarlotta Rampling solo parlando...
Non so se il Bruno parlasse tante lingue, ma con la lingua l'era un demonio... tant'è che gliela mordacchiarono prima di bruciarlo...
Ciao
Noi che qui si parla solo piemunteis e patois non si becca mai se non le ciamporgne fruste...
Giordano Bruno l'ho citato - e linkato - a proposito della celebre scena del film di Montaldo in cui il nostro manda in orgasmo la Fosca Ciarlotta Rampling solo parlando...
Non so se il Bruno parlasse tante lingue, ma con la lingua l'era un demonio... tant'è che gliela mordacchiarono prima di bruciarlo...
Ciao
B.B. 23/10/2019 - 21:31
Veramente, io in Piemonte ho sentito zampogne fantastiche e visto cantanti belle come Valeria Tron
Flavio Poltronieri 23/10/2019 - 22:11
Infatti tu sei un altro come il Venturi, che con le lingue ci sa fare...
Noialtri ci si accontenta...
Ciao
Noialtri ci si accontenta...
Ciao
B.B. 23/10/2019 - 23:12
Una lunga appassionata versione orchestrale dal vivo dal gruppo belga Olla Vogala
Flavio Poltronieri 21/9/2020 - 18:58
La canzone nel 1980 era stata arrangiata e interpretata in Canada dal gruppo Garolou, nel disco "Romancero", con il titolo "D'ou Reviens-tu Mon Fils Jacques?"
Garolou - D'ou reviens-tu mon fils Jacques. Live
De l'album Romancero 1980
Ma version vien de l'émission En scène et je ne
suis pas sur de l'année, peut-ètre Québec rock 1981
.
Ma version vien de l'émission En scène et je ne
suis pas sur de l'année, peut-ètre Québec rock 1981
.
Flavio Poltronieri 20/10/2021 - 20:53
Pierre et Marion
2016
Cécile Corbel & Gabriel Yacoub
Album: Vagabonde
Cécile Corbel & Gabriel Yacoub
Album: Vagabonde
"J'avais écrit cette chanson en clin d'oeil, en hommage même à Malicorne, à partir de petites citations de ce groupe que j'admirais tant. Je n'envisageais pas de la mettre dans « Vagabonde ». Mais quand Gabriel Yacoub est venu enregistrer « Les courants d'air », il a également posé sa voix sur « Pierre et Marion », et ça a fait un morceau supplémentaire !"
Voici le mois de mai, bel oiseau chante
(continuer)
(continuer)
9/5/2021 - 18:38
Misère
Canzone popolare francese
A Folksong from France
Chanson populaire française
Ranskanlainen kansanlaulu
Album / Albumi: Je suis un chanteur de sornettes, Malicorne, 1976
Quando ero ragazzo, proprio di fronte sul cortile abitavano due vecchissimi sposi. Lui si chiamava Torello, diceva sempre d'aver fatto tutte le guerre possibili e immaginabili e d'esserne uscito vivo, e è morto a centotré anni d'età, diversi anni dopo. La moglie non mi ricordo nemmeno come si chiamava di nome; la chiamavano tutti la “Nonna C.”, ove “C.” sta per il cognome (del marito), che non nomino qua. Eran diventati cittadini, chissà quando: ma erano nati contadini, tutti e due; e poiché s'era negli anni '70 del secolo scorso, occorreva immaginarseli contadini nei primi anni del ventesimi secolo. Quel che raccontavano a volte, come dire, rendeva l'idea; lui aveva fatto la seconda elementare, lei nemmeno quella perché... (continuer)
A Folksong from France
Chanson populaire française
Ranskanlainen kansanlaulu
Album / Albumi: Je suis un chanteur de sornettes, Malicorne, 1976
Quando ero ragazzo, proprio di fronte sul cortile abitavano due vecchissimi sposi. Lui si chiamava Torello, diceva sempre d'aver fatto tutte le guerre possibili e immaginabili e d'esserne uscito vivo, e è morto a centotré anni d'età, diversi anni dopo. La moglie non mi ricordo nemmeno come si chiamava di nome; la chiamavano tutti la “Nonna C.”, ove “C.” sta per il cognome (del marito), che non nomino qua. Eran diventati cittadini, chissà quando: ma erano nati contadini, tutti e due; e poiché s'era negli anni '70 del secolo scorso, occorreva immaginarseli contadini nei primi anni del ventesimi secolo. Quel che raccontavano a volte, come dire, rendeva l'idea; lui aveva fatto la seconda elementare, lei nemmeno quella perché... (continuer)
Qui veut avoir misère
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 14/4/2021 - 12:17
Riccardo Venturi, 14-4-2021 12:19
Miseria
(continuer)
(continuer)
Le parole provengono dalle "Canzoni popolari delle Province dell'Ovest" di Jérome Bugeaud (Angoumois, Bas-Poitou). La musica invece è quella di una ballata savoiarda dal titolo "Si je savais voler". Canzone che ho sentito interpretare in Bretagna una decina di anni fa dal compianto Yann-Fañch Kemener e il cui testo originale racconta di un tizio che se sapesse volare come una starna, andrebbe dalla sua bella a letto malata e la farebbe guarire...
Effettivamente il flagello, qui personificato e diventato nel testo così tangibile per queste miserabili vittime di una vita talmente misera e dolente, è lo stesso in ogni epoca e a qualsiasi latitudine.
L'organo "positivo" che accompagna le voci del duo Yacoub in questa occasione (suonato da Hughes de Courson), era un vero capolavoro, opera del compagno Serge Grolleau di Bordeaux.
Saluti da altro Malicornuto inde-fesso
Effettivamente il flagello, qui personificato e diventato nel testo così tangibile per queste miserabili vittime di una vita talmente misera e dolente, è lo stesso in ogni epoca e a qualsiasi latitudine.
L'organo "positivo" che accompagna le voci del duo Yacoub in questa occasione (suonato da Hughes de Courson), era un vero capolavoro, opera del compagno Serge Grolleau di Bordeaux.
Saluti da altro Malicornuto inde-fesso
Flavio Poltronieri 15/4/2021 - 14:15
Malicorne: Quand je menais mes chevaux boire
Riccardo Venturi (Rikarður V. Albertsson), 26-10-2019 23:18
Syngur Héloïse Combes.
Syngur Héloïse Combes.
HESTAVÖKVUN
(continuer)
(continuer)
26/10/2019 - 23:19
Mjög heiðraður, Mister Ríkarður V. Albertsson. Ekki slæm fröken Héloïse, synd ég syng ekki á íslensku.
Flavíusar Póltróníeri
Flavíusar Póltróníeri
Flavio Poltronieri 26/10/2019 - 23:35
Kæri vinur minn, ég hugsa að þú skyldir byrja að syngja Malíkornasöngva á íslensku!
Riccardo Venturi (Rikarður V. Albertsson) 27/10/2019 - 00:57
Ég verð að láta mér nægja að hlusta vegna þess að ég hef aldrei haft íslenskar dömur til að biðja um áður eða ég hef ekki áður; þó núna og alltaf: lengi lifa Malicorne á öllum tungumálum heimsins!
Flavíusar
Flavíusar
Flavio Poltronieri 27/10/2019 - 01:20
Þetta er fyrsta íslenska samtalið á þessari síðu og ég er innilega hrærður!
Riccardo Venturi (Rikarður V. Albertsson) 28/10/2019 - 03:17
Aleksej Dimitriev (L. Trans.)
Вёл я лошадей воды напиться
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 14/4/2021 - 21:46
Kadmos (L. Trans.)
Када водих коње на појату [1]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 14/4/2021 - 22:11
Pierre de Grenoble
Una cosa bizzarra è che Pierre de Grenoble è presente anche nel cd Tanteeka – A New Tradition(Osmosys – OSMO CD013 - 1997). Nel libretto i bravissimi musicisti dichiarano di averla appresa dai Malicorne ma la interpretano in maniera strumentale e la melodia è unicamente quella di Schiarazula Marazula. Mah...!
Flavio Poltronieri 29/4/2020 - 21:44
Molto emozionante è anche la versione dei belgi Olla Vogala, con Gabriel alla voce
Pierre De Grenoble, Olla Vogala + Gabriel Yacoub 1999
Pierre De Grenoble: Olla Vogala + Gabriel Yacoub 1999
Flavio Poltronieri 21/9/2020 - 18:40
La fille aux chansons, ou Marion s'y promène [Isabeau s'y promène; Sur le bord de l'eau et alia]
Sur le borde de l'eau: La versione Cajun (Francese della Louisiana)
Sur le borde de l'eau: La version française de Louisiane (Cajun)
Sur le borde de l'eau: Louisiana French (Cajun) version
Sur Le Borde de L'Eau (On the Water's Edge) viene dalla versione francese (probabilmente originaria dalla Normandia) della ballata intitolata anche "Isabeau s'y promène" esportata in Canada e in Lousiana (massiccia presenza francese). Nella sua popolarità è diventata anche una canzone per bambini. La troviamo in due versioni melodiche, quella lirica è la più diffusa ed è per l'appunto quella ripresa dai Malicorne. Nella versione tradizionale la perdita della verginità della fanciulla viene simboleggiata dalla caduta in acqua del suo anello d'oro, il marinaio si tuffa per tre volte per ritrovare l'anello ma annega. [Cattia Salto]
Interpretata da / Performed by Shirley Collins (in Lodestar, 2016)
"Sur... (continuer)
Sur le borde de l'eau: La version française de Louisiane (Cajun)
Sur le borde de l'eau: Louisiana French (Cajun) version
Sur Le Borde de L'Eau (On the Water's Edge) viene dalla versione francese (probabilmente originaria dalla Normandia) della ballata intitolata anche "Isabeau s'y promène" esportata in Canada e in Lousiana (massiccia presenza francese). Nella sua popolarità è diventata anche una canzone per bambini. La troviamo in due versioni melodiche, quella lirica è la più diffusa ed è per l'appunto quella ripresa dai Malicorne. Nella versione tradizionale la perdita della verginità della fanciulla viene simboleggiata dalla caduta in acqua del suo anello d'oro, il marinaio si tuffa per tre volte per ritrovare l'anello ma annega. [Cattia Salto]
Interpretata da / Performed by Shirley Collins (in Lodestar, 2016)
"Sur... (continuer)
Un jour, je me promène, tout le long de mon jardin,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Cattia Salto + Flavio Poltronieri + RV 31/3/2020 - 22:05
Chantier d'été
Vorrei aggiungere alla sentita introduzione di Riccardo che nel 1981 la sinistra va al potere in Francia e la generazione anticonformista rientra nei ranghi. L'anno precedente "L'Escargot folk" ovvero la rivista più importante del movimento dichiara morto il folk affermando che la parola era malintesa da troppa gente. La maggior parte dei gruppi musicali d'ora in poi tenderà a sostituire il termine con "trad" spogliandolo di qualsiasi contenuto ideologico o di rivendicazione. L'anno prima ancora a Bourges, in aprile, i Malicorne erano stati costretti a fare da apertura al concerto di Guy Béart, .............
poco dopo iniziò la metamorfosi che porterà all'altalena!
Flavio Poltronieri
poco dopo iniziò la metamorfosi che porterà all'altalena!
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 2/11/2019 - 11:34
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