In un quartiere occidentale di Vicenza cittadini e ambientalisti si organizzano per preservare due boschi urbani di immensa bioversità
Deforestare, sradicare, abbattere alberi - di questi tempi poi - appare come una sorta di coazione a ripetere con tratti probabilmente patologici. Roba da cupio dissolvi, autodistruzione…
Ovviamente non è un problema che affligge solo il Vicentino o il Veneto. Piuttosto una tragedia universale (oltre che epocale), drammaticamente in atto a ogni latitudine. Dalla Bretagna (emblematica la resistenza - vittoriosa - condotta a Notre Dame des Landes) alla Turchia (v. Gezi Park, forse vi ricordate di Berkin Elvan e di Ayse Deniz Karacagil …), dalla California (mi dicono che Julia Butterfly Hill - la militante di EF! rimasta per 738 giorni sulla sequoia Luna - non sta tanto bene di salute) all’Amazzonia per cui si era sacrificato... (continuer)
Artisti Vari – Yayla: Musiche Ospitali (Appaloosa/Ird, 2018)
Il 20 giugno è uscita questa bella raccolta: un disco di incontri, di storie e di collaborazioni strane, inusuali e belle. La data non è casuale: quel giorno ricorre infatti la Giornata Mondiale del rifugiato. “Yayala” è una parola turca che significa transumanza, la migrazione periodica con cui si cercava un clima più mite e una terra più ospitale, per poi tornare alla propria; nel nome di questa Yayla, artisti italiani e stranieri (non solo musicisti, ma anche attori e scrittori) ci raccontano questo tempo ruvido e doloroso. I proventi della vendita del doppio cd andranno al Centro Astalli che da anni fornisce servizi per i rifugiati e promuove campagne di sensibilizzazione sul tema. Ben 130 i musicisti coinvolti, i più famosi di loro sono Antonella Ruggiero, Neri Marcorè, Edoardo Bennato che,... (continuer)
Chissà se Marino Severini nello scrivere questa canzone è stato ispirato da A luta continua di Miriam Makeba
Dq82 3/4/2024 - 08:11
@ Dq82
Consiglio a tale riguardo di dare un'occhiata all'introduzione che ho fatto a A luta continua di Miriam Makeba. In effetti, e lo ripeto anche qui, la cosa mi sembra discretamente probabile.
Due parole del traduttore. In tutti questi giorni di lutas que continuam mi è venuto di riprendere anche questa vecchia pagina, anch’essa a suo tempo iniziata da un giovane -e non so se ancora imberbe- Dq82 (ora la barba ce l’ha, e bella fluente). Per prima cosa, una versione inglese che, in pratica, è un po’ una riscrittura. A tale riguardo, poiché è saltata fuori la questione della possibile “derivazione” (o ispirazione) di questa canzone dalla struttura dell’originale A luta continua di Bongi e Miriam Makeba (1975), derivazione-ispirazione che anch’io ritengo molto probabile (in attesa di un intervento chiarificatore dei fratelli Severini), mi sono deciso a mantenere lo slogan portoghese anche in questa versione inglese. Derivazione, ispirazione o meno, ci sta troppo bene. Ho lasciato invece così come sono le situazioni di lotta del 1991; un po’ perché... (continuer)
A luta continua (The Struggle is Going On) (continuer)
L’album si compone di 16 tracce, undici brani musicali e cinque interventi attoriali. Delle canzoni che raccontano la strage nella Banca dell’Agricoltura, la title track, come si è detto, è stata scritta da Renato Franchi partendo da un testo di Fulvio Mario Beretta. Come sovente accade nelle composizioni del cantautore legnanese, un evento tragico come quello dell’esplosione della bomba è raccontato con delicatezza: la canzone si apre infatti rievocando una Milano invernale, avvolta in una fitta nebbia e illuminata dalle luci di Natale, e seguono alcuni “quadretti” che descrivono la quotidianità dei protagonisti, inconsapevoli del proprio crudele destino. In conclusione, vengono ricordati i nomi delle 18 vittime, “17 cuori in cielo con Pino Pinelli”. Dal punto di vista musicale, i timbri di chitarra, pianoforte, violino... (continuer)
Gianni Sartori
In un quartiere occidentale di Vicenza cittadini e ambientalisti si organizzano per preservare due boschi urbani di immensa bioversità
Deforestare, sradicare, abbattere alberi - di questi tempi poi - appare come una sorta di coazione a ripetere con tratti probabilmente patologici. Roba da cupio dissolvi, autodistruzione…
Ovviamente non è un problema che affligge solo il Vicentino o il Veneto. Piuttosto una tragedia universale (oltre che epocale), drammaticamente in atto a ogni latitudine. Dalla Bretagna (emblematica la resistenza - vittoriosa - condotta a Notre Dame des Landes) alla Turchia (v. Gezi Park, forse vi ricordate di Berkin Elvan e di Ayse Deniz Karacagil …), dalla California (mi dicono che Julia Butterfly Hill - la militante di EF! rimasta per 738 giorni sulla sequoia Luna - non sta tanto bene di salute) all’Amazzonia per cui si era sacrificato... (continuer)