Beh, anche questa potrebbe andare nel nuovo percorso "Morte al lavoro!"...
Bartleby 30/4/2012 - 22:10
Yes We Can
album "Yes We Can" (1970)
parole e musica di Allen Toussaint
Anche nel primo album delle Pointer Sisters (1973)
Oltre che un bellissimo pezzo funky-soul è anche una canzone pacifista e femminista:
"We got to make this land a better land than the world in which we live" e "try to find a piece of land without stepping on one another. And do respect the women of the world."
parole e musica di Allen Toussaint
Anche nel primo album delle Pointer Sisters (1973)
Oltre che un bellissimo pezzo funky-soul è anche una canzone pacifista e femminista:
"We got to make this land a better land than the world in which we live" e "try to find a piece of land without stepping on one another. And do respect the women of the world."
Now's the time for all good men
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 21/3/2006 - 16:33
Già, perchè sono i maschi a fare le guerre... la Thatcher, la Albright e la Rice sono solo eccezioni che confermano la regola (non mi vorrete mica far credere che sono femmine!?!)
(Se trovate questo commento troppo "sessista" potete tranquillamente non renderlo pubblico)
(Se trovate questo commento troppo "sessista" potete tranquillamente non renderlo pubblico)
Alessandro 21/3/2006 - 16:53
Sul tuo commento "sessista", il buon Renaud ci ha fatto addirittura una canzone, Miss Maggie...
Lorenzo 21/3/2006 - 17:00
Guarda qua che lavoro di squadra! A furia di post, commenti, suggestioni e rinvii ho appena trovato l'mp3 di "Miss Maggie" di Renaud! Bellissima!!!
RV: Davvero grandioso, ma quando ho visto il commento in approvazione ho pensato che ancora una volta avessimo fatto una traduzione in contemporanea! :-PPP
RV: Davvero grandioso, ma quando ho visto il commento in approvazione ho pensato che ancora una volta avessimo fatto una traduzione in contemporanea! :-PPP
Alessandro 21/3/2006 - 17:08
Piccola cosa sul commento sessista: Non so se il buon Renaud, dopo aver visto le immagini di Abu Ghraib o mille altre immagini di "soldatesse" di vari eserciti (non solo quello americano, ma anche quello israeliano ecc., dove le donne hanno esattamente gli stessi compiti degli uomini) sarebbe più tanto pronto a scrivere quella canzone. Non è questione, qui, di essere "sessisti", figuriamoci se lo siamo qui dentro. È questione di osservare le cose e dire come stanno. E il bello è che le donne militari sono state presentate come una "grande conquista per la parità", porco vacco. Non è questione soltanto della Albright, della Thatcher, di Conschifezza Rice e di altre signore nella stanza dei bottoni, è questione di una vera, pura e semplice coscienza antimilitarista. La quale non ha sesso. Che questa cosa non sia mai interpretata come un attacco alle donne, ci mancherebbe solo questo. Soltanto come un attacco agli stereotipi di ogni tipo. Anche a quelli in perfetta buonafede.
Riccardo Venturi 21/3/2006 - 17:18
Una discussione simile sulla "grande conquista per la parità" si è avuta anche nel movimento per i diritti degli omosessuali, all'interno del quale qualcuno considerava l'essere esclusi dall'esercito una forma di discriminazione.
Mi sembrerebbe più efficace, almeno da parte degli omosessuali progressisti, rispondere con ironia... "Sergente, no!"
Mi sembrerebbe più efficace, almeno da parte degli omosessuali progressisti, rispondere con ironia... "Sergente, no!"
Lorenzo Masetti 21/3/2006 - 17:30
"Yes We Can" fu scritta da Allen Toussaint e interpretata per primo da Lee Dorsey, il cui album del 1970 prende il titolo proprio da questo brano... Le Pointer Sisters sono arrivate dopo...
Alessandro 10/12/2008 - 11:54
Prima che la segnalazione si perda nei commenti, forse è il caso di attribuire il brano a Lee Dorsey, album "Yes We Can" (1970), parole e musica di Allen Toussaint...
Tenete presente che l'erronea attribuzione di un brano con questo titolo potrebbe fare molto incazzare il neopresidente Obama (e anche Veltroni!)... "E chissenefrega!", dite voi? Vabbè, era solo una battuta...
Tenete presente che l'erronea attribuzione di un brano con questo titolo potrebbe fare molto incazzare il neopresidente Obama (e anche Veltroni!)... "E chissenefrega!", dite voi? Vabbè, era solo una battuta...
Alessandro 11/12/2008 - 10:52
Scusate, neh... da bravo bugianèn sono un po' pistino e cagacazzo (si può scrivere "cagacazzo"?... beh, l'ho appena scritto...)
Come sempre... massimo rispetto agli Admins!
Ciao!
Come sempre... massimo rispetto agli Admins!
Ciao!
Alessandro 11/12/2008 - 11:34
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Music & Lyrics by Allen Toussaint and Lee Dorsey.
"... Dorsey's best-known song, the irresistible "Working in a Coalmine" (which he co-wrote with Toussaint). With its clanking sound effects and Dorsey's comic exclamations, "Working in a Coalmine" became his second Top Ten pop hit and signature song, and Dorsey toured internationally with the Meters backing him up." Allmusic
A dispetto dell'allegro motivetto, che guadagnò al brano la vetta delle classifiche discografiche, "Workin' In A Coal Mine" è una canzone sulla "guerra" del lavoro: "But when Saturday goes around.. I'm too tired for havin' fun... Lord I am so tired
How long can this go on?"