Forse dipenderà dalle politiche internazionali “a strategia variabile”, ma il processo di pace avviato nei Paesi Baschi non sembra godere di molta visibilità. Molto meno di quella concessa negli anni novanta alle trattative tra governo inglese e Sinn Fein. Forse grazie al contributo (o alle forzature?) di Dublino e Washington, in breve tempo si giunse all'abbandono della lotta armata (Ira, Inla, gruppi paramilitari lealisti) e agli accordi di pace in Irlanda del Nord. Anche se risale ormai a due anni fa invio questa intervista (nella sostanza non è che la situazione sia cambiata di molto).
ciao, GS
Intervista a MARIBI UGARTEBURU, portavoce dell'IZQUIERDA ABERTZALE (sinistra indipendentista basca)
(di Gianni Sartori)
1) Il 20 giugno 2012 il vostro movimento, SORTU, è stato riconosciuto come organizzazione legale dal tribunale Costituzionale. Qual'è la vostra valutazione su questo importante... (continuer)
ciao, GS
Intervista a MARIBI UGARTEBURU, portavoce dell'IZQUIERDA ABERTZALE (sinistra indipendentista basca)
(di Gianni Sartori)
1) Il 20 giugno 2012 il vostro movimento, SORTU, è stato riconosciuto come organizzazione legale dal tribunale Costituzionale. Qual'è la vostra valutazione su questo importante... (continuer)
Gianni Sartori 3/10/2014 - 17:56
Questa intervista invece risale all'anno scorso (ricordo che alla fine del 2013 anche Benat Zarrabeitia venne arrestato con un'altra quindicina di esponenti di HERRIRA)
La situazione nei Paesi Baschi
Gianni Sartori intervista Benat Zarrabeitia - 27/03/2013
La situazione nei Paesi Baschi
Gianni Sartori intervista Benat Zarrabeitia - 27/03/2013
Gianni Sartori 3/10/2014 - 18:01
OMAGGIO ALLA CATALOGNA?
(Gianni Sartori)
Il recente referendum (ma forse sarebbe più corretto parlare di “consultazione”) in Catalogna ha riportato questa antica “nazione senza stato” alla ribalta. Anche se sarebbe eccessivo parlare di “deriva leghista”, va comunque segnalato come negli ultimi anni l’indipendentismo catalano abbia smorzato il suo carattere di forza sostanzialmente di sinistra (soprattutto da quando anche CiU si dichiara indipendentista). Un breve ripasso per comprendere comunque le ragioni dei catalani nei confronti dell’evidente sciovinismo (e militarismo) madrileno.
Negli ambienti della sinistra libertaria la Catalunya acquistò visibilità al di fuori della penisola iberica grazie all’affresco reso da George Orwell in Homage to Catalonia sui combattimenti del maggio 1937 tra miliziani del Psuc (Partit Socialista Unificat de Catalunya, stalinisti) e della Cnt-Fai (Confederaciòn... (continuer)
(Gianni Sartori)
Il recente referendum (ma forse sarebbe più corretto parlare di “consultazione”) in Catalogna ha riportato questa antica “nazione senza stato” alla ribalta. Anche se sarebbe eccessivo parlare di “deriva leghista”, va comunque segnalato come negli ultimi anni l’indipendentismo catalano abbia smorzato il suo carattere di forza sostanzialmente di sinistra (soprattutto da quando anche CiU si dichiara indipendentista). Un breve ripasso per comprendere comunque le ragioni dei catalani nei confronti dell’evidente sciovinismo (e militarismo) madrileno.
Negli ambienti della sinistra libertaria la Catalunya acquistò visibilità al di fuori della penisola iberica grazie all’affresco reso da George Orwell in Homage to Catalonia sui combattimenti del maggio 1937 tra miliziani del Psuc (Partit Socialista Unificat de Catalunya, stalinisti) e della Cnt-Fai (Confederaciòn... (continuer)
Gianni Sartori 12/11/2014 - 17:58
PS Colgo l'occasione per ricordare che volenti o nolenti abbiamo un debito storico con il popolo catalano. Quel processo di autoassoluzione collettiva (il mito degli “Italiani brava gente”) che lasciò ai tedeschi la titolarità quasi esclusiva del ruolo di carnefici, non ha occultato soltanto lo sterminio delle popolazioni di Slovenia, Croazia, Libia, Etiopia..., ma anche i sanguinosi bombardamenti sulla Catalogna operati dall'aviazione di Mussolini. Mentre è giustamente nota la tragedia della cittadina basca Gernika colpita nell'aprile 1937 dall'aviazione nazista (ma si dimentica che il primo mitragliamento contro la folla radunata nella piazza del mercato fu opera dei Savoia-Marchetti), le bombe italiane su Barcellona e dintorni (Granollers venne chiamato “l'altra Gernika”) sono state rimosse dalla memoria collettiva per lunghi anni. Per lo meno dalla storiografia italiana.
Ancora una... (continuer)
Ancora una... (continuer)
Gianni Sartori 13/11/2014 - 19:05
segnalazione: La breve estate catalana - A-Rivista Anarchica
intervista di Gianni Sartori a Claudio Venza
intervista di Gianni Sartori a Claudio Venza
Gianni Sartori 14/11/2014 - 19:07
GIANNI SARTORI 14/8/2015 - 09:42
segnalo, sempre in ETNIE ", storia del paese basco a fumetti di Gianni Sartori, SECONDA puntata"
CIAO
GS
CIAO
GS
GIANNI SARTORI 27/8/2015 - 09:28
ANCHE SE RISALE ALL'ANNO SCORSO, INVIO QUESTO CONTRIBUTO ALLA CAUSA BASCA, ciao
GS
Gernika
di Gianni Sartori - 25/04/2014
Aprile. Ma i baschi sicuramente non dormono. Come ogni anno nel giorno di Pasqua hanno partecipato in migliaia all'Aberri Eguna (Giorno della Patria Basca) inalberando striscioni a favore dell'indipendenza e dei prigionieri politici, oltre a migliaia di ikurrinas (bandiere basche) e arano beltzak. Quest'anno tra l'altro cadeva il cinquantesimo anniversario del primo Aberri Eguna celebrato in Hegoalde (Paese basco sotto amministrazione spagnola) dopo la Guerra Civile (1936-1939), ancora in pieno regime franchista. Insieme ai militanti dei movimenti e delle formazioni politiche di Euskal Herria, alla celebrazione hanno presenziato centinaia di internazionalisti provenienti da Galizia, Castiglia, Paisos Catalans, Irlanda, Palestina, Sahara...
La prima celebrazione dell'Aberri... (continuer)
GS
Gernika
di Gianni Sartori - 25/04/2014
Aprile. Ma i baschi sicuramente non dormono. Come ogni anno nel giorno di Pasqua hanno partecipato in migliaia all'Aberri Eguna (Giorno della Patria Basca) inalberando striscioni a favore dell'indipendenza e dei prigionieri politici, oltre a migliaia di ikurrinas (bandiere basche) e arano beltzak. Quest'anno tra l'altro cadeva il cinquantesimo anniversario del primo Aberri Eguna celebrato in Hegoalde (Paese basco sotto amministrazione spagnola) dopo la Guerra Civile (1936-1939), ancora in pieno regime franchista. Insieme ai militanti dei movimenti e delle formazioni politiche di Euskal Herria, alla celebrazione hanno presenziato centinaia di internazionalisti provenienti da Galizia, Castiglia, Paisos Catalans, Irlanda, Palestina, Sahara...
La prima celebrazione dell'Aberri... (continuer)
Gianni Sartori 30/8/2015 - 09:54
EUSKAL HERRIA: SEMPRE IN CAMMINO
(Gianni Sartori – novembre 2015)
Nuove prospettive per Euskal Herria? Alcuni recenti avvenimenti sembrano legittimare una risposta affermativa. Da un lato abbiamo, a conferma dell'intensità del dibattito, le recenti dimissioni di Arantza Quiroga da“Presidenta” del PP nella Comunità Autonoma del Paese Basco. Dall'altro l'annuncio del 7 novembre, da parte di oltre 300 militanti della Sinistra abertzale, di un nuovo processo di discussione nella prospettiva di una soluzione politica: ABIAN.
Annunciando le sue dimissioni Arantza Quiroga ha dichiarato che “non dobbiamo spargere semi di future violenze ma seminare per la convivenza”. Emerge quindi che perfino nel PP (storicamente un partito sciovinista, erede di AP -il partito di Manuel Fraga, esponente del franchismo) esistono dubbi e dissensi in merito alla politica repressiva dell'attuale governo. O almeno... (continuer)
(Gianni Sartori – novembre 2015)
Nuove prospettive per Euskal Herria? Alcuni recenti avvenimenti sembrano legittimare una risposta affermativa. Da un lato abbiamo, a conferma dell'intensità del dibattito, le recenti dimissioni di Arantza Quiroga da“Presidenta” del PP nella Comunità Autonoma del Paese Basco. Dall'altro l'annuncio del 7 novembre, da parte di oltre 300 militanti della Sinistra abertzale, di un nuovo processo di discussione nella prospettiva di una soluzione politica: ABIAN.
Annunciando le sue dimissioni Arantza Quiroga ha dichiarato che “non dobbiamo spargere semi di future violenze ma seminare per la convivenza”. Emerge quindi che perfino nel PP (storicamente un partito sciovinista, erede di AP -il partito di Manuel Fraga, esponente del franchismo) esistono dubbi e dissensi in merito alla politica repressiva dell'attuale governo. O almeno... (continuer)
Gianni Sartori 15/11/2015 - 18:20
EUSKAL HERRIA: UN RIEPILOGO DELL'ANNO TRASCORSO CON LO SGUARDO RIVOLTO AL FUTURO
(Gianni Sartori)
Breve premessa indispensabile: appare evidente come durante tutto il 2015 il governo spagnolo a guida Partido Popular abbia inasprito le politiche repressive sia nei confronti dei prigionieri e delle prigioniere baschi, sia perseguitandone gli avvocati (vedi gli arresti del gennaio 2015). Quanto al potere giudiziario ha messo in campo nuove norme giuridiche (sulla cui legittimità è lecito perlomeno dubitare) per ostacolare ogni liberazione legalmente prevista di prigionieri politici.
Adottando questa strategia, Madrid ha ottenuto soltanto di ostacolare ulteriormente il processo ormai avviato per una soluzione politica del conflitto. La strumentalità di questa presa di posizione governativa è apparsa chiaramente anche in occasione degli arresti in settembre di alcuni militanti di ETA che avevano... (continuer)
Gianni Sartori 9/1/2016 - 19:16
EUSKAL HERRIA: LIBERARE TUTTI!
(Gianni Sartori)
Toccando ferro, è probabile che il 1 marzo (un mese prima di quanto finora previsto) Arnaldo Otegi esca dalle galere spagnole dove è rinchiuso dall'ottobre 2009.
Era stato condannato ad una pena spropositata, anche dal punto di vista della legalità statuale, per “apologia di terrorismo”.
In sostanza:
1) aver partecipato ad una iniziativa a sostegno del prigioniero politico José Maria Sagardui;
2) aver definito il re di Spagna “capo dei torturatori”;
3) aver tentato, secondo l'accusa, di ricostituire l'organizzazione BATASUNA (v. l'operazione Bateragune).
DA BILBO....
A sostegno dei prigionieri baschi, il mese scorso (gennaio 2016) si sono tenute alcune grandi manifestazioni, in particolare a Bilbo (Paese basco sotto amministrazione spagnola) e Bayona (Paese basco sotto amministrazione francese, Iparralde): per il rispetto dei diritti... (continuer)
(Gianni Sartori)
Toccando ferro, è probabile che il 1 marzo (un mese prima di quanto finora previsto) Arnaldo Otegi esca dalle galere spagnole dove è rinchiuso dall'ottobre 2009.
Era stato condannato ad una pena spropositata, anche dal punto di vista della legalità statuale, per “apologia di terrorismo”.
In sostanza:
1) aver partecipato ad una iniziativa a sostegno del prigioniero politico José Maria Sagardui;
2) aver definito il re di Spagna “capo dei torturatori”;
3) aver tentato, secondo l'accusa, di ricostituire l'organizzazione BATASUNA (v. l'operazione Bateragune).
DA BILBO....
A sostegno dei prigionieri baschi, il mese scorso (gennaio 2016) si sono tenute alcune grandi manifestazioni, in particolare a Bilbo (Paese basco sotto amministrazione spagnola) e Bayona (Paese basco sotto amministrazione francese, Iparralde): per il rispetto dei diritti... (continuer)
Gianni Sartori 17/2/2016 - 08:09
Gianni Sartori 11/9/2017 - 22:42
Gianni Sartori 3/11/2020 - 13:33
L'ESTATE SI PREANNUNCIA CALDA IN IPAR EUSKAL HERRIA
Gianni Sartori
Sono previste entro un mese le udienze dei baschi Ion Parot e Jakes Esnal, entrambi con più di 70 anni di età. Detenuti da oltre 32 anni (così come un altro prigioniero basco, Unai) dovrebbero già essere in libertà, ma nei loro riguardi sono scattate misure restrittive ulteriori e particolari ("d'eccezione”) così da mantenerli ancora dietro le sbarre.
Anche per questo, qualora non venisse loro concessa la libertà condizionale, ma rimanessero ancora in carcere, le organizzazioni che esprimono solidarietà ai prigionieri baschi (in particolare Bake Bidea e gli “Artigiani della Pace”) preannunciano di voler bloccare (letteralmente) tutto il Paese basco Nord (Ipar Euskal Herria, sotto amministrazione francese). Il comunicato risale al 19 aprile (a pochi giorni di distanza dal giorno 8 aprile, quinto anniversario del disarmo... (continuer)
Gianni Sartori 23/4/2022 - 20:04
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Testo/texto: José María de Garate
Modificato da / Modificado por Alejandro Lizaso Eizmendi
Musica/música: Atzo Bilbon nengoen [canzone popolare basca, "Ieri ero a Bilbao"]
Questa è la canzone-simbolo sia dei combattenti baschi antifascisti durante la guerra civile spagnola (per il qual motivo la inseriamo nell'apposita categoria) sia, in generale, dell'antifranchismo e dell'indipendentismo dell'Euskadi. Vogliamo ricordare che è stata, con nostro grande piacere, cantata a squarciagola da alcune ragazze basche ieri sera a Firenze in piazza Santo Spirito, durante una delle vere feste popolari per il 25 aprile (non quelle paludate di lorsignori e delle "istituzioni"). Una canzone, certo, di combattimento, una delle tipiche canzoni nella guerra di questo sito. [RV]
Eusko gudariak (originariamente Euzko gudariak, che in Italiano si traduce come «Combattenti Baschi») è una canzone... (continuer)