La canzone che dà il titolo all'album: nessuna sostanziale differenza con l'emigrare dei nostri nonni nelle Americhe o con i meridionali che si trovano tutt'ora costretti a cercar lavoro e fortuna in Germania e in Svizzera.
Tutti quanti accomunati dallo stesso implacabile destino (o necessità)…
«Quel corpo in fondo al mare è mio fratello, aiutatemi»
La ricerca delle famiglie dopo il naufragio del 7 ottobre
Dora è sicura di aver riconosciuto la felpa del fratello tra le immagini del relitto a largo di Lampedusa. E grazie all'ambasciata e all'associazione Terre pour Tous sta cercando la verità, anche col test del dna. «Sono 800 i giovani tunisini desaparecidos dal 2013»
Aspettano la verità. Qualsiasi essa sia. Dora, chiusa nel suo dolore, è convinta di aver riconosciuto il fratello da una felpa, attraverso le strazianti immagini del naufragio dello scorso 7 ottobre al largo di Lampedusa. Quei fotogrammi, che hanno fatto il giro del web e dei media nazionali ed internazionali, mostrano i corpi rimasti incagliati nel barchino che si è ribaltato a pochi metri dalla costa dell'isola siciliana e Dora li ha visionati centinaia di volte.
«È lui,... (continuer)
La tragedia di Lampedusa è stata il naufragio di una imbarcazione libica usata per il trasporto di migranti avvenuto il 3 ottobre 2013 a poche miglia dal porto di Lampedusa. Il naufragio ha provocato 368 morti accertati e circa 20 dispersi presunti, numeri che la pongono come una delle più gravi catastrofi marittime nel Mediterraneo dall'inizio del XXI secolo. I superstiti salvati sono 155, di cui 41 minori (uno solo accompagnato dalla famiglia).
L'imbarcazione era un peschereccio lungo circa 66 piedi (20 metri), salpato dal porto libico di Misurata il 1º ottobre 2013, con a bordo migranti di origine siriana. La barca era giunta a circa mezzo miglio dalle coste lampedusane quando i motori si bloccarono , poco lontano dall'Isola dei Conigli, per attirare l'attenzione delle navi che passavano l'assistente del capitano ha agitato uno straccio infuocato... (continuer)
Eruna tanti supra a 'ḍḍa barca c'annàva lenta 'mmenzu a lu mari (continuer)
No, non avevo notato gli mp3, che come i video non sono immediatamente percepibili se non aggiunti a "Commento"...
Allora devo constatare, oltre al ritorno, che sei sempre lo stesso indomito cacciatore di mp3... Io invece ho smesso quando sei scomparso dai radar... non avevo più le tue dritte e poi, nel frattempo, era anche morta, sia in Rete che fisicamente, la mitica miniera di Grooveshark (R.I.P. Josh Greenberg)
Sicchè ho abdicato a contribuire tracce audio e fatico non poco ad estrarre le poche da YouTube, con tutto il lavoro di post-download (tag, gain, equalizzazione e miglioramento).
Pensavo che ti fossi eclissato perchè incazzuso con noi nordici, ma vedo che semmai ti è passata... son contento.
No, Alex, rassicurati: non sono sparito per avversione indiscriminata nei confronti di voi nordici (anche se alle volte mi prende), ma a seguito di vicende e trambusti personali nient'affatto piacevoli..
Grooveshark andato? Te lo dicevo che ...
Devi andare solo su Ultime scaricabili. Ma non per visualizzarne 50, facciamo un migliaio, così ultime scaricabili
Vuoi un consiglio? Lascia perdere Youtube e da' un'occhiata: in buona parte vanno a 320 Kbps !
Tu intanto avrai inserito milioni di ottimi contributi in mia assenza... se hai mantenuto quel folle ritmo che avevi .. :-))))
Un abbraccio virtuale
Infatti è davvero strano che tu non ti sia accorto.
Ma pago la conseguenza della mia prolungata assenza dal web..
Anni fa mi sarei accorto subito della caducità dei link.
Interamente dedicato al tema dell'immigrazione, come un'unica grande cantata. E che per esteso ha diritto di cittadinanza in questo sito.
Il ricorso al dialetto, oltre a essere costitutivo del gruppo, sottolinea il legame a filo doppio tra l'Africa, l'Oriente e la Sicilia; non solo perché la Sicilia non esisterebbe senza l'Oriente e l'Africa, ma anche perché, del dramma oggi epocale dell'immigrazione, meridionali ed emigranti d'ogni dove sono fratelli di lacrime.
Un album che meriterebbe i più importanti riconoscimenti.
Che invece si conosce poco, come lo straordinario complesso, nato nel 1975 e meravigliosamente ancora attivo, della Taberna Mylaensis.
d’après la version italienne d’une
Chanson sicilienne – La Morte e l’emigrante – Taberna Mylaensis – 2015
De l’album "Semu tutti emigranti" (« Nous sommes tous des émigrants »), 2015, un album entièrement dédié à l’émigration, comme une unique cantate.
Un album qui mériterait les plus importantes reconnaissances et que par contre, on connaît peu, tout comme l’extraordinaire groupe, né en 1975 et merveilleusement encore actif, de la Taberna Mylaensis.
Le recours au dialecte, outre d’être constitutif du groupe, souligne le double lien réciproque entre l’Afrique, l’Orient et la Sicile ; car, non seulement la Sicile n’existerait pas sans l’Orient et l’Afrique, mais aussi car, du drame aujourd’hui époque de l’immigration, méridionaux et émigrants d’où qu’ils viennent sont frères de larmes.
[dopo il 1861]
Canto popolare della Sicilia post-unitaria, dove il sogno della liberazione dalla dominazione borbonica si era già miseramente infranto.
Interpretata dalla Taberna Mylaensis, da Mimmo Mollica, da Mario Incudine e altri artisti. Anche i Cantunovu ne offrono una loro versione ma “edulcorata”, che la seconda ottava – quella più bella - è sostituita con una quartina in onore di Garibaldi…
Le parole sono del poeta Ignazio Buttitta e la musica originale di Otello Profazio.
I Taberna Mylaensis l'hanno registrata nel 1981 per l'album da titolo "Gricalata" e poi riproposta sia in "Allah Muntagna" (1997) sia nel disco collettivo realizzato dal Teatro del Sole per i 50 anni dalla strage.
Album: Semu Tutti Emigranti
Ottava traccia dell'album: una ninnanànna dolcissima..
Non vi sono altre parole. Solo un anelito di pace e di ristoro.