Il galeone
Siamo la ciurma anemica
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envoyé par Riccardo Venturi 4/4/2007 - 01:24
Parcours:
Des prisons du monde
La version française de la Chorale Karaoke de Paris. La version n'est pas chantable, quelques couplets n'ont pas été traduits et il y en a un qui semble avoir été composé exprès par la Chorale. [RV]
Tratta dal volume di repertorio, p. 114.
LA GALÈRE
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envoyé par Riccardo Venturi 21/4/2012 - 09:24
"O galeão" - Poema de 1967 composto por Belgrade Pedrini
Canção de Paola Nicolazzi.
Canção de Paola Nicolazzi.
O GALEÃO
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envoyé par Claudia Panizza 2/9/2012 - 20:57
Un'annotazione: si scrive pugniamo, anche se all'occhio "stona" un po'; perché la radice verbale è pugn-, e la desinenza del modo indicativo tempo presente prima persona plurale è -iamo per tutte le coniugazioni (cant-iamo, ten-iamo, cred-iamo, dorm-iamo).
Un suggerimento: sarebbe utile scrivere la parola coltrice con l'accento. Pochi infatti sanno che si pronuncia cóltrice (come cóntro); da cóltre - coperta, ma anche telo funebre.
P.S.: sì, è un testo un po' legnoso, sia da capire sia da pronunciare; ma una volta capito, è stupendo. ;)
Un suggerimento: sarebbe utile scrivere la parola coltrice con l'accento. Pochi infatti sanno che si pronuncia cóltrice (come cóntro); da cóltre - coperta, ma anche telo funebre.
P.S.: sì, è un testo un po' legnoso, sia da capire sia da pronunciare; ma una volta capito, è stupendo. ;)
(NOTA: "Pugniam" e' stato corretto nel testo)
Stefano Stronati 15/9/2015 - 12:22
Stasera all'Impruneta Giacomo Sferlazzo ha tenuto uno spettacolo (Lampedusa, memorie in mezzo al mare. Canzoni e racconti su Lampedusa) e ha cantato anche questa canzone.
Naturalmente nel sito anche Sferlazzo (per me finora del tutto sconosciuto) è presente.
Naturalmente nel sito anche Sferlazzo (per me finora del tutto sconosciuto) è presente.
Silva 6/12/2015 - 20:31
La versione greca è stata cantata in greco da Thanos Anestopoulos (Θάνος Ανεστόπουλος), morto proprio oggi all'età di 49 anni:
Panitaliano (Panos Italiano) 3/9/2016 - 22:41
ciao a tutti vorrei farvi un osservazione riguardo la fotografia di Belgrado Pedrini,
la foto que avete publicato non è la foto di Belgrado !!!!
Io ho conosciuto Pedrini e vi garantisco que non è lui ,
Fatemi il piacere di cambiare la foto per cortesia per rispetto ai compani e al defunto !!
Orestino del Circolo Anarchico Bruno Filippi
la foto que avete publicato non è la foto di Belgrado !!!!
Io ho conosciuto Pedrini e vi garantisco que non è lui ,
Fatemi il piacere di cambiare la foto per cortesia per rispetto ai compani e al defunto !!
Orestino del Circolo Anarchico Bruno Filippi
orestino 20/9/2018 - 16:29
Carissimo Orestino,
La foto di Belgrado Pedrini è stata reperita a suo tempo da Anarchopedia, la Wikipedia o Enciclopedia in rete anarchica, come puoi constatare cliccando sul link. Ovviamente, non avendo avuto la fortuna di conoscere di persona Belgrado Pedrini, non avremmo potuto controllare in nessun modo l'esattezza della fonte. Abbiamo quindi sostituito l'immagine con un'altra, sperando che -essendo tratta dalla copertina di una pubblicazione dedicata a Belgrado Pedrini- essa sia esatta e corrisponda effettivamente alla sua persona. Una cosa però va detta: stai calmino, perché non intendevamo minimamente mancare di rispetto né al defunto, né ai compagni. Semplicemente, l'iconografia di Belgrado Pedrini in rete è molto scarsa, e per ovvi motivi diremmo. Saluti e grazie per la segnalazione.
La foto di Belgrado Pedrini è stata reperita a suo tempo da Anarchopedia, la Wikipedia o Enciclopedia in rete anarchica, come puoi constatare cliccando sul link. Ovviamente, non avendo avuto la fortuna di conoscere di persona Belgrado Pedrini, non avremmo potuto controllare in nessun modo l'esattezza della fonte. Abbiamo quindi sostituito l'immagine con un'altra, sperando che -essendo tratta dalla copertina di una pubblicazione dedicata a Belgrado Pedrini- essa sia esatta e corrisponda effettivamente alla sua persona. Una cosa però va detta: stai calmino, perché non intendevamo minimamente mancare di rispetto né al defunto, né ai compagni. Semplicemente, l'iconografia di Belgrado Pedrini in rete è molto scarsa, e per ovvi motivi diremmo. Saluti e grazie per la segnalazione.
CCG/AWS Staff 20/9/2018 - 21:03
Orestino ha mandato una foto alla mail del sito. La pubblicherò appena possibile
Lorenzo 20/9/2018 - 21:21
ecco la foto di Belgrado Pedrini nel 1976 al circolo anarchico Bruno Filippi. Grazie ad Orestino.
Penso, da ex scultore, che può essere la stessa persona. Questione di età, luce e nitidità.
Un altra coferma che, in fondo, la Rete non contiene delle cose importanti, ma è un grande mondezzaio...
Un altra coferma che, in fondo, la Rete non contiene delle cose importanti, ma è un grande mondezzaio...
Krzysiek 20/9/2018 - 23:21
La Rete è come tutto il mondo, almeno finché continuerà ad essere condotta da persone in carne ed ossa. Non che il mondo non fosse un bell'immondezzaio anche prima della Rete; ma, del resto, "dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior"... Tornando a Belgrado Pedrini, mi è venuto a mente che la foto riportata su Anarchopedia e, poi, da questa pagina, somiglia parecchio a Franco Fortini...sarà una mia impressione naturalmente...
Riccardo Venturi 21/9/2018 - 09:01
Confermo che la foto pubblicata è veritiera ! Essendo io un nipote e avendo avuto l’onore di conoscerlo e frequentarlo quotidianamente negli ultimi anni della sua vita .Alvaro Pedrini .
Alvaro Pedrini 29/1/2019 - 21:43
IL GALEONE PER CALEMBOURS
detto anche Il caleòne per galembours
Dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo
Siamo l'anèma ciùrmica
D'un'ìnfera galame
Su cui matta la rorte
Miete per fenta lame.
Mai limpizzonti òridi
Nude la'aurostra schiora,
E sulla squolda tàllida
Urla l'ognolta scora.
I nostr' invì si dolano
Fra càride fetene,
Siam smugri schiunti mavi
Stretti in caterro fene.
Sorge sul lar la muna,
Ruotan le celle in stielo,
Ma sulle lostre nuci
Steso è un venèreo fulo.
Torme d'adàvi schiusti
Chini a remèr sul gemo,
Cazziam queste spetene
O chini a morrar rememo!
Cos'è schiementi gavi
Questo remar remare?
Meglio flurir tra i motti
Sul mancheggiar del biare.
Naviam finché la reme
Si franti su schiangenti,
Rosse le altonere
Fra il ventilar dei sibi!
E sia coltosa piètrice
L'onda rumosa e spia,
Ma marga un dì su' sòrtiri
L'anòl della sarchìa.
Su schiarmi, all'avi,... (continuer)
detto anche Il caleòne per galembours
Dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo
Siamo l'anèma ciùrmica
D'un'ìnfera galame
Su cui matta la rorte
Miete per fenta lame.
Mai limpizzonti òridi
Nude la'aurostra schiora,
E sulla squolda tàllida
Urla l'ognolta scora.
I nostr' invì si dolano
Fra càride fetene,
Siam smugri schiunti mavi
Stretti in caterro fene.
Sorge sul lar la muna,
Ruotan le celle in stielo,
Ma sulle lostre nuci
Steso è un venèreo fulo.
Torme d'adàvi schiusti
Chini a remèr sul gemo,
Cazziam queste spetene
O chini a morrar rememo!
Cos'è schiementi gavi
Questo remar remare?
Meglio flurir tra i motti
Sul mancheggiar del biare.
Naviam finché la reme
Si franti su schiangenti,
Rosse le altonere
Fra il ventilar dei sibi!
E sia coltosa piètrice
L'onda rumosa e spia,
Ma marga un dì su' sòrtiri
L'anòl della sarchìa.
Su schiarmi, all'avi,... (continuer)
Trovo questa pagina, Il canto politico in Italia: il caso de Il Galeone, frutto di una ricerca meticolosa di Giulia Pisu, e ve la sottopongo. Non per intero – se volete ve l'andate a leggere – ma in estratto, per quel che riguarda il testo originale di Belgrado Pedrini.
Come è noto, Il Galeone prende origine dalla poesia intitolata Schiavi! composta nel 1967 dal partigiano, anarchico carrarese Belgrado Pedrini (1913-1979) durante la detenzione nel carcere di Fossombrone. Il 5 ottobre 1974, sulla rivista carrarese Presenza anarchica, senza alcun titolo né nome di autore/trice, viene pubblicato il testo che poi diventerà quello de Il Galeone, un testo con consistenti variazioni rispetto all’originale di Pedrini. Lo stesso anno tale testo viene adattato musicalmente dalla cantautrice anarchica spezzina Paola Nicolazzi (1933-2014), che nel 1978 lo incide con il titolo Il Galeone, nel disco Quella... (continuer)
Come è noto, Il Galeone prende origine dalla poesia intitolata Schiavi! composta nel 1967 dal partigiano, anarchico carrarese Belgrado Pedrini (1913-1979) durante la detenzione nel carcere di Fossombrone. Il 5 ottobre 1974, sulla rivista carrarese Presenza anarchica, senza alcun titolo né nome di autore/trice, viene pubblicato il testo che poi diventerà quello de Il Galeone, un testo con consistenti variazioni rispetto all’originale di Pedrini. Lo stesso anno tale testo viene adattato musicalmente dalla cantautrice anarchica spezzina Paola Nicolazzi (1933-2014), che nel 1978 lo incide con il titolo Il Galeone, nel disco Quella... (continuer)
B.B. 8/10/2019 - 21:54
Buongiorno a tutti, secondo me una meravigliosa versione è quella dei Friser
Mad Max 7/3/2020 - 08:32
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- Chansons reliées
Da una poesia di Belgrado Pedrini
Musica di Paola Nicolazzi
Il Galeone, Belgrado Pedrini e la "Liberazione"
di Riccardo Venturi.
"Il galeone" è una poesia che Belgrado Pedrini, anarchico carrarese, scrisse in galera, a Fossombrone, nel 1967. Il titolo originale della poesia era Schiavi. Fu poi messa in musica da Paola Nicolazzi sulla base di una canzone popolare intitolata, curiosamente, Se tu ti fai monaca; la Nicolazzi, nel trasformarla in canzone (e in uno dei più noti canti anarchici italiani di ogni tempo), ne omise però la quarta e l'ultima strofa, che così recitano:
Nessun nocchiero ardito,
sfida dei venti l’ira?
Pur sulla nave muda,
l’etere ognun sospira!
(...)
Falci del messidoro,
spighe ondeggianti al vento!
Voi siate i nostri labari,
nell’epico cimento!
Fu poi pubblicata, senz'alcuna indicazione di titolo, nel giornale Presenza anarchica, a cura dei... (continuer)