I Looked Out From Drapchi Prison
La liberazione della monaca 34enne tibetana Phuntsog Nyidron, poi partita in esilio negli Stati Uniti, segna in Tibet la fine della prigionia per un coraggioso e determinato gruppo di donne noto come le "Monache Cantanti" del carcere di Drapchi. Tutte le monache erano state imprigionate ad un'età tra i quindici ed i vent'anni per le loro proteste pacifiche contro la dominazione cinese in Tibet, e tutte sono state sottoposte a percosse, torture ed al totale isolamento carcerario. Sono divenute famose come "monache cantanti" dopo che sono riuscite a registrare segretamente delle canzoni sul Dalai Lama e sul futuro del Tibet su una musicassetta fatta uscire clandestinamente dalla prigione e giunta all'estero con mezzi di fortuna.
Una copia del verbale della sentenza pronunciata nei confronti di 14 monache per "crimini controrivoluzionari"è stata recentemente resa nota. Nel documento appare... (continuer)
Una copia del verbale della sentenza pronunciata nei confronti di 14 monache per "crimini controrivoluzionari"è stata recentemente resa nota. Nel documento appare... (continuer)
I looked out from Drapchi prison
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envoyé par Riccardo Venturi 17/1/2007 - 23:15
Parcours:
Des prisons du monde, Le drame thibétain
Ho ricevuto oggi questa e mail :
LE ANIME MORTE
Un giorno, moltissimi anni fa, la reincarnazione del Buddha capitò nel Bhutan, tra le montagne della catena dell’Himalaya, là dove l’aria è così limpida che le vette altissime sembrano tanto vicine, da potersi toccare.
Il Buddismo Himalayano, variante del tradizionale Buddismo nato in India, viene predicato in quelle terre tra la popolazione che, fino ad allora, poggiava le sue credenze in una moltitudine di Dei e Demoni in lotta tra di loro per la prevalenza del bene e del male.
Da questa data remota e leggendaria, incomincia per il Tibet una nuova era.
La nuova religione fa talmente presa sui popoli di queste terre, che diventa parte essenziale della vita, permeandola a tal punto da diventare precetto, etica e Legge civile nello stesso tempo tanto che in breve, l’autorità religiosa e quella del Governo del Paese s’identificano nella... (continuer)
LE ANIME MORTE
Un giorno, moltissimi anni fa, la reincarnazione del Buddha capitò nel Bhutan, tra le montagne della catena dell’Himalaya, là dove l’aria è così limpida che le vette altissime sembrano tanto vicine, da potersi toccare.
Il Buddismo Himalayano, variante del tradizionale Buddismo nato in India, viene predicato in quelle terre tra la popolazione che, fino ad allora, poggiava le sue credenze in una moltitudine di Dei e Demoni in lotta tra di loro per la prevalenza del bene e del male.
Da questa data remota e leggendaria, incomincia per il Tibet una nuova era.
La nuova religione fa talmente presa sui popoli di queste terre, che diventa parte essenziale della vita, permeandola a tal punto da diventare precetto, etica e Legge civile nello stesso tempo tanto che in breve, l’autorità religiosa e quella del Governo del Paese s’identificano nella... (continuer)
Willy 18/1/2007 - 19:54
May No Others Suffer Like This
La liberazione della monaca 34enne tibetana Phuntsog Nyidron, poi partita in esilio negli Stati Uniti, segna in Tibet la fine della prigionia per un coraggioso e determinato gruppo di donne noto come le "Monache Cantanti" del carcere di Drapchi. Tutte le monache erano state imprigionate ad un'età tra i quindici ed i vent'anni per le loro proteste pacifiche contro la dominazione cinese in Tibet, e tutte sono state sottoposte a percosse, torture ed al totale isolamento carcerario. Sono divenute famose come "monache cantanti" dopo che sono riuscite a registrare segretamente delle canzoni sul Dalai Lama e sul futuro del Tibet su una musicassetta fatta uscire clandestinamente dalla prigione e giunta all'estero con mezzi di fortuna.
Una copia del verbale della sentenza pronunciata nei confronti di 14 monache per "crimini controrivoluzionari"è stata recentemente resa nota. Nel documento appare... (continuer)
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Song of sadness in our hearts
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envoyé par Riccardo Venturi 17/1/2007 - 23:08
Parcours:
Des prisons du monde, Le drame thibétain
17 gennaio 2007
CHE NESSUN ALTRO POSSA SOFFRIRE COSI'
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We've Sung A Song Of Sadness
La liberazione della monaca 34enne tibetana Phuntsog Nyidron, poi partita in esilio negli Stati Uniti, segna in Tibet la fine della prigionia per un coraggioso e determinato gruppo di donne noto come le "Monache Cantanti" del carcere di Drapchi. Tutte le monache erano state imprigionate ad un'età tra i quindici ed i vent'anni per le loro proteste pacifiche contro la dominazione cinese in Tibet, e tutte sono state sottoposte a percosse, torture ed al totale isolamento carcerario. Sono divenute famose come "monache cantanti" dopo che sono riuscite a registrare segretamente delle canzoni sul Dalai Lama e sul futuro del Tibet su una musicassetta fatta uscire clandestinamente dalla prigione e giunta all'estero con mezzi di fortuna.
Una copia del verbale della sentenza pronunciata nei confronti di 14 monache per "crimini controrivoluzionari"è stata recentemente resa nota. Nel documento appare... (continuer)
Una copia del verbale della sentenza pronunciata nei confronti di 14 monache per "crimini controrivoluzionari"è stata recentemente resa nota. Nel documento appare... (continuer)
We've sung a song of sadness
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envoyé par Riccardo Venturi 17/1/2007 - 22:52
Parcours:
Des prisons du monde, Le drame thibétain
17 gennaio 2007
CANZONE DI TRISTEZZA
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La prima canzone proveniente dall'area della destra inserita in questo sito, Il mercenario di Lucera, quasi un "mito" per quell'area, è stata inserita da Piersante Sestini, una persona che tutto si potrebbe definire fuorché di destra. Ne scaturì, come si può vedere alla relativa pagina, una lunga discussione. Abbiamo a suo tempo ritenuto opportuno inserire qualche altra canzone proveniente da quell'area, come ad esempio questa, sebbene con estrema attenzione. In tutto non credo che si arrivi a cinque o sei.
Si potrebbe discutere all'infinito se sia stato o meno opportuno; se tali canzoni abbiano o meno valore di "testimonianza", eccetera eccetera. Il fatto è che non ci piace mai, e ribadisco mai, respingere dei contributi. Così come non ci piacciono affatto fascismi, destre e compagnia bella. Di qualsiasi sfumatura. Questo sito ha una sua ben... (continuer)