Una classica canzone di Natale composta da Rozalén sulla base delle tradizioni della sua terra, Castilla La Mancha, che è già diventato l'inno ufficiale del prossimo natale nella comunità autonoma.
Come nella migliore tradizione delle canzoni natalizie, il villancico ha un messaggio di pace anche se dobbiamo ammettere che per qualche cinico - tra cui possiamo contare anche alcuni amministratori di questo sito - che "il resto dell'anno sia pure Natale" potrebbe suonare più come una minaccia che come un augurio.
Ma continuo a pensare che questo augurio sia un po' minaccioso, un po' come quando Lucio Dalla cantava che "sarà tre volte Natale"... e io pensavo sempre.... "speriamo di no".
“El machismo que todo lo quema. La mano en el cuello que con sutileza nos impide respirar. La venda que no nos deja ver. Una culpa que aprieta y paraliza nuestros pies. Una flor que se marchita, un árbol que no crece. Un castigo que se nos impone. El verso que nos tacha y nos anula. Las cadenas, las grietas, las arrugas, el corsé… las mujeres que lucharon por nuestros derechos y susurran en la nuca. Las humilladas, esclavas, cosificadas, asesinadas… siempre presentes.”
Miguel, uno de los ‘desterrados’ del País Vasco. Aquel joven injustamente señalado que tras el primer atentado de E.T.A en 1968 fue detenido, torturado y deportado a Letur, mi pueblo materno. Mi abuela lo acogió sin prejuicios y acabó siendo uno más del pueblo y de la familia. Su intuición fue cierta y Miguel era un hombre bueno. Sus armas nunca fueron violentas. Una dura historia que acabó uniendo a dos familias. Rozalén explica las canciones de 'Cuando el río suena...'
Miguel, uno degli "esiliati" dei Paesi Baschi. Quel giovane ingiustamente segnalato che, dopo il primo attentato dell'ETA nel 1968, fu arrestato, torturato e deportato a Letur, la mia città natale. Mia nonna lo accolse senza pregiudizi e finì per essere uno dei tanti del paese e della famiglia. La sua intuizione era giusta e Miguel era un brav'uomo. Le sue armi non sono mai state violente. Una storia dura che ha finito per unire due famiglie.
Miguel, un apuesto joven que trabaja en el tren, (continuer)
“Girasoles es una canción para los compañeros que saben amar, los que te facilitan la vida, los que te miran de tal manera que te hacen sentir el Sol, sin superioridad, con cariño y respeto, alejados del amor romántico. Es reciprocidad”, apunta Rozalén. El sencillo significa también “ganas de que la baile quien la escuche, pero con un mensaje diferente y esperanzador”. Girasoles concluye con la voz de Pepe Mujica, extraída de un discurso emitido por el ex-presidente uruguayo, al que la albaceteña considera “todo un orgullo y un gran ejemplo de hombre bueno”.
Una versione della canzone popolare da cui è ripresa la melodia de "El tren blindado" è stata inclusa da Federico García Lorca nella sua Colección de Canciones Populares Antiguas. Nel 1931 il poeta incise per "La Voz de su Amo" cinque dischi con dieci canzoni in totale (una canzone per facciata) tra cui "¡Anda, jaleo!". La canzone era interpretata da una cantante nota come La Argentinita che cantava e suonava le nacchere mentre lo stesso García Lorca la accompagnava al pianoforte. Questa è l'unica canzone in cui è presente anche un accompagnamento orchestrale.
Non esistono registrazioni della voce di Lorca (anche se qualcuno sostiene che sia lo stesso Lorca a fare i cori in una delle altre canzoni, la "Nana de Sevilla") ma possiamo sentirlo suonare il piano in questa e in altre incisioni della serie.
Proprio grazie a questa incisione la canzone divenne estremamente popolare e fu riadattata durante la guerra civile.
Recentemente è stata ripresa da Rozalén nel suo album "Matriz".
"Justo fue mi tío abuelo y era nuestro desaparecido de la Guerra Civil española, el hermano mayor de mi abuela", comienza explicando la cantante.
Cuando Justo tenía 18 años se lo llevaron a la Guerra Civil y nunca volvió "porque lo mataron". La abuela de Rozalén tenía 10 años cuando ocurrió todo eso y la cantante la escuchó muchas veces preguntarse: "¿Qué fue de mi hermano?".
Fue la asociación para la recuperación de la memoria histórica quien ayuda a la familia de Rozalén y da con la fosa común en la que estaba enterrado Justo. "Pude decirle a mi abuela que le habíamos encontrado y antes de morir ella sí que fue a llevarle su flor y a curar un poquito la herida".
La lucha de Rozalén por la memoria histórica que emociona a Chicote: "No me quiero olvidar de mis ancestros ni de dónde vengo"
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"Justo era il mio prozio ed era il nostro scomparso della... (continuer)
Una classica canzone di Natale composta da Rozalén sulla base delle tradizioni della sua terra, Castilla La Mancha, che è già diventato l'inno ufficiale del prossimo natale nella comunità autonoma.
Come nella migliore tradizione delle canzoni natalizie, il villancico ha un messaggio di pace anche se dobbiamo ammettere che per qualche cinico - tra cui possiamo contare anche alcuni amministratori di questo sito - che "il resto dell'anno sia pure Natale" potrebbe suonare più come una minaccia che come un augurio.