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Auteur Francesco De Gregori

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Plui fuarz di prime

Le parole di questa canzone sono dovute al poeta friulano Adelgiso Fior, mentre Felice Cimatti e Luigi Vriz hanno composto la musica. Essa ricorda la difesa del monte Grappa e del monte Rossa da parte della divisione Osoppo-Friuli.

canzone in friulano delle anticomuniste Brigate Osoppo. Malgrado i toni nazional-patriottici e addirittura religiosi Battaglia ne scrive in termini entusiastici, ed effettivamente il tono quasi cinematografico con cui viene descritta la battaglia per la difesa della Zona Libera della Carnia ne fa forse il testo più bello di tutta la innodia partigiana italiana. Però non è stata praticamente mai incisa, e su YouTube risulta solo l’esecuzione di una corale che peraltro la mette in coda a un canto delle brigate Garibaldi Natisone, e in una atmosfera di fazzoletti rossi forse non troppo in sintonia con una storia in cui partigiani osovani furono addirittura trucidati... (continuer)
Il mortaio, il canon, la mitràe
(continuer)
envoyé par Dq82 29/4/2024 - 10:17
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Celebrazione

Celebrazione
2008
Dall'album "Per brevità chiamato artista"
Ci sono posti dove sono stato
(continuer)
envoyé par Dq82 5/4/2021 - 19:37
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Spad VII S2489

Spad VII S2489
[2001]
Scritta da Guido Guglielminetti (Torino, 1952, bassista, compositore, arrangiatore e produttore discografico) e Alessandro Arianti (Torino, 1983, pianista, per 17 anni con De Gregori)
Nell'album "Amore nel pomeriggio" (copertina di Piero Pizzi Cannella, artista visuale romano).

Lo SPAD S.VII è stato un biplano da caccia monoposto, di costruzione francese (Sociéte Pour l'Aviation et ses Dérivés), utilizzato dal 1916 e fino ai primi anni 20. Nel corso della Grande Guerra divenne famoso per essere il preferito di molti grandi assi dell'aviazione, tra cui il nostro Francesco Baracca, nativo di Lugo di Romagna, cui questa canzone è dedicata.
Ma non si tratta tanto di una celebrazione quasi futurista dell'eroe e della sua macchina volante di morte, piuttosto accosterei questa canzone a Pilota di guerra, dello stesso De Gregori, e a Sky Pilot degli Animals, nel senso del cinismo e dell'indifferenza... (continuer)
Una bestia di fuoco e velocità
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/12/2019 - 21:44
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L'aggettivo Mitico

L'aggettivo Mitico
[2001]
Parole e musica di Francesco De Gregori.
La canzone che apre l'album "Amore nel pomeriggio" (copertina di Piero Pizzi Cannella, artista visuale romano), dove la voce femminile è quella di Lalla Francia.
La musica etnica, la contaminazione
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/12/2019 - 14:52
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Francesco De Gregori: Sempre e per sempre

Francesco De Gregori: Sempre e per sempre
[2001]
Parole e musica di Guido Guglielmetti (Torino, 1952), bassista, compositore, arrangiatore e produttore discografico.
La canzone che chiude l'album di De Gregori "Amore nel pomeriggio" (copertina di Piero Pizzi Cannella, artista visuale romano)
Interpretata anche da Fiorella Mannoia e da De Gregori in duetto con Fausto Leali o con Ligabue
Pioggia e sole
(continuer)
envoyé par B.B. 29/12/2019 - 14:25
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I muscoli del capitano

I muscoli del capitano
1982
Francesco De Gregori - Titanic

Carola Rackete non ha muscoli, anzi è piuttosto esile, ma ha la forza delle idee, del coraggio, della conoscenza
Guarda i muscoli del capitano,
(continuer)
envoyé par Dq82 29/6/2019 - 21:20
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Cosa sarà

Cosa sarà
[1979]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Rosalino Cellamare
Musica / Music / Musique / Sävel: Rosalino Cellamare / Lucio Dalla
Interpretata con / Performed together with / Interprétée avec Francesco De Gregori / Kappale suoritettiin yhdessä Francesco De Gregorin kanssa
Altro interprete / Also performed by / Interprétée aussi par : Rosalino Cellamare ("Ron")
Album / Albumi: Lucio Dalla [1979]

Cosa sarà? Bella domanda, quarant'anni dopo; a rigore, dovrebbe essere declinata, ora, nella forma: “Cosa è stato?”; e sono state tante cose. Una vita intera. Per persone della mia età, costringe a ripensare all'adolescenza, alla giovinezza; e alle circostanze in cui erano vissute, in un periodo molto diverso da quello attuale. Ma non intendo fare il “passatista a oltranza”, anche se -è vero-, oltrepassata una certa soglia si tende ad esserlo e/o a farlo quasi per natura; è l'eterno mito dei “vent'anni”,... (continuer)
Cosa sarà
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/6/2019 - 11:02
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Anche per te

Anche per te
[1969]
Mogol/Battisti
Cover: Enrico Ruggeri, Renato Zero, Francesco De Gregori






Una canzone con valore metaforico.
Uma canção com valor metafórico.
Une chanson à la valeur métaphorique.




Tre donne, tre storie, tre ultime.
Una suora, una prostituta, una ragazza madre.
Tre recluse nelle galere del mondo.


Per te, che è ancora notte e già prepari il tuo caffè,
(continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI secolo 6/2/2019 - 23:54
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Ivano Fossati, Fabrizio De André, Francesco De Gregori: Questi posti davanti al mare

Ivano Fossati, Fabrizio De André, Francesco De Gregori: Questi posti davanti al mare
[1988]
Testo e musica di Ivano Fossati
Lyrics and music: Ivano Fossati
Paroles et musique: Ivano Fossati
Interpretazione / Performed by / Interprétée par: Fabrizio De André, Francesco De Gregori, Ivano Fossati
Album: La pianta del tè (Ivano Fossati)

Come, credo, milioni di persone, ho ripensato a quante decine di volte sarò passato sul “Ponte Morandi” a Genova, per un motivo o per un altro, per andare o per tornare, da solo o con qualcuno, guidando un automezzo o facendo il passeggero, per oltrepassare la città o per scendervi giù. Di una volta in particolare mi ricordo, però; una delle prime, tanti anni fa, entrando in Genova. Per il traffico, o per non so che cosa, il ponte tremava in modo del tutto percettibile. Il “Ponte Morandi” è crollato, portandosi via la vita di 43 persone, su una via dedicata a Walter Fillak, che da Gappista e partigiano aveva scelto come nome di battaglia... (continuer)
Ivano Fossati:
(continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI secolo 16/8/2018 - 09:47
Parcours: Ponts
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Francesco De Gregori: Festival

Francesco De Gregori: Festival
[1976]
Parole e musica di Francesco De Gregori
Nell'album “Bufalo Bill”

“Chi ha ucciso quel giovane angelo che girava senza spada?”, forse basterebbe questo verso per fare di questa canzone dedicata a Luigi Tenco una CCG...
Curioso poi che, proprio sulle Canzoni Contro la Guerra, De Gregori sia classificato al numero 20 e Tenco al 21...

Non so chi abbia ucciso quel giovane angelo... Certo Luigi Tenco mi è tornato in mente leggendo un bell'articolo intitolato “Cesare Pavese in musica”, quando il suo autore, Flavio Poltronieri, scrive: “Non era un ambizioso, desiderava solamente che il suo talento venisse riconosciuto, esattamente come Nick Drake tanti anni dopo e, curiosamente, beffardamente, entrambi hanno lasciato la loro vita terrena al sonno.”

Ecco. Non so chi abbia ucciso quel piccolo principe, forse mandanti ed esecutori sono stati in tanti, proprio come per Cesare Pavese e per Nick Drake.
Nella la città dei fiori
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/9/2017 - 11:41
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Diarsera posi un giglio, ovvero E cinquecento catenelle d'oro

anonyme
Diarsera posi un giglio, <i>ovvero</i> E cinquecento catenelle d'oro
[XVI / XVII secolo]
[16th / 17th Century]
[16ème / 17ème siècle]

Canto popolare toscano
A folksong from Tuscany
Chanson populaire de Toscane

Raccolto da / Collected by / Recuillie par
Caterina Bueno
1968, La veglia
1996, La veglia (Riedizione / New Release / Réédition)

Ogni canzone d'amore è contro la guerra. Anzi, ogni canzone è contro la guerra.
Davide “Darmo” Giromini
Campi Bisenzio, Centro Sociale Cienfuegos (K100), 2012.

Se sulla prima, Maremma amara, non c'è alcun dubbio, sulla seconda ci potrebbe essere una qualche contesa. Sto parlando delle canzoni popolari toscane più famose, lo avrete capito: sono uno, del resto, che ha sempre fatto gran giri per il mondo per poi tornare sempre dalle mie parti, alle quali sono abbarbicato come una pianta di rosmarino.

Vada come vada, prima o seconda che sia, c'è qualcuno, anzi qualcuna, che c'è sempre di mezzo. Si chiama Caterina... (continuer)
E cinquecento catenelle d’oro
(continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 17/3/2017 - 03:08
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Attraverso l'acqua

Attraverso l'acqua
2016
Lotto infinito

Testo di Enzo Avitabile e Francesco De Gregori.
Musica di Enzo Avitabile.


“Attraverso l’acqua” che canti con Francesco De Gregori racconta il dramma dei migranti di Lampedusa…
Ho scritto questa canzone a Lampedusa in occasione della presentazione del film di Johnathan Demme “Music Life” sulla mia vita. Il brano è cresciuto man mano, si è allargato fino a diventare un brano che racconta non solo il dramma di chi approda su quell’isola, ma anche la nostra migrazione, la migrazione della nostra anima. Siamo tutti immigrati perché cerchiamo questa sponda d’oro, questa terra di nessuno. Lampedusa è così la terra della speranza, il simbolo della salvezza, mentre il mare è sia fonte di vita ma anche un ostacolo da superare. Insieme a Francesco De Gregori cantiamo questo canto di accoglienza che è una riflessione sulla realtà che ci circonda per poi andare in una dimensione più ampia, più spirituale.
blogfoolk.com
Pecché m’addimane si songo italiano,
(continuer)
envoyé par Dq82 31/10/2016 - 08:31
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Nero

Nero
[1987]
Testo e musica di Francesco De Gregori
Da "Terra di nessuno"


TERRA DI NESSUNO
di Grasshopper, da DeBaser, recensioni musicali scritte da chi vuole.

Ascoltando questo disco la mia memoria torna al 1987, ad un giovane e già grassoccio obiettore di coscienza, parcheggiato in una biblioteca comunale a scontare 20 mesi di vita da regalare allo Stato, senza aver commesso nessun reato. L'arrivo in biblioteca di una rivista musicale dal titolo che iniziava con "rock" (Rockstar? Rockland? Rock'n roll? Boh, robetta comunque) era attesa con trepidazione un po' da tutti noi, e da me in particolare, ansioso già allora di leggere recensioni, che poi non erano un granché. Una di queste mi dette una vera pugnalata: "Terra di nessuno" di Francesco De Gregori era massacrato senza ritegno, e soprattutto senza nessuna argomentazione, ma solo con una serie di "basta" "è finito" e slogan del genere,... (continuer)
Dalla periferia del mondo a quella di una città,
(continuer)
envoyé par dq82 8/12/2015 - 17:20
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Finestre di dolore

Finestre di dolore
[1974]
Parole e musica di Francesco de Gregori
Nel terzo album dell’artista, non intitolato, anche noto come “La pecora” dall’immagine in copertina


Tutto si può dire, ma non che il titolo non rispecchi il testo. E una canzone cupa, e anche un po’ pallosetta; è la più lunga del disco, cinque minuti accompagnati dalla sola chitarra, sporca e povera. Nelle tre strofe si susseguono, si autoalimentano immagini evangeliche e riferimenti privati. “Forse non riscriverei, ad esempio, Finestre di dolore. Ci sono dei pezzi che a volte scrivi solo perchè ti mancano tre-quattro minuti per completare un LP.”

(“Francesco De Gregori. Quello che non so, lo so cantare”, di Enrico Deregibus)

Quindi, una canzone che lo stesso autore sconfessa quasi con brutalità…
Eppure a me non dispiace, e ci vedo pure un’attinenza con la CCG, in particolare con il percorso sulla “Guerra del lavoro”… I ragazzi protagonisti... (continuer)
La luce della luna ci trovò sopra il tetto
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/11/2015 - 14:19

Der Untergang der Titanic (Fünfter Gesang)

Der Untergang der Titanic (Fünfter Gesang)
[1978]
Versi di Hans Magnus Enzensberger (1929-), autore, poeta, traduttore ed editore tedesco, da “Der Untergang der Titanic. Eine Komödie”, un’opera costituita da 33 canzoni alternate a 16 poesie.

“Ci fu un episodio che dai contemporanei venne sentito come una prova generale della fine del mondo in atto unico: il naufragio del Titanic la mattina del 13 maggio 1912 per la collisione con un iceberg. La nave era, allora, il non plus ultra della tecnica, e a bordo c'erano molti milionari autentici (i miliardari erano probabilmente di là da venire). Fu la fine della belle époque. Quel che venne dopo non fu la fine del mondo, ma la prima rata, la Prima guerra mondiale. L'argomento era già stato largamente sfruttato in libri e film. Enzensberger lo riprende nel quadro della sua analisi negativa del progresso: analisi negativa non in quanto escluda la possibilità di inquadrare il progresso in... (continuer)
Raubt, was man euch geraubt hat,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/3/2015 - 11:37
Parcours: Naufrages
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Canzone per l’estate

Canzone per l’estate
[1974]
Parole di Fabrizio De André con Francesco De Gregori
Musica di Francesco De Gregori.
Nell’album di Faber intitolato semplicemente “Volume 8” pubblicato nel 1975.
Ripresa da De Gregori, con alcune piccole modifiche, parecchi anni dopo, nell’album “Amore nel pomeriggio” del 2001.
Interpretata anche da Edoardo Bennato in "Faber Amico Fragile Genova 12/03/00 Tributo a Fabrizio De André"




Quando ho riletto il testo di questa canzone mi è sembrata una versione solo più pacata ma altrettanto feroce e corrosiva della Canzone del Maggio, gogna di benpensanti e vigliacchi...
E alcuni versi ne fanno, secondo me, una candidata alle CCG/AWS, o quanto meno un Extra, uno su tutti, “con il tuo bambino biondo a cui hai donato una pistola per Natale che sembra vera”...
Con tua moglie che lavava i piatti in cucina e non capiva
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/8/2014 - 19:01
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Accusato di libertà

Accusato di libertà
[1976]
Parole e musica di Luigi Grechi, nome d'arte di Luigi De Gregori (Padova, 3 aprile 1944), cantautore e chitarrista italiano, fratello del più famoso Francesco.
La canzone che dà il titolo al suo album d’esordio.
Quando mi verrete a cercare
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/5/2014 - 17:05
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Il bandito e il campione

Il bandito e il campione
[1990]
Parole e musica di Luigi Grechi, nome d'arte di Luigi De Gregori (Padova, 3 aprile 1944), cantautore e chitarrista italiano, fratello del più famoso Francesco.
La prima versione della canzone sta in una musicassetta autoprodotta di Luigi Grechi intitolata “Azzardo”, risalente al 1990 e mai pubblicata da qualche casa discografica.
La canzone divenne famosa tre anni più tardi quando il fratello la inserì in apertura dell’omonimo album registrato live a Reggio Calabria nell’agosto del 1993.

Canzone che racconta del rapporto tra Sante Pollastri (1899-1979), detto Pollastro, fuorilegge, omicida ed anarchico, e Costante Girardengo (1893-1978), campione ciclistico. Entrambi nati a Novi Ligure, entrambi figli di contadini poverissimi, si frequentarono - anche se non furono mai veri e propri amici, vista anche la differenza d’età - perché legati dalla passione comune per la bicicletta,... (continuer)
Due ragazzi del borgo cresciuti troppo in fretta
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/5/2014 - 16:50
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Campo De' Fiori

Campo De' Fiori
[1974]
Dall'album "Quando verrà Natale"

Venditti scrisse "Campo de' Fiori" subito dopo la denuncia ricevuta per "A Cristo", in occasione di un tour nei teatri intitolato "Racconto". Venditti suonava al Teatro dei Satiri con Cocciante e De Gregori e una sera un ufficiale di polizia pensò bene di fare la denuncia. La canzone era tutto meno che vilipendiosa, una ballata in romanesco dove Venditti chiedeva a Cristo di scendere sulla terra perchè le cose non si mettevano troppo bene... nel brano vengono citati l'Irlanda e il Vietnam: "forse stai impegnato su in Irlanda... e t'hanno pure incastrato nel Vietnam..." e poi la Palestina: "L'occhio vergognoso di un Mosè, Moshe Dayan", insomma Cristo, un Cristo molto umano....

La denuncia fu basata sulla frase "Aammazzate, Gesù Cri' quanto sei fico!", come se questa frase portasse un insulto.... inoltre Antonello invitava Cristo a non tornare a Roma,... (continuer)
Campo de' Fiori, io non corro più,
(continuer)
envoyé par krzyś 4/2/2014 - 23:03
Parcours: Giordano Bruno
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Nina ti te ricordi

Nina ti te ricordi
[1966]
Vitavisia-Bertelli

LR45 (incisione originale Nuovo Canzoniere Italiano)
Canzoniere della Protesta - La linea rossa della canzone
Edizioni del Gallo, 1973, p. 50
DS Dischi del Sole 1003/5
DS mc/17
Reincisione in album: Gualtiero Bertelli, Nina
Incisa da Francesco de Gregori e Giovanna Marini
in: Il fischio del vapore [2002]

Come tutti sanno, CCG/AWS ha tra le sue caratteristiche quella delle "clamorose dimenticanze": canzoni a dir poco fondamentali che, per un motivo o per l'altro, ancora non erano state mai inserite. La "Nina" di Bertelli è una di queste; una canzone che definire storica è un eufemismo (e lo testimonia bene la sua ripresa, nel 2002, da De Gregori e dalla Marini per l'altrettanto storico Fischio del Vapore). Ma, al di là della sua storicità, una canzone splendida, toccante, senza tempo; ho avuto, fortunatamente, più volte la possibilità di ascoltarla direttamente... (continuer)
Nina ti te ricordi
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 19/12/2012 - 12:20
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La guerra

La guerra
‎[2012]‎
Album “Sulla strada”‎
C'è un soldato in mezzo al campo
(continuer)
envoyé par Dead End 26/11/2012 - 14:08
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A Pa’‎

A Pa’‎
‎[1985]‎
Album “Scacchi e tarocchi”‎
Testo trovato su Pier Paolo Pasolini – Pagine ‎Corsare‎



‎Nella notte tra il 1º novembre e il 2 novembre 1975 Pier Paolo Pasolini venne ‎brutalmente assassinato all’idroscalo di Ostia. Il suo omicidio rimane ancora una delle tante pagine ‎oscure della Storia d’Italia.‎

‎“…Ogni giorno vengono assassinati, aggrediti, ‘suicidati’ decine e decine di omosessuali, dal nome ‎sconosciuto e che finiscono perciò solo nella cronaca nera. Noi omosessuali infatti siamo sempre ‎stati solo ‘cronaca nera’. Il nostro ambiente è ‘torbido’, ‘squallido’, e se qualcuno di noi ci rimette ‎la pelle, beh, è un finocchio di meno…”, così scriveva Angelo Pezzana, fondatore del FUORI, in ‎quei giorni su L’Espresso, e più o meno così riscriveva non molto tempo fa Franco Grillini, ‎presidente dell’Arcigay…‎

Ma sull’assassinio di Pasolini si sono fatte molte altre congetture,... (continuer)
Non mi ricordo se c'era la luna
(continuer)
envoyé par Dead End 14/11/2012 - 15:00

Il mio fratello

Il mio fratello
1970 - Folkstudio 24-1-1970 - Registrazione dal vivo di un'esibizione tenutasi il 24 gennaio 1970 al Folkstudio, con Francesco De Gregori (voce, chitarra e armonica) e Giorgio Lo Cascio (voce, pianoforte e chitarra); in alcune canzoni è presente anche Antonello Venditti al pianoforte
Il mio fratello è l'uomo di pietra,
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 15/9/2012 - 10:23
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Babbo in prigione

Babbo in prigione
[1978]
Testo e musica di Francesco De Gregori
Dall'album "De Gregori", 1978
Poi in Ambrogio Sparagna - Francesco De Gregori "Vola vola vola", 2012
Stella guarda la luna
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 3/8/2012 - 10:56
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L'impiccato

L'impiccato
[1978]
Testo e musica di Francesco De Gregori
Dall'album "De Gregori", 1978
Uno l'hanno preso ieri sera, giovane giovane,
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 25/4/2012 - 21:20
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Grande Spirito

Grande Spirito
[1972]

Album :Frutti per Kagua
testo:F. De Gregori, E. De Angelis
musiche:L. Donati, L. Berti
Perché hai gettato nel vento
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 2/4/2012 - 15:54
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Frutti Per Kagua

Frutti Per Kagua
[1972]

Album :Frutti per Kagua
testo:F. De Gregori, E. De Angelis
musiche:L. Donati, L. Berti
Ho aspettato sette lune
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 2/4/2012 - 15:54
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L'Ultima Notte

L'Ultima Notte
[1972]

Album :Frutti per Kagua
testo:F. De Gregori, E. De Angelis
musiche:L. Donati, L. Berti
Ho paura di dormire, sapendo che,
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 2/4/2012 - 15:52
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Il Tramonto Di Un Popolo

Il Tramonto Di Un Popolo
[1972]

Album :Frutti per Kagua
testo:F. De Gregori, E. De Angelis
musiche:L. Donati, L. Berti
Fame, freddo, odio e sangue
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 2/4/2012 - 15:50
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Non basta saper cantare

Non basta saper cantare
[2010]
Album live "Work in Progress", con Lucio Dalla

Per non moltiplicare, seppur in accoppiata, due autori già esistenti sulle CCG, ho preferito attribuire la canzone a De Gregori, autore del testo e coautore della musica con Lucio Dalla.
A 30 anni di distanza da "Banana Republic", l'album dal vivo che già li vide insieme.
Proprio all'angolo della finestra c'è un bel quarto di luna
(continuer)
envoyé par Bartleby 4/3/2012 - 15:56
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Saluteremo il signor padrone

Saluteremo il signor padrone
* Canto di risaia del repertorio di Giovanna Daffini
* Anna Identici - 1971 Alla mia gente
* Eugenio Finardi - 1975 Non gettate alcun oggetto dai finestrini
* Nuovo Canzoniere Italiano - 1977 Ci ragiono e canto vol. 3
* Francesco De Gregori e Giovanna Marini - 2003 Il fischio del vapore
* The Gang - 2006 il seme e la speranza
* Modena city ramblers - 2015 Tracce Clandestine

Il lavoro delle mondine era massacrante: lontane da casa, sottoposte a turni disumani in condizioni ambientali spesso proibitive, ricevevano una paga irrisoria ed erano alla mercé del proprietario della risaia, padrone assoluto delle loro esistenze. La fine del periodo di lavoro era per loro un vero e proprio ritorno alla vita. Il “cappellone” cui si allude nei versi finali di questa canzone è probabilmente il largo cappello di paglia che le mondine usavano per proteggersi dal sole e che può finalmente essere abbandonato al momento di tornare a casa.
Saluteremo il signor padrone
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 8/11/2011 - 11:47
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Natale di seconda mano

Natale di seconda mano
[2001]
Testo e Musica di Francesco De Gregori
Album: Amore nel pomeriggio

Natale di seconda mano Quello di chi arriva in Italia dalle carrette del mare. E' ancora la storia dal punto di vista di chi ci sta sotto nell'attraversamento di un mare prima di tutto metaforico. L'autocitazione del Sior Capitano, che qui è uno scafista, rimanda al Titanic. Il pianoforte, gli archi e l'arrangiamento sono di Nicola Piovani.

da Quello che non so, lo so cantare di Enrico Deregibus
Oggi è tempo d'incendi, organizziamo presepi
(continuer)
envoyé par Luca 'The River' 9/10/2011 - 02:13
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Tutti hanno un cuore

Tutti hanno un cuore
da "Prendere e lasciare" (1996)

"Tutti hanno un cuore" fa apparire sinistri barbagli di inquietudine giovanile... "Nella prima parte si parla di disagio sociale. La seconda invece è ispirata a un viaggio in Cile con amici cileni che per la prima volta tornavano a casa dopo la caduta della dittatura di Pinochet. Arrivai a Santiago alle prime luci dell'alba. Dall'aereo scorsi una fiumana di persone che si dirigeva con carrozzine e contenitori verso una discarica di rifiuti per cercare qualcosa da vendere o da mangiare. E' il tema della democrazia mancata. Insomma i cileni, liberi di andare per strada, di dire ciò che volevano, ma non ancora liberi. La democrazia infatti può mancare sia per colpa dei colonnelli, sia perché e' impedito alle giovani vite di crescere e di studiare. E allora non e' solo un problema da Terzo mondo".

Intervista al Corriere della Sera, 1996
Vivono di vera luce come stelle, come angeli in preghiera,
(continuer)
8/9/2011 - 23:59
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L'Agnello di Dio

L'Agnello di Dio
da "Prendere e lasciare" (1996)

Un testo teso su una musica molto ritmata da sonorita' create negli Stati Uniti con l' aiuto di Corrado Rustici, nel quale l' immagine evangelica dell'agnello sacrificale, dell'"Agnus dei qui tollis peccata mundi", assume la forma delle vittime e dei carnefici della violenza contemporanea.

Propone accostamenti inconsueti, che suonano perfino blasfemi a un ascolto distratto, questo "Agnello di Dio" di De Gregori: ecco lo spacciatore all'uscita della scuola che vende la sua merce, mentre la consegna della bustina che passa di mano in mano finisce per assomigliare paradossalmente a quel "segno di pace" che i cattolici si scambiano alla fine della messa. "E intanto due poliziotti fanno finta di non vedere". Timori di padre, visto che De Gregori ha due figli maschi, gemelli, che frequentano, a Roma, rispettivamente il liceo classico (Mamiani) e il liceo artistico?... (continuer)
Ecco l'agnello di Dio
(continuer)
8/9/2011 - 23:48
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I matti

I matti
[1987]
Testo e musica di Francesco De Gregori
Da "Terra di nessuno"


TERRA DI NESSUNO
di Grasshopper, da DeBaser, recensioni musicali scritte da chi vuole.

Ascoltando questo disco la mia memoria torna al 1987, ad un giovane e già grassoccio obiettore di coscienza, parcheggiato in una biblioteca comunale a scontare 20 mesi di vita da regalare allo Stato, senza aver commesso nessun reato. L'arrivo in biblioteca di una rivista musicale dal titolo che iniziava con "rock" (Rockstar? Rockland? Rock'n roll? Boh, robetta comunque) era attesa con trepidazione un po' da tutti noi, e da me in particolare, ansioso già allora di leggere recensioni, che poi non erano un granché. Una di queste mi dette una vera pugnalata: "Terra di nessuno" di Francesco De Gregori era massacrato senza ritegno, e soprattutto senza nessuna argomentazione, ma solo con una serie di "basta" "è finito" e slogan del genere,... (continuer)
I matti vanno contenti, tra il campo e la ferrovia.
(continuer)
envoyé par Luca 'The River' 16/5/2011 - 12:07
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Chi ruba nei Supermercati?

Chi ruba nei Supermercati?
[1992]
Testo e Musica di Francesco De Gregori
Album: Canzoni d'Amore
Oggi è un giorno che vale la pena guardarsi alle spalle
(continuer)
envoyé par giorgio 13/2/2011 - 19:17
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Povero me

Povero me
[1992]
Testo di Francesco De Gregori
Musica di Mimmo Locasciulli e Francesco De Gregori
Album: Canzoni d'Amore
Cammino come un marziano, come un malato,
(continuer)
envoyé par giorgio 13/2/2011 - 15:21
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Viva l'Italia

Viva l'Italia
(1979)

"Viva l'Italia": Una canzone contro la guerra? Già più volte me l'avete bocciata (giustamente). Ma secondo me sarebbe pienamente al suo posto. Forse è una canzone nazionalista, ma già il fatto che la Lega si sia alterata perché Davide Van De Sfroos la canti a San Remo mi fa pensare che possa andare bene. E chiamo altre 2 canzoni a supporto di Viva l'Italia tra le CCG: Le radici ca tieni (se non ti dimentichi le tue radici rispetti pure quelli dei paesi lontani) e Io non mi sento italiano (ma per fortuna e purtroppo lo sono). E in fondo, nonostante il nostro presidente del Consiglio, nonostante 50 anni (anzi 60) di politica corrotta, di affarismo, di terrorismo e di stragi di Stato, a quest'Italia bisogna volerle bene... E forse ci indigniamo per tutto ciò proprio perché le vogliamo bene.

E poi le hanno voluto bene quelli che l'hanno liberata, quelli che le hanno dato una delle Costituzioni... (continuer)
Viva l'Italia,
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 25/1/2011 - 16:36
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La Storia

La Storia
HISTORY
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 21/11/2010 - 10:57
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La Storia

LA HISTORIA
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envoyé par DonQuijote82 21/11/2010 - 10:55
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Disastro aereo sul canale di Sicilia

Disastro aereo sul canale di Sicilia
Per maggiori info sul disastro aereo di Montagna Longa, potete visitare il seguente blog: montagnalonga.wordpress.com
Luciano 7/9/2010 - 13:26
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Sangue su sangue

Sangue su sangue
BLOOD ON BLOOD
(continuer)
envoyé par martina 6/3/2010 - 01:07
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[Hiroshima]

[Hiroshima]
Chanson italienne – Hiroshima – Francesco De Gregori

C'est une très belle chanson non publiée de Francesco De Gregori. On ne lui connaît pas de titre, mais celui-ci « Hiroshima » conviendrait bien.
HIROSHIMA
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 1/12/2009 - 15:03
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I Shall Be Released

Versione di Francesco De Gregori, reintitolata "Come Il Giorno", presente sul secondo cd (live) del triplo album del 2003 intiolato "Mix".
I Shall Be Released
COME IL GIORNO
(continuer)
envoyé par Alessandro 16/12/2008 - 13:19
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Rumore di niente

Rumore di niente
Chanson italienne – Rumore di niente – Francesco De Gregori – 1992

Décidément, je l'aime bien Francesco De Gregori; c'est un véritable bonheur de le traduire....
BRUIT DE NÉANT
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 10/10/2008 - 19:37
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Numeri da scaricare

Numeri da scaricare
Chanson italienne – Numeri da scaricare – Francesco De Gregori – 2005
NUMÉROS À JETER
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 10/10/2008 - 19:34
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Vento dal nulla

Vento dal nulla
Chanson italienne – Vento del nulla – Francesco De Gregori – 1989

Francesco De Gregori avec ce vent du néant a fait un authentique poème, et ce vent de là-bas, de nulle part, vent de rien... n'est autre finalement que le souffle, n'est autre que la vie qui va, qui vient et qui ravage tout, partout où il passe.

La poésie est comme le vent, elle va, elle vient, elle ravage tout, y compris la guerre, y compris la peur.

Alors, savoir si la chanson de Francesco De Gregori parle ou non de la guerre, n'a qu'un intérêt très ténu. Car comme Le Déserteur de Boris Vian, si elle n'est (ouvertement) une chanson antimilitariste, elle est assurément une chanson procivile, une chanson de paix, une chanson paisible.

Pour le traducteur, elle évoque quelques grandes chansons de la langue française. Celle-ci que je cite de mémoire (ô, je pourrais aller vérifier le texte exact, mais çà me gêne de vérifier... (continuer)
VENT DU NÉANT
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 8/10/2008 - 10:46
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L'abbigliamento di un fuochista

L'abbigliamento di un fuochista
Chanson italienne – L'abbigliamento di un fuochista – Francesco De Gregori – 1982

Est-ce vraiment une bonne traduction que celle que j'ai adoptée pour le titre ? L'accoutrement du chauffeur. Est-ce bien cela qui convient ? N'eût-il pas fallu dire : L'habillement du chauffeur ou la tenue du chauffeur ou encore, L'habillage du chauffeur ? Que sais-je ? Mais voilà, le voilà, regardez-le avec un béret de marin, ou alors, une casquette, sa casaque, sa veste et son pantalon carbonisé aux fesses, pauvre, pauvre et condamné aux cales d'un navire noir noir dont ils disent qu'il ne peut sombrer. La mère, la mamma, a raison, elle a déjà perdu son fils. Oh, elle feint de croire qu'il se perdra dans les bras de femmes d'Amérique; mais elle pressent bien qu'il finira dans le lit profond de l'Atlantique. Normal, le bateau s'appelle le Titanic.

De toute façon, peu importe le navire, le fond de cale... (continuer)
L'ACCOUTREMENT DU CHAUFFEUR
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 8/10/2008 - 08:34
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Titanic

Titanic
Chanson italienne – Titanic – Francesco De Gregori – 1982

Festive, irrespectueuse, moitié rumba, moitié fox trot, tissée de la même fausse allégresse qui circula parmi les salons du Titanic... Ici aussi, on avance par d'évidents contrastes, ici aussi il y a deux humanités représentées : celle de la troisième classe et celle de luxe. Une grande partie de la narration est occupée par les pensées en liberté du « cafone », de l'émigrant qui nage dans une ironie de bonheur, presque comme s'il ne s'aperçoit pas de l'épouvantable traitement qu'il subit, ému par des choses qu'il n'a jamais vues et la perspective d'un futur meilleur (« Mais qui a dit qu'en troisième classe on voyage mal ? Cette couchette semble un lit à deux places, on y est mieux qu'à l'hôpital »); plus la description avance et plus elle paraît fantozzienne, comme l'était Fantozzi, grotesque d'un côté, pathétique de l'autre ( «... (continuer)
TITANIC
(continuer)
envoyé par Marco valdo M.I. 5/10/2008 - 10:48
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1940

1940
Le 10 juin 1940, la Mâchoire avait prononcé un discours adressé à la nation italienne où dans une hallucinante logorrhée, il invitait le peuple à s'en aller mourir pour l'Impero. Le peuple, lui, était resté assez sceptique, même s'il fut contraint d'obtempérer. Le 18, puis le 23 juin 1940, Adolf, l'homme à la moustache, visitait Paris qu'il avait conquise ou plutôt, violée. Ah ! Que vue de certains endroits, la guerre était jolie et faisait rêver les hommes. Pour ceux-là, l'atmosphère était légère; ils y allèrent dans la joie (Freude)... Devenus soldats, ils ont courtisé des femmes; devenus soldats, ils ont bu de la bière. Un peu plus tard, ils ont dû faire sauter les ponts pour protéger leur fuite; la chute fut lourde.
En somme, Mâchoire et Moustache étaient des joueurs; ils avaient fait un pari sur l'avenir. Ils l'ont perdu.

P.S. : J'avais traduit cette chanson sans voir que l'ami Riccardo... (continuer)
1940
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 26/9/2008 - 22:54
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Giovanna d'Arco

Giovanna d'Arco
Autore: Francesco De Gregori
Album: Gente Comune (1994)

Nell'inquietante "vocazione" della Pulzella di Orléans, contadina di Domrémy e soldatessa "ante litteram".
Tutto questo campo di grano
(continuer)
envoyé par giorgio 12/9/2008 - 08:15
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Pilota di guerra

Pilota di guerra
Chanson italienne – Pilota di guerra – Francesco De Gregori – 1987
PILOTE DE GUERRE
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envoyé par Marco Valdo M.I. 30/8/2008 - 23:10
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Cercando un altro Egitto

Cercando un altro Egitto
Chanson italienne – Cercando un altro Egitto – Francesco De Gregori – 1974

Un petit chef d'œuvre, unique en son genre. Une représentation onirique du vrai sens de la parole : un rêve fait par Francesco De Gregori qui devint une chanson sur les petites et les grandes violences de notre temps.
L'AUTRE ÉGYPTE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 29/8/2008 - 10:04
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Il cuoco di Salò

Il cuoco di Salò
Chanson italienne – Il cuoco di Salò – Francesco De Gregori – 2001

Quelques mots pour situer cette histoire; un point de vue de traducteur, un point de vue d'ailleurs.
Elle se passe dans la tête d'un cuisinier qui opère dans les cuisines de Salò, c'est-à-dire dans les cuisines de la Républiquette de Salò, sur les rives du lac de Garde, dernière capitale et dernier refuge du fascisme, planté là sous la protection des « merveilleuses forces armées allemandes », ainsi que les appelait la « Mâchoire » quand il déclara la guerre en 1940.
La scène aurait pu se dérouler à Siegmaringen, si ce cuisinier avait été français et avait participé à la retraite de Vichy dans les bagages allemands. On y voit passer les mêmes demi-mondaines et leurs parfums de fin de règne. On pense à Louis Ferdinand Céline lui qui disait aussi s'être trompé de fuite, de s'être en quelque sorte – par bêtise, par idéal,... (continuer)
LE CUISINIER DE SALÒ
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 25/8/2008 - 15:58
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Finestre rotte

Finestre rotte
Chanson italienne – Finestre rotte – Francesco De Gregori – 2001
FENÊTRES CASSÉES
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envoyé par Marco Valdo M.I. 24/8/2008 - 19:35
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Il vestito del violinista

Il vestito del violinista
Il vestito del violinista
Chanson italienne - Il vestito del violinista – Francesco De Gregori – 2005

Mélodie quasi populaire, arrangement rock acerbe. Le ton avec lequel De Gregori chante – et ses mots semblent venir de très loin – est neutre tout comme la souffrance des victimes de violence. Dans ce récit, il compare toue l'angoisse de l'époque contemporaine; l'image d'une veste qui vole sans son maître me rappelle le manteau rouge de la gamine dans « La Liste de Schindler », d'abord vu sur son dos et ensuite seul ; la seule colorée sur la pellicule en noir et blanc. Revient « la redondance des cloches » comme le son des cloches de la chanson homonyme, vu comme le souvenir des temps meilleurs et attente comme espoir des temps meilleurs ( dans lesquels on verra « des menuisiers et des philosophes fabriquer le futur. »).
Car ces temps sombres devront bien finir.

(Antonio Piccolo)
LA VESTE DU VIOLONISTE
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envoyé par Marco Valdo M.I. 17/8/2008 - 11:26
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Condannato a morte

Condannato a morte
Avant de parler un peu de cette chanson, je veux dire d'où je l'ai reprise. En réalité, c'est une évidence, son texte se trouve sur des dizaines de sites; mais je l'ai reprise d'un seul, du blog « anarcho-camuniste » Minimi Termini de Redshadow; et je voulais dire en premier, en disant aussi d'aller faire un tour sur ce blog. Ainsi, sans rien dire d'autre; Red le sait bien que, parfois, il m'arrive pourtant d'être laconique.
La chanson : elle est de Francesco De Gregori. Comme telle, je ne sais en réalité de quoi elle parle. Et je sais aussi très bien qu'elle parle de tout. De tout ce qui nous entoure et, en même temps, de moi. De toi. De nos peurs de condamnés à vivre. Je 'lai insérée dans deux catégories, celle sur la peine de mort et celle sur les prisons; mais c'est une chose à la De Gregori. Peut-être le brave Antonio Piccolo pensera -t-il à l'expliquer, un jour ou l'autre; pour l'heure, je la mets là, en une nuit de calme agitation, une nuit de novembre de cet automne qui ne ressemble à rien. [R.V.]
Condamné à mort
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 13/8/2008 - 22:37




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