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Auteur Pete Seeger

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Waist Deep In The Big Muddy

Traduzione francese di Graeme Allwright dall'album "Le Jour De Clarté" (1968)
Waist Deep In The Big Muddy
JUSQU'À LA CEINTURE
(continuer)
envoyé par Dq82 19/11/2016 - 19:44
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John Hardy (Was a Desperate Little Man)

anonyme
John Hardy (Was a Desperate Little Man)
[fine 800]
Una delle più note ballate popolari americane, la cui prima incisione risale al 1924 ad opera di tali Samantha Bumgarner (banjo) ed Eva Davis (voce)
Da allora gli artisti che l'hanno interpretata non si contano: Carter Family, Lead Belly, , Pete Seeger, Joan Baez e tantissimi altri noti e meno noti.
Dato il titolo simile, il contesto geografico ed il tema comuni, quello del lavoro dei negri nella Virginia della seconda metà dell'800, viene spesso confusa e mescolata con un altro standard della musica popolare americana, John Henry
Il testo che propongo è quello reperito sul blog Kidnapping, Murder and Mayhem ed attribuito alla Carter Family che lo incise nel 1928.

La vicenda del minatore negro John Hardy è ben raccontata al link appena citato e anche sul bel sito Executedtoday, dedicato alla pena di morte e ai mille modi e motivi con cui nei secoli alcuni uomini hanno preteso... (continuer)
John Hardy, he was a desperate little man,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/11/2016 - 22:31
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Last Train To Nuremberg

Last Train To Nuremberg
Una strofa aggiuntiva apparsa su Broadside #104
Go tell all the young people; go tell all the
(continuer)
6/11/2016 - 17:16
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We are Gentle Angry Women (Singing For Our Lives)

We are Gentle Angry Women (Singing For Our Lives)
Testo di Pete Seeger
Pubblicata originariamente su Broadside #146, novembre 1983
We are a gentle, angry people
(continuer)
envoyé par dq82 1/11/2016 - 16:56
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Andorra

Andorra
VAL SHENSON sends along these additional verses for "Andorra", which appeared in BROADSIDE # 5:
(from Broadside # 6, maggio 1962)
One day a councilman rose to say, "I think we're behind the times,
(continuer)
envoyé par dq82 23/10/2016 - 18:28
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All the Pretty Little Horses (Hush-a-Bye)

anonyme
All the Pretty Little Horses (Hush-a-Bye)
[XIX secolo, o precedente]

Esistono molte versioni di questa celebre lullaby americana, e moltissimi gli interpreti: da Odetta a Pete Seeger, dai Chieftains a Nick Cave, da Peter, Paul and Mary a Víctor Jara... Quella qui di seguito riportata è contenuta nella raccolta “American Ballads and Folk Songs” (1934) curata da John ed Alan Lomax, padre e figlio, grandi etnomusicologi ai quali si deve in buona parte la salvaguardia del patrimonio musicale folklorico, bianco e nero, del sud degli States.

Lo stesso Alan Lomax interpreta il brano nel suo album “Texas Folk Songs”, dove è accompagnato da Guy Carawan alla chitarra e la banjo e da John Cole all'armonica.

“The slave women who worked in the fields and the house not only had to look after their own children, but those of their white mistresses as well. Thus, many Southerners remember being rocked to sleep by their "black mammies." This song,... (continuer)
Hush-a-bye, don't you cry
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/9/2016 - 22:19
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William Moore The Mailman

William Moore The Mailman
WILLIAM MOORE IL POSTINO
(continuer)
envoyé par Roberto Malfatti 19/8/2016 - 17:32
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God's Counting on Me, God's Counting on You

God's Counting on Me, God's Counting on You
DIO CONTA SU DI ME, DIO CONTA SU DI TE
(continuer)
envoyé par Roberto Malfatti 19/8/2016 - 11:34
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Song of the World’s Last Whale

Song of the World’s Last Whale
LA CANZONE DELL'ULTIMA BALENA DEL MONDO
(continuer)
envoyé par Roberto Malfatti 18/8/2016 - 23:18
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Oh Mary, Don't You Weep

Oh Mary, Don't You Weep
Strofe improvvisate da Pete Seeger l'11 maggio 1975 durante il concerto "The War Is Over" per celebrare la fine della guerra in Vietnam

video
Everybody now clap your hands
(continuer)
1/8/2016 - 22:44
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Times a-Getting Hard

Times a-Getting Hard
[1955]
Scritta da Lee Hays (1914-1981) a partire da una canzone popolare americana il cui ritornello (“Take my true love by the hand
...”) è riportato da Carl Sandburg nella sua raccolta “The American Songbag”, pubblicata nel 1927.
In vari dischi di Pete Seeger, a cominciare da “Pete Seeger at the Village Gate with Memphis Slim and Willie Dixon” pubblicato dalla Folkways Records nel 1959.
In seguito molte versioni del brano furono offerte da altri artisti, come Lonnie Donegan e The Limeliters.
Times are getting hard, boys
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/4/2016 - 16:24
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Wasn't that a time

La versione di Pete Seeger, quella che nel 1955 lo fece condannare dalla commissione per le attività antiamericane (come spiegato sopra).
Wasn't that a time
Anche questa versione è stata reperita sul blog francese Folk & Politique e controllata all’ascolto.
Si trova, per esempio, in “With Voices Together We Sing” del 1956 e in “Wimoweh And Other Songs Of Freedom And Protest” del 1968, entrambi editi dalla Folkways Records.


WASN’T THAT A TIME
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/4/2016 - 21:35
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Fayette County

Fayette County
[1960-61]
Parole e musica di Agnes “Sis” Cunningham, cantautrice e fondatrice nel 1962 - insieme al marito Gordon Friesen - del Broadside Magazine.
Interpretata da Pete Seeger in molti suoi dischi, a partire da “Gazette, Vol. 2” del 1961
L’autrice ne incise una sua versione nel disco “Broadside Ballads, Vol. 9: Sundown” pubblicato nel 1976 dalla Folkways Records.



“Fayette County in Tennessee in the winter of 1960-61 was where the Black people made their first modern militant stand for the right to register and vote. It was the beginning of a long and bitter struggle which now finds millions of Blacks enrolled and voting in the once all-white Southern polls.” (dalle note presenti in “Broadside Ballads, Vol. 9: Sundown”)

Fayette County fu soprannominata “Tent City” perchè quando i neri, molti dei quali sharecroppers (braccianti), cominciarono a lottare per ottenere il diritto di voto,... (continuer)
In the County called Fayette in the State of Tennessee
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/4/2016 - 18:23

All the flowers are back

Antiwar Songs Blog
All the flowers are back
Nel nostro sito, esistono una decina di “Canzoni fondamentali” che, nel corso degli anni, sono state considerate una sorta di canzoni contro la guerra universali. Stanno lì, da sempre, in bella vista sulla homepage; nelle rispettive pagine sono contrassegnate da un bannerino rosso con una “B” che sta per “Basic”. Avere quel bannerino, per una […]
Antiwar Songs Staff 2016-04-15 03:04:00
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سپاہی

سپاہی
Jaane wale sipahi se poochho” is a song of whose history Sumangala’s experience is now a part. When American folk singer Pete Seeger came to India, he accompanied Sumangala on the guitar at a gathering where she sang this song. “He could feel its emotion though he didn’t understand the language.” Also, after the 1984 anti-Sikh riots, during a peace march at DU in a tense atmosphere, Safdar Hashmi asked Sumangala to sing this song. “This song taught me how music can have tremendously cathartic effects,” Sumangala told her IIC audience. “It completely transformed the atmosphere.”

Songs of Freedom. Sumangala Damodaran on reviving songs of IPTA. (*)

(*) L’Indian People’s Theatre Association è stata un’organizzazione culturale indiana legata al Partito comunista, attiva in tutta l’India negli anni 40, successivamente limitata ad alcune aree in Bengala e Chhattisgarh
Bernart Bartleby 12/2/2016 - 20:50

The General and the Goats

The General and the Goats
[1939 o 1940]
Parole di Mike Stratton
Musica di Saul Aarons
Musica di Mike Stratton
Testo trovato su Labor Arts

Pochissime le notizie reperibilin Rete sul conto di questo duo composto da Saul Aarons e Mike Stratton. Furono di certo, seppur marginalmente, due songwriter e a New York fecero parte dell’organizzazione “People’s Songs”, lì fondata nel 1945 da Pete Seeger, Alan Lomax e Lee Hays, nata per promuovere le canzoni provenienti dal movimento operaio americano.
Saul Aarons e Mike Stratton non sono passati alla storia perché le loro canzoni erano lunghe e difficili, più adatte al teatro musicale o al cabaret… E poi mica tutti possono diventare dei Pete Seeger! Comunque il buon vecchio Pete di certo si avvalse del lavoro di tanti come Aarons e Stratton.

Questa canzone fu scritta mentre in Europa si “combatteva” la cosiddetta “Phoney War” (la “Strana Guerra”, o in francese “drôle... (continuer)
[Narrator]
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/2/2016 - 09:49
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Capitalistic Boss

Capitalistic Boss
[1937 o 1941]
Parole di Saul Aarons
Musica di Mike Stratton
Testo trovato su Labor Arts
Canzone inclusa nella raccolta “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” (1996)
Originariamente pubblicato sul Volume III (nn. 6 e 7, luglio/agosto 1948) del “People's Song Bulletin”

Non ci sono molto notizie in Rete sull’autore di questa allegra e sarcastica canzoncina, dotata di un umorismo marcatamente “yiddish”… Mettendo insieme alcuni frammenti, Saul Aarons deve essere stato, seppur marginalmente, un songwriter che a New York fece parte dell’organizzazione “People’s Songs”, lì fondata nel 1945 da Pete Seeger, Alan Lomax e Lee Hays, nata per promuovere le canzoni provenienti dal movimento operaio americano.

Sono un boss capitalista… non sono cattivo, è che mi dipingono così… E’ vero, a volte mi comporto male ma non so spiegarmi il perché, c’è qualcosa che non va nel mio cervello… Sono malato di “capitalistite”!...
I'm the much-maligned capitalistic boss
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/2/2016 - 13:47
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Two Brothers

Two Brothers
Questa non è una canzone DALLA guerra civile americana ma SU quella guerra.
Si vedano al proposito le note su “Songs of the Civil War”, disco curato da Irwin Silber e Jerry Silverman e pubblicato dalla Folkways Record nel 1960.

“Two Brothers” è stata infatti composta nei primi anni 50 (del 900) da Israel Goldener, meglio noto come Irving Gordon (1915-1996), songwriter nativo di Brooklyn ed autore di molte canzoni per Duke Ellington, Perry Como, Billie Holiday e Bing Crosby, per citare solo alcuni degli artisti con cui collaborò.
Uno dei suoi più indimenticabili successi rimane “Unforgettable”, scritta per Nat King Cole.

Trovo il brano - con il titolo “Two Brothers (The Blue And The Grey)” - anche interpretato da The Weavers (Ronnie Gilbert, Lee Hays, Fred Hellerman e Pete Seeger) nel loro disco live del 1957 “The Weavers On Tour”.
Bernart Bartleby 4/2/2016 - 22:04
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God Made Us All (Ode to the Negro Race)

God Made Us All (Ode to the Negro Race)
[1946]
Parole e musica di Rupert Westmore Grant, in arte Lord Invader (1914-1961), come Sir Lancelot nativo di Trinidad e Tobago e come lui uno dei principali musicisti calypso trapiantati negli USA del secondo dopoguerra.
Nel disco “Calypso in New York”, realizzato dalla Smithsonian Folkways Records nel 2000 utilizzando incisioni risalenti agli anni 40 e 50.

La canzone fu incisa a New York nel 1946 con l’introduzione e l’accompagnamento al banjo di Pete Seeger. Piacque molto a Leadbelly, che nel 1948 ne fece una sua versione. Fu infatti questo brano di Lord Invader ad ispirarlo e non, come erroneamente si afferma su en.wikipedia, uno di Sir Lancelot…
If you are a Negro you can plainly see
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/1/2016 - 14:40
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Oh Mary, Don't You Weep

Oh Mary, Don't You Weep
OH, MARIA NON PIANGERE
(continuer)
envoyé par paolo 16/11/2015 - 11:45
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Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)

Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
TUTTI A CASA :
(continuer)
envoyé par dq82 16/11/2015 - 10:53
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Ode to Joy

Ode to Joy
La versione di Pete Seeger dell'inno alla gioia di Beethoven.
Build the road of peace before us
(continuer)
envoyé par Leoskini 24/10/2015 - 18:21
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Tomorrow's Children

Tomorrow's Children
[1964?]
Adattamento inglese a cura di Walter Lowenfels (1897-1976, poeta e giornalista comunista americano) dei versi del poeta bretone Eugène Guillevic
Musica di Pete Seeger
In “Broadsides - Songs and Ballads”, Folkways Record 1964
But you who know days of a different kind
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/8/2015 - 11:40
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I Ain't a-Scared of Your Jail

anonyme
I Ain't a-Scared of Your Jail
[1963]
Canzone nata a Birmingham, Alabama, nella primavera del 1963, durante le manifestazioni non violente per i diritti civili duramente represse dalla polizia col massiccio impiego di gas lacrimogeni, idranti e cani feroci lanciati anche contro bambini.

Sulla melodia di “Old Abe Lincoln Came Out Of The Wilderness”, una vecchia canzone risalente all’epoca della Guerra Civile.
Registrata da Pete Seeger in “Broadside Ballads, Vol. 2”, Folkways Records 1963.
I ain't a-scared of your jail, because I want my freedom
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/8/2015 - 11:21
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Flowers of Peace

Flowers of Peace
According con il testo come pubblicato in “Broadsides - Songs and Ballads”, Folkways Records, 1964, le due ultime strofe sono seguite da un ritornello leggermnte diverso dal precedente:

Then they'll bloom, ever bloom
Then you'll bloom in the springtime
O, you flowers of peace
And the world will be in ringtime
Bernart Bartleby 18/8/2015 - 09:48
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The Dove

The Dove
[1962]
Parole di David I. Arkin (1906-1980), insegnante, pittore, scrittore e liricista, padre dell’attore Alan Arkin.
Misica di Waldemar Hille (1908-1995), pianista e compositore, direttore musicale della First Unitarian Church, amico di Pete Seeger e Paul Robeson.
Testo pubblicato su Broadside #7 del giugno 1962
Registrata da Pete Seeger in “Broadsides - Songs and Ballads”, Folkways Records, 1964.

Da ricordare che l’autore di questa canzone, David I. Arkin, nel secondo dopoguerra fu una delle tante vittime della “witch hunt” anticomunista scatenata da quell’ubriacone del senatore McCarthy.
Arkin, che era un insegnante, perse il lavoro e non fu mai in grado di recuperarlo, nonostante i ripetuti ricorsi. Fu riabilitato solo dopo la sua morte, avvenuta per un cancro nel 1980.
Anche suo figlio Alan è stato un attore scomodo: si pensi ai suoi esordi in “The Russians Are Coming, the Russians... (continuer)
The storm clouds hang on the hill
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/8/2015 - 09:37
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I Can See a New Day

I Can See a New Day
[1962]
Parole e musica di Les Rice
Testo trovato su Broadside #3, aprile 1962
Interpretata dai New World Singers (Bob Cohen, Gil Turner, Happy Traum) nella raccolta Broadside Ballads Vol. 1, Folkways Records 1963.

Non ho molte notizie su Les Rice, l’autore di questa canzone. Era un coltivatore di mele di Newburgh, Stato di New York, sindacalista nella Farmers Union, contributore occasionale di Broadside Magazine. Sua anche “Banks of Marble” (1948) che divenne uno dei cavalli di battaglia di Pete Seeger alla fine dei 50.
I can see a new day
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/8/2015 - 09:00
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Ernie Marrs: Plastic Jesus

Ernie Marrs: Plastic Jesus
[1957/1964]
Scritta da Ed Rush e George Cromarty nel 1957
Grande successo di Ernie Marrs & The Marrs Family nel 1965
Testo trovato sulla Raymond’s Folk Song Page
Testo pubblicato originariamente su in Broadside # 39 e # 41, 1964
La versione di Ernie Marrs, registrata nel 1965, è inclusa nella compilation “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.

Una canzone “blasfema” ed “iconoclasta” che causò non pochi problemi fin dalla sua prima uscita, tanto che persino Pete Seeger, che ad un certo punto si era quasi deciso a registrarla, venne dissuaso dal proporla.

Uno degli autori, tal Ed Rush, raccontava che la canzone nacque tra un gruppo di ragazzi di Fresno, California, che la sera, per rompere la noia, si trovava a cantare ed ascoltare la radio all’aperto. La... (continuer)
I don't care if it rains or freezes,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/8/2015 - 14:01
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My Father's Mansion's Many Rooms

My Father's Mansion's Many Rooms
[1966]
Parole e musica di Pete Seeger
Testo pubblicato in Broadside # 78, 1966
Registrata nel 1973 ed inclusa nel disco intitolato “Banks of Marble and Other Songs”, Folkways Records, 1974

Una rilettura in chiave pacifista ed egualitaria di un passo del Vangelo di Giovanni (14:2), “Nella casa di mio Padre ci sono molte stanze”…
My father's mansion's many rooms
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/8/2015 - 10:57
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Do as the Doukhobors Do

Do as the Doukhobors Do
[1962]
Parole e musica di Malvina Reynolds
Testo pubblicato su Broadside # 7, 1962, con il titolo “The Doukhobor Do”
Registrata nel 1963 da Pete Seeger e finita nelle outtakes della raccolta “Broadside Ballads Vol. 2”
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.

Una canzone in qualche modo sorprendente che ci racconta di come le “Femen” e le “Pussy Riot” abbiano adottato forme di protesta per nulla originali e che pure fanno scalpore ancora oggi… Figuriamoci 50 o anche 100 anni fa!

Era un bel giorno del mese di maggio del 1962 e il primo ministro canadese John Diefenbaker stava tenendo un discorso nella cittadina di Trail, British Columbia. Ad un certo punto, diverse donne tra il pubblico improvvisamente si spogliarono nude, urlando in faccia all’uomo... (continuer)
There's a new tactic to use, my dear,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/8/2015 - 13:57
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Solidarity Forever

Solidarity Forever
[1914-15]
Parole di Ralph Chaplin
Sulle melodie di “John Brown's Body” e “The Battle Hymn of the Republic”
Interpreti: Pete Seeger & The Almanac Singers

Ralph Chaplin cominciò a scrivere questo brano nel 1914, durante uno sciopero di minatori del carbone in West Virginia, e lo completò l’anno seguente a Chicago.
“Solidarity Forever” è uno degli inni sindacali più famosi di sempre e all’epoca comparve, in tutti i paesi di lingua inglese, nelle pubblicazioni e sugli opuscoli distribuiti dai gruppi di attivisti contro la guerra e contro la coscrizione. Per esempio, si trova in apertura di un volantino - lo stesso da cui ho tratto il testo di Never Goes - pubblicato nel 1917 in Australia nell’ambito del vasto movimento politico e sindacale che si opponeva all’introduzione della coscrizione obbligatoria voluta dal primo ministro Bill Hughes. In quel caso gli autori riuscirono a infilare il “broadside” in tutte le guide del telefono stampate dal governo e recapitate a casa agli abbonati.
When the union's inspiration through the workers' blood shall run,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/7/2015 - 13:23




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