Byelorussian translation by Rascisłaŭ Benzjaruk (2000), from this page
Расціслаў Бензярук. Пераклад, 2000
La traduzione è seguita da una trascrizione in caratteri latini (in alfabeto łacinka)
The translation is provided with a transcription into Latin characters (łacinka alphabet).
A proposito dell'intervento di Andrea del 1-10-2008 vorrei precisare che la canzone in questione (tradotta come "Il Canto della Terra")non è stata interpretata solamente dal vivo al Tenco del 1993 ma incisa ufficialmente nel CD IL VOLO DI VOLODJA sempre dello stesso anno, assieme a tutti gli altri splendidi adattamenti in italiano di Sergio Sacchi. La si può riascoltare incisa in seguito dal solo Finardi nel suo cd omaggio a Vysotsky "Il Cantante al Microfono" con l'accompagnamento dei Sentieri Selvaggi diretti da Carlo Boccadoro nel 2008(di cui esiste in commercio anche la versione video).
E bisogna pure ricordare che in occidente Wysocki è stato ingnorato, trattato come un fenomeno da baracone, allora c'era neccesità di vendere i dischi dei Beatels , poco è cambiato da 40 anni a sta parte, anzi , e peggio
E' vero che Vysotskij in occidente non è molto conosciuto, però affermare che è stato ignorato mi sembra una esagerazione se perfino in Italia ben tre libri parlano di lui, in due CDs le meravigliose traduzioni di Sergio Sacchi sono cantate da Finardi, Ligabue, Capossela Guccini, Branduardi...grazie ai lodevoli amici del Club Tenco
ed è pure in commercio un DVD con un omaggio di Sentieri Selvaggi diretti da Carlo Boccadoro (sempre con Finardi al canto)e non vorrei tralasciare le bellissime interpretazioni (e traduzioni) del caro amico Alesssio Lega che si trovano su Youtube. Certo il personaggio ha goduto di un boicottaggio totale quand'era in vita, ma esiste pure un video dell'allora corrispondente RAI a Mosca...Essendo in possesso del materiale a riguardo posso affermare comunque che in Germania e soprattutto in Francia è stato tributato meno che qui (pur essendo la patria della sua consorte... (continuer)
Tot, kotorij ne streljał
[1972]
Testo e musica di Vladimir Semënovič Vysotskij Lyrics and music: Vladimir Semënovič Vysotskij
La capacità che Vladimir Vysotskij aveva di scrivere storie di guerra è e rimarrà insuperata. Come se ci fosse stato; eppure era nato nel 1938 e della guerra poteva avere soltanto vaghi ricordi. Le canzoni di Vysotskij, però, hanno a che fare evidentemente con quella che si chiama coscienza e memoria collettiva di un popolo, e in questo caso l'espressione è del tutto priva del benché minimo accenno retorico: come se le migliaia di storie, e sofferenze, di ciascun russo si fossero coagulate in una persona. La famosa anima russa che si incarna, ad un certo punto, in una data figura; per questo Vysotskij merita di essere messo al pari dei più grandi scrittori e poeti di quell'immenso paese. Un gesto di umanità estrema (il soldato che fa scappare un prigioniero di guerra) costa il plotone di esecuzione; ma anche nel plotone c'è qualcuno che dice “no” e che non spara. Da qui comincia questa storia, [RV]
Krzysiek, se ti capitasse per caso di sfogliare ancora le traduzioni di questa canzone, NON mettere questa in francese: è fatta coi piedi. Salud y gracias!
Ma no. Mi ha colpito che non ci sono né versione italiana né quella polacca, però. Spero che la versione inglese sia fatta abbastanza bene, ho notato soltanto che sembra tradotta ad arte, allora ho scelto questa. Poi, per chi volesse approfondire c'è comunque link della wysotsky.com.
Привет
Diciamo che tutte le versioni che ho visto su quella pagina sono piuttosto...libere, anche perché quasi tutte sono fatte in versi per essere cantate. La traduzione italiana l'ho fatta io, ora tocca a te con quella polacca (visto che mancavano...) :-P
Salud!
Vedo che anche la tua è un po' libera, ma l'hai reso bene l'originale. La capisco MOLTO meglio adesso :)
Il termine "sfucilato" è un piccolo majstersztyk, poi.
Grazie
E' perché di fronte a testi del genere tendo a non tradurre in "italiano", ma in fiorentino. Anzi, in Isolottino. Sfucilato è come direbbero quelli al bar dei Portici in piazza dell'Isolotto (tra cui almeno due o tre russi che parlano fiorentino coi senegalesi, i quali rispondono a volte usando qualche parola albanese). Salud!
Fa parte del primo e storico tributo italiano a Vladimir Vysotskij, Il volo di Volodia (le cui traduzioni sono interamente di Sergio Secondiano Sacchi. [RV]
A ripensarci, devo confessare che ancora ho da realizzare che le uniche due versioni italiane cantate e incise di una delle canzoni più famose del XX secolo sono quelle di Sergio Secondiano Sacchi / Eugenio Finardi e di Riccardo Venturi / Vincenzo Costantino Cinaski. Meglio forse che non lo realizzi, e che mi dedichi a rimettere ammodino questa pagina; sennò mi convinco quasi di avere un grande avvenire dietro le spalle.
Non si tratta di una trascrizione arbitraria: l'alfabeto ceceno-latino è stato in uso ufficiale nella Cecenia secessionista a partire dal 1992 e fino alla sconfitta. Nella Cecenia attuale è di nuovo in uso soltanto il cirillico, e l'alfabeto ceceno-latino è proibitissimo (anche per questo mi pregio di fornire questa trascrizione). Per molti, credo, sarà anche la prima occasione di vedere "che aspetto ha" la spaventosa lingua cecena, idioma caucasico nordorientale classificato tra i dieci più difficili del mondo (in compagnia, ad esempio, del Navajo). Ha un dialetto che si chiama Nokhchmakhkakhoish. [RV]
[1993]
Letra e música: Sérgio Godinho
Lyrics and music: Sérgio Godinho
Testo e musica: Sérgio Godinho
Album: Tinta Permanente
Pochi giorni fa ho ricevuto la seguente mail da Guido Baldoni:
"Ti scrivo perché per il Club Tenco 2014 sto preparando con Alessio Lega, Rocco [Marchi], Francesca (Baccolini] e altri due musicisti, una carrellata di cantautori stranieri dissidenti, concentrandosi su paesi dell'est (Vysotskij, Okudžava, Kryl, Kaczmarski) e Portogallo (Zeca Afonso, Fausto, Branco, che sarà ospite e canterà con noi, e Godinho). Proprio di quest'ultimo, Godinho, suoneremo Fotos de Fogo, un brano che sarebbe bello entrasse fra le tue Canzoni contro la guerra per il suo contenuto anticolonialista."
Guido Baldoni, oltre ad essere il figlio di Enzo Baldoni (che noi continuiamo, imperterriti, a non dimenticare), è oramai da tempo tra gli accompagnatori (alla fisarmonica) di Alessio Lega;... (continuer)
Chega-te a mim (continuer)
envoyé par Guido Baldoni (per tramite di RV) 21/9/2014 - 20:40
Aleškovskij era uno scrittore molto letto in Unione Sovietica negli anni '70 e '80, anche se ufficialmente scriveva libri per ragazzi e i suoi libri più politici circolavano in forma anonima. Anche le sue canzoni, spesso dedicate ai gulag e alle prigioni venivano generalmente considerate canzoni popolari. Nel 1979 quando un giornale pubblicò le parole della canzone "Tovarišć Stalin" fu costretto all'esilio negli Stati Uniti. La canzone fu interpretata anche da Vysotskij che la rese estremamente popolare.
A version into the Uzbek language by Amirkul Karim (2005)
Amirkul Karim tarjima 2005.
Da wysotsky.com. La lingua usbeca (usbecca, uzbeka) ha una situazione grafica a dir poco singolare. Ufficialmente è in uso da alcuni anni l'alfabeto latino (già usato brevemente in passato), ma molti lo scrivono usando ancora l'alfabeto cirillico di epoca sovietica, e l'eliminazione ufficiale del cirillico è stata sempre rimandata. Inoltre può scriversi liberamente anche in una forma di alfabeto arabo-persiano. L'usbeco è una lingua di ceppo turco. In questa pagina diamo la versione della canzone nell'alfabeto latino ufficiale, seguita da quella in alfabeto cirillico.
From wysotsky.com.
The writing system of the Uzbek language is in a somewhat singular situation. A form of Latin alphabet (already used in the past for a short period) is in official use, but many still write in the Cyrillic script of the... (continuer)
Ma qua fra li cinguettii su foibe, renzii e sgalambri vari,lo volete accogliere il mio apello per creare un percorso su "fenomeno" Gulag, o no???
Tanto, fra 5 o 6 canzoni , ce l'avete già.
O lo trovate inoportuno alla luce dei fatti???
Stratriste Krzysio