[1975]
Testo e musica di Vladimir Vysotskij
Lyrics and music by Vladimir Vysotskij
Scritta per il film Стрелы Робин Гуда ("Le lotte di Robin Hood") (1975) del regista Sergej Tarasov. Il film fu interpretato dall'attore protagonista Boris Chmel'nickij.
From the movie screenplay Стрелы Робин Гуда ("Robin Hood's Struggles") (1975), directed by Sergey Tarasov, starring Boris Chmel'nickiy as protagonist.
Bratskie mogiły
[1965]
Testo e musica di Vladimir Vysotskij
Lyrics and music by Vladimir Vysotskij
"Nella Russia che aveva avuto venti milioni di morti nella seconda guerra mondiale, pare fosse la canzone con cui Volodja apriva i suoi concerti". - Alessio Lega
На братских могилах не ставят крестов, (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 1/11/2005 - 22:46
Trascrizione del testo russo in caratteri latini
Romanized Russian version
[1969]
Testo e musica di Vladimir Vysotskij
Lyrics and Music by Vladimir Vysotskij
Probabilmente, una delle più belle ed emozionanti canzoni contro la guerra mai scritte in tutte le epoche. Ogni altro commento è del tutto superfluo, come probabilmente per ognuna delle centinaia di canzoni scritte e cantate da Volodia.
La canzone è stata cantata anche in due film: Сыновья уходят в бой ("I figli ritornano alla guerra") e Мерседес уходит от погони ("Mercedes ritorna dalla caccia").
"Пишу песни о войне, конечно, не ретроспекции, а ассоциации. Если вы в них вслушаетесь, то увидите, что их сегодня можно петь, что люди из тех времен, ситуации из тех времен, а в общем, и идеи, и проблемы — наши, нынешние. Обращаюсь я в те времена просто потому, что мне интереснее брать людей, которые находятся в самой крайней ситуации: в момент риска, когда в следующую секунду можно заглянуть в лицо смерти;... (continuer)
Почему все не так? Вроде все как всегда: (continuer)
Oxota na volkov
[1968]
Testo e musica di Vladimir Vysotskij.
Lyrics and music by Vladimir Vysotsky.
Forse la più celebre e drammatica canzone di Vladimir Vysotskij, da lui interpretata (come si può ascoltare nell'album-tributo "Il volo di Volodia", che si chiude proprio con l'interpretazione originale di questa canzone) in modo assolutamente unico e agghiacciante, martellando la chitarra come solo lui sapeva fare.
"La caccia ai lupi" come metafora dell'uomo braccato dai soldati e dalla guerra. Solo e alla mercé dei cacciatori armati fino ai denti; solo, ma indomito.
Написана для кинофильма "Иван Макарович" (Беларусьфильм, 1968). В кинофильм не вошла. Исполнялась Высоцким на кинопробе к кинофильму "Вторая попытка Виктора Крохина".
Stilizzazione di una canzone di guerra.
Scritta per il film "Ivan Ivanovič" (Belarus'fil'm, 1968), ma nel film non fu eseguita. Fu poi utilizzata da Vysotskij per i provini del film "Il secondo tentativo di Viktor Krochin".
[1964]
Testo e musica di Vladimir Vysotskij
Lyrics and music by Vladimir Vysotskij
Una canzone che rappresentava un "unicum" nelle CCG/AWS, in quanto rimasta per cinque anni e mezzo senza il testo originale russo, ma presentata soltanto con la (bella) traduzione italiana che Ylli Spahiu (albanese residente a Mosca) aveva effettuato per la primitiva raccolta delle CCG nel 2003. Il testo originale è stato reperito il 16 novembre 2008; a motivo di tale lunghissima attesa, il fatto che per la traduzione italiana Ylli Spahiu aveva indicato un titolo, Medsanbat, che non è quello normalmente utilizzato per questa canzone (Pesnja o gospitale, "Canzone sull'ospedale"). La pagina può quindi essere presentata adesso nella sua interezza. Il termine Медсанбат indica in generale gli ospedali militari: è acronimo di Mедицинский санитарный батальон (MEDicinskij SANitarnyj BATal'on) "Battaglione Medico Sanitario". [CCG/AWS Staff]
[1961]
Testo e musica di Bulat Šalvovič Okudžava
Lyrics and music by Bulat Šalvovič Okudžava
Bulat Okudžava, insieme a Aleksandr Galič e a Vladimir Vysotskij, fu il più importante autore di quel movimento di protesta comunemente chiamato “la rivoluzione del magnetofono” che, negli anni 70-80, fece traballare l’Unione Sovietica e che, colla sola forza delle sue denunce, ne riuscì a minare dal profondo le fondamenta; cioè a dire quel periodo in cui la dissidenza e l’opposizione viaggiarono in Unione Sovietica tramite i pezzi di questi tre grandi cantautori, cantati clandestinamente, incisi, e diffusi esclusivamente attraverso scadenti, ma preziose, copie amatoriali fatte in casa.
I grandi temi di questi autori furono la protesta contro il regime, la satira contro sua la corruzione, la denuncia dell’odio etnico e razziale covato dalla classe politica, le persecuzioni di cui quest’ultima... (continuer)
[1977]
Dall'album omonimo
Testo e musica di Ivan Graziani
Proseguendo (con lentezza) nella ristrutturazione totale delle pagine delle "CCG primitive", ci si imbatte continuamente in capolavori dimenticati, come questa canzone. Una pagina vuota, soltanto il testo e una data. Una canzone di trent'anni fa, la storia di un superstite dell'ARMIR, e della guerra di Spagna, che "torna a respirare" quando "spezza il suo fucile". Ivan Graziani. Chi se ne ricorda adesso; forse a malapena "Lugano addio" o "Firenze canzone triste". Un cantautore morto di serie B. Chissà, forse paga l'ermetismo di certi suoi testi, o il non essersi peritato neppure di andare a cantare a Sanremo. Vorremmo rendergli l'omaggio che merita con queste poche parole, ma sicuramente non ci riusciremmo mai. Gli abbiamo riservato una traduzione. E magari diciamo anche che, davanti a questa canzone, ovunque si trovino, Vladimir Vysotskij, uno che di lupi se ne intendeva, gli offre un bicchiere di qualcosa. [RV]
Testo e musica di Vladimir Vysotskij
Lyrics and Music by Vladimir Vysotskij
From the recital play Звезды для лейтенанта ("Stars for the lieutenant")
Il testo è riprodotto da questa pagina
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