Stockyard Blues
[1947]
Nel 1945 Floyd Jones (1917-1989) lasciò il nativo Arkansas e, come tanti altri cittadini del sud (specie se neri) in quegli anni, si trasferì al nord in cerca di una vita migliore. Molti di questi migranti trovarono lavoro nelle fabbriche, negli allevamenti di bestiame, nei mattatoi e si sindacalizzarono.
Floyd Jones esordì sulla scena blues di Chicago proprio allora e “Stockyard Blues” è uno dei suoi capolavori, insieme ad “Hard Times” e all’immortale “On The Road Again”, poi rivisitata e resa celeberrima dai Canned Heat. Ma Floyd Jones rimase per gran parte della sua vita misconosciuto e non riuscì a vivere del suo enorme talento ma per campare fu costretto a lavori precari e saltuari. Morì praticamente dimenticato nel 1989.
Floyd Jones was one of the very few musicians who spoke out for the humanity of low-wage workers in Chicago. His songs, “Stockyard Blues” and “Hard Times”... (continuer)
Nel 1945 Floyd Jones (1917-1989) lasciò il nativo Arkansas e, come tanti altri cittadini del sud (specie se neri) in quegli anni, si trasferì al nord in cerca di una vita migliore. Molti di questi migranti trovarono lavoro nelle fabbriche, negli allevamenti di bestiame, nei mattatoi e si sindacalizzarono.
Floyd Jones esordì sulla scena blues di Chicago proprio allora e “Stockyard Blues” è uno dei suoi capolavori, insieme ad “Hard Times” e all’immortale “On The Road Again”, poi rivisitata e resa celeberrima dai Canned Heat. Ma Floyd Jones rimase per gran parte della sua vita misconosciuto e non riuscì a vivere del suo enorme talento ma per campare fu costretto a lavori precari e saltuari. Morì praticamente dimenticato nel 1989.
Floyd Jones was one of the very few musicians who spoke out for the humanity of low-wage workers in Chicago. His songs, “Stockyard Blues” and “Hard Times”... (continuer)
Left home this morning
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 13/1/2016 - 21:40
The World Today
[1970]
Scritta da John Lee Hooker
Nell’album intitolato “Hooker 'N Heat” del 1971, con il bluesman accompagnato dalla band dei Canned Heat.
“I giovani combattono in ogni città, in ogni campus universitario, non so se fanno bene o male ma combattono per il loro diritti…”
E ragioni per combattere in quel 1970 ce n’erano state a strafottere: l’assoluzione dei “Chicago Seven” per i disordini alla convention del Partito Democratico nel 1968, il massacro di My Lai in Vietnam, l’invasione americana della neutrale Cambogia, l’uccisione di 4 studenti da parte della Guardia nazionale durante le proteste contro la guerra alla Kent University dell’Ohio, la marcia su Washington del 9 maggio, i test nucleari francesi a Mururoa, il festival rock all’isola di Wight, il “Settembre Nero” palestinese in Giordania, l’elezione di Salvador Allende in Cile (preceduta di poco dall’assassinio, ordito dalla CIA, di René Schneider Chereau, un generale democratico che lo appoggiava), la nascita del regime segregazionista in Rhodesia…
Scritta da John Lee Hooker
Nell’album intitolato “Hooker 'N Heat” del 1971, con il bluesman accompagnato dalla band dei Canned Heat.
“I giovani combattono in ogni città, in ogni campus universitario, non so se fanno bene o male ma combattono per il loro diritti…”
E ragioni per combattere in quel 1970 ce n’erano state a strafottere: l’assoluzione dei “Chicago Seven” per i disordini alla convention del Partito Democratico nel 1968, il massacro di My Lai in Vietnam, l’invasione americana della neutrale Cambogia, l’uccisione di 4 studenti da parte della Guardia nazionale durante le proteste contro la guerra alla Kent University dell’Ohio, la marcia su Washington del 9 maggio, i test nucleari francesi a Mururoa, il festival rock all’isola di Wight, il “Settembre Nero” palestinese in Giordania, l’elezione di Salvador Allende in Cile (preceduta di poco dall’assassinio, ordito dalla CIA, di René Schneider Chereau, un generale democratico che lo appoggiava), la nascita del regime segregazionista in Rhodesia…
I wonder why this world is the way it is
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envoyé par Bernart Bartleby 16/12/2014 - 11:43
Les corbeaux
Gribouille è l’ennesima vittima (e misconosciuta, infatti non compare in nessun elenco) della cosiddetta “maledizione del 27”, che colpì artisti come Robert Johnson, Jim Morrison dei Doors, Jimi Hendrix, Brian Jones dei Rolling Stones, Janis Joplin, Alan Wilson dei Canned Heat, il nostro Ringo De Palma, batterista di Litfiba e CCCP, Kurt Cobain dei Nirvana, Kristen Pfaff delle Hole, Richey Edwards, il leader dei Manic Street Preachers (misteriosamente scomparso nel 1995 e mai ritrovato) e, da ultima, Amy Winehouse (solo per citarne alcuni… E a vedere ‘sta sfilza di nomi ci sarebbe pure da crederci alla maledizione…)
Bernart Bartleby 19/12/2013 - 13:40
Let's work together
By Wilbert Harrison
(1962)
Album: "Future Blues"(1970)
"Let's Stick Together" or "Let's Work Together" as it was subsequently titled, is a blues song written by Wilbert Harrison, which was released in 1962. In 1969–1970, the song became a hit for Harrison and has been recorded by a variety of artists, including Canned Heat and Bryan Ferry who had chart successes with the song.
(1962)
Album: "Future Blues"(1970)
"Let's Stick Together" or "Let's Work Together" as it was subsequently titled, is a blues song written by Wilbert Harrison, which was released in 1962. In 1969–1970, the song became a hit for Harrison and has been recorded by a variety of artists, including Canned Heat and Bryan Ferry who had chart successes with the song.
Let's work together
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envoyé par Alessandra
Parcours:
Woodstock 1969
×
Musica ispirata a "Bull Doze Blues" di Henry Thomas (fine anni 1920)
E questa ce la siamo dimenticata? ma non era uno dei "cavalli di battaglia" del movimento pacifista statunitense nei '70 (Woodstock e tutto il resto)?
Dal doppio album "Living the Blues" del 1969.